Martedì 18 in onda la sesta puntata con interviste e news Tanti dettagli sulla 38.a edizione dello Skiri Trophy di sabato e domenica I commenti delle gare del weekend e curiosità su Marcialonga In onda su Trentino TV, AltoAdige TV, Welcome In TV e in streaming
Di nuovo sul “palcoscenico” di Lago di Tesero! La sesta puntata della trasmissione “Nordic Ski” è stata ospite sul campo gara dello Skiri Trophy XCountry, l’evento dedicato ai giovani fondisti e in calendario questo fine settimana. Quasi un’ora di sci di fondo per entrare nel dettaglio della manifestazione proposta dal GS Castello, col presidente della società Alberto Nones, con Mario Broll, uno dei fondatori e da sempre speaker dell’evento, e con tre ospiti in rappresentanza dei preziosi partners: Marco Misconel e Christian Larentis, rispettivamente presidente e responsabile marketing della Cassa Rurale Val di Fiemme, e Matteo Boldrin di Saxe, azienda bolzanina di abbigliamento da sci. Nello “studio” on the snow c’erano anche i fratelli Bruno e Ivan Debertolis, vincitori entrambi nel 1989 dell’allora Trofeo Topolino nelle categorie Baby e Cuccioli. Michel Rainer, coordinatore della Coppa Italia di fondo, è entrato nel vivo del torneo nazionale che lo scorso weekend ha fatto tappa a Padola, mentre Sergio Piller ha commentato La Venosta con la 5.a tappa di Ski Classics e la gara Open. È intervenuto anche Angelo Corradini con le ultime news di Marcialonga. La sesta puntata di “Nordic Ski” condotta da Paolo Malfer andrà in onda domani, martedì 18 gennaio, su Trentino TV (Canale 12), Alto Adige TV (Canale 112), Welcome In TV (nazionale – canale 226), sarà trasmessa anche su Triveneta TV in Veneto e Friuli Venezia Giulia e su Teletutto in Lombardia. Le varie puntate saranno in diretta streaming e disponibili on demand per 365 giorni su www.trentinotv.it e su www.altoadigetv.it. Il format di 48 minuti va in onda sempre il martedì alle ore 20.40, con replica lo stesso giorno alle 23.30 e il mercoledì alle 16 sia sulle tv locali che su Welcome In TV, e su quest’ultima anche il giovedì alle ore 14.00 e alle 23.00, il venerdì alle 17.00 e alle 24.00, il sabato alle 18.00 e la domenica alle 19.00.
LA VENOSTA “OPEN” SI FA IN QUATTRO. GERMANIA, FINLANDIA, ITALIA E SVEZIA
Colpaccio di Thomas Bing che recupera e vince la 33 km La finlandese Kati Roivas prenota il successo (33 km) fin dal via Il Team Internorm Trentino fa en-plein nella 23 km con Busin ed Eriksson Seconda gara nel weekend a Melago, successo in una splendida giornata di sole
“La fortuna aiuta gli audaci”, ma certamente anche la determinazione. Gerald Burger per questo 2022 aveva programmato la 2.a edizione de La Venosta al Lago di Resia. Un’ambientazione unica per la 100.a tappa di Visma Ski Classics andata in scena ieri, ed anche per la gara di oggi, una ‘open’ valida anche come prova Challenger dello stesso circuito. Manca la neve? E allora tutti in Vallelunga, dove il manto bianco non manca mai. Ieri l’inedito format di 10 km a cronometro, oggi la ‘open’, con amatori mischiati con gli atleti dei Pro Team impegnati su 23 o 33 km, con solo quest’ultima distanza a dispensare punti per il circuito. Il sole ha davvero stretto la mano agli organizzatori altoatesini, una giornata sfavillante, con due competizioni (in una) vivaci ed un panoramica a 360° da portarsi a casa e da ricordare fino al 2023, perché La Venosta riproporrà due giornate così anche l’anno prossimo. Start alle 10 a Melago, al ritmo dei colpi degli schioccatori di frusta, quasi 20 nazioni rappresentate. Nella gara più lunga di 33 km, al primo dei quattro giri complessivi (uno di lancio di 3 km e tre impegnativi di 10 km) i francesi Tarantola, Poirrier e Joly si posizionano in testa al gruppo che tenta di allungare, così come al femminile con la finlandese Roivas che passa al comando al primo intermedio. A circa metà della gara, al 13° km, è sempre un francese al comando, ma questa volta è Combey seguito dai connazionali Joly e Du Pasquier, e poi il tedesco Bing che dopo una timida partenza riesce a guadagnare posizioni. Tra le donne continua la gara in solitaria di Roivas seguita dalla ceca Hujerová e dalla svizzera Donzallaz, le quali transitano poi all’arrivo nell’ordine. Il tedesco Thomas Bing, grazie ad un poderoso allungo nel finale, risale dalla coda del gruppo e chiude in 1h11’50” con la corona d’alloro al collo, subito dietro il norvegese Amund Riege allo sprint col francese Bastien Poirrier. Un bel podio con tre diverse nazioni. Miglior italiano Stefano Mich (11°) del Team Futura Alta Quota Trentino. Nella 23 km, meno affollata della 33 km, trionfo in solitaria del veneto Lorenzo Busin del Team Internorm Trentino: dopo una partenza abbastanza tranquilla tenta la fuga all’ultimo giro staccando gli avversari al traguardo. Secondo a 3’ l’atleta di casa Florian Cappello del Team Robinson Trentino, terzo il compagno di squadra Matthias Schwingshackl. I ‘diavoli rossi’ del Team Internorm Trentino conquistano la vittoria anche al femminile con la svedese Maja Eriksson sulla russa Varvara Prokhorova e la tedesca Anna Happ. Ai due intertempi transita per prima sempre la svedese Eriksson che chiude la sua prova da vera leader in 1h6’19”, a 