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SCI. Dopo il Trota Mazzolini: si alla family, no a Pramollo

SCI. Dopo il Trota Mazzolini: si alla family, no a Pramollo

Il presidente di Promotur Spa prosegue la tiritera contro il ProgettoPramollo. Ignora che il finanziamento regionale è già a bilancio, dimenticando il buco milionario della sua gestione Promotur.

 

Pensare al proprio orticello infognandosi in una guerra tra poveri: questo il succo del discorso udito pochi giorni fa.

Infatti, nel comizio tenutosi a Tarvisio la settimana scorsa, Stefano Mazzolini ha ribadito la sua posizione nettamente contraria al Progetto Pramollo.

Ha detto, in buona sostanza, che “La Regione Friuli Venezia Giulia non ha i soldi per adeguare e cambiare alcuni impianti di risalita, oramai pericolosi per gli sciatori”, per cui “è giunto il momento di prendere decisioni, bisogna dire di NO a questo progetto e dire di si al completamento del demanio sciabile del Friuli Venezia Giulia”.

Un pensiero libero e lecito: forse ignora, però, che già da tempo la Regione ha espresso parere favorevole alla realizzazione della cabinovia di Pontebba, delle piste di sci annesse e del recupero immobiliare, finalizzato ad avviare una concreta e seria recettività. A giorni, infatti, verrà emanato il bando definitivo.

Mentre un compiaciuto Dunnhofer annuiva, Mazzolini ha iniziato a dare i numeri: “A Tarvisio servono 18 milioni di euro, altrimenti gli alberghi chiuderanno: questa è la priorità”.

18 milioni a Tarvisio o 18 milioni per il restayling del ‘parco giuochi’ antistante il ristorante della family dell’imprenditore della Lega Nord? 18 milioni come bruscoletti: manie di grandezza? Delirio da Presidenza? . Come Presidente Promotur ha sinora dimostrato di non avere grande dimestichezza con i numeri: il buco sinora venuto alla luce supera i 4,6 milioni di euro ma indiscrezioni lasciano trapelare che ben maggiore è, presumibilmente, l’entità del debito accumulato dalla società. Debito sicuramente ereditato anche dalla gestione Luca Vidoni: Mazzolini, in proposito, dihiarò tempo fa che il suo predecessore alla guida di Promotur Spa aveva presentato pazzeschi rimborsi per pranzi, cene e viaggi e che ne aveva le prove. Parole al vento: non ci ha mai fatto visionare dette ricevute. . Come ha sorvolato su certe ‘pecche’ organizzative: come l’avvio l’autunno scorso degli impianti d’innevamento, proprio a Tarvisio, con condizioni climatiche avverse. Risultato: una bella e costosa bagnata del Lussari da cima a valle. . Mazzolini ha dato i numeri anche sul Progetto Pramollo: “70 milioni di euro”, facendo intendere che questa è la cifra che dovrà pagare la Regione “per una seggiovia che non è una seggiovia ma un Funifor”. Una gran confusione: il budget dichiarato è quasi, all’incirca, suppergiù, il totale dell’investimento, messo sul piatto dall’amministrazione regionale assieme agl nvestitori privati. Investitori privati che, lo ricordiamo, dovrebbero essere attratti da Promotur Spa che, invece, munge, munge ma non attrae, pur avendo un demanio sciabile estremamente appetibile.

Altri numeri di Mazzolini: “Ricordiamo che per ogni euro investito dalla Regione in Promotur, ne recupera, con tributi ed indotto, ben 3,6”. Numeri corretti: peccato che deriviano da uno studio di otto anni fa (ricerca del professor Marangon del 2005 su dati 2003-2004). : il mondo, da allora, ha visto modificare profondamente le sue dinamiche economiche.

AUDIO: Comizio Tarvisio

Svizzera: escursionista dispersa trovata viva dopo 3 giorni

Svizzera: escursionista dispersa trovata viva dopo 3 giorni

HERISAU, Svizzera — É sopravvissuta tre giorni grazie a bocconi di pane e neve la donna di 33 anni dispersa sulle montagne svizzere del Canton Appenzello. L’escursionista aveva perso l’orientamento e cercando di tornare indietro era caduta in un dirupo, dove, ferita, ha atteso l’arrivo dei soccorsi allertati tramite il cellulare.

L’escursionista si era recata domenica sull’Alpstein un gruppo montuoso delle Prealpi Svizzere che si trova nella regione interna del Canton Appenzello. La donna era partita dal paese di Wasserauen per raggiungere Alp Sigel, cima di 1743 metri.

