LA MARCIALONGA CYCLING CRAFT IN CHIUSURA. SUCCESSO E “SOLD OUT” A QUOTA 2100
Era stata annunciata la chiusura in anticipo delle iscrizioni
Come nella gara invernale standard organizzativi elevati
Domenica 29 maggio una carovana sui passi dolomitici
Grande attenzione all’ambiente, come sempre
Era nell’aria, ora è imperativo. Come nella gara invernale, la Marcialonga Cycling Craft del 29 maggio “chiude” in anticipo. È un classico per le gare sfornate dal quartier generale di Predazzo e questa volta, al quinto capitolo di una storia che si preannuncia decisamente importante, si sfora di 100 iscritti il tetto massimo che era fissato a 2.000 concorrenti.
È una scelta coraggiosa, soprattutto perché è negli ultimi giorni che le iscrizioni si aggiungono copiose, quando i “gran fondisti” verificano il proprio stato di forma ed il meteo. Ora ci sono solo un centinaio di “pettorali” liberi, poi sarà “sold out”.
Una scelta dettata però dallo standard organizzativo che il comitato presieduto da Alfredo Weiss si è imposto da sempre. Standard qualitativi sempre elevati con la sicurezza in primo piano, poi dotazione di servizi e ristori tarati per la quantità di atleti in gara. Insomma, non uno spirito legato al business, ma una determinazione a far crescere gradatamente l’evento anno dopo anno, conquistando e gratificando sempre nuovi proseliti.
Definite nella riunione del comitato di ieri sera anche la composizione delle griglie. Davanti a tutti ci sarà il gruppo “Gold”, nomi blasonati o concorrenti che hanno già “firmato” le precedenti edizioni, o granfondisti eccellenti. Poi nella prima griglia troveranno posto tutte le donne ed i numeri dal 61 al 300 e via via dal 301 al 1400, dal 1401 al 1900 e dal 1901 al 2100. Dietro i cicloturisti.
Sul sito ufficiale (e questo è un altro segno di serietà degli organizzatori) c’è già l’elenco completo del folto gruppo che domenica 29 maggio affronterà il tracciato che si snoda a cavallo tra le province di Trento, Bolzano e Belluno. Due le possibilità, una fatica “media” di 80 km con 1894 metri di dislivello con partenza ed arrivo in centro a Predazzo e con due ascese che lasceranno il segno nelle gambe, quella di Monte San Pietro e quella di Passo Lavazè, poi la fatica “lunga” con 135 km e 3279 metri di dislivello, la quale ricalca il percorso medio ed aggiunge lo scollinamento dei due temuti e insieme amati (dai ciclisti) passi di San Pellegrino e del Valles.
Accende la curiosità il fatto di aver portato la Marcialonga Cycling Craft in centro al paese, un’iniziativa che in periodo di bassa stagione andrà a ravvivare la vita dei fiemmesi.
La Marcialonga da sempre è attenta anche al rispetto dell’ambiente. E così fanno notizia due particolarità dell’evento, l’attenzione al “solare” e la riduzione dei rifiuti. Gli organizzatori infatti hanno scelto di utilizzare stoviglie per i ristori non usa e getta o comunque biodegradabili, una scelta che va di pari passo con l’adesione al “Progetto Sportivo di Sostenibilità Ambientale” promosso dalla Provincia Autonoma di Trento. Insomma il pasta party sarà una chicca, piatti di porcellana e bicchieri di vetro al posto della plastica.
Ora la Marcialonga ha scelto di muovere un passo in più verso il rispetto dell’ambiente e della natura, decidendo di avvalersi di una fonte di energia rinnovabile come quella solare. A Ziano di Fiemme, dove è collocato il capannone che ospita i magazzini (in questo momento popolato dai materiali della scorsa Marcialonga invernale), è stato predisposto un impianto dotato di 27 moduli fotovoltaici (con una potenza totale pari a 5,94 Kwh), in grado di produrre annualmente circa 6.970,58 Kwh. Energia pulita ed ecosostenibile, quindi, perché anche lo sport possa andare a braccetto con una crescita più compatibile, nei confronti sia dell’ambiente e sia del futuro di tutti.
La gara fa parte dei circuiti Giordana, Nobili, Supernobili e Coppa del Mondo Amatori.
Info: www.marcialonga.it