L’ITALIA S’È DESTA, ORO IN STAFFETTA. A DOBBIACO STORICA VITTORIA NEL FONDO
Nöckler, De Fabiani, Daprà e Pellegrino infiammano la Nordic Arena
Pellegrino in volata piega Svezia e Norvegia, non succedeva dal 2006
Le azzurre seste nella gara dominata dalla Norvegia
Bilancio entusiasmante della tre giorni per lo Sport OK Dobbiaco
La scena più rappresentativa, forse, è quella del DT del fondo Freddy Stauder che piange come un ragazzino e va ad abbracciare Chicco Pellegrino appena l’Italia ha vinto, oggi, l’oro in staffetta nella Coppa del Mondo di Dobbiaco, non succedeva dal gennaio 2006, anche quella volta in Italia, in Val di Fiemme. Commozione generale alla Nordic Arena di Dobbiaco per l’impresa dei quattro moschettieri azzurri Dietmar Nöckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino, tre poliziotti (FFOO) ed un alpino (De Fabiani) capaci di mettersi dietro gli squadroni di Svezia e Norvegia, un’impresa d’altri tempi. Un atleta navigato come Didi, due collaudati come DeFa e Chicco, e un debuttante come Dupri. Una medaglia poteva essere alla portata, l’oro è stato un autentico capolavoro. L’Italia schierava una seconda formazione che è finita 11.a con Salvadori, Ventura, Abram e Romano, mentre al femminile 6° posto per le azzurre con Pittin, Comarella, Franchi e Sanfilippo nella gara vinta da una Norvegia in grande rimonta sulla favorita Svezia.
La prima frazione femminile scorre via velocemente con la Germania davanti, capace di dettare i tempi con Laura Gimmler. Subito dietro Svezia I e Svezia II brave a tenere il passo dell’atleta alemanna. La Norvegia insegue il trio con un ritardo di 13’’. Germania e Svezia 1 spingono sull’acceleratore e chiudono la seconda frazione in vantaggio rispetto alle altre nazioni. La Norvegia si vede dunque costretta ad inseguire a 13’’ con Usa 1 e Svezia 2 staccate. Settima posizione per l’Italia, con Anna Comarella che fatica sciando senza riferimenti davanti. In terza frazione Ingvild Flugstad Östberg accelera e passa il testimone a Silje Theodorsen per prima. Seconda Germania, più arretrata Svezia 1, incapace di tenere il ritmo dettato dalle prime. Ottima anche la frazione degli USA che grazie ad una strepitosa Jessie Diggins recuperano la Svezia. Gli ultimi 7,5 km sono un dominio norvegese: Silje Theodorsen chiude in solitaria. Seconda la Germania (poi squalificata per cambio atleta). Tra Svezia 1 e Stati Uniti è lotta al fotofinish, che premia la Svezia con le americane terze. L’Italia, con la buona prestazione dell’atleta di casa, Federica Sanfilippo, chiude al sesto posto finale dopo aver condotto una gara in solitaria. A fine gara è festa norvegese. «Le staffette sono speciali e io sono sempre molto nervosa in queste occasioni – analizza la Östberg –. Sento la pressione di correre per la mia nazione, abbiamo un team che può dire la sua. Oggi avevamo una buona squadra, ma anche le altre nazioni hanno schierato atlete di tutto rispetto quindi è stato divertente essere lì davanti perché non era per niente scontato».
