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STEFANO MICH 61.o ALLA MARCIALONGA! È IL PRIMO TRENTINO ARRIVATO, GIOIA TEAM FUTURA

STEFANO MICH 61.o ALLA MARCIALONGA! È IL PRIMO TRENTINO ARRIVATO, GIOIA TEAM FUTURA

47.a Marcialonga di Fiemme e Fassa ieri in Trentino
Dopo Stefano Mich bravi anche Mosconi, Giardina e Riccardo Mich
2o Sergej Spirin alla Marcialonga Light, sesta Marta Gentile
Il prossimo weekend Granfondo Dobbiaco-Cortina

La Marcialonga di Fiemme e Fassa, che domenica festeggiava la 47.a edizione, è ormai un evento di costume che raduna una miriade tra professionisti delle lunghe distanze Visma Ski Classics, campioni di Coppa del Mondo (Roethe e Cologna) ed ex fuoriclasse degli sci stretti che non si vogliono perdere la spettacolare ski-marathon trentina che passa dai paesini, uno su tutti Petter Northug (arrivato 99o).
Ma la Marcialonga è anche e soprattutto dei trentini, come Stefano Mich che ieri ha compiuto una vera e propria impresa, giungendo 61o dopo una strepitosa prestazione sui 70 km: “Sono molto soddisfatto della gara, è stata perfetta, meglio di così non poteva andare” – ha affermato sul traguardo l’atleta del Team Futura. Il tutto nonostante le difficoltà avute con la neve a causa delle temperature elevate: “Le condizioni della pista purtroppo non erano perfette ma questo lo sapevamo, ha fatto caldo, ha anche nevicato un po’ questa notte ed è stata una sorpresa, comunque noi l’abbiamo trovata ancora in condizioni abbastanza buone”. Avevi una strategia in mente o il tuo risultato è stato una sorpresa anche per te? “La strategia era partire bene ma non esagerare, trovare un bel gruppetto, vedere un po’ come stavo e fin dall’inizio mi sono sentito bene. Ho avuto la fortuna di partire in avanti e sono così riuscito a tenere sempre il gruppo, ho avuto molta energia fino alla fine”. I responsabili della squadra trentina sono orgogliosi: “Siamo felici di aver creduto in lui quest’anno”, mentre sono da segnalare anche il 112o posto di Marco Mosconi, il 117o di Jacopo Giardina e quello del fratello di Stefano, Riccardo Mich, giunto 136o: “Non è un granché il mio risultato, ma è sempre bello essere qui alla Marcialonga. Peccato per il troppo caldo, sono contento per il Team, gli ultimi appuntamenti sono andati bene e ora vedremo i prossimi”.
Applausi anche per Sergej Spirin, secondo alla Marcialonga Light di 45 km, nel Team Futura da cinque anni: “Sono molto contento dei miei sci, e devo dire che la neve fresca per me è stata una grossa sorpresa. Da Canazei alla linea di arrivo ho sciato da solo, e non sono riuscito a tenere traccia degli altri, non ho ben capito cosa stesse succedendo, ma poi sono arrivato qui. Il Team Futura mi è stato molto d’aiuto, con l’organizzazione, con l’iscrizione, con l’allenamento.. con tutto!”. Sesto posto invece per la ventenne Marta Gentile – prima Marcialonga per lei – astro nascente del Team Futura che si fa valere tra le donne. E il prossimo weekend arriva la Granfondo Dobbiaco–Cortina…

BILANCIO MARCIALONGA PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO, DUE PODI E PANISI MIGLIOR ITALIANO

BILANCIO MARCIALONGA PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO, DUE PODI E PANISI MIGLIOR ITALIANO

Marcialonga impegnativa per tutti, il bilancio va visto in positivo

Non tutto è andato per il verso giusto, ma le gare sono così

Panisi e Panzhinskiy si sono messi dietro i campioni olimpici Kriukov e Northug

Prossimo weekend nuova trasferta “di casa” con la Dobbiaco-Cortina

La Marcialonga era, è e rimane l’obbiettivo principe del Team Robinson Trentino. Quella di quest’anno è stata una gara decisamente impegnativa, soprattutto per le condizioni della neve. La spruzzata della notte prima del via, imprevista, ha cambiato le condizioni dei binari, ma soprattutto le alte temperature hanno praticamente messo in crisi la pista dopo il passaggio dei primi.

Il presidente del team trentino Gianni Casadei al traguardo sorride, alla fine il Team Robinson Trentino è risultato la miglior squadra italiana, vanta il miglior italiano in classifica e due podi nella Marcialonga Light di 45 km.

Bruno Debertolis, “team director”, avrebbe voluto di più… A fine gara il primierotto è visibilmente stanco: “Come sempre la Marcialonga ti regala grande emozione e tanto stress. Viverla a bordo pista con borracce e bastoni non è poi meno faticosa che sugli sci. Preparare la Marcialonga nella settimana prima crea tanta tensione. Siamo abbastanza soddisfatti del risultato globale. I tecnici hanno lavorato bene, però per un motivo o per l’altro c’è sempre qualche cosa che non va. Busin si è dovuto ritirare a causa del virus rimediato in Svizzera e non ancora debellato, Panisi fino al km 55 ha fatto cose egregie, poi è calato, gli manca ancora una po’ di esperienza sulle lunghe distanze. Gli altri sono ai primi anni nelle lunghe distanze e in Visma Ski Classics, ci sono 35 teams con tanti professionisti. I nostri atleti non lo sono a tempo pieno. Io credo che se persevereranno nella preparazione tra 2 o 3 anni riusciremo a raggiungere livelli qualitativi elevati. Se i nostri partner e sponsor ci daranno fiducia, vedo un futuro promettente”.

