23° Giro Lago di Resia con successi stranieri di Germania e Repubblica Ceca In fuga fin da subito Konstantin Wedel oggi imprendibile. Secondo Hofer a 2’16, terzo Felicetti a 2’41” Gara solitaria della ceca Hrochova che stacca di 3’59” la brunicense Greta Haselrieder e Sarah Giomi 2800 iscritti da 19 nazioni. Successo organizzativo e gran lavoro dei volontari
Giro Lago di Resia, che successo! Oggi, in Val Venosta, la 23.a edizione ha superato ogni più rosea aspettativa regalando uno spettacolo memorabile ai 2800 runners iscritti in una giornata splendida di sole, autentico divertimento per grandi e piccini. 15,3 km di ‘fuoco’ attorno al celebre lago altoatesino, non solo per la temperatura calda di questo pomeriggio, ma anche per il ritmo forsennato che ha imposto il vincitore tedesco Konstantin Wedel. Sì, ancora lui, il classe 1993 che oggi ha calato il tris, sfiorando il record personale del mitico ‘Giro’ e dominando la gara in solitaria sin dalle prime battute, così come ha fatto la regina al femminile, Tereza Hrochova dalla Repubblica Ceca. Partito con il numero uno, l’inarrestabile Wedel ha subito messo il turbo sfilando per primo lungo il suggestivo passaggio sulla diga, che offre a sinistra la spettacolare vista sul Lago di San Valentino alla Muta e a destra il Lago di Resia. Dietro, più staccato, un quartetto composto dall’altoatesino Michael Hofer, dal trentino Daniele Felicetti, e ancora dagli altoatesini Peter Lanziner e Khalid Jbari. Wedel si è dimostrato imbattibile, continuando la cavalcata solitaria in direzione Resia, prima sui saliscendi della riva opposta a Curon, sfrecciando poi vicinissimo al campanile semi-sommerso, simbolo dell’intera Val Venosta. Gli inseguitori Hofer e Felicetti sono riusciti a staccare Lanziner e Jbari, un po’ più affaticati. Intanto il pubblico di Curon si preparava ad accogliere i runners al traguardo danzando a ritmo afro-brasiliano con la divertente banda. All’arrivo gli occhi erano puntati sul cronometro per controllare il tempo finale del tedesco. Con un tempo di 48’09” Wedel ha conquistato la vittoria sfoggiando un sorriso infinito ed è andato a prendersi i complimenti di tutti gli spettatori e del responsabile del comitato organizzatore, Gerald Burger. Staccato di 2’16” Michael Hofer, di Nova Ponente, vincitore della Special Edition nel 2020, mentre ha completato il podio l’esperto di trail running Daniele Felicetti. Gara ‘fotocopia’ al femminile con una sola regina al comando, la ceca Tereza Hrochova. Ha danzato sulle scarpette senza preoccuparsi delle inseguitrici altoatesine Greta Haselrieder e Julia Kuen, mentre nei pressi della diga la bolzanina Sarah Giomi è transitata in quarta posizione. La situazione in testa è rimasta invariata con un colpo di scena sul finale, quando l’esperta maratoneta bolzanina ha sferrato l’attacco sulla fondista Kuen riportandosi così in terza posizione. La ceca Hrochova ha fermato il cronometro su 55’49” alla sua prima partecipazione al Giro Lago di Resia, staccando Haselrieder di ben 3’59”, con Giomi a prendersi poi la terza piazza. È terminata così una giornata da incorniciare, animata nel primo pomeriggio dalla simpatica Corsa delle Mele per piccoli aspiranti podisti e poi dal gruppo degli hand-bikers e dei nordic-walkers, i quali hanno fatto da apripista e chiudi-fila al colorato gruppone della gara principale. Centinaia e centinaia di volontari sono stati coinvolti lungo il percorso nei ristori e soprattutto nel grande tendone delle feste, che ha offerto deliziosi piatti tipici a tutti i partecipanti. Gerald Burger, felice e soddisfatto, invita tutti gli affezionati runners al prossimo anno! Info: www.girolagodiresia.it
