Autore: pezzetta

Transilvania (Hoia-Baciu)nuove e sempre piu frequenti apparizioni di luci e fenomeni paranormali

Transilvania (Hoia-Baciu)nuove e sempre piu frequenti apparizioni di luci e fenomeni paranormali

È stato chiamato il “triangolo delle Bermuda della Transilvania“, ma in Romania è conosciuta come Hoia-Baciu Forest. Si tratta di una fitta foresta che ha acquisito notorietà alla fine degli ’60, precisamente il 18 agosto 1968 quando il biologo Alexandru Sift scattò alcune tra le più incredibili foto di un oggetto volante discoidale nei cieli sopra la foresta.

Il triangolo delle Bermuda romeno si trova al centro della Transilvania. Si chiamò Baciu-Forest dopo la scomparsa di un pastore (pastore in rumeno si dice, appunto, ‘baci’), all’interno della foresta insieme alle sue 200 pecore. Le sue ricerche durarono giorni e interessarono tutto il territorio circostante. Ma di lui non si seppe più nulla. Non sono poche le testimonianze di quanti, entrati nella folta vegetazione, inspiegabilmente ne sono usciti con eruzioni cutanee, ustioni, forti mal di testa ed altri strani sintomi.

Ma è inspiegabile anche il malfunzionamento in tutta l’area dei dispositivi elettronici, tanto da portare alcuni investigatori ad affermare l’effettiva paranormalità di questi fatti e del fatto che essi possano in qualche modo essere collegabili ad attività soprannaturali. Sembra il set del film Lost, ma la foresta della Romania ha qualcosa di inquietante.

Alcuni credono che essa possa effettivamente essere il portale per un’altra dimensione. E, alla luce delle diverse storie che circolano su persone entrate nella foresta e che ne escono con vuoti di memoria, non è difficile crederlo.

Per fare solo un esempio, esisterebbe un rapporto relativo all’esperienza di una bambina di cinque anni che si inoltrò nella foresta per riapparire cinque anni più tardi, indossando esattamente lo stesso abbigliamento e senza nessun ricordo dell’accaduto.

Recentemente, l’energia paranormale che avvolge la foresta ha assunto connotati decisamente misteriosi. Basti pensare che il ricercatore di una serie televisiva che si occupa di indagini paranormali, mentre indagava sui misteri che avvolgono tale luogo enigmatico, si sia ritrovato pieno di graffi sotto il suo abbigliamento assolutamente rimasto intonso. Graffi somiglianti a quelli provocati da un attacco animale. Il ricercatore, in seguito all’avvenuto, ha deciso di non continuare l’inchiesta per non compromettere l’incolumità del suo staff.

L’attività paranormale sembra essere concentrata in una zona di Hoia-Baciu dove la vegetazione è inspiegabilmente inesistente. Si presenta come un cerchio perfetto inciso nel bosco. Nulla vi cresce. Alcuni campioni di terreno furono prelevati dal sito e analizzati. Tuttavia i risultati dimostrarono che nulla di anomalo si nascondeva nel suolo tanto da impedire la crescita di qualsiasi forma di vita vegetale.

Inoltre, ci sono coloro che attribuiscono tali fenomeni ad un’attività extraterrestre. E non sono poche le testimonianze fotografiche di luci aliene provenienti dal sottobosco. Tanto che oggi la foresta è considerata uno dei posti più attivi del mondo per quanto riguarda apparizioni e fenomeni inspiegabili.

Le teorie sono molte. Elettromagnetismo dovuto a qualche presenza dall’interno della terra, un portale che conduce verso un altro mondo, universi alternativi dai quali provengono esseri alieni sono solo alcune delle ipotesi. Fatto sta che Hoia Baciu-Forest resta ancora un posto dal quale forse sarebbe prudente rimanere lontani.

 

 

 

 

 

Vrancea (Transilvania) scossa di terremoto del 4.3 grado richter nessun danno a cose e persone

Vrancea (Transilvania) scossa di terremoto del 4.3 grado richter nessun danno a cose e persone

Un terremoto di magnitudo 4,3 sulla scala Richter si è verificato in Vrancea, Giovedi, alle 5,20, ad una profondità di 114 km, l’Istituto Nazionale di geo- Fisica della Terra.

Il terremoto era nella scala di intensità epicentrale III Mercalli.

