MARCIALONGA E LA “FINAL HILL”, UN CLASSICO! DOMANI “RUNNING” PER TUTTI I GUSTI
La Marcialonga pronta ad incassare un nuovo grande successo
Numeri importanti di partecipanti, ben 13 nazioni e atleti di tutte le età al via
Il tempo da battere è di 1h20’02” al maschile e 1h35’53” al femminile sui 25,5 km
Oltre 500 i volontari … in pista, e i pronostici dicono “Marocco”
Oltre 3.000 scarpette (sono quasi 1.600 i partecipanti) sono pronte a fare il solletico alla pista “Marcialonga”: domani a Moena scatta la “Running”, il terzo evento targato Marcialonga in ordine temporale in questo 2011 dopo quello straordinario di gennaio “sold out” e dopo l’affollata granfondo di ciclismo.
Il presidente Alfredo Weiss ancora una volta ha messo in moto il suo esercito di volontari e domani, lungo i 25,5 km da Moena a Cavalese (ma c’è il traguardo intermedio della mezza maratona a Masi), sarà la solita grande festa di sport, che andrà ad inondare i paesi di Moena, Predazzo, Ziano, Panchià, Lago di Tesero, Masi e Cavalese.
Diversi runners che avranno l’occhio fisso sul cronometro, il tempo da battere di Hicham El Barouki siglato lo scorso anno con 1h20’02” è significativo, altrettanto qualificato quello di Federica Ballarini (1h35’53”), ma per la grande maggioranza, com’è nella filosofia Marcialonga, l’importante è arrivare sotto lo striscione d’arrivo, magari sfiniti dopo aver affrontato la “final hill” (un po’ come succede d’inverno sulla salita di Cascata o con le bici sul mitico Passo Valles) ma entro il tempo massimo di 4 ore.
Ci sono insomma tanti agonisti, ma moltissimi sono semplici appassionati che calzano le scarpette per una sana sgambata, e la Marcialonga Running non si corre nelle città ammorbate dallo smog, si corre nei boschi, nei prati, ma anche nel cuore dei paesi, dove l’aria è sempre frizzante, gli applausi e gli incoraggiamenti della gente spontanei e ininterrotti.
Questa è la Marcialonga nelle sue varie salse, sci, bici e running, questo è quello che attende i partecipanti domattina nella corsa che unisce le Valli di Fassa e di Fiemme con le imperiose Dolomiti a strizzare l’occhio.
Una gara dai contorni significativi, con oltre 500 volontari che con passione e abnegazione, e pure con grande professionalità, garantiscono un’organizzazione modello, con oltre il 25% di partecipanti donne, con 13 nazioni e ben 28 norvegesi scesi dalla Scandinavia per essere al via della “Marcialonga”, quella che d’inverno è un culto per ogni vichingo e che a giugno ha chiuso le iscrizioni in anticipo, perché proprio i vichinghi hanno conquistato la grande maggioranza dei pettorali disponibili.
Domani sul traguardo di Cavalese, intorno alle 10.50, gli sguardi saranno tutti puntati sull’ultima curva che immette in Viale Mendini, come a gennaio nella maratona con gli sci. I pronostici dicono che i tre marocchini Abdelkabir Saji, Migidio Bourifa e Khalid Ghallab punteranno al gradino più alto del podio, ma la Marcialonga Running non è la classica mezza maratona, e non solo per la inusuale distanza di 25,5 km. C’è una salita, nel finale di gara, capace di ribaltare situazioni che appaiono scontate.
In otto edizioni i sigilli italiani, al maschile, sono stati solo tre, e prestigiosi: Giuliano Battocletti nel 2003, Francesco Ingargiola nel 2006, Massimo Leonardi nel 2009. La cabala suggerirebbe di aspettare il 2012 per sentir suonare nuovamente l’inno di Mameli, ma quel che è certo è che Leonardi, al via di tutte le edizioni al pari di altri 56 speciali runners, domani ce la metterà tutta per rompere la “storia” dei tre anni.
Tra le donne il podio si fa stretto. Sulla carta sono in quattro ad ambire ad un gradino importante, Paola Mariotti, Viviana Rudasso, Mirella Bergamo ed Eliana Patelli.
In tema di numeri, 13 sono le nazioni rappresentate, 14 le regioni, 61 le province con Trento che, ovviamente, mette in fila Verona e Modena.
Molti anche gli atleti con i capelli bianchi, pronti ad affrontare la scarpinata da Moena a Cavalese, il più “esperto”, se così si può dire, è Pietro Leonardi, classe 1932, ma c’è anche un “norge” che ha affrontato il lungo viaggio da Oslo al Trentino, Roald Olsvik la cui data di nascita risale al 1937. A contrapporsi tanti giovani: i tre diciottenni Arianna Piazzi, Roberto De Gasperi e Giulia Patton sono i più giovani al via.
La gara assegna anche il titolo iridato per i medici runners, un pizzico di interesse in più, come la Combinata “Punto 3 Craft” che premia le miglior performance sommando i tempi delle tre gare Marcialonga: Bruno Debertolis e Arianna Mazzel sono in pole position.
Tante le iniziative a corollario della manifestazione, la diretta su Radio Dolomiti (anche streaming) dalle 10 alle 13 con Francesca Bertoletti e Laura Paolazzi, classifiche live sul sito ufficiale Marcialonga, video personali dell’arrivo, classifiche inviate a casa col quotidiano locale, un ricco pacco gara, il tradizionale e sostanzioso pasta party, tanti premi e sintesi su Rai Sport1 il 15 settembre alle 23.00.
Info: www.marcialonga.it