A fine gara i risultati sono i seguenti: Alexandr Panzhinskiy 47°, Gilberto Panisi 48°, Matteo Tanel 104°, Roberto Passerini 113° e Florian Cappello 126°. Al femminile, Nicole Donzallaz si è piazzata 26.a e Chiara Caminada 32.a. Due podi nella “Light” con Lorenzo Cerutti (3°) e Caterina Piller (3.a).

Forse parlare di un buon 47° o 48° posto, per chi non è addentro al mondo delle lunghe distanze Ski Classics, può sembrare fuori luogo. Ma per fare un confronto adeguato basta dire che il campione Dario Cologna (25°) ha chiuso in 3h07’, come Chernousov vincitore del 2018 o come Andrew Musgrave, atleta da podio in Coppa del Mondo. Panzhinskiy e Panisi hanno concluso a quattro minuti, ma scorrendo dietro ci sono atleti del calibro di Nikita Kriukov (51°) e Petter Northug (99°), gente che a casa ha una “gioielleria”, 2 medaglie olimpiche e 5 mondiali il primo, 4 olimpiche e 16 mondiali il secondo!

È un po’ come vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma non c’è tempo per pensare, sabato c’è la Dobbiaco-Cortina, nuova tappa di Visma Ski Classics, domenica stesso appuntamento, ma “Challenger” in tecnica libera.

Intanto ecco le dichiarazioni degli atleti del Team Robinson Trentino dopo la Marcialonga:

ALEXANDR PANZHINSKIY

“È andata così così, all’inizio ero nel gruppo di testa, avevo delle buone chances per vincere il traguardo sprint, ero in gruppo ed avevo una buona posizione, ma qualcosa è andato storto e non ce l’ho fatta. Ma sono comunque soddisfatto nel complesso, sono stato il migliore della nostra squadra, ho provato a fare del mio meglio, certo la neve era difficile oggi, ma ce l’ho messa tutta, sono contento ed anche il mio team è soddisfatto. Adesso mi concentro sulle prossime gare, la prima sarà la Dobbiaco-Cortina ed anche lì punterò al traguardo sprint e a fare bene.”

GILBERTO PANISI

“La gara di oggi è stata molto nervosa, sono rimasto davanti come volevo, stava andando tutto bene solo che poi a Predazzo c’era la neve molto molle e mi sono venuti i crampi agli avambracci. A Masi ho perso il gruppo e poi è stato difficile riuscire a riprenderli.”

MATTEO TANEL

“Dura ma bellissima, la mia prima Marcialonga. Dovevo fare esperienza e sono contentissimo, una cosa davvero unica. È bellissima: si passa dai paesi, non si smette mai di tirare. La Cascata però… non finisce più, è veramente lunghissima e durissima, ma anche quella ha il suo bello.”

FLORIAN CAPPELLO

“La gara di oggi è andata molto bene fino a Predazzo, poi la benzina è finita e sono andato in crisi. Non sono molto soddisfatto del risultato. Oggi si sentiva che era molto caldo e per questo la pista era un po’ molle e molto lenta.”

CHIARA CAMINADA

“È andata bene fino a Lago, poi le energie sono finite. Per aumentare la resistenza bisognerebbe allenarsi di più sul lungo, e purtroppo arrivo anche da un’influenza quindi non ero al 100%. Peccato, questa volta l’ho pagata parecchio. I primi sono mostri del double poling e sono allenati per fare questo, si vede la differenza tra noi e loro.”

LORENZO CERUTTI

“Dura, molto. Non ci voleva per me questa piccola nevicata, mi ha compromesso un po’, perché vado molto meglio sul ghiaccio che sulla neve fresca. La pista è comunque ben preparata, come sempre. Ho già corso diverse edizioni della Marcialonga, ho provato a vincere la corta per la terza volta ma l’impresa non mi è riuscita, peccato”.

CATERINA PILLER

“Ho scelto la Light perché è la mia seconda Marcialonga e volevo testarmi sulle distanze un po’ più brevi. Non è la prima gara Visma per me, sono stata a La Venosta e a Livigno, la settimana prossima sarò alla Dobbiaco-Cortina. Questa però è la mia seconda gara a spinta del circuito. Devo ringraziare il Team Robinson, più che una squadra per me è diventata una famiglia: è bello essere così internazionali, e poi è istruttivo poter imparare dai più “anziani”, tipo Kowalczyk e Panzhinskyi che hanno partecipato alle Olimpiadi. Questa è una stagione “di prova” per me, ho sempre disputato la Coppa Italia e ora mi sono “buttata” in quest’avventura, mi sono allenata a spinta, vedremo come andrà il proseguo”.

