È PROPRIO LA GRANDE COURSE DELLE “COPPIE”. MILLET TOUR DU RUTOR EXTRÊME DA RECORD
Le iscrizioni regalano un nuovo record alla gara valdostana
Il prossimo weekend 600 concorrenti in tre tappe affascinanti
Si sale due volte vicino ai 3.500 metri, il Rutor ammicca
Percorsi già pronti, ci sarà anche il “Mountain Village Tour”
Millet Tour du Rutor Extrême, ci siamo. Al quartier generale di Arvier si contano le ore che dividono dallo start della tre giorni di ski alp in Valle d’Aosta.
Sono momenti frenetici ma gli organizzatori, gratificati dal boom di iscrizioni, peraltro già chiuse, hanno la situazione saldamente in pugno. I percorsi sono stati testati, le previsioni meteo per il fine settimana sembrano invitanti e dunque questa edizione, unica prova italiana del 2012 de La Grande Course, parte col piede, anzi, con… lo sci giusto.
A Valgrisenche e a Planaval l’aria è frizzante, nonostante questa stagione avara di neve lo sguardo all’orizzonte si tinge di bianco ed il Rutor sembra fare l’occhiolino per un’edizione indimenticabile.
Tre tappe da favola, dice Marco Camandona, che dopo tanti test potrebbe fare il Millet Tour du Rutor Extrême anche bendato.
Il sito www.tourdurutor.com in queste ore è sotto stress, da quando Enervit ha preparato un piano “energetico” per affrontare le tre giornate di gara sono in molti a preparare con cura l’avvicinamento al grande evento valdostano.
Ieri, al termine della prova di Coppa del Mondo in Val Martello, tutti parlavano entusiasticamente del “Rutor”. William Bon Mardion, forse l’atleta più in forma del momento, si è fatto fotografare con Pietro Lanfranchi, i due partiranno sicuramente in pole position anche dopo il bel risultato e le prestazioni delle ultime due tappe alla Pierra Menta.
Era felice, ieri, anche Kilian Jornet Burgada perché il suo nuovo compagno di squadra, il giovanissimo Matheo Jaquemoud, è andato a podio con i “grandi”, lui che è un espoir. A controbattere le due coppie franco-italiana e franco-spagnola ci sono i due azzurri Reichegger e Holzknecht, forti della vittoria alla Pierra Menta. Due atleti coriacei, forse la coppia più omogenea. Ma le tre tappe valdostane non sono certo una passeggiata, e possono puntare ad un piazzamento di prestigio anche Denis Trento con Matteo Eydallin, vincitori di parecchi TDR e secondi alla Pierra Menta, ed anche Sbalbi e Pellissier oppure i due Blanc, Didier e Philippe. In tutto tra maschi, femmine e giovani, in gara ci saranno quasi 300 coppie, un vero record per l’appuntamento dello Sci Club Corrado Gex, degna cornice per la 16.a edizione.
Se la gara maschile si annuncia combattuta e spettacolare, non sarà da meno quella femminile. Ci sono tre coppie che fanno “chiacchierare”. Innanzitutto quella mista franco-spagnola. La leader di Coppa del Mondo Laetitia Roux gareggerà insieme alla sua rivale di sempre Mireia Mirò Varela. Non è la prima volta che fanno coppia in gara, ma la spagnola in questo periodo accusa problemi al ginocchio. Ecco allora che la coppia femminile per eccellenza, quella delle bormine Pedranzini-Martinelli, protagoniste anche alla Pierra Menta, parte favorita. Si conoscono bene, hanno più o meno lo stesso livello e ritmo, sanno aiutarsi l’un l’altra nei momenti difficili, insomma hanno davvero i requisiti per il gradino più alto del podio. Le due atlete di Bormio si ritengono un “diesel” e affibbiano alle due più giovani rivali l’appellativo di “benzina”, come motore beninteso. Questo genere di gare, a coppie e su tre tappe ma soprattutto con dislivelli significativi, presuppongono una buona dote d’esperienza. E che dire allora di Gloriana “Glo” Pellissier che si sarebbe dovuta schierare al fianco di Corinne Favre, la quale ha dato forfait proprio oggi, ma la valdostana non dispera di trovare una collaudata compagna, forse svizzera.
Venerdì, sabato e domenica i concorrenti potranno… toccare il cielo con un dito. Nelle ultime due giornate la gara arranca fin quasi a 3.500 metri, col Rutor a farla da padrone. Venerdì 30 gli organizzatori propongono la tappa di Plontaz che sale fino alla cima del Sigaro a 2745 m. Non è una tappa durissima, visti i 1626 metri di dislivello con partenza ed arrivo a Valgrisenche, potrebbe essere considerata una giornata di riscaldamento.
Sabato invece la tappa che parte da Valgrisenche sale fino alla testa del Rutor a 3485 metri, con un dislivello positivo che raggiunge i 2.564 metri, una “botta” per muscoli e polmoni.
Non c’è due senza tre, e domenica la tappa di Planaval è quella che porta in vetta allo Chateau Blanc, accarezzando in cresta i 3422 metri, che si sentono tutti.
Quest’anno ad Arvier ci sarà il “Mountain Village Tour”, con stand delle più rinomate aziende tecniche tra cui La Sportiva, Scarpa, Millet, Enervit, Merelli, Atk, Mouvement, Crazy Idea e numerose aziende valdostane che propongono i prodotti tipici tra i quali spicca lo stand enologico dell’Enfer e quello di 4000 mètres.
Info: www.tourdurutor.com