IL TOUR DE SKI È LA VAL DI FIEMME. L’ALPE DEL CERMIS GIUDICE SEVERO
Un successo, come in passato, per le due giornate finali
Complimenti agli organizzatori da parte della FIS, di atleti e tecnici
Le immagini di Lago di Tesero e dell’Alpe Cermis irradiate in tutto il mondo
Tour de Ski anche nel 2026, anno olimpico, con una deroga speciale
Di solito, finito il grande evento, cala anche l’adrenalina e tutto si quieta. Il Tour de Ski per la 18.a volta in 18 anni della sua storia si è chiuso in Val di Fiemme. Sono andate in scena sulle nevi fiemmesi la Mass Start di Lago di Tesero e la spettacolare Final Climb del Cermis, la competizione che inizialmente il mondo dello sci di fondo credeva impossibile, e che ora viene affrontata anche dagli amatori con gli sci stretti.
Al di là dei successi, sul podio al Doss dei Laresi nelle varie classifiche sono saliti atleti di Francia, Germania, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia e Polonia, è importante valutare anche l’impatto televisivo della Final Climb che ha mostrato l’adrenalinica salita della Olimpia III, una Val di Fiemme completamente imbiancata e la pista del Cermis che è abitualmente frequentata da tantissimi appassionati di sci alpino provenienti da tutto il mondo. Significativo il podio della Polonia nella “Rampa con i Campioni” con Justyna Kowalczyk ritornata dopo le sue quattro vittorie al Tour de Ski.
Domenica le gare del Cermis sono state viste in America Latina, Austria, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Russia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti, Svizzera e con le frequenze di Eurosport in tutti i Paesi europei e asiatici. Emittenti per la quasi totalità in diretta, qualcuna in differita anche a fronte del fuso orario, ma la Final Climb dell’Alpe Cermis è sempre una delle più viste in assoluto nel settore delle gare di sci.
Ad applaudire Harald Amundsen e Jessie Diggins, i due fantastici vincitori del Tour, c’era anche uno dei due inventori della formula, Jürg Capol, con tutta la dirigenza FIS a complimentarsi con il comitato organizzatore guidato da Pietro De Godenz, perché in Val di Fiemme la professionalità, sebbene espressa da tantissimi volontari, è sempre ad alto livello. Nessuna sbavatura e nessun problema prima dell’arrivo del Tour quando la neve non era molta, come un po’ in tutta Europa, e poi con le gare “sotto” la neve. Una macchina operativa formidabile. Sicuramente la finalissima sull’Alpe Cermis è il classico sigillo che fa entrare l’evento nel mito e nella storia. Basta scorrere l’elenco dei vincitori del Tour de Ski, quasi tutti campioni del mondo e campioni olimpici, e i vari dirigenti della Federazione Internazionale hanno affermato che ‘il Tour de Ski è la Val di Fiemme’ e che senza non potrebbe esistere.
Lo dimostra anche il fatto che il Tour de Ski si svolgerà nel 2025 come gara preolimpica, ma soprattutto ci sarà anche nel 2026, fatto questo al di fuori di ogni previsione. Lo Stadio di Lago di Tesero sarebbe off nel mese precedente le Olimpiadi, da regolamento CIO. Per la Val di Fiemme è stata fatta un’eccezione, il Tour de Ski ci sarà anche nell’anno olimpico ad accendere l’entusiasmo di milioni di sportivi che assisteranno alle gare di Lago di Tesero e dell’Alpe Cermis in tutto il mondo, grazie alla produzione televisiva di InFront.
La prossima stagione per il comitato fiemmese sarà particolarmente intensa, alle gare di sci di fondo del Tour de Ski si aggiungeranno le prove di salto e combinata nordica, maschili e femminili, collaudando i nuovi trampolini di Predazzo e le nuove piste di Lago di Tesero.