Info: www.robinsonskiteam.com  

HORN ATTACKE ANCHE PER ‘CUORI SOLITARI’. 40 GIORNI ALLA SFIDA PER “MONTANARI” E STAFFETTISTI

HORN ATTACKE ANCHE PER ‘CUORI SOLITARI’. 40 GIORNI ALLA SFIDA PER “MONTANARI” E STAFFETTISTI

Quinta edizione della Horn Attacke il 7 marzo
Da Bolzano al Corno del Renon tra corsa e scialpinismo
Il comitato metterà in contatto i partecipanti che vorranno competere in staffetta
Una categoria speciale per i “montanari” e premio ‘Ulli Seebacher’

Voglia di partecipare alla staffetta ma non si trovano partner abbastanza allenati? Ci penserà il comitato della Horn Attacke del 7 marzo a mettere l’atleta in contatto con altri partecipanti, desiderosi di cimentarsi con il duathlon di corsa e scialpinismo altoatesino fino al mitico Corno del Renon, obiettivo finale della contesa. Basterà commentare il post Facebook “per cuori solitari” della Horn Attacke, specificando quale tratto della competizione si desidera affrontare, a seconda delle proprie abilità.
Bolzano la meta di partenza, il Corno del Renon quella di arrivo, per un totale di 20 km e 2.000 metri di dislivello da percorrersi in solitaria, usufruendo della zona cambio, in staffetta (a due o tre), o da “montanari”, portandosi appresso l’attrezzatura dall’inizio alla fine senza usufruire della zona cambio.
In ogni caso è tempo d’iniziare ad allenarsi, e non ci sono scuse… sia il percorso di corsa sia quello scialpinistico sono testabili, e nel comprensorio sciistico del Corno del Renon c’è un tracciato segnalato appositamente per potersi allenare in maniera indipendente e in totale sicurezza.
E per chi non teme alcun tipo di sfida è stata ideata la classifica dedicata ai ‘montanari’, invenzione dell’indimenticato Ulli Seebacher – alpinista scomparso sulla Gran Vedretta a causa di una valanga – che ha lasciato una serie infinita di ricordi visto che fu protagonista di continue sfide sul “suo” Corno del Renon: “Vediamo se è possibile correre 100 volte in un anno in cima al Corno del Renon! – disse. – E raggiunta la quota 100, deve essere possibile farlo anche 200 volte! E la prossima volta porterò con me 50 kg di legno, una scommessa è una scommessa! E chi l’ha detto che non è possibile andarci anche in bici da corsa sul Corno?”. Ulli ci ha dimostrato che tutto ciò è possibile, e così perché non mettere alla prova anche i concorrenti della Horn Attacke con un contest “alla Ulli” che sin dalla prima edizione – essendo uno degli ideatori della manifestazione – cercò di convincere gli altri membri del comitato a lanciare una sfida con sé stessi di questo tipo, creando la categoria “montanari”: “Ci deve essere un numero sufficiente di ‘pazzi’ appassionati di montagna che portano con sé l’attrezzatura direttamente da Bolzano e terminano la gara sul Corno, senza usufruire delle zone cambio!” Ora i tempi sono maturi e in tanti hanno già accettato la sfida…

Info: www.hornattacke.com

EPIC SKI TOUR TROFEO FIOU. MARCO ALBARELLO: “VI ASPETTIAMO!”

EPIC SKI TOUR TROFEO FIOU. MARCO ALBARELLO: “VI ASPETTIAMO!”

EPIC Ski Tour concede il bis dal 14 al 16 febbraio
Tappe spettacolari fra gli scenari valdostani
Il campione olimpico e mondiale Albarello testimonial
Evento in memoria dei fratelli Maurizio e Carlo Fiou

“EPIC Ski Tour Trofeo Fiou ha le iscrizioni aperte, partecipate numerosi tra queste stupende montagne nella nostra Valle d’Aosta, nelle Valli del Gran San Bernardo, vi aspettiamo per tre giorni di festa, tre giorni di scialpinismo. Noi ci crediamo, credeteci anche voi!”. E se lo dice il valdostano DOC Marco Albarello, campione olimpico e mondiale, bisogna proprio alzare bene le antenne… EPIC Ski Tour è infatti in avvicinamento, e dal 14 al 16 febbraio raccoglierà il testimone dal Trofeo Fiou ripercorrendone sostanzialmente il tracciato, “rivitalizzando” zone troppo belle da non essere vissute con gli sci ai piedi e in spalla, in un evento alla portata di tutti, e non è soltanto un modo di dire. Michele Boscacci, Viktoria Kreuzer, Alba De Silvestro, sono solo alcuni dei campioni sfilati lungo i percorsi dell’evento orchestrato dal comitato organizzatore Curtes, ma la manifestazione ha una mission particolare: condurre sul magico mondo della neve e dello scialpinismo anche chi con la disciplina non ha mai avuto a che fare. Come? Grazie all’aiuto di guide alpine specializzate che, a seconda dei livelli di preparazione dei partecipanti, porteranno gli avventurieri della neve a completare una splendida escursione tra le cime valdostane. Chi non si fida della propria abilità in montagna potrà dunque contare sul significativo supporto “4All” grazie a questa possibilità unica, offerta nella giornata di domenica. EPIC Ski Tour s’innesta in un territorio che sfoggia Tour du Rutor e Mezzalama, prestigiosi eventi che saranno “ospiti” all’EPIC Talk del venerdì sera ad Étroubles, alle ore 20. Solida anche la partnership con il Mountain Attack, con il presidente del C.O. EPIC Ski Tour, Kurt Anrather, presente alla manifestazione vinta dall’austriaco Jakob Herrmann e da Alba De Silvestro grazie a due prestazioni “monstre”. EPIC Ski Tour Trofeo Fiou è “memorial” dedicato ai fratelli Maurizio e Carlo Fiou, promesse dell’alpinismo valdostano scomparse rispettivamente nel 1979 sulla Cresta del Leone, e nel 1985 nella tragedia del Lyskamm. Allestire questa manifestazione sarà un bel modo per ricordarli assieme a ciò che più amavano fare.

