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“LA MOSERISSIMA” NEL NOME DI ALDO. A TRENTO SI VA A SPASSO NEL TEMPO

“LA MOSERISSIMA” NEL NOME DI ALDO. A TRENTO SI VA A SPASSO NEL TEMPO

La 6.a edizione de “La Moserissima” di sabato 10 luglio sarà dedicata alla memoria di Aldo Moser
È stato il capostipite della dinastia Moser, un pezzo importante di storia del ciclismo mondiale
Francesco Moser: “Dedicare ad Aldo la Moserissima è il minimo che possiamo fare”
Iscrizioni aperte a 25 euro per rivivere il ciclismo di un tempo, nel nome di chi l’ha corso

Quest’anno la 6.a edizione de ‘La Moserissima’, ciclo pedalata in stile vintage organizzata da Trento Eventi Sport SSD e dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, avrà un sapore molto particolare per la famiglia Moser.
L’intera giornata della ciclostorica trentina di sabato 10 luglio sarà dedicata alla memoria di Aldo Moser, scomparso lo scorso 2 dicembre. Aldo era il più grande di dodici figli, capostipite di una dinastia che, nel corso degli anni, ha fatto la storia del ciclismo italiano e non solo. Percorrere le orme del ‘maggiore’ è stato l’obiettivo di altri tre fratelli, Enzo, Diego e Francesco, capaci di collezionare presenze tra i ‘pro’, vittorie incredibili, primati e prestigiose maglie, tra Grandi Giri e corse di un giorno. È Francesco Moser l’italiano con il maggior numero di vittorie in carriera in ambito ciclistico, il quale racconta l’importanza di Aldo sia nella famiglia che come esempio da seguire: “Aldo è stato colui che ha portato il ciclismo a casa nostra, il primo ad iniziare la carriera da professionista. Dopo di lui, hanno iniziato anche Enzo e Diego, fino al 1969 quando, sempre Aldo, mi ha convinto a provare a correre. Dedicargli la Moserissima è il minimo che possiamo fare”.
Di Aldo si ricordano le vittorie, della Coppa Agostoni nel 1954, del Trofeo Baracchi nel 1958 e 1959 e della Coppa Bernocchi nel 1963 solo per citarne alcune, delle corse con Fausto Coppi e Fiorenzo Magni, oltre all’immagine sofferta dell’8 giugno 1956 di uno stoico Aldo Moser tra due muri di neve mentre il Giro d’Italia transitava sul ‘suo’ Monte Bondone. Nella sua carriera riuscì ad indossare per due volte la Maglia Rosa e a rappresentare l’Italia in quattro edizioni dei Mondiali, ma per Francesco avrebbe potuto raccogliere più risultati di quanto fatto: “Io andavo sempre a vederlo, lo seguivo sulle corse. In carriera ha conquistato tanti piazzamenti, ma se fosse stato più veloce in volata avrebbe potuto vincere molte più gare”.
È stato un esempio di umiltà, longevità e determinazione, un uomo che ha coronato il sogno di correre una stagione con i propri fratelli, alla Filotex nel 1973, prima di ritirarsi. Esempio di un ciclismo che purtroppo non c’è più, ma che è bene non dimenticare. Anche per Francesco il ciclismo dei giorni nostri è molto diverso da quello di un tempo, quando correvano i fratelli Moser: “Negli anni sono cambiate tante cose, le corse, le squadre, la mentalità dei corridori. Un tempo eravamo noi ciclisti a decidere cosa fare al momento, comandavamo noi in base a cosa accadeva in gruppo, mentre adesso è un ciclismo molto più esasperato e sembra che i corridori siano telecomandati. Forse per la gente era meglio prima”.
Le iscrizioni a “La Moserissima” sono ancora aperte, con la quota di partecipazione fissata a 25 euro. Certo, il mondo del ciclismo professionistico guarda avanti e non potrà mai tornare indietro agli anni dei Moser, ma per chi ama ripercorrere e riassaporare il gusto di un ciclismo d’epoca fatto di manettini sul telaio e tubolari a tracolla, il consiglio è di passare a Trento sabato 10 luglio, quando da Piazza Duomo partirà la 6.a edizione de ‘La Moserissima’ – Memorial Aldo Moser, unica tappa del Giro d’Italia d’Epoca in Trentino-Alto Adige, con il fascino del vintage che rivivrà ancora nel nome di chi quel ciclismo l’ha vissuto per davvero.

Info: www.lamoserissima.it

L’ALPE CIMBRA VA A TUTTA… MTB. LA ‘100 KM DEI FORTI’ CAMBIA FORMATO

L’ALPE CIMBRA VA A TUTTA… MTB. LA ‘100 KM DEI FORTI’ CAMBIA FORMATO

Due giorni e non più tre, 19 e 20 giugno 2021 sull’Alpe Cimbra con Nosellari Bike e 100 Km dei Forti
A completare il quadro agonistico ci penserà il 1000Grobbe Bike Challenge con l’unione delle due gare
Domenica percorsi Marathon di 94,5 km e dislivello di 2.398 metri e Classic di 50 km e 1.199 m/dsl
Iscrizioni ancora aperte, fino all’ultimo sarà possibile cogliere l’occasione di prendere il via alle gare

La 25.a edizione della 100 Km dei Forti si rifà il look e cambia programma per il suo consueto weekend di gare nella Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri. Quest’anno saranno due giorni e non più tre, 19 e 20 giugno 2021, ma con lo stesso spirito e la stessa voglia di esserci delle passate edizioni.
L’antipasto dell’appuntamento trentino sarà offerto sabato 19 dalla Nosellari Bike, con partenza dall’omonima frazione del comune di Folgaria e arrivo a Lavarone Gionghi, dopo aver attraversato alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Alpe Cimbra. Domenica 20, invece, sarà tempo della vera e propria 100 Km dei Forti con i due percorsi ad accompagnare i bikers attraverso i luoghi che hanno fatto la storia della Grande Guerra. I più audaci punteranno il tracciato ‘marathon’ che con i suoi 94 km e 2.398 metri di dislivello metterà alla prova non solo le gambe, ma anche il cuore degli atleti più forti della sezione ‘granfondo’, mentre per chi preferisce tracciati più ‘light’ ci sarà la versione ‘classic’ di 50 km e 1.199 metri di dislivello. Entrambi i percorsi partiranno da Parco Palù e arriveranno a Lavarone Gionghi dopo un lungo peregrinare attraverso i forti che hanno segnato la storia della Prima Guerra Mondiale. Una suggestiva ‘passeggiata’ nella storia che toccherà Forte Belvedere, antica fortezza costruita a picco sulla Val d’Astico per permettere il controllo sull’ex confine austro-ungarico, Forte Cherle, Forte Sommo Alto e Forte Dosso delle Somme, oltre all’ex Ospedale militare e l’ex Comando austro-ungarico.
A completare il quadro agonistico ci sarà il 1000Grobbe Bike Challenge che, in questa stagione, premierà i migliori protagonisti delle due giornate di gara. Non mancheranno di certo i più forti della specialità, così come non sono mancati nelle passate edizioni: sono ancora negli occhi degli appassionati le sfide tra i plurivincitori della manifestazione quali Leonardo Paez (6 vittorie) e Juri Ragnoli (4) su tutti, fino ad arrivare a Mauro Bettin (4) e l’attuale CT della nazionale italiana di mtb Mirko Celestino. Il grande spettacolo sull’Alpe Cimbra sta prendendo forma e, per chi non ha ancora prenotato un pettorale, nessun problema: le iscrizioni sono ancora aperte e le tariffe non cambiano, con la quota di partecipazione fissata a 50 euro per il ‘1000Grobbe Bike Challenge’ fino all’11 giugno, mentre per la ‘100 Km dei Forti’ si dovranno versare 40 euro e per la ‘Nosellari Bike’ 35 euro, sempre con scadenza all’11 giugno.
Infine, la ciliegina sulla torta per l’Altopiano di Lavarone sarà portato dal Campionato Italiano XCE del prossimo 11 settembre, seguito a ruota dalla Coppa Italia Giovanile XCO del 12 settembre.
Info: www.100kmdeiforti.it