2’29 la russa Prokhorova soddisfatta del secondo posto. Sul terzo grandino del podio Happ, che nonostante la doppia fatica per l’altitudine conferma una buona condizione. Nel pomeriggio, dopo le premiazioni ufficiali, cala il sipario su La Venosta 2022, Gerald Burger stringe la mano, uno ad uno, ai suoi preziosi ed instancabili volontari, ma il sipario non cala sulla Vallelunga e sulla Palla Bianca che domina la valle dove le piste sono un bijou. Mentre si spegne l’ultima luce Burger sottovoce ricorda che ci si vede in estate. Certo, con la Ortler Bike Marathon (4 giugno) in mtb, partenza ed arrivo davanti al campanile sommerso, proprio come per il Giro Lago di Resia (16 luglio) per i runners. Ma per i fondisti ci potrebbe essere, il condizionale è solo di cortesia…, anche un bell’evento di skiroll. Il delegato tecnico FIS Michel Rainer, anche coordinatore dello skiroll per l’Italia, si frega le mani…
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33 km TC – Visma Challenger – Men 1 Bing Thomas GER 1:11:50.1; 2 Riege Amund NOR 1:11:50.9; 3 Poirrier Bastien FRA 1:11:51.3; 4 Royer Jeremy FRA 1:11:55.7; 5 Combey Paul FRA 1:12:00.6; 6 Řezáč Stanislav CZE 1:12:15.2; 7 Du Pasquier Arnaud SUI 1:12:16.6; 8 Joly Thomas FRA 1:13:00.1; 9 Deswazière Théo FRA 1:13:29.8; 10 Pässler Marko GER 1:13:37.3
33 km TC – Visma Challenger – Women 1 Roivas Kati FIN 1:22:45.5; 2 Hujerovà Teresa CZE 1:25:57.0; 3 Donzallaz Nicole SUI 1:32:09.3; 4 Stichling Laura GER 1:33:13.8; 5 Patini Asia ITA 1:36:29.7; 6 Piller Caterina ITA 1:39:31.4; 7 Schöfferle Bianca GER 1:44:21.0; 8 Gentile Marta ITA 1:47:14.0; 9 Perenzoni Elisa ITA 1:55:12.3; 10 Lucovnik Miha SLO 2:06:54.5
23 km TC – Men 1 Busin Lorenzo ITA 00:49:58; 2 Cappello Florian ITA 00:53:32; 3 Schwingshackl Matthias ITA 00:54:28; 4 Giusti Mattia ITA 00:54:36; 5 Franzen Edwin SWE 00:54:43; 6 Joerger Gian SUI 00:55:37; 7 Lentsch Urban M 1994 AUT 00:57:38; 8 Becker Manuel GER 00:58:28; 9 Seebacher Hartwig AUT 00:58:32; 10 Fugger Matthias AUT 00:58:40
23 km TC – Women 1 Eriksson Maja SWE 01:06:19; 2 Prokhorova Varvara RUS 01:08:48; 3 Happ Anna GER 01:17:21; 4 Descovich Valentina ITA 01:45:30; 5 Paul Sandra AUS 01:57:56
UNA PALLA BIANCA PER LA RESCHENSEERENNEN. LA GARA “LA VENOSTA” SI FA IN VALLELUNGA
La neve scarseggia sul fondovalle, si corre come nel 2019 in Vallelunga Sabato 15 gennaio gara per i Pro Team di Ski Classics, 9,4 km a cronometro Domenica 16 gara ‘open’ aperta agli amatori, 20 o 30 km Per i ‘pro’ finish a Malga Melago, per la ‘open’ giro a Melago
Il “maltempo” quest’anno sta facendo le bizze, nel senso che di neve non ne ha fatta proprio tanta e comunque quella che c’è è scesa a macchia di leopardo. Anche in Alto Adige alcune aree sono ben innevate, altre un po’ meno. E così anche la zona del Lago di Resia non è proprio tutta imbiancata, mentre la laterale Vallelunga, invece, è come sempre un paradiso bianco, all’ombra della Palla Bianca, la vetta più alta delle Alpi Venoste con i suoi 3739 metri. Sabato 15 e domenica 16 gennaio c’è la Reschenseerennen-La Venosta, proposta dal comitato diretto da Gerald Burger e valida come terza tappa, quinta gara, del circuito Visma Ski Classics che questo fine settimana approda invece in Val Pusteria. In Vallelunga si era corso nel 2019 prima dello stop dovuto al Covid, ora la gara di metà gennaio ritornerà in quel paradiso bianco proponendo, sabato 15, una 9,4 km individuale a cronometro per i Pro Team, mentre domenica 16 la ‘open’ dedicata agli amatori sarà di 20 o 30 km. La gara dei Pro Team è prevista con partenza a Caprun e, tutta in salita, si svilupperà fino a Malga Melago, una sfida che gli atleti affronteranno, almeno la gran parte, tutta in double poling. La competizione ‘open’ invece si svilupperà tutta a Melago, con partenza e arrivo nell’ampio pratone a ridosso del paese, come nel 2019. Una decisione scaturita nelle ultime ore, con un gran supporto dell’amministrazione comunale e col sindaco di Curon Franz Prieth in prima fila, il quale crede molto in questo evento. Il solo entourage di atleti ed accompagnatori di Ski Classics è di circa 400 persone, le quali soggiornano nella località venostana per diversi giorni, e in questo periodo era un’opportunità da non perdere. La visibilità mediatica e la promozione che il circuito di marca svedese garantisce, con dirette e differite in mezzo mondo, sono un valore importante. Nelle prossime ore Gerald Burger e il manager del circuito metteranno a punto gli ultimi dettagli, come orari e format, poi, dopo domenica si conosceranno un po’ anche le situazioni di classifica dopo la quarta gara di stagione. Per gli amatori, quella di Melago sarà la seconda granfondo regionale e dunque di grande appeal, anche perché praticare lo sci di fondo in Vallelunga è davvero gratificante. La caparbietà di Gerald Burger e dei suoi collaboratori ancora una volta prevale su tutte le difficoltà e nel frattempo si sta pensando anche alle gare estive, la Ortler Bike Marathon del 4 giugno e il Giro Lago di Resia del 16 luglio, che partiranno e arriveranno davanti al celebre campanile sommerso di Curon Venosta. Info: www.lavenosta.com
PUSTERTALER SKI MARATHON ANTICIPA, MA SOPRATTUTTO È “VISMA SKI CLASSICS”!
