Categoria: Montagna

MARCIALONGA CYCLING CRAFT NEL MIRINO “VICHINGO”: AUKLAND TORNA SUL LUOGO DEL SUCCESSO

MARCIALONGA CYCLING CRAFT NEL MIRINO “VICHINGO”: AUKLAND TORNA SUL LUOGO DEL SUCCESSO

Le valli di Fiemme e Fassa aspettano la 6.a Marcialonga Cycling Craft

Al via ci sarà il fondista norvegese Jørgen Aukland, vincitore della Marcialonga 2012

Un fine settimana di grande ciclismo a ridosso del Giro d’Italia

La Marcialonga Cycling Craft fa parte dei circuiti Nobili/Supernobili e Challenge Giordana

 

 

Che si tratti di sci di fondo, ciclismo su strada o corsa, basta dire Marcialonga per far battere il cuore degli sportivi, meglio ancora se scandinavi.

La passione di norvegesi e svedesi per la Marcialonga di Fiemme e Fassa, la granfondo invernale più partecipata d’Italia, si estende anche alla primavera e alla Marcialonga Cycling Craft, l’appuntamento di ciclismo su strada che il prossimo 27 maggio a Predazzo (TN) festeggerà il 6° compleanno.

Tra i “vichinghi” che si sono iscritti alla granfondo trentina, insieme a ciclisti di 14 differenti Paesi, c’è anche il norvegese Jørgen Aukland, fondista classe 1975 che parteciperà per la prima volta alla Marcialonga Cycling Craft.

Debutto alla Marcialonga del pedale ma non certo alla Marcialonga, dato che il nome di Jørgen Aukland è strettamente collegato a quello della manifestazione sugli sci stretti, come dimostra il fatto che, dal 2003 ad oggi, non ha mai saltato un’edizione dell’arcinota granfondo invernale. Il fondista di Tønsberg ha all’attivo diversi podi alla gara trentina, con i terzi posti del 2004 e 2010, i secondi del 2007, 2008 e 2009 e, infine, le tre belle vittorie del 2003, 2006 e dello scorso gennaio, quando precedette sul traguardo di Cavalese il fratello maggiore Anders (due volte vincitore della Marcialonga invernale).

Il nome di quest’ultimo non è nuovo alla Marcialonga Cycling Craft: anche Anders, esattamente come il fratellino Jørgen, si era iscritto alla granfondo ciclistica trentina subito dopo aver trionfato nella Marcialonga sugli sci da fondo, precisamente quattro anni fa. Il maggiore dei tre fratelli Aukland (oltre a Jørgen c’è anche Fredrik, allenatore del vincitore della Coppa del Mondo di fondo 2012 Dario Cologna e del Team Xtra Personell delle lunghe distanze) era pronto a cogliere un bel successo estivo nelle tanto care valli di Fiemme e Fassa, un trofeo da mettere in bacheca insieme all’oro di Salt Lake City, alle medaglie mondiali e all’ingombrante palmarès invernale. Purtroppo una leggera influenza gli aveva impedito di prendere parte alla Marcialonga Cycling Craft 2008, vissuta da spettatore anziché da granfondista, quest’anno toccherà dunque al fratello più giovane Jørgen provare a scrivere il nome degli Aukland anche nell’albo d’oro della Marcialonga a due ruote.

Come di consueto la gara trentina proporrà due percorsi, un Mediofondo di 80 km con un dislivello di 1.894 metri ed una pendenza massima del 18,2%, e un Granfondo di 135 km e un dislivello di 3.279 metri, dove la pendenza massima arriva quasi al 20% e, come lo scorso maggio, anche questa primavera partenza e arrivo saranno nel centro di Predazzo, in piazza SS. Filippo e Giacomo.

A caratterizzare la Marcialonga Cycling Craft 2012 c’è la vicinanza con il Giro d’Italia, che passerà dalla Val di Fiemme venerdì 25 maggio, ovvero giusto due giorni prima che la granfondo trentina festeggi la 6.a edizione. Ad interessare i territori dei “marcialonghisti” sarà la 19.a tappa della corsa rosa, 197 km di spettacolo che, passando per Molina, Castello di Fiemme, Cavalese e Tesero si concluderanno sull’Alpe di Pampeago, dopo aver percorso una bella fetta del tracciato della Marcialonga Cycling Craft.

Due appuntamenti affini per contenuti e calendario che gli organizzatori, guidati da Alfredo Weiss e Gloria Trettel, hanno pensato bene di valorizzare proponendo ai concorrenti delle soluzioni di soggiorno ad hoc. In accordo con l’Azienda turistica locale è stato pensato uno speciale pacchetto vacanza, dal nome significativo “Sulle tracce dei campioni”, con offerte per due o tre notti, comprensive di escursioni in bici nei giorni di giovedì 24 e sabato 26 sulle tracce, appunto, del Giro d’Italia e della Marcialonga Cycling Craft. Inoltre saranno compresi altri servizi, tra cui il pullman per l’assistenza meccanica e la navetta per raggiungere l’arrivo di tappa del 25 maggio a Pampeago, proposto per la 5.a volta nella storia del Giro d’Italia.

L’organizzazione trentina di casa Marcialonga muove i propri ingranaggi durante tutto l’anno, insieme alla granfondo invernale e alla Marcialonga Cycling Craft c’è anche la podistica Marcialonga Running di inizio settembre, che ripercorre parte del tracciato di sci di fondo, ma con le scarpette ai piedi.

