Categoria: Montagna

Montagna:Transilvania informazioni per chi vuole visitarla e investire

Montagna:Transilvania informazioni per chi vuole visitarla e investire

La Transilvania è una delle province più romantiche della Romania. Situata al centro della Romania, si trova tra le montagne e le colline ed è immersa nei boschi: la catena montuosa dei Carpazi che percorre la Romania con dei posti davvero spettacolari . La natura è quasi intatta: acqua pura, vegetazione verde e vivace, con tanta flora e fauna. Sulle montagne del centro e dell’ ovest dei Carpazi si possono visitare dei posti selvaggi ancora intatti.
Le principali città sono: Cluj-Napoca situata in collina, Brasov eSibiu nella zona ai piedi dei Carpazi Meridionali, Timisoara – all’estremo Ovest, Sighisoara nella zona centrale, Bistrita, Alba-Iulia, Medias, Fagaras, Deva e altre.
Le culture si intrecciano tra: rumena, sassone e ungherese. Tutt’ora ci sono regioni e/o città dove si parlano due o tre lingue: rumena e ungherese.
Il clima continentale è: caldo secco d’estate e freddo secco d’inverno. La temperatura media varia: da 25-30° C d’estate ad –5 – 12° C d’inverno.
Qui si possono scoprire molti posti interessanti: posti adatti per chi pratica gli sport invernali, posti in montagna dove si possono praticare trekking, escursioni, camping, centri di cura, ma anche dei posti da visitare, come: castelli leggendari, città medievali, musei di arte e di cultura, chiese e monasteri in architettura gotica e bizantina antica; insomma dei posti che vale la pena visitare..
Tra questi posti da visitare ve ne raccomandiamo alcuni:

Brasov
Questa affascinate città medievale pittoresca è situata nell’immediata vicinanza della zona di montagna.
E’ una città importante di collegamento tra tre regioni: Moldova, Muntenia e Transilvania.
Dal XIV° sec. è considerata il centro commerciale, con tradizioni culturali (Un. Transilvania, teatri, Filarmonica Gh. Dima, biblioteche, musei), manifatturiero e artigianale della Transilvania.

Da visitare:
– i Monumenti architettonici in stile sassone antico siti nelle vicinanze della Chiesa Nera con le diverse torri, il monumento del XIV° secolo, i ruderi della cittadella antica ed il vecchio municipio (XVIII° sec.);
– la Cattedrale Evangelica (considerato monumento gotico della Transilvania);
– la Statua di J. Honterus;
– la Casa Hirscher (il mercato antico, costruita in stile dell’Europa dell’Ovest);
– la Chiesa Romano-Cattolica (stile barocco);
– le chiese ortodosse “Sf. Treime” (Santa Trinità) e “Adormirea Maicii Domnului” (La Madonna del Riposo);
– l’ex Monastero dei Francescani;
– le case medievali nella cittadella (stile rinascimentale XIV°, barocco neoclassico eclettico – XVIII°);
– la Chiesa Sf. Bartolomeu (San Bartolomeo in stile romano e gotico – XIII con orologio solare del 1652);
– la Chiesa Sf. Martin (San Martino);
– il Parco Centrale;
– la Chiesa “Buona Notizia”;
– le strutture della posta;
– il Municipio e Prefettura;
– la Chiesa evangelica magiara;
– la Chiesa Ortodossa Sf. Adormire (Santa del Riposo);
– il Museo di Arte;
– le vecchie case sassoni, l’università, le case in memoria dei Mureseni, i monumenti nel quartiere Schei ed altri.
Non lontano,, a 30 km circa, si trova il leggendario Castello Bran (costruito nelle Gole del Turco (Cheile Turcului) nel 1377-1378 sulla strada commerciale Brasov – Campulug )

Castello Bran: qui il principe Dracula è stato imprigionato, attualmente museo (da visitare assolutamente!)Castello Bran – si trova a 30 km da Brasov, il conosciuto posto turistico, balneare, centro di arte folcloristico e di etnografie.
Il castello fu costruito da Ludovico I in stile rinascimentale, fu poi territorio di Mircea cel Batran (Mircea il Grande, XIV° sec.), di Sigismondo di Lussemburgo (XV° sec.) e Iancu de Hunedoara (XV° sec.) e, successivamente, provincia di Brasov (dal 1920, residenza della Regina Maria), attualmente museo di arte medievale.

Da visitare:
il museo di etnografia, la dogana di Bran, la chiesa ortodossa “Cuvincioasa Parascheva” (Fedele Parascheva, 1820), la casa della Fam. Puscariu con il monumento I. Puscariu – letterario.
Da qui si possono organizzare visite turistiche sulle montagne Bucegi (C. Omu).
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Castello Peles e Pelisor – il castello della Famiglia Reale di Hohenzolern, attualmente museo.
Fu costruito per il Re Carol nel 1883 in stile architettonico sofisticato e si situa ai piedi della montagna a Sinaia, in un impressionante paesaggio montano. Questa località balneare è stata di elite visto la presenza del re.
Esistono numerose possibilità di svago: trekking in montagna, equitazione, e poi in inverno si può sciare.
Da qui parte una funivia per le vette delle montagne: molto spettacolare.
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Cittadella Sighisoara – una delle più meravigliose città medievali dell’Europa dell’Est, essendo la città in cui ha vissuto Vlad Dracul, il padre del principe Vlad Tepes (detto Dracula).