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Classifica maschile 1 Wedel Konstantin Nurnberg 48.09.7; 2 Hofer Michael Asv Deutschnofen 50.25.8; 3 Felicetti Daniele US Monti Pallidi 50.50.7; 4 Lanziner Peter Panchià 51.15.2; 5 Jbari Khalid Athletic Club 96 Alperia 51.45.7; 6 Ploner Markus Asv Sterzing Volksbank 51.51.7; 7 Oberhofer David Latsch 52.51.5; 8 Rungger Hannes Asc LF Sarntal Raiffeisen 53.09.1; 9 Angilella Davide Atletica Franciacorta 53.24.6; 10 Zorzi Nicolò US Cornacci Tesero 53.36.5 Classifica femminile 1 Hrochova Tereza Česká Lípa 55.49.2; 2 Haselrieder Greta Suedtiroler Lv Sparkasse 59.49.0; 3 Giomi Sarah Cus Pro Patria Milano 1.00.49.4; 4 Kuen Julia A.S.D.Atl.Club Dobbiaco 1.00.58.2; 5 Kaufmann Aita Ftan 1.02.34.4; 6 Folie Ylvie St. Valentin A.D. Haide 1.02.58.6; 7 Andrighettoni Claudia U.S. Quercia 1.02.59.1; 8 Lucaci Andreea G.P. Parco Alpi Apuane 1.02.59.3; 9 Leuprecht Lisa Lana 1.02.59.5; 10 De Stefano Daniela Asd Sport E Benessere 1.02.59.5
MARCO MENEGARDI, LA VITA È UNA MARATONA. PRIMIERO “MONDIALE” CON CESARE MAESTRI
Incredibile gara di Marco Menegardi, operato di tumore proprio un anno fa: primo nella 42K In Valle di Primiero e San Martino di Castrozza si corre tra le Dolomiti imbronciate, poi arriva il sole La 26K dominata dal favorito e campione del mondo ed europeo Cesare Maestri Vittorie anche di Irene Saggin (42K), Marika Accorsi (26K), Nikolas Loss e Debora Bertagnolli (16K)
L’US Primiero oggi si è fatta in quattro con la Primiero Dolomiti Marathon. Quattro gare in una, con un poker di distanze da accontentare tutti, ma proprio tutti gli appassionati della corsa. Una maratona di 42K, una media distanza di 26K, una nervosa e breve 16K e infine una ‘family’ di 6.5K non competitiva. Il sole, beffardo, s’è visto solo a fine gara e così le nubi giocavano a nascondino tra le Pale di San Martino. Una gara che ha dei risvolti notevoli. Marco Menegardi, che un anno e 7 giorni fa usciva dall’ospedale alleggerito da una massa tumorale, ha dato dimostrazione di vera resilienza. Già campione italiano di ultramaratona, oggi ha vinto con grande autorità la 42K davanti a Manuel Negrello, il vincitore della prima edizione di questa gara che oggi ha spento le 8 candeline. Applausi per la bella lezione di vita. E sulla stessa distanza si è imposta anche Irene Saggin, sempre da sola al comando. 26K invece all’insegna dell’azzurro Cesare Maestri, omonimo del “Ragno delle Dolomiti”, autentico camoscio tra le Pale di San Martino e il Lago di Calaita. Chi ha sorpreso, ma anche se stessa, è stata Marika Accorsi che mai pensava di essere al comando e di vincere la 26K al femminile. Infine la gara più breve, si fa per dire, con 16 km dalla Valle del Lozen a Fiera di Primiero, ha visto il ritorno vittorioso di Nikolas Loss, atleta di casa, e il successo al femminile della trentina Debora Bertagnolli. Quattro gare e quattro belle storie, con anche la Family Trail 6.5K che ha coinvolto tantissima gente di tutte le età, e tutti applauditissimi nel centro di Fiera di Primiero, tutti campioni della propria fatica. A Villa Welsperg in Val Canali atmosfera di festa per celebrare la partenza della gara regina, la Marathon di 42 km, in compagnia del sindaco di Primiero San Martino di Castrozza, Daniele