La 46.a edizione anticipata all’8 e 9 gennaio con due gare attesissime Inaspettatamente entra nel prestigioso circuito internazionale 62 km sabato, 32 km domenica con 7 km di salita interminabile e 1000 m/dsl Gara anche per gli amatori, in classico sabato (62-30 km), skating di 42 km domenica
Era nell’aria, ma per scaramanzia Gerti Taschler, il general manager dello Sport OK di Dobbiaco, non ha voluto svelare la notizia prima di avere la matematica certezza. La Pustertaler Ski Marathon 3Zinnen Dolomites anticipa dal 15-16 gennaio all’8-9 gennaio. Tutto qui? No, la novità eclatante è che la Pustertaler nelle due giornate sarà nuova prova di Visma Ski Classics (sostituisce la ‘3 Cime’ che è stata annullata), rappresentando quindi il 3° e 4° evento del circuito dopo la Orsa Grönklitt. Una vera e propria ‘notizia bomba’ per l’edizione numero 46 della gara pusterese. Si realizza così il sogno di Gerti Taschler e dei suoi più stretti collaboratori di portare i talenti dello sci nordico, questa volta del double poling, in cima a Prato Piazza. Il programma è già stato definito a grandi linee, mancano i piccoli dettagli che gente come quella di Dobbiaco – ben rodata con gare di Coppa del Mondo e Tour de Ski – sa rifinire bene. Sabato 8 gennaio la Pustertaler propone 30 o 62 km in classico. Ovvio che gli atleti di Ski Classics affronteranno solo la distanza lunga, con partenza da Sesto Pusteria e arrivo a Villabassa dopo essere transitati per la Nordic Arena, costeggiato i laghi di Dobbiaco e di Landro e ovviamente con uno sguardo alle Tre Cime di Lavaredo. 62 km che in parte sfruttano la lunga rete di piste da fondo dell’Alta Pusteria, che sono agibili e ben innevate. Gli atleti partiranno per primi a Sesto, alle ore 8.15, alle ore 8.30 toccherà alle femmine dei Pro Team, poi alle 9.00 agli amatori. Una lunga cavalcata in diretta TV in mezzo mondo, anche su quelle emittenti nazionali che trasmettono la Coppa del Mondo. Domenica 9 gennaio lo sci di fondo celebrerà una giornata storica. Si corre la Adrenalin Track di 42 km in skating per gli amatori con partenza alle 10.00 e il ‘Prato Piazza Mountain Challenge’ di 32 km in classico per i Pro Team, con start a Villabassa alle 9.00 per gli uomini, alle 9.35 per le donne ed arrivo a Prato Piazza. Sarà uno spettacolo vedere gli atleti che sicuramente ‘temporeggeranno’ nella prima parte salendo fino alla Nordic Arena, ancora sulla pista del giorno prima a lato dei due affascinanti laghi alpini, nuovamente davanti alla “vista 3 Cime” prima di affrontare 7 chilometri di salita con quasi 1000 metri di dislivello. Sarà durissima anche per i “macisti” del double poling, entusiasmante anche per chi assisterà alla sfida a lato pista. Arrivati in cima, a oltre 2000 metri, il paesaggio è a dir poco fantastico e lo potranno ammirare i telespettatori delle molte TV collegate in diretta. In Val Pusteria c’è attesa frenetica per questo appuntamento “adrenalinico”, essere di nuovo nel panorama internazionale è sicuramente importante. Le iscrizioni per la Pustertaler Ski Marathon sono in corsa sul sito web, il cambio di data che elimina la sovrapposizione con l’omologa gara di Resia porterà maggiori presenze, il fatto di poter gareggiare con i campioni del circuito Ski Classics ancora di più. Sarà l’occasione anche per vedere in azione gli atleti dei tre Pro Team italiani. Dopo la prima tappa in Svezia, la classifica per team è guidata da Lager 157 Ski Team, seguito dal Team Ramudden e dal Team Koteng Eidissen, squadre con budget incredibili. Il Team Robinson Trentino si distingue al 13° posto come miglior team italiano, mentre il Team Internorm Trentino, seconda squadra italiana, è posizionato al 20° posto e il Team Futura Trentino Alta Quota al 35°, ma presente alla prima sfida a ranghi ridottissimi. Per ora il “stay tuned” è d’obbligo.