Sita nella zona centrale della Transilvania è un posto meraviglioso dal punto di vista turistico..
Cambia il nome cominciando dal 1280 (Castru Sex), 1282 (Schaasburg), 1298 (Segusvar), 1435 (Sighisoara).

Sighisoara: cittadella - castello; qui nasceva il principe DraculaDa visitare:
– il Museo Municipale di Storia ed Arte Feudale;
– la Torre dell’Orologio, Cittadella Medievale – complesso medievale (XIV° sec.);
– le 9 Torri che circondano la cittadella antica con le mura;
– il Bastione dell’Artiglieria (1551);
– la Chiesa del Monastero dei Domenicani;
– la Chiesa della Collina (1345, stile gotico e barocco);
– la Chiesa Evangelica in stile gotico (XVI° sec.);
– la Chiesa Ortodossa “L’entrata in chiesa della Madonna” (1788);
– la Galleria di legno (175 gradini, sec. XVII°);
– la Scuola Haltrich (1522);
– il ponte Mamut;
– la Casa in cui è vissuto Vlad Dracul (1431-1436) dove si trova il Museo delle Armi;
– la Casa Teutsch;
– la Casa con il capo di Cervo;
– la Casa veneziana;
– la Casa Schuller;
– la Cattedrale Ortodossa in stile neobizantino;
– la chiesa di Cornesti;
– l’obelisco e il cimitero degli eroi;
– Villa Franka – casa di riposo con una bella veduta sulla città;
– la collina Breite – bosco di quercia secolare dove si costruirà il “Dracula Park”.
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Sibiu: una delle note citta sassone della TransilvaniaSibiu – una delle più belle città sassoni. Situata nella zona centrale della Transilvania e costruita con strade e colori tipici sassoni.
Si possono visitare il Museo Brukental, il museo della tecnologia popolare, le rovine della località dacio – romana Cedonia (dove sono state scoperte le rovine neolitiche e dell’epoca del ferro – strumenti di bronzo dal XII° sec. a.C.), case sassoni (dal XII° sec. la città è stata colonizzata dai sassoni – 1366; tra il 1703-1791 e il 1849-1865 – residenza dei governatori e capitale della Transilvania).
E’ un eccellente centro economico, culturale (università, teatri, biblioteche) e turistico.

Da visitare:
– la Chiesa Evangelica Santa Maria (XIII° sec., stile gotico);,
– la chiesa dell’Ospedale;
– la chiesa delle Minoranze;
– la chiesa delle Orsoline (1479, stile gotico);
– la Chiesa romano-cattolica (XVIII° sec.);
– la Chiesa ortodossa Buona Notizia e Santi Apostoli Pietro e Paolo;
– la Chiesa ortodossa San Luca;
– l’ex Monastero dei francescani, la chiesa riformata-calvinista;
– la Cattedrale Ortodossa “Sfanta Treime” (Santa Trinità),
– il muro della difesa;
– le diverse torri, i bastioni;,
– la Casa delle arti, e altre case come Johann Lula, Weidner, Haller, Reissen;
– la Casa del liceo Brukenthal;
– il Palazzo Brukenthal;
– il ponte metallico
– il parco Dumbrava.

L’eccellente posizionamento della città permette la realizzazione di escursioni nei paesi nelle vicinanze della montagna, come Sibietul, paese dove esiste un museo delle icone.
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Cluj-Napoca – città capo provincia: centro commerciale, industriale, centro universitario (Un. Babes-Bolyai), con aeroporto internazionale, con opere e teatri, istituti di ricerca.
E’ conosciuta come Napoca nell’epoca dacio-romana, municipio sotto l’ imperatore Adriano (124 d.C.) e colonia sotto Marco Aurelio (180 d.C.).