Depaoli, del presidente del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, Valerio Zanotti, e del presidente della APT Antonio Stompanato. Foto di rito prima del via assieme ai top runners, tra cui il bresciano Marco Menegardi, che da vero ultra maratoneta ha deciso di salire in Val Canali di corsa scaldando per bene i muscoli prima dello start. L’attenzione si è poi spostata nella bella San Martino di Castrozza, colma di turisti ad attendere il passaggio dei runners. La perla alpina di San Martino ha successivamente accolto la partenza della gettonatissima 26 km, scelta dal campione mondiale ed europeo di corsa in montagna Cesare “Cece” Maestri, alla sua prima partecipazione alla Primiero Dolomiti Marathon. L’atleta azzurro Maestri conosce come le sue tasche i panoramici sentieri della Valle di Primiero, poiché annualmente la Nazionale vi organizza i raduni estivi e quest’anno si svolgeranno a ridosso del prestigioso appuntamento di Coppa del Mondo Primiero Dolomiti Trail del 30 settembre. La Marathon è stata dominata in gran parte dal riminese di origini marocchine El Haissoufi, inseguito da Negrello e da Menegardi. Dopo il lago di Calaita, ai meno 8 km di Passo Gobbera, c’è stato il colpo di scena e in testa è passato Menegardi seguito da Negrello e infine da El Haissoufi, il quale ha accusato dolori al polpaccio. La temperatura di oggi era ottimale per la corsa e al traguardo di Fiera di Primiero intanto spuntava il sole per accogliere l’arrivo della gara regina. Nel frattempo a Fiera è iniziata la festa, accogliendo la lunga parata degli amici del Family Trail di 6,5 km, animato da famiglie e comitive di appassionati di ogni età, tutti con il sorriso stampato in volto. Pure tanti non giovani e persino bambini che iniziano a coltivare la passione per la corsa. Ma sul traguardo il pubblico era prontissimo per acclamare Marco Menegardi, con una storia particolare alle spalle e vincitore della 100 km del Passatore nel 2019, il quale esattamente un anno fa usciva dall’ospedale dopo l’asportazione di una massa tumorale. Con un tempo di 3h02’42” è stato incoronato vincitore e con un salto e un urlo liberatorio ha subito festeggiato assieme alla compagna. Staccato di 6’58” Manuel Negrello, di Mezzano, vincitore della prima edizione della Primiero Dolomiti Marathon di 42 km. Ottima prova per Ismail El Haissoufi che, nonostante l’acciacco a pochi km dall’arrivo, si è portato a casa la terza piazza. Gara poco animata al femminile, che ha visto sempre al comando la vicentina Irene Saggin, tallonata dalla lecchese Jessica Galleani e dalla bergamasca Arianna Mariani. Le posizioni sono rimaste invariate fino all’arrivo, con Saggin a festeggiare dopo 3h40’12” di gara. Cesare Maestri è stato il “maestro” oggi alla Primiero Dolomiti Marathon nella 26K. Partito da favorito numero uno, ha condotto una gara praticamente in solitaria dall’inizio alla fine, trionfando a Fiera con un tempo di 1h29’30”. Il fondista fiemmese Stefano Gardener ha tentato di tenere il suo ritmo, ma il camoscio Maestri aveva un’altra gamba. Per Gardener, secondo poi all’arrivo, un altro podio da aggiungere al palmares della gara primierotta, mentre il giovane toscano Ilian Angeli ha completato il podio della 26 km. Tra le donne ha vinto, quasi incredula della propria performance, la ferrarese Marika Accorsi con un tempo di 1h54’07”, brava a battere Tiziana Scorzato e Veronica Maran, habitué della gara trentina. Da Zortea, in Val del Lozen, scattava