TRIATHLON: BARDOLINO “CHIUDE” E DECOLLA. SABATO IN 1200, MA C’È LA LISTA D’ATTESA
Ieri conferenza stampa della 28.a edizione che scatta sabato 18 giugno
Il sindaco assicura all’evento il massimo appoggio di tutta Bardolino
Per il futuro c’è il progetto di un decollo verso traguardi più importanti
Nomi che contano al via, ritorna anche il “re” Polikarpenko
Troppe richieste di partecipazione, succede anche questo, e il Triathlon Internazionale di Bardolino chiude le iscrizioni! L’annuncio l’ha dato ieri sera in conferenza stampa il “patron” della mitica gara, Dante Armanini, che era presente con gli altri due inventori di quella che è stata la prima gara di triathlon in Italia, il 2 settembre 1984, Camillo Cametti oggi presidente onorario della FITRI, e Francesco Marchiori.
È stata raggiunta quota 1200, anzi superata di poco perché nel momento di “chiudere” l’accesso al sito ne sono arrivate velocissime altre 10, e dunque gli iscritti per la 28.a edizione che andrà in scena sabato in quel “borgo” che il Sole 24 Ore ha definito quello in cui si vive meglio in Italia e dove lo sport impera, saranno un nuovo record per Bardolino e per il triathlon italiano. Ma per i più fortunati c’è ancora qualche possibilità, infatti sarà istituita una lista d’attesa che consentirà di subentrare alle eventuali defezioni.
Ad aprire la conferenza stampa è stato il sindaco della località gardesana, Ivan De Beni, il quale ha confermato la disponibilità e la “vicinanza” dell’amministrazione comunale a Dante Armanini ed al suo staff, ma ha detto di più, innanzitutto di non aver tagliato le risorse come è successo per altre attività in questi tempi di recessione economica, ma soprattutto di aver aperto un tavolo di trattativa con il Prefetto per la chiusura delle strade durante la frazione ciclistica della gara, “porta” per entrare nel circuito internazionale di triathlon che vedrebbe l’evento fare un balzo in avanti.
C’era anche l’assessore allo sport di Bardolino, Fabio Sala, il quale ha sottolineato come l’evento sia ormai “adottato” da tutti i bardolinesi e il grande lavoro dei volontari. Un plauso è venuto anche dal presidente del CONI veneto Gianfranco Bardelle, quindi, dopo alcuni aneddoti raccontati da Cametti, la parola è passata a Dante Armanini. Quest’anno i volontari impegnati saranno circa 180, una sessantina in più rispetto al passato per agevolare gli automobilisti che troveranno alcune strade chiuse al traffico. “L’autorizzazione è in arrivo”, ha detto il sindaco De Beni che ha “trattato” direttamente col Prefetto, e una soddisfazione si è letta sul viso di Armanini e dei suoi collaboratori.
“Quello di Bardolino è un triathlon speciale – ha ribadito il “patron” – perché noi qui ci mettiamo il cuore, tutto è organizzato in funzione delle esigenze dei triatleti”. Il campo gara sul Lago di Garda è organizzato in maniera quasi maniacale dal centro nautico di Bardolino con boe ogni 25 metri, una particolarità che difficilmente si trova anche in eventi più blasonati a livello mondiale, poi la zona cambio ora ridisegnata con la zona di compensazione è un vanto di Bardolino, il tracciato da affrontare in bici non è il solito anello da percorrere più volte, sono 40 chilometri in un unico giro, affascinanti, vallonati e con panorami molto accattivanti, infine la corsa si svolge in centro, sul lungolago, tra due ali di folla. Poi la gara bardolinese offre opportunità turistiche, un pacco gara sempre molto ricco, un “carbo load” del venerdì ed un pasta party invidiabile, con la tradizionale grande torta che “disegna” con panna e pan di spagna il percorso di gara. Insomma ogni particolare è studiato per soddisfare i partecipanti.
Ivan Risti, già campione italiano, quest’anno collabora col comitato organizzatore ed è stato lui ad annunciare i favoriti tra i 1.200 in gara. Innanzitutto è fresca di ieri la conferma dell’ucraino Vladimir Polikarpenko, il “re” di Bardolino con sei vittorie inanellate di fila dal 2001 al 2006. Tra gli azzurri, per fare alcuni nomi, sono segnalati Giulio Molinari, lo stesso Ivan Risti, Alessandro Degasperi, Alberto Casadei, Davide Bargellini, Danilo Brustolon, Andrea Secchiero, Andrea De Ponti, Alessandro Lambruschini e tra le donne Carla Stampfli e Gaia Peron, ma ci sono alcuni stranieri che puntano ad un buon risultato e qualcuno alla vittoria come Csaba Kuttor, Rendes Csaba, Karl Shaw, Yohann Vincent, Brice Daubord, Sergey Kurochkin, Roman Glavatskyi, Gabor Kovacs, Rodrigo Nogueras e al femminile Mateja Simic, Camille Donat, Margie Santimaria, Erika Csomor e Radka Vodickova.