Da visitare:
– i frammenti dei muri della cittadella (XII° sec.);
– la chiesa del monastero benedettino (1222, ric. nel XV° sec. in stile gotico);
– la chiesa romano-cattolica Sf. Mihai (San Michele XIV° sec.);
– lo stile gotico e neogotico nel XIX sec.) con la statua di Matei Corvin;
– la chiesa riformata (stile gotico) con la statua di San Georgico;
– la cattedrale evangelica (sec. XIX°);
– lo stile barocco (arch. G. Winkler);
– il monastero dominicano (XIV° sec., stile gotico);
– la Casa di Matei Corvin in stile gotico –rinascimentale;
– il palazzo del Museo Etnografico della Transilvania;
– il Museo Nazionale di Storia della Transilvania (con gli strumenti daci);
– il Palazzo Banffy (sec. XVIII°, stile barocco) – momentaneamente Museo di Arte;
– il Bastione dei Sarti;
– la chiesa dei gesuiti in stile barocco e la chiesa (ex) minoritaria;
– la chiesa romano-cattolica Santa Elisabetta (1700);
– il Palazzo Teleki (sec. XVIII° in stile neoclassico);
– il Palazzo Tholdalogi (sec. XIX°);
– la chiesa romano-cattolica San Pietro (XIV° sec., rinnovata nel sec. XIX°);
– la Cattedrale Ortodossa “Adormirea Maicii Domnului” (Il Riposo della Madonna, XX° sec., stile romano – bizantino);
– la Chiesa Riformata;
– il Palazzo del Municipio;
– la Torre dei Pompieri (sec. XV°);
– la Torre dei Muratori (sec. XV°);
– l’ Università Babes-Bolyai (1872) e la Biblioteca (1906);
– il Teatro Nazionale (1906);
– il Museo Memoriale Emil Isac;
– il Giardino Botanico (14 ha) e il Museo Botanico;
– la statua di Mihai Viteazul (Michele il Vincitore);
– il Monumento agli Eroi Ferrovieri;
– il Monumento della “Scuola Transilvana”;
– la statua di Avram Iancu;
– il Monumento agli eroi rumeni;
 la Casa di Cultura degli Studenti;
– la Casa degli universitari, la Sala degli Sport;
– l’obelisco ed il gruppo delle statue “Horia, Closca e Crisan”;
– la Collina della Cittadella: la vista della città;
– le rovine di un rudere nel bosco Hoia (sec. XVIII°);
– il Museo Etnografico;
– le fonti di acqua minerale curativa nel quartiere Somesani.

Alba-Iulia – città capoluogo di provincia.
Qui sono state scoperte delle tracce dell’epoca del neolitico: bronzo e ferro.
La città dacia si chiamava Tharmis, dove esisteva il centro militare, amministrativo ed economico della Dacia romana (Apulum), poi cambiò il nome in Balgrad (Cittadella Bianca), poi in Alba Carolina oppure Karlsburg (sec. XI° e XII°), ex capitale dei Paesi Rumeni Uniti sotto Mihai Viteazul (Michele il Vincitore), centro importante della Rivoluzione del 1848 e simbolo dell’unità nazionale dal 1918, importante centro economico, culturale (università e musei) e turistico.

Da visitare:
– il Museo di Archeologia, di Storia ed Etnografia,
– la Sala dell’Unità (dove si è firmato l’atto dell’Unità della Transilvania con la Romania nel 1918),
– la Biblioteca Batthyaneum (del 1794, con 60.000 libri, documenti e manoscritti tra cui anche il Codex Aurex dal sec. IX°),
– la Cattedrale romano-cattolica San Michele (sec. XIII° in stile neoromanico, gotico, barocco, rinascimentale) dove si trova la salma di Iancu de Hunedoara,
– la Cattedrale ortodossa (1921, stile rumeno antico) dove è stato incoronato il re Ferdinand I, il Palazzo Princiar (sec. XIV°),
– il Palazzo Apor (sec. XVII° stile Neorenascimentale con influenze barocche),
– la Cittadella (1714-1734 in stile Vauban),
– l’obelisco di “Horia, Closca e Crisan”,
– la statua di Mihai Viteazul (Michele il Vincitore, realizzata dallo scultore Oscar Han),
– la statua della Lupa Capitolina (donazione del 1933 dalla città italiana di Alessandria),
– la statua di Iuliu Maniu, i busti di I.I.C. Bratianu e Pan Halippa,
– le chiese ortodosse Il Riposo della Madonna (sec. XVII°), Buona Notizia (sec. XVIII°), Santi Apostoli Pietro e Paolo (sec. XVIII°), – la statua di San Giovanni Battista e la chiesa di legno (sec. XVIII° spostata nella località Acmariu, com. Blandiana),
– le vestigia romane: la casta della legione romana della XIII° Gemina,
– le vestigia romane delle città Colonia Nova Apulensis e Colonia Apulensis (loc. Partos).

 

Un modenese ai vertici della Federazione Sci‎

Un modenese ai vertici della Federazione Sci‎

Sestola (Modena), 29 aprile 2012 – Il monte Cimone festeggia Flavio Rodanuovo presidente della Federazione italiana sport invernali, tecnico e allenatore di grande livello. Con l’elezione di Roda ai vertici Fisisi può dire che lo sci italiano è targato Emilia Romagna se si calcola che Luciano Magnanipresidente nazionale del Collegio mestri di sci, è il direttore della scuola sciistica di Sestola.

L’occasione per un brindisi è stata organizzata proprio al ristorante del campeggio di Sestola dove si sono riunitiFlavio Roda, Luciano Magnani e con loro Gaetano Coppi, abetonese ma modenese di adozione poichè abita a Sassuolo, storico presidente della Fisi degli anni d’oro. Al tavolo di una pranzo d’eccellenza vista l’occasione (in cucina Ulisse Pasquali e Beppe «Mingo» Mingozzi) anche sette sindaciMarco Bonucchi di Sestola, Lorenzo Lugli di Fanano, Giancarlo Cargioli di Riolunato, Maurizio Cadegiani di Montecreto, Luciana Serra di Lama Mocogno, Elisabetta Tanari di Gaggio Montano (Bologna), Gian Piero Danti (Abetone).

