Domenica verrà sperimentata una
nuova competizione
I leader di classifica sono i due
russi Anton Babikov e Victoria Slivko
Previste 35-40 nazioni e circa
200 atleti in Alto Adige
Il
biathlon è ‘di casa’ in Val Martello e nel mese di marzo i frutti (la zona è
rinomata per le proprie fragole) saranno maturi per accogliere gli atleti
dell’IBU Cup, nell’evento organizzato dal C.O. Biathlon Martell dal 14 al 17
marzo. Giovedì 14 marzo e sabato 16 marzo ci saranno due prove sprint analoghe,
con 7.5 km per le donne e 10 km per gli uomini, intervallate da una giornata di
allenamento. Domenica ecco invece la novità assoluta, una ‘Mass Start 60’ per
donne e uomini mai vista prima. In Val Martello la prima IBU Cup andò in scena
nel 2006, e tredici anni più tardi sono previste nella località altoatesina 35-40
nazioni con circa 200 atleti a darsi battaglia. Questa prova sarà la tappa
finale dell’IBU Cup e sarà in concomitanza con i campionati mondiali, i non
convocati saranno dunque attesi al via. I migliori di stagione si metteranno
alla prova nella “Mass Start 60”, con i primi 30 a sparare al poligono al primo
giro, gli altri 30 nel secondo alternandosi con due tiri in piedi e due tiri a
terra. Il format è volto a rendere la contesa più avvincente, permettendo a
tutti di sparare al poligono grazie ai distacchi che si formeranno tra gli
atleti. Una novità che potrebbe essere utilizzata anche in futuro, senza
tuttavia sostituire la tradizionale Mass Start con 30 biatleti ai nastri di
partenza.
In
classifica difficile fare i conti con lo strapotere russo, in graduatoria
maschile infatti comanda Anton Babikov su Alexander Povarnitsyn e Sergey
Korastylev, con il germanico Lucas Fratzscher quarto e primo non sovietico in
classifica. Al femminile è un’altra russa a comandare, Victoria Slivko, dietro
di lei però due svedesi, Ingela Andersson ed Elisabeth Hoegberg, prima delle
tedesche Nadine Horchler e Janina Hettich. Sesta l’altra biatleta proveniente
da “Mother Russia”, Natalia Gerbulova.
In
Val Martello ci sono diversi ‘sentieri’ ideali da percorrere per effettuare una
bella passeggiata, dal ‘sentiero altoatesino delle fragole’, al ‘sentiero del
contadino di montagna’ per ripassare storie sulla cultura e sulla tradizione
popolare, per non parlare dei percorsi in bicicletta nella bella stagione, ma
dal 14 al 17 marzo il ‘sentiero’ da percorrere sarà quello che porterà al
Centro del Biathlon della Val Martello, ‘sperimentando’ il futuro della
disciplina.
Info: www.biathlon-martell.com e www.biathlonworld.com
GF MASTER TOUR PREMIA GLI AMATORI ITALIANI. I PRIMI APPLAUSI DOPO MOONLIGHT E MARCIALONGA
Le più importanti ski-marathon d’Italia
racchiuse in un circuito
Moonlight Classic e Marcialonga di Fiemme e
Fassa prime prove disputate
Erica Leonardelli in testa su Chiara Caminada
nella categoria femminile
Primo posto a Brigadoi (U1), Migliavacca
(U2), Crestani (U3), Zeni (U4) e Sommavilla (U5)
Il circuito
Gran Fondo Master Tour si rivoluziona per il meglio. Lo scorso anno il
challenge più amato dagli appassionati dello sci di fondo prevedeva una media del
punteggio rivisitata in base agli abbuoni, con la classifica a poter essere
stravolta senza dare quindi la situazione reale degli atleti in graduatoria.
Quest’anno invece il punteggio è “da Coppa del Mondo”, in tempo reale tappa
dopo tappa. In base all’età anagrafica e all’età media dei concorrenti degli
anni passati, sono state così create cinque categorie, con una unica per le
donne poiché in numero minore. Il primo classificato italiano di categoria
riceve 50 punti ad ogni prova disputata. Insomma, un challenge al 100% italiano
e dedicato agli amatori. Nessun vincolo di partecipazione dunque, e le prime
due prove disputate sono state la Moonlight Classic sull’Alpe di Siusi,
entusiasmante passeggiata in notturna al chiar di luna, illuminata da 1.000
fiaccole, e la Marcialonga di Fiemme e Fassa, la ski-marathon più famosa
d’Italia e una delle prime al mondo.
Partendo
dalle donne, Erica Leonardelli si guadagna la testa della classifica con 43
punti alla Moonlight e 40 alla Marcialonga, davanti ad un’atleta del calibro di
Chiara Caminada, prima delle italiane alla ski-marathon di Fiemme e Fassa.
