Autore: pezzetta

ore 9.1 l appennino ha creato sisma in emilia di 5.9 del 29 maggio 2012

ore 9.1 l appennino ha creato sisma in emilia di 5.9 del 29 maggio 2012

TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA: ECCO COSA STA SUCCEDENDO ALLA PIANURA PADANA – Un mese di scosse a ripetizione, anche molto forti, per il movimento degli Appennini che si dirigono verso Nord di alcuni millimetri l’anno e che con il tempo si ricongiungeranno alle Alpi schiacciando la Pianura Padana. E’ la motivazione della ripresa dell’attività sismica in Emilia secondo Claudio Eva, sismologo dell’Università di Genova e direttore del GNDT (Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti). Tre le scosse registrate stamattina: alle 9, alle 10.24 e poco prima delle 13. Il terremoto non lascia tregua e mette a dura prova i nervi delle popolazioni colpite dal sisma diversi giorni fa, ma anche le grandi città come Milano dove soprattutto negli edifici più alti le scosse di terremoto si sono sentite distintamente. Purtroppo si registrano dei morti nelle zone colpite e ingenti danni agli edifici già pericolanti. Ma cosa sta succedendo alla Pianura Padana? Che pericoli ci sono che si verifichino altre scosse di terremoto?

Quali sono le faglie interessate da questa scossa di terremoto?

Nella zona epicentrale è presente tutta una serie di fratture conosciute come le Pieghe emiliane, e in particolare la Dorsale ferrarese, che si estende in tutta la zona, da Ferrara al Mantovano sull’asse da Ovest verso Est. L’attività sismica dei giorni scorsi, a partire dal terremoto principale, è stata totalmente concentrata lungo questa fascia e la scossa di oggi non fa eccezione.

Ritiene possibile che si sia aperta una nuova faglia?

Preferisco parlare della riattivazione di una struttura che era precedentemente quiescente.

Che cosa ci dobbiamo aspettare dalle scosse di assestamento?

Le scosse di assestamento continueranno ancora per lungo tempo nell’area in cui hanno già colpito. Io temo fortemente che per almeno un mese avremo attività sismica che imperverserà colpendo costantemente in quell’area. Finora si sono già verificate tra le 12 e le 15 scosse.

Quali rischi si corrono per le scosse di assestamento?

L’attività in corso sta ulteriormente danneggiando le strutture già lesionate in questi giorni da parte della sequenza sismica, in particolare dalle due scosse principali di magnitudo 5.1 e 5.9. Per quanto riguarda l’attività sismica a livello nazionale, è possibile ovunque e prevedere dove potrà avvenire il prossimo terremoto è estremamente complesso. Il GNDT sta quindi valutando costantemente quanto sta avvenendo in quest’area e la sta tenendo costantemente monitorata per capire meglio quali sono i meccanismi che si stanno generando in una zona che è stata silente per circa 300-400 anni.

 

 

Prodotti tradizionali dalle montagne della Transilvania tra neve e misteri

Prodotti tradizionali dalle montagne della Transilvania tra neve e misteri

La montagna Transilvana, con i suoi paesaggi ancora incontaminati, un’aria pulita e molti pascoli, è una zona ideale per la pastorizia e di conseguenza per la produzione di formaggi e latticini. In Romania si assiste ad uno sviluppo molto intenso delle attività turistico-ricettive, soprattutto in quelle zone come la Transilvania e in particolare la zona di Bran, ricche di bellezze naturali e paesaggistiche. Accanto alle attività più comuni delle aziende agricole si affiancano quindi anche le iniziative di multifunzionalità sostenute dalla PAC. In queste aziende è possibile assaggiare prodotti tipici confezionati ancora in modo tradizionale, una genuinità che è parte integrante dei sapori della cucina rumena.

 

 

 

il Coni premia giovanni zazzaro il giovane talento dello sci

il Coni premia giovanni zazzaro il giovane talento dello sci

Le Olimpiadi, per ora, sono un sogno, un traguardo lontano nel tempo. Oggipuò al massimo puntare ai giochi invernali giovanili in programma nel 2016 quando avrà l’età richiesta per parteciparvi. L’atmosfera della competizione a 5 cerchi, però, Giovanni Zazzaro l’ha iniziata ad assaporare venerdì scorso quando è stato tra i protagonisti della conferenza stampa di presentazione del volume “Napoletani alle Olimpiadi” scritto dal giornalista Adriano Cisternino.