Presenti anche, fra gli altri, Luigi Quattrinidirettore degli impianti del Consorzio del CimoneLuciano Belluzzi, organizzatore di Skipass, Pierangelo Barattavice comandante regionale della Forestale e tanti maestri di sci. Flavio Roda, grande amico del Cimone ha detto: «Sarò il presidente di tutti ma l’Appennino emiliano è nel mio cuore e nella mia storia e quindi cercherò di impegnarmi anche per questa terra che ora esprime i vertici della federazione e dei maestri di sci».

Gaetano Coppi, in un ideale patto fra passato e futuro, ha stretto la mano a entrambi mentre il sindaco di Sestola ha consegnato una targa della città a RodaLuciano Magnani ha ricordato i passi da gigante fatti dall’Emilia Romagna nello sci. «A parte due campioni come Tomba e Razzoli, quindici anni fa la nostra regione esprimeva solo due allenatori. Oggi ci sono 50 allenatori e 4 istruttori federali oltre ad un numero altissimo di maestri di sci». Cin cin e sguardo oltre l’estate verso il prossimo inverno sulle piste.

 

SEGNO POSITIVO PER STAGIONE SCI IN VALLE D’AOSTA

SEGNO POSITIVO PER STAGIONE SCI IN VALLE D’AOSTA

AOSTA, 28 APR – Chiude con un segno positivo la stagione dello sci in Valle d’Aosta. Tra i numerosi sorrisi, pero’, spunta anche qualche sofferenza, come dimostrano i bilanci dei principali comprensori.

A favorire le stazioni valdostane quest’anno e’ stata senza dubbio la neve, arrivata con un po’ di ritardo rispetto alle previsioni ma comunque abbondante rispetto ad altre regioni del Nord Italia. La miglior performance e’ stata quella di Cervinia, che ha sfruttato la partenza anticipata a novembre.

Il risultato parziale degli incassi si attesta sul +13%. Sorride anche La Thuile, che registra un aumento del 3-4% degli incassi.

Nonostante una stagione piu’ corta – 120 giorni di apertura impianti contro i 142 dell’anno precedente – c’e’ soddisfazione anche tra gli operatori di Pila dove sia i passaggi (oltre 4 milioni) sia gli incassi (oltre 8 milioni di euro) sono stabili rispetto al 2010-2011.

Passando alle ‘note dolenti’, hanno chiuso con una lieve flessione Courmayeur e Monterosaski, ‘pagando’ il maltempo (soprattutto nei fine settimana) e l’apertura ritardata. Ai piedi del Monte Bianco il calo e’ stato del 6,9% negli incassi e del 10% nelle presenze, sotto il Monte Rosa la flessione degli incassi si e’ attestata sul 5%. (ANSA).

TRENTINO MTB ALZA IL SIPARIO. VALDINON BIKE DI LIVELLO PER LA …PRIMA

TRENTINO MTB ALZA IL SIPARIO. VALDINON BIKE DI LIVELLO PER LA …PRIMA

Domenica si corre la ValdiNon Bike a Cavareno (TN)

Al via i vincitori assoluti del 2011 Zanasca e Zamboni

Sfide calde con Fruet, Debertolis, Egger, Zocca, Campuzano e Paolazzi

Fino a settembre sarà un trionfo di off road in tutto il Trentino

 

 

Trentino MTB al decollo domenica in Val di Non, con la ValdiNon Bike di 42 km e 870 metri di dislivello, tutti da cavalcare attraverso i meleti e gli sterrati di questa parte di Trentino.

Sfogliando la starting list della gara di Cavareno – le cui iscrizioni hanno superato quelle dello scorso anno – saltano subito all’occhio quelle che saranno le sfide senza esclusione di colpi…di pedale, sia al maschile che al femminile. Partendo proprio dalla gara in rosa, Stefania Zanasca è chiamata a difendere il titolo conquistato nel 2011 quando al termine delle sette gare del circuito salì sul primo gradino del podio, precedendo la veronese Lorena Zocca e la trentina Claudia Paolazzi. Tutte e tre hanno già prenotato un posto in prima fila per la prova in Val di Non, e si attendono scintille in sella per accaparrarsi il maggior numero possibile di punti fin da subito. A guastare la festa sul podio di coloro che con Trentino MTB hanno un rapporto…vincente (anche la Zocca vinse il circuito nel 2010), ci saranno forti avversarie come la messicana campionessa panamericana in carica Daniela Campuzano, l’altra élite trentina Lorenza Menapace, la portacolori del Team Scott Vanessa Tirloni o l’emiliana Mariangela Cerati.