Info sul sito: www.epicskitour.com

UNA TUTA “SPECIAL EDITION” ALLA MARCIALONGA, È LA GARA CLOU PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO

UNA TUTA “SPECIAL EDITION” ALLA MARCIALONGA, È LA GARA CLOU PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO

Domenica attesa gara tra le Valli di Fiemme e di Fassa

Gli atleti del Team Robinson Trentino con un nuovo look, dedicato alla regina delle granfondo

Debertolis punta su tutti, ma in particolare occhi su Panzhinskiy e Panisi

Un’attenzione particolare anche alla 45 km con Cerutti e Caterina Piller

Marcialonga, appuntamento topico per il Team Robinson Trentino. L’evento delle Valli di Fiemme e di Fassa è uno dei più attesi della stagione nel mondo dello sci di fondo, un evento che fa il pienone in poche ore. Saranno in 7500 domenica 26 gennaio al via di Moena, col team di “patron” Gianni Casadei e diretto da Bruno Debertolis al gran completo, o meglio con tutti tranne Justyna Kowalczyk, oberata da impegni della sua nazionale.

Marcialonga è una gara dura, impegnativa e che non si improvvisa. È l’obbiettivo dei top atleti di Visma Ski Classics, solletica anche l’interesse di campioni del calibro Petter Northug, e di Dario Cologna e Sjur Röthe che snobbano la Coppa del Mondo per conquistarsi un posto al sole della mitica gara trentina.

Bruno Debertolis è fiducioso che domenica i ragazzi e le ragazze del team faranno bella figura. Innanzitutto il Team Robinson Trentino correrà con una tuta speciale dedicata a Marcialonga, e questo non è concesso a tutti. Alexander Panzhinskiy si è calato nel ruolo di ‘modello’ durante la conferenza stampa e ha indossato la nuova tuta personalizzata Marcialonga, sicuramente gli atleti del team saranno distinguibili e dal look accattivante.

E in quanto a Marcialonga, il Team Robinson Trentino ha deciso di offrire la possibilità ad un numero limitato di fondisti di avere, domenica, gli sci preparati dai tecnici della squadra trentina. Agli atleti di punta toccherà il compito di testare la neve, agli ski-men di scegliere il cocktail migliore per preparare sci veloci.

Lo scorso weekend in occasione della ‘Diagonela’, purtroppo, un’intossicazione alimentare ha messo ko tutto il gruppo dopo la cena di venerdì, nella notte tutti hanno accusato un malessere generale, col risultato che in gara non sono riusciti a calarsi nel giusto ruolo. Panzhinskiy ha vinto il primo sprint, poi con forti dolori di stomaco ha dovuto arrendersi e rallentare.

Alla Marcialonga Gianni Casadei punta su tutti, ormai il problema dell’intossicazione è alle spalle, ma non vuole scommettere su qualcuno in particolare: “tutti possono esprimersi al meglio, il team è al lavoro per preparare i migliori materiali possibili, gli ski-men, profondi conoscitori del tracciato, hanno già le idee ben chiare”. Sicuramente il campione russo e Gilberto Panisi sono i più attesi. Il primo punta senza mezzi termini ai traguardi sprint, il secondo ad un risultato significativo che potrebbe essere alla sua portata. Per Alexander non sarà un compito facile. Il gruppo dei migliori normalmente tende ad alzare subito il ritmo per scrollarsi di dosso il maggior numeri di atleti, i team più forti hanno le ‘lepri’, è stato così anche l’anno scorso, con Panzhinskiy a cercare di resistere al forcing e presentarsi al meglio al traguardo sprint di Canazei. Panisi è reduce da un bel podio in Continental Cup. Ha il potenziale per fare una gran gara, serve quel solito briciolo di fortuna. In gara anche Lorenzo Busin, che sul percorso Marcialonga, di casa, si allena e quindi lo conosce bene, poi Roberto Passerini, Florian Cappello e Matteo Tanel. Tra le ragazze, Bruno Debertolis ribadisce che Nicole Donzallaz e Chiara Caminada hanno tutti i numeri per ben figurare.

Il Team Robinson Trentino non ‘snobba’ la Marcialonga Light di 45 km. Lorenzo Cerutti, secondo nel 2019, non demorde. Lo scorso anno il russo del Team Futura Spirin è stato più veloce, il 2020 potrebbe riservare qualche sorpresa. E al femminile il Team Robinson Trentino punta su Caterina Piller che a ‘La Venosta’ ha collezionato la sua prima vittoria in carriera.

