Autore: martina

Sciare in modo ecologico: hotel a impatto zero

Sciare in modo ecologico: hotel a impatto zero

The Crystal Hotel di Obergurgl (Austria) ha fatto la scelta radicale di produrre ed utilizzare solo energia pulita, riuscendo a ridurre le emissioni di Co2 di circa 225.000 kg all’anno. Questo significa che nei 20 anni di durata media degli impianti realizzati per la produzione di energia, saranno risparmiati 4 mila e 500 tonnellate di veleno tolti dall’ambiente.

The Crystal si pone così come l’hotel più anticonvenzionale e moderno dell’interno arco alpino, la base di partenza ideale per chi ha deciso di sciare in modo ecologico: dietro un’architettura futuristica e innovativa, c’è nascosto un sistema innovativo per proteggere l’ambiente. L’hotel è posizionato direttamente sulle piste da sci di Obergurgl (110 km di piste e 24 impianti di risalita ultramoderni, skipass venduto direttamente in hotel, SPA e centro benessere per nuotate, saune, bagni turchi ecc) e con le sue pareti di cristallo garantisce una formidabile illuminazione naturale e quindi un forte risparmio energetico.

La struttura impiega quasi al 100% energia da fonti rinnovabili: l’energia termica per riscaldamento, acqua calda, piscina e ventilazione è assicurata da 265 mq di sistema solare termico a cui si abbina un sistema di pompe di calore di profondità per un totale di quasi 8.000 metri di perforazioni, come se avessero scavato il Monte Everest dalla cima alla base. E’ unico in tutta la regione alpina e infatti ha ottenuto dalla prestigiosa guida internazionale Condé Nast Johansens il “green award”.

Non è un’impresa facile alimentare l’intero impianto di riscaldamento della struttura con fonti rinnovabili, a questo scopo è stato installato un raccoglitore isolato da una parete di 30 cm che può contenere fino a 20.000 litri. L’intera struttura alberghiera viene quindi riscaldata da corpi a bassa temperatura come riscaldamento a pavimento e radiatori. Il raccoglitore accoglie l’energia proveniente dalla superficie di pannelli solari di 265 m² e dalle tre pompe a bassa temperatura che producono ciascuna 110 kw e che alimentano l’accumulatore centrali di 6m di altezza con 45 gradi. La parte superiore viene invece alimentata da una quarta pompa (ad alte temperature) fino a 65 gradi per alimentare l’acqua che confluisce nei sanitari delle stanze. Gli impianti di riscaldamento e di areazione vengono programmati attraverso un computer centrale onde evitare sprechi.

Le riserve d’energia provenienti dal sole e dalla terra riescono a fare abbassare notevolmente i costi di gestione e ciò va a beneficio dei clienti, attraverso il contenimento delle tariffe. The Crystal ha così abbandonato il petrolio e le fonti inquinanti, introducendo energia geotermica ricavata da 8.000 m di perforazioni e da 76 sonde poste singolarmente a 120 m di profondità e da energia solare. Questa piccola rivoluzione energetica permette così di risparmiare 90.000 litri di gasolio durante i mesi invernali, da novembre a maggio, salvaguardando la natura alpina circostante e il pianeta.

The Crystal è inoltre associato alla prestigiosa catena Lifestyle Hotels: Obergurgl si trova a 2.000 m e qui la neve inizia ogni anno con un’anteprima assoluta, il clima continentale garantisce a questa località di alta montagna neve sicura durante tutto l’inverno. Questa è considerata una delle zone sciistiche più sicure delle Alpi per il fattore neve: oltre il 90 % dei 110 km di piste è infatti dotato di innevamento programmato. L’area sciistica è servita da 24 impianti di risalita e raggiunge i 3.080 metri di quota. E nel rispetto dell’ecologia a Obergurgl le auto non possono circolare. Arrivati a The Crystal l’auto si lascia in garage perché si va dalla camera da letto direttamente alle piste da sci, che praticamente circondano l’hotel e sono visibili attraverso le gigantesche vetrate che caratterizzano la struttura. Da segnalare anche l’area benessere, dotata di 3 piscine con vista sui ghiacciai e di diverse saune, fitness center, sale relax con camino a vista.