Terza Marta Gentile, quarta Elisa Perenzoni con ben 49 punti alla Moonlight e
uno soltanto alla Marcialonga. Le categorie Master Tour 2019 sono così
distribuite per quanto riguarda i maschi: uomini 1 (2002-1983), uomini 2
(1982-1972), U3 (1971-1964), U4 (1963-1958) e U5 (1957 e precedenti). Nella
prima graduatoria è Mauro Brigadoi del Team Trentino Robinson a svettare, il
trentino ha infatti ottenuto quasi il massimo nelle prime due prove con ben 99
punti, davanti a Marco Recchioni e Matteo Gardener. Manuel Amhof, primo degli
italiani alla Moonlight, sarà un osso duro per tutti anche in futuro, così come
Francesco Ferrari. Uomini 2 vede al comando Matteo Migliavacca su Gianni Zorzi
e Paolo Sembenini. Uomini 3 con Marco Crestani su Marco Mosconi e Andrea De
Monte Pangon, mentre negli Uomini 4 è Adriano Zeni ad avere (per ora) la meglio
su Luca Messina e Carlo Cattaruzza, con il massimo ottenuto nelle due prove.
Applausi anche per Roberto Sommavilla del Team Futura sul compagno di squadra
Francesco Mich e su Luciano Gianmoena nell’ultima categoria, quarto l’inossidabile
Silvano Berlanda.
Gran Fondo
Master Tour prosegue con un altro appuntamento da non perdere, la Gran Fondo
Val Casies del 17 febbraio, dove i partecipanti al circuito si cimenteranno per
la prima volta nel Master Tour con la tecnica libera. L’aggiornamento delle
classifiche verrà stilato entro i tre giorni successivi allo svolgimento di
ciascuna Gran Fondo e pubblicato sul sito: www.mastertour.org
Calendario 2019:
23/01/2019: Moonlight Classic –Alpe di Siusi (BZ) TC
27/01/2019: Marcialonga – Valli di Fiemme e Fassa (TN) TC
17/02/2019: Gran
Fondo Val Casies – Val Casies (BZ) TL
24/02/2019: Viote
Monte Bondone Nordic Ski Marathon – Monte
Bondone (TN) TL
03/03/2019: Gran
Fondo di Ridanna – Val Ridanna (BZ) TL
“La Sportiva Epic Ski Tour” in Val di Fiemme il 22 e 23 febbraio
‘Media Day’ a Ziano di Fiemme nella sede principale de La Sportiva
Scialpinismo per tutti anche con l’escursione gratuita del venerdì mattina
Il 22 e 23
febbraio avrà già luogo la 3° edizione de La Sportiva Epic Ski Tour in Val di Fiemme.
A Ziano di Fiemme – nella sede principale del title sponsor La Sportiva – sono state
presentate tutte le novità che riguarderanno l’edizione 2019. Anche il CEO e presidente
de La Sportiva Lorenzo Delladio invita a parlare della manifestazione come di un
‘evento’ e non di una gara soltanto: “Come marchio siamo molto legati al mondo
dello sci alpinismo, anche per questo siamo supporter e sponsor di questa bella
manifestazione. Più che altro la nostra motivazione dietro l’Epic Ski Tour è di
promuovere lo sci alpinismo per tutti, dimostrando che non è solamente una gara
ma un grande evento. La gara serve perché qualcuno deve vincere, ma
l’importante è l’evento in sé. Il sogno è avere qualche centinaio di ‘bisonti”.
Il responsabile di Epic Ski Tour Kurt Anrather concorda: “La manifestazione di
quest’anno sarà di due giorni per facilitare tutti, agevolando i concorrenti, i
quali dovranno percorrere pochi minuti di strada per passare dal Main Village a
Cavalese a una tappa o l’altra. Oltre alle due gare offriamo un ampio programma
di contorno, con area expo, test prodotti, escursioni gratuite con guida
alpina, una particolare „Pasta Party“ con dei piatti tipici del posto, EPIC
Talk, EPIC Party e molto altro.” Venerdì 22 febbraio è in programma in
mattinata un’escursione gratuita di scialpinismo con Omar Oprandi: “Ho sempre
abbracciato l’idea iniziale di essere aperti anche verso chi voleva provare –
afferma Oprandi. – L’anno scorso c’erano tanti appassionati con anche tre
giapponesi, e mi sono messo a disposizione anche quest’anno. Vorrei trasmettere
l’ABC dello sci alpinismo, 20 persone possono iscriversi, con anche la
possibilità di testare lo scialpinismo tramite l’attrezzatura fornita da La
Sportiva (scarponi, sci, pelli e bastoni)”. L’Epic Ski Tour vanta partnership
importanti, come quella con La Grande Course: “Abbiamo deciso di instaurare
questa partnership con Epic Ski Tour proprio perché siamo alla ricerca di
quello che oggi è interessante per lo sci alpinismo – afferma Alessandro Mottinelli,
uno degli organizzatori del circuito. – Vogliamo fare promozione per questa bellissima
disciplina su larga scala”. Sostegno anche da parte delle autorità, come
affermato dal consigliere provinciale Pietro De Godenz: “Non posso far altro
che fare gli auguri a questo evento, per quello che porta dal punto di vista
dell’immagine e della promozione del territorio, la mia disponibilità è di seguirvi
con particolare attenzione. Saremo con voi”. Per concludere Massimo Dondio e Alberto
Felicetti, responsabili tecnici dei percorsi, hanno presentato la prima tappa sull’Alpe
Cermis e la seconda a Bellamonte nel Parco di Paneveggio, ricordando che le iscrizioni
sono a disposizione comprensive di pacco gara costituito da un Base Layer UYN con
personalizzazione Epic Ski Tour. Nel corso della giornata c’è stata anche una
visita aziendale con presentazione dei prodotti “La Sportiva”, prima di uscire
tutti assieme a testare il percorso di Bellamonte e ristorarsi alla cena finale
al Chalet 44 in compagnia del campione olimpico e testimonial di Epic Ski Tour
Cristian Zorzi.