Nella gara uomini, Andrea Zamboni, “padrone” assoluto delle ultime due edizioni di Trentino MTB e da quest’anno élite con la maglia del Team TiTiCi LGL, dovrà cercare i primi importanti punti per porre le fondamenta ad una storica terza vittoria del circuito che non avrebbe precedenti. In Val di Non, tuttavia, la concorrenza porta i nomi del nazionale cross country e vicino di casa di Zamboni (entrambi trentini della Valsugana) Martino Fruet, dell’ex campione del mondo marathon Massimo Debertolis, dell’alfiere Silmax Cannondale Johannes Schweiggl e di alcuni altri élite come Guenter Egger o Dario Steinacher, in passato protagonisti sugli sterrati di Trentino MTB. Al via ci saranno anche tanti vincitori del circuito 2011 nelle categorie master, come il più volte iridato Silvano Janes e i vari Ivan Degasperi, Dimitri Modesti, Rolando Inama o Stefan Ludwig.

La ValdiNon Bike, come sempre organizzata da ValdiNon SportGestion, propone come detto una “maratona” di 42 km, ma i dislivelli sono assolutamente abbordabili per qualsiasi tipo di preparazione. La quasi totalità del tracciato è in fuoristrada e la scalata al Monte Arsen (fino a 1330 metri) è l’indubbio momento clou, dove spesso in passato si sono decise le sorti di classifica. Un tratto di questa salita sarà anche cronometrato ai fini della Classifica dello Scalatore del circuito, lo scorso anno vinta da Zamboni e dalla Zocca.

Dopo la prova in Val di Non, Trentino MTB andrà all’attacco del Passo Tremalzo nell’Alto Garda con la Ledro Bike del 13 maggio. In finir di primavera (15-17 giugno), il 1000Grobbe Bike Challenge – 100 km dei Forti propone una tre giorni imperdibile sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, seguirà la Lessinia Bike nel parco regionale dei Lessini il 29 luglio. Il treno a due ruote proseguirà la propria marcia sui binari della Vecia Ferovia dela Val de Fiemme il 5 agosto e a settembre si sposterà sulle Dolomiti fassane con la Polartec Val di Fassa Bike, quest’anno valida anche per la Coppa del Mondo Marathon. La chiusura dei giochi è affidata alla 3T Bike di Telve Valsugana il 30 settembre, e solo allora conosceremo i successori di Zamboni e Zanasca nella assoluta di un challenge che nelle tre edizioni scorse è riuscito ad attirare al via circa 20.000 bikers.

Tutte le gare del circuito in provincia di Trento – eccezion fatta per la Lessinia Bike – propongono una giornata di vigilia dedicata alle nuove generazioni di bikers con gli eventi “Mini” e altre gare che coinvolgono e divertono sempre un gran numero di atleti in erba. Nel pomeriggio di domani, quindi, a Cavareno scatteranno la “Mini ValdiNon Bike” per i giovani fino a 12 anni e la “ValdiNon Bike Giovanissimi” per le categorie tesserati da G1 a G6. Perché con Trentino MTB la mountain bike è davvero per tutti.

La gara di domenica prenderà il via dal prato nei pressi della Tennis Halle di Cavareno alle 10,30.

Info: www.trentinomtb.com

 

turismo invernale ed estivo in Romania prezzi bassi, imprese e aziende agevolati da tasse bassissime

turismo invernale ed estivo in Romania prezzi bassi, imprese e aziende agevolati da tasse bassissime

A quanto pare, stando all’interpretazione della decisione 2012/181/UE del alle imprese è stato concesso l’esonero da tutti gli adempimenti previsti ai fini per le società con volume d’affari entro i 65 mila euro. Tal disposizione estende così la soglia di generalizzata bloccata a 35mila euro nell’ambito del sistema Iva.

La decisione 2012/181/UE del Consiglio Europeo concretamente autorizza la a derogare al sistema comune d’ in relazione alla previsione di cui all’articolo 287, punto 18, della direttiva 2006/112/CE aprendo particolari scenari sul fronte dello dell’ comunitaria. Il tutto sarà valido fino alla entrata in vigore di un’apposita direttiva in cui dovrà essere indicata la modifica degli importi massimali del volume di affari annuo. Nel caso in cui tutto ciò non avvenisse entro il 31 dicembre 2014 la data indicata varrà come termine finale di applicazione della misura speciale di deroga introdotta con la decisione 2012/181/UE.

Riassumendo: ai contribuenti che conseguano annualmente un volume di affari non superiore al controvalore pari a 65mila euro è concesso l’esonero dagli adempimenti previsti ai fini Iva come descritto nel titolo XI, capi da 2 a 6, della direttiva 2006/112/CE.

Andando oltre, il titolo XII consente agli Stati membri la possibilità di optare per l’applicazione di un regime speciale Iva a favore delle piccole imprese mentre la misura in oggetto non è altro che una estensione, in ambito soggettivo, alle imprese con  volume di affari da 65mila euro in luogo dei 35mila previsti in maniera generalizzata nell’ambito del sistema Iva.