l’ultima proposta competitiva Vanoi Trail di 16 km, inaugurata proprio l’anno scorso. A farla da padrone è stato nuovamente l’atleta di casa Nikolas Loss di Mezzano, il quale ha bissato il successo con un tempo di 56’53”, davanti a Damiano Bettega e Alberto Pertile. A ricevere la corona d’alloro tra le donne è stata invece Debora Bertagnolli (1h08’58”), mentre hanno poi completato il podio Alice Casali e Federica Fioretto. L’8.a edizione della Primiero Dolomiti Marathon è stata un successo e si riconferma tra le ‘popular race’ più apprezzate, con ben 1500 runners provenienti da 21 nazioni sparsi sui quattro percorsi da favola. Qualche nuvola oggi ha coperto le iconiche Pale di San Martino, un buon motivo in più per ritornare il prossimo anno per ammirarle nella loro completa bellezza. L’US Primiero con a capo il presidente Luigi Zanetel lancia l’appuntamento al 2024 per una nuova emozionante edizione. Info: www.primierodolomitimarathon.it
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42 km maschile 1 Menegardi Marco G.S. Orobie 03:02:42; 2 Negrello Manuel U.S. Primiero Asd 03:09:40; 3 El Haissoufi Ismail Atl. Rimini Nord 03:12:22; 4 Maran Stefano Skyrunners Le Vigne 03:17:29; 5 Paolazzi Christian Atletica Valle Di Cembra 03:18:54; 6 Bertozzi Stefano Asd Atl. Cesenatico 03:21:54; 7 Guadagnini Thomas U.S. Dolomitica Asd 03:22:30; 8 Faccin Matteo Run Card 03:22:51; 9 Bettega Michele Run Card 03:30:04; 10 Nicolodi Damiano U.S. Dolomitica Asd 03:34:27
42 km femminile 1 Saggin Irene Ultrabericus Team A.S.D. 03:40:12; 2 Galleani Jessica Pol. Pagnona 03:45:06; 3 Mariani Arianna Runners Bergamo 04:01:12; 4 Bolis Sabrina Run Card 04:06:13; 5 Rigoni Silvia Run Card 04:07:40; 6 Sala Roberta Atletica Marathon 04:20:19; 7 Zanni Lorenza Runners Bergamo 04:21:58; 8 Barnabe Antunes Ines Beatriz Nuova Atletica 3 Comuni 04:30:47; 9 Fecchio Ilaria Run Card 04:31:40; 10 Scodinu Alessandra Nuova Virtus Cesena 04:36:22
26 km maschile 1 Maestri Cesare Atl. Valli Bergamasche 01:29:30; 2 Gardener Stefano Us Cornacci Tesero Asd 01:36:16; 3 Angeli Ilian G.S. Orecchiella 01:37:51; 4 Padoan Marco Vicenza Runners 01:41:11; 5 Zorzi Nicolo’ Us Cornacci Tesero Asd 01:42:10; 6 Franceschini Maximilian S.A. Valchiese 01:42:55; 7 Bortolot Marco Duerocche A.S.D. 01:47:37; 8 De Paoli Livio Atl. Trichiana 01:47:53; 9 Loutfi Hassan Atl.Agordina 01:49:29; 10 Maiorano Gianluca 1to1 Sport Asd 01:50:14
16 km maschile 1 Loss Nikolas Atletica Valle Di Cembra 00:56:53; 2 Bettega Damiano Ana Atl.Feltre 01:00:39; 3 Pertile Alberto A.S.D. Team Km Sport 01:01:02; 4 Debertolis Hermann 01:02:51; 5 Vivaldi Luca Stivo Running A.S.D. 01:03:27; 6 Pinto Polignano Antoine Atletica Manara 01:06:17; 7 Lopriore Alessandro Sportclub Merano 01:06:46; 8 Fontanive Nicolo’ Atl.Agordina 01:07:20; 9 Orsingher Giovanni U.S. Primiero Asd 01:07:24; 10 Burlon Stefano Marcello Atletica Aviano 01:09:42
16 km femminile 1 Bertagnolli Debora Atletica Valle Di Cembra 01:08:58; 2 Casali Alice Skyrunners Le Vigne 01:14:59; 3 Fioretto Federica Run Card 01:15:06; 4 Selem Alice Atletica Valle Di Cembra 01:17:43; 5 De Marco Giorgia U.S. Primiero Asd 01:17:54; 6 Prezzi Alessandra ASD Dribbling 01:21:51; 7 Scalet Nicole Atletica Valle Di Cembra 01:22:49; 8 Zurlo Angela U.S. Primiero Asd 01:24:33; 9 Michielan Erika Venicemarathon Ssd 01:26:01; 10 Migani Sara Run Card 01:27:30
FELICETTI: CHI LA DURA LA VINCE! LA SASLONG HM INCORONA COLIVA