Secondo la stampa locale, la 33enne una volta arrivata ad Alp Siegel avrebbe proseguito verso Obere Mans con l’intenzione di tornare a Wasserauen. Durante il tragitto la donna ha però perso l’orientamento e tentando di ritrovare il sentiero è caduta in un dirupo.

Ferita e incapace di muoversi, l’escursionista ha immediatamente dato l’allarme col proprio telefonino. I soccorsi si sono prodigati fin dalla serata di domenica nelle ricerche, grazie anche alla seganlazione di altri escursionisti. Finalmente nella mattinata di ieri una squadra di ricerca a piedi ha individuato la donna ancora viva in un terreno scivoloso e difficile da raggiungere.

Un elicottero della Rega ha trasportato la 33enne presso l’ospedale cantonale di San Gallo dov’è tuttora ricoverata. Non si sa nulla delle condizioni di salute della donna nè se sia in pericolo di vita. Dalle poche indiscrezioni emerse sembra che nei giorni in cui è rimasta in attesa dei soccorsi si sia cercata un posto riparato e si sia nutrita con il pane che le era rimasto e la neve.

 

San Marino. Rotta Neve 2012. I numeri‎

San Marino. Rotta Neve 2012. I numeri‎

Interpellanza presentata dal consigliere Vanessa Muratori (Su) per conoscere le intenzioni del Governo in caso di eventuali futuri eventi analoghi alla recente nevicata, con riferimento allo sgombero neve e alle modalità di recupero delle ore lavorative perse.

Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato per il Territorio: “Il servizio rotta neve è stato eseguito sulla base di un piano territoriale collaudato negli anni che prevede in contemporanea l’attivazione di interventi sulle arterie principali e su quelle secondarie. Tuttavia, le principali specificità dell’evento non sono ponderabili con sufficiente anticipo e quindi determinano una serie di variabili.
Per l’anno in corso l’evento nevoso ha avuto inizio il 31 gennaio e terminato il 18 febbraio, le operazioni di pulizia si sono protratte per tutto il 19 gennaio e quelle di completamento sono proseguite nei giorni successivi. Nei dettagli, sono stati effettuati  4.323 trasporti con autocarri da mc 10 e 1.001 con autocarri da mc 5 per le operazioni di sgombero neve. I mezzi coinvolti nelle operazioni di polizia sono stati 10 autocarri privati, 2 dell’Aasp, 16 pale private, 3 pale dell’Aasp, 14 trattori privati, 3 turbine spazzaneve, 11 turbine normali, 5 pale private con benna.
Per quanto concerne l’ultimo punto dell’interpellanza si rimanda all’accordo tra il governo e le organizzazioni sindacali per il recupero del servizio non prestato causa neve, sottoscritto in data 5/3/2012”.

 

Sono 47 i neo maestri di sci alpino e fondo‎

Sono 47 i neo maestri di sci alpino e fondo‎

E’ terminato nei giorni scorsi il 38° Corso di formazione aspiranti maestri di sci. Dopo i moduli obbligatori teorici e pratici, si sono svolti gli esami finali sulle nevi di Breuil Cervinia. Al termine delle prove d’esame sono 31 i promossi che hanno superato entrambe le prove e che potranno esercitare la professione.

Ecco le nuove “giacche rosse”: Alessio Di Vinadio Balbo, Ludovica Bréan, Virginia Carlotta Canteri, Manuel Cantoni, Roberto Coppo, Davide Edoardo Corradi, Marika Covolo, Gianluca De Cristofaro, Stefano Di Bisceglie, Giulia Falchero, Sara Gattinoni, Hans Gerbelle, Luca Giavon, Rebecca Cusino Gola, Stefano Grosjacques, Thomas Imperial, Francesco La Croce, Yasmine Lupotto, Federica Malfa, Elena Vittoria Manara, Sasha Mondardini, Pierre Nicco, Yari Pellissier, Marta Pezzera, Edoardo Saccaro, Alberto Schieppati, Eleonora Teglia, Samuel Thomasset, Matteo Tosetti e Corinne Vite.

Sedici invece i neo maestri di sci di fondo che hanno terminato il percorso formativo superando con esito positivo gli esami. I nuovi maestri di sci sono: Adele Martha Beuchod, Elena Champvillair, Jean Marc Chanoine, Riccardo Charbonnier, Daniele Chioda, Laurent Chuc, Daniele Compagnoni, Mauro Danne, Gianluca Giordana, Luca Gorret, Gianluca Mafrica, Ilenia Noussan, David Oreiller, Marie Ange Vallainc, Martine Vallainc e François Vierin.