Città vicino l’area in cui il terremoto sono Nereju (6 km), Nistoreşti (11 km), la bocca Teghii (15 km), Lopatari (17 km) e Bassa Andreiasu (19 km).

I terremoti della zona Vrancea si verificano in media ogni 3-4 giorni, il piccolo, ma sismologi dicono che sono perfettamente normali e non devono provocare ansia tra la popolazione.

 

 

Transilvania: turismo italiano estate 2012 in forte aumento per via del fresco e bellezze naturali

Transilvania: turismo italiano estate 2012 in forte aumento per via del fresco e bellezze naturali

L’Amministrazione Comunale comunica che vi sono ancora posti disponibili per la giornata in Val d’Aosta in programma il 10 agosto e il tour della Romania dal 20 al 27 settembre p.v., organizzati nell’ambito dei programmi di turismo sociale dell’Assessorato ai Servizi Sociali.

La giornata in Val d’Aosta farà tappa a Cervinia cui seguiranno il Lago Blu, Saint Vincent e Issogne con visita al rinomato castello.

Il tour della Romania(transilvania), si snoderà in otto giorni toccando mete rinomate e affascinanti tra le quali Bucarest, Sibiu, Medias, Biertan, Sighisoara, Bucovina con finale nella repubblica di Moldavia(che non centra niente con la romania .

Posti ancora disponibili anche per le molteplici iniziative organizzate nel periodo estivo nel centro per anziani “Ritroviamoci”, trasferito nella nuova sede di Via del Bosco 6/10, presso il C.D.C.. ( fino al 10 agosto e dal 21 al 30 agosto con orario dalle 10 alle 18) . Festeggiamenti di ferragosto al Circolo Waia di Via Pietro Chiesa.

 

il turismo italiano estate 2012 nella regione autonoma di transilvania (Romania) promette bene perche è in forte crescita la percentuale di persone che per via del caldo soffocante in italia organizzano viaggi in Transilvania dove la temperatura è decisamente mite e assente di umidità e afa.

La Transilvania è ricchissima  di risorse minerarie come ferro, piombo, lignite, manganese, oro, rame, sale, gas naturale e sulfuro,è talmente tanto la quantita che gli studiosi dicono che ad una profondita maggiore potrebbe esserci ancora piu oro e rame.

Transilvania è in forte sviluppo rurale con terre lavorate e forti investimenti esteri diretti da parte di imprenditori italiani tedeschi e inglesi che comprano terre mettendoci su attivita di ristorazione ,in voga negli ultimi anni è ortoturismo appunto dove cè un boom di persone autoctone che hanno deciso di dedicare il loro sostentamento grazie agli orti si avete capito bene orti dove la precipitazione è molto frequente temperature mite e non afose ,terra fertilissima che da frutti senza usare pesticidi che sono del tutto estranei in transilvania.i contadini della Transilvania con la terra e i doni che da la terra fertilissima hanno potuto comprare casa vendendo i loro prodotti e cosa soprentente questi contadini transilvani si rifiutano di comprare nei negozi o centri commerciali ,fanno il pane la pasta e altri cibi esclusivamente con quello che la terra gli dona non sanno cosa vuoldire comprare i prodotti alla coop  i contadini della transilvania la spesa la fanno gratis vanno nell orto e prendono su quello che hanno lavorato con tanto amore certo in transilvania non è come in italia dove non piove mesi e mesi e la terra è secca in transilvania le piogge sono molte frequenti e il verde di certo non manca

 

 

 

 

 

Ecco tre milioni per i monumenti danneggiati dalla neve‎

Ecco tre milioni per i monumenti danneggiati dalla neve‎

La Regione Marche, attraverso un`Intesa sottoscritta oggi con la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche e la Regione Ecclesiastica delle Marche, ha individuato i 15 beni di culturali che più sono stati danneggiati dall`eccezionale nevicata del febbraio scorso e ai quali verranno destinati 3 milioni di euro per la messa in sicurezza. “Si tratta di edifici inseriti nel Piano dei beni culturali – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – già colpiti dal terremoto nel `97 e che hanno subito ulteriori aggravamenti dopo l` ondata di maltempo che ha imperversato sulle Marche nel mese di febbraio scorso”. I 3 milioni di euro messi a disposizione dalla Giunta regionale sono stati reperiti dal Fondo di riserva del programma di ripartizione dei finanziamenti per la ricostruzione post-terremoto “per interventi di messa in sicurezza degli edifici inseriti nel Piano dei beni culturali di cui all`art. 8 della legge n. 61/98 che hanno subito un ulteriore aggravamento a causa delle eccezionali avversità atmosferiche del mese di febbraio 2012″. A partire dal 2005 sono state definite, di concerto con gli uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali, quattro intese per la realizzazione di oltre 120 pronti interventi su beni per i quali è stato accertato il rischio perdita soprattutto in seguito al sisma che colpì le Marche e l`Umbria nel `97.