Daniele Felicetti dopo tanti podi vince la Dolomites Saslong Half Marathon Benedetta Coliva dal debutto alla vittoria con record: è una realtà nazionale nella corsa Il giro del Sassolungo incanta i runners di 25 nazioni, specialisti ed amatori La ASV Gherdëina Runners per la 5.a edizione incassa un nuovo grande successo
Nella splendida cornice dolomitica tra Val Gardena e Val di Fassa si è corsa oggi la 5.a Dolomites Saslong Half Marathon, il trail running con vista spettacolare sul Gruppo del Sassolungo e sul Sassopiatto che ha raccolto un grande successo tra i 600 runners (numero massimo consentito) provenienti da ben 25 nazioni. La vittoria è andata a due ragazzi d’oro, che oggi hanno corso con il cuore: da una parte il trentino Daniele Felicetti ha trovato il riscatto dopo tre secondi ed un terzo posto, mentre tra le donne la stella bolognese Benedetta Coliva – dopo il debutto assoluto nella corsa dell’anno scorso a Monte Pana – è ritornata nelle sue amate montagne lasciando questa volta la sua prestigiosa firma nell’albo d’oro. Partenza alle 9 sul soleggiato altopiano di Monte Pana all’ombra dell’Hotel Cendevaves, dal ladino ‘cento sorgenti’ che ‘scorrono’ in questa idilliaca zona. Cento, come le emozioni che hanno vissuto professionisti e semplici appassionati podisti lungo i 21 km e 900 metri di dislivello, apprezzando i panorami mozzafiato e gli scenari unici del Gruppo del Sassolungo, del Sella, del ghiacciaio della Marmolada, dello Scilliar e dell’altopiano dell’Alpe di Siusi. Se il buongiorno si vede dal mattino…sarà una bella giornata. E così è stato per Daniele Felicetti che questa mattina si è alzato con il piede giusto, e lo ha dimostrato in gara facendo subito il forcing assieme all’altoatesino favorito numero uno Alex Oberbacher, due vittorie già in tasca. A metà salita verso il Rifugio Comici il trentino ha tentato l’allungo staccando di 10 metri il gardenese Oberbacher, il quale ha capito subito che quest’oggi le gambe non “giravano” come avrebbero dovuto. L’attacco si è dimostrato quello vincente e Felicetti ha addirittura incrementato il vantaggio al Rifugio Friedrich August sull’ormai rassegnato Oberbacher, mentre dietro si sono dati bagarre gli altoatesini Martin Griesser e Lukas Messner. Discesa tecnica finale, passaggio accanto al piccolo e ameno laghetto e via verso l’arrivo. Con un tempo di 1h35’23”, molto vicino al record stabilito dal valdostano (campione del mondo) Xavier Chevrier nel 2021, Daniele Felicetti ha conquistato la vittoria sfilando tutto solo davanti al pubblico e ai tanti turisti che hanno animato una giornata a dir poco memorabile. Staccato di 1’57” l’atleta di casa Alex Oberbacher, già vincitore per ben due volte, con l’atleta di Brunico Martin Griesser a salire sul terzo gradino del podio. C’è da segnarsi questo nome per il futuro: Benedetta Coliva, la promessa dell’atletica italiana che proprio l’anno scorso quasi per gioco ha partecipato alla sua prima gara alla Dolomites Saslong, strabiliando tutti con un secondo posto. Oggi ha coronato un sogno dominando la “sua” gara da sola, dall’inizio alla fine, e addirittura stabilendo il nuovo record femminile. Ha spinto tanto in salita creando il vuoto, mentre una scatenata Martina Falchetti duellava alle sue spalle con la tedesca Ingalena-Schömburg-Heuck. A Passo Sella l’altoatesina Falchetti è transitata in seconda posizione, subendo poco dopo il sorpasso della tedesca. Sul traguardo tutti erano pronti per accogliere la super star Coliva, arrivata ieri in Val