Le tre competizioni formano la Combinata Punto3Craft, una speciale classifica che somma i tempi delle varie prove targate Marcialonga (sci di fondo, bici e corsa); oltre ad essere inserita nella Combinata Punto3Craft la Marcialonga Cycling Craft 2012 fa parte dei circuiti Nobili/Supernobili e Challenge Giordana.

Le iscrizioni alla Marcialonga Cycling Craft sono in corsa e, fino al 30 aprile, la quota da versare resterà bloccata a 28 Euro, mentre poi sono previsti dei leggeri aumenti.

Info: www.marcialonga.it

POLARTEC PIZOLADA DELLE DOLOMITI IN VISTA. TRACCIATO AGGIORNATO PER LA SKI ALP TRENTINA

POLARTEC PIZOLADA DELLE DOLOMITI IN VISTA. TRACCIATO AGGIORNATO PER LA SKI ALP TRENTINA

Polartec Pizolada delle Dolomiti variata nel percorso, ma stesso grande spettacolo

Con le “pelli” sulle Dolomiti di Fassa e oltre 1.700 metri di dislivello

Partenza alle ore 8 di domenica 1° aprile, il Passo San Pellegrino attende gli skialper

 

 

Cambio di percorso per la Polartec Pizolada delle Dolomiti, ma non certo di…programma. Lo spettacolo di una delle più antiche e ambite ski alp italiane rimane infatti invariato per domenica sulle nevi della Val di Fassa, anche se agli scialpinisti verrà proposto un rinnovato itinerario di gara. Nelle ultime ore gli uomini dell’Unione Sportiva Monti Pallidi e del Cai Sat di Moena hanno definito il tracciato 2012, trovando alcune varianti al percorso originale che non deluderanno i concorrenti. D’altra parte, le temperature registrate in quota renderebbero poco praticabili alcuni passaggi che sono stati quindi sostituiti. Ecco come.

La partenza rimane confermata dalla stazione a valle della funivia del Col Margherita nei pressi del Passo San Pellegrino, alle ore 8.00 per le categorie senior e master e alle 8.25 per junior, cadetti ed escursionisti. Da qui si scalerà immediatamente la forcella dell’Om Picol in due riprese, senza ovviamente raggiungere i 2.460 metri di quota. I due tratti avranno dislivelli di 460 metri e 310 metri, intervallati da una breve discesa, poi, ancora in pista si ridiscenderà verso il Passo San Pellegrino. Raggiunta l’omonima malga, anziché puntare verso l’arrivo a monte della funivia del Col Margherita come in passato, si salirà in “fresca” verso Forcella Vallazza e la Cima del Coro, con un frammento dove sarà necessario caricare gli sci sullo zaino. È il dislivello più elevato con 690 metri tutti all’insù. Effettuato il cambio pelli, ecco la discesa verso Passo Pradazzo e poi nuovamente all’insù in direzione Rifugio Laresei, nell’area del Passo Valles.

A questo punto i concorrenti saranno oltre la cosiddetta “metà dell’opera”, ma per concludere la Pizolada 2012 mancherà ancora l’ultima salita, parte in pista e parte fuori pista, dalla Diga Cavia verso la Croda Zingari, da cui ci si tufferà al traguardo ancora alla stazione dell’impianto di Col Margherita. Il dislivello complessivo è di 1.710 metri, che si dimezza per le categorie Junior e Cadetti (960 m.), i quali salteranno la scalata dell’Om Picol, limitando le proprie fatiche alle altre salite. Gli escursionisti, infine, punteranno subito Cima del Coro e faranno successivamente ritorno alla zona partenza/arrivo.

L’arrivo dei vincitori è stimato intorno alle 9.30 mentre nel pomeriggio (ore 15.00) sono previste le premiazioni e l’estrazione dei premi della lotteria. Al concorrente agonista più giovane classificato, inoltre, sarà assegnato anche il ‘Trofeo Riccardo Bazzocco’, per ricordare l’alpinista di Moena scomparso nel 1991 sulla Marmolada.

Le iscrizioni alla 36.a edizione della Polartec Pizolada delle Dolomiti sono ancora aperte e oggi è l’ultimo giorno per approfittare della tariffa ridotta di  40 euro (agonisti), 25 euro (giovani) e 35 euro (escursionisti). Da domani fino a 24 ore prima del via la tariffa sarà innalzata di 5 euro.

La Pizolada delle Dolomiti 2012 è nuovamente “marchiata” con il prestigioso brand Polartec, primo assoluto a livello mondiale per quanto riguarda i tessuti sportivi ad alta prestazione. Le caratteristiche degli oltre 400 tessuti prodotti e trattati (anche riciclati) si adattano a qualsivoglia tipologia di sportivo con strati base di peso leggero, dai layer per l’isolamento fino ai tessuti per la protezione da climi estremi. Con Polartec anche la Pizolada non teme rivali.