 

Presso il Salone dei Trofei del Circolo Nautico Posillipo il Coni partenopeo ha consegnato una coppa allo sciatore puteolano che, in questa stagione, s’è ottimamente distinto in campo italiano ed internazionale (campione italiano nella categoria ragazzi – nello slalom, titolo regionale del Lazio – l’Orsello Cup, vittoria nella gara nazionale – specialità gigante – del Pinocchio (importante kermesse giovanile), 2° nello slalom italiano ed anche in quello internazionale, 1° nel gigante). “E’ stata una bella serata, specialmente perché c’erano molti campioni, diversi dei quali li ho seguiti ed ammirati in tv – commenta il 13enne atleta flegreo – Ho avuto un riconoscimento che dedico alla mia famiglia, all’allenatore ed a tutti gli amici che mi sono stati vicini e mi hanno sempre sostenuto. E’ stato un premio inaspettato sul quale posso raccontare un piccolo aneddoto. Circa un mese fa mio padre ricevette la comunicazione ufficiale del Coni e non mi disse nulla perché voleva farmi una sorpresa, ma la soddisfazione era talmente grande che, dopo pochi giorni, mi rivelò la bella notizia”. Una news che ha inorgoglito nonno Giovanni, mamma Antonella, le sorelle Maria e Lorenza, ed il fratello Sabino. Con tutti loro, passati gli ultimi impegni scolastici, si godrà un periodo di meritato riposo prima della nuova impegnativa annata agonistica. “Il calendario ufficiale sarà stilato a novembre – spiega – Vorrei partecipare a una decina di gare, tutte concentrate in poco più di un mese. Dovrò arrivarci al meglio perché sogno di vincerle tutte. Per tentare questa impresa dopo le vacanze mi allenerò duramente sugli sci (in estate sui ghiacciai del Trentino), in palestra ed in bici per rafforzare la parte superiore del corpo”.

 

montagne dellaTransilvania,terre fertilissime,ricchi di risorse naturali (sale, metalli preziosi e “oro!”)

montagne dellaTransilvania,terre fertilissime,ricchi di risorse naturali (sale, metalli preziosi e “oro!”)

la catena montuosa o montagne della transilvania sono sconosciute agli occhi dell italia degli imprenditori di francia germania e spagnoli,chi sente parlare di transilvania subito ci viene in mente il conte dracula vlad tepes che impalava gli invasori turchi islamici o ci viene in mente le belle strutture di sci sulla neve.La Transilvania come ben sapete non è solo sci neve o dracula! ma per chi non sapesse è molto speciale per aver moltissimo oro metalli prezioni sale,persino moltissimo rame ancora non quantificabile come numero percentuale.Il problema della regione Transilvania composta da montagne molto alte è che forse il govenro o la classe politica non informa sulla realta della vera ricchezza che detiene nel sottosuolo come se ci fosse una forte paura che vengano gli americani o canadesi a sfruttare o inquinarel ambiente vergine delle montagne dei carpazi.

La Transilvania montagne dove non possiamo limitarci solo a conoscere le stazioni di sci per neve ma possiamo anche davvero spronare la classe politica a usufruire tali ricchezze ingenti per sfamare i piu bisognosi della regione dei carpazi

 

Meteo pazzo: neve a Bolzano Freddo e vento in mezz’Italia

Meteo pazzo: neve a Bolzano Freddo e vento in mezz’Italia

Neve in montagna e temperature in picchiata: è un inaspettato «colpo di coda» dell’inverno quello che ha interessato il Veneto, segnato anche da piogge specie in pianura. La neve ha interessato le alpi venete sopra i mille metri, toccando con una spolverata anche località come Cortina, e l’Altopiano di Asiago, nel vicentino. Attorno ai 2.000 metri la coltre di neve fresca ha toccato punte fino a 38 centimetri, con un massimo di 38 a Col di Baldi, sopra Alleghe. Le temperature sono sei gradi sotto le medie stagionali, con -15 in Marmolada a 3.256 metri. In altre località montane la minima è scesa sotto lo zero. In pianura, invece, le minime sono state attorno agli 8 gradi centigradi. Giovedì è previsto un miglioramento con le massime in aumento

