Exploit, conferme, grandi ritorni, delusioni. C’è davvero di tutto nel bilancio azzurro della stagione di Coppa del Mondo, stagione che l’Italia ha chiuso con 21 podi complessivi, in netta controtendenza rispetto al crollo progressivo degli ultimi anni (26 nel 2008/2009, 17 nel 2009/2010, soltanto 11 lo scorso anno, Campionati del mondo esclusi). Risultati che valgono un bel 7,5 per la truppa di Ravetto e Plancker, considerando il numero non eccezionale di acuti (5 le vittorie, una sola fra le donne) e i problemi irrisolti che riguardano settori in crisi da tempo (lo slalom donne) o quest’anno sorprendentemente al di sotto delle aspettative (la velocità maschile). Si ripartirà subito, con un nuovo consiglio federale (l’assemblea elettiva è prevista per il 31 marzo), che dovrà innanzitutto confermare – com’è auspicabile – l’attuale staff tecnico o procedere a nuove scelte.
L’obiettivo è Schladming 2013, un Mondiale da affrontare con lo stesso spirito di Garmisch 2011 e un avversario in meno da battere, Didier Cuche (a proposito: voto 10 alla carriera e alla simpatia con la quale ha salutato la compagnia nel giorno della sua ultima gara, alle finali di Schladming).
Blardone 8,5 Piatto forte del “carrello dei bolliti” azzurri dopo Garmisch 2011, dato in pasto alla critica causa ennesimo tonfo iridato, torna grande quasi fuori tempo massimo mettendo insieme la miglior stagione della carriera, o perlomeno l’unica finora in cui sia mai riuscito a imporsi in ben due gare.
Deville 8 La gloria, a lungo inseguita, arriva a 30 anni, meritata, guadagnata con fatica, lottando anche contro i guai fisici. Ha scalato in una sola stagione tutti i gradini del podio, lui che in precedenza non ci era mai salito.
Merighetti 8 Un podio ormai lontano parecchi anni in Gigante, poi il passaggio alla velocità e una serie di stagioni nell’anonimato. L’Olimpia delle Tofane ha acceso i fari su di lei. Ha vinto la Discesa sulla sua pista preferita, a Cortina, poi ha infranto il tabù-Super G con il podio di Bansko, dimostrando a se stessa innanzitutto di poter andar forte anche in questa disciplina.
Gross 7,5 Dalle retrovie delle classifiche di specialità dello slalom ha trovato il corridoio dorato che porta al podio e al “primissimo” gruppo. E’ la sorpresa, la rivelazione, la più bella scoperta di questo inverno azzurro.
Brignone 7,5 Le manca ancora la vittoria, ma i quattro podi stagionali sono un’ottima conferma dell’argento iridato. E’ giovanissima, ha carattere e talento: il futuro è suo.
Innerhofer 7 Dal trauma cranico di inizio stagione, che ha sconvolto i suoi piani impedendogli di confermare i trionfi di Garmisch, al successo finale nel Super G di Schladming: ecco, in estrema sintesi, la parabola di una stagione che in mezzo gli ha regalato il podio di Wengen e poco altro.
Razzoli 6- Quando sei campione olimpico in carica, un solo podio stagionale basta appena per strappare una sufficienza striminzita. La sua sciata quest’anno è apparsa appesantita, macchinosa, davvero poco brillante, a prescindere dalle condizioni-neve, dai tracciati e da tutto quanto.
Manfred e Manuela Moelgg 5 Stagione mediocre per entrambi. Nessun podio, né al maschile né al femminile. Non accadeva dal 2005/2006. E anche a Schladming non s’è visto nulla di buono. Acciacchi e sfortuna, ma non solo.
Fill 4 Un anno fa a Garmisch la sua medaglia di bronzo in Supercombinata era stata forse la sorpresa più bella. Con lo stesso stupore abbiamo assistito in questa stagione ad una inspiegabile involuzione, manifestata in tutta la sua evidenza anche nelle due pessime gare disputate alle finali di Schladming.
Heel 4 Dalla scelta – alla prova dei fatti sciagurata – di cambiare materiali non ci ha capito più nulla. Stagione buttata via, la speranza è che quei timidi segnali di ripresa mostrati nelle ultime gare in Super G siano l’inizio della riscossa in vista del prossimo, importantissimo inverno, che culminerà nei Mondiali di Schladming.
I VOSTRI COMMENTI
Yacky1957 – 19/03/12
Nel gigante donne un bel “mix” di giovanissime, giovani e veterane: lì il futuro è garantito (anche se una vittoria ogni tanto non guasterebbe…). Discorso a parte la velocità femminile: buone giovani, ma sempre nel “limbo”, promesse mai mantenute (Elena Fanchini) e una Merighetti brava ma “regina degli alti e bassi”! Speriamo possa tornare Nadia Fanchini, l’unica VERA campionessa nelle specialità veloci, ma recordwoman mondiale di sfortuna….
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Yacky1957 – 19/03/12
Sì, un bel 7.5 al merito ma…. Slalom donne inesistente, gigantisti ultratrentenni (solo Borsotti come ricambio in vista). Stesso discorso per gli slalomisti, Gross escluso (ma ha 26 anni… a 23 Hirscher ha vinto 9 volte, nonchè la CdM…). Velocisti (dove il discorso età è opposto) non bene quest’anno ma con buone prospettive, soprattutto vista la giovanissima età di Paris (e una citazione per lui no, sig.Benzoni?) e la giovane età di Marsaglia… Bene le donne del gigante. (segue…)
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–Teaccio– – 19/03/12
Siamo tornati fortissimi nelle discipline tecniche (soprattutto in slalom) nel maschile ed anche nel gigante sia maschile che femminile ci difendiamo bene, ma nella velocità stentiamo troppo! A parte l’ acuto finale di Innerhofer e quelli di Merighetti. Altro grande allarme è lo slalom, non abbiamo pressochè nessuno in grado di andare tra le prime 5…