Come sempre “potente” la macchina mediatica della gara trentina, per il Team Robinson Trentino potrebbe essere una bella vetrina. Giova ricordare che a supportare il team di Gianni Casadei ci sono tanti partner, in primis i due main sponsor Robinson Pet Shop e “Trentino”, ma anche aziende come Kayak, Nones Sport, Oka One, Keforma, Globulo Nero, Lill Sport, Marcialonga, KV+, Sicleri, Gekko, Lapponia Sport, Super Nordic Skipass, Craft Sportswear, Pasta Sgambaro, Caseificio Primiero, Yes Skiwax, Coop Cavalese, Coxa Carry e Ski Area S.Pellegrino, oltre agli altri partner commerciali Natural Code, Badiali, Toto, Zoofilia, Imac, Oasi, Prolife, Ferribiella, Lanterna Verde, Rotalnord, BeB Legno, Ergodomus, Metal Primiero, B&B Valgrande e Hotel Isolabella.

Info: www.robinsonskiteam.com  

IBU CUP CHE STORIA: DAL 2006 AD OGGI IN VAL MARTELLO. ATLETI DI COPPA PRESENTI PRIMA DEI MONDIALI

IBU CUP CHE STORIA: DAL 2006 AD OGGI IN VAL MARTELLO. ATLETI DI COPPA PRESENTI PRIMA DEI MONDIALI

C.O. e ASD Martello pronti ad allestire l’IBU Cup dal 13 al 16 febbraio
Biatleti in Slovacchia, tra meno di un mese gli appuntamenti altoatesini
Il presidente Georg Altstätter si gode le piste e aspetta gli atleti
Super sprint, sprint ed inseguimento condiranno un programma allettante

La Val Martello è location rinomata per le proprie fragole e per la neve che non manca mai. Gli sportivi puntano invece al Centro del Biathlon della bella vallata altoatesina, che dal 13 al 16 febbraio ospiterà l’IBU Cup orchestrata dal comitato organizzatore grazie all’aiuto di ASD Martell, il cui presidente è Martin Stricker.
E la Val Martello sarà terreno di caccia anche per molte squadre di Coppa del Mondo che gareggeranno poi al Mondiale di Anterselva, come le atlete norvegesi e gli atleti di Austria, Finlandia e Stati Uniti, che hanno scelto il Centro del Biathlon e l’altitudine ideale per allenarsi, prima di trasferirsi ad Anterselva in vista del prestigioso evento.
Nel frattempo i biatleti si sono visti impegnati a Brezno-Osrblie, ancora una volta sulle nevi slovacche a causa dei problemi con la pista polacca di Duszniki Zdroj. Sfide che tra le altre hanno evidenziato le doti di sprinter del russo Semen Suchilov, davanti ai norvegesi Sivert Guttorm Bakken ed Endre Stroemsheim. Da segnalare anche le ottime prove di Alexey Slepov, Sindre Fjellheim Jorde e Ruslan Tkalenko. Per quanto riguarda gli azzurri, buona prova per Thierry Chenal che ha chiuso in 18.a posizione e per il livignasco Saverio Zini in 26.a, due atleti in fase di crescita che in Val Martello potranno ben figurare su un percorso che si addice alle loro caratteristiche. Distanti Nicase, Rudy Zini e Ghiglione, penalizzati dai troppi errori al tiro. Una Russia vittoriosa anche nella staffetta mista, questa volta con Slivko protagonista e gli altri atleti della squadra Filimonov, Suchilov e Glazyrina, con l’Italia di Saverio Zini, Chenal, Eleonora Fauner e Alexia Runggaldier in settima posizione. Nella single mixed in Slovacchia applausi per la Norvegia.
Il responsabile del comitato organizzatore Georg Altstätter è fiducioso al fine di realizzare un altro grande evento: “Di neve ne abbiamo in abbondanza, anche se nelle ultime settimane non si è vista… speriamo non arrivi nei giorni di gara! Le condizioni sono ottime – afferma – aspettiamo anche le squadre di Coppa del Mondo in allenamento”. Dal 2006 l’IBU Cup sfila nella ‘Valle delle Fragole’, e nel 2020 altre sorprese non mancheranno con un programma allettante all’insegna di supersprint, sprint ed “inseguimento”.

Info: www.biathlon-martell.com e www.biathlonworld.com

MARCIALONGA IN ARRIVO: ENTUSIASMO ALLE… STELLE. MARCO MELANDRI SPECIAL GUEST “SGOMMA” SUGLI SCI. NORTHUG, COLOGNA E ROETHE CONTRO SKI CLASSICS

MARCIALONGA IN ARRIVO: ENTUSIASMO ALLE… STELLE. MARCO MELANDRI SPECIAL GUEST “SGOMMA” SUGLI SCI. NORTHUG, COLOGNA E ROETHE CONTRO SKI CLASSICS

Marcialonga di Fiemme e Fassa domenica in Trentino
Northug, Cologna e Roethe battaglieranno con i pro long distance
L’ex campione di MotoGP Marco Melandri alla prova lungo i 70 km
47.a edizione in diretta su Sky Sport Arena e Sky Sport 1