Info ed
iscrizione: www.epicskitour.com
15
ANCHE POLTORANIN ALLA GF DOBBIACO-CORTINA. COPPA DEL MONDO VS VISMA SKI CLASSICS
Domani a partire dalle ore 8.30 start
degli élite Visma Ski Classics
Favoriti Eliassen e Norgren, occhio a
Gjerdalen, Nygaard, Ustiugov e Poltoranin
Partenza e arrivo a Dobbiaco per un
totale di 36 km
42.a
Granfondo Dobbiaco-Cortina ai nastri di partenza, domani con la gara in
classico, alle ore 8.30 con gli uomini e alle ore 8.45 le donne, a partire
dalle ore 9 invece scatteranno tutti gli amatori, che avranno a disposizione
anche la gara di domenica per fare l’accoppiata classic-skating.
Tord
Asle Gjerdalen, deluso dopo essersi fatto beffare alla Marcialonga, aveva
subito un altro obiettivo in mente: “Ho vinto le ultime tre edizioni della
Granfondo Dobbiaco-Cortina, spero di riuscire a rimanere concentrato e di
calare il poker, con questi avversari non sarà facile”. Le ultime tre edizioni
(2016, 2017, 2018) della manifestazione altoatesina sono infatti state
appannaggio del ‘guerriero norreno’ con gli occhiali da aviatore, con ottime
prestazioni anche da parte di Andreas Nygaard, ma questa volta potrebbe essere
più difficile aggiudicarsi il trono, a causa dello strapotere dimostrato da
Petter Eliassen, sempre più leader del circuito Visma Ski Classics. Il timido
norvegese lo è solo fuori dai binari, e la condizione mostrata alla Marcialonga
potrebbe ancora una volta non lasciar scampo agli avversari. L’annata di
assenza sembra non aver compromesso la sua forma ed Eliassen punta forte a
vincere il titolo di campione, spalleggiato dai propri compagni del Team BN
Bank, Simen Oestensen e Morten Eide Pedersen, oltre al russo Ilya Chernousov,
lo scorso anno penalizzato dopo esser stato reduce da un’ottima prestazione e
aver vinto la Marcialonga. Eliassen avrà più che mai bisogno del proprio team,
d’altronde non capita tutti i giorni di partire primo ed arrivare primo ad una
ski-marathon, è cosa rara e ripetersi non sarà facile. Sergej Ustiugov sarà al
via, un atleta di Coppa del Mondo che si confronta con i fenomeni della
resistenza, assieme al connazionale Eugeny Belov in gara con i colori del Team
Futura. La lista di partenza della Granfondo ha anche un altro nome di
prestigio proveniente dalla Coppa del Mondo, si tratta di Aleksej Poltoranin,
fondista kazako con due bronzi mondiali che si aggiungerà al già ricchissimo
parterre in una sorta di sfida tra atleti di Coppa del Mondo e specializzati
nelle lunghe distanze Visma Ski Classics.
Tra
le donne Britta Johansson Norgren è ad oggi inarrivabile, la condizione della
poderosa svedese è davvero di “un altro pianeta” e la leadership Ski Classics è
dell’atleta del Team Lager 157, ma nelle ski-marathon non bisogna mai dare
nulla per scontato e la Norgren se la dovrà vedere con la connazionale Korsgren
e le rivali principali Astrid Oyre Slind – non soddisfatta all’arrivo
dell’ultima prova Visma Ski Classics, e Katerina Smutna, da tenere d’occhio
quando si tratterrà di ‘salire’ verso Passo Cimabanche. Dopo ampi preparativi e
attenta pianificazione, gli organizzatori annunciano che l’evento (per ragioni
di sicurezza) si svolgerà con un percorso modificato. A causa delle abbondanti
nevicate previste la giuria ha così deciso di cambiare il tracciato di sabato 2
febbraio, con partenza invariata all’Aeroporto Militare di Dobbiaco e arrivo
alla Nordic Arena di Dobbiaco, completando una distanza di 36 km. La
competizione scatterà come previsto dall’aeroporto di Dobbiaco passando
attraverso la Nordic Arena e proseguirà lungo la mitica salita al Passo di
Cimabanche, ma poi, invece di continuare verso Cortina, tornerà indietro verso
Dobbiaco con il traguardo posizionato alla Nordic Arena.