Info: www.ski-marathon.com
NON SOLO TRIATHLON IL 9 APRILE: ÖTZI ALPIN MARATHON PURE DUATHLON
Il giorno di Natale aprono le iscrizioni per la 19.a edizione Triathlon con 25,1 km di mtb, 10,6 di running e 6,5 di skialp Individuale e a squadre, duathlon con corsa e sci Partenza a Naturno (BZ) e arrivo sul ghiacciaio della Val Senales
“Alea iacta est”, il dado è tratto! Lo aveva detto Giulio Cesare, ora lo afferma Peter Rainer, presidente del comitato organizzatore della Ötzi Alpin Marathon che finalmente ha stabilito la data della 19.a edizione. L’affascinante gara altoatesina di triathlon invernale è in programma per sabato 9 aprile, il weekend che precede la Pasqua 2022. C’è una ghiotta occasione per farsi un bel regalo… di Natale, le iscrizioni infatti apriranno proprio il 25 dicembre. Dopo due anni travagliati, con le normative Covid a contrastare l’organizzazione, la ASV Senales ha avuto finalmente il via libera dalle autorità ed ha annunciato la data della triplice, o duplice per taluni, sfida “estrema” che parte come tradizione da Naturno, località turistica altoatesina di particolare pregio, per concludersi sul ghiacciaio della Val Senales, conosciuto come terra di Ötzi, la Mummia del Similaun. Format che vince non si cambia, e così i partecipanti alla Ötzi Alpin Marathon inforcheranno prima la mtb pedalando per circa 25 km, scalando il Monte Sole e affrontando 1.097 metri di dislivello prima di scendere in valle per salire di nuovo fino a Madonna di Senales. Qui inizierà il tratto “running” di 10,6 km nella quasi totalità off-road con oltre 500 metri di dislivello, poi gli atleti si toglieranno le scarpette e calzeranno scarponi e sci con le pelli per affrontare la salita di 6,5 km della pista dei “Contrabbandieri” fino ai 3.212 metri della Grawand, proprio dove c’è l’hotel più alto d’Europa, completando in totale oltre 42 chilometri di gara e 2.658 metri di dislivello. È un percorso bello (in tutti i sensi) e tosto (forse fin troppo riduttivo) che con tutta probabilità non avrebbe intimidito Ötzi, il cui corpo venne trovato il 19 settembre 1991 al confine fra la Val Senales e l’Austria, poco lontano dalla zona del traguardo della gara. La Ötzi Alpin Marathon, organizzata dalla ASV Senales, può essere affrontata sia individualmente percorrendo in sequenza le tre frazioni, oppure in team con tre atleti, ciascuno impegnato in una disciplina diversa, ovvero mountain bike, corsa e skialp. Doveva essere inaugurato già nell’edizione 2020, ma il debutto è slittato al 9 aprile 2022, stiamo parlando del duathlon, una gara nella gara, che propone “solo” le due ultime frazioni, una scoppiettante sfida di 17 km, meno impegnativa, tra corsa e sci senza salire in sella! Un’opportunità meno ‘estrema’ ma altrettanto allettante e con la stessa atmosfera di una delle gare più suggestive dell’intero arco alpino. Nell’ultima edizione disputata il ‘reuccio’ della manifestazione è stato il trentino Patrick Facchini, capace di tagliare il nastro d’arrivo dopo 3h37’22” di fatiche, e brava anche la tedesca Susi Von Borstel, prima tra le donne. Le iscrizioni aprono il 25 dicembre come anticipato, proprio per farsi, o fare, un bel regalo e si possono perfezionare online sul sito www.oetzi-alpin-marathon.com, 80 euro come iscrizione singola e 185 per la squadra, quota che dà diritto ovviamente a tutta l’assistenza e al pacco gara. Per il duathlon, con Run e Skimo, le quote di partecipazione ammontano a 65 euro per l’individuale e 120 euro per la staffetta, compresa la cauzione di 10 euro del chip che sarà rimborsata alla riconsegna.