Gli intrecci sul fronte della pianificazione fiscale sono innumerevoli; resta da capire se questa decisione permetterà lo sviluppo dell’imprenditoria locale o se, come succede di routine, un potenziale incentivo si trasformerà in un boomerang per creare operazioni non del tutto limpide

 

APPUNTAMENTO A TRENTO PER GLI SCALATORI CON IL BIS DE “LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL”

APPUNTAMENTO A TRENTO PER GLI SCALATORI CON IL BIS DE “LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL”

Dal 20 al 22 luglio La Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone – Trofeo Wilier Triestina

Da Trento si scala il Monte Bondone su tre percorsi con anche una Cronoscalata

Doppio appuntamento del circuito mondiale UCI World Cycling Tour

Tanti pacchetti vacanza per coniugare sport e relax

Non sono certo questi i tempi, ma a fine luglio è sempre così, caldo afoso in città, voglia di libertà all’aria aperta, relax, anche con la famiglia o con gli amici.

Salire in quota è un toccasana unico, la montagna attaccata alla città una rara chicca, e se la passione è quella del pedale allora La Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone – Trofeo Wilier Triestina è la risposta giusta. Il menu è di quelli ricchi, con doppio appuntamento il 20 e il 22 luglio sempre sul Monte Bondone e nella città di Trento, con anche un pacchetto ospitalità di tre giorni a dir poco invitante.

Leggermente anticipata rispetto al passato nella data, la gara proposta dall’ASD Charly Gaul Internazionale insieme all’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi è un condensato di sport e turismo. Per rendere ancora più appetibile l’invito Elda Verones, direttore della ApT e alla guida del comitato organizzatore, replica con un nuovo evento, il venerdì precedente l’attesa granfondo su strada andrà infatti in scena una nuova Cronoscalata di 6 km, da Campo di Lasino a Vason.

Un gustoso antipasto alla gara della domenica, che anche quest’anno si propone con tre percorsi, adatti a tutti i livelli anche se chiaramente è rivolta a chi sa issarsi con forza sui pedali perché La Leggendaria Charly Gaul, forte della dedica che porta in dote, è una gara per scalatori.

Per gli amanti di cronometro e salita quest’anno c’è in più anche la citata new entry, la Cronoscalata del 20 luglio nel tardo pomeriggio, davvero lo stimolo ideale per passare tre giornate di sport e vacanza a Trento e sul Monte Bondone. È una “crono” leggera, nella distanza e nel dislivello di 170 metri, un modo intelligente per scaldare i muscoli, approfittare della fresca brezza di montagna ed organizzare il sabato di vigilia per un sopralluogo del percorso, oppure per trascorrere qualche ora in città, sui laghi che fanno da cornice a La Leggendaria Charly Gaul o nei prati del Monte Bondone.

La montagna per eccellenza del capoluogo trentino è un must per chi ama la salita, una montagna determinante in tante tappe del Giro d’Italia ed anche in quell’indimenticabile 8 giugno del ’56 con l’epica impresa del campione lussemburghese Charly Gaul.

Ce n’è per tutti i gusti, si diceva, un Corto di 53 km e  2.103 m/dsl che, dopo una cavalcata in Val d’Adige e in Val di Cembra, propone proprio la mitica salita Charly Gaul dal versante est del Monte Bondone. Poi c’è il Medio (69 km, dislivello 2.246 m) con il Monte Bondone che offre le sue costole a sud con una serie di tornanti a sbalzo sulla Valle dell’Adige, infine il Lungo che ricalca il Medio fino a località Viote, poi scende in Valle dei Laghi e risale il Monte Bondone da ovest. La distanza in questo caso si fa concreta, la salita decisamente consistente, si parla infatti di un totale di 138 km e 4.057 m/dsl. Per tutti il traguardo è in cima al Bondone, nell’invitante conca di Vason, con passerella d’arrivo su una lingua d’asfalto a cavallo del verde.

Il pacchetto per il week end lungo è decisamente accattivante, due notti, tre giorni e iscrizione alle gare a soli 179 Euro, quota comprensiva di tanti servizi come un’escursione in biciletta, degustazioni, visite nel centro storico, deposito custodito delle biciclette e molto altro.

I dettagli dei quattro percorsi, compresa la Cronoscalata, sono pubblicati insieme a tutte le informazioni sul sito www.laleggendariacharlygaul.it. Inutile dilungarsi, anche se va rimarcato che la gara proposta dall’ApT di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ha quel tocco di internazionalità che nessun’altra granfondo su strada possiede. Infatti l’UCI World Cycling Tour, circuito mondiale che spazia dall’Australia al Canada, dal Sudafrica all’Europa, in Italia farà tappa solo a Trento, un riconoscimento che non è passato inosservato agli appassionati, i quali hanno già cominciato ad affollare le griglie virtuali delle iscrizioni.

Il prezzo per partecipare ai due eventi è di 50 Euro fino al 30 aprile, mentre dal 1° maggio al 19 luglio aumenterà di 5 Euro, ma si può prenotare un posto anche solo alla granfondo con 35 Euro fino al 31 maggio.