 

 

Record mondiale BASE jump: A verso il basso in 90 secondi a 6543 metri

Record mondiale BASE jump: A verso il basso in 90 secondi a 6543 metri

Rozov è una vera superstar nel mondo della BASE salta sito, uno sport estremo che coinvolge saltando da luoghi diversi, come ponti, edifici o torri. Russo, 47 anni, è salti spettacolari già attivi, come il Kamtschatka vulcano (2009) o su Ulvetanna sopra l’Antartide (2010), che lo ha reso famoso nel mondo.

Grazie alle sue ottime capacità di arrampicata, Rozov ha recentemente le cose al livello successivo, rendendo il BASE jump più impegnativi che esisteva prima. Dopo 30 giorni di spedizione che includeva un aumento di sei giorni, “BASE climber”, come si suol dire, i suoi partner e Victor Volodin Alexander Ruchkin raggiunto la cima della Shivling nell’Himalaya indiano il 25 maggio , alle 13:30.

 

Dopo una pausa di ristoro, Rozov trovato il posto perfetto per decollare a 6420 m, dove per cercare di battere il record mondiale. Soli 90 secondi più tardi, dopo aver avuto una velocità fino a 200 km / h, il russo sbarcato 2200 m al di sotto del ghiacciaio.

Altri membri della spedizione li sono voluti tre giorni per completare la discesa.

“Questo è stato il mio primo progetto in Himalaya”, ha detto doppia skydiving Campione del Mondo dopo il volo che stabilito un record mondiale. “Abbiamo incontrato alcune difficoltà lungo il percorso, quindi sono molto contento che si possa completare con successo il salto.”

Raggiunta la cima, Rozov, Ruckhin Volodin e sono diventati la prima montagna russa mai scalato Shivling, noto per i passaggi pericolosi. Infatti, questo picco, che viene spesso denominato “il Cervino dell’Himalaya”, grazie alla forma e il fatto che la fonte di acqua più importante del Gange fu conquistato solo la prima volta nel 1974.

 

 

 

 

la Transilvania manda concreti aiuti ai terremotati emiliani,un buon motivo per andare sciare come riconoscenza

la Transilvania manda concreti aiuti ai terremotati emiliani,un buon motivo per andare sciare come riconoscenza

CASTELLAMONTE. Solidarietà ed aiuti alle popolazioni dell’Emilia sconvolta dal terremoto arrivano anche dalla Romania, passando per Castellamonte. «Nel 2006, dopo l’esondazione del Danubio che provocò gravi danni alla città di Rast (Craiova) – spiega il responsabile della Protezione civile di Castellamonte, Roberto Falletti -, tramite la Regione Piemonte, e l’allora gruppo denominato Operazione Arcobaleno, raccogliemmo ed inviammo in Romania una serie di aiuti tra cui una tendopoli in grado di ospitare 850 famiglie». Sei anni dopo, il governo romeno, rappresentato dal consiglio provinciale di Dolj e dalla Protezione civile di Craiova, ha voluto dimostrare la propria vicinanza e riconoscenza al popolo italiano donando circa due tonnellate di derrate alimentari che sono state raccolte dalla delegazione canavesana al termine della tradizionale Festa della Repubblica, svoltasi il 2 giugno all’ambasciata di Bucarest. Le derrate sono state trasportate direttamente a Mirandola, in provincia di Modena, nel campo allestito dalla Regione Piemonte.