Info: www.pizolada.it

 

SCI:Marta Bassino “regina” in discesa‎

SCI:Marta Bassino “regina” in discesa‎

Partenza col botto per i colori piemontesi nei Campionati Italiani Aspiranti di Bardonecchia. Sulla pista “Ferruccio Bosticco” la nuova campionessa tricolore in Discesa è la cuneese Marta Bassino: la portacolori del Comitato regionale FISI Alpi Occidentali e dello Sci Club Val Vermenagna, ha chiuso la gara con il tempo di 1′,03”,57/100, con un vantaggio di 15/100 sulla veneta Asja Zenere (Gap Ski Group) e di 53/100 sull’altoatesina Verena Gasslitter (Altipiano Sciliar). Quarta la valdostana Jasmine Fiorano (Chamolè) ed ottima quinta Costanza Oleggini (Ski College Limone), a 74/100 dalla Bassino.

Il Comitato FISI Alpi Occidentali ha piazzato quattro atlete nelle prime trenta: nona Stefania Nerillo (CUS Torino), diciassettesima Francesca Occelli (Mondolè Ski Team), venticinquesima Erica Vallory (Bardonecchia), ventisettesima Giorgia Fiume (Equipe Limone). In campo maschile il miglior tempo è stato segnato dallo Juniores Matteo Battocchi (Agonistica Campiglio), che ha chiuso in 1’,00”,62/100. Il campione italiano Aspiranti di Discesa è però il lombardo Tommaso Sala (Lecco), cha ha segnato il settimo tempo assoluto, in 1’,01”,09/100, precedendo nella classifica Aspiranti il veneto Pietro Cipriani (Marmolada) e l’altoatesino Hannes Zingerle (Ladinia), che hanno segnato rispettivamente il 14° ed il 15° tempo assoluto. Il migliore dei piemontesi in assoluto è Luca Riorda, atleta classe 1993 dello Ski College Limone, che ha chiuso al quinto posto.

Il migliore degli Aspiranti del Comitato Alpi Occidentali è invece Andrea Squassino (Mondolè Ski Team), 26° assoluto e 13° Aspiranti. Paolo Bonardo (Equipe Limone) è 32° assoluto e 19° degli Aspiranti. Edoardo Stefanati (Sauze d’Oulx) è 44° assoluto e 31° Aspiranti, Nicolò De Chellis (Sestriere) è 45° assoluto e 32° Aspiranti, Lorenzo Teglia (Sestriere) è 47° assoluto e 34° Aspiranti.

 

 

SCIARE COL CUORE – AL MONTE BONDONE BLARDONE FA IL MAESTRO DI SCI‎

SCIARE COL CUORE – AL MONTE BONDONE BLARDONE FA IL MAESTRO DI SCI‎

SCIARE COL CUORE – Ci sarà anche MAx Blardone la prossima settimana sulle nevi del Monte Bondone per l’iniziativa benefica “Sciare col cuore”, i cui proventi saranno destinati all’ADMO, Associazione donatori di midollo osseo. Il prossimo venerdì Blardone, gigantista azzurro terzo nella classifica di specialità quest’anno, si dedicherà a una sessione di tre ore di Ski Camp, un allenamento aperto a tutti gli sci club, tesserati Fisi e sciatori individuali di livello esperto. Appuntamento alle 14 per la sessione di allenamento fino alla chiusura degli impianti, poi via libera a Sciare Col Cuore, che giunge quest’anno alla quinta edizione. Saranno presenti anche Alberto  Tomba e Cristian Deville, miglior slalomista azzurro in stagione che non mancherà nonostante l’infortunio riportato nelle finali di Coppa del mondo che si sono svolte lo scorso weekend a Schladming. Nell’edizione dello scorso anno erano stati raccolti e destinati all’Admo 4,600 euro.

I posti disponibili per sciare con Max sono limitati, per l’iscrizione contattare la segreteria di Sciare Col Cuore (segreteria@sciarecolcuore.it) oppure i Maestri di sci Azzurra del Monte Bondone (info@maestrisciazzurramontebondone.it).

 

 

Sci Alpino: cuneesi lontani dal podio a Roccaraso ‎

Sci Alpino: cuneesi lontani dal podio a Roccaraso ‎

Doppietta d’oro per il Centro Sportivo Esercito di Courmayeur nella prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti di sci alpino a Roccaraso. In campo maschile il valsusino Matteo Marsaglia si è imposto nel Super-G disputato sulla pista “Direttissima”, chiudendo con il tempo di 1’.02”,29/100 e staccando di 36/100 il Carabiniere Peter Fill, con il forestale Dominik Paris medaglia di bronzo, ad 84/100. Seguono in classifica Luca De Aliprandini (Fiamme Gialle), Paolo Pangrazzi (Fiamme Oro) e Hagen Patscheider (Carabinieri). Il secondo miglior piemontese è il poliziotto valsusino Mattia Casse, decimo a 1”,54/100 da Marsaglia, mentre il Carabiniere Adam Peraudo ha chiuso al 13° posto, Luca Riorda (Ski College Limone) al 30°, Alberto Parola (Ski College Limone) al 35°. “Sono molto contento della mia prova, – ha dichiarato Matteo Marsaglia a fine gara – perché le condizioni della pista non erano le mie preferite, anche se il tracciato era molto bello. Ho compiuto il percorso senza particolari errori, ma non sapevo se sarebbe bastato per vincere. È stata una stagione davvero positiva, con il 4° posto nell’ultimo Super G di Coppa del Mondo. Ho chiuso 16° nella lista mondiale e 14° in Supercombinata. Dopo i due quarti posti del 2012, nella prossima stagione vorrei conquistare un podio e scalare la classifica”.