 

 

L’appennino non sta ferma,nuova scossa di 4.3 in emilia romagna

L’appennino non sta ferma,nuova scossa di 4.3 in emilia romagna

La terra continua a tremare nel modenese. Nella notte le scosse si sono susseguite senza sosta. La più forte, di magnitudo 2.7 Richter, è stata registrata alle 6.45. Secondo i dati dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, l’epicentro è ancora una volta tr a Finale Emilia (Modena) e Sant’Agostino (Ferrara). Prima, alle 4.44, un’altra scossa, di magnitudo 2,7, aveva fatto sobbalzare ancora una volta il Modenese. Alle 7,51 di questa mattina la terra ha ancora tremato. La scossa è di magnitudo 2,2 con epicentro fra San Felice sul Panaro e Finale Emilia. In tutto, secondo i sismologi, dalle 20 di ieri sera alle 7 di stamattina le scosse di bassa e media intensità sono state ben 58.
La tensione nelle tendopoli e tra chi trova rifugio nelle auto aumenta con il passare del tempo. Alla scossa delle 7,51 ne sono seguite altre sette, le più forti sono state pari a magnitudo 2.9 Richter e sono state registrate alle 8.33 e alle 10.53. Tre scosse in rapida successione sono state registrate alle ore 18.29 e 18.37 e hanno scosso ancora una volta Finale Emilia. La prima di magnitudo 2,8 Richter, con una profondità di 7,4 chilometri, ha interessato principalmente Finale, mentre la seconda di magnitudo 2,2 si è fatta sentire anche nei comuni di Camposanto e San Felice sul Panaro. Più intesa la terza scossa di magnitudo 3.2 che ha interessato gli stessi comuni alle 18.46. La paura tra le persone colpite dal sisma aumenta. I più temono di essere dimenticati dal governo e dalla politica, sospettano che non appena si spegneranno i riflettori mediatici sul terremoto del 20 maggio si ritroveranno senza possibilità di ricostruire quello che avevano, senza aiuto.

Rischio sismico da rivedere
Intanto i geologi rivedono la sismicità della regione Emilia Romagna, pensano a nuove mappature del territorio, osservano con attenzione il fenomeno della liquefazione delle sabbie che è stato osservato e studiato nei terremoti giapponesi di 7-8 gradi della scala Richter. Come hanno fatto sapere gli esperti un nuovo forte sisma potrebbe riacutizzare il fenomeno. Ma la preoccupazione si estende. Ora il presidente dell’Ordine dei geologi del Veneto, Roberto Cavazzana, si dice preoccupato anche per il Polesine e ritiene urgente rivedere la mappa del rischio sismico. “Il terremoto in Emilia ha messo in evidenza che le valutazioni sulla sismicità in Veneto devono essere aggiornate”. Cavazzana ha già in programma, per la prossima settimana, un volo aereo sul Polesine per verificare i danni nelle zone colpite del sisma del 20 maggio scorso. “Il Veneto ha una sismicità abbastanza diffusa – spiega ancora – finora i territori della bassa pianura veneta, come il Polesine, la bassa padovana e anche il veneziano, erano considerati a bassa sismicità”.

 

ENEL, RIMBORSI IN ARRIVO‎ PER EMERGENZA NEVE DI FEBBRAIO

ENEL, RIMBORSI IN ARRIVO‎ PER EMERGENZA NEVE DI FEBBRAIO

Sono disponibili i rimborsi agli utenti della rete Enel che hanno subito i disservizi causati dalle eccezionali nevicate dello scorso febbraio. Lo rende noto l’Unione Nazionale Consumatori di Benevento. Si tratta di un importo complessivo di 70 milioni di euro distribuiti a seconda della durata del disservizio. Gli importi vanno da 30 a 300 euro per le utenze domestiche e da 150 a 1.000 euro per le piccole utenze non domestiche (negozi, laboratori fino a 100 kW di potenza). Per le utenze industriali si può arrivare invece fino a 6mila euro, a seconda della potenza contrattuale. Beneficeranno del rimborso gli utenti serviti da una linea elettrica interessata da una interruzione di almeno 8 ore nei comuni con più di 50.000 abitanti, 12 ore nei comuni tra 50.000 e 5.000 abitanti e più di 16 ore nei comuni più piccoli. I rimborsi verranno accreditati automaticamente in bolletta, dalle rispettive società di vendita, senza la necessità di alcuna richiesta. Le società di vendita Enel (Enel Servizio Elettrico per il mercato di maggior tutela ed Enel Energia per il mercato libero) hanno già emesso nei giorni scorsi  il 90% delle fatture con gli indennizzi e completeranno l’operazione entro le prossime settimane. Si ricorda che i rimborsi sono previsti dalla delibera 198/11 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, nel caso di interruzioni della fornitura  di particolare durata, indipendentemente dalle cause e dalla responsabilità delle interruzioni stesse. Per maggiori informazioni e per eventuali problematiche in merito contattare lo sportello dell’Unione Nazionale Consumatori di Benevento.