Oggi a Trento, alla sala Don Guetti di Cassa Centrale Banca, è stata presentata la 47.a edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa che andrà in scena domenica 26 gennaio. La leggendaria ski-marathon si presenta densa di campioni grazie alle presenze di Petter Northug, un nome una leggenda per lo sci di fondo anche dopo il ritiro, Dario Cologna e Sjur Roethe, prestigiosa aggiunta dell’ultima ora poco dopo il secondo posto ottenuto sull’Alpe Cermis, nell’ultima tappa del Tour de Ski che si è tenuta proprio in Val di Fiemme. Ai nastri di partenza fra i circa 7.500 fondisti ci sarà anche Marco Melandri, che ha raccontato le tappe di avvicinamento alla gara: “Feci un’uscita con Paolo Bettini, e gli parlai di Marcialonga. Quando gli dissi della 45 km mi prese in giro, così mi sono iscritto alla 70 km. Il mio obiettivo è finirla e vivere lo sport godendomi i paesaggi e divertendomi, cose che non puoi fare quando sei professionista. Ora vivo in Trentino da un anno e mezzo e sto facendo corsi di… dialetto!”.
L’incontro è stato anche occasione della consegna del pettorale Melinda (uno degli dei 4 sponsor della cooperazione) ad Andrea Fedrizzi, responsabile marketing dell’azienda trentina: “Orgogliosi di essere sui pettorali di questi grandi campioni che vedremo domenica” e della targa di Marcialonga Story (km 10) al comandante della Guardia di Finanza di Predazzo, Sergio Giovanni Lancerin. La pista Marcialonga è pronta e i volontari hanno già svolto un grandissimo lavoro. Importante la storica partnership con SAIT, qui le parole del neopresidente Roberto Simoni: “Marcialonga è iniziativa che ha una ricaduta sociale importante, con un mare di persone coinvolte. La nostra è una sponsorizzazione consolidata”. L’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, anche in rappresentanza dell’assessore allo sport e turismo Roberto Failoni, ha detto: “Il connubio salute e sport è sempre molto sentito da parte nostra. La nostra società ha bisogno di riportare i ragazzi a fare attività all’aria aperta”. In sala anche Alfredo Weiss, ex presidente di Marcialonga, Angelo Corradini è invece l’attuale: “Noi quest’anno arriveremo a 250.000 partecipanti ed è questo il dato che ci piace sottolineare. Nata come una corsa paesana, Marcialonga ha raggiunto un valore mediatico straordinario. 20 reti internazionali collegate in diretta, mentre in Italia abbiamo fatto un passo importante passando a Sky, che trasmetterà Marcialonga in diretta su Sky Sport e Sky Sport Arena dalle 7.40 alle 12, mostrando anche i ‘bisonti’ e non solo i top atleti”.
Marcialonga fa parte di Visma Ski Classics, e chi segue da vicino il circuito internazionale è Lorenzo Girardi, il quale non dà chances agli atleti di Coppa del Mondo lanciandosi in un pronostico: “Gli atleti sono belli carichi, dai ‘vecchietti’ Eliassen e Gjerdalen, ai giovanotti che stanno facendo bene. Vi assicuro, sarà uno spettacolo e gli atleti Visma faranno di tutto per tagliar fuori i fondisti di Coppa”.
Marcialonga è anche una miriade di eventi collaterali: “L’impegno del comitato è portare Marcialonga in tutte le case – afferma il Direttore Generale di Marcialonga e neopapà Davide Stoffie – negli anni sono nate tante manifestazioni di contorno che coinvolgeranno circa 2000 atleti. Dagli eventi Baby, Mini e Young, alla Story con molti che ci chiedono ancora pettorali già esauriti, sino alla Stars di beneficenza. Pista stupenda, l’ho provata tutta domenica”. Ben 400.000 euro i fondi raccolti dalla nascita di Marcialonga Stars: “LILT e Marcialonga Stars sono da vent’anni un binomio indissolubile. Sabato 25 gennaio alle ore 13 ci sarà questa corsa adatta a tutti, con ciaspole o sci di fondo. Cosa c’entrano i tumori in un evento come questo? Sport significa contribuire alla propria salute e la LILT contribuisce alla difesa della salute”, dice il vicepresidente di LILT Trento, Enzo Galligioni.
Tuta speciale del Team Robinson Trentino realizzata ad hoc per Marcialonga: “Ho deciso di dedicare una tuta alla Marcialonga, che useremo per la prima volta, richiamando l’azzurro dell’Italia con il tricolore che scorre sul fianco sinistro” ha spiegato il team manager Debertolis.
Chiara Zoppirolli di CeRiSM ha concluso con successo una annata di studi e di ricerche: “Lo sci di fondo rappresenta un modello di attività fisica eccezionale, e permette alle persone di età elevata di mantenersi giovani mentalmente e dal punto di vista delle relazioni sociali. Grazie alla collaborazione con Marcialonga possiamo portare i nostri studi ad eventi nazionali ed internazionali. Il prossimo anno ci concentreremo invece sui giovani”. Arrivederci al prossimo weekend Marcialonga, ricco di iniziative per tutti i gusti e per tutte le età.