Confermata
anche la sfida in skating di domenica ma – in merito al percorso – il comitato
organizzatore valuterà il da farsi nella giornata di domani, anche in base alle
condizioni meteo. Herbert Santer è il presidente del comitato organizzatore
della Granfondo Dobbiaco-Cortina, e in merito all’affluenza di partecipanti
afferma: “Abbiamo una miriade di nazioni presenti, tra le quali Russia,
Germania e Svezia, e oltre 2.000 fondisti grazie alle agenzie con le quali
siamo in contatto da anni. Le nazioni sono oltre quota 22. Inoltre a Dobbiaco
ci si allena per i Mondiali di Seefeld e alcuni concorrenti colgono l’occasione
perché qui abbiamo un’altitudine ideale”. Soddisfatto anche Igor Gombac, il
vicepresidente e braccio destro di Santer: “Ci avviciniamo al record per quanto
riguarda le iscrizioni, siamo soddisfatti”.
Stelvio
Marathon il 15 giugno a Prato allo Stelvio in Alto Adige
Iscrizioni
a 90 euro per 42K e 26K, 40 euro per la “short distance”
Percorso
mozzafiato lungo i tornanti che hanno fatto la storia
A
disposizione anche maglietta e medaglia finisher
“Buone nuove” per il comitato organizzatore
della Stelvio Marathon del 15 giugno a Prato allo Stelvio, in Alto Adige, sono
infatti già 300 i corridori che affronteranno i mitici tornanti, alcuni di essi
provenienti anche da Russia e Israele. Il luogo è leggendario, la
manifestazione altoatesina lo è di più, realizzata per esaltare i faticatori
della corsa che – immersi in un paesaggio esaltante – saranno nelle condizioni
di dare il massimo. Sontuoso anche il menù di gara, sfide ardite a disposizione
di tutti i palati agonistici. Gli indomiti potranno infatti gareggiare nel 42K,
gli atleti con una buona preparazione nella 26K competitiva o nella non
competitiva Marcia Stelvio, mentre chi vorrà concedersi una passeggiata
all’insù partirà da “Casa Thoeni”, effettuando la short distance di 14 km, per
fare parte della storia dell’evento giungendo anch’essi sulla cima del Passo. Ora
lo scenario è innevato, ma a giugno non sarà così e il percorso principale
indica 42.195 km di lunghezza e 2.500 metri di dislivello, sfilando lungo il
pacifico paese di Agumes con la sua chiesa di San Giorgio, proseguendo verso
Montechiaro e le rovine del castello. Sfilata in centro a Glorenza –
soprannominata la “Bomboniera dell’Alto Adige”, proseguendo lungo la ciclabile
dell’Adige, la Via Claudia Augusta, fino ai laghetti di Prato. Dopo 16 km inizia
l’ascesa che porta ad attraversare i masi Mitter e Platzleidhof, fra ripide
viuzze e paesetti pittoreschi. Sterrati, tratti in asfalto, viste
impareggiabili, animali selvatici, la Stelvio Marathon è un’avventura e il
Gruppo dell’Ortles sorveglierà dall’alto le gesta dei corridori, fra i mitici
tornanti che hanno reso il Passo dello Stelvio unico al mondo. Le tariffe
d’iscrizione sono di 90 euro per i contest principali (42K e 26K) e di 40 euro
per la short distance, il tutto fino al 30 aprile, ricevendo in dote una
bellissima maglietta e medaglia finisher da indossare portando in giro la
propria impresa. Non vi è nessun limite di partecipazione, ma l’organizzazione si riserva comunque il diritto di “chiudere
le iscrizioni in anticipo in caso di grande affollamento. Perciò consigliamo di
iscriversi per tempo in modo da assicurarsi il posto di partenza”, affermano i
membri del comitato. In fase d’iscrizione è obbligatoria la scelta del percorso,
ma vi è comunque la possibilità di cambiare tra il 1° e il 10 di maggio, senza
costi aggiuntivi all’indirizzo fax@stelviomarathon.it.
Info: www.stelviomarathon.it
SKIRI TROPHY SUI CANALI DI RAI SPORT. LA GIOIA DEI BIMBI DEL FONDO GIOVEDÌ 31 GENNAIO
36.a edizione dello Skiri Trophy
XCountry nella trentina Val di Fiemme
RAI Sport trasmetterà l’evento alle
ore 13:45
Skiri Trophy
XCountry del Gruppo Sportivo Castello sui canali di RAI Sport giovedì 31
gennaio alle ore 13:45, per rivivere la “Joy of Moving” dei piccoli dello sci
di fondo – come recita il motto del partner Kinder+Sport – con il commento del
giornalista RAI Gianfranco Benincasa. La trentina Val di Fiemme incassa così un
altro successo dopo gli eventi di Coppa del Mondo di Tour de Ski e Combinata
Nordica.