I neo maestri di sci riceveranno il diploma nel corso dell’annuale assemblea dei maestri di sci in programma nell’autunno 2012, evento che di fatto darà il via alla nuova stagione invernale

 

Montagna:Nel 2012 vacanze da volontario per prendersi cura della natura‎

Montagna:Nel 2012 vacanze da volontario per prendersi cura della natura‎

Un modo per contribuire in maniera concreta alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente divertendosi in buona compagnia in luoghi da sogno: dalle più belle isole del mediterraneo (Alicudi, Favignana, Laguna di Venezia, Asinara, Capraia, Itaca) alle cime alpine (Dolomiti, Carnia, Valchiavenna), dalle spiagge incantevoli (Acciaroli, Gallipoli, Siracusa, San Rossore) ai borghi più suggestivi (Finale Ligure, Noli, Castelnuovo del Garda, Lecco, Montereale Valcellina, Sortino). “Legambiente riconosce nel volontariato una forza insostituibile per costruire, insieme a cittadini di tutte le età, ma soprattutto a partire dai più giovani, una società giusta e solidale – dice Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – Nel 2011 ai campi di Legambiente hanno partecipato oltre 3000 volontari provenienti da tutta Italia e da altri 40 paesi. I campi sono un’occasione di crescita, un’esperienza di viaggio e d’impegno sociale concreto all’insegna del divertimento; ma soprattutto sono un modo per avvicinare i ragazzi alle tematiche ambientali rendendoli protagonisti nella tutela dell’ecosistema attraverso numerose attività sul territorio“.

Volontariambiente 2012 parte dal mare. Nelle splendide isole di Alicudi (Me) e di Favignana (Tp), nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, si svolgeranno attività di ripristino ambientale, pulizia e sensibilizzazione che coinvolgeranno anche turisti e residenti. Il monitoraggio dei flussi turistici e gli interventi di recupero dei sentieri si svolgeranno invece nelle spiagge di: Acciaroli (Sa), Siracusa, Parco di San Rossore (Pi), Parco della Laguna Nord a Venezia-Isola della Certosa, Gallipoli (Le). La tutela del mare e degli ecosistemi marini passa anche attraverso la scoperta e la conoscenza dell’universo acquatico. Nelle isole del Parco Nazionale dell’Asinara (Ss), di Capraia (Li) – Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e di Itaca (Grecia), ci saranno i campi di swimtrekking attraverso i quali si potranno esplorare e monitorare i fondali marini e i tratti costieri. Tra le altre attività in programma i volontari realizzeranno un censimento delle specie marine e infine raccoglieranno rifiuti da riutilizzare per realizzare opere artistiche da fotografare e poi distruggere per smaltire correttamente i materiali utilizzati. A Siracusa – A. M.P. del Plemmirio e a Baia (Na) Parco Archeologico sommerso ci saranno i campi ed i corsi di sub e di snorkeling. I volontari puliranno coste e fondali e svolgeranno attività didattiche riguardanti la biologia marina, l’arte marinaresca, l’archeologia subacquea e non, ma anche la decorazione della ceramica. Inoltre sarà possibile conseguire il brevetto di sub di I e II grado.

Dal mare alla montagna: i campi di volontariato 2012 fanno tappa in altri luoghi da sogno come Alpignano (To) oppure a Lamon (Bl) – Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dove si potrà ammirare la maestosità e la bellezza incontaminata delle Dolomiti. Le attività in programma riguarderanno lo studio delle culture locali attraverso la riscoperta e la promozione di manifestazioni artistiche, folkloristiche (sagre, festival, ecc.) e laboratori artigianali, tra i quali ad esempio Festambiente Alpi, nella Riserva dei Bagni di Masino (So). Non mancheranno passeggiate, escursioni più lunghe e traversate per scoprire il fascino delle faggete, delle creste rocciose, dei borghi più suggestivi come Castelnuovo del Garda (Vr) sull’omonimo Lago. A Lecco, invece, ci sarà il campo di Ambiente e Legalità organizzato insieme a Libera. Nella Riserva Naturale Orientata di Pantalica, a Sortino (Sr) i volontari proteggeranno un immenso tesoro, patrimonio dell’umanità. A Comeglians (Ud) – in Carnia, i boschi dell’area alpina a ridosso dell’Austria e della Slovenia, saranno lo splendido scenario in cui i volontari svolgeranno attività di manutenzione e ripristino di vecchi sentieri.