GRANDE FESTA DEL TRIATHLON A CALDARO. SARZILLA E KOVACS VITTORIE D’AUTORE

GRANDE FESTA DEL TRIATHLON A CALDARO. SARZILLA E KOVACS VITTORIE D’AUTORE

Michele Sarzilla e Zsofia Kovacs sono i vincitori della 32.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro
Il sole ha accompagnato gli atleti nelle loro fatiche nel lago e lungo le colline della ‘Weinstrasse’
Podio completato da Neff e Steinwandter tra gli uomini, e da Margie Santimaria e Sandrini tra le donne
Caldaro si conferma un grande triathlon grazie alla superba direzione di Werner Maier

Un bel sole e temperature da primavera inoltrata hanno accolto gli atleti della 32.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro, per una giornata di sport da incorniciare ad opera dell’Associazione Sportiva – sezione Triathlon e dell’Associazione Turistica di Caldaro con il supporto del Comune, con il comitato organizzatore presieduto dal sempre eccellente Werner Maier.
I vincitori sul traguardo di Caldaro sono stati Michele Sarzilla e Zsofia Kovacs, quest’ultima atleta olimpica, dopo una lotta estenuante nelle tre frazioni del triathlon che non hanno mai dato certezze sul risultato finale. Al maschile, il podio è stato completato dal tedesco Sebastian Neff e dall’altoatesino Matthias Steinwandter, mentre tra le donne dalle lombarde Margie Santimaria e Sara Sandrini. Gara che si è aperta alle ore 14 con le acque del lago che registravano 17°C e la partenza in stile ‘rolling-start’, ovvero gruppi di cinque atleti distanziati di 10 secondi l’uno dall’altro, con le donne a scattare per prime seguite a distanza di qualche minuto dai colleghi maschi. Ritmi fin da subito infuocati con Margie Santimaria e Ludovica Rossi da un lato, e Michele Sarzilla e Jacopo Butturini dall’altro, a scandire il passo nel nuoto cercando di fare selezione sul resto del gruppo. ‘Due coppie… che scoppiano’ si potrebbe dire per la frazione in bicicletta lungo i vigneti della ‘Weinstrasse’: fin dai primi km sui saliscendi di Caldaro si è assistito a un doppio monologo sia in campo maschile che femminile. Trattandosi di ciclismo verrebbe da dire ‘un uomo solo al comando’, anzi un uomo e una donna per la precisione, con Michele Sarzilla e Margie Santimaria intenti nel costruire una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il bello del triathlon, però, è che fino all’ultimo non ti puoi rilassare e pensare di avere la vittoria in tasca, e i due azzurri l’hanno capito bene. Per Sarzilla l’ultimo giro in bicicletta è stato uno dei più difficili da gestire, con l’impetuoso rientro di Sebastian Neff che sembrava volare verso il successo passando per primo al cambio della corsa. Ma il ‘keniano bianco’, così come viene chiamato il quattro volte campione italiano, ha dimostrato nella frazione podistica di avere doti superiori al comune e grazie ad una prestazione incredibile ha saputo recuperare ben due minuti al tedesco, presentandosi al traguardo ‘Internorm’ in solitaria e a braccia alzate. Sul terzo gradino del podio Matthias Steinwandter, che ha dovuto gestire un’ultima parte di gara in solitaria, troppo distante dagli atleti davanti e altrettanto da quelli che lo seguivano. Podismo decisivo anche al femminile con Zsofia Kovacs, seconda al cambio tra bici e corsa, in grande recupero su Margie Santimaria: la frazione in bici ha permesso un riavvicinamento dell’ungherese sull’italiana, con quest’ultima che nella corsa ha visto completarsi la rimonta magiara. C’è gloria anche per Sara Sandrini che giunge terza dopo una gara passata tutta ad inseguire, ma che la premia alla grande per la determinazione e la caparbietà con cui ha corso le tre frazioni.
Si conclude così una grande 32.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro, che ha regalato belle emozioni e fatto vivere una giornata di sport a 360°. La multidisciplina a Caldaro accende sempre i cuori degli appassionati e anche quest’anno, Covid permettendo, non ha deluso le aspettative con la location altoatesina che si conferma la vera regina del triathlon.
Info: www.kalterersee-triathlon.com

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www.broadcaster.it

Classifica maschile
1 Sarzilla Michele Dds 01:52:22.200; 2 Neff Sebastian Germania 01:52:50.800; 3 Steinwandter Matthias C.S.Carabinieri 01:56:22.800; 4 Butturini Jacopo Cus Verona 01:57:17.300; 5 Faraco Emanuele Terra Dello Sport 01:58:01.100; 6 Micotti Stefano Dds 01:58:34.568; 7 Rigoni Stefano Run Ran Run T 01:58:50.500; 8 Spinazze’ Federico Silca Ultralite 02:00:27.400; 9 Eisenlauer Fabian Austria 02:00:36.300; 10 Limoli Antonio Doloteam 02:02:13.700

Classifica femminile
1 Kovacs Zsofia K3 Cremona 02:14:22.700; 2 Santimaria Margie Doloteam 02:17:22.600; 3 Sandrini Sara Venus Triathlon 02:18:05.100; 4 Miori Alberta Raschiani Triathlon 02:19:59.700; 5 Frigerio Federica Venus Triathlon 02:23:20.100; 6 Savoia Sara T’n’t Ssd 02:23:22.500; 7 Valenti Arianna Raschiani Triathlon 02:23:28.200; 8 Rossi Ludovica Venus Triathlon 02:25:30.175; 9 Tavernini Marialuisa Tri-Swim Asd 02:28:31.205; 10 Forstner Renate Germania 02:28:31.534

