VAL DI FIEMME MONDIALE E …IN SELLA, MONDIALI AL SALTO CON CAMPIONI MASTER CHEF
Presentate oggi a Cavalese le tappe trentine del 70° Tour de Pologne
Si passa anche per la Val di Fiemme e le strade del Trentino il 27 e 28 luglio
Predazzo accoglie una sfida tutto pepe
Domani si torna in gara con la 10 km femminile in tecnica libera
Nella giornata di riposo per quanto riguarda le gare dei Campionati del Mondo di Sci Nordico della Val di Fiemme, il Main Media Centre di Cavalese ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del Tour de Pologne, storica competizione ciclistica estiva che quest’anno festeggia la 70.a edizione. “Ho sempre avuto un sogno, quello di iniziare il Tour dal Trentino. Quest’anno finalmente questo sogno diventa realtà.” Così ha esordito nel suo intervento in sala Czeslaw Lang, grande campione polacco delle due ruote e da venti anni presidente del Tour de Pologne, che quest’anno scatterà il 27 luglio da Rovereto. È la prima volta che il Tour esce dai confini polacchi e la tappa iniziale si chiuderà ai piedi delle Dolomiti di Brenta, a Madonna di Campiglio, dopo 183 km. Il giorno successivo, lo start sarà da Marilleva in Val di Sole, la gara transiterà per la Val di Fiemme e il Passo di Pampeago, e si concluderà ai 2.240 metri del Passo Pordoi (195 km in tutto).
L’Assessore della Provincia di Trento Tiziano Mellarini ha voluto sottolineare la stretta vicinanza tra il Trentino e la Polonia, dal punto di vista turistico e sportivo, visto che la tradizione ciclistica è assai radicata da ambo le parti. “Portare il Tour de Pologne in zone del Trentino come il Lago di Garda, l’Altopiano della Paganella o la stessa Val di Fiemme”, ha commentato Mellarini, “porterà beneficio alle realtà locali, e il pubblico polacco potrà meglio conoscere tutto il territorio trentino.” Alla conferenza erano anche presenti il Segretario Generale di Fiemme 2013 Angelo Corradini, il campione trentino di ciclismo Francesco Moser, il Ministro dello Sport e del Turismo polacco Katarzyna Sobierajska, rappresentanti del CONI e membri delle realtà territoriali trentine interessate dalle due tappe del Tour.
Dall’altra parte della Val di Fiemme, nel frattempo, l’elegante VIP Lounge dello Stadio del Salto di Predazzo si trasformava in… cucina. Volti conosciuti dello sci con grembiule pronti ai fornelli affiancati da chef.
Ed ecco che Peter Schlieckenrieder, Karen Putzer, Pietro Piller Cottrer e Andrea Longo iniziavano una competizione, una sorta di Team Sprint, non a colpi di bastoncini o tra i paletti, ma tra pentole e pietanze guidati da rinomati chef. Protagonista indiscussa è stata la pasta “di casa” Felicetti Monograno, condita con gli ingredienti più disparati: uova di trota, emulsione di ortica, mela grattugiata, burro affumicato ai fiori di campo e quant’altro.
Un momento piacevole dove l’atleta ha giocato con i sapori e con le proprie capacità, un mettersi alla prova in una disciplina che non è proprio da tutti. Solo Andrea Longo ha confessato “mi sono diplomato all’Istituto Alberghiero di Tesero, che collabora con l’organizzazione di questi Mondiali e si era occupato dell’Italian Village per quelli svolti in Norvegia. Mi piaceva cucinare soprattutto i dolci e i primi, per quest’ultimi ho un debole: mangerei pasta due volte al giorno, tutti i giorni.” Longo ha preparato il suo piatto con l’aiuto di Elisabetta Dellantonio, chef al ristorante “Miola” di Predazzo.
Un altro atleta avvezzo alla cucina è Pietro Piller Cottrer che si è messo a disposizione dello chef del ristorante “Osteria de l’Acquarol” di Panchià, Alessandro Bellingeri, “essendo infortunato – ha svelato lo sportivo – passo molto tempo a casa e ho sostituito mia moglie ai fornelli. Mi piace cucinare cercando di aggiungere qualcosa di mio alla ricetta.”
Karen Putzer coadiuvata dallo chef Maurizio Tait del ristorante “Costa Salici” di Cavalese, ha preparato per tutto il pubblico presente spaghettoni con uova di trota, pomodori e bottarga, insaporiti dalla scorza grattugiata di limone e una maionese speciale, preparata tritando caviale di trota. “Sto pensando di frequentare un corso – ha confidato la campionessa – e magari di farmi dare dei consigli utili da mia zia cuoca.” E la cucina italiana, si sa, è molto apprezzata anche dagli stranieri: l’estroso ex-fondista Peter Schlieckenrieder, affiancato da Alessandro Gilmozzi del Ristorante “El Molin” di Cavalese, non è stato da meno, anche se confessa che ama mangiare più che cucinare: “Ciò che mi piace della cucina italiana è che i cibi sono divisi in più portate, non è tutto in un unico piatto. La pasta è il mio piatto preferito in tutte le salse”.
Tutti vincitori alla fine. Fiemme 2013 è anche questo.
Oggi, a Stava, il Centro Documentazione ha accolto alcuni giornalisti internazionali interessati alla tragedia che colpì la comunità trentina e quella nazionale il 19 luglio 1985. Il presidente della Fondazione Stava Graziano Lucchi ha illustrato brevemente quanto accaduto quel tragico luglio di 28 anni fa. Subito dopo è stato proiettato il film “Stava 1985” realizzato da Gabriele Cippollitti con Andrea Castelli e i ragazzi di Tesero.
Domani il Campionato del Mondo di Sci Nordico 2013 prosegue con la 10 km femminile in tecnica libera alle 12.45 allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero.
Info: www.fiemme2013.com