Infine ci saranno le visite ai borghi della Valchiavenna (So) ed a Guardiagrele (Ch) – Parco Nazionale della Majella, dove non sarà difficile incontrare i camosci, fotografare i cervi, avvistare l’aquila oppure, se si è più fortunati, imbattersi nel lupo e nell’orso, che sono diventati i simboli del Parco. Volontariambiente è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, nell’ambito del bando “Giovani protagonisti”. Per informazioni e prenotazioni si può contattare Legambiente ai numeri: 06/86268323-4-5-6, attivi dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Il programma completo è consultabile sul sito www.legambiente.it/volontariato/campi.it

ILMETEO.IT: Oggi e domani 2 perturbazioni dividono l’Italia‎

ILMETEO.IT: Oggi e domani 2 perturbazioni dividono l’Italia‎

Roma, 30 apr – Ponte del primo Maggio all’insegna del maltempo al Centro Nord a causa del passaggio di due intense perturbazioni. Sono le previsioni del meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo.com che parlano della ”possibilita’ di nubifragi al Nord Ovest nella giornata di martedi”’.

La prima perturbazione, gia’ in azione, spiega in una nota, ”sta determinando piogge e rovesci anche intensi su Piemonte, Ovest Lombardia e Liguria con accumuli localmente anche di 50mm. Nelle prossime ore si raggiungera’ l’apice del maltempo con fenomeni intensi sopratutto su Liguria, Biellese, Ossola, Torinese, Cuneese, nonche’ su province di Bergamo, Cremona, Monza Brianza, Como e Lecco”.

La seconda perturbazione, piu’ intensa, conclude, ”e’ attesa proprio per il Primo Maggio. Piogge e rovesci impegneranno in particolare Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria centro-occidentale e Lombardia. I fenomeni piu’ intensi sono previsti su province di Torino, Biella, Verbania, Novara ma anche su milanese, varesotto, comasco, lecchese e sulla Brianza. Alla fine degli eventi si prevedono accumuli superiori ai 150mm tra Alto Piemonte e Prealpi lombarde.

Tornera’ la neve su Valle d’Aosta e Piemonte, fin verso i 1700 metri: insomma una situazione piu’ autunnale che tardo primaverile. Piogge e temporali proseguiranno poi fino almeno al 10 maggio”.

 

 

E’ morto l’nventore degli occhiali da sci‎

E’ morto l’nventore degli occhiali da sci‎

Robert Earl “Bob” Smith e’ uno che allo sci ha dato tanto. E’ infatti lui l’inventore della doppia lente che permette a tutti noi di sciare senza che le lenti si appannano. Smith, e’ morto in California a 78 anni lo scorso 18 aprile in seguito ad un’operazione al cuore. Lui, a meta’ degli anni ’60, aveva inventato il rimedio antiappannamento e fondato la nota Smith Optics. Lui era un ortodontista con la passione dello sci, che praticava nello Utah. Una curiosità: prima che la sua azienda diventasse nota, Smith scambiava i suoi occhiali antiappannamento in cambio di uno skipass, un originale modo di fare marketing ma, evidentemente, efficace…

Livigno:mese di maggio tutti a sciare!

Livigno:mese di maggio tutti a sciare!

La stagione agonistica FIS si è definitivamente chiusa pochi giorni fa, le temperature si stanno alzando in tutta Europa, e la neve a valle è ormai scomparsa. Ma le precipitazioni di aprile hanno creato le condizioni per poter sciare ancora in alcune località. Vediamo i comprensori dove si potrà sciare nel mese di maggio.

Italia – Livigno (Sondrio): a Livigno si può sciare al Carosello 3000 fino al 13 maggio, data della chiusura definitiva. Da domani 2 maggio fino al termine lo skipass sarà gratuito e si potrà accedere alla seggiovia Federia oltre che alla telecabina Carosello 3000 di S.Rocco, sarà aperta anche la pista Polvere. Il 5 maggio riaprirà il Passo Forcola. Aperto anche lo snowpark Freestyle Team Livigno Park. Dal 6 al 13 Lara Gut si allenerà su queste nevi.

Italia – Cervinia (Aosta): impianti aperti sotto il Cervino fino al 6 maggio, compreso collegamento internazionale con Zermatt. Dal 7 maggio impianti chiusi fino alla riapertura estiva del Plateau Rosà; breve riapertura il 19/20 maggio per la tappa del Giro d’Italia per risalire fino a 3500m, con la possibilità di sciare sulla parte alta della pista del Ventina, con rientro alla stazione di Cime Bianche Laghi.

Italia – Presena (Brescia): con la cabinovia Tonale-Paradiso si arriva ai 2585m del Passo Paradiso, fino al 3 giugno

Italia – Passo Stelvio (Sondrio): il ghiacciaio più vasto d’europa riaprirà il 24 maggio, e sabato 26 ci sarà l’arrivo della ventesima tappa del Giro d’Italia, che transiterà ai 2578m del Passo.