L’8 MAGGIO CALDARO SI FA IN TRE. TRIATHLON SULLE SPONDE DEL LAGO

L’8 MAGGIO CALDARO SI FA IN TRE. TRIATHLON SULLE SPONDE DEL LAGO

Con l’avvento della primavera e con le giornate che iniziano pian piano ad allungare le proprie ore di sole anche l’aria comincia a riscaldarsi, e i vigneti e i frutteti che circondano la zona attorno al Lago di Caldaro mostrano le prime fioriture, segno di un risveglio imminente della bella stagione. La premessa è d’obbligo per introdurre la 32.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro (BZ), manifestazione che si terrà sabato 8 maggio 2021 proprio nella location altoatesina di Caldaro, grazie alla regia organizzativa affidata all’esperienza dell’Associazione Sportiva – sezione Triathlon e dell’Associazione Turistica di Caldaro. Sarà un’edizione speciale che avrà il compito di far dimenticare un’annata difficile come quella scorsa, con il Covid a cancellare l’appuntamento del 2020, ma che saprà regalare emozioni e sensazioni che, nel mondo sportivo, mancano ormai da tanto tempo. Per quanto concerne il capitolo Covid, ovviamente, varranno tutte le disposizioni in essere attuate dal Governo per il contenimento della diffusione del contagio, con una certezza importante che fa tirare un sospiro di sollievo al comitato organizzatore: la 32.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro, essendo inserita nel calendario FITRI e CONI, viene considerata come manifestazione d’interesse nazionale e, dunque, possiede i requisiti per un regolare svolgimento. Ad oggi sono 300 gli atleti iscritti, tra cui spiccano i nomi del lombardo Michele Sarzilla, più volte campione italiano, del trentino Alessandro Degasperi, grande interprete delle lunghe distanze e vincitore di due Ironman, del veneto Andrea Pizzeghella, anch’esso protagonista della specialità olimpica, e del tedesco Fabian Eisenlauer come naturali favoriti della gara maschile, mentre in campo femminile ci saranno da tenere d’occhio la giovane svizzera Livia Wespe e l’italiana Margie Santimaria, figlia d’arte del ciclista professionista degli anni Ottanta Sergio Santamaria, e una delle migliori triatlete azzurre da parecchi anni a questa parte. Sarà, dunque, una sfida incerta fino all’ultimo metro, che vedrà il Lago di Caldaro come splendida cornice allo spettacolo offerto da questi incredibili campioni della multi-disciplina. La gara si svolgerà sulla distanza olimpica del triathlon, con 1.5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km di corsa prima di tagliare il traguardo conclusivo. La frazione a nuoto avrà una partenza di tipo ‘rolling-start’ e si svilupperà nelle acque del Lago di Caldaro. Il primo cambio porterà gli atleti ad inforcare la bicicletta percorrendo le strade che costeggiano i campi coltivati della bassa Atesina: da ricordare che, per motivi legati al Covid, sarà una gara ‘No Draft’, termine tecnico che vieta l’uso della scia in bici. Il percorso ciclistico consisterà in un anello di 13,35 km da ripetere tre volte prima di arrivare all’ultima zona di cambio, quella dove i partecipanti toglieranno le scarpette da bici e indosseranno quelle da corsa. Anche nella frazione podistica i chilometri per arrivare al traguardo si dovranno percorrere effettuando tre giri di un tracciato di 3,33 km ricavati nella zona settentrionale del lago. All’arrivo, ad attendere i ‘finisher’ ci sarà una medaglia celebrativa per tutti coloro che avranno completato la competizione. Sarà un appuntamento da non perdere quello con il Triathlon del Lago di Caldaro, che ogni anno raccoglie consensi e adesioni da tutti gli appassionati e che porta i partecipanti nella natura dell’Alto Adige. Le iscrizioni sono ancora aperte fino a sabato 1 maggio, con la quota di partecipazione fissata a 70 euro.

www.kalterersee-triathlon.com

SCHILPARIO TRICOLORE PER GIACOMELLI ED EPIS. IN “COPPA” VINCONO FANTON E DEFRANCESCO

SCHILPARIO TRICOLORE PER GIACOMELLI ED EPIS. IN “COPPA” VINCONO FANTON E DEFRANCESCO

Seconda giornata di sci nordico in Val di Scalve con Individuale Coppa Italia senior e Campionati Italiani U14
Paolo Fanton e Ilenia Defrancesco dominano la Coppa Italia e incamerano vantaggio per la pursuit
Tricolore U14 a Stella Giacomelli, secondo successo consecutivo, e a Stefano Epis entrambi Alpi Centrali
Lara Magoni: “Uno spettacolo vedere così tanti giovani in previsione di Milano-Cortina 2026”

Si è svolta oggi la seconda giornata di sci di fondo in Val di Scalve con i ‘big’ della Coppa Italia senior e U23 ad animare la scena, precedendo i giovanissimi atleti impegnati nei Campionati Italiani U14 a Schilpario. È stata una mattinata trascorsa sotto una leggera nevicata che ha preso il via alle 9 con la 15 km individuale uomini, seguita a ruota dalla 10 km donne, dove a vincere sono stati i trentini Paolo Fanton e Ilenia Defrancesco. Grande prestazione anche per l’accoppiata Sci Club Schilpario e Sci Club Oltre CPA, capaci di mettere assieme tutti i pezzi di un puzzle che, in tempi di Covid, non sono semplici da incastrare, primo su tutti il pieno rispetto delle disposizioni per limitare la diffusione del contagio.
Gara individuale caratterizzata dagli atleti distanziati di 20 secondi l’uno dall’altro, con i pettorali migliori partiti dal numero 15 in poi a rendere ancor più avvincente ed emozionante questo format. Un po’ a sorpresa, il primo a dare fuoco alle polveri è stato il fondista di casa Davide Mazzocchi, dell’Under Up Ski Team, stabilendo il miglior tempo in attesa dell’arrivo degli altri. La prima tempesta ad abbattersi sullo schilpariese è stata quella portata da Martin Coradazzi (CS Esercito), seguito a poco da Dietmar Nöckler (FFOO), ma i due non avevano fatto i conti con l’uragano Paolo Fanton (Carabinieri). Il trentino, con il pettorale 28, si è messo tutti alle spalle rifilando 45’’9 al friulano e 52’’7 al poliziotto altoatesino. C’è stato, invece, più equilibrio tra le donne, dove a spuntarla è stata Ilenia Defrancesco (CS Esercito) che, complice il penultimo pettorale in gara, ha tenuto tutte sulle spine fino all’ultimo. Al secondo posto si è classificata una fantastica Stefania Corradini (Sottozero Nordic Team), detentrice del pettorale di leader di Coppa Italia Master e Civili, staccata di soli 15’’6 dalla vetta, mentre l’altra atleta dell’Esercito, la clusonese Martina Bellini, ha chiuso terza a 21’’4. I tempi di oggi sono significativi e i distacchi verranno utilizzati nella pursuit a tecnica classica di domani dove ci sarà grande battaglia per le posizioni del podio.
Dopo le premiazioni dei ‘grandi’ sono partiti, per la loro Individuale tricolore, anche le ragazze e i ragazzi Under 14: percorso di 2 km (femm.) e 2,5 km (masch.) da ripetere per due volte su cui Stella Giacomelli, da un lato, e Stefano Epis dall’altro hanno conquistato il titolo nazionale. Per la giovanissima valtellinese dello Sci Club Alta Valtellina si tratta del secondo successo a Schilpario, dopo quello ottenuto ieri nella disciplina Cross Country Cross, mentre per il lombardo Epis è stata una grande soddisfazione dopo il secondo posto di ieri.
Domani alle 8.45 il via alla pursuit maschile e femminile di Coppa Italia, dopodichè toccherà di nuovo ai giovani Under 14 concludere questa rassegna tricolore a Schilpario con la staffetta mista 4 x 3,3 km.
Il commento della grande campionessa Lara Magoni, ora Assessore per il Turismo della Regione Lombardia: “Un bel weekend di sport in Val di Scalve, con gli Under23 e Under14 a darci questa bellissima visione giovanile con l’obiettivo olimpico Milano-Cortina che ci aspetterà nel 2026. Chissà che tra questi piccoli campioni non ci sia qualcuno che aspirerà in futuro a quella bellissima medaglia olimpica”.
Info: www.cpaonlus.org/eventi/ e www.sciclubschilpario.it/