 

Maltempo, tanta neve in arrivo anche a bassa quota ‎

Maltempo, tanta neve in arrivo anche a bassa quota ‎

Pesaro, 25 gennaio 2012 – Freddo intenso fino a venerdi’, poi il maltempo: sono le previsioni del meteorologo Antonio Sano’ secondo il quale domani 26 e dopodomani 27 gennaio la colonnina di mercurio si manterra’ su valori bassi. In particolare lunedì 30 gennaio nevichera’ a 200m-300m tra Toscana, Umbria, Marche, 600m sul Lazio. Forte maltempo anche su Romagna e Pesarese con tantissima neve a 200m di quota in calo fino al piano.

In generale invece, domani 25 gennaio e’ previsto l’arrivo di aria gelida da nord e nordest di origine russo balcanica, con venti forti sul medio-basso Adriatico e locali piogge sul Salento. Pi— sole altrove con gelate diffuse sia al centronord che al sud sia in montagna che in pianura la notte. Venerdi’ ci saranno gelate di notte al centronord e al sud fino a Napoli, nubi in arrivo su nordovest, Sardegna e poi Toscana, piogge in arrivo sulla Liguria soprattutto di Ponente e centrale e fiocchi su ovest delle Alpi.

Nel weekend il tempo cambiera’ per una perturbazione atlantica in arrivo sabato da ovest. Il peggioramento e’ previsto sulle Alpi e nel nordovest, mentre nevichera’ a bassa quota sulle Alpi e a 300m sul Piemonte e Lombardia e sono previste piogge in Liguria. Maltempo la sera in arrivo tra Liguria e Toscana con neve a bassissima quota sulla Toscana a 0-200m. Domenica, poi, sara’ un vortice freddo sull’Italia con ingresso di Bora scura e venti gelidi russo-balcanici.

E’ neve specie nel corso della giornata e dal pomeriggio-sera al nord e Toscana, copiosa su basso Piemonte, bassa Lombardia, Emilia, a 100-200m su alta Toscana, Umbria, peggiora anche sulla Sicilia e al sud. Infine lunedi’ persiste un vortice depressionario con contributi freddi continentali da est e venti orientali. Nevichera’ ancora su tutto il nord, eccetto le coste adriatiche, a bassa quota in Liguria anche tra Genova e Savona per tramontana scura.  E’ previsto poi maltempo al sud e Sicilia con neve a 600m, e forti precipitazioni su Sicilia Ionica, Catanese, sud Calabria, Calabria Ionica con nubifragi.

 

Incidente sugli sci sulle piste dell’Aprica ‎

Incidente sugli sci sulle piste dell’Aprica ‎

APRICA, Sondrio — Incidente senza gravi conseguenze su una pista dell’Aprica: attorno alle 12 di ieri una 16enne è caduta dopo aver perso il controllo degli sci. Raggiunta dai soccorsi è stata trasportata in elicottero all’ospedale civile di Sondrio.

La 16enne di nazionalità ceca si trovava nella giornata di ieri ad Aprica per sciare sulle piste del comprensorio lombardo. Mentre scendeva da sola lungo un tracciato che dai 2360 metri del monte Valletta porta a valle, la minorenne avrebbe perso il controllo degli sci.

La caduta è avvenuta attorno a mezzogiorno e il personale della Polizia di Stato presente nel comprensorio sciistico di Palabione, in cui è compresa tutta la zona del Valletta, è intervenuto immediatamente per soccorrere la ragazza.

Fortunatamente la giovane sciatrice non ha riportato gravi conseguenze, ma è stata comunque trasportata all’ospedale civile di Sondrio con l’elicottero per tutti gli accertamenti del caso.

 

Omicidio di due albanesi, modenese rischia l’ergastolo‎

Omicidio di due albanesi, modenese rischia l’ergastolo‎

Ergastolo:  è questa la pena richiesta alla Corte d’Assise di Bologna dal Pm Lorenzo Gestri per F.M., modenese di San Felice sul Panaro, 35enne, ritenuto responsabile, in concorso con ignoti, dell’omicidio premeditato, il 22 settembre 2009, di Nikolla Ekonomi, 28 anni, e Shkelzen Allka, 21, cuoco e aiuto cuoco in ristoranti di Modena. Per l’accusa era complice delle vittime nella gestione di un traffico di cocaina. Il movente – sempre per l’accusa – sarebbe un debito, legato a una partita di cocaina, che l’omicida non sarebbe riuscito a saldare, perchè oberato da altri debiti.