Austria – Hintertux: sul ghiacciaio di Hintertux, nella Zillertal, si può sciare fino ai 3250m praticamente per 365 giorni all’anno. Al momento ci sono 19 impianti aperti, da sabato prossimo al 13 ottobre si applicheranno i prezzi estivi

Austria – Stubai: si trova nella Stubaital, non distante da Innsbruck, tra l’Alta Valle Isarco (italiana) e L’Oetztal (austriaca). Al momento ci sono oltre 4 metri a 3000 metri, 20 cm a 1700m, con 18 impianti e 25 piste aperte. Prezzi invernali fino al 6 maggio, primaverili fino al 17 giugno.

Austria – Soelden: oltre il Passo del Rombo, nell’Oetztal, la dove da moltissimi anni prende il via la Coppa del Mondo, si può ancora sciare sull’area del Rettenbach, grazie all’abbondanza di neve (oltre 3 metri sul ghiacciaio, a 3000m). La “Winter Ski Area” conta 8 impianti aperti e dovrebbe chiudere oggi, la “Glacier Ski Area” ha 5 impianti aperti e dovrebbe proseguire fino a maggio inoltrato.

Svizzera – Diavolezza (Grigioni): nella valle del Bernina, In Engadina, si può sciare sul Diavolezza, fino a 2975m. Al momento ci sono 5 impianti aperti e si potrà sciare fino al 27 maggio.

Svizzera – Zermatt (Vallese): sotto il Cervino, lato elvetico, si potrà sciare fino al 6 maggio nella zona del Matterhorn Glacier Paradise. Dopo la pausa si riprenderà dal 30 giugno.

Svizzera – Glacier 3000 (Berna): unica stazione aperta nella regione del Lago Lemano. Si può sciare fino a 3000m, al momento ci sono 7 impianti aperti. Si può sciare tutti i giorni fino al 6 maggio, e poi nel weekend fino al 27 maggio. Senza sci ai piedi si può salire sul ghiacciaio fino al 23 settembre.

Francia – Val Thorens: stazione a 2300m della Savoia. Si potrà sciare fino al 8 maggio.

Francia – Tignes: in Savoia, ai piedi della Grande Motte. E’ uno dei comuni più alti d’Europa e comprensorio di fama mondiale. Si potrà sciare fino al 8 maggio.
(martedì 1 maggio 2012)

 

 

Montagna:Transilvania informazioni per chi vuole visitarla e investire

Montagna:Transilvania informazioni per chi vuole visitarla e investire

La Transilvania è una delle province più romantiche della Romania. Situata al centro della Romania, si trova tra le montagne e le colline ed è immersa nei boschi: la catena montuosa dei Carpazi che percorre la Romania con dei posti davvero spettacolari . La natura è quasi intatta: acqua pura, vegetazione verde e vivace, con tanta flora e fauna. Sulle montagne del centro e dell’ ovest dei Carpazi si possono visitare dei posti selvaggi ancora intatti.
Le principali città sono: Cluj-Napoca situata in collina, Brasov eSibiu nella zona ai piedi dei Carpazi Meridionali, Timisoara – all’estremo Ovest, Sighisoara nella zona centrale, Bistrita, Alba-Iulia, Medias, Fagaras, Deva e altre.
Le culture si intrecciano tra: rumena, sassone e ungherese. Tutt’ora ci sono regioni e/o città dove si parlano due o tre lingue: rumena e ungherese.
Il clima continentale è: caldo secco d’estate e freddo secco d’inverno. La temperatura media varia: da 25-30° C d’estate ad –5 – 12° C d’inverno.
Qui si possono scoprire molti posti interessanti: posti adatti per chi pratica gli sport invernali, posti in montagna dove si possono praticare trekking, escursioni, camping, centri di cura, ma anche dei posti da visitare, come: castelli leggendari, città medievali, musei di arte e di cultura, chiese e monasteri in architettura gotica e bizantina antica; insomma dei posti che vale la pena visitare..
Tra questi posti da visitare ve ne raccomandiamo alcuni:

Brasov
Questa affascinate città medievale pittoresca è situata nell’immediata vicinanza della zona di montagna.
E’ una città importante di collegamento tra tre regioni: Moldova, Muntenia e Transilvania.
Dal XIV° sec. è considerata il centro commerciale, con tradizioni culturali (Un. Transilvania, teatri, Filarmonica Gh. Dima, biblioteche, musei), manifatturiero e artigianale della Transilvania.