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Coppa Italia Senior/U23 maschile
1 Fanton Paolo C.S. Carabinieri 37’06.1; 2 Coradazzi Martin C.S. Esercito 37’52.0; 3 Noeckler Dietmar G.S. Fiamme Oro 37’58.8; 4 Mazzocchi Davide Under Up Ski Team 38’28.4 ; 5 Manzoni Francesco C.S. Esercito 38’36.9; 6 Compagnoni Luca Under Up Ski Team 38’45.9; 7 Piasco Alberto A.S.D. S.C. Valle Stura 38’49.8; 8 Armellini Mattia G.S. Fiamme Oro 39’05.9; 9 Facchini Davide G.S. Fiamme Oro 39’08.3; 10 Dellagiacoma Stefano C.S. Carabinieri 39’18.0

Coppa Italia Senior/U23 femminile
1 Defrancesco Ilenia C.S. Esercito 28’16.9; 2 Corradini Stefania Sottozero Nordic Team 28’32.5; 3 Bellini Martina C.S. Esercito 28’38.3; 4 De Zolt Ponte Chiara C.S. Carabinieri 28’52.4; 5 Colombo Laura C.S. Esercito 29’17.2; 6 Sordello Elisa S.C. Alpi Marittime 29’22.8; 7 Isonni Lucia S.C. Schilpario 29’49.1; 8 Maj Valentina C.S. Carabinieri 30’01.2; 9 Patscheider Michaela Under Up Ski Team 30’07.0; 10 Boccardi Maria Eugenia Under Up Ski Team 30’09.8

Individuale U14 maschile
1 Epis Stefano S.C. Ubi Banca Goggi 14’17.3; 2 Trombetta Edoardo Gr. Sciatori Subiaco 14’29.0; 3 Rossi Alex S.C. Val Biois 14’44.3; 4 Tozzi Tommaso A.D. Winter Sport 14’46.4; 5 Braunhofer Andreas A.S.V. Ridnaun 14’51.2; 6 Piccoliori Giorgio S.C. Cortina 14’52.3; 7 Bettini Carlo Polisportiva Valmalenco 14’54.2; 8 Castagna Raul S.C. Bosco Lessinia 14’56.0; 9 Maluquin Segor Daniel S.C. Drink Asd 14’56.6; 10 Schwingshackl Lukas A.S.V. 5V Loipe 14’58.7

Individuale U14 femminile
1 Giacomelli Stella S.C. Alta Valtellina 12’59.4; 2 Ferrari Matilde Bachmann Sport College 13’01.3; 3 Morandini Anastasia A.S.D. Cauriol 13’10.1; 4 Forneris Luna S.C. Alpi Marittime 13’12.7; 5 Dandrea Gemma S.C. Cortina A.S.D. 13’15.4; 6 Giordano Matilde S.C. Alpi Marittime 13’17.1; 7 Ravera Giada S.C. Alpi Marittime 13’20.6; 8 Miraglio Mellano Magali’ S.C. Alpi Marittime 13’23.1; 9 Cagnati Vanessa S.C. Val Biois A.S.D. 13’46.9; 10 Moreschini Letizia Sci Fondo Val Di Sole 13’47.7

UNDER14 MISSILI IN VAL DI SCALVE: GIACOMELLI E LEONE CAMPIONI

UNDER14 MISSILI IN VAL DI SCALVE: GIACOMELLI E LEONE CAMPIONI

Campionati Italiani U14 in Val di Scalve aperti con il Cross Country Cross
Sventolano i primi tricolori a Schilpario per Stella Giacomelli e Gabriele Louis Leone
Domani Individuale di Coppa Italia Senior e U23 alle 9, a seguire i Campionati Italiani U14
Abbinata vincente tra Sci Club Schilpario e Sci Club Oltre CPA