 

Bolzano, ragazzino somaro picchiato dal maestro di sci ‎esigente

Bolzano, ragazzino somaro picchiato dal maestro di sci ‎esigente

Picchiato con delle racchette da sci. Di sicuro non si aspettava di vivere questa esperienza un ragazzino tedesco quando si era iscritto a un corso di sci in Alta Val Pusteria. Insieme ai compagni di scuola e agli insegnanti il giovane di 14 anni stava trascorrendo un periodo di vacanza sulle nevi altoatesine vicino al lago di Braies e, come tanti altri turisti, ogni giorno prendeva lezioni da un maestro del posto.

Durante una lezione il ragazzino è caduto, cosa abbastanza normale prima di acquisire padronanza nello sciare. Il problema è che ha accidentalmente urtato il proprio maestro facendolo cadere a terra. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo essersi rialzato, ha iniziato a colpire ripetutamente il giovane con le proprie racchette da sci.

Il fatto è accaduto lo scorso 10 gennaio, ma i carabinieri l’hanno reso noto solo dopo che il ragazzo è andato insieme agli insegnanti a sporgere denuncia. Il maestro, un 70enne del luogo, è in una posizione aggravata dal fatto che al giovane è stata riscontrata una frattura del radio sinistro. Il 14enne si era recato da solo all’ospedale di San Candido dove la frattura gli è stata riscontrata.

Nella giornata di ieri, i carabinieri della stazione di San Vito Braies, a conclusione delle indagini a seguito della querela del ragazzo, hanno poi denunciato in stato di libertà il maestro di sci per lesioni personali dolose e percosse.

 

Sci. Slalom Schladming: Gross è secondo ‎

Sci. Slalom Schladming: Gross è secondo ‎

ROMA, 24 GEN – L’azzurro Stefano Gross e’ arrivato 2/o nello slalom notturno di Coppa del mondo di Schladming, in 1’43”23, dietro all’austriaco Marcel Hirscher (1’43”01). Terzo l’austriaco Mario Matt in 1’43”30. Si e’ gareggiato nella ripida parte finale della pista Planai, sotto una bella nevicata e con il tifo di circa 50mila spettatori. Il tutto con 3 gradi sottozero e il fondo della pista trattato sino all’ultimo con acqua e sali per compattarlo.

 

_

De’ Longhi acquisirà stabilimento Nokia in Romania‎

De’ Longhi acquisirà stabilimento Nokia in Romania‎

Nokia Corporation, leader globale nella comunicazione mobile, e De’ Longhi S.p.A., leader nel settore del piccolo elettrodomestico, hanno annunciato in data odierna di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione da parte di De’ Longhi di uno stabilimento produttivo di Nokia situato in Cluj, Romania, condizionatamente all’ottenimento delle necessarie approvazioni da parte delle autorita’ locali.
Le parti hanno concordato di mantenere riservati i termini della transazione, che sara’ finalizzata durante il primo trimestre 2012. De’ Longhi intende integrare lo stabilimento nella sua strategia di sviluppo, con l’obiettivo di fornire supporto alla sua presenza internazionale, in forte crescita, e di diversificare la sua piattaforma industriale, cosi’ da riequilibrare in parte la struttura produttiva tra Far East – oggi prevalente – ed Europa, dove De’ Longhi e’ presente con uno stabilimento in Italia.
Successivamente all’annuncio dello scorso settembre 2011 di voler terminare la produzione a Cluj per concentrarla in localita’ piu’ prossime ai fornitori e ai mercati chiave, Nokia si e’ attivata nel ricercare potenziali acquirenti per l’impianto, in stretta consultazione con le competenti autorita’ Rumene.
Robert Andersson, senior vice president di Nokia, che ha condotto i negoziati, ha affermato: “Per Nokia era determinante trovare un investitore con chiari piani di sviluppo e che si impegnasse nella creazione di nuovi posti di lavoro nell’immediato futuro. De’ Longhi si e’ dimostrato il candidato ideale da entrambi i punti di vista ed e’ stato per noi un piacere riuscire ad assicurare il futuro dell’impianto in tempi cosi’ rapidi”.
A partire dal fermo produttivo di Cluj nel novembre 2011, Nokia ha continuato a fornire supporto ai dipendenti interessati con svariate iniziative, dall’ assistenza di tipo finanziario nonche’ di riqualificazione professionale alla ricerca di nuove opportunita’ di lavoro.