Download immagini TV: www.broadcaster.it

RELAX E “SCI STRETTI” IN ALTO ADIGE. LA GRAN FONDO VAL CASIES DICE GIÀ 35 KM

RELAX E “SCI STRETTI” IN ALTO ADIGE. LA GRAN FONDO VAL CASIES DICE GIÀ 35 KM

30 giorni al via della Gran Fondo Val Casies del 15 e 16 febbraio
Iscrizioni da non perdere entro il 31 gennaio
35 km di pista aperta! Percorsi di 30 o 42 km
MINI Val Casies per tutti i piccoli dello sci di fondo

“Percorso perfetto!”, confida il presidente Walter Felderer. Che il comitato organizzatore della Gran Fondo Val Casies del 15 e 16 febbraio fosse attento e preparato già lo si sapeva, ma quest’anno grazie anche alla rigidità delle temperature ha deciso di superarsi, mettendo a disposizione 35 chilometri di pista con largo anticipo, in attesa del definitivo completamento che avverrà entro il 25 gennaio.
30 o 42 km in un perfetto mix tra neve naturale e artificiale, da percorrersi in tecnica classica (sabato) o libera (domenica), ma la parola più corretta per definire la pratica dello sci di fondo in quest’area è ‘idilliaca’, una valle immersa nella natura montana rimasta ancorata alle proprie radici. Un paesaggio che quando viene illuminato dai raggi di sole mostra tutta la propria bellezza ed è protagonista di un ‘turismo’ che cerca innanzitutto il relax. Benessere ma anche tanto sport ed agonismo, alla volta del completamento di una Gran Fondo che… non si ferma mai e che dal 1984 non manca mai all’appello del calendario fondistico nazionale. Se c’è una garanzia, quella è la Gran Fondo Val Casies. Le partecipazioni stanno andando a gonfie vele con Matteo Tanel, campione del mondo di skiroll, ad indossare il pettorale numero 1, accompagnato dai titolati colleghi del Team Robinson Trentino, su tutti la polacca Justyna Kowalczyk e il russo Alexander Panzhinskiy, a rimpinguare il bottino di supermedagliati della Gran Fondo Val Casies.
La manifestazione attinge sempre dall’affezione degli amatori, riservando iscrizioni a quote imperdibili entro il 31 gennaio: 58 euro per competere in tecnica classica, un euro in più per la tecnica libera, 95 euro per entrambe, 47 euro per la Just for Fun, 76 euro per entrambe le competizioni senza classifica, e tariffe agevolate per i più giovani.
Giovani ma anche giovanissimi schierati ai nastri di partenza della MINI Val Casies, che non è più un semplice contorno, bensì una vera e propria competizione per astri nascenti dello sci di fondo a tutti gli effetti. È inoltre ancora in atto la partnership con il Campionato del Mondo di biathlon che invita gli spettatori stessi a gareggiare in Val Casies, e i concorrenti della ski-marathon a recarsi ad Anterselva ad assistere al prestigioso evento, una proposta anch’essa a disposizione entro e non oltre il 31 gennaio. La Gran Fondo verrà ancora una volta premiata dai canali di Rai Sport, proseguendo la lunga narrazione che dura dal 1984.

Info: www.valcasies.com

2000 ISCRITTI E PISTA PRONTA ALLA DOBBIACO-CORTINA. 70% DI STRANIERI PER LA GRANFONDO “CHE UNISCE”

2000 ISCRITTI E PISTA PRONTA ALLA DOBBIACO-CORTINA. 70% DI STRANIERI PER LA GRANFONDO “CHE UNISCE”

43.a Granfondo Dobbiaco-Cortina l’1 e il 2 febbraio
Ai vincitori della 43.a edizione due tori: “Giovanni” e “Ferdinando”
Pista pronta, mancano solamente 800 metri prima del traguardo di Cortina
Entro il 29 gennaio: iscrizioni a 100 euro (42 km) e 75 euro (32 km)