A cotanta offerta fa eco un’organizzazione che di anno in anno si è fatta più puntigliosa, lo scorso luglio si è concentrata sui ristori, studiati con le esperienze del passato in base alle esigenze dei tre percorsi. Quest’anno l’imperativo è la sicurezza, al bando le lunghe e veloci pedalate sul fondovalle, dopo pochi km dallo start di Piazza Duomo c’è la prima salita che porta a Palù di Giovo in Val di Cembra, che ha fotografato le prime scorribande di ciclisti famosi come i fratelli Moser e Gilberto Simoni, quest’ultimo alla testa della corsa il prossimo luglio come “ospite”, insieme ad altri personaggi illustri dello sport come Jury Chechi e Antonio Rossi del Team Sportful, e molti altri big come Zorzi, Ghedina e Merighetti.

Una gara da grandi aspettative, con tre percorsi migliorati grazie anche all’eliminazione delle “antipatiche” rotatorie, l’appuntamento con la salita è per i prossimi 20 e 22 luglio.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it

 

BOBBIO, CLAMOROSA ”LAST CALL”: MERCOLEDÌ SI TORNA A SCIARE!‎

BOBBIO, CLAMOROSA ”LAST CALL”: MERCOLEDÌ SI TORNA A SCIARE!‎

Volete fare l’ultima sciata della stagione? Approfittando della nevicata che ha imbiancato le Orobie (tutto nel file allegato) alcune stazioni sciistiche hanno deciso di far ripartire gli impianti. È il caso, per il momento, degli Spiazzi di Gromo e di Barzio (Piani di Bobbio).
Agli Spiazzi si scierà mercoledì 25 aprile, approfittando della giornata festiva, sulla parte alta delle piste, nella zona dei pascoli della Vodala (a quota 1600-1700 metri).
A Barzio-Piani di Bobbio invece – come si legge sul sito della stazione sciistica – i gestori «dopo una stagione invernale meteo completamente pazza abbiamo deciso di fare una pazzia anche noi». E allora via, il 25 aprile, all’apertura della telecabina Barzio-Piani di Bobbio e della seggiovia Camosci, oltre che dell’anello di fondo. Tutto a un prezzo speciale di 10 euro.
Altre stazioni sciistiche della Val Brembana e della valle Seriana stanno seriamente pensando di far ripartire uno o più impianti per far felici, per gli ultimi giorni, gli appassionati di sci rimasti troppo a secco durante la passata stagione. Una piccola boccata di ossigeno anche per gli operatori.

 

SCI E INVERNO E NEVE A Cervinia +13% di incassi stagionali‎

SCI E INVERNO E NEVE A Cervinia +13% di incassi stagionali‎

Il turismo invernale ha retto Bene anche Pila e La Thuile In calo del 6 per cento Monterosaski e Courmayeur penalizzati dalla scarsità iniziale di innevamento naturale

cristian pellissier

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–>Il mondo dello sci ha retto alla crisi. E’ quanro emerge dai bilanci delle principali società di risalita valdostane. La performance migliore arriva da Cervinia, che lavorerà fino al prossimo 6 maggio. Giorgio Pession, l’amministratore delegato spiega: “E’ stata un’ottima annata, sin dall’inizio, siamo sul 13 per cento in più nel fatturato”. Domani sarà l’ultimo giorno di apertura per La Thuile: “La neve è ancora splendida” dice il presidente delle funivie del Piccolo San Bernardo, Gilberto Roulet e la stagione è stata buona con un più 4 per cento nei fatturati. Stagione da ricordare anche a Pila: “Non avremmo mai pensato di chiudere così bene”, ammette Remo Grange, presidente della Pila Spa. La stazione ha aperto 20 giorni dopo rispetto agli anni scorsi, raggiungendo gli stessi risultati, circa 8 milioni di incassi. L’apertura ritardata ha pesato di più nel comprensorio del Monterosaski e a Courmayeur, meno 6 per cento per tutti e due. “Ma bisogna ricordare che per noi la stagione precedente è stata eccezionale”, ricorda Danilo Chatrian, amministratore delegato delle funivie Courmayeur-Mont Blanc.

 

neve,si potra finalmente sciare nell abetone

neve,si potra finalmente sciare nell abetone

Dopo le precipitazioni della settimana di Pasqua che hanno consentito a turisti e visitatori di trascorrere il lunedì dell’angelo sugli sci, un’altra perturbazione è arrivata sulla montagna pistoiese portando ancora neve alle quote più elevate. Così, dopo qualche isolata sfiocchettata, nella notte fra mercoledì e giovedì una discreta nevicata ha ricoperto di una nuova coltre bianca le stazioni sciistiche dell’Appennino.

Giovedì mattina, proprio come in pieno inverno, gli abitanti di Abetone si sono destati al rumore dello spalaneve che stava liberando strade e parcheggi. Se in paese ne sono caduti circa dieci centimetri, la neve fresca ha raggiunto i 50 cm alle quote più elevate. Un’altra nevicata è attesa in giornata, previste schiarite per sabato.