Info: www.oetzi-alpin-marathon.com
MARTELLO: ORO, ARGENTO E SCATTOLO! SUPERSPRINT MASCHILE ALLA POLONIA
Giornata conclusiva in Val Martello per la IBU Junior Cup di biathlon Le ragazze azzurre fanno sognare, poi Scattolo è 2.a dietro a un… “Puff” La gara maschile è vivacissima, poi soffia il vento dell’Est: Gunka Bilancio estremamente positivo per gli organizzatori della ASV Martello
Una medaglia tira l’altra per Sara Scattolo, così l’azzurrina di Forni Avoltri si mette un altro argento al collo, che nel totale in cinque giorni somma tre argenti e due ori alla IBU Junior Cup della Val Martello, in Alto Adige. Sara Scattolo oggi nella SuperSprint ha davvero realizzato un capolavoro, e al penultimo giro l’Italia era addirittura in testa con lei e con Martina Trabucchi. Due tiri “fallati” e poi una furibonda rimonta, fino ad infilare l’argento al collo, arrivando con fiato e forze a zero. Al maschile la gara si decide tutta al penultimo dei 5 giri, il polacco Gunka prende il largo sul russo Kornev, anche lui con un’ultima sessione di tiro a zero penalità ed il podio è tutto dell’Est, perché la lotta per il terzo posto si risolve a favore dell’altro polacco Zawol. Nella gara femminile si aggiudica la vittoria la tedesca Johanna Puff, su Sara Scattolo e la polacca Patrycja Stanek. L’Italia parte bene con la friulana del CS Esercito e la trentina Fabiana Carpella (FFOO) nelle prime posizioni assieme ad un’indomabile Stanek, prima nelle qualifiche, le russe Invanova e Pavlushina e la tedesca Kastl. L’Italia nel secondo giro è prima e seconda con Scattolo e Carpella, con un preciso tiro senza errori da parte di entrambe e insieme volano via guadagnando 10” sulle inseguitrici Ivanova e Stanek. Il terzo poligono è decisivo e ribalta la classifica, le azzurre Scattolo e Carpella escono con un errore al tiro e sono costrette a fare un giro di penalità, e in testa alla gara si porta la polacca Stanek, a 7” si posiziona Ivanova, Scattolo è subito terza con le slovene Zorc e Klemencic alle spalle. Johanna Puff, dopo una timida partenza, si riporta sulle prime nell’ultimo giro grazie ad uno splendido ed unico 0 al poligono, prendendo in mano le redini della gara grazie anche ai clamorosi errori al tiro di Stanek, Ivanova e Scattolo. In testa si forma un gruppetto guidato da Stanek, Puff, Ivanova e Scattolo, le quali si studiano a vicenda per il gran finale. Al traguardo si sentono le grida degli allenatori che incitano le atlete impegnate sull’ultima e decisiva salita. Scattolo dalla quarta posizione mette la freccia e si porta seconda alle spalle di Puff, che al traguardo alza le braccia al cielo azzurro di Martello, capace di rifilare 2”8 a Scattolo e 3”8 a Stanek, terza. Tutte all’arrivo si gettano a terra sfinite per i ritmi impossibili, per loro il lungo impegno altoatesino finisce con la SuperSprint, più tardi tocca ai maschi dopo le qualifiche che sfoltiscono il numero di partenti. La gara al maschile parte bene con lo sloveno Anton Vidmar al comando seguito dal tedesco Noack, entrambi senza errori al primo tiro. I due rimangono in testa anche nel secondo giro assieme al polacco Badacz, lo sloveno Zidar, il tedesco Kaskel e l’italiano Leonesio. Al terzo giro si forma un gruppetto al comando con Noack, Vidmar, Kaskel, Badacz, i quali sono poi costretti tutti a fare dei giri di penalità perdendo diverse posizioni. In questa frazione di gara si fa avanti il protagonista della SuperSprint di oggi, il polacco Jan Gunka che si mette alle spalle di Vidmar. Con zero errori all’ultimo poligono, Gunka è il leader della gara e scappa in solitaria, guadagna ben 12” dal russo Kornev. All’ultima salita Gunka incrementa il vantaggio e chiude la gara in 21’06”5 distaccando di ben 13”8 il russo Kornev. Terzo il polacco Zawol. In top 10 chiudono gli azzurrini con un 8° posto di Iacopo Leonesio seguito da Nicolò Betemps, più attardati Nicolò Giraudo (15°), Marco Barale (20°), Thomas Daziano (26°) ed Elia Zeni (29°). C’è una soddisfazione generale nel Team Italia, Samantha Plafoni, allenatrice responsabile della squadra Junior, sottolinea: “Siamo molto soddisfatti, sono state due settimane davvero impegnative sia per gli atleti sia per noi tecnici, ma è andato tutto molto bene. I prossimi impegni saranno a Bionaz con i Campionati Italiani e poi torneremo in Junior Cup ad Hochfilzen.” La Val Martello chiude cinque giorni eccezionali di sport in due settimane di grandi impegni, si porta a casa una montagna di complimenti inanellando una serie di giornate soleggiate e di medaglie per l’Italia. Il team di Georg Altstätter mette a segno un ennesimo successo e guarda al futuro con positività, grazie anche al plauso di Arne Eidam, race director della IBU Junior Cup: “La Val Martello ha un livello organizzativo eccezionale e lo ha dimostrato anche negli anni scorsi. La IBU Junior Cup è la piattaforma di lancio per i giovani atleti, qui imparano e sviluppano le competenze utili per la World Cup. Martello è un buon partner per IBU e sicuramente rimarrà a lungo nel calendario di IBU Cup”. Info: www.biathlon-martell.com