Anche il Comune di Castellamonte sta facendo la sua parte, in questo momento, per essere vicino concretamente agli amici emiliani. «Come ci attivammo per l’emergenza terremoto in Abruzzo portando aiuti al Comune di San Pio – spiega il vicesindaco Giovanni Maddio –, anche in questa occasione abbiamo promosso una raccolta di generi di prima necessità da distribuire nel Comune di Mirandola e zone limitrofe». La decisione è scaturita dopo un sopraluogo effettuato nelle frazioni del centro del Modenese dagli stessi volontari della Protezione civile castellamontese dopo la consegna degli aiuti umanitari donati dal governo della romeno. «Abbiamo allestito dei punti di raccolta in alcuni centri commerciali di Castellamonte – aggiunge Maddio -, e presso il comando della Polizia municipale sito in piazza Martiri della Libertà (telefono 0124/510630), dove è possibile donare dei generi di prima necessità che saranno trasportati e consegnati direttamente nel centro di raccolta allestito dalla Regione Piemonte». (d.r.)

 

 

 

Transilvania:il principe carlo erede al trono del regno unito è volato in Transilvania

Transilvania:il principe carlo erede al trono del regno unito è volato in Transilvania

Secondo fonti citate un charter atterrato intorno alle 17.30, l’aeroporto di “Transylvania” di Targu Mures, essendo a bordo del principe Charles.

Sarebbe una visita privata in Transilvania. Secondo fonti convergono durante la notte da Mercoledì a Giovedi, il principe Carlo sarebbe in Covasna sia Miclosoara, campo conte Kàlnoky o proprietà alla Zălanului Valley.

Durante il Giovedi, il principe Carlo sarebbe andato al villaggio di Saschiz che ha visitato qualche anno fa.

 Secondo fonti non ufficiali, il principe Carlo avrebbe intenzione di visitare diversi villaggi a Covasna e Brasov e fare diverse passeggiate.

Le fonti hanno detto che il principe Carlo è in Romania in visita privata e piani in quanto saranno trascorrere del tempo a casa per fare molte lunghe passeggiate nei boschi e villaggi e covăsnene Brasov.
Principe Carlo d’Inghilterra si recherà in visita, molto probabilmente, e la casa in Viscri, Brasov, ma per un breve periodo, dal momento che è in fase di ristrutturazione e non può vivere anche là, il principe ha intenzione di visitare diversi villaggi nella contea di Brasov, che non ha ancora visto, secondo fonti citata.

Targu Mures gestione aeroportuale ha rifiutato di negare o confermare le informazioni sull’arrivo del principe Carlo in Romania.

Il principe Carlo ha due proprietà nel villaggio covăsnean Zălanului Valley, uno dei quali è una vecchia casa oltre un centinaio di anni, che è stato completamente rinnovato. In effetti, il principe Carlo possiede diverse proprietà in Romania, tra cui un Viscri casa.

Negli ultimi anni, il principe Carlo ha più visite private Covasna, dove è stato ospite Grof Tibor Kalnoky, il palazzo di Miclosoara, costruito in stile rinascimentale del XVI secolo ristrutturato dai discendenti della famiglia Kalnoky. Inoltre, il principe Carlo ha visitato privato e Mures e Harghita.
Il principe Carlo ha detto che vorrebbe incontrare e “senso di appartenenza, di identità,” britannico che ha rilevato gli abitanti della Transilvania.

“Quello che è meraviglioso in Transilvania è la relazione unica tra uomo e ambiente. Questo manca nella nostra società. Gente lunghi per un senso di appartenenza, identità e significato”, ha detto il principe Carlo d’Inghilterra, citato dal quotidiano Mail.

Lo stesso si è detto in un documentario sul nostro paese, Carpathia Wild.

A sua volta, il principe Harry, figlio del Principe Carlo ha fatto la sua prima visita in Romania nel mese di aprile, è stato ospitato dalla famiglia Conte Kàlnoky in Covasna.