Gardena accompagnata da mamma e papà e persino dal suo cagnolino. Dopo 1h51’48” di gara si è lasciata andare in un pianto liberatorio con tutti gli organizzatori ad abbracciarla, proprio loro che l’hanno vista crescere e diventare oggi un’atleta con un futuro già scritto, una vera e propria “mascotte”. Secondo posto per la tedesca Schömburg con ben 6’42” di distacco, e una sorridente e comunque soddisfatta Martina Falchetti a completare il podio. Organizzazione sempre perfetta da parte dell’ASV Gherdëina Runners della presidente Manuela Perathoner che lancia l’appuntamento all’anno prossimo, per una nuova edizione carica di emozioni e colpi di scena. Info: www.saslong.run
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Classifica maschile 1 Felicetti Daniele US Monti Pallidi 1:35:23; 2 Oberbacher Alex Asv Gherdeina Runners 1:37:19; 3 Griesser Martin Laufverein Asv Freienfeld 1:39:08; 4 Messner Lukas Runcard Trail 1:45:44; 5 Oberhollenzer Robert Weissenbacher Asv 1:47:32; 6 Clara Luca Asv Gherdeina Runners 1:47:44; 7 Mey Marcus Hotel Cendevales 1:51:34; 8 Hiller Arnold Sportclub Merano 1:51:40; 9 Eisenstecken Anton S.G Eisacktal Raiffeisen 1:52:10; 10 Holland-Moritz Denny 1:53:45
34.a edizione del Triathlon internazionale di Caldaro – Internorm Luisa Iogna Prat ed Alessia Orla scappano nel nuoto e poi gestiscono Stefano Micotti onora il suo pettorale N.1. Nel running allunga su Breinlinger Bene le altoatesine Lea Strobl (6.a), si supera anche Iris Reif (8.a)
Dal nuoto alla corsa passando per la bici, il Triathlon Lago di Caldaro ha regalato oggi un’entusiasmante 34.a edizione tutta tricolore. In Alto Adige hanno trionfato infatti Stefano Micotti e Luisa Iogna-Prat nel triathlon in formato olimpico accompagnato da temperature decisamente estive. Il Triathlon Lago di Caldaro è una tappa strategica nella preparazione dei migliori atleti stranieri e quest’anno sul secondo gradino del podio è salito il forte tedesco David Breinlinger, seguito dal riminese Michelangelo Parmigiani, mentre tra le donne Alessia Orla dopo una spettacolare gara in fuga assieme a Iogna-Prat ha chiuso in seconda posizione davanti all’ungherese Fruzsina Kovacs. Le prime a tuffarsi in acqua sono state le donne alle ore 14, sotto qualche gocciolina di pioggia che però non ha rovinato la super giornata, animata da un folto pubblico ad incitare gli impavidi ironmen. Grande assente oggi tra le donne la favoritissima Federica Frigerio, prima lo scorso anno, ma a vivacizzare la gara ci ha pensato la coppia composta da Orla e Iogna-Prat, le quali hanno fatto subito faville nella prima frazione a nuoto sulla distanza di 1,5 km, staccando l’atleta di casa Lena Göller, uscita dalle tiepide acque (20° circa) in terza posizione. La coppia fuggitiva è rimasta ben salda al comando anche nella seconda frazione di bici, che prevedeva 40 spettacolari chilometri conditi da una decisiva salita da ripetere tre volte. Purtroppo i crampi alle gambe hanno messo KO l’altoatesina Göller durante il secondo giro sui pedali, ed è stata costretta a ritirarsi nella frazione del running. La friulana Luisa Iogna-Prat ha fatto forcing negli ultimi 10 km di corsa, abbandonando la fedele compagna Orla, quest’ultima vincitrice al Triathlon di Caldaro nel 2016 e che quest’anno si è dovuta inchinare all’avversaria Iogna. Terza piazza invece per l’ungherese Kovacs, mentre prima tra le altoatesine è transitata Lea Strobl al 6° posto. Con il tempo di 2h e 8’ la vincitrice