In campo femminile, per evitare che le alte temperature mettessero a rischio la tenuta della pista “Orso” di Pizzalto, le 72 aspiranti campionesse sono partite per la prima manche di Slalom alle 6,45. Alla fine l’ha sputata l’azzurra 26enne Irene Curtoni, che ha chiuso con il tempo totale di 1’,44”,56/100. L’atleta del Centro Sportivo dell’Esercito si è aggiudicata la terza medaglia d’oro della sua carriera nei Campionati Italiani Assoluti, dopo la doppietta due anni fa in Gigante e Slalom a Falcade. Seconda, a 32/100 Federica Brignone (Carabinieri); terza, ad 1”,24/100 invece Chiara Costazza (Fiamme Oro). Le piemontesi: ottava Camilla Borsotti (Carabinieri), ottima quindicesima Elena Re (Ski College Limone), ventesima Camilla Alfieri (Centro Sportivo Esercito).Domani sono in programma il Gigante femminile, le prove (annullate ieri a causa delle condizioni meteo) e la gara della Discesa maschile.

 

 

 

ENERVIT E MILLET TOUR DU RUTOR EXTRÊME. AFFOLLATO DIBATTITO SULL’ALIMENTAZIONE SPORTIVA

ENERVIT E MILLET TOUR DU RUTOR EXTRÊME. AFFOLLATO DIBATTITO SULL’ALIMENTAZIONE SPORTIVA

Ieri sera, ad Arvier, sala polifunzionale affollatissima di sportivi

Medici e nutrizionisti spiegano come preparare un grande evento sportivo

Presenti anche gli assessori regionali Albert Lanièce e Aurelio Marguerettaz

C’è affollamento per le iscrizioni, l’edizione 2012 è già un successo

 

Una platea numerosa, interessata ed attenta, quella che ieri sera ha affollato la sala polifunzionale di Arvier (Aosta) per un incontro con specialisti dell’alimentazione sportiva promosso dagli organizzatori del Millet Tour du Rutor Extrême. Un incontro non solo per gli scialpinisti agonisti, ma utile a tutti gli sportivi che frequentano la montagna; “Scialpinismo, alimentazione ed integrazione”  erano le tematiche della serata.

Uno dei qualificati partner dell’evento valdostano, in programma dal 30 marzo al 1° aprile a Valgrisenche e Planaval (Arvier), è Enervit, che ha portato ieri sera ad Arvier il dott. Luca Mondazzi, medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione e gastroenterologia, responsabile del servizio nutrizionale per il wellness di Mapei Sport Service di Castellana. Il dott. Mondazzi ha spiegato l’importanza di un giusto ed equilibrato supporto energetico per una buona prestazione fisica, fondamentale anche in questa unica tappa italiana 2012 de La Grande Course

C’era anche il dott. Danilo Riva responsabile informazione tecnico scientifica Enervit spa, che in sintesi ha affermato che non ci sono alimenti in grado di migliorare o peggiorare le condizioni atletiche, ma solo buone o cattive alimentazioni. La nostra società tra il resto è abituata ad un abuso calorico, ed ecco perché molti appassionati di sport e di montagna (scialpinismo, sci di fondo, skyrunning, ecc.) ieri hanno ascoltato con grande attenzione le “istruzioni” dei tecnici.

A  dimostrazione di come la Regione autonoma Valle d’Aosta sia attenta allo sport, e soprattutto a quello di montagna, è intervenuto il dott. Guido Giardini, responsabile dell’ambulatorio medicina di montagna USL della Valle d’Aosta e presidente della Società italiana medicina di montagna, spiegando i gravi problemi che si possono riscontrare in questi sport se gli sportivi non sono ben preparati fisicamente, e per esserlo è fondamentale una buona alimentazione.

Diversi i temi sviscerati, ed alcuni hanno anche ribaltato gli atteggiamenti tenuti dagli sportivi, come la strategia di integrazione alimentare prima, durante e dopo ogni sforzo. C’è stato modo di seguire i consigli sulle modalità e i tempi di assunzione dei prodotti, su come bere a basse temperature, il recupero e la corretta alimentazione.

Importante anche il tema riguardante gli integratori, con un accenno agli integratori alimentari nella vita quotidiana, ovvero quei prodotti specifici che favoriscono l’assunzione di sostanze quali macronutrienti (carboidrati e proteine) e micronutrienti (sali minerali o vitamine). Nello specifico per lo scialpinismo gli integratori sportivi di maggior utilizzo sono a base di carboidrati in polvere, solidi o liquidi. Servono a rifornire l’organismo di energia  prima dello sforzo,  aumentando (o facendo risparmiare) le riserve di carboidrati che sono nell’organismo (glicogeno muscolare), durante lo sforzo per prevenire l’esaurimento del glicogeno contenuto nel muscolo e nel fegato, e dopo lo sforzo per ricostruire le riserve di energia (glicogeno muscolare) intaccate o esaurite durante l’attività. Nello scialpinismo vengono anche utilizzate le bevande saline che servono a prevenire la disidratazione e gli squilibri elettrolitici, fornendo all’organismo sali minerali.

Enervit, al link http://www.enervitsport.com/_vti_g3_Rutor1_aspx_rpstry_9_.sphtml# ha pubblicato specificatamente per i partecipanti (ma le indicazioni sono utili a tutti gli sportivi) una serie di suggerimenti ed indicazioni per affrontare al meglio il Millet Tour du Rutor Extrême.