 

Transilvania:il principe carlo d’inghilterra sta lavorando per investire soldi sul turismo in Transilvania

Transilvania:il principe carlo d’inghilterra sta lavorando per investire soldi sul turismo in Transilvania

MDRT ha annunciato che il governo a sviluppare una strategia con la Casa Reale d’Inghilterra, vale a dire i rappresentanti del principe Carlo per promuovere il turismo nei Carpazi Partnership mira a promuovere alcuni progetti specifici da Gourmet Festival per promuovere il turismo nelle aree rurali
Sviluppo regionale e il ministro del Turismo, Eduard Hellvig ha detto ieri in una conferenza stampa in Targu Mures, che il governo a sviluppare una strategia con la Casa Reale d’Inghilterra, vale a dire i rappresentanti del principe Carlo a favore del turismo nei Carpazi. Ministro Eduard Hellvig detto che il Segretariato generale del governo (GSG) è un segretariato tecnico per coordinare una strategia per sviluppare il turismo nei Carpazi, in questa discussione qui la settimana scorsa, il principe Carlo consulente presso il Ministero dello Sviluppo, Mediafax .
“Non dobbiamo reinventare la ruota, abbiamo cose che possono essere promossi”
“La settimana scorsa ho incontrato con il consigliere principe Carlo, è stato il Ministero dello Sviluppo, dove abbiamo avuto una discussione in cui ho ringraziato Sua Eccellenza il Principe Carlo fatto lo sforzo e ha continuato il sostegno a progetti che hanno governo rumeno. so che il GSG è un segretariato tecnico per coordinare una strategia per sviluppare il turismo nei Carpazi. sono state discussioni, fornisce un governo a livello di strategia, ancora una volta dimostrato che non dobbiamo inventare cose nuove, ma . deve utilizzare ciò che esiste come sviluppo delle risorse e la promozione della Romania non è necessario reinventare la ruota, abbiamo cose che possono essere promossi, questo è il motivo per parlare di turismo di nicchia, turismo culturale, le cose che sono qui – tradizione cultura, siamo a portata di mano e dovremmo usare in modo da creare posti di lavoro e valore per l’economia nazionale “, ha detto Hellvig, aggiungendo che entrambe le parti funzionano molto bene. Ha detto che la partnership mira a promuovere i Carpazi, e progetti specifici. “Questa partnership (con la casa reale d’Inghilterra) è principalmente quello di realizzare una strategia coerente per promuovere l’Carpazi, da un lato, e dall’altro, l’avvio di progetti specifici da Gourmet Festival per promuovere regioni turistiche aree rurali, fornendo finanziamenti per le infrastrutture turistiche – riabilitazione strade parlando – le infrastrutture all’interno della regione promosso Così è un insieme e una serie di misure per garantire lo sviluppo XXI secolo, delle regioni e di ciò che abbiamo. la loro promozione. non è necessario reinventare nulla, dobbiamo utilizzare ciò che abbiamo e sviluppare il livello del secolo XXI. strategia iniziata, c’era già la prima discussione di esperti di questa settimana, sono stato informato che hanno cominciato a lavorare sui documenti ” ha detto.
Il principe Carlo entrerà nel mese di luglio in una visita privata in Romania
Hellvig dimostrato che è possibile incontrare personalmente con il principe Carlo per i colloqui di questa estate. “Lo so, i colloqui con il consigliere principe Carlo, nel mese di luglio arriverà in in visita privata in Romania, siamo d’accordo, se necessario, e ci sarà tempo per rispondere. In caso contrario, ci sarà ancora da lavorare e il Principe Carlo e consigliere della Fondazione del Principe Carlo, che è costantemente in Romania e lavora con le autorità locali “, ha aggiunto. Hellvig Mures è quello di visitare due obiettivi di investimento – a sportivi e strada comunale, sia MDRT restaurato fondi, la città di Pianura Really.

Sci: Mondiali 2017 assegnati a St.Moritz

Sci: Mondiali 2017 assegnati a St.Moritz

SEUL, 31 MAG – St.Moritz organizzera’ i Mondiali di sci alpino 2017, Lahti ospitera’ quelli di sci nordico. Lo ha deciso il Consiglio Fis riunito in Corea del Sud. Dopo il ritiro di Cortina, pronta a rilanciarsi per il 2019, Sankt Moritz ha vinto a maggioranza assoluta al primo turno e tornera’ ad ospitare i Mondiali dopo 14 anni. Kulm e Sierra Nevada ospiteranno rispettivamente i Mondiali di volo 2016 e quelli di Snowboard e Freestyle 2017. I mondiali di sci nordico tornano in Finlandia dopo 16 anni.