Classifica SuperSprint Women 1 Puff Johanna GER 24:56.4; 2 Scattolo Sara ITA +2.8; 3 Stanek Patrycja POL +3.8; 4 Ivanova Amina RUS +5.9; 5 Braun Mareike GER +29.5; 6 Klemencic Ziva SLO +32.9; 7 Mueller Luise GER +33.4; 8 Zorc Kaja SLO +45.7; 9 Trabucchi Martina ITA +49.0; 10 Kalinina Liubov RUS +1:00.3 Classifica SuperSprint Men 1 Gunka Jan POL 21:06.5; 2 Kornev Aleksandr RUS +13.8; 3 Zawol Marcin POL +18.3; 4 Koellner Hans GER +21.8; 5 Irodov Denis RUS +31.3; 6 Vidmar Anton SLO +43.4; 7 Noack Moritz GER +49.6; 8 Leonesio Iacopo ITA +53.2; 9 Betemps Nicolo’ ITA +54.4; 10 Zubarev Aleksei RUS +56.4
OCCHIO AL 4, C’É LA ORTLER BIKE MARATHON. IN VAL VENOSTA CE N’É PER TUTTI I GUSTI
Marathon 111 Km, Long 69 Km, Classic 46 Km e Short 29 Km Dopo due anni di stop sabato 4 giugno ecco la 6.a Ortler Bike Marathon Nuovo start ed arrivo a Curon Venosta tra bellezze naturali e architettoniche Iscrizioni aperte dal 4 dicembre, si pedala in…paradiso
Due anni di stop, causa Covid, ed ora dal limbo al paradiso. La Ortler Bike Marathon torna, sorprende e meraviglia e si fa in quattro per i bikers, da quelli altamente esigenti a quelli puramente “just for fun”. In paradiso… la partecipata gara di mtb c’era già stata in passato, con grandi numeri e grandi campioni al via, salendo in quota al cospetto di sua maestà l’Ortles fino ai 2240 metri dei Laghi del Prete, sotto le vette del Watles, pedalando in una trincea di neve sotto il cielo azzurro. Sabato 4 giugno prossimo andrà in scena la sesta edizione della Ortler Bike Marathon, che segnerà un crocevia tra passato e futuro: sebbene l’ambientazione sia sempre la stessa, la Val Venosta, l’evento altoatesino si presenta con quattro nuovi percorsi e una inedita, per la mtb, partenza, non più a Glorenza ma in un’altrettanto magnifica location come Curon Venosta. Un territorio romantico e affascinante, conosciuto in tutto il mondo per il proprio campanile, gran parte sommerso, che emerge solitario dalle limpide acque del Lago di Resia e che ogni anno attira millioni di turisti, celebrato anche da Netflix nella recente serie TV “Curon”. Una gara all’insegna della ripartenza e della voglia di rivincita, perché dopo un periodo così difficile per tutti e dopo che la pandemia ha infranto i sogni e i sacrifici di moltissimi atleti, gli organizzatori della Ortler Bike Marathon, grazie anche al ritorno nello staff dell’ideatore Gerald Burger, hanno deciso di stupire e ripartire ‘col botto’. Infatti questa edizione offrirà quattro suggestivi tracciati per tutti i gusti, e chi dubita della cabala… dovrà ricredersi. Il numero 4 è il leitmotiv: la gara si svolgerà infatti sabato 4 giugno, proporrà 4 tracciati, l’iscrizione aprirà il 4 dicembre, sono 4 i laghi toccati (S.Valentino, Resia, Lago Verde e Lago Nero) e Gerald Burger torna presidente del comitato dopo 4 anni di assenza. Ma c’è anche il numero 3 che svetta, perché la competizione va a sfiorare anche il “cippo dei 3 confini”, il punto in cui Svizzera, Italia e Austria si toccano. Una chicca anche questa. Percorsi venostani di straordinario fascino, caratterizzati da alcuni passaggi tra i più accattivanti della Val Venosta come i laghi di San Valentino alla Muta e di Resia, il transito a Castel Coira e all’Abbazia di Burgusio, la più alta d’Europa per i benedettini, scendendo di sella e rispettando la serafica atmosfera del convento. Gioielli che lasceranno i bikers senza parole, mentre i tracciati più impegnativi lasceranno invece senza fiato. Pochi davvero i tratti di asfalto, nella verde Val Venosta le gomme artigliate hanno da mordere il tout terrain nelle più disparate circostanze. Per chi ha allenamento nelle gambe, i bikers inossidabili, la Ortler Bike Marathon si presenta con 111 km e un dislivello di ben 3905 metri andando anche a sconfinare in Austria e a lambire i due pittoreschi Lago Nero e Lago Verde. Poi per i bikers di ferro c’è il “Long”, un susseguirsi di sterrati, prati, mulattiere e single track all’insù e all’ingiù, con 69 Km e un dislivello di 2400 metri, in pratica il marathon accorciato ma che in quanto a bellezza e impegno non è da meno. Per i bikers di… rame c’è il Classic, 46 Km con 1650 metri di dislivello adatti a tutti ma da non sottovalutare. Infine per i bikers leggeri, quelli di ‘alluminio’, c’è lo Short, dedicato ai meno allenati, agli accompagnatori e a chi è alle prime armi, 29 Km con 850 metri di dislivello. Partenza, arrivo ed “expo” saranno sistemati nell’ampia spianata prativa a Curon Venosta, proprio dove scattano e si concludono il mitico Giro Lago di Resia per i runners e la Reschenseerennen per i fondisti il prossimo 15-16 gennaio. Un evento quindi tutto da scoprire, con tariffe di 80 euro entro il 27 maggio 2022 per le gare Marathon, Long e Classic e di 50 euro per la Short. Da ricordare il 4, dicembre ovviamente, per conquistare un posto in griglia. Info: www.ortler-bikemarathon.it
VAL MARTELLO, LA CLASSICA… FRAGOLINA SULLA TORTA. DUE INTENSI WEEKEND DI IBU JUNIOR CUP A DICEMBRE
La valle delle fragole d’estate, è valle del biathlon d’inverno A inizio dicembre uno stage di 80 atleti delle nuove nazioni della “biathlon family” Fra il 10 e il 18 dicembre due intensi weekend della IBU Junior Cup Pista di 2 km pronta, in allestimento la 3,5 km