Ieri sera c’era anche Albert Lanièce, assessore alla sanità, salute e politiche sociali della Regione Valle d’Aosta, il quale ha sottolineato l’importanza della relazione tra buona alimentazione, sport e stile di vita, soffermandosi su come la sanità valdostana sia particolarmente attenta allo sport di montagna e quindi a manifestazioni di levatura come il Millet Tour du Rutor Extrême. Anche l’assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato l’importanza di una buona alimentazione, fil rouge tra montagna e sport. Infatti la montagna è un ambiente impegnativo dove bisogna arrivare preparati, ma allo stesso tempo è un luogo dalle grandi emozioni. Lo sport quindi, secondo l’assessore al turismo, non è solo per i “super atleti” ma è per tutti, basta essere preparati seguendo anche una buona alimentazione.

La serata è stata animata anche da un applaudito video girato durante l’edizione 2009 del Tour du Rutor, ed è stata ravvivata dalla presenza di atleti importanti come il vincitore della recente Pierra Menta,  Manfred Reichegger.

In chiusura Marco Camandona, uno dei coordinatori del comitato organizzatore, ha ringraziato Enervit per la preziosa collaborazione e ha dato un caloroso arrivederci alla manifestazione, che sarà completata da diverse iniziative collaterali, non ultimo il Mountain Village Tour.

Sul percorso le guide stanno lavorando per verificare la sicurezza dei versanti, la segreteria invece è subissata dalle richieste di partecipazione, quella del 2012 è un’edizione di successo che conferma l’attenzione per La Grande Course e per il Millet Tour du Rutor Extrême. Gli organizzatori potrebbero chiudere anzitempo le iscrizioni per troppo “affollamento”.

Info: www.tourdurutor.com

 

VAL DI FASSA (TN) TERRA DI SKI ALP. POLARTEC PIZOLADA DELLE DOLOMITI IN AVVICINAMENTO

VAL DI FASSA (TN) TERRA DI SKI ALP. POLARTEC PIZOLADA DELLE DOLOMITI IN AVVICINAMENTO

Sul Passo San Pellegrino è tempo di Polartec Pizolada delle Dolomiti

Domenica 1° aprile sciatori d’alta quota su oltre 2.000 metri di dislivello di salite

Iscrizioni aperte e tariffe ribassate fino al 28 marzo

Organizzano US Monti Pallidi, CAI SAT, Fassa Eventi con Polartec

 

 

Sulle cime dolomitiche della Val di Fassa, in Trentino, la fine dell’inverno e l’inizio della nuova stagione attirano in quota gli ski alper. Con l’avvento della primavera ecco anche tornare una delle più note scialpinistiche del nostro paese, la Polartec Pizolada delle Dolomiti, quest’anno giunta al 36° capitolo, e pronta a “mirare” diritta al Passo San Pellegrino. Questo finale d’inverno particolarmente mite non sembra aver influenzato più di tanto l’evento fassano e il suo spettacolare percorso che si arrampica fin quasi a 3000 metri di altitudine, e che, come detto, ha il San Pellegrino come elemento distintivo.

Domenica 1° aprile, quindi, nel piazzale della funivia di Col Margherita a 1.890 metri di quota, si raduneranno appassionati e fuoriclasse di sci e pelli di foca, pronti ad attaccare i circa 20 km di gara con oltre 2.000 metri di dislivello di sole salite. Il primo tratto in pista fino al rifugio Paradiso servirà a scaldare i muscoli, prima di entrare su pendio aperto, ma comunque ancora non troppo ripido, direzione Passo delle Selle. Dopo il cambio pelli la discesa porterà alla baita Pastori da cui si ripartirà verso la forcella dell’Om Picol (2.460 mt).

Il primo vero banco di prova sarà la veloce discesa successiva verso la valletta di congiunzione al rifugio Fuchiade, da cui si ripartirà di slancio in salita fino al pulpito della Val di Tasca e poi lungo il ripido pendio che porta alla “cima Coppi” della gara, ovvero la Forcella Laghet a 2.750 metri. Un impegnativo canale traghetterà i concorrenti verso il Passo San Pellegrino e l’omonima malga, ma come canta Luciano Ligabue… “il meglio deve ancora venire”.

Prima la parete nord del Col Margherita, poi il canalino Holzer e su a piedi con corde fisse fino alla cima del Col Margherita (2.530 mt.). Questa sarà in sintesi l’ultima fatica in salita della Polartec Pizolada 2012, che prima dell’arrivo però, nuovamente alla stazione della funivia, offrirà una picchiata lungo il percorso freeride della parete nord del Col Margherita, dove gli amanti della velocità si potranno esaltare e magari risalire qualche posizione di classifica. Per le categorie Giovani ed Escursionisti, una volta toccata la forcella dell’Om Picol si farà ritorno in zona traguardo.

Il programma della “Pizolada” del prossimo aprile prevede una riunione tecnica per atleti e capi squadra prevista per il sabato di vigilia (ore 18,30 a Moena), mentre il giorno successivo dalle 6,00 alle 7,30 si potranno ritirare i pettorali in zona partenza e alle 8,00 ci sarà lo sparo di start. Nel piazzale dell’impianto del Col Margherita i primi sono attesi circa due ore dopo la partenza, mentre il pasta party sarà servito dalle 11,45, seguito da un intrattenimento musicale a partire dalle 13,00 e dalla premiazione di gara con lotteria alle 15,00. Al concorrente agonista più giovane classificato sarà assegnato anche il ‘Trofeo Riccardo Bazzocco’, per ricordare l’alpinista di Moena che nel 1991 perse la vita in Marmolada.

