GRANFONDO, EDDY MERCKX E “GIRO”, A BRACCETTO SULL’ALTOPIANO DI BRENTONICO

GRANFONDO, EDDY MERCKX E “GIRO”, A BRACCETTO SULL’ALTOPIANO DI BRENTONICO

Brentonico, il Giro passa giovedì e ci è passato anche nel 1970

Domenica 9 giugno anche la Granfondo Eddy Merckx transita da Brentonico

La carovana rosa sale alla Polsa che diede la maglia rosa nel ’70 proprio a Merckx

Tra gli scorci da ammirare anche lo splendido Castello di Sabbionara d’Avio

 

Granfondo Eddy Merckx e Giro d’Italia, cosa mai avranno in comune questi due appuntamenti riservati al popolo dei ciclisti? Apparentemente nulla, se tralasciamo il fatto che entrambe le gare sono ben note ai patiti delle ruote magre, eppure il fil rouge che le lega una all’altra non è poi così esile.

Innanzitutto il Giro d’Italia 2013, nella 18.a tappa che si correrà domani da Mori a Polsa, si troverà a transitare per un tratto sul percorso individuato per la Granfondo che porta il nome del “Cannibale” belga. Quella del Giro di domani sarà una cronometro individuale di 20,6 km che prenderà il via dal velodromo di Mori per poi inerpicarsi lungo la strada che sale sull’altopiano di Brentonico, transitando per Tierno, Besagno, Crosano, quindi Brentonico e via verso il traguardo posto a quota 1.205 m slm di Polsa.

Le strade delle due gare ciclistiche si incroceranno proprio a Brentonico, dove la Granfondo Eddy Merckx passerà il 9 giugno scendendo dal paese di San Valentino. Qui arriveranno solo gli atleti che avranno scelto il percorso più lungo (140 km e 2.979 m/dsl) dopo l’inedita e ardua salita Avio-San Valentino. I corridori della GF Eddy Merckx risaliranno la stretta Val dei Molini lungo 16.5 km che presentano un dislivello di 1.177 metri e pendenze tra l’8 e il 13%. Alle pendici del Monte Baldo la Granfondo passerà nei pressi di Avio, dominata dallo splendido complesso murario del Castello di Sabbionara d’Avio, visitabile dalla seconda metà di febbraio fino al mese di novembre con i suoi ben conservati affreschi di carattere profano della cosiddetta “stanza d’Amore” e della casa delle guardie. La roccaforte di epoca medievale è stata donata nel 1977 dagli antichi proprietari, la famiglia Castelbarco, al FAI – Fondo Ambiente Italiano che ha compiuto un attento lavoro di ristrutturazione per il consolidamento delle murature ed il ripristino di parte delle strutture lignee di cui il palazzo era ormai sprovvisto. Il complesso risale al XII secolo e fu completato nel corso del XIII secolo da una nuova cinta fortificata (il castello superiore) e dalla più ampia cinta meridionale (il castello inferiore) che andarono ad aggiungersi all’imponente mastio dagli spigoli arrotondati ed a pianta trapezoidale. Con la sua posizione sopraelevata ancora oggi la roccaforte saluta i visitatori che entrano in Trentino e risalgono l’antica Via Claudia Augusta, uno dei più antichi collegamenti tra Mar Mediterraneo e Nord Europa.

Per quanto riguarda la tappa del Giro d’Italia, il ritorno sull’Altopiano di Brentonico avviene a distanza di ben quarantatre anni. I corridori pedaleranno dal fondovalle ai 1205 metri dell’arrivo per circa 20 km e più di 1000 metri di dislivello con una pendenza media del 5,2% e punte massime del 10%. Non è certo una passeggiata e la sfida contro il cronometro di domani non permetterà di lesinare eccessivamente le energie. Ne usciranno sicuramente provate le gambe dei corridori, ma non ci sarà tempo per il recupero perché già da venerdì sarà tempo di alta montagna e dei due “tapponi” dolomitici che affronteranno cime e valichi celebrati anche in passato, con l’inedito arrivo in Val Martello, venerdì.

A fare ancor più da collante tra la tappa in rosa e la Granfondo che partirà da Rivalta di Brentino Belluno (VR) è proprio il nome di Edouard Louis Joseph Merckx, anche conosciuto come Eddy il “Cannibale”. Fu lui, infatti, che nell’ultima tappa che passò sull’Altopiano di Brentonico nel maggio del 1970 (Malcesine–Brentonico), andò a staccare tutti proprio sulla Polsa, consolidando il distacco già costruito nei primi giorni di gara. Era quella la settima tappa e quei preziosi secondi portati a casa sulle strade trentine gli valsero la maglia rosa, conservata saldamente per tutti i restanti tredici giorni fino alla vittoria finale del Giro.

Ancora una volta l’epopea del ciclismo su strada fa storia sull’asfalto trentino e mescola gli eroi di un tempo con i talenti d’oggi. Tra pochi giorni sapremo il nome del vincitore del 96° Giro d’Italia, ma per la settima Granfondo Eddy Merckx dovremo attendere ancora qualche settimana.

Nel frattempo gli organizzatori ricordano che fino all’1 giugno sarà ancora possibile iscriversi al costo di 30 euro, dopo tale scadenza la quota passerà a 40 euro fino alla chiusura delle iscrizioni fissata per l’8 giugno. Ritardatari ed indecisi si affrettino dunque e comincino ad oliare le catene perché non manca molto.

Info: www.granfondoeddymerckx.com

 

 

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