‘Bràulio Vertical Tour’, stagione da urlo
Missione compiuta, ancora una volta. Perché uno dei meriti maggiori per il ‘Bràulio Vertical Tour‘ nel corso degli anni è stato quello di svelare e lanciare talenti unici nel panorama dello Slopestyle nazionale, come Markus Eder, azzurro alle ultime Olimpiadi di Sochi. E’ successo ancora una volta in occasione del Contest finale al Passo del Tonale, ospitato dalle perfette strutture dell’Adamello Freestyle Arena. Il caldo insolito di questo inizio Primavera aveva reso difficili le condizioni, ma il set up è stato ideale grazie al lavoro di Guido Colombetti e del suo staff. «Hanno mostrato una professionalità e una disponibilità unica – commenta uno dei responsabili organizzativi del ‘Bràulio Vertical Tour 2014’, Christian Lupi – rendendo indimenticabile questo finale. Il resto lo ha fatto lo Snowpark, davvero all’avanguardia».
Condizioni perfette, dunque, e gare dall’alto tasso spettacolare quelle allestite dal responsabile per gli atleti del Tour, Luca Cassine. Alla fine il migliore nello snowboard è risultato il bulgaro Emil Goranov, ormai da anni felicemente trapiantato in Italia e cresciuto esponenzialmente nel corso delle ultime due stagioni. Lo ha dimostrato ancora una volta battendo il vero favorito della vigilia, l’azzurro di Coppa del Mondo Marco Donzelli, già vincitore nel recente passato anche delle finali al ‘Bràulio Vertical Tour’. Sul gradino più basso del podio un altro ex azzurro come Mauro Bisol. Valori altissimi anche nella gara riservata agli skiers, capace di mettere in mostra talenti giovanissimi pronti a rappresentare presente ma soprattutto futuro della specialità. Come il vincitore, l’idolo locale Kilian Morone che ha sorpreso per la naturalezza dei suoi salti. E dietro a lui sul podio anche Giovan Battista Zulian, in arrivo da Pozza di Fassa e allievo del tecnico della nazionale azzurra di Coppa del Mondo Valentino Mori, mentre terzo è risultato il lombardo Elia Guanella. Tutti ampiamente Under 20, tanto che ne risentiremo parlare ad alti livelli. E’ giovane lo Slopestyle italiano, lo hanno dimostrato gli atleti della Freestyle Academy e del The Garden di Madonna di Campiglio, portati dai loro maestri Daniele Girardi e Alessandro Rondina a fare un’esperienza importante.
E’ stato il punto esclamativo su una cavalcata lunga quasi quattro mesi che ha preso il via come tradizione il 29 dicembre a Cervinia e prima di arrivare in questo angolo di Trentino ha toccato altre stazioni sciistiche uniche in Italia, come Bormio e Monte Bondone, Canazei, Alleghe e Pila, Sestriére (con la perla del ‘Flash Mob’ più alto d’Europa), Abetone, San Martino di Castrozza e Alba di Canazei. Ogni tappa un’emozione unica, grazie anche alle amministrazioni e ai responsabili locali che, chi per la prima volta e chi per piacevole consuetudine, hanno capito perfettamente il valore aggiunto che il ‘Bràulio Vertical Tour rappresentava per la loro stagione. E’ l’unico circuito che da sette anni unisce una disciplina adrenalinica come lo slopestyle al divertimento, la sana voglia di stare insieme alle degustazioni, per rendere diversi e unici i weekend in montagna.
Lo hanno capito anche i partner che ancora una volta hanno reso possibile quest’avventura e che per gli organizzatori sono più che semplici sponsor. A partire da Bràulio che per il terzo anno di fila ha accostato il suo nome al circuito: è l’amaro per chi ama la montagna, ma è andato anche oltre, con il suo gusto unico e le sue serate di festa nei locali, quelle ‘Braulio Vertical Night che ormai sono un evento nell’evento, imperdibili.
Presenza fissa, come nel 2013, è stata quella di due marchi unici nel mondo dell’alimentazione come preziosa Latte Candia ed Entremont che ne hanno approfittato per far conoscere alcuni dei loro prodotti di punta, come GranLatte e Candy’Up, l’Emmental o il formaggio Raclette saporito e fondente. O ancora il Salumificio Raspini, partner del grande sport già vicino al Giro d’Italia e quest’anno presente ovunque con le sue prelibatezze, accanto ai classici prodotti da forno Panmonviso. E per l’ennesima volta si è rinnovata la partnership con Rìcola che con la montagna e con gli italiani ha un legame fortissimo, oltre che con Nital capace di sorprendere ancora una volta con i prodotti Hinnovation, hi-tech alla moda e d’avanguardia adatta a tutte le età e gusti.
Nuova invece era la presenza, apprezzatissima, di UniCredit e del suo gazebo che ha permesso in ogni tappa di ottenere informazioni su due originali strumenti di pagamento, ‘Genius Card’ (carta prepagata dotata di tecnologia Contactless by MasterCard) e ‘UniCreditCard Flexia’, carta di credito flessibile con tre modalità di rimborso. Così come nuovo era l’abbinamento dello staff con le vetture Volvo che grazie ad un accordo di collaborazione con la filiale italiana Volvo Car Italia ha permesso a tutti di ammirare la gamma di vetture motorizzate con gli inediti motori Drive-E, ideati per un ridotto impatto ambientale.
Per precisa scelta il ‘Bràulio Vertical Tour’ è anche occasione per mettere in vetrina i migliori prodotti d’altissima tecnologia per gli amanti dello sci e dello snowboard, tutti testati liberamente sulle piste dove è sbarcato il circuito. Quest’anno il partner è stato un marchio emergente ma già affermatissimo come APO, molto apprezzato da tutti quelli che l’hanno potuto provare. All’avanguardia, così come gli occhiali Neon che hanno vestito per tre mesi tutto lo staff. Tutto questo non sarebbe però stato possibile senza il prezioso contributo dei media che hanno seguito l’avventura: in primis il quotidiano ‘Tuttosport’, accanto al quale hanno offerto un contributo fondamentale il sito Neveitalia.it, vero punto di riferimento per tutti gli appassionati di sport invernali, il portale Snowgang.com, che offre il meglio per tutti gli appassionati di tavole e e il mensile di settore Pointbreak.
Al Passo del Tonale è calato il sipario, ma è solo un arrivederci, come conferma Flavio Gallarato, il capo dell’organizzazione curata come al solito dalla torinese Event’s Way: «La nostra soddisfazione maggiore è ancora una volta aver visto apprezzati i nostri sforzi e le nostre idee. Lo dimostra il pubblico, che in tutti questi anni fortunatamente non è mai mancato. Lo dimostrano gli atleti, che ci permettono di offrire sempre uno spettacolo unico, ma lo dimostrano anche le amministrazioni locali e gli sponsor che hanno sposato con entusiasmo la filosofia del Tour. Li ringrazio tutti, perché senza di loro sarebbe impossibile. Ripartire ogni anno non è semplice, ma se i risultati sono questi e la risposta è così entusiastica, non ci mancherà mai la voglia per riprovarci».