Da visitare:
– i Monumenti architettonici in stile sassone antico siti nelle vicinanze della Chiesa Nera con le diverse torri, il monumento del XIV° secolo, i ruderi della cittadella antica ed il vecchio municipio (XVIII° sec.);
– la Cattedrale Evangelica (considerato monumento gotico della Transilvania);
– la Statua di J. Honterus;
– la Casa Hirscher (il mercato antico, costruita in stile dell’Europa dell’Ovest);
– la Chiesa Romano-Cattolica (stile barocco);
– le chiese ortodosse “Sf. Treime” (Santa Trinità) e “Adormirea Maicii Domnului” (La Madonna del Riposo);
– l’ex Monastero dei Francescani;
– le case medievali nella cittadella (stile rinascimentale XIV°, barocco neoclassico eclettico – XVIII°);
– la Chiesa Sf. Bartolomeu (San Bartolomeo in stile romano e gotico – XIII con orologio solare del 1652);
– la Chiesa Sf. Martin (San Martino);
– il Parco Centrale;
– la Chiesa “Buona Notizia”;
– le strutture della posta;
– il Municipio e Prefettura;
– la Chiesa evangelica magiara;
– la Chiesa Ortodossa Sf. Adormire (Santa del Riposo);
– il Museo di Arte;
– le vecchie case sassoni, l’università, le case in memoria dei Mureseni, i monumenti nel quartiere Schei ed altri.
Non lontano,, a 30 km circa, si trova il leggendario Castello Bran (costruito nelle Gole del Turco (Cheile Turcului) nel 1377-1378 sulla strada commerciale Brasov – Campulug )

Castello Bran: qui il principe Dracula è stato imprigionato, attualmente museo (da visitare assolutamente!)Castello Bran – si trova a 30 km da Brasov, il conosciuto posto turistico, balneare, centro di arte folcloristico e di etnografie.
Il castello fu costruito da Ludovico I in stile rinascimentale, fu poi territorio di Mircea cel Batran (Mircea il Grande, XIV° sec.), di Sigismondo di Lussemburgo (XV° sec.) e Iancu de Hunedoara (XV° sec.) e, successivamente, provincia di Brasov (dal 1920, residenza della Regina Maria), attualmente museo di arte medievale.

Da visitare:
il museo di etnografia, la dogana di Bran, la chiesa ortodossa “Cuvincioasa Parascheva” (Fedele Parascheva, 1820), la casa della Fam. Puscariu con il monumento I. Puscariu – letterario.
Da qui si possono organizzare visite turistiche sulle montagne Bucegi (C. Omu).
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Castello Peles e Pelisor – il castello della Famiglia Reale di Hohenzolern, attualmente museo.
Fu costruito per il Re Carol nel 1883 in stile architettonico sofisticato e si situa ai piedi della montagna a Sinaia, in un impressionante paesaggio montano. Questa località balneare è stata di elite visto la presenza del re.
Esistono numerose possibilità di svago: trekking in montagna, equitazione, e poi in inverno si può sciare.
Da qui parte una funivia per le vette delle montagne: molto spettacolare.
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Cittadella Sighisoara – una delle più meravigliose città medievali dell’Europa dell’Est, essendo la città in cui ha vissuto Vlad Dracul, il padre del principe Vlad Tepes (detto Dracula).

Sita nella zona centrale della Transilvania è un posto meraviglioso dal punto di vista turistico..
Cambia il nome cominciando dal 1280 (Castru Sex), 1282 (Schaasburg), 1298 (Segusvar), 1435 (Sighisoara).

Sighisoara: cittadella - castello; qui nasceva il principe DraculaDa visitare:
– il Museo Municipale di Storia ed Arte Feudale;
– la Torre dell’Orologio, Cittadella Medievale – complesso medievale (XIV° sec.);
– le 9 Torri che circondano la cittadella antica con le mura;
– il Bastione dell’Artiglieria (1551);
– la Chiesa del Monastero dei Domenicani;
– la Chiesa della Collina (1345, stile gotico e barocco);
– la Chiesa Evangelica in stile gotico (XVI° sec.);
– la Chiesa Ortodossa “L’entrata in chiesa della Madonna” (1788);
– la Galleria di legno (175 gradini, sec. XVII°);
– la Scuola Haltrich (1522);
– il ponte Mamut;
– la Casa in cui è vissuto Vlad Dracul (1431-1436) dove si trova il Museo delle Armi;
– la Casa Teutsch;
– la Casa con il capo di Cervo;
– la Casa veneziana;
– la Casa Schuller;
– la Cattedrale Ortodossa in stile neobizantino;
– la chiesa di Cornesti;
– l’obelisco e il cimitero degli eroi;
– Villa Franka – casa di riposo con una bella veduta sulla città;
– la collina Breite – bosco di quercia secolare dove si costruirà il “Dracula Park”.
>>>Continua

Sibiu: una delle note citta sassone della TransilvaniaSibiu – una delle più belle città sassoni. Situata nella zona centrale della Transilvania e costruita con strade e colori tipici sassoni.
Si possono visitare il Museo Brukental, il museo della tecnologia popolare, le rovine della località dacio – romana Cedonia (dove sono state scoperte le rovine neolitiche e dell’epoca del ferro – strumenti di bronzo dal XII° sec. a.C.), case sassoni (dal XII° sec. la città è stata colonizzata dai sassoni – 1366; tra il 1703-1791 e il 1849-1865 – residenza dei governatori e capitale della Transilvania).
E’ un eccellente centro economico, culturale (università, teatri, biblioteche) e turistico.