La Polartec Pizolada 2012 è, come detto, tra le storiche scialpinistiche italiane la cui prima edizione risale al 1973. La direzione delle operazioni organizzative è affidata ad un comitato presieduto da Riccardo Franceschetti e composto dall’Unione Sportiva Monti Pallidi e dal Cai Sat di Moena, in stretta collaborazione con il Comune di Moena, il Comitato Fassa Eventi, Trentino Marketing e l’APT Val di Fassa.

Entro il 28 marzo ci si può iscrivere alla 36.a Polartec Pizolada delle Dolomiti versando la quota di € 40 (agonisti), € 25 (giovani) ed € 35 (escursionisti). Dal 29 marzo (fino a 24 ore prima del via) la tariffa sarà innalzata di € 5.

Anche per quest’anno è confermata la partnership tra la scialpinistica trentina e il title sponsor Polartec, leader mondiale nella progettazione e produzione di tessuti outdoor dalle elevate prestazioni anche in situazioni climatiche estreme. Polartec è inoltre uno dei brand più attivi nello sviluppo di tessuti riciclati e rinnovabili, con oltre il 30% sulla produzione complessiva.

Info: www.pizolada.it

SCI,ADDIO CON COPPOLA

SCI,ADDIO CON COPPOLA

Lo svizzero Didier Cuche, all’età di 38 anni, ha deciso di salutare la scena e uscire dalle competizioni agonistiche con un abbigliamento tutt’altro che moderno. Tenuta alpina sì, ma semplicemente perchè vestito pesante: lo sciatore si presenta alla partenza con coppola degna dei migliori Sir inglesi e zainetto a seguito. Per non parlare degli sci… Dal carattere guascone, è noto per il gesto che ha sempre compiuto alla fine delle gare, prendendo al volo uno sci dopo averlo fatto roteare in aria. E anche questa volta non si è smentito. Arrivederci Cuche.

 

Ital-sci, una stagione da 7,5

Ital-sci, una stagione da 7,5

Exploit, conferme, grandi ritorni, delusioni. C’è davvero di tutto nel bilancio azzurro della stagione di Coppa del Mondo, stagione che l’Italia ha chiuso con 21 podi complessivi, in netta controtendenza rispetto al crollo progressivo degli ultimi anni (26 nel 2008/2009, 17 nel 2009/2010, soltanto 11 lo scorso anno, Campionati del mondo esclusi). Risultati che valgono un bel 7,5 per la truppa di Ravetto e Plancker, considerando il numero non eccezionale di acuti (5 le vittorie, una sola fra le donne) e i problemi irrisolti che riguardano settori in crisi da tempo (lo slalom donne) o quest’anno sorprendentemente al di sotto delle aspettative (la velocità maschile). Si ripartirà subito, con un nuovo consiglio federale (l’assemblea elettiva è prevista per il 31 marzo), che dovrà innanzitutto confermare – com’è auspicabile – l’attuale staff tecnico o procedere a nuove scelte.
L’obiettivo è Schladming 2013, un Mondiale da affrontare con lo stesso spirito di Garmisch 2011 e un avversario in meno da battere, Didier Cuche (a proposito: voto 10 alla carriera e alla simpatia con la quale ha salutato la compagnia nel giorno della sua ultima gara, alle finali di Schladming).

Blardone 8,5 Piatto forte del “carrello dei bolliti” azzurri dopo Garmisch 2011, dato in pasto alla critica causa ennesimo tonfo iridato, torna grande quasi fuori tempo massimo mettendo insieme la miglior stagione della carriera, o perlomeno l’unica finora in cui sia mai riuscito a imporsi in ben due gare.
 
Deville 8 La gloria, a lungo inseguita, arriva a 30 anni, meritata, guadagnata con fatica, lottando anche contro i guai fisici. Ha scalato in una sola stagione tutti i gradini del podio, lui che in precedenza non ci era mai salito.
 
Merighetti 8 Un podio ormai lontano parecchi anni in Gigante, poi il passaggio alla velocità e una serie di stagioni nell’anonimato. L’Olimpia delle Tofane ha acceso i fari su di lei. Ha vinto la Discesa sulla sua pista preferita, a Cortina, poi ha infranto il tabù-Super G con il podio di Bansko, dimostrando a se stessa innanzitutto di poter andar forte anche in questa disciplina.
 
Gross 7,5 Dalle retrovie delle classifiche di specialità dello slalom ha trovato il corridoio dorato che porta al podio e al “primissimo” gruppo. E’ la sorpresa, la rivelazione, la più bella scoperta di questo inverno azzurro.
 
Brignone 7,5 Le manca ancora la vittoria, ma i quattro podi stagionali sono un’ottima conferma dell’argento iridato. E’ giovanissima, ha carattere e talento: il futuro è suo.
 
Innerhofer 7 Dal trauma cranico di inizio stagione, che ha sconvolto i suoi piani impedendogli di confermare i trionfi di Garmisch, al successo finale nel Super G di Schladming: ecco, in estrema sintesi, la parabola di una stagione che in mezzo gli ha regalato il podio di Wengen e poco altro.
 
