SCI. Dopo il Trota Mazzolini: si alla family, no a Pramollo
Il presidente di Promotur Spa prosegue la tiritera contro il ProgettoPramollo. Ignora che il finanziamento regionale è già a bilancio, dimenticando il buco milionario della sua gestione Promotur.
Pensare al proprio orticello infognandosi in una guerra tra poveri: questo il succo del discorso udito pochi giorni fa.
Infatti, nel comizio tenutosi a Tarvisio la settimana scorsa, Stefano Mazzolini ha ribadito la sua posizione nettamente contraria al Progetto Pramollo.
Ha detto, in buona sostanza, che “La Regione Friuli Venezia Giulia non ha i soldi per adeguare e cambiare alcuni impianti di risalita, oramai pericolosi per gli sciatori”, per cui “è giunto il momento di prendere decisioni, bisogna dire di NO a questo progetto e dire di si al completamento del demanio sciabile del Friuli Venezia Giulia”.
Un pensiero libero e lecito: forse ignora, però, che già da tempo la Regione ha espresso parere favorevole alla realizzazione della cabinovia di Pontebba, delle piste di sci annesse e del recupero immobiliare, finalizzato ad avviare una concreta e seria recettività. A giorni, infatti, verrà emanato il bando definitivo.
Mentre un compiaciuto Dunnhofer annuiva, Mazzolini ha iniziato a dare i numeri: “A Tarvisio servono 18 milioni di euro, altrimenti gli alberghi chiuderanno: questa è la priorità”.
18 milioni a Tarvisio o 18 milioni per il restayling del ‘parco giuochi’ antistante il ristorante della family dell’imprenditore della Lega Nord? 18 milioni come bruscoletti: manie di grandezza? Delirio da Presidenza? . Come Presidente Promotur ha sinora dimostrato di non avere grande dimestichezza con i numeri: il buco sinora venuto alla luce supera i 4,6 milioni di euro ma indiscrezioni lasciano trapelare che ben maggiore è, presumibilmente, l’entità del debito accumulato dalla società. Debito sicuramente ereditato anche dalla gestione Luca Vidoni: Mazzolini, in proposito, dihiarò tempo fa che il suo predecessore alla guida di Promotur Spa aveva presentato pazzeschi rimborsi per pranzi, cene e viaggi e che ne aveva le prove. Parole al vento: non ci ha mai fatto visionare dette ricevute. . Come ha sorvolato su certe ‘pecche’ organizzative: come l’avvio l’autunno scorso degli impianti d’innevamento, proprio a Tarvisio, con condizioni climatiche avverse. Risultato: una bella e costosa bagnata del Lussari da cima a valle. . Mazzolini ha dato i numeri anche sul Progetto Pramollo: “70 milioni di euro”, facendo intendere che questa è la cifra che dovrà pagare la Regione “per una seggiovia che non è una seggiovia ma un Funifor”. Una gran confusione: il budget dichiarato è quasi, all’incirca, suppergiù, il totale dell’investimento, messo sul piatto dall’amministrazione regionale assieme agl nvestitori privati. Investitori privati che, lo ricordiamo, dovrebbero essere attratti da Promotur Spa che, invece, munge, munge ma non attrae, pur avendo un demanio sciabile estremamente appetibile.
Altri numeri di Mazzolini: “Ricordiamo che per ogni euro investito dalla Regione in Promotur, ne recupera, con tributi ed indotto, ben 3,6”. Numeri corretti: peccato che deriviano da uno studio di otto anni fa (ricerca del professor Marangon del 2005 su dati 2003-2004). : il mondo, da allora, ha visto modificare profondamente le sue dinamiche economiche.
AUDIO: Comizio Tarvisio