GVILDYS E LA SVOBODNA … NON PERDONO LA BUSSOLA. IL MOV DI VENEZIA È UN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE
Un lituano ed una ceca sul gradino più alto del podio
Niente poker per il forestale Alessio Tenani, ottimo secondo
Si difendono bene anche Roberto Dallavalle (7°) e Maria Chiara Crippa (16.a)
La gara di orienteering più affollata d’Italia è anche una delle più apprezzate al mondo
Bussola, cartina e … fantasia. È stato un successo, peraltro annunciato, il 32° MOV (Meeting Orientamento Venezia), in una città letteralmente presa d’assalto dagli appassionati di orienteering in una gara tutta speciale, un vero e proprio slalom a caccia di “lanterne” con oltre 5300 orientisti (tra ieri e oggi) a sancire la crescente levatura internazionale.
Pronostici rispettati, con un bel duello tra il lituano Jonas Gvildys e l’azzurro Alessio Tenani, che puntava al suo poker personale nella gara della laguna. Tra le donne, fin dalle prime battute la ceca Sarka Svobodna ha messo in luce una gran forma ed è andata così a completare un bel bis consecutivo, dopo la vittoria del 2010. Alle sue spalle, ma su un altro pianeta, la britannica Helen Gardner e la lituana Gabija Razaityte.
Partenza puntuale alle 9.00 da Campo Bandiera e Moro, una “esplosione” di sport, agonismo ed entusiasmo con gli orientisti subito “orientati” sulle prime lanterne. Gli stretti vicoli, le calli affollate, i campielli presi d’assalto dai turisti grazie all’eccezionale giornata tiepida e soleggiata, hanno messo a dura prova le capacità dei concorrenti, con gli elite lanciati su un tracciato di circa 11 chilometri e 29 punti di controllo, con lanterne mimetizzate nei punti più nascosti.
Alessio Tenani, e parliamo della categoria più attesa dal punto di vista agonistico, è partito subito col piede giusto, un mix di grinta e concentrazione, via a testa bassa e con una corsa precisa e intensa. Era partito convinto di centrare nuovamente la vittoria, consapevole però che Gvildys sarebbe stato un osso duro da battere. Una gara anche di testa, la sua, perché sapeva bene che il suo avversario sarebbe partito quando lui era già al traguardo. Ed il lituano non si è fatto attendere. Preciso ed incisivo anche lui, ben concentrato sulla cartina e forse un tantino più svantaggiato, per essere in gara con il massimo picco di pubblico lungo i vicoli. Una gara nella gara insomma. Ma Gvildys non si è smentito, e mentre Tenani era con gli occhi fissi sul tabellone dei tempi e sul suo 1h10’21” il lituano, alla sua seconda partecipazione a Venezia, bruciava tutti con un significativo ed importante 1h09’54”. Il podio lo completava l’austriaco Erik Simkovics ad oltre 3’ dal vincitore. Uno scrosciante applauso se l’è meritato anche il trentino Roberto Dallavalle, secondo italiano e settimo assoluto, non male in una gara “invasa” dagli stranieri.
Anche tra le donne le gerarchie si sono viste fin dall’inizio. Sarka Svobodna ha gareggiato con padronanza sfoderando una precisione incredibile nel punzonare, anche le lanterne più difficili, segnando solo un paio di innocenti sbavature. La ceca aveva nella testa ancora la vittoria del 2010 e sapeva bene che la gara di Venezia ha bisogno di una concentrazione speciale. Sbagliare un vicolo o una calle poteva essere l’addio alla vittoria. Non ha commesso errori e sul traguardo ha sverniciato il cronometro con un bel 1h12.01, tempo da marziani anche per la londinese Helen Gardner, ben abituata al grande afflusso turistico anche della sua città. Il cronometro, inclemente, le ha affibbiato un distacco di 3’12”. Nulla da fare nemmeno per la lituana Gabija Razaityte che è balzata sul podio, ma con un fardello pesante, 4’54”. Miglior azzurra Maria Chiara Crippa, 16.a e staccata di 10’.
E fin qui la corsa dei migliori in senso assoluto. Ma il MOV è una gara di massa per eccellenza, un appuntamento per gli amatori capaci di trasferte oceaniche pur di essere al via di un evento entrato nella storia dell’orienteering per i numeri e per il fascino del contesto ambientale. Venezia è sicuramente una location irripetibile.
Soddisfatto il presidente del comitato organizzatore Gianni Mazzeni: “è stato un successo, anche grazie al lavoro dei nostri soci e dei tantissimi volontari. Siamo stati in grado di reggere l’urto di oltre 5.000 concorrenti, l’anno prossimo vorremmo chiudere a 4.500 e migliorarci ancora. Se qualche sponsor decidesse di investire su questo evento, il MOV farebbe un ulteriore grande salto”. Entusiasta anche il presidente della federazione italiana FISO, Sergio Grifoni, che già gongola in vista del 2014, quando per la prima volta nella storia il Campionato del Mondo assoluto si disputerà in Italia, con la gara sprint proprio a Venezia.
Info: www.orivenezia.it
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Classifiche:
Men Elite
1 Gvildys Jonas 1.09.54 Ltu; 2 Tenani Alessio 1.10.21 Ita; 3 Simkovics Erik 1.13.01 Aut; 4 Murray Strain 1.14.47 Gbr; 5 Zbranek Roman 1.15.37 Cze; 6 Sören Riechers 1.15.50 Ger; 7 Dallavalle Roberto 1.16.02 Ita; 8 Sheremet Oleksandr 1.16.56 Ukr; 9 Tiago Martins Aires 1.16.57 Por; 10 Brickhill-Jones David 1.17.13 Fin; 11 Risse Terence 1.18.45 Sui
Women Elite
1 Svobodna Sarka 1.12.01 Cze; 2 Gardner Helen 1.15.13 Gbr; 3 Razaityte Gabija 1.16.55 Ltu; 4 Gigon Michaela 1.17.00 Aut; 5 Rebane Kirti 1.17.04 Est; 6 Creatura Brië 1.17.21 Aut; 7 Plochova Dominika 1.17.45 Cze; 8 Schmalfeld Karin 1.19.08 Ger; 9 Dolezalova Monika 1.19.27 Cze; 10 Fässler Mirjam 1.20.12 Sui