Razzoli 6- Quando sei campione olimpico in carica, un solo podio stagionale basta appena per strappare una sufficienza striminzita. La sua sciata quest’anno è apparsa appesantita, macchinosa, davvero poco brillante, a prescindere dalle condizioni-neve, dai tracciati e da tutto quanto.
 
Manfred e Manuela Moelgg 5 Stagione mediocre per entrambi. Nessun podio, né al maschile né al femminile. Non accadeva dal 2005/2006. E anche a Schladming non s’è visto nulla di buono. Acciacchi e sfortuna, ma non solo.
 
Fill 4 Un anno fa a Garmisch la sua medaglia di bronzo in Supercombinata era stata forse la sorpresa più bella. Con lo stesso stupore abbiamo assistito in questa stagione ad una inspiegabile involuzione, manifestata in tutta la sua evidenza anche nelle due pessime gare disputate alle finali di Schladming.
 
Heel 4 Dalla scelta – alla prova dei fatti sciagurata – di cambiare materiali non ci ha capito più nulla. Stagione buttata via, la speranza è che quei timidi segnali di ripresa mostrati nelle ultime gare in Super G siano l’inizio della riscossa in vista del prossimo, importantissimo inverno, che culminerà nei Mondiali di Schladming.

 

I VOSTRI COMMENTI

Yacky1957 – 19/03/12

Nel gigante donne un bel “mix” di giovanissime, giovani e veterane: lì il futuro è garantito (anche se una vittoria ogni tanto non guasterebbe…). Discorso a parte la velocità femminile: buone giovani, ma sempre nel “limbo”, promesse mai mantenute (Elena Fanchini) e una Merighetti brava ma “regina degli alti e bassi”! Speriamo possa tornare Nadia Fanchini, l’unica VERA campionessa nelle specialità veloci, ma recordwoman mondiale di sfortuna….

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Yacky1957 – 19/03/12

Sì, un bel 7.5 al merito ma…. Slalom donne inesistente, gigantisti ultratrentenni (solo Borsotti come ricambio in vista). Stesso discorso per gli slalomisti, Gross escluso (ma ha 26 anni… a 23 Hirscher ha vinto 9 volte, nonchè la CdM…). Velocisti (dove il discorso età è opposto) non bene quest’anno ma con buone prospettive, soprattutto vista la giovanissima età di Paris (e una citazione per lui no, sig.Benzoni?) e la giovane età di Marsaglia… Bene le donne del gigante. (segue…)

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–Teaccio– – 19/03/12

Siamo tornati fortissimi nelle discipline tecniche (soprattutto in slalom) nel maschile ed anche nel gigante sia maschile che femminile ci difendiamo bene, ma nella velocità stentiamo troppo! A parte l’ acuto finale di Innerhofer e quelli di Merighetti. Altro grande allarme è lo slalom, non abbiamo pressochè nessuno in grado di andare tra le prime 5…

 

 

IN VALLE D’AOSTA DOPO IL SOLE… LA NEVE. A COURMAYEUR AZZOLA E THOULE IN COPPA EUROPA

IN VALLE D’AOSTA DOPO IL SOLE… LA NEVE. A COURMAYEUR AZZOLA E THOULE IN COPPA EUROPA

Chiuse oggi le Finali di Coppa Europa in Valle d’Aosta con la neve

Nello slalom brilla la bergamasca Michela Azzola, coppetta a Veronika Zuzulova (SVK)

Nicolas Thoule (FRA) vince lo slalom, al connazionale Muffat la coppetta di specialità

L’Italia vince la classifica per nazioni della Coppa Europa

 

 

Dopo una lunga stagione di gare, sulla pista Checrouit di Courmayeur (AO) oggi è calato il sipario sulla Coppa Europa di sci alpino. A chiudere la stagione è stato lo slalom che, nell’ultima giornata delle Finali in Valle d’Aosta, ha regalato belle soddisfazioni all’Italia grazie alla bergamasca Michela Azzola (1’42’’13), 7.a dopo la prima manche e poi autrice di un ottimo recupero, che le ha consentito di salire per la prima volta sul podio di Coppa Europa.

“Ho chiuso alla grande questa stagione, che con le ultime gare FIS mi ha regalato molte soddisfazioni”, ha commentato l’azzurra, “questo risultato mi dà grande fiducia, soprattutto in questa stagione di rientro dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso anno”. Al maschile, il successo ha arriso al francese Nicolas Thoule, che aveva ipotecato la vittoria con una prima manche chiusa al 2° posto.

Dopo una settimana di sole e temperature tiepide, oggi il tempo ha fatto le bizze con nebbia, pioggia e poi neve, ma le pessime condizioni meteo non hanno vanificato il gran lavoro dello Sci Club Courmayeur Monte Bianco, la gara si è disputata comunque con i due slalom, maschile e femminile, su due tracciati paralleli. Dopo la prima manche femminile era in testa la trentina Chiara Costazza, seguita dalla francese Sandrine Aubert e dalla svedese Nathalie Eklund. Nella seconda, con una visibilità migliore e un tracciato veloce, la bergamasca Michela Azzola è riuscita a segnare il miglior tempo balzando saldamente al comando. La transalpina Aubert si sarebbe piazzata seconda, ma un errore alla quarta porta è stato fatale e così al secondo posto si è ritrovata la svedese Nathalie Eklund a 25/100 dalla Azzola, sul podio è salita pure la tedesca Fanny Chmelar, terza a 85/100.