 

l appennino non accenna a fermarsi oggi 31 maggio 2012 scossa di 4 grado in emilia

l appennino non accenna a fermarsi oggi 31 maggio 2012 scossa di 4 grado in emilia

Trema ancora la terra in Emilia. Senza dare tregua alle popolazioni. L’ultima, abbastanza forte, è stata registrata alle 17, tra le province di Modena e Reggio Emilia.
La magnitudo è del quarto grado della scala Richter, l’epicentro a una profondità di 5,8 km, per l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia.
L’epicentro è fra Novi (Modena) e Rolo (Reggio Emilia), ai margini della zona dove si sono registrati i danni più gravi del sisma di lunedì. La scossa è stata avvertita distintamente anche in altre aree. Veneto, mantovano e Bologna.
I Comuni entro 10 chilometri dall’epicentro sono quelli di Carpi e Novi di Modena nel modenese, Rolo, Rio Saliceto, Fabbrico e Reggiolo nel reggiano e Gonzaga e Moglia nel mantovano.

Una nuova scossa alle 20,26

Una nuova scossa è stata avvertita a Cavezzo, uno dei centri più colpiti dal sisma, alle 20,26.
Sono state 84, secondo l’Ingv, le scosse che si sono susseguite dopo la mezzanotte di oggi fra le province di Modena, Ferrara e Mantova, la zona già colpita dai sismi del 20 e 29 maggio.
In due giorni si sono registrate in quel triangolo circa 300 scosse.

30 scosse nella notte

Altre 30 scosse hanno fatto tremare la terra, invece, la notte scorsa.
La più forte, circa 3 gradi della scala Richter, ha svegliato chi l’ha avvertita. Erano, infatti, le 6 e 20 di questa mattina.
Intanto a Bologna e a Modena oggi scuole chiuse.
Sotto le due torri fino a lunedì prossimo.
Va avanti, intanto, l’inchiesta appena avviata a Modena sul crollo dei capannoni industriali.
Scatta da oggi l’aumento della benzina.

Errani commissario straordinario

Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato nominato dal presidnte del Consiglio Mario Monti commissario per la ricostruzione.
La nomina giunge quanto mai opportuna perché si tratta di coordinare una serie impressionanti di interventi.
Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha esteso lo stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo e ha affidato ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma le funzioni di vicecommissari

Già 15.000 sfollati

Sono state 41, intanto, le scosse di terremoto registrate durante la notte nella zona dell’Emilia Romagna colpita in dieci giorni da due violenti sismi di magnitudo 5.9 e 5.8, che hanno causato un totale di 23 morti, un disperso e circa 15.000 sfollati.

41 scosse fino alle 5 di stamattina

Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse registrate dalla mezzanotte alle 5,15 di oggi la più forte è stata alle 3,54, con magnitudo 3,4 ed epicentro in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro e di quello mantovano di San Giovanni del Dosso.
Ma alle 41 scosse notturne, occorre aggiungerne altre due: alle 7, 07 e alle 7,21 di questa mattina ce ne sono state altre due. La più forte è stata la prima: 3,3 scala Richter.
Attese misure dal Consiglio dei ministri che si riunisce questa mattina.

L’elenco delle vittime

Questi i nomi delle sedici vittime di ieri: a Medolla è deceduto Paolo Siclari, più altre due persone
ancora da identificare sotto le macerie dell’azienda Haemotronic.
A Mirandola sono deceduti Mauro Mantovani, Enea Grilli, Eddy Borghi, Vincenzo Iacono e Hou Hongli, cittadino cinese.
A Cavezzo le vittime sono Iva Contini, Daniela Salvioli ed Enzo Borghi.
A Concordia è morto Sergio Cobellini.
A Rovereto di Novi il parroco don Ivan Martini.
A San Felice hanno perso la vita Gianni Bignardi, Mohamad Azarg e Kumar Pawan.

Sotto le macerie a Medolla

Non ce l’ha fatta, è morto anche il quarto operaio rimasto sotto le macerie all’Haemotronic di Medolla.

Un bilancio tragico: 16 morti, un disperso

È un bilancio tragico oltre ogni dire quello delle scosse di terremoto che martedì 29 maggio hanno ancora sconvolto Bologna e l’Emilia. Alla fine di una giornata durrissima e tesa i morti accertati sono 17, i feriti 350, 13.000 gli sfollati.
Peggio che nella notte del 20 maggio, quando il sisma colpì per la prima volta.
Nel corso della giornata si sono succedute scosse una più forte dell’altra.
E per l’Ingv non è ancora finita. Altri sommovimenti della stessa forma – afferma un comunicato – potranno ancora verificarsi.