Info: www.skiritrophy.com
GF VAL CASIES ISOLA FELICE DELLO SCI DI FONDO. PISTA DA SOGNO E ISCRIZIONI IN SCADENZA
La Val Casies
è un’isola felice dello sci di fondo, dove la neve di certo non manca e il
manto imbiancato che attenderà gli sportivi della Gran Fondo Val Casies il 16 e
17 febbraio è perfetto per lo svolgimento della celebre manifestazione altoatesina
sugli sci stretti.
“La neve
artificiale era già stata battuta – afferma il direttore di gara Michel Rainer
– e quella naturale ha fatto il resto, ora è tutto perfetto grazie all’aiuto
dal cielo e al freddo”.
Il comitato
presieduto da Walter Felderer è prontissimo, elettrizzato dalle novità, chi
invece dovesse ancora ‘timbrare il biglietto’ potrà farlo sfruttando le tariffe
di iscrizione proposte fino al 31 gennaio (scadenza imminente) di 58 euro per
la tecnica classica, 59 euro per la libera, 95 euro per entrambe, 47 euro per
la Just for Fun e 76 euro per entrambe le prove Just for Fun.
I percorsi di
30 e 42 km sono pronti, ci sarà la novità in partenza con la salita verso Santa
Maddalena, mentre è confermato il format che prevede sabato la tecnica classica
e domenica la tecnica libera. In sintesi: “L’area di partenza sarà spostata di
circa 400 metri in direzione del traguardo di San Martino. Questa nuova
posizione risponde al desiderio, espresso ormai più volte dai partecipanti, di
partire su un terreno pianeggiante. Dallo start, il percorso prosegue in
direzione di S. Maddalena, per virare dopo 1 km e mezzo verso Monguelfo. Questi
3 km aggiuntivi vengono compensati dall’eliminazione dell’anello nell’area
sportiva Colle”, afferma il C.O. Il tutto calibrato al centimetro permettendo
che le distanze di gara rimangano immutate.
Buona
l’affluenza: “Riuscire ogni anno a confermare il gran numero di iscritti che
abbiamo è già un successo, mantenere sempre questo livello è un ottimo
risultato”, prosegue Michel Rainer. Un ottimo riscontro proviene dalle
iscrizioni femminili, e anche per questo le fondiste ‘rosa’ partiranno subito
dopo gli élite e il primo gruppo, col C.O. a premiare così l’affezione e
l’importanza che un evento come questo venga abbracciato dalle donne. I contest
Just for Fun faranno il resto, permettendo a tutti di godere della
manifestazione, anche in maniera rilassata, apprezzando il paesaggio
circostante. Novità anche alla Mini Val Casies del sabato pomeriggio – giunta
alla ventiseiesima edizione – proposta insieme alla società 5V Loipe e valida
per il circuito “Volksbank Banca Popolare” – con partenza e arrivo in
centro a San Martino.
Piatto
ricchissimo per l’evento nato nel 1984 e mai interrotto, confermando anche il
menù a cinque stelle preparato da un eccellente team di cuochi della Val Casies
e sempre molto apprezzato dai partecipanti.
La 36.a
edizione della Gran Fondo Val Casies sarà trasmessa sui canali di RAI Sport per
oltre due ore, dalle ore 8.30 alle 9.45 e dalle 13 alle 14.15 di domenica, mettendo
in risalto la bella vallata altoatesina e i partecipanti da oltre 30 nazioni.
Per info ed iscrizioni: www.valcasies.com
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GF DOBBIACO-CORTINA INNEVATISSIMA. OCCHIO A ELIASSEN E GJERDALEN, MA C’É USTIUGOV
42.a Granfondo Dobbiaco-Cortina il 2 e
3 febbraio, prova Visma Ski Classics sabato
Petter Eliassen è in forma strepitosa,
Gjerdalen cerca il poker e Ustiugov la rivincita
Iscrizioni aperte ma bisogna
affrettarsi: quote di 100 euro per il classico e 75 euro per lo skating
Ieri
sera a Cortina si è svolta la riunione tra il comitato organizzatore della
attesissima Granfondo Dobbiaco-Cortina, i dirigenti di Visma Ski Classics ed il
Sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina. C’erano da verificare gli ultimi
dettagli organizzativi in vista del grande evento di sabato, 42 km in tecnica
classica, e di domenica con 30 km in tecnica libera. Tutto confermato, grazie
anche alla copiosa nevicata di domenica notte che ha consentito di tirare a
lucido la pista, l’ultimo tratto da Fiames a Cortina sarà però aperto solo alla
vigilia, considerati gli attraversamenti del centro abitato.
