POLIKARPENKO “RE” DI BARDOLINO, ANCHE LUI AL VIA SABATO CON 21 NAZIONI
Non finisce mai di stupire il Triathlon di Bardolino (VR), in 1300 al via e 21 nazioni
Torna Polikarpenko, 6 vittorie, ma ci sono tanti protagonisti da podio
In extremis anche due vincitrici delle passate edizioni, Simic e Roberts
Il via sabato alle ore 12.30. Domenica 60’ su Rai Sport2
A volte…ritornano! E sabato a Bardolino (VR) torna il re incontrastato del Triathlon Internazionale, un evento cardine nella storia del triathlon non solo italiana, ma mondiale. L’ucraino Vladimir Polikarpenko, primo sul podio ininterrottamente dal 2001 al 2006, non torna certo nella località sul Garda per fare il comprimario, non è più giovanissimo ma sa graffiare ancora, soprattutto nella frazione di nuoto e in quella di ciclismo. A prenotare un posto al sole, sul gradino più alto del podio e in una giornata che si annuncia baciata dal bel tempo, sono davvero in molti.
Il Triathlon Internazionale di Bardolino, si sa, ha radici che affondano nel 1984 ed è stato l’evento che per primo ha proposto la distanza olimpica, la stessa in programma sabato, con 1,5 km di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa.
Non fa più storia parlare di record, ora se n’è aggiunto uno nuovo, quello per numero di nazioni. Sono ben 21 quelle rappresentate, con l’aggiunta all’ultimo momento di quattro atleti di primissimo piano, vale a dire la sudafricana Kate Roberts, vincitrice nel 2009, la slovena Mateja Simic, che ha trionfato lo scorso anno, la colombiana Fiorella D’Cruz e, appunto, l’ucraino Polikarpenko.
Dunque podio conteso da molti atleti di primo piano. L’Italia è ben rappresentata, con Alberto Casadei che ha il chiodo fisso di vincere a Bardolino dopo il 2° posto del 2011, Andrea D’Aquino, Danilo Brustolon, Luca Facchinetti, Giulio Molinari, Ivan Risti e Andrea Secchiero, e al femminile con Daniela Chmet, Gaia Peron, Giorgia Priarone e Alice Betto.
Sarebbe lungo citare anche i favoriti stranieri, fra i tanti vale la pena ricordare Csaba Kuttor, primo a rompere l’egemonia di Polikarpenko nel 2007, Vincent Yohann, David Ruzsas, Gabor Kovacs e Attila Fecskovics.
Intanto sul lungolago di Bardolino, ancora più bello dopo i lavori di ammodernamento operati dal Comune con il sindaco Ivan De Beni in testa, fervono i preparativi e gli allestimenti per la gara. Sono quattro i ponti che verranno installati per evitare sovrapposizioni di percorso nelle ultime due frazioni e per consentire al pubblico di muoversi liberamente.
Una gara avvincente quella di Bardolino, da non perdere. Bella e originale la sfida in acqua, decisamente speciale la frazione di ciclismo con una prova in linea e non in circuito, che va a toccare alcune delle zone più suggestive dell’entroterra gardesano, con continui cambi di pendenza e con una discesa finale a fare la differenza, infine la gara di corsa concluderà le fatiche in pieno centro a Bardolino, e quest’anno con il controllo cronometrico satellitare.
Sono 1300 i concorrenti che hanno avuto la fortuna di entrare in griglia prima del blocco delle iscrizioni, tra essi c’è anche un grande esempio di sport. Seppur vittima della sclerosi multipla, sarà al via il campione del mondo ed europeo di duathlon paralimpico Fabrizio Vignali, che gareggerà seguito a vista da un medico e da due atleti.
Il Triathlon Internazionale di Bardolino è un appuntamento irrinunciabile per chi si occupa di sport. Confermata anche la sintesi su Rai Sport2 dalle 10.00 alle 11.00 di domenica 17, anche in questo l’appuntamento gardesano è sempre pronto ad eccellere, una grande visibilità mediatica per l’evento, per Bardolino ed il triathlon.