NATHALIE, DA BISONTE A SOREGHINA. E’ LEI LA NUOVA AMBASCIATRICE MARCIALONGA
Marcialonga ha la sua nuova madrina. È la fiemmese Nathalie Zancanella, un fascio di luci, riccioli e gentilezza, eletta ieri nella piacevole serata in Piazza Italia a Cavalese. Tanta gente curiosa in platea, che ha atteso con trepidazione il verdetto finale della giuria per scoprire il nome della Soreghina numero 22 della grande famiglia di Marcialonga.
Non poteva che essere lei: Nathalie, ventiquattrenne di Molina di Fiemme, super fondista da quando all’età di 5 anni papà Vigilio le ha messo gli sci stretti ai piedi per la prima volta. Da allora non si è più fermata, partecipando prima alla Mini Marcialonga fino ai 12 anni, poi alla ‘Young’, lanciandosi infine tra i ‘bisonti’ a 18 anni seguendo le orme del padre. Il prossimo gennaio gli sci dovrà abbandonarli in cantina, per indossare invece la fascia di Soreghina 2024 e il tipico abito tirolese che dal 2002 contraddistingue la ‘Figlia del Sol’.
Le protagoniste della dinamica serata sono state Giada Bellante, Sara Defrancesco, Nathalie Zancanella e Giorgia Zanol, quattro ragazze solari che con un pizzico di emozione si sono presentate davanti al pubblico e alla folta giuria raccontando la loro storia. Si sono messe subito all’opera intervistando sul palco tre atlete speciali presenti in giuria, ovvero le giocatrici di hockey Maddalena Bedont e Alessandra Weber e la pattinatrice Marina Piredda, successivamente premiate “Atlete dell’anno” dal sindaco di Cavalese Sergio Finato e dall’assessore allo sport Alessandro Zorzi.
Tra una presentazione e l’altra si sono esibiti sul palco una sfilza di giovani del gruppo Schuhplattler Tramin, i quali hanno fatto conoscere a tutti la curiosa danza tradizionale tipica bavarese e tirolese. Schuhplattler significa letteralmente “battitore di scarpe” ed è un ballo quasi acrobatico, con salti, battute di mani sulle gambe e sulle suole delle scarpe che ha strappato qualche sorriso tra gli spettatori e i tanti turisti.
Exploit crescente di emozioni fino all’elezione ufficiale, quando sono entrati in scena lo Scario della Magnifica Comunità di Fiemme Mauro Gilmozzi, con la preziosa fascia di Soreghina e il tradizionale gioiello in mano, accompagnato da Luca Petermaier di Itas Mutua, pronto a consegnare l’assegno di 250 Euro alla vincitrice. Scelta difficile per la giuria, composta inoltre da Giancarlo Cescatti, direttore dell’APT Fiemme, il sindaco di Cavalese Sergio Finato, il generale della Guardia di Finanza Gianni Gola, il direttore del Museo Storico Trentino Giuseppe Ferrandi, la giornalista della RAI Ladina Cecilia Mazzel, la giornalista Giordana Callovi e il presidente del comitato Marcialonga Angelo Corradini.
Quando il presentatore ha annunciato il suo nome, Nathalie ha sbarrato gli occhi quasi incredula e le sue prime parole da Soreghina Marcialonga sono state: “Non mi aspettavo sinceramente di vincere la fascia. Sono molto orgogliosa di ricoprire questo ruolo, sono carica. Mi ha supportata papà Vigilio, super sportivo e affezionato marcialonghista, e da quando sono nata l’ho sempre seguito nelle gare. C’è sempre una sfida in casa e cerco di riconcorrerlo in ogni gara. Marcialonga è una tradizione di famiglia e sono felice ora di esserne la madrina. Sono molto curiosa di scoprire questo nuovo mondo, finora l’ho vissuto solo da atleta e il mio prossimo appuntamento è fra pochissimo alla Marcialonga Running Coop, dove aspetterò con grande gioia all’arrivo mio papà per premiarlo”.
Ovviamente era presente Sabrina Pellegrin, la quale ha ceduto lo scettro alla nuova ambasciatrice: “Sono arrivata a questa serata un po’ a malincuore perché ovviamente ormai ero abituata ad essere riconosciuta come Soreghina, ma è giusto che ognuna viva la propria esperienza. È stato un anno intenso e il mio consiglio per la nuova madrina è di sorridere ‘a bomba’ e poi suggerisco di non essere mai timida, buttarsi sempre perché l’occasione non ricapita”.
Per Nathalie Zancanella, peraltro già iscritta alla mitica Vasaloppet, la Marcialonga Running Coop di sabato 2 settembre nelle Valli di Fiemme e Fassa sarà il primo grande impegno annuale.