Dobbiaco
e Cortina con tutto il circondario sono imbiancate di fresco e, anzi, si
attende altra neve anche nelle prossime ore oltre ad un’altra bella nevicata
venerdì, così da regalare alla vista paesaggi maestosi e impagabili.
Conclusa
la Marcialonga, la Granfondo Dobbiaco-Cortina di sabato è il prossimo
appuntamento in calendario del circuito Visma Ski Classics, una prova storica e
prestigiosa, pronta a chiudere le iscrizioni nella giornata di domani, mercoledì,
alle ore 18. Ora sono invece apertissime e a disposizione degli amatori alla
cifra di 100 euro, con la possibilità di schierarsi al via assieme ai
campionissimi Visma Ski Classics. Nella prova della giornata successiva,
domenica, i 30 km saranno in tecnica libera, con inversione della direzione di
gara rispetto al programma originario, quindi con start a Dobbiaco ed arrivo a
Fiames. Il comitato presieduto da Herbert Santer proporrà un’altra sfida da non
perdere, questa volta alla cifra di 75 euro, il tutto comprensivo di trasporto
con l’autobus prima e dopo la gara (servizio shuttle tra Fiames e Dobbiaco), il
servizio di assistenza tecnica e medica, un gadget e il pettorale, il trasporto
dei sacchi indumenti dalla zona di partenza alla zona di arrivo ed i ristori
lungo il percorso e all’arrivo. Il pettorale resta in dono ad ogni partecipante
e tutti coloro i quali concluderanno la gara entro il tempo massimo riceveranno
una medaglia.
Il
comitato organizzatore indica anche cinque motivi per partecipare: “‘skiing
with sunshine’, la pista perfettamente allestita tra le Dolomiti, il buon cibo
e vino dopo essersi cimentati con la granfondo, l’incontro con nuovi amici”,
insomma un’esperienza unica per chiunque, sia per gli aficionados che per chi
affrontasse la Granfondo Dobbiaco-Cortina per la prima volta.
Tra
i concorrenti è ‘battaglia aperta’, in particolare per i fondisti Visma Ski
Classics, impegnati nella tappa di sabato in tecnica classica assieme a
numerosi amatori. I fenomeni delle long distance – tra cui Petter Eliassen, un
gran ritorno il suo dopo l’assenza dello scorso anno che lo ha portato sul
gradino più alto della Marcialonga, e i protagonisti della passata edizione
Andreas Nygaard (2° a Cavalese) e Tord Asle Gjerdalen, il vincitore 2018,
reduce da una prova non brillante ma sempre agguerritissimo – non si contano, e
il 2 febbraio ci sarà da divertirsi. Da non sottovalutare nemmeno gli altri
atleti del Team BN Bank, Simen Oestensen e Morten Eide Pedersen, in cerca di
rivalsa, agguerriti e desiderosi di dare una mano al fenomenale Eliassen, oltre
al russo Ilya Chernousov, che lo scorso anno subì una penalizzazione e vorrà passare
sopra a quel brusco stop. Tra quelli che cercano rivincita c’è anche l’altro
russo Sergey Ustiugov, terzo lo scorso anno, spalleggiato dal connazionale
Eugeny Belov in gara con i colori del Team Futura.
Tra
le donne Visma Ski Classics Britta Johansson Norgren, Astrid Oyre Slind e
Katerina Smutna saranno come sempre le tre favorite, oltre alla vincitrice
della passata Vasaloppet, Lina Korsgren, davvero brava alla Marcialonga.
Le immagini di Passo Cimabanche,
traguardo climb della competizione Visma Ski Classics, sono spettacolari, con
il punto più elevato del tracciato posto a 1.534 metri e la Croda Rossa di
Sesto sullo sfondo, con le Tre Cime a salutare i concorrenti, un motivo in più
per partecipare.
46^
Marcialonga di Fiemme e Fassa oggi da Moena a Cavalese
Festeggiato
l’ultimo arrivato, valdagnese trapiantato in Francia
Soddisfatto
il presidente di Marcialonga Corradini per l’ottima riuscita della gara
Caratteristica peculiare e vanto della Marcialonga
è, da sempre, il fatto di festeggiare l’ultimo che taglia il traguardo, almeno
quanto il primo. Ed è per questo che arrivare a Cavalese in coda a tutti gli
altri, dopo aver sciato spensieratamente per 70 chilometri, diventa un vero e
proprio onore. I vincitori, i big, sono arrivati circa 7 ore prima, ma al tramonto,
nelle Valli di Fiemme e Fassa, non contano più né i tempi né le classifiche:
conta invece il divertimento, e la voglia di chiudere in bellezza un evento che
è molto più di una semplice gara di sci di fondo. La Marcialonga è una grande
festa, e l’ultimo dei bisonti ne diventa l’invitato speciale.