 

Transilvania 2012 dove sono in corso rivolte pro-monarchia è boom di nuovi moderni impianti sci

Transilvania 2012 dove sono in corso rivolte pro-monarchia è boom di nuovi moderni impianti sci

 

I Carpazi, chiamati nell’antichità “Corona Montium”, ebbero un ruolo di polarizzazione per i romeni. Situati in posizione centrale, come una grande colonna vertebrale della Romania, essi offrono una grande varietà di paesaggi, dalla dentellatura fiabesca delle cime brulle, agli abitati rurali pittoreschi e non contaminati dalla civiltà urbana, in cui si conserva la freschezza delle tradizioni e dei costumi popolari. I Carpazi sono strutturati in tre grandi gruppi di catene montuose.

La più imponente è la catena dei Carpazi meridionali, distesa tra la valle di Prahova (a est) e il corridoio di Timiş-Cerna (a ovest), che raggiungono in altezza 2544 m a Moldoveanu e 2537 m a Negoiu. Essa offre un esteso comprensorio alpino con abissi spettacolari e oltre cinquanta laghi glaciali molto pittoreschi, ma anche un comprensorio sciistico a grandi differenze di altitudine (tra 1000 – 2000 m), il che favorisce la persistenza dello strato di neve tra 180 e 200 giorni all’anno (i monti Parang, Fagaras, Bucegi). I monti Fagaras i più alti della catena carpatica, formano un fronte di cime allineate che non scendono sotto i 2000 m di altitudine se non alle estremità. Perciò sono molto apprezzati dagli amanti della montagna, tanto d’estate quanto d’inverno (in quest’ultima stagione i tragitti sono raccomandati solo agli alpinisti).
Nel massiccio di Bucegi c’è una vasta rete di sentieri marcati. Vi si trovano i più famosi stabilimenti montani: Sinaia, Predeal, Busteni e Azunga. Sinaia è situata a piè dei monti Bucegi, a un’altitudine di 800-900 m, sulla valle del fiume Prahova. Le opportunità turistiche offerte sono gli itinerari turistici e gli sport invernali. Delle numerose piste da sci di Sinaia vanno ricordate Valea lui Carp – difficile, Valea Dorului – difficoltà media, Drumul Vechi – facile. Busteni è il più importante punto di partenza nei tragitti d’alpinismo dei monti Bucegi. Quivi si trovano le piste di Calinderu – difficoltà media. Cura Diham, pista da sci fondo e Babele – difficile.

Predeal è uno dei più famosi stabilimenti montani romeni. Il comprensorio sciistico supera i 45 km e la lunghezza delle piste è di più di 10 km. Ci sono delle piste di difficoltà media: Cocosul, Clabucet, Paraul Rece, o difficili, come la pista Sub Teleferic. La pista di Clabucet è illuminata di notte ed è attrezzata con impianti di neve artificiale. Tanto a Sinaia, quanto nel resto della zona, vanno visitati gli obiettivi turistici e i monumenti naturali: la Croce degli Eroi, la Sfinge, il Castello dei Cantacuzino, il Castello di Peles, Il Monastero di Sinaia. Non vanno dimenticate le riserve: il Parco Nazionale di Bucegi, Babele o Poiana Crucii. Alle gole di Rasnoava, molto vicino a Brasov, si possono praticare il parapendio, il bungee jumping e il mountain biking.

