ALL’ITALIA SERVE UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE,REGELE ESTE PATRIE!
“In questi tempi occorre un uomo con le qualità dell’eroe, un gigante che si er…ga in mezzo alla nostra storia, che sappia combattere e vincere tutti i nemici della stirpe. Quindi sii legionario, percorri soltanto le vie tracciate dall’onore, lotta e non essere vile mai, lascia agli altri le vie dell’infamia. Piuttosto di vincere per mezzo di un infamia meglio cadere lottando sulla strada dell’onore!” -Corneliu Zelea Codreanu-
Ebbene, Codreanu cita tra gli antenati spirituali del Movimento Legionario il più grande dei poeti romeni, Mihai Eminescu (1850 – 1889). Eminescu, che in Italia è conosciuto più o meno come una sorta di Giacomo Leopardi romeno, fu in realtà uno strenuo militante nazionalista, che lottò con tutte le sue forze contro lo sfruttamento usuraio del contadinato romeno e contro l’alienazione cosmopolita delle classi dirigenti.
La monarchia e la legge della monarchia
A capo delle stirpi, al di sopra dell’élite, si trova la monarchia.
Respingo la repubblica. Nella storia si sono visti monarchi buoni, buonissimi, deboli o cattivi; gli uni sono stati onorati e hanno goduto dell’amore dei popoli sino al termine della vita, ad altri fu tagliata la testa. Non tutti i monarchi, quindi, sono stati buoni. La monarchia, però, e sempre buona. Non bisogna confondere l’uomo con l’istituzione, traendone conclusioni false.
Possono esserci preti cattivi, ma non per questo possiamo trarre la conclusione che bisogna sciogliere la Chiesa e lapidare Dio.
Ci sono certamente monarchi deboli o cattivi, ma non possiamo rinunciare alla monarchia.
In agricoltura, capita un anno buono e un anno cattivo o uno buono e due cattivi; nonostante questo, alla gente non è passato ancora per la testa d’abbandonare l’agricoltura.
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Un monarca fa quello che vuole? Allora, quando è grande quando è piccolo? Quando è buono e quando è cattivo?
Un monarca non fa quello che vuole: un monarca è meschino quando fa quello che vuole, ed è grande quando fa quello che deve.
Esiste una linea di vita della stirpe. Un monarca è grande, è buono, allorché si mantiene su questa linea; è meschino, cattivo, nella misura in cui s’allontana da questa linea di vita della stirpe o si oppone ad essa.
Ecco la legge della monarchia. Ci sono anche altre linee che possono tentare un monarca: la linea degli interessi personali, la linea degli interessi di una classe, la linea degli interessi di un gruppo, la linea degli interessi stranieri (dentro e fuori dei confini).
Egli deve scartarle tutte e seguire la linea della stirpe.
Stefan cel Mare, da 500 anni, splende nella storia, e i Romeni non lo dimenticano più, perché egli s’è identificato perfettamente con la linea di vita della stirpe.
Il Re Ferdinando, contro qualsiasi vincolo o interesse, s’è posto sulla linea della stirpe, ha sofferto con lei, ha fatto sacrifici al suo fianco, ha vinto con lei. Per questo egli è grande e immortale.