C’era il sole ad accompagnare la prima giornata del weekend tricolore di Schilpario, con il venerdì interamente dedicato ai giovani U14 che si sono contesi i Campionati Italiani di sci di fondo nella disciplina Cross Country Cross. I titoli nazionali sono andati a Stella Giacomelli, figlia d’arte di Guido Giacomelli, grande protagonista dello skialp nei primi anni 2000, e Gabriele Louis Leone, entrambi capaci di vincere la concorrenza nelle rispettive finali a sei. Sul podio, oltre all’immancabile sorriso a trentadue denti, i due si sono presentati con il tricolore sventolante tra le mani.
Giornata cominciata alle 9.30, quando ancora il sole non era spuntato in Val di Scalve, sotto la supervisione dello Sci Club Schilpario rappresentato dal presidente Andrea Giudici, e dello Sci Club Oltre CPA guidato da Omar Galli. Una regia organizzativa perfetta che ha permesso di rispettare al massimo i rigidi protocolli disposti per garantire la salute degli atleti, dalle gare a porte chiuse con assenza di pubblico, alle mascherine indossate fino a pochi istanti dal via, tutto è filato liscio. Ostacoli, slalom, gobbe e salti artificiali: questo è stato il ‘leit motiv’ del venerdì che si è aperto con le qualificazioni dei giovani atleti sul percorso movimentato di 1,2 km, la cui classifica finale, guidata inizialmente da Daniel Segor Maluquin e Stella Giacomelli, poi opportunamente sezionata a sei a sei, è servita per definire le batterie. Epilogo simile sia nella gara maschile che in quella femminile, con una netta supremazia di Gabriele Louis Leone del Comitato Valle d’Aosta da un lato, e di Stella Giacomelli del Comitato Alpi Centrali dall’altro. La caduta in partenza di Segor Maluquin ha spianato la strada al compagno valdostano Leone, secondo in qualifica, e nulla hanno potuto Stefano Epis (Alpi Centrali) e Tommaso Tozzi (Lazio-Sardegna), sebbene abbiano provato fino all’ultimo a togliergli la vittoria. Il secondo e il terzo posto è ciò di cui si sono dovuti accontentare. Allo stesso modo, ci hanno provato Matilde Giordano (Alpi Occidentali) e Matilde Ferrari (Friuli Venezia Giulia) al femminile, anche loro però senza gloria, chiudendo rispettivamente seconda e terza. D’altronde, Giacomelli in qualifica ha saputo dominare staccando di 5 secondi le rivali.
Ora l’attenzione si sposta sulle gare di domani, con l’Individuale di Coppa Italia Senior e U23 maschile e femminile sulle distanze di 10 e 15 km skating prevista a partire dalle 9, poi a seguire i Campionati Italiani U14, anche qui con l’Individuale a tecnica libera che sarà di 4 km per le ragazze e di 5 km per i ragazzi. Tra i big in ‘start list’ di Coppa Italia ci sono Dietmar Nöckler e Micheal Hellweger, con Ilenia Defrancesco protagonista annunciata tra le donne, senza dimenticare Stefania Corradini, una delle “civili” in grado di combattere con le “militari”. Particolare attenzione, poi, per i carabinieri Paolo Fanton, Stefano Dellagiacoma e Chiara De Zolt, e per gli atleti dell’Esercito Martin Coradazzi e Martina Bellini, quest’ultima di Clusone, a due passi da Schilpario. Da segnalare anche la presenza di due giovani atlete locali come Lucia Isonni e Valentina Maj, entrambe nate e cresciute a Schilpario, per altro, Valentina ‘sotto l’ala protettrice’ di papà Fabio.
Giovedì 11 marzo alle 16.45 Rai Sport trasmetterà le immagini della tre giorni di gare.
Info: www.cpaonlus.org/eventi/ e www.sciclubschilpario.it/

Camp.Italiano XCX – classifica maschile U14
1 Leone Gabriele Louis S.C. Amis De Verrayes; 2 Epis Stefano S.C. Ubi Banca Goggi; 3 Tozzi Tommaso A.D. Winter Sport Club; 4 Bettini Carlo Polisportiva Valmalenco; 5 Braunhofer Andreas A.S.V. Ridnaun Volksbank; 6 Maluquin Segor Daniel S.C. Drink A.S.D.; 7 Rossi Alex S.C. Val Biois A.S.D.; 8 Trombetta Edoardo Gr. Sciatori Subiaco; 9 Mozzi Fabio Gr. Sciatori Brentonico; 10 Piccoliori Giorgio S.C. Cortina A.S.D.

Camp.Italiano XCX – classifica femminile U14
1 Giacomelli Stella S.C. Alta Valtellina; 2 Giordano Matilde S.C. Alpi Marittime; 3 Ferrari Matilde Bachmann Sport College; 4 Miraglio Mellano Magalì S.C. Alpi Marittime; 5 Santus Silvia S.C. 13 Clusone A.D.; 6 Dandrea Gemma S.C. Cortina A.S.D.; 7 Paoli Elena Marzola G.S.D.; 8 Leoni Alice Marzola G.S.D.; 9 Cesco Fabbro Aida A.S.D. Camosci; 10 Ravera Giada S.C. Alpi Marittime

MARCIALONGA SI PREPARA A FARE IL BIS IL 30 MAGGIO. IL GIRO D’ITALIA PRECEDE LA ‘CYCLING CRAFT’

MARCIALONGA SI PREPARA A FARE IL BIS IL 30 MAGGIO. IL GIRO D’ITALIA PRECEDE LA ‘CYCLING CRAFT’

Giro d’Italia e Marcialonga Cycling Craft a braccetto nelle Valli di Fiemme e Fassa
La corsa rosa anticiperà di qualche giorno la mitica granfondo arrivata alla sua 14.a edizione
Costalunga, Pampeago, e ancora San Pellegrino e Valles saranno i passi dolomitici da affrontare
Iscrizioni aperte e convenienti entro il 2 aprile con le quote di partecipazione fissate a 38 euro

Quattro passi dolomitici, due percorsi mozzafiato che di storia e tradizione ne racchiudono a bizzeffe e due circuiti granfondo, Alé Challenge e Nalini Road Series, a darle ancora più risalto.
La 14.a edizione della Marcialonga Cycling Craft è uno degli appuntamenti più attesi dell’intero calendario granfondistico a due ruote, e il prossimo 30 maggio 2021 tornerà di scena sulle strade delle Valli di Fiemme e Fassa. Ad accompagnarla quest’anno ci sarà un ospite d’eccezione, o meglio, un evento capace di darle il lustro che merita. Da pochi giorni è stato svelato il percorso del Giro d’Italia e le indiscrezioni che davano una partenza in territorio fassano sono state confermate. La 17.a tappa della corsa rosa, che si correrà pochi giorni prima della granfondo, prenderà il via da Canazei e terminerà a Sega di Ala dopo aver attraversato, nella prima parte del percorso, Moena e Predazzo, luoghi simbolo della ‘Cycling Craft’.
La ‘Fata delle Dolomiti’, così viene soprannominata Moena per i suoi colori fiabeschi donati dal sole quando incontra le cime dolomitiche, ha ospitato per cinque volte la partenza di una tappa del Giro d’Italia, mentre in altre due occasioni è stata teatro d’arrivo. Anche Predazzo, quartier generale di Marcialonga, è stata più volte interessata dal transito della carovana rosa, ultima delle quali nel 2019 appena prima della scalata di Passo Rolle.
Il merito della presenza e del passaggio di una manifestazione così importante, legata ad una granfondo così spettacolare, è sicuramente dovuto all’orografia del territorio trentino ricco di salite e passi alpini che hanno fatto la storia di questo sport. Non a caso, quattro di questi mitici valichi sono stati inseriti nella ‘Cycling Craft’, di cui i primi due comuni ad entrambi i percorsi. Partendo in ordine di chilometraggio, il primo da affrontare sarà Passo Costalunga, una scalata non troppo impegnativa di 10 km che porterà, una volta in cima, ad affacciarsi sul bellissimo Lago di Carezza attorniato dalla natura montana che lo contraddistingue. Nemmeno il tempo di godersi la discesa che sarà già ora di risalire da Ponte Nova verso Passo Pampeago: in questo caso, la salita si fa subito dura con le pendenze che raramente scendono sotto il 10%. Gli 8,5 km che separano i corridori dalla vetta sembreranno interminabili, torneranno alla mente le gesta eroiche di Pantani e Tonkov nel bel mezzo della loro sfida del 1998 con il Latemar sullo sfondo, ma una volta percorsi la soddisfazione sarà indescrivibile. Da qui i mezzofondisti avranno terminato le loro fatiche e giungeranno all’arrivo dopo 80 km e 2.488 metri di dislivello, mentre i granfondisti saranno appena a metà strada. Per questi ultimi ci saranno da percorrere in sequenza Passo San Pellegrino e Passo Valles, due passi difficili ma non impossibili, su cui scatenare le ultime energie residue. La loro ricompensa sarà puramente visiva con lo spettacolo delle Pale di San Martino ad accoglierli sulle ultime due salite di giornata, dopodichè la discesa li riporterà a Predazzo dopo 135 km e 3.900 metri di dislivello.
Per iscriversi c’è ancora tempo e farlo entro il 2 aprile significherà risparmiare, con la quota di partecipazione ferma a 38 euro fino ad allora, poi aumenterà. Il programma dettagliato, per via del Covid, verrà confermato a ridosso dell’evento, ma – come disse René Fallet – una cosa è certa: “Quelli che vanno in bicicletta sanno che nella vita niente è mai piatto” e alla Marcialonga Cycling Craft, in particolar modo, la strada salirà o scenderà… sempre!
www.marcialonga.it