Un’altra catena montuosa è quella dei Carpazi Occidentali, formati a causa dei crolli tettonici, i quali presentano una grande diversità orografica e un rilievo spettacolare (i basali di Detunata), con gole e abissi. Nei monti Apuseni ci sono le più insolite formazioni carsiche di superficie (doline, declivi, vortici ecc.) e di profondità (grotte e avene). Tra le più belle grotte sono Scarisoara (Scărişoara), Vartop, Coliba Mare, Poarta lui lonel, Pestera Ursilor (Peştera Urşilor). La zona turistica di Albac-Garda de Sus-Arieseni è sempre più ricercata dai turisti. Per gli amanti degli sport invernali le piste della zona con un tasso di difficoltà media sono attrezzate con impianti di risalita. Un’attrazione speciale per la pesca è il fiume Aries. La zona della trota occupa una grande parte del corso superiore dell’Aries Mare e dei suoi affluenti, nella zona media si trova il condostroma e nella zona inferiore il ciprino.

I Carpazi Orientali sono pittoreschi e pieni di contrasti dalla parte dei monti Ceahlau e Ciuca, mentre la catena eruttiva della parte occidentale consiste in una schiera di coni vulcanici piatti, le cui manifestazioni post-vulcaniche (mofete, acque ipotermali, fonti bicarbonate) hanno contribuito alla costruzione di numerosi stabilimenti termali. Di questi, i più frequentati sono Vatra Dornei, situata nel nord della Romania, e Durau nei monti Ceahlau. Vatra Dornei si trova ad un’altitudine di 800 m, a 80-100 km dalle città di Bistrita (Bistriţa) e Suceava. Qui l’aria è pulita, ricca di ioni negativi e aerosol, mentre le sorgenti d’acqua minerale e i centri di trattamenti sono molto ricercati dai turisti. D’inverno qui si pratica lo sci sulle piste di Dealu Negru, Motelul Alpin e Campulung Moldovenesc. Vi è anche una pista omologata di guidoslitta e slittino e d’estate sul fiume Bistrita si pratica il river-rafting. Sempre nella zona della Bucovina, ricchissima di bei paesaggi, si possono praticare il turismo equestre o il mountain bike. La tradizione cinegetica è una delle componenti della cultura materiale e spirituale romena. La posizione geografica, la varietà del rilievo e della vegetazione, il clima equilibrato hanno favorito la proliferazione di diverse specie di animali, con esemplari vigorosi e numerosi. La selvaggina e i pesci della Romania, sani e forti, sono gli esponenti di una fauna-modello. Sono emblematiche per l’arco carpazio romeno le popolazioni di camosci, orsi bruni, linci, lupi e galli di montagna. Gli amanti della pesca sportiva possono scegliere i pittoreschi ruscelli di montagna per le trote, le acque naturali o i bacini di pesca stazionaria per le carpe, i lucci, i persici, i carassi e le tinche. Senza dubbio, è il Delta del Danubio a rappresentare, con la sua biodiversità e col suo incanto, un vero paradiso per gli amanti della natura selvaggia. La bellezza e la purezza di questi luoghi portarono alla decisione di proteggere e conservare la biodiversità romena, gli abitati naturali delle specie di flora e fauna selvaggia. Si sono delimitati i parchi nazionali e naturali, nonché le riserve della biosfera.

La più estesa area protetta della Romania è la Riserva della Biosfera del Delta del Danubio, in cui è protetta una fauna composta di oltre 3.500 specie (molusche, crostacei, aracnidi, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi).
I parchi nazionali, caratterizzati da una ricca flora e fauna, includono tra le specie protette il pino nero di Banat (Pinus nigra ssp.banatica), il sequoia-l’albero mammuto (Sequoia gigantea), le stelle alpine (Leontopodium alpinum), il garofano di Piatra Craiului (Dianthus callizonus), la vipera dal corno (Vipera ammodytes), il serpente d’Esculapo (Elapie longissima), la lince (Lynx lynx). Tali parchi si trovano nelle zone di Domogled-Valea Cernei. Retezat, Cheile Nerei-Beusnita, Cheile Bicazului-Hàsmas, Ceahlau, Piatra Craiului e i monti Màcin.
Il Parco Nazionale di Domogled-Valea Cernei costituisce una zona d’interferenza climatica con influenze mediterranee. All’altra estremità del Paese si trova il Parco Nazionale dei Monti Macin. In questi monti d’origine ercinica il clima continentale subisce influenze sotto-mediterranee. Caratterizzano questo parco la biodiversità di ecosistemi forestali di steppa e silvosteppa.
In Romania dei parchi naturali si trovano nei monti Rodna, a Portile de Fier, in Bucegi, a Cozia, a Grădiştea Muncelului-Cioclovina, a Balta Mica di Braila e a Vanatori Neamt.
Nei monti Bucegi i più famosi monumenti naturali, risultato delle erosioni. sono la Sfinge e Babele. le cui forme strane ispirarono numerose leggende. Nel Parco Naturale Vânători Neamţ, a Silvut (Hateg) e Neagra Bucsanilor (Dambovita) ci sono riserve di uri (Bison bonasus), estinti in Romania all’inizio dell’Ottocento e rari in Europa (effettivi più grandi se ne trovano in Polonia). Oltre alla riserva di uri. nel Parco Naturale di Gràdistea Muncelului-Cioclovina si conservano le sette città daciche fortificate intorno alla capitale Sarmisegetusa Regia, incluse nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, nonché obiettivi speologici della zona carstica di Ponorici-Cioclovina. Fonte: Autorità Nazionale per il Turismo