Da visitare:
– la Chiesa Evangelica Santa Maria (XIII° sec., stile gotico);,
– la chiesa dell’Ospedale;
– la chiesa delle Minoranze;
– la chiesa delle Orsoline (1479, stile gotico);
– la Chiesa romano-cattolica (XVIII° sec.);
– la Chiesa ortodossa Buona Notizia e Santi Apostoli Pietro e Paolo;
– la Chiesa ortodossa San Luca;
– l’ex Monastero dei francescani, la chiesa riformata-calvinista;
– la Cattedrale Ortodossa “Sfanta Treime” (Santa Trinità),
– il muro della difesa;
– le diverse torri, i bastioni;,
– la Casa delle arti, e altre case come Johann Lula, Weidner, Haller, Reissen;
– la Casa del liceo Brukenthal;
– il Palazzo Brukenthal;
– il ponte metallico
– il parco Dumbrava.

L’eccellente posizionamento della città permette la realizzazione di escursioni nei paesi nelle vicinanze della montagna, come Sibietul, paese dove esiste un museo delle icone.
>>>Continua

Cluj-Napoca – città capo provincia: centro commerciale, industriale, centro universitario (Un. Babes-Bolyai), con aeroporto internazionale, con opere e teatri, istituti di ricerca.
E’ conosciuta come Napoca nell’epoca dacio-romana, municipio sotto l’ imperatore Adriano (124 d.C.) e colonia sotto Marco Aurelio (180 d.C.).

Da visitare:
– i frammenti dei muri della cittadella (XII° sec.);
– la chiesa del monastero benedettino (1222, ric. nel XV° sec. in stile gotico);
– la chiesa romano-cattolica Sf. Mihai (San Michele XIV° sec.);
– lo stile gotico e neogotico nel XIX sec.) con la statua di Matei Corvin;
– la chiesa riformata (stile gotico) con la statua di San Georgico;
– la cattedrale evangelica (sec. XIX°);
– lo stile barocco (arch. G. Winkler);
– il monastero dominicano (XIV° sec., stile gotico);
– la Casa di Matei Corvin in stile gotico –rinascimentale;
– il palazzo del Museo Etnografico della Transilvania;
– il Museo Nazionale di Storia della Transilvania (con gli strumenti daci);
– il Palazzo Banffy (sec. XVIII°, stile barocco) – momentaneamente Museo di Arte;
– il Bastione dei Sarti;
– la chiesa dei gesuiti in stile barocco e la chiesa (ex) minoritaria;
– la chiesa romano-cattolica Santa Elisabetta (1700);
– il Palazzo Teleki (sec. XVIII° in stile neoclassico);
– il Palazzo Tholdalogi (sec. XIX°);
– la chiesa romano-cattolica San Pietro (XIV° sec., rinnovata nel sec. XIX°);
– la Cattedrale Ortodossa “Adormirea Maicii Domnului” (Il Riposo della Madonna, XX° sec., stile romano – bizantino);
– la Chiesa Riformata;
– il Palazzo del Municipio;
– la Torre dei Pompieri (sec. XV°);
– la Torre dei Muratori (sec. XV°);
– l’ Università Babes-Bolyai (1872) e la Biblioteca (1906);
– il Teatro Nazionale (1906);
– il Museo Memoriale Emil Isac;
– il Giardino Botanico (14 ha) e il Museo Botanico;
– la statua di Mihai Viteazul (Michele il Vincitore);
– il Monumento agli Eroi Ferrovieri;
– il Monumento della “Scuola Transilvana”;
– la statua di Avram Iancu;
– il Monumento agli eroi rumeni;
 la Casa di Cultura degli Studenti;
– la Casa degli universitari, la Sala degli Sport;
– l’obelisco ed il gruppo delle statue “Horia, Closca e Crisan”;
– la Collina della Cittadella: la vista della città;
– le rovine di un rudere nel bosco Hoia (sec. XVIII°);
– il Museo Etnografico;
– le fonti di acqua minerale curativa nel quartiere Somesani.