Val Martello. Neve naturale: presente. Centro Biathlon: aperto. Ospitalità: eccellente. Appuntamenti: pronti e da non perdere. Fragole: esaurite! In dicembre, dal 10 al 12 e dal 15 al 18, nella bella località dell’Alto Adige sono in programma due appuntamenti con la IBU Junior Cup di biathlon. Dire che in Val Martello, famosa anche come ‘valle delle fragole’ per la sua squisita produzione estiva, i biathleti sono di casa tutto l’anno non è esagerato. In estate, la pista di skiroll in quota e un rilassante paesaggio garantiscono stage importanti. In autunno, sempre skiroll e carabina consentono l’avvicinamento di qualità alle gare; a inizio inverno, non quello astronomico ma quello scandito dalle temperature e dunque fin dagli ultimi giorni di ottobre, è già possibile spalmare la neve dello snowfarming con grande anticipo e consentire agli atleti allenamenti di qualità per entrare a regime con la preparazione: ad oggi ci sono 2 km di pista pronta, sono già caduti 50 cm di neve e a breve, quando le temperature lo consentiranno, sarà prodotta neve artificiale per il sottofondo della pista di 3,5 km. In Val Martello, ridente località altoatesina che si dirama dall’apprezzata Val Venosta, il biathlon è non solo di casa, ma un motivo d’orgoglio per tutta la comunità. Lo confermano i tanti volontari, che sono parte integrante dell’organizzazione: si può infatti affermare che il 70% delle famiglie locali collabora con lo staff per la buona riuscita degli eventi. Il Biathlon Zentrum in località Grogg è un punto fisso per gli eventi IBU e ormai di anno in anno le gare di IBU Cup si alternano con le IBU Cup Junior, ma la considerazione della federazione internazionale va oltre. È noto che campioni delle più svariate nazionali e atleti di primo piano scelgono la Val Martello per gli allenamenti, grazie anche ai 1700 metri di quota delle strutture, che sono in fase di ampliamento per dare maggior respiro ai grandi eventi che si stanno susseguendo fin dagli albori col Campionato Mondiale Junior del 2007. Ora però degli atleti appartenenti a nazioni che si stanno affacciando al biathlon e non hanno grandi tradizioni agonistiche parteciperanno ad uno speciale training camp, organizzato dalla IBU ed ospitato appunto in Val Martello, dal 27 novembre al 6 dicembre. Giovani che guardano con interesse al futuro nel biathlon e una Val Martello che rappresenta il viatico per i nuovi campioni. Una pattuglia di 80 atleti e 40 accompagnatori prenderanno parte ad uno stage di allenamento che sarà il prologo per i due lunghi weekend, sempre a dicembre, della IBU Junior Cup. Primo appuntamento venerdì 10 dicembre, gare sempre dirette dall’esperto Ulli Walder, con le individual 15 km maschile e 7,5 km femminile, poi domenica 12 dicembre toccherà alle staffette, 4×7,5 maschile e 4×6 femminile. Solo il tempo di riassettare piste e poligono, poi junior in pista ancora mercoledì 15 dicembre con le gare sprint 7,5 femminili e 10 km maschili, quindi venerdì la staffetta mista 4×6 km e la staffetta mista singola, infine chiusura alla grande sabato 18 con la Super Sprint, 7,5 km in finale e 4,5 km in qualifica. Insomma sarà un dicembre intenso per la ASV Martello, col comitato guidato da Georg Altstaetter. Un interessante momento di sport, mentre ci si avvicina alle feste di Natale, in una Val Martello che si annuncia come speciale destinazione turistica…sotto l’albero. Info: www.biathlon-martell.com
-100. IN VAL CASIES È ORA DI GRANFONDO: È ARRIVATA LA NEVE, CE N’É PER TUTTI I GUSTI
Neve naturale e temperature basse per produrre quella programmata Per Sant’Ambrogio nella vallata dello sci di fondo si potrà sciare La 38.a edizione il 19 e 20 febbraio, confermati i 30 e i 42 km Prima del via si potrà assistere alla 50 e 30 km olimpica sul maxischermo
-100. È un riferimento puramente indicativo, ma la Gran Fondo Val Casies del 19 e 20 febbraio sembra proprio dietro l’angolo. Lo confermano anche le webcam, che ci regalano una Val Casies tutta imbiancata, quelle che non si possono vedere sono le temperature rigide notturne che stanno consentendo agli organizzatori altoatesini guidati da Walter Felderer, presidente fin dalla prima edizione del 1984 – quella vinta da Albert Walder e Johanna Rehmann (40 km) e da Andreas Brunner e Carmen Griessmair (25 km) – di produrre neve programmata. Insomma per il lungo ponte di Sant’Ambrogio, da sabato 4 a martedì 7 dicembre, è già pensabile una bella sciata con gli sci stretti su un ampio tratto di pista, idealmente non meno di 15 km, sia per chi ha bisogno di allenarsi in vista della 38.a edizione della granfondo altoatesina, sia per i numerosi turisti che amano trascorrere giornate in libertà sulla neve, lontani dal caos dei grandi centri. La peculiarità dell’evento del 19 e 20 febbraio è soprattutto quella di essere aperto a tutti, ed è questo uno dei punti forti della granfondo che si è confermata la seconda gara in Italia, dopo Marcialonga, per numeri e popolarità, grazie anche alla diretta televisiva su RAI Sport che negli ultimi anni ha