DOLOMITI – 100 anni dopo sui sentieri della Grande Guerra
Esattamente cento anni fa, a cavallo tra il 28 giugno e il 28 luglio 1914, si svolse la grave crisi politica e diplomatica che precedette e segnò l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Un conflitto che trasformò le Dolomiti in un grande campo di battaglia e di cui oggi restano numerose tracce.
Nel territorio di Dolomiti Stars è possibile visitare i luoghi della Grande Guerra grazie ad una vasta rete di sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike tra baracche, trincee e gallerie.
Il Col di Lana, ad esempio, con la sua cima verdeggiante e arrotondata, è stato il protagonista di quella che viene definita “la guerra di mine”. La sera del 17 aprile 1915, oltre cinque tonnellate di esplosivo fecero saltare la cima, spazzando via i presidi austriaci. Ancora oggi, però, osservando la montagna che domina il comune di Pieve di Livinallongo, è ben visibile l’enorme cratere lasciato dalla mina italiana. A ricordo delle oltre 8000 persone che persero la vita su quei pendii durante la Grande Guerra, sulla vetta del Col di Lana, ribattezzato poi “Col di Sangue” è stata eretta una piccola chiesa raggiungibile tramite numerosi percorsi.
La Marmolada fu un altro dei teatri della Prima Guerra Mondiale, che vide in quest’area il fronte austriaco e quello italiano divisi da poche centinaia di metri di roccia e ghiaccio. Impressionante è soprattutto pensare che all’interno del ghiacciaio della Marmolada fu costruita una vera e propria città, conosciuta come la “Città di Ghiaccio”, una rete di gallerie, depositi, cucine e dormitori che si estendeva per circa 12 km sotto la superficie del ghiacciaio raggiungendo una profondità anche di 50 metri. I reperti e i cimeli appartenuti ai due eserciti sono raccolti nel Museo della Grande Guerra, il più alto d’Europa a quota 2950 m, facilmente raggiungibile da tutti con la funivia della Marmolada. Dalle vetrate è visibile anche la postazione italiana del fronte a Punta Serauta, che dista solo cinque minuti a piedi dal museo e richiede, per la visita, circa un’ora e mezza. Lungo il sentiero si attraversa una ferrata, con fune d’acciaio a cui ancorarsi: un percorso non difficile ma per il quale le guide consigliano abbigliamento e attrezzature adatte e, per sicurezza, un cordino e un moschettone.
Se si vuole ripercorrere una vera e propria strada militare della Grande Guerra, invece, basta salire con gli impianti di risalita fino a Col dei Baldi (Alleghe-Civetta) e proseguire a piedi verso Malga Pioda e successivamente lungo il sentiero che conduce alla cima del Monte Coldai. Giunti in vetta, ci si può raccogliere nel silenzio della natura dinnanzi alla croce qui posta a memoria dei Caduti di Guerra, nonché ammirare un magnifico panorama. L’ultimo tratto del percorso è attrezzato, per escursionisti esperti.
Tanti anche gli eventi in programma nel Dolomiti Stars per celebrare il 100° anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Ne segnaliamo tre in particolare:
• Mostra tematica “Lettere dal fronte” – fino al 7 luglio al Museo Augusto Murer di Falcade;
• Marmolada Memory Tour – 11/12/13 luglio – giro podistico a tappe sui luoghi della Grande Guerra tra trincee, camminamenti e gallerie. Oltre ai classici runners potranno partecipare anche i nordic walkers e i normali camminatori;
• Storia della filatelia della Prima Guerra Mondiale – dal 20 luglio al 31 agosto nella sala adiacente all’Ufficio turistico di Falcade (Piazza Municipio) – esposizione di francobolli storici del primo conflitto mondiale a cura di Giovanni Andrich e del Comitato per la Commemorazione della Grande Guerra nella Valle del Biois.