Gara maschile con la conclusione dell’Italia in oro. Lancio col gruppo dei migliori che fanno l’andatura. La prima a spingere sull’acceleratore è Norvegia II che con Erik Valnes cerca la fuga. La Germania cambia seconda a 11’’4. Buona la prestazione degli italiani che chiudono la prima frazione rispettivamente al 3° posto con Noeckler e al 4° con Giandomenico Salvadori. Nella seconda parte di gara la Norvegia, dopo aver aumentato il distacco, rallenta permettendo così prima a Iivo Niskanen e poi a Calle Halfvarsson di alternarsi al comando. Ottima la gara di Francesco De Fabiani che si incolla al gruppo di testa e chiude in terza posizione. Sfortunato Paolo Ventura che chiude la seconda frazione in 12.a posizione a causa di un fazzoletto che, dopo essersi attaccato agli sci, non gli permette di gareggiare in condizioni ottimali. La terza frazione vede un gruppo di 7 atleti staccarsi definitivamente rispetto agli inseguitori, con Norvegia I e Finlandia a dettare l’andatura davanti a tutti. L’Italia però non molla e con Simone Daprà rimane attaccata al gruppo di testa. L’atleta azzurro chiude al 7° posto. L’ultima frazione è da batticuore, con un incredibile Federico Pellegrino che non permette alla Norvegia di fare la volata, rimanendo sempre nelle primissime posizioni. Gli ultimi metri regalano emozioni indimenticabili: Pellegrino cerca e trova l’affondo, supera tutti e si porta al comando. Il rettilineo finale è estasi. Tutti ad acclamare e ad abbracciare il vincitore. L’Italia sale sul gradino più alto del podio. A Dobbiaco è apoteosi azzurra. L’Italia II, staccata dal gruppo di testa, gareggia contro Svizzera, America e Francia II. Alla fine del terzo passaggio Mikael Abram conclude all’11° posto, risultato confermato poi anche da Lorenzo Romano. Ma quel che conta è che l’Italia oggi si piazza davanti a tutti. L’Italia dimostra di essere in forma in vista dell’appuntamento iridato di Planica, in Slovenia. Ecco le parole di Pellegrino: “Con questo tipo di tracciato, con questo tipo di neve, con questo tipo di giornata, con questo tipo di compagni, con questo tipo di sci, con questo tipo di gambe e anche con questo tipo di testa si poteva fare ed è stato fatto. Sapevo che il quartetto era un quartetto forte e che i miei compagni di squadra sono tutti degli ossi duri. Ci stiamo impegnando tanto, non solo noi quattro staffettisti ma tutto il gruppo Italia, stiamo alzando il livello medio ed era l’obiettivo di questo percorso, che poi è iniziato soltanto da qualche mese. Questi risultati ci fanno bene e ci fanno guardare al futuro con ottimismo”.
A fine gara il presidente del comitato Sport OK, Gerti Taschler, è visibilmente stanco, ma estremamente soddisfatto: “Il nostro comitato con i tanti volontari (quasi 200) e con molti innesti giovani ha lavorato bene ed in sintonia. Non ci siamo mai trovati in affanno, ognuno aveva da tempo un compito prestabilito. Non abbiamo avuto sbavature, siamo stati ripagati dai complimenti degli atleti, i più graditi, della FIS, i più importanti, e della gente comune, e questo ci dà la carica per continuare. Anche dal punto di vista tecnico abbiamo uno staff capace ed autonomo. La direzione di gara di Marina ed Eugenio Rizzo può contare sul supporto del gruppo FISI con Michel Rainer, Enzo Macor e Anna Rosa e tra tutti regna una grande armonia. La vittoria dell’Italia di oggi ci riempie di orgoglio”.
Ed ora si guarda al futuro. A breve, sempre alla Nordic Arena di Dobbiaco, ci saranno la finale di Coppa Europa (17-19 marzo) e gli Assoluti tricolori dal 29 marzo al 2 aprile. Poi per la prossima stagione Dobbiaco dovrebbe rientrare nel circuito del Tour de Ski a cavallo di Capodanno.
Info: www.worldcup-dobbiaco.it
Download immagini TV: www.broadcaster.it
Men Relay 4×7,5
1 Italy I 1:07:20.8 (Noeckler Dietmar, De Fabiani Francesco, Dapra Simone, Pellegrino Federico); 2 Sweden 1:07:21.4 (Rosjoe Eric, Halfvarsson Calle, Haeggstroem Johan, Anger Edvin); 3 Norway I 1:07:21.4 (Roethe Sjur, Toenseth Didrik, Krueger Simen Hegstad, Amundsen Harald Oestberg); 4 Norway II 1:07:22.2 (Valnes Erik, Holund Hans Christer, Andersen Iver Tildheim, Skar Sindre Bjoernestad); 5 Finland I 1:07:54.3 (Vuorela Markus, Niskanen Iivo, Hyvarinen Perttu, Maki Joni)
11 Italy II 1:09:29.3 (Salvadori Giandomenico, Ventura Paolo, Abram Mikael, Romano Lorenzo)
Women Relay 4×7,5
1 Norway I 1:16:04.3 (Weng Heidi, Kalvaa Anne Kjersti, Oestberg Ingvild Flugstad, Theodorsen Silje); 2 Sweden I 1:16:31.0 (Ribom Emma, Andersson Ebba, Ilar Moa, Sundling Jonna); 3 United States of America I 1:16:31.2 (Swirbul Hailey, Brennan Rosie, Diggins Jessie, Kern Julia); 4 Finland 1:19:27.0 (Matintalo Johanna, Parmakoski Krista, Lamsa Emmi, Kyllonen Anne); 5 Norway II 1:19:27.0 (Melling Maria Hartz, Myhrvold Mathilde, Haga Ragnhild Gloeersen, Rofstad Hanne Wilberg)
6 Italy 1:20:26.7 (Pittin Cristina, Comarella Anna, Franchi Francesca, Sanfilippo Federica)