Alba-Iulia – città capoluogo di provincia.
Qui sono state scoperte delle tracce dell’epoca del neolitico: bronzo e ferro.
La città dacia si chiamava Tharmis, dove esisteva il centro militare, amministrativo ed economico della Dacia romana (Apulum), poi cambiò il nome in Balgrad (Cittadella Bianca), poi in Alba Carolina oppure Karlsburg (sec. XI° e XII°), ex capitale dei Paesi Rumeni Uniti sotto Mihai Viteazul (Michele il Vincitore), centro importante della Rivoluzione del 1848 e simbolo dell’unità nazionale dal 1918, importante centro economico, culturale (università e musei) e turistico.

Da visitare:
– il Museo di Archeologia, di Storia ed Etnografia,
– la Sala dell’Unità (dove si è firmato l’atto dell’Unità della Transilvania con la Romania nel 1918),
– la Biblioteca Batthyaneum (del 1794, con 60.000 libri, documenti e manoscritti tra cui anche il Codex Aurex dal sec. IX°),
– la Cattedrale romano-cattolica San Michele (sec. XIII° in stile neoromanico, gotico, barocco, rinascimentale) dove si trova la salma di Iancu de Hunedoara,
– la Cattedrale ortodossa (1921, stile rumeno antico) dove è stato incoronato il re Ferdinand I, il Palazzo Princiar (sec. XIV°),
– il Palazzo Apor (sec. XVII° stile Neorenascimentale con influenze barocche),
– la Cittadella (1714-1734 in stile Vauban),
– l’obelisco di “Horia, Closca e Crisan”,
– la statua di Mihai Viteazul (Michele il Vincitore, realizzata dallo scultore Oscar Han),
– la statua della Lupa Capitolina (donazione del 1933 dalla città italiana di Alessandria),
– la statua di Iuliu Maniu, i busti di I.I.C. Bratianu e Pan Halippa,
– le chiese ortodosse Il Riposo della Madonna (sec. XVII°), Buona Notizia (sec. XVIII°), Santi Apostoli Pietro e Paolo (sec. XVIII°), – la statua di San Giovanni Battista e la chiesa di legno (sec. XVIII° spostata nella località Acmariu, com. Blandiana),
– le vestigia romane: la casta della legione romana della XIII° Gemina,
– le vestigia romane delle città Colonia Nova Apulensis e Colonia Apulensis (loc. Partos).

 

Un modenese ai vertici della Federazione Sci‎

Un modenese ai vertici della Federazione Sci‎

Sestola (Modena), 29 aprile 2012 – Il monte Cimone festeggia Flavio Rodanuovo presidente della Federazione italiana sport invernali, tecnico e allenatore di grande livello. Con l’elezione di Roda ai vertici Fisisi può dire che lo sci italiano è targato Emilia Romagna se si calcola che Luciano Magnanipresidente nazionale del Collegio mestri di sci, è il direttore della scuola sciistica di Sestola.

L’occasione per un brindisi è stata organizzata proprio al ristorante del campeggio di Sestola dove si sono riunitiFlavio Roda, Luciano Magnani e con loro Gaetano Coppi, abetonese ma modenese di adozione poichè abita a Sassuolo, storico presidente della Fisi degli anni d’oro. Al tavolo di una pranzo d’eccellenza vista l’occasione (in cucina Ulisse Pasquali e Beppe «Mingo» Mingozzi) anche sette sindaciMarco Bonucchi di Sestola, Lorenzo Lugli di Fanano, Giancarlo Cargioli di Riolunato, Maurizio Cadegiani di Montecreto, Luciana Serra di Lama Mocogno, Elisabetta Tanari di Gaggio Montano (Bologna), Gian Piero Danti (Abetone).

Presenti anche, fra gli altri, Luigi Quattrinidirettore degli impianti del Consorzio del CimoneLuciano Belluzzi, organizzatore di Skipass, Pierangelo Barattavice comandante regionale della Forestale e tanti maestri di sci. Flavio Roda, grande amico del Cimone ha detto: «Sarò il presidente di tutti ma l’Appennino emiliano è nel mio cuore e nella mia storia e quindi cercherò di impegnarmi anche per questa terra che ora esprime i vertici della federazione e dei maestri di sci».

Gaetano Coppi, in un ideale patto fra passato e futuro, ha stretto la mano a entrambi mentre il sindaco di Sestola ha consegnato una targa della città a RodaLuciano Magnani ha ricordato i passi da gigante fatti dall’Emilia Romagna nello sci. «A parte due campioni come Tomba e Razzoli, quindici anni fa la nostra regione esprimeva solo due allenatori. Oggi ci sono 50 allenatori e 4 istruttori federali oltre ad un numero altissimo di maestri di sci». Cin cin e sguardo oltre l’estate verso il prossimo inverno sulle piste.