SKI ALPER PRONTI A “SGASARE” SUL BRENTA. DOMENICA NEVE, SOLE E STELLE A CAMPIGLIO

SKI ALPER PRONTI A “SGASARE” SUL BRENTA. DOMENICA NEVE, SOLE E STELLE A CAMPIGLIO

Già 350 gli iscritti per la gara di Madonna di Campiglio

Premi e percorso sono da favola, tanti i campioni che hanno risposto “presente”

1835 i metri di dislivello da affrontare, partenza domenica alle 8.15

Organizza lo Sporting Club Campiglio, gara disegnata da Rino Pedergnana

 

 

Le previsioni meteo di Madonna di Campiglio sono concordi, domenica sulle Dolomiti di Brenta brillerà il sole e brilleranno… le stelle.

È tempo di Ski Alp Race Dolomiti di Brenta al suo 37° capitolo, e per i più forti è tempo di calzare la tuta, ma non quella da ski alp, quella… da moto.

In segreteria di gara c’è in bella mostra una splendida e accattivante Ducati Hypermotard che fa gola a tanti, è il primo premio della gara organizzata dallo Sporting Club Campiglio, dopo la Panda degli ultimi anni.

Difficile stabilire se sia più forte il rombo della Ducati o il richiamo del tracciato che abbraccia il Gruppo di Brenta col Grostè a far arrivare la crema dello scialpinismo mondiale a Madonna di Campiglio. Pur con altre gare importanti concomitanti, la griglia dei migliori che domenica 10 aprile apriranno la contesa alle 8.15 è densa di campioni: ci sono Kilian Jornet Burgada, William Bon Mardion, Yannick Buffet, Didier Blanc e Alexander Lugger a fianco degli alpini Manfred Reichegger e Damiano Lenzi e di gente del calibro di Guido Giacomelli, iscrittosi giusto oggi, Holzknecht, Lanfranchi, Pedrini, Boscacci, Follador e Mair, e due atlete come le forti Pedranzini e Martinelli nel cui zaino pesano un sacco di medaglie.

Alle loro spalle saranno in 350 pronti a scattare e ad affrontare prima un tratto di pista da sci, appena una “carezza”, perché subito dopo la gara entra in fuoripista e si incarna lungo le interminabili inversioni, una cinquantina quelle disegnate da Rino Pedergnana e dai suoi collaboratori, che portano in vetta proprio alla montagna simbolo delle Dolomiti di Brenta.

In cima al Grostè ci sarà il primo cambio pelli, che andranno infilate velocemente dentro la tuta, come nel marsupio dei canguri. Ma c’è poco da scherzare. Con gli sci in assetto da discesa i 350 si affacceranno sul Campaniletto dei Camosci, che è tutto dire. È una verticale nella neve ghiacciata e vergine. Giù a rotta di collo, dal primo all’ultimo, e se qualcuno pensa di prender fiato si sbaglia di grosso, è una discesa vertiginosa che mette in tensione testa e muscoli. Poi seguirà un’altra lunga salita inframmezzata da un tratto a piedi, sci sullo zaino, quindi ci sarà un secondo tratto in assetto alpinistico e poi, dopo un falsopiano in cresta, innevata, ci sarà una seconda discesa mozzafiato, un vallone che traghetta la gara al successivo cambio pelli, da dove si affronterà la salita di Passo Grostè.

È questo il succo della gara, prima della conclusione al Rifugio Boch, col vincitore pronto a schizzare in sella alla Ducati.

La Ski Alp Race Dolomiti di Brenta è una delle gare più amate e temute del settore, un tracciato di 18,5 chilometri, ma quello che conta sono i 1835 metri di dislivello positivo, ossia delle sole salite, che senior e master affronteranno per poter dire… c’ero anch’io.

Per i giovani la fatica sarà un po’ ridotta, 1.175 metri di dislivello e 13 chilometri di percorso.

In cima al Grostè (2.850 metri) e alla Bocca di Sella (2.760 metri) si potrà ammirare un panorama di incomparabile bellezza, l’orizzonte si perde con le più belle montagne del pianeta.

La gara di Madonna di Campiglio è pronta a scrivere la trentasettesima riga di un albo d’oro ricco di nomi famosi, di una pagina che ha raccontato anche storie indelebili della Coppa del Mondo di scialpinismo.

Info: www.sportcampiglio.com

 

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