IL MARMOTTA TROPHY SI TINGE D’AZZURRO. EYDALLIN VINCE, BONNET ROVINA LA FESTA TRICOLORE

IL MARMOTTA TROPHY SI TINGE D’AZZURRO. EYDALLIN VINCE, BONNET ROVINA LA FESTA TRICOLORE

Grande spettacolo in Val Martello per la giornata conclusiva di Coppa del Mondo di skialp
Gara ‘Individual’ vinta dall’azzurro Matteo Eydallin e dalla svedese Tove Alexandersson
Lo svizzero Bonnet rovina la festa italiana giungendo secondo davanti ad Antonioli, Magnini e Boscacci
Vittorie italiane anche per Giulia Murada (U23), Andrea Prandi (U23) e Samantha Bertolina (U20)

Il cielo è azzurro sopra la Val Martello… in tutto e per tutto. Gran giornata di scialpinismo in Alto Adige al Trofeo Marmotta, quarta tappa di Coppa del Mondo, con un sole splendente, spuntato proprio nel momento dell’arrivo della prima atleta al traguardo, quasi a voler ‘benedire’ la manifestazione, a riscaldare il percorso nella valle delle fragole, con i più grandi protagonisti della disciplina ad offrire un vero e proprio spettacolo agonistico.
A vincere tra i Senior sono stati l’italiano Matteo Eydallin e la svedese Tove Alexandersson. Quattro salite, tre discese e due tratti da percorrere con gli sci in spalla a fare la differenza tra gli atleti, con arrivi solitari in tutte le categorie. Partenza alle 9 con le donne U20, a seguire Senior e U23 donne, U20 uomini, mentre per ultimi sono scattati i Senior e gli U23 uomini, il tutto a distanza di 20 minuti tra uno ‘start’ e l’altro.
Gara maschile che ha vissuto momenti entusiasmanti, con grande equilibrio nella prima parte e i forcing decisivi dalla seconda salita in poi. A fare la differenza è stato il passo costante di Matteo Eydallin (CS Esercito), staccatosi sulla prima delle quattro ascese, salvo poi recuperare nella seconda e fare la differenza sulla terza. L’unico a tenere le code dello scatenato piemontese è stato lo svizzero Rèmi Bonnet, che ha dovuto però arrendersi nell’ultima discesa. Per il secondo posto però è stata bagarre nel finale, con la risalita verso il traguardo che ha visto lo svizzero difendersi dal rientro impetuoso dell’altro italiano Robert Antonioli, giunto terzo. Capolavoro italiano portato a termine da Davide Magnini (4°) e Michele Boscacci (5°) in lotta per il podio fino alle fasi finali.
Al femminile invece è stata ben altra musica, con un dominio incontrastato della svedese Tove Alexandersson che replica così il successo della Sprint di ieri e consolida il vantaggio sulle inseguitrici di Coppa del Mondo. Alle spalle della scandinava si sono piazzate nell’ordine la francese Axelle Gachet Mollaret e l’italiana Alba De Silvestro, ad aprire la sequenza azzurra di arrivi. Infatti, a seguire sono arrivate Mara Martini (4.a), Ilaria Veronese (5.a) e Giulia Murada (6.a). Quest’ultima, oltre al sesto posto generale, ha ottenuto anche la vittoria nella categoria U23 davanti alla connazionale Giorgia Felicetti e alla francese, vincitrice della Sprint di ieri, Marie Pollet Villard. Tra i maschi, altra doppietta italiana a conquistare le prime due posizioni del podio U23 con Andrea Prandi davanti a Sebastien Guichardaz. Terzo posto per lo svizzero Julien Ançay arrivato a più di tre minuti dall’azzurro.
I primi a partire e, di conseguenza, a giungere sul traguardo sono stati gli U20, con le donne scattate 40 minuti prima degli uomini. Ancora spettacolo azzurro e lotta serrata tra Samantha Bertolina e Lisa Moreschini, che già sulla prima salita hanno fatto la differenza sul resto del gruppo e hanno duellato fino alla cima della seconda salita. Di lì in poi, Bertolina ha accelerato il passo e Moreschini ha dovuto staccarsi di quei pochi secondi che le sono risultati fatali. Alle loro spalle, a più di cinque minuti dalla vincitrice, la francese Margot Ravinel a completare la festa del podio. Pronostici rispettati anche tra gli U20 uomini con la vittoria dell’austriaco Paul Verbnjak, in una gara dominata dal primo all’ultimo metro. Il secondo e il terzo posto tutti di marca svizzera con Thomas Bussard seguito da Léo Besson, che completa un gran weekend dopo la vittoria di ieri.
La classifica di Coppa del Mondo “Overall” ora si presenta con Robert Antonioli in vetta con 587 punti, davanti al francese Thibault Anselmet (561 p.) e Davide Magnini (420 p). Eydallin comanda invece la “Individual” davanti ad Antonioli, Magnini e Boscacci. Al femminile, prima posizione “Overall” occupata dalla svedese Tove Alexandersson con 651 punti, davanti alla francese Axelle Gachet Mollaret (603) e alla svizzera Marianne Fatton (563 p.).
Il bilancio finale dell’evento altoatesino lo stila il presidente del comitato organizzatore Georg Altstätter: “Dietro un evento di Coppa del Mondo come questo c’è quasi un anno di lavoro, specialmente col Covid-19 che rende difficile organizzare manifestazioni sportive. Un ringraziamento va al Soccorso Alpino della Val Martello e della Val Venosta, a tutti i volontari, alle varie associazioni che lavorano con noi, alla Provincia di Bolzano e a tutti gli sponsor”.
Info: www.marmotta-trophy.it

