LA VAL DI FIEMME E IL SUO LEGNO, UNA STORIA IN MUSICA
La Val di Fiemme, in Trentino, è famosa nel mondo per il suo legno di risonanza
Da qui si ricava il materiale per produrre pianoforti, violini, chitarre e altri strumenti a corda
L’abete rosso della Foresta demaniale di Paneveggio venne scelto da Antonio Stradivari
Il legno della Foresta è certificato PEFC nel rispetto dell’ambiente
Le foreste e il legno sono senza dubbio uno dei simboli della Val di Fiemme, una caratteristica ben visibile anche dallo Stadio del fondo di Lago di Tesero, “casa” del Tour de Ski e dei Campionati del Mondo di Sci Nordico 2013, insieme al vicino Stadio del Salto di Predazzo.
Per realizzare i pannelli strutturali e i rivestimenti del Centro del Fondo, infatti, sono stati utilizzato circa 800 metri cubi di legname, interamente locale dato che è stato fornito dalla Magnifica Comunità di Fiemme (un’istituzione che ricopre diverse attività sociali, politiche, economiche e culturali sul territorio) e dal Comune di Tesero.
Da sottolineare non è solo l’importanza di aver utilizzato risorse autoctone, ma anche la qualità della materia prima, la Magnifica Comunità ha infatti ottenuto per prima in Italia (nel 1997) la certificazione FSC per il proprio legname, alla quale si aggiunge la certificazione PEFC del 2007, che garantisce la sostenibilità eco-ambientale della filiera produttiva.
La qualità del legname, il rispetto per la natura e l’importanza delle foreste sono elementi che caratterizzano anche la Foresta demaniale di Paneveggio, situata in Valle di Fiemme sul confine con la Valle di Primiero, la quale si estende per circa 2.800 ettari.
La Foresta di Paneveggio fa interamente parte del Parco Naturale di Paneveggio/Pale di San Martino, un’area protetta istituita nel 1967, che include aree molto diverse, tra cui appunto il gruppo dolomitico delle Pale di San Martino situato nella provincia di Trento (una parte si estende anche nella vicina provincia di Belluno) e il settore orientale del massiccio del Lagorai.
Oltre alla sua bellezza paesaggistica e al proprio valore naturale, la Foresta di Paneveggio vanta anche un’altra caratteristica importante per la quale è famosa in tutto il mondo. Si tratta dell’abete rosso di pregiata qualità, che porta alla selezione di una tipologia particolare di legno, il legno di risonanza, che viene utilizzato nella fabbricazione di strumenti musicali. Si narra che il liutaio Antonio Stradivari in persona si recasse in Val di Fiemme per scegliere gli abeti adatti alla tavola armonica dei suoi violini, e ancora oggi la zona è famosa per la qualità del proprio legno, tra le migliori al mondo per la produzione degli strumenti a corda.
L’86% della superficie boschiva della Foresta di Paneveggio è ricoperta da abete rosso, che grazie al clima particolare e alle temperature ottimali della zona riesce a crescere lentamente e in modo costante, sviluppando tutte le migliori caratteristiche.
Il legno di risonanza si ricava dagli abeti rossi di almeno 150 anni d’età, con un diametro del fusto maggiore al mezzo metro e, nel rispetto dei ritmi della natura, l’abbattimento avviene soltanto nei periodi di luna calante. Il legno di risonanza, prodotto in quantità limitate (ad esempio da 4.000 m cubi tagliati, ovvero circa 2.000 piante, se ne ricava l’1%), è scelto fin dal ‘700 dai liutai di tutto il mondo per essere poi lavorato nell’industria musicale, e negli anni gli abeti rossi della Val di Fiemme sono diventati violini, ma anche pianoforti, viole, violoncelli e contrabbassi, meritandosi l’appellativo di “alberi che suonano”.
A rendere speciale il legno della Foresta demaniale di Paneveggio sono le sue qualità chimico-fisiche, anatomiche, meccaniche e acustiche, che lo rendono la “punta di diamante” della foresta.
Oltre alla Foresta demaniale di Paneveggio il Trentino comprende molti altri territori boschivi di pregio, le foreste ricoprono oltre la metà del suo territorio e, in particolare, il legno di risonanza è per tutto il territorio un importante elemento culturale di identità e promozione.
Info: www.fiemme2013.com