LA “RUNNING” SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE, ALLA MARCIALONGA ARRIVANO I KENIANI
Confermata la presenza dei forti Isaac Toroitich Kosgei e Micah Kiplagat Samoei
Si aggiungono ai già confermati Leonardi, Mosca, Chiera, Grasso Silvestro ed Achmüller
La gara è molto partecipata anche dai semplici amatori e da tanti “senatori”
Il 1° settembre da Moena a Cavalese, 25,5 km affascinanti tra le valli di Fassa e Fiemme
Marcialonga Running, l’interesse per gli appassionati della corsa è sempre forte. Se, nello stile Marcialonga, l’evento è di richiamo per la grande massa degli sportivi, è altrettanto vero che anche i campioni amano questo “brand” che da sempre assicura visibilità e popolarità.
La storia delle prime dieci edizioni – l’undicesima è fissata il 1° settembre – ci ripropone le vittorie di corridori dal buon “pedigree”, con 6 successi su dieci messi a segno da atleti africani. E quest’anno gli specialisti dei Grandi Altipiani tornano con la convinzione di portarsi a casa la vittoria. Sono due, Isaac Toroitich Kosgei e Micah Kiplagat Samoei che fanno parte di Run2gether, associazione non profit austriaca che si propone il duplice scopo di dare occasioni di competizione con un equo compenso a corridori emergenti e di sviluppare servizi sociali di base nella zona di Kiambogo (Naivasha, Kenya).
L’associazione inoltre gestisce un centro di allenamento che serve anche come base per viaggi di turismo responsabile (conoscenza del contesto, escursioni anche naturalistiche accompagnati dagli atleti nei periodi di scarico) all’insegna della reciproca conoscenza e collaborazione tra appassionati europei ed atleti kenyani. Kosgei vanta un personale di 1:03’56” nella mezza, ma è un atleta polivalente che ha centrato obiettivi importanti anche nella corsa in montagna, che alla Marcialonga Running non guasta, vista la determinante salita su sterrato negli ultimi chilometri. Nel 2013 si è confermato protagonista delle corse in montagna con un 2° posto a Telfes, un 3° alla Grossglockner e un 4° alla Gardena Mountain Run. Samoei invece è uno specialista di corse su strada con un buon 1:04’’12” nella mezza maratona e 2:14’32” nella maratona.
Tra i nuovi iscritti, oltre ai già confermati Massimo Leonardi, Alberto Mosca, Franco Chiera e Claudio Grasso Silvestro, ci sono anche l’altoatesino Hermann Achmüller, terzo alla 41.a edizione della 100 Km del Passatore 2013 e, giusto per rimanere in tema Marcialonga, il fondista Enrico Nizzi. Nomi di spicco che sono attesi a movimentare il gruppo di testa della gara, ma tra i tanti appassionati, ora attestati a 1300 iscritti, ci sono anche i “senatori”, ovvero i runners che hanno partecipato a tutte le edizioni. Quelli che hanno concluso le dieci edizioni sono ben 49, di sicuro 42 saranno al via domenica 1 settembre e altrettanto di sicuro ne mancherà uno, Angelo Corradini, che ora nella veste di presidente dovrà essere all’arrivo per incoronare il vincitore, a meno che … non sia più lesto dei corridori africani o degli italiani dati per favoriti!
Il fascino della Marcialonga Running è in crescendo di anno in anno. Si raggiungono nuovi traguardi numerici, aumentano gli stranieri (ben 18 nazioni presenti quest’anno), cresce la notorietà nel settore: il frutto è di un’organizzazione professionale e dell’apporto di tantissimi volontari che sono il fiore all’occhiello dei tre grandi eventi Marcialonga, la Skiing, la Cycling e la Running.
Il percorso, giova ricordarlo, è sulla distanza dei 25,5 km e congiunge Moena con Cavalese, un po’ come d’inverno su un bel tratto della pista Marcialonga. E come nella gara invernale ci sono i passaggi tra i borghi, si transita sfiorando i due stadi iridati del salto e del fondo e si arriva in centro a Cavalese che, come l’ultima domenica di gennaio, si veste a festa e si affolla all’inverosimile.
Il tempo di riferimento è quello stabilito lo scorso anno dal finanziere Giovanni Gualdi, 1:19’.25”, per coprire i 25,5 km con un dislivello (ascesa accumulata) di 140 metri, anche se il dislivello partenza-arrivo è in negativo, con -182 m. La quota più alta sono i 1165 m. di Moena, zona di partenza in Val di Fassa. Il dislivello che conta è quello, in pratica, della salita finale dal fondovalle a Cavalese, 140 metri che pesano quando nelle gambe si hanno già oltre 20 chilometri.
Da non perdere i passaggi in centro a Predazzo dopo una mezzoretta dal via previsto alle 9.30, a Lago di Tesero col traguardo sprint Enervit e a Masi di Cavalese col traguardo sprint Salomon, dove sarà posto il rilevamento della mezza maratona.
Per le iscrizioni c’è tempo fino al giorno di vigilia, tutte le info sul sito www.marcialonga.it