Una donna salvata a Cavezzo

Una donna è stata appena estratta viva dalle macerie a Cavezzo, uno dei comuni più colpiti dalle scosse di oggi. Lo si apprende dai Vigili del Fuoco.
Caricata in ambulanza intorno alle 21, lo donna, che ha 65 anni, è stata portata in un ospedale di Modena. E’ rimasta vittima di una premura: era infatti rientrata in casa, in un palazzo di quattro piani via Primo Maggio, nel centro storico distrutto di Cavezzo, per recuperare alcuni indumenti dopo la scossa delle 9 del mattino. Poi il crollo che l’ha travolta. Il palazzo, si apprende, si è interamente sbriciolato. La donna si è salvata perché protetta dalla spalliera del letto.

L’ultimo bilancio della Protezione civile

di 16 vittime, un disperso e circa 350 feriti l’ultimo bilancio ufficiale del sisma di questa mattina in Emilia-Romagna diffuso dalla Protezione civile.
“Il sistema di risposta attivato dal Dipartimento della Protezione Civile è pienamente operativo, potenziando quello già esistente in seguito al sisma del 20 maggio”, precisa una nota.
“L’istituzione di un altro Centro Coordinamento Soccorsi a Bologna – ha fatto sapere la Protezione civile – va a potenziare il modello d’intervento attivato sul territorio.
Le Organizzazioni Nazionali e Regionali di volontariato di Protezione Civile hanno messo a disposizione ulteriori moduli assistenziali, posti letto e servizi. Oltre ad un ampliamento del 20% della capacità ricettiva delle aree di accoglienza già attivate”.

8 carrozze delle Ferrovie

Le Ferrovie dello Stato e Nucleo Genio Ferrovieri hanno messo a disposizione 8 carrozze che arriveranno in serata nel comune di Crevalcore per ospitare circa 400 persone. Conseguentemente sono stati attivati risorse e mezzi per ospitare oltre 4.000 persone da assistere nelle strutture campali. Sempre da stasera saranno disponibili ulteriori posti in strutture alberghiere grazie al potenziamento degli accordi tra la Regione Emilia Romagna e le associazioni di categoria degli albergatori. Al lavoro nelle zone colpite duramente dal sisma sono circa 4.000 unità e 760 mezzi del sistema di Protezione Civile. “Tutte le strutture operative stanno lavorando per assicurare alla popolazione coinvolta la massima assistenza – conclude la protezione civile – e ridurre i disagi di un evento che ha severamente colpito i cittadini ed il territorio”.

Una tragedia che si è aggravata di ora in ora

Le vittime salgono a 11: questo il nuovo tragico bilancio della nuova fortissima scossa di terremoto, da 5,8 della scala Richter, praticamente della stessa intensità di quella che ha devastato diversi centri dell’Emilia nella notte tra sabato e domenica 20 maggio, avvertita poco prima delle 9 in Emilia, a Milano e in diversi centri del Nord.
L’epicentro è a Medolla, vicino a Carpi, nel modenese. Secondo l’Ingv le scosse sono state due: una alle 9 di stamattina, di intensità maggiore, e l’altra alle 9,09 di 4 gradi Richter.

Nuove scosse alle 12,56 e alle 13

Alle 12,56 c’è una nuova, fortissima scossa pari a 5,3 di magnitudo. Con epicentro sempre nel modenese.
Ancora, una seconda alle 13, avvertita da Bologna a Milano. Anche questa è durata diversi secondi. Molte persone sono scese in strada. L’epicentro è a Novi di Modena, profondità 11 km.

Ecavuati i Comuni di Bologna e Modena

In via precauzionale, sono stati evacuati i Comuni di Modena e Bologna (Palazzo d’Accursio).

Alle 14.30 si terrà una conferenza stampa nel Cortile del Pozzo di Palazzo d’Accursio. Lo riferisce una nota del Comune. Personale fuori dagli uffici anche in Regione.