Senior Men

  1. Eydallin Matteo ITA 1:43:27.8; 2. Bonnet Rémi SUI 1:43:58.7; 3. Antonioli Robert ITA 1:43:59.7; 4. Magnini Davide ITA 1:44:45.9; 5. Boscacci Michele ITA 1:45:05.9; 6. Herrmann Jakob AUT 1:45:40.9; 7. Bon Mardion William FRA 1:46:17.5; 8. Maguet Nadir ITA 1:46:37.9; 9. Boffelli William ITA 1:46:56.4; 10. Marti Werner SUI 1:47:27.5;

Senior Women

  1. Alexandersson Tove SWE 1:40:59.2; 2. Gachet Mollaret Axelle FRA 1:44:44.2; 3. De Silvestro Alba ITA 1:46:22.0; 4. Martini Mara ITA 1:46:54.0; 5. Veronese Ilaria ITA 1:47:09.4; 6. Murada Giulia ITA 1:48:26.5; 7. Bonnel Lorna FRA 1:49:14.8; 8. Tomatis Katia ITA 1:49:33.7; 9. Garcia Farres Marta ESP 1:50:05.8; 10. Compagnoni Giulia ITA 1:50:46.0

U20 Men

  1. Verbnjak Paul AUT 1:32:34.5; 2. Bussard Thomas SUI 1:33:20.3; 3. Besson Léo SUI 1:34:02.2; 4. Bussard Robin SUI 1:34:34.4; 5. Tomasoni Luca ITA 1:34:39.4; 6. Perez Angles Albert ESP 1:35:07.1; 7. Mayer Andreas AUT 1:35:23.3; 8. Rossi Alessandro ITA 1:36:31.4; 9. Donnet Tobias SUI 1:36:40.8; 10. Festini Purlan Pietro ITA 1:37:59.1

U20 Women

  1. Bertolina Samantha ITA 1:30:35.8; 2. Moreschini Lisa ITA 1:31:09.6; 3. Ravinel Margot FRA 1:35:54.6; 4. Ulrich Caroline SUI 1:37:54.4; 5. Gindre Perrine FRA 1:41:19.9; 6. Deseyn Thibe SUI 1:46:54.4; 7. Weßling Sophia GER 1:52:43.6; 8. Staberg Grace USA 1:54:21.2; 9. Lietha Ronya SUI 1:54:26.6; 10. Avanturier Aurelie FRA 2:00:33.4
LA ‘SPRINT’ APRE IL MARMOTTA TROPHY. VITTORIA A LIETHA E ALEXANDERSSON, CANCLINI 2°

LA ‘SPRINT’ APRE IL MARMOTTA TROPHY. VITTORIA A LIETHA E ALEXANDERSSON, CANCLINI 2°

Sole e paesaggio da sogno al Marmotta Trophy in Val Martello per la Coppa del Mondo di skialp
Gara ‘Sprint’ vinta e dominata da Arno Lietha (Sui) e Tove Alexandersson (Swe) tra i Senior
Nicolò Canclini ottimo secondo davanti a Cardona Coll, mentre Fatton e Harrop completano il podio donne
Domani alle 9 ‘Individual’ con grande spettacolo e percorsi mozzafiato tra le cime dell’Ortles-Cevedale

Un bellissimo sole e un paesaggio da sogno in Val Martello, dove oggi si è svolta la prima giornata di gare del Marmotta Trophy, quarta tappa di Coppa del Mondo di scialpinismo. Al Centro Biathlon ‘Grogg’, nella ‘Sprint’ inaugurale, si sono sfidati i più forti protagonisti della disciplina, con lo svizzero Arno Lietha e la svedese Tove Alexandersson a dettare legge sulle nevi altoatesine. È stata una mattinata intensa, partita fin dalle 9 con le qualificazioni, utili a delineare il quadro generale di forma in vista delle batterie finali.
Le prime a scendere in pista sono state le ragazze della categoria U20, seguite a ruota dai maschi, con un grande rispetto da parte di tutti delle disposizioni anti-Covid. Gara ovviamente a porte chiuse e mascherine indossate fino ad un minuto dal via per gli atleti, ma anche aree ben separate con gel igienizzante ad ogni ingresso, insomma un vero successo anche sotto l’aspetto della sicurezza. Passando alla gara, sono state poche le sorprese e tanto il divertimento sul percorso della Val Martello che, dopo l’uscita dallo stadio, ha impegnato gli atleti in una breve salita caratterizzata dalla presenza di un tratto da superare con gli sci in spalla, ed un altro breve tratto con pendenze a doppia cifra prima del cambio pelli. Da lì in poi è stata tutta discesa, con la picchiata verso il Centro Biathlon a portare sul traguardo finale. A vincere tra le più giovani è stata la svizzera Caroline Ulrich che in volata ha saputo battere le italiane Samantha Bertolina e Lisa Moreschini, rispettivamente seconda e terza.
Poco dopo è stata la volta dei maschi U20 con una doppietta svizzera a farla da padrone: primo Léo Besson che festeggia in grande stile il proprio 20° compleanno, e secondo Matteo Favre alla sua seconda apparizione in Coppa del Mondo. Al terzo posto il leader della classifica generale, l’austriaco Paul Verbnjak che guadagna punti preziosi per mantenere la vetta.
Alle 10.30 è scattata la prova dei Senior e degli U23, con il sole a fare capolino tra le vette innevate e a riscaldare l’atmosfera per la sfida tra i ‘big’. Sin dalle qualificazioni, lo svizzero Arno Lietha ha fatto capire che puntava al successo, e così è stato. Batterie di quarti di finale e semifinale vinte senza grossi problemi, ma è stato proprio in finale che Lietha ha dovuto sfoderare tutte le proprie abilità per avere ragione di Nicolò Ernesto Canclini. L’italiano ha combattuto fino all’ultimo metro, ma un cambio non perfetto prima della discesa lo ha costretto ad arrendersi al giovane Lietha. Terzo posto finale per lo spagnolo Oriol Cardona Coll.
Copione simile anche al femminile, con una sola donna al comando in tutte le batterie, fatta eccezione per la prova di qualificazione. È la svedese Tove Alexandersson a portare a casa il successo con delle manches davvero incredibili, dominate dal primo all’ultimo metro. La scandinava classe ’92, grazie a questa vittoria, guadagna punti fondamentali per portarsi al comando della classifica ‘overall’ di Coppa del Mondo, che prima era dominata dalla francese Axelle Gachet Mollaret la quale nella sprint odierna non è riuscita ad esprimersi al meglio. Secondo posto per la leader di specialità, la svizzera Marianne Fatton, mentre alle sue spalle, a completare il podio, si è piazzata la francese Emily Harrop.
Tra gli Under23 uomini è ancora Arno Lietha al primo posto, davanti all’azzurro Giovanni Rossi e Florian Ulrich, mentre tra le donne la festa è di marca francese con Marie Pollet Villard a precedere le azzurre Giulia Murada e Giorgia Felicetti.
Ora l’attenzione si sposta sulla giornata di domani, quando alle ore 9 partirà la gara ‘Individual’ che chiuderà il weekend di Coppa del Mondo di skialp in Val Martello. Grande spettacolo e percorsi mozzafiato accoglieranno gli atleti al cospetto delle cime dell’Ortles-Cevedale.
Info: www.marmotta-trophy.it