2000 fondisti iscritti, al 70% stranieri, con tutta la pista di 42 km completata eccezion fatta per gli ultimi 800 metri prima del traguardo cortinese. La Granfondo Dobbiaco-Cortina dell’1 e 2 febbraio procede a vele spiegate, garantendo come sempre competenza organizzativa ed un manto innevato spettacolare, dall’aeroporto militare di Dobbiaco al cuore di Cortina d’Ampezzo, con i percorsi di 42 km e 32 km da affrontare nella stessa direzione di marcia. Affluenza considerevole alla 43.a edizione, ma le iscrizioni sono ancora apertissime, alle cifre di 100 euro per la competizione in tecnica classica della giornata di sabato e di 75 euro per il contest in tecnica libera sulla distanza più breve (e valevole come prova Challengers) in quella di domenica, il tutto entro il 29 gennaio, pochi giorni prima dello start. Il norvegese Tord Asle Gjerdalen, già vincitore dell’evento in tre edizioni, proclama di cercare il poker, ma nel frattempo a spadroneggiare nel circuito Visma Ski Classics c’è il giovane svedese Emil Persson, che alla scorsa Kaiser Maximilian Lauf si è imposto sul norvegese del Team Ragde Andreas Nygaard e sul connazionale Marcus Johansson. Tra le donne invece altra sorpresa e altro successo svedese, ma non con la ‘solita’ Britta Johansson Norgren (giunta seconda), bensì con Lina Korsgren. Terza la norvegese Astrid Slind che aveva vinto “La Venosta”. Ora passaggio elvetico a “La Diagonela” prima di sfilare verso l’Italia con il prestigioso duetto Marcialonga e Dobbiaco-Cortina. E come disse uno dei pionieri dello sci, Otto Schniebs: “Qualunque sia il grado di abilità che uno sciatore può possedere, non dovrebbe mai dimenticare che i suoi sci sono dopo tutto solo uno strumento, un mezzo attraverso il quale egli può godere l’inverno in tutto il suo splendore e la robustezza, respirando l’aria fresca e pulita, incontrando altri esseri umani nel loro vero carattere, e dimenticando tutti i problemi che affliggono la nostra meschina civiltà. Queste sono alcune delle ragioni per le quali lo sci non è solo uno sport – è un modo di vivere”. Per questo la Granfondo Dobbiaco-Cortina viene scelta non solo dai campionissimi Visma Ski Classics, ma anche da numerosi amatori che ogni anno si godono la spettacolare passeggiata sugli sci da fondo in totale serenità e tranquillità, un’area che pare disegnata su misura per la pratica fondistica. E se ha destato curiosità la notizia della consegna di due tori, uno ciascuno, ai vincitori della gara, ora sappiamo anche i nomi dei bovini: “Giovanni” e “Ferdinando”, presentati tramite un assegno con la loro figura disegnata sul traguardo di Cortina. Dopodiché i protagonisti decideranno se rivenderli o… tenerli come animali da compagnia!

Info: www.dobbiacocortina.org

IL TEAM FUTURA CONCEDE SPETTACOLO. SHOW FUTUR…ISTICO ALLA PUSTERTALER

IL TEAM FUTURA CONCEDE SPETTACOLO. SHOW FUTUR…ISTICO ALLA PUSTERTALER

44.a Pustertaler Ski-Marathon “invasa” dagli atleti del Team Futura
Legkov vince ancora e si porta a casa la gara di 62 km
Quattro atleti del Team Futura nelle prime dieci posizioni
Manuel Amhof è secondo nella tappa di casa, Kargruber “Adrenalin”

Se il buongiorno si vede dal mattino… Sin da inizio stagione il Team Futura aveva un obiettivo dichiarato: la Pustertaler Ski-Marathon. L’evento tornava alla ribalta sabato 11 gennaio con una 44.a edizione spettacolare, e la manifestazione del comitato presieduto da Markus Hackhofer ha evidenziato nuovamente le doti del “politico” della squadra trentina, l’ex campione olimpico Alexander Legkov che già aveva fatto il bello e il cattivo tempo sull’Alpe Cermis, l’erta dei fuoriclasse del Tour de Ski.
Al secondo posto staccato di pochissimo un atleta che giocava in casa, Manuel Amhof di Villabassa, zona d’arrivo della manifestazione e anche sede della mitica Dolomiti Superbike. Spettacolare quarto posto per lo skirollista Jacopo Giardina, 6° Riccardo Mich, completando un quadro che vede il Team Futura occupare ben quattro posizioni nelle prime dieci. Team Futura “über alles” in lungo ed in largo in Val Pusteria dunque, da Sesto a Villabassa, e Jacopo Giardina a 2’32” e Riccardo Mich a 4’53” sono stati davvero da applausi. Proseguendo un lungo elenco che vede Stefano Mich in tredicesima posizione, 16° Christian Niederkofler e 17° Matthias Schwingshakl, protagonista suo malgrado della rottura di un bastoncino nei primi 2 chilometri di gara, compromettendo un quasi certo ingresso nella top 10. Quindi 18° Paolo Sembenini, 21° Gianni Zorzi 24° Nicola Vanzo e 30° un altro skirollista, questa volta ex campione del mondo, Alessio Berlanda. La vincitrice della gara femminile è stata invece Sara Pellegrini.
Reinhard Kargruber è invece atleta da sfide impossibili e l’altoatesino si è regalato un bel quinto posto assoluto nel percorso di 42 km “Adrenalin”, che regalava la vista impagabile di Prato Piazza. Vittorie nel percorso breve a Simone Daprà, capace di regolare persino Dietmar Noeckler, e alla tedesca Jessica Dotzler trionfatrice tra le donne. Premiazioni finali nella piazza Von Kurz di Villabassa con i scintillanti colori ‘fluo’ del Team Futura di Lavis in bell’evidenza.
Il Team Futura è sempre impegnato su più fronti e il weekend formidabile della squadra trentina si è arricchito di un altro trionfo, quello di Patrick Klettenhammer che ha sconfinato nella vicina Austria portandosi a casa il Tour de Ramsau, vincendo la classifica assoluta del mini tour di tre tappe con un 19° posto nella sprint, un 2° posto nella 15 km in classico quando i compagni ‘domavano’ la Pustertaler Ski-Marathon e alzando le braccia al cielo nell’ultima prova in skating. Un successo che va di pari passo a quello della compagna Thea Schwingshackl, anch’ella vincitrice del mini tour grazie a due secondi posti. Ah, l’amour…

Info: www.teamfutura.it