deliziato gli appassionati dai palati fini. Il ricco programma offre la Mini Val Casies sabato pomeriggio 19 febbraio riservata ai giovanissimi, la formula Just for Fun amata dai non agonisti i quali possono partecipare nella medesima atmosfera delle prove agonistiche ma senza dover fare i conti col cronometro, quindi la 30 km dedicata a chi non ha tanto allenamento nelle gambe, sia in classico (sabato) che in skating domenica, e ovviamente la 42 km, nei due stili, particolarmente invitante per campioni ed agonisti. Tanti infatti i campioni che hanno firmato l’albo d’oro nei 37 anni in archivio, fuoriclasse italiani e soprattutto stranieri. Le date del 19 e 20 febbraio nel 2022 coincidono con le ultime due giornate di Olimpiadi, quelle che assegneranno i titoli della 50 km maschile e della 30 km femminile mass start in classico, e per regalare agli appassionati la visione in un’arena davvero speciale di grandi appassionati il presidente Walter Felderer ha deciso che sul maxischermo in zona partenza saranno irradiate le immagini delle gare olimpiche, decisamente le più affascinanti. Con l’arrivo della neve anche tanti fondisti si sono “svegliati” dal torpore autunnale ed hanno iniziato a spolverare gli sci, ma soprattutto a conquistarsi un posto in griglia al via della Gran Fondo Val Casies: le tariffe di partecipazione fino al 31 dicembre sono di 63 euro (TC), 64 euro (TL), 103 euro (TC + TL), 51 euro (Just for Fun), 83 euro (Just for Fun TC + TL), con lo sconto del 50% sulle quote di gara riservato ai giovani. Nel frattempo sul sito web della Gran Fondo Val Casies (www.valcasies.com) si possono verificare le news di innevamento e sbirciare anche sulle offerte di numerosi articoli del merchandising, così da essere “in tinta” con i colori dell’inverno altoatesino. Info: www.valcasies.com
LA STORIA DELLO SCI DI FONDO PER FORZA PASSA DALLA MITICA DOBBIACO – CORTINA
Il 5 e 6 febbraio la 45.a edizione che riporta alla storia, percorso già imbiancato Fu Alfredo “Fredy” Dibona a solleticare l’interesse di Herbert Santer Grandi campioni hanno “firmato” l’albo d’oro… ieri e oggi 42 km in classico sabato e 32 km in skating domenica
Un tempo, fino al 3 dicembre 1961, si diceva “Signori in carrozza, si parte!” per quanti intendevano raggiungere Cortina col trenino delle Dolomiti. Ora da Dobbiaco a Cortina, quando la ex strada ferrata è coperta dalla neve, si viaggia sugli sci da fondo. Una lunga pista per turisti, amatori e fondisti di ogni dove, ma ogni anno, da ben 45 anni, c’è un weekend in cui i binari (nella neve) si trasformano nel percorso di gara, per amatori ed agonisti, della storica e affascinante Granfondo Dobbiaco-Toblach-Cortina che, appunto, il 5 e 6 febbraio prossimi celebrerà i nove lustri di vita. È un evento dalla storia prestigiosa, con atleti che hanno scritto pagine olimpiche e mondiali dello sci di fondo, accomunati a tantissimi semplici fondisti. Scorrendo l’albo d’oro non si può fare a meno di soffermarsi su nomi del calibro di Maria Canins (7 vittorie dal 1980 al 1992), di Maurilio De Zolt (6 vittorie dal 1977 al 1997), Manuela Di Centa, Bice Vanzetta, Magda Geniun, Veronica De Martin Pinter (4 vittorie), Eugenia Bitchougova (10 vittorie), Stephanie Santer e poi Giorgio Vanzetta, Giuseppe Ploner, Silvano Barco, Gaudenzio Godioz, Faustino Bordiga, Juan Jesús Gutiérrez, Maurizio Pozzi (3 vittorie), Renato Pasini, Bruno Debertolis (3 vittorie), fino all’ultima casella, quella del 2021 con i top skiers di Visma Ski Classics Ermil Vokuev (RUS) e Lina Korsgren (SWE). Come nacque la Dobbiaco-Toblach-Cortina è una vecchia storia. Si racconta che in un inverno particolarmente nevoso e dopo una fitta nevicata, l’ex sciatore olimpico Alfredo “Fredy” Dibona si recò a Dobbiaco da Herbert Santer, l’attuale presidente del Comitato Organizzatore, e propose l’idea di una gara. Poche parole, Santer capì al volo il messaggio e il 3 aprile 1977 scattò la prima edizione. “Fredy” è stato uno dei tanti grandi campioni cortinesi. Nel 1957 vestiva già la maglia della nazionale azzurra di fondo e alle Olimpiadi di Squaw Valley (1960) si mise in mostra nella dura e spettacolare 50 km. Poi, abbandonato l’agonismo, divenne maestro di sci, fondò la Scuola sci fondo a Cortina e soprattutto fu la scintilla della Dobbiaco-Cortina, nella cui prima edizione si piazzò 5°. Per il 5 e 6 febbraio il presidente Herbert Santer col suo vice Igor Gombac – che è il perno del gruppo di volontari ampezzani – si rifà alla tradizione, sabato gara in classico di 42 km dall’aeroporto pusterese fino al centro di Cortina, passando dalla Nordic Arena e regalando viste sulle Tre Cime, i laghi di Dobbiaco e di Landro e scorci dolomitici da cartolina, domenica gara in skating, stesso tracciato accorciato con 32 km di pura adrenalina. La prima neve ha già imbiancato il tracciato con una prima coltre e le iscrizioni cominciano ad infittirsi, anche perché l’inverno alle porte solletica passione ed entusiasmo per gli sci da fondo. Fino al 30 novembre le tariffe in vigore sono di 85 euro per la gara “classic” e 65 euro per la gara “skating”. Info: www.dobbiacocortina.org