 

Sicurezza in montagna: accordo CNSAS e CFS ‎

Sicurezza in montagna: accordo CNSAS e CFS ‎

(ASCA) – Roma, 24 gen – Rafforzare le attivita’ di soccorso oltre che l’efficienza e la tempestivita’ degli interventi nelle situazioni d’emergenza in ambienti montani e nelle zone impervie del territorio nazionale. E’ l’obiettivo dell’accordo di volontaria cooperazione siglato oggi a Roma tra il Corpo forestale dello Stato e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

La stipula dell’accordo, della durata triennale, si legge in una nota del Cfs, ”e’ il frutto del consolidato impegno di entrambi i Corpi nell’attivita’ di soccorso e della necessita’ di rafforzare forme di collaborazione nella comunicazione, programmazione, organizzazione e pianificazione dell’allertamento in attivita’ operative.

Per ottenere la massima efficienza, tempestivita’ e sicurezza nel coordinamento delle operazioni e’ fondamentale conseguire livelli di professionalita’ sempre piu’ elevati attraverso lo scambio reciproco di conoscenze ed esperienze e la disponibilita’ di propri esperti qualificati”. In base all’accordo, infatti, sia il Corpo forestale dello Stato che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si impegnano a promuovere corsi di formazione e di aggiornamento tecnico operativo.

Le strutture del Corpo forestale sono di norma attivate attraverso il numero di emergenza ambientale 1515, mentre quelle del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico attraverso le centrali operative 118 territorialmente competenti ed effettuano gli interventi sul territorio nazionale secondo procedure che verranno stabilite in appositi protocolli operativi regionali.

 

Sciare sul Buffaure ‎

Sciare sul Buffaure ‎

L’alta stagione per il turismo dello sci è ancora nel vivo. Le località sciistiche sparse in tutto il territorio italiano sono ancora piene di turisti, visitatori, sciatori e appassionati della montagna. Grande affluenza, come ogni anno in questo periodo, nelle stazioni sciistiche del Trentino, una delle regioni italiane preferite dagli sciatori nostrani e non solo. Tra le tante località che rendono il Trentino il luogo ideale per trascorrere le vacanze invernali sugli sci c’è la Val di Fassa . Qui tra i numerosi ed attrezzati impianti vanno segnalate le piste da sci a Buffaure, sull’omonima vetta, in cui troveranno il meglio anche gli sciatori più esigenti, così come gli appassionati di altri sport invernali come il pattinaggio su ghiaccio e lo snowboard. A disposizione ci sono ben 16 km di piste per tutti i gusti e le specialità.

In alcuni tratti di queste piste si allena anche la nazionale italiana di sci alpino. Anche chi vuole imparare a sciare troverà sul Buffaure un attrezzato campo scuola con qualificati maestri di sci e piste a disposizione per principianti e per chi mette per la prima volta gli sci ai piedi. Resteranno pienamente soddisfatti anche gli amanti dello sci di fondo che potranno sfruttare un anello per questa specialità, dotato d’illuminazione per le sciate notturne. I fondisti che vogliono restare in Trentino e indirizzarsi verso altre località particolarmente adatte alla pratica dello sci di fondo non possono non prendere in considerazione Andalo. Se volete un anticipazione sulla cittadina e sugli impianti dedicati allo sci di fondo vi basterà digitare sul web “piste fondo ad Andalo”.