soddisfatta ha commentato al traguardo: “Sono partita a nuoto con l’idea di fare già un po’ di selezione, in modo tale da non essere troppo indietro in bici perché il percorso è duro e le energie bisogna calibrarle bene. In bici assieme ad Alessia Orla abbiamo lavorato molto bene e siamo riuscite a creare un bel gap sulle inseguitrici, e da lì ce la siamo giocata, io l’ho spuntata nella parte finale in corsa, trovando un po’ più di freschezza. Nella corsa sono riuscita nel mio obiettivo e sono contenta”. Stefano Micotti, di Verbania, ha dimostrato fin dall’inizio di voler festeggiare con il pettorale numero uno sul traguardo. Ha messo le cose subito in chiaro uscendo per primo dal lago, tallonato da Marco Lorenzon, dal tedesco David Breinlinger, da Michelangelo Parmigiani, Nicolo’ Busso e infine da Stefano Rigoni. Il sestetto ha viaggiato a velocità davvero sostenuta nella parte pedalata, dandosi cambi regolari nei 3 giri complessivi. All’ultimo cambio è spuntato per primo il tedesco Breinlinger, seguito subito dopo da Stefano Micotti che intanto si preparava a studiare l’attacco vincente. È proprio in corsa che Micotti ha dato il tutto per tutto, mettendoci anima e cuore per acciuffare la prima vittoria di stagione proprio a Caldaro. Sulla passerella finale è stato accolto dal caloroso pubblico altoatesino dopo 1h53’50” d’impresa, sfiorando il record di gara dello scorso anno. Seconda piazza dunque per il tedesco Breinlinger, staccato di una manciata di secondi, con Michelangelo Parmigiani a completare il podio. “È stata una gara durissima, sono le prime gare di stagione d’altronde, – ha commentato Micotti. – Arrivo da un momento molto difficile in cui non riuscivo a trovare la condizione; sono venuto qua per divertirmi e trovare buone sensazioni. Qui mi sento sempre come a casa ed è stato davvero bellissimo. Mi sono divertito e poi conquistare la prima vittoria di stagione è davvero speciale. All’ultimo giro è entrato in gioco il cuore e ho portato a casa il risultato, inaspettato ma voluto. Faccio i miei complimenti al secondo classificato, che in bici è stato fortissimo e anche al terzo, Michelangelo”. Il 34° Triathlon Lago di Caldaro, diretto dal presidente Werner Maier, è stato un successo internazionale, appuntamento dunque all’anno prossimo, la 35.a edizione sarà il 4 maggio, iscrizioni aperte tra 15 giorni! Info: www.kalterersee-triathlon.com
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Classifica maschile 1 Micotti Stefano Dds 01:53:50.739; 2 Breinlinger David Ger 01:54:03.483; 3 Parmigiani Michelangelo Ttr 01:55:09.470; 4 Rigoni Stefano Run Ran Run 01:55:43.966; 5 Lorenzon Marco Valdigne Triathlon 01:56:10.963; 6 Busso Nicolo’ K3 Cremona 01:56:51.958; 7 Duchi Nicola Doloteam 01:57:29.203; 8 Hornyák Döme Hun 01:58:44.455; 9 Barison Marco Cy Laser Delta Triat 01:59:12.192; 10 Weissteiner Sebastian Bressanone Nuoto 02:01:49.424
Secondo giorno di gare per gli “Assoluti” al centro biathlon “Grogg” Auchentaller/Braunhofer danno spettacolo e vincono ‘per dispersione’ tra i senior Tra gli junior Betemps in coppia con Fabiana Carpella (FFOO) su tutti In gara anche U17 (Mariotti-Cavagnet Contoz) e U19 (Brocchiero-Carollo)