Le 11 vittime: anche un parroco

Il nuovo bilancio delle vittime – 11 – è stato comunicato dalla Regione Emilia Romagna. i decessi si sono verificati tutti nel modenese: a Mirandola, San Felice, Concordia, Finale, Novi, Cavezzo, Medolla e Cento.
Il sindaco di San Felice sul Panaro dichiara a SkyTg24 che ci sono delle persone sotto le macerie.  Tre morti si contano a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale.
Tra loro c’è anche il parroco di Rovereto di Novi (una frazione vicino Carpi), travolto dal crollo di una trave in chiesa. L’ultima è una donna morta a Cavezzo.

Crollano altri capannoni: muoiono 3 operai

Tra le altre vittime, tre operai sono morti per il crollo di un capannone industriale a San Felice sul Panaro; e sempre sotto le macerie di un capannone hanno perso la vita due persone a Mirandola, dove è crollato il duomo (nella foto).

Treni: riaperte le linee

La scossa di terremoto ha anche causato deviazioni alla circolazione ferroviaria interrotta alla stazione di Bologna. Alle 12,40, Trenitalia ha annunciato di aver riaperto tutte le linee.

Si parla di una nuova faglia

La gente, spaventata, si è riversata nelle strade, le comunicazioni sui cellulari sono andate in tilt.
Si parla di nuovi crolli nelle zone già colpite. Vi sarebbero anche alcuni feriti, ma le notizie sono ancora incerte.
Gli esperti parlano di una nuova faglia dopo quella del 20 maggio.

A Bologna negozi svuotati

Nel centro storico di Bologna la scossa è stata avvertita in tutta la sua forza. I negozi si sono svuotati. Commesse, commessi e chi doveva fare a spesa si sono riversati in strada, dove i lampioni dell’illuminazione pubblica hanno continuato a tremare per più di dieci secondi.
Il movimento è sembrato di tipo ondulatorio e lo spavento è stato grande.

Nuovi crolli a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro

Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. A Mirandola sarebbe crollato il duomo. È crollata anche la torre di San Felice sul Panaro.
Sono in corso le verifiche dei vigili del fuoco e della Protezione civile.
In diverse zone dell’Emilia la rete telefonica e quella cellulare sono fuori uso.

Avvertita in tutto il Nord

Il terremoto è stato sentito con forza anche in Lombardia, nel Veneto, in Toscana e anche Friuli Venezia Giulia. L’epicentro, a quanto pare, è nel modenese. Il capo della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, chiamato da Radio24, parla di “alcuni feriti”, mentre sono già stati segnalati crolli nelle zone già colpite.
A Bologna c’è preoccupazione anche per il Santuario della Madonna di San Luca.
Nei giorni scorsi, infatti, si è formata una crepa sulla cupola del monumento.
Sia dalla soprintendenza regionale ai beni culturali sia dalla Curia arrivano però rassicurazioni: “Non c’è nessun allarme per la tenuta del santuario, è stabile”, precisa Monsignor Arturo Testi, rettore della Basilica e vicario arcivescovile. “Potrebbe trattarsi di vecchie lesioni riaperte”, ipotizza Paola Grifoni, soprintendente di Bologna.

Oltre 500 scosse in una settimana

Altre 11 scosse nella notte in Emilia, la più forte di intensità 2,3 della scala Richter. Nulla di grave, ma la terra continua a tremare.
Nella notte di domenica era stata registrata la scossa numero 500 e durante la mattinata di ieri lo sciame sismico è prseguito inesorabile con piccole scosse di assestamento circa ogni mezz’ora (la più forte, con magnitudo 2.9, alle 8.33). Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dall’inizio della sequenza, cioè dalla notte tra il 19 e il 20 maggio, gli eventi di magnitudo superiore a 5 sono stati 3 (qui la lista dei terremoti registrati); quelli con magnitudo tra 4.0 e 4.9 sono stati in totale 15.
L’Istituto ha anche predisposto nelle zone colpite, tra Ferrara e Modena, una rete di rilevazione sismica mobile per meglio cogliere anche le innumervoli scosse che si attestano attorno a magnitudo 2. Secondo gli esperti lo sciame proseguirà ancora per settimane e non sono escluse nuove scosse di una certa consistenza, seppure dovrebbe essere molto improbabile che se ne verifichino della magnitudo che ha provicato i crolli in diverse località dell’Emilia.

Intanto gli sfollati, ormai a una settimana esatta dal sisma, hanno raggiunto quota 7.000. Nel pomeriggio di oggi si terranno i funerali di due degli operai uccisi nel crollo dei capannoni nel ferrarese.