Previsioni meteo che hanno portato gli operatori a considerare la possibile riapertura degli impianti sul fine settimana. «La neve caduta in pista è già sufficiente – spiega Rolando Galli, direttore di Saf – se le condizioni si mantengono stabili, senza nuove piogge, sabato e domenica l’ovovia sarà di nuovo in funzione. Le piste, tuttavia, non saranno aperte, mantenute e battute. Chi vorrà potrà fruire dell’impianto per divertirsi sulla neve fresca e fare freeride, con tutte le limitazioni e precauzioni, ma anche il divertimento del caso». Nonostante la stagione sciistica ufficiale sia conclusa, all’Abetone finché c’è neve c’è modo di divertirsi. E, dal punto di vista degli operatori, per migliorare ancora un pochino l’esito economico di una stagione non certo brillante, con un lavoro costantemente sottotono anche nei periodi considerati migliori e picchi negativi registrati fino al -80%. Se il fine settimana potrà portare un po’ di movimento, la speranza di impiantisti ed operatori turistici si rivolge al ponte del 25 aprile che potrebbe invogliare i visitatori a trascorrere qualche giorno ad Abetone e nei paesi vicini. Le informazioni su offerte, tariffe e last minute sono disponibili sul sito web del consorzio Apm.

 

 

Sci velocità. CdM Verbier – Ufficializzata la classifica‎

Sci velocità. CdM Verbier – Ufficializzata la classifica‎

(SZNews) 19 aprile – Dopo due giorni di inutili tentativi, gli organizzatori dell’ultima tappa di Coppa del Mondo di sci velocità prevista a Verbier sono stati costretti ad arrendersi alle bizze del tempo e confermare l’ordine d’arrivo di martedì, scaturita dopo appena un giro. A salire sul gradino più alto del podio è stato così l’austriaco Klaus Schrottshammer, autore di una cinquina impressionante che lo ha visto semrpe trionfare in questa stagione, a partire dall’esordio di pas de la Casa per continuare con Vars, Idre (due volte) e, appunto, Verbier.

L’Italia si consola col secondo e tezo posto parziale di Simone e Ivan Origone. Il primo non è riuscito nell’intento di superare Philippe Maj (sesto nell’occasione) nella graduatoria generale e si deve accontentare del quarto posto definitivo. Il valdostano si consola col podio numero 50 della carriera nella sfera di cristallo, fatto di 26 successi, 16 secondo posti e 8 terzi posti. Ivan conferma invece il secondo posto della passata stagione.

Nella categoria Produzione seniores Valentina Greggio è nuovamente prima fra le donne, mentre Stefano Bar è terzo di tappa e secondo nella graduatoria maschile. Infine la categoria Produzione juniores ha invece visto l’esoprdio di tre nuove promesse del 1996: Stefano Zancardi è quinto, Matteo Viana sesto e Alessio Scilligo decimo.

Ordine d’arrivo primo giro gara maschile Verbier (Svi):

1 SCHROTTSHAMMER Klaus 1979 AUT 192.09
2 ORIGONE Simone 1979 ITA 191.94
3 ORIGONE Ivan 1987 ITA 191.02
4 DOBROWOLSKI Jedrzej 1981 POL 190.74
5 MONTES Bastien 1985 FRA 190.59
6 MAY Philippe 1970 SUI 189.74
7 ADARRAGA Ricardo 1965 SPA 189.15
8 BILLY Louis 1993 FRA 188.95
9 CERMAK Radek 1980 CZE 188.34
10 EIGENMANN Reto 1970 SUI 188.29

13 SALDARINI Francesco 1971 ITA 185.09
17 RENALDO Antonio 1961 ITA 183.03

Ordine d’arrivo Produzione seniroes femminile Verbier (Svi):

1 GREGGIO Valentina 1991 ITA 172.48 172.48
2 MARTINEZ Celia 1991 FRA 169.22 169.22

Ordine d’arrivo Produzione seniores maschile Verbier (Svi):

1 MEICHTRY Gregory 1977 SUI 178.62 178.62
2 MUENZER Markus 1969 AUT 177.35 177.35
3 BAR Stefano 1990 ITA 177.24 177.24
4 LINDBLOM Sebastian 1989 SWE 177.10 177.10
5 FOIDL Guenther 1982 AUT 176.61 176.61

Ordine d’arrivo Produzione juniores maschile Verbier (Svi):

1 QUEYRAS Charles Edouard 1992 FRA 168.61 168.61
2 BACKLUND Erik 1993 SWE 168.18 168.18
3 PORTAL Robin 1995 FRA 167.55 167.55
4 MABIT Emmeric 1993 FRA 166.24 166.24
5 ZANCARDI STEFANO 1996 ITA 166.14 166.14
6 VIANA Matteo 1996 ITA 165.35 165.35
7 MATSLOFVA Gustav 1992 SWE 163.27 163.27
8 TESSORE Melvin 1995 FRA 162.93 162.93
9 STANGL Armin 1996 AUT 161.63 161.63
10 SCILLIGO Alessio 1996 ITA 160.46 160.46