Senior Men

  1. Lietha Arno SUI 0:03:11.369; 2. Canclini Nicolo Ernesto ITA 0:03:12.591; 3. Cardona Coll Oriol ESP 0:03:15.671; 4. Arnold Iwan SUI 0:03:20.303; 5. Knopf Stefan GER 0:03:22.537; 6. Anselmet Thibault FRA 0:03:28.346

Senior Women

  1. Alexandersson Tove SWE 0:03:31.883; 2. Fatton Marianne SUI 0:03:36.970; 3. Harrop Emily FRA 0:03:44.828; 4. Garcia Farres Marta ESP 0:03:46.006; 5. Bonnel Lena FRA 0:03:53.409; 6. Jagercikova Marianna SVK 0:03:56.179;

U20 Men

  1. Besson Léo SUI 0:03:09.765; 2. Favre Matteo SUI 0:03:10.634; 3. Verbnjak Paul AUT 0:03:15.597; 4. Rogier Noé FRA 0:03:20.294; 5. Bussard Thomas SUI 0:03:26.514; 6. Tritscher Julian AUT 0:03:38.135

U20 Women

  1. Ulrich Caroline SUI 0:03:47.549; 2. Bertolina Samantha ITA 0:03:47.921; 3. Moreschini Lisa ITA 0:03:48.562; 4. Ravinel Margot FRA 0:03:52.243; 5. Lietha Ronya SUI 0:04:18.112; 6. Weßling Sophia GER 0:04:37.364
LO SKI ALP IMPERA IN VAL MARTELLO. IL 20 E 21 FEBBRAIO APPUNTAMENTO DI COPPA

LO SKI ALP IMPERA IN VAL MARTELLO. IL 20 E 21 FEBBRAIO APPUNTAMENTO DI COPPA

Il Marmotta Trophy nuovamente nel circuito di Coppa del Mondo
Sabato 20 gara sprint al Centro Biathlon Grogg, domenica la ‘Individual’
Confermato l’evento dalle autorità preposte, tampone preventivo per tutti
In Coppa del Mondo comandano i francesi, gli azzurri confidano nel terreno amico

Il nuovo lockdown della Provincia di Bolzano con il conseguente blocco di molte manifestazioni sportive aveva messo in apprensione gli organizzatori della Coppa del Mondo di ski alp della Val Martello, ma dalle autorità preposte e dalla Federazione internazionale ISMF c’è invece una conferma determinata: sabato 20 e domenica 21 febbraio i migliori skialper del mondo si sfideranno sulle nevi altoatesine per la 13.a edizione del Marmotta Trophy, nella prima giornata con una gara sprint, domenica invece con la classica ‘Individual’.
Tutto si svolge seguendo severi e particolari accorgimenti anti-Covid e tutti gli atleti e l’entourage saranno sottoposti a tampone preventivo.
Il comitato organizzatore, guidato da Georg Altstätter, sta rifinendo gli ultimi particolari, il direttore di gara Egon Eberhöfer invece con i sui collaboratori ha iniziato a “tracciare” il percorso.
La gara sprint si svilupperà interamente nell’area del Centro Biathlon Grogg. Una scarica di adrenalina di pochi minuti, e peccato per l’evento a porte chiuse perché lo spettacolo dalle terrazze del biathlon center sarà davvero ad alto livello. Il percorso è di 1000 metri con 80 m. di dislivello: partenza dal punto in cui solitamente scattano le gare di biathlon mass start, ma nel senso inverso, poi i concorrenti salgono sul versante di fronte alla palazzina del biathlon con una lunga serie di inversioni, un piccolo tratto a piedi, altro cambio di assetto, breve tratto con le pelli, poi giù a tutta verso lo stadio.
Domenica si ritorna al classico, la gara del resto è nel circuito di Coppa del Mondo per il quarto anno. La Val Martello, completamente priva di impianti, offre la propria montagna agli appassionati di sci e pelli che potranno godere di scenari affascinanti.
Start e finish sono posizionati come sempre presso l’ex Hotel Paradiso (2.088 m.), da dove gli atleti si dirigeranno verso il Rifugio Nino Corsi (2.700 m.) che offre la “cartolina” del Cevedale. Dopo una veloce discesa gli skialper rimetteranno le pelli per la seconda ascesa di gara verso il Rifugio Martello (2.600 m.). In quel punto i tracciati si dividono, perché i Senior e gli Under23 maschi affronteranno 18.5 km con dislivello di 1900 metri sommando 4 salite, 3 discese e due tratti a piedi. ‘Cima Coppi’ del Trofeo Marmotta per uomini U23 e Senior è la vedretta ‘Hohenferner’ a quota 3000.
Il tracciato per le donne Senior e Under23 e per gli Under20 maschi è un po’ meno impegnativo, ma si attesta comunque a 15,2 km e 1590 metri di dislivello. Infine per le Under20 donne tracciato di 12,75 km e 1180 metri di dislivello.
La Coppa del Mondo ha già celebrato tre tappe, la Val Martello sarà la quarta e nella generale ora comandano il francese Thibault Anselmet con 469 punti, mentre al femminile la leader di Coppa è la connazionale Axelle Gachet Mollaret con 474 punti. Anselmet vede il primo gradino del podio conteso dagli azzurri con Robert Antonioli a soli 20 punti, e con Magnini, Boscacci e il gardenese Alex Oberbacher alle calcagna.
Al femminile podio tutto internazionale. Alle spalle della francese ci sono la svedese Alexandersson e la svizzera Fatton. Dietro tre italiane: Veronese, De Silvestro e Martini, ma con distacchi marcati.
Va meglio nelle categorie giovanili, con gli italiani che puntano senza mezzi termini al titolo Under23 con Andrea Prandi e Giulia Murada e alla Under20 con Samantha Bertolina.
Insomma è un ‘semaforo verde’ ben meritato per la Val Martello, anche per il gran lavoro del gruppo di volontari che da questa occasione sfoggeranno la nuova divisa Karpos.

Info: www.marmotta-trophy.it