Quest’anno il ‘fanalino di coda’ della ski-marathon
è stato Davide Bettin, che è arrivato a Cavalese mentre soffici e beffardi
fiocchi di neve imbiancavano la cittadina, quella stessa neve che si è fatta
inutilmente attendere nei giorni scorsi. Alla natura, però, non si comanda, e
anzi questo scherzetto meteorologico ha aggiunto un tocco tutto speciale ai
festeggiamenti. Accompagnato dagli scroscianti applausi del pubblico, Bettin ha
chiuso in 9 ore, 39 minuti e 48 secondi, per ricevere gloriosamente la corona
dalla Soreghina Michela Delvai, dal presidente di Marcialonga Angelo Corradini
e da Mister Italia Gerardo Stanco. Valdagnese di nascita ma trapiantato in
Francia, l’ultimo dei bisonti è musicista, manca quasi totalmente di
allenamento e dichiara di ‘essersela vista brutta’ tra Predazzo e Molina,
rischiando d’essere tagliato fuori dal carro scopa. «Questa è la mia prima
Marcialonga» esclama ridendo, sottolineando «se il prossimo anno tornerò, mi
allenerò un po’ di più. Del resto, posso solo migliorare!». Iscritto dal
fratello, vestito con la tuta degli anni Settanta del padre e attrezzato da
amici che hanno prestato sci, scarponcini e bastoncini, Bettin è decisamente
l’eroe di giornata.
Soddisfatto il presidente di Marcialonga
Angelo Corradini, che spiega «è bello chiudere sotto questa leggera nevicata,
che sì, sembra un po’ una presa in giro, ma nonostante tutto possiamo
certamente dire che siamo stati fortunati. Ce l’abbiamo messa tutta: la misura
della riuscita si valuta proprio dalla faccia soddisfatta di questi ultimi
sciatori, stanchi ma sorridenti».
Termina così una Marcialonga più Marcialonga
che mai, che ha visto le eroiche vittorie del norvegese Petter Eliassen e della
svedese Britta Johansson Norgren, stupendamente incorniciate dalla sciata in
compagnia dei 4 campioni olimpici Cristian Zorzi, Paolo Bettini, Antonio Rossi
e Jury Chechi, i quali sono arrivati al traguardo dopo una singolare staffetta,
in cui ‘Zorro’ Zorzi ha raccolto paese dopo paese gli allegri compagni
d’avventura. Immancabili, come da tradizione, i senatori, gli atleti d’altri
tempi che hanno completato tutte – o quasi – le edizioni della Marcialonga, e
che ancora oggi continuano a fare le scarpe a migliaia di atleti ben più
giovani.
Grandioso come sempre il tifo e il trasporto
del pubblico, disseminato lungo tutto il percorso a incitare i concorrenti, dal
primo all’ultimo. La Marcialonga, insomma, si conferma ancora una volta
imperdibile. E ora, che dire? Inizia domani il conto alla rovescia per la 47.a
edizione, nel 2020: stasera, però, si festeggia e si riposa, mentre i fuochi
d’artificio illuminano stupendamente i minuti cristalli di ghiaccio.
La
carica dei 7.500 alla 46^ Marcialonga di Fiemme e Fassa di 70 km
Petter
Eliassen dall’inizio alla fine: Team Ragde alle spalle del norvegese
Britta
Johansson Norgren non lascia scampo a Lina Korsgren e Astrid Slind
Zorzi,
Chechi, Bettini e Rossi in staffetta per sostenere la candidatura olimpica
Milano Cortina 2026
Petter Eliassen non è un personaggio, non esulta nemmeno
alzando le braccia, quasi intimorito dalle luci dei riflettori. Petter Eliassen
è molto di più, è un faticatore silenzioso, uno che si rimbocca le maniche, un
po’ come lo sono i fiemmesi e fassani, capaci di risalire in sella realizzando
tutti i 70 km della Marcialonga di Fiemme e Fassa dopo che qualche mese fa un
violento uragano distrusse in Trentino alberi, ponti e linee di collegamento. Dopo
quella del timido (solo davanti alle domande dei giornalisti…) norvegese, è
questa la vera vittoria della 46.a edizione. Tra le donne incontenibile Britta
Johansson Norgren, giunta in solitaria sul traguardo dopo una prova magnifica,
su Lina Korsgren e Astrid Slind, davvero una forza della natura la svedese. Per
quanto riguarda la compagine azzurra, Mauro Brigadoi ha chiuso 48°, Francesco
Ferrari 49°. Prima italiana Chiara Caminada, in 26.a posizione, mentre Giulia
Stuerz, all’ultima partecipazione in carriera ad una gara fondistica, ha
concluso 57.a all’interno di un parterre che vedeva 7.500 fondisti tra
‘campioni’ e ‘bisonti’ competere fino a Cavalese, ‘facilitati’ da una
temperatura non troppo rigida attorno agli zero gradi. Marcialonga Light di 45
km appannaggio di Sergey Spirin e Karolina Bicova.