La seconda manche non ha premiato invece la Costazza, quarta con 93/100 di ritardo, proprio sulla pista che un anno fa la vide vincere il tricolore di slalom. Tra le prime trenta anche Marta Benzoni (11.a), Michela Borgis (26.a) ed Enrica Cipriani (30.a).

La gara non ha influenzato la classifica per la coppetta di specialità, andata alla slovacca Veronika Zuzulova assente per le finali di Schladming dove è arrivata 2.a nello slalom di ieri, né tantomeno quella generale che matematicamente era già stata vinta dall’altoatesina Lisa Magdalena Agerer, prima con 1.029 punti davanti alle altre due azzurre Enrica Cipriani (661 p) e Sofia Goggia (515 p). Oggi la Agerer non era in gara per gli impegni di Coppa del Mondo a Schladming, dove proprio stamattina ha chiuso al 20° posto l’ultimo gigante di stagione: alla ventenne venostana (di sangue austriaco) va il merito di aver riportato in Italia la Coppa Europa 20 anni dopo il successo di Lara Magoni, tra l’altro presente oggi nel parterre di Courmayeur.

Al maschile, la danza tra i paletti snodati è andata più o meno come da copione, a dominare sono stati i francesi che hanno piazzato sui due gradini più alti del podio Nicolas Thoule e Victor Muffat Jeandet. Per Thoule si tratta del terzo podio stagionale dopo i due secondi posti centrati a gennaio in terra austriaca, così come per l’altro francese Muffat Jeandet, terzo a Meribel e primo a Madonna del Campiglio. Muffat Jeandet era terzo dopo la prima manche ed è poi riuscito a rimontare chiudendo a 9/100 dal connazionale ed ex compagno di scuola dello Ski College Modane.

Al terzo posto si è piazzato invece un deluso Stefan Luitz, primo a metà gara, ma penalizzato da troppi errori nella seconda discesa, un terzo posto che ha definitivamente escluso il tedesco dalla corsa alla coppetta di slalom. Il primato tra i paletti snodati è spettato infatti a Victor Muffat Jeandet, primo davanti a Luitz e Thoule. In lotta per il podio della coppetta c’era anche l’azzurro Roberto Nani, 4° al termine della prima manche ma poi 11° a 1’’92 da Thoule e, infine, 4° nella graduatoria di specialità.

Lo slalom di oggi ha fatto selezione anche tra i più forti, fuori dai primi trenta è finito uno dei favoriti, il norvegese Truls Johansen (36°) e pure il vincitore del gigante di ieri Sergei Maytakov (34°), con Thomas Mermillod Blondin e Francois Place usciti nella prima manche.

Tra gli azzurri va sottolineata l’ottima performance del bergamasco Nicola Rota, risalito dalla 21.a alla 15.a posizione finale, e del valdostano Thierry Marguerettaz, 28° dopo la prima manche e addirittura 16° alla fine col secondo miglior tempo di frazione. Ha concluso al 20° posto l’altoatesino Riccardo Tonetti, seguito dal romano Giordano Ronci (21°), dal valdostano Giulio Bosca (25°) e dal trentino Andrea Ballerin (26°).

L’avventura di Coppa Europa, cominciata a novembre, ha chiuso oggi i battenti di stagione con le note dell’inno di Mameli e con l’Italia prima nella classifica per Nazioni.

Per quanto riguarda la Coppa Europa maschile, ad aggiudicarsi la vittoria assoluta è stato l’austriaco Florian Scheiber (871 p), che ha così riconquistato la seconda Coppa continentale dopo quella del 2009, precedendo il tedesco Luitz (759 p) e il russo Maytakov (703 p).

Le Finali di Coppa Europa si sono chiuse con il segno del successo, su quelle stesse piste che sognano la Coppa del Mondo e che hanno saputo regalare quattro giornate agonistiche ad alto contenuto spettacolare, con la regia degli SC di Pila, Aosta, La Thuile Rutor e Courmayeur Monte Bianco. Quest’ultimo ieri ha festeggiato nella piazza a Courmayeur i cent’anni di vita, in una grande festa dove hanno presenziato personaggi di spicco del mondo sportivo come Marco Albarello e autorità locali come l’assessore regionale al turismo Aurelio Marguerettaz.

 

Classifiche slalom:

Maschile

1 THOULE Nicolas FRA 1’46.84; 2 MUFFAT JEANDET Victor FRA 1’46.93; 3 LUITZ Stefan GER 1’47.98; 4 KHOROSHILOV Alexander RUS 1’48.03; 5 DREIER Christoph AUT 1’48.09; 6 TISSOT Maxime FRA 1’48.29; 7 DIGRUBER Marc AUT 1’48.34; 8 STEHLE Dominik GER 1’48.47; 9 RYDING David GBR 1’48.58; 10 VOGEL Markus SUI 1’48.68

Femminile

1 AZZOLA Michela ITA 1’42.13; 2 EKLUND Nathalie SWE 1’42.38; 3 CHMELAR Fanny GER 1’42.98; 4 COSTAZZA Chiara ITA 1’43.06; 5 LOESETH Nina NOR 1’43.19; 6 SMEDH Veronica SWE 1’43.24; 7 FERK Marusa SLO 1’43.42; 8 HOLDENER Wendy SUI 1’43.49; 9 HUEBNER Monica GER 1’43.56; 10 WIRTH Barbara GER 1’43.73

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