 

Piergiorgio, il pilota trentino che salva la gente sull’Everest (montagne)

Piergiorgio, il pilota trentino che salva la gente sull’Everest (montagne)

24 maggio 2012 – Questa volta a costringerlo alla resa non sono state le condizioni atmosferiche. No, questa volta ha dovuto alzare bandiera bianca a causa del sovraffollamento della vetta più alta del mondo. Sembra una notizia-bufala, invece è tutto vero. L’alpinista bergamasco Simone Moro ha rinunciato definitivamente alla salita senza ossigeno della cima dell’Everest, nonché all’ambita traversata Everest-Lhotse proprio per l’eccessiva presenza di appassionati, come ha spiegato lo scalatore al sito montagna.tv: «Salire adesso è pazzesco. Ci sono troppe persone che in queste ore affollano la via normale di salita».

Moro avrebbe dovuto raggiungere il campo 3 al Colle sud, sulla via normale e tentare la vetta. Invece è rientrato al campo base. «Sarà un disastro – ha proseguito l’alpinista orobico – . C’erano 210 persone sulle corde fisse che salivano. Impossibile superare, erano lentissimi. È impossibile per me tentare la scalata senza ossigeno, con quella fila impressionante prevedo incidenti. Ho visto gente totalmente impreparata, che non sa mettere il Jumar nelle corde fisse e ad ogni modo chiamava lo sherpa per farselo togliere e rimettere a monte. Mi dispiace molto. Stavo benissimo, niente mal di testa, ma avere 210 persone davanti o sotto quando scendi è un suicidio. Significa stare fermo per delle ore e congelamenti assicurati. Sembrano tutti impazziti per l’Everest, ma il livello è spesso vergognoso. La mia comunque non vuole essere una lamentela. L’Everest è di tutti e quella gente paga e crea business in Nepal, ma la traversata dovrò tentarla in autunno o in un altro momento. Adesso è pazzesco. Ci sono morti ovunque». Moro stava salendo insieme ai fratelli altoatesini Hans Peter e Helmut Karbon, che volevano filmare la scalata. Secondo i programmi avrebbero dovuto arrivare in vetta oggi, poi avrebbero cercato di recuperare il corpo di un’alpinista morta in quota e se fossero rimaste le forze, Moro avrebbe tentato la traversata Everest-Lhotse. Ora l’alpinista bergamasco dovrà aspettare la primavera. Il sogno rimane quindi nel cassetto, «rimandato a tempi migliori».

 

L’emilia trema ancora la causa:l’appennino sta mutando

L’emilia trema ancora la causa:l’appennino sta mutando

L’Italia è un territorio a rischio sismico, ma alcune zone, come la Pianura Padana sono state considerate a basso rischio fino a qualche anno fa. Come è possibile allora che sia avvenuto un sisma di intensità medio-alta, con scosse di magnitudo 5.9 della scala Richter?

È il frutto dello scontro tra le placche della crosta terrestre, l’africana contro quella europea. Questo in generale. In particolare, è la conseguenza della compressione tra nord e sud che si crea fra le due zolle del pianeta. La spinta degli appennini, al di sopra della microplacca Adriatica, ieri ha prodotto una faglia lunga una quarantina di chilometri tagliando la Val Padana tra est e ovest, fra Ferrara e Modena, scuotendola vigorosamente. Nell’arco della giornata si è registrato oltre un centinaio di sismi di varia magnitudo ma alcuni con livelli tra 4 e 5 della scala Richter, quindi rilevanti e in grado provocare seri danni, disastri e purtroppo vittime.