2 ore e 45 minuti il tempo impiegato per avere la meglio
degli antagonisti del Team Ragde, Andreas Nygaard e Oskar Kardin. E Tord Asle
Gjerdalen dov’è? Quarto con il pettorale numero 4 al quale è sfuggito il poker
che gli sarebbe valso la quarta vittoria alla Marcialonga, la ‘sua’ gara, ma
non quest’oggi. La scorsa stagione il challenge delle lunghe distanze Visma Ski
Classics perse uno dei suoi migliori atleti di sempre, con Eliassen ad
annunciare l’addio alle gare dopo un netto predominio: “Voglio puntare su me
stesso – oppure nulla”, disse, in una sorta d’investimento su di sé nel futuro:
“Mi sono allenato ad alta quota negli ultimi dieci giorni. Ho cercato di
risparmiare delle energie per la Marcialonga, mangiando molto e mantenendo la
concentrazione. Negli ultimi chilometri mi sono reso conto che il gruppo dietro
di me cominciava a colmare la distanza, così ho iniziato a spingere ancora di
più. Ho saltato un anno perché studio fisioterapia e avevo deciso di
concentrarmi sugli studi, nel mentre lavoravo anche in ospedale, sarebbe stato
troppo da gestire se avessi anche gareggiato”. Ad impegnarlo ulteriormente
anche i figlioletti piccoli, quasi più dei fondisti Ski Classics, visto che sin
dalla partenza dalla “Fata delle Dolomiti”, Moena, Eliassen sembrava destinato
ad essere stretto nella morsa del Team Ragde di Gjerdalen ma non solo, ha
tenuto le redini della gara tutto solo, ha pure accelerato andando in fuga sull’erta
decisiva di Cascata. Meglio del norvegese con i Ray-Ban hanno fatto i colleghi
del Team Ragde Andreas Nygaard: “La mia migliore Marcialonga di sempre” e Oskar
Kardin: “Ho provato a mantenere il ritmo di Eliassen per tutta la durata della
gara ma era il più forte”. Un verdetto unanime questo, anche da parte di Tord
Asle Gjerdalen: “Sono arrivato senza energie sulla salita di Cascata. Eliassen era
imprendibile”.
Britta Johansson Norgren si è invece resa protagonista di
una cavalcata epica: “Oggi è stato incredibile, mi sentivo molto in forma. La
mia tattica è stata un tira e molla, all’inizio ho cercato di andare più veloce
possibile, quando poi il primo gruppo di uomini mi ha raggiunto ho rallentato
leggermente mentre aspettavo il gruppo successivo”. Nulla da fare per una pur
bravissima Lina Korsgren: “Incredibile prendere parte ad un evento del genere”,
terza Astrid Slind: “Tanti ci hanno incoraggiato ai lati della pista e il
percorso attraverso i paesi è stato molto bello”. Ad aggiudicarsi i traguardi ‘Lampogas
Final Climb’ ci ha pensato Eliassen su Nygaard e Chernousov, il vincitore della
passata edizione giunto 18° assoluto, nel ‘Vuerich ultimo chilometro’ ancora
Eliassen su Nygaard. Al femminile Final Climb a Smutna su Norgren e Korsgren e
ultimo chilometro a Korsgren su Graefnings e Norgren. I fondisti “di una volta”
strabuzzerebbero gli occhi nel vedere le gesta di quelli ‘moderni’, i quali
spingono di braccia in double poling tenendo pressoché fermo il resto del corpo
e mettendosi “a uovo” per bilanciare il peso, d’altronde ogni ‘decade’ dello
sport ha una propria evoluzione, come sostiene il campione olimpico Cristian
Zorzi, giunto al traguardo in compagnia degli altri olimpici Jury Chechi, Paolo
Bettini e Antonio Rossi, ‘tutti insieme appassionatamente’ come nel film musicale
tratto dalla commedia teatrale “The Sound of Music”, a sostenere la candidatura
olimpica Milano Cortina 2026. Il fondista ‘Zorro’ Zorzi è partito da Moena
prendendo il ‘Grillo’ Bettini a Canazei, mentre Rossi ha aspettato i due a
Predazzo. Il ‘signore degli anelli’ Chechi – era la prima volta per lui con gli
sci stretti – si è invece aggregato a Molina di Fiemme. Affiatati e sorridenti,
i quattro sono arrivati al traguardo sfoggiando uno striscione che, a chiare
lettere, promuoveva la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026,
recitando in coro all’arrivo: «abbiamo spinto per finire questa Marcialonga e
per le Olimpiadi, perciò speriamo in bene». L’interista ex portiere della
nazionale Francesco Toldo si è invece ritirato a Ziano di Fiemme. Ad assistere
alle gesta dei campioni del fondo era presente anche il Presidente della
Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Ora l’attesa è tutta per
l’ultimo concorrente di Marcialonga, festeggiandolo come sempre come fosse il
primo.