Il programma degli “Assoluti” di biathlon e insieme dell’ultima tappa di Coppa Italia si è completato con la seconda giornata di gare al Centro biathlon “Grogg” della Val Martello, in Alto Adige, con le prove di staffetta singola mista, meglio conosciute come single mixed relay. É un format di gara che, seppur di recente realizzazione, è stato molto congeniale all’Italia con soddisfazioni in contesti di gara rimarchevoli, ultimo di questi i Mondiali di Oberhof, in cui è arrivato un importante bronzo con Lisa Vittozzi e Tommaso Giacomel. La competizione è stata molto spettacolare, la coppia formata da Patrick Braunhofer e Hannah Auchentaller (Carabinieri) ha tirato fuori una prestazione al poligono sontuosa e si è imposta sulla coppia valdostana Samuela Comola/Didier Bionaz (Esercito). Michela Carrara e David Zingerle (Esercito B) non hanno per nulla sfigurato in una contesa vivace e molto combattuta, ma con qualche errore di troppo, nonostante un paio di giri al comando, chiudendo poi terzi. Beatrice Trabucchi e Michael Durand (Esercito F) chiudono quarti con il valdostano che, anche oggi, ha dimostrato di poter “dare del tu” al poligono sempre impegnativo della Val Martello. I migliori della categoria junior sono stati i ragazzi delle Fiamme Oro Fabiana Carpella, addirittura classe 2004, e Nicolò Betemps, che già ieri era stato il migliore della sua categoria. Il momento più alto della gara clou, senior e junior insieme, è stato il secondo poligono della terza frazione, in cui le due campionesse mondiali in staffetta Auchentaller e Comola hanno dato vita a due poligoni pressoché perfetti e hanno cambiato insieme con margine. Alla fine della gara entrambe hanno sottolineato come si siano divertite nell’affrontare quella serie, fatto che la dice lunga sul clima di relax che c’era nell’ultima competizione di una stagione lunga, impegnativa, intensa, ma bellissima. L’argento e bronzo mondiale Tommaso Giacomel, vincitore della prova “in linea” di ieri, ha preso il via anche quest’oggi in coppia con la trentina classe ‘02 Anael Mezzacasa per il GS Fiamme Gialle chiudendo in sesta posizione. Tra i giovani U19 successo per i ragazzi del team AOC Francesca Brocchiero e Michele Carollo i quali, grazie ad una gestione del poligono “da senior” portano a casa la vittoria. Fabiola Miraglio-Mellano e il vincitore della gara di ieri Nicola Giordano (AOC B) che al suo terzo poligono ha dovuto affrontare condizioni di vento proibitive, chiudono secondi. Stesso discorso per la coppia terza classificata, ovvero Astrid Plosch e Alex Perissutti (Friuli Venezia Giulia). Merito a Carollo che, pur essendo un 2005, ha dimostrato grande maturità in questa occasione. All’arrivo lui stesso ha dichiarato di essere soddisfatto di come ha letto la situazione non semplice del poligono, e di come ha gestito la diottra in quella cruciale settima serie di tiro. Per quanto riguarda la categoria Under 17, che vedeva ben 56 coppie al via e disputata su due manche, la vittoria è andata al duo formato da Nayeli Mariotti-Cavagnet e Manuel Contoz (Asiva) che ha realizzato il miglior tempo su Patrizia La Marchina e Andreas Braunhofer (AltoAdige) e sulla coppia dei fratelli Cecilia e Tommaso Peano (AOC). Insomma un fine stagione con i fiocchi (la neve è scesa copiosa finite le gare senior), iniziato con le gara IBU Junior Cup e chiuso con i Campionati Italiani. Ma per gli organizzatori della Val Martello non c’è da dormire sugli allori. A gennaio torna la IBU Junior Cup e per il 2025 c’è da allestire il Campionato Europeo. Info: www.biathlon-martell.com
Federica Sanfilippo, buona la prima! Klettenhammer, che tattica! Inseguimento dei Carabinieri, sgommata di Romano su Gardener Sigrid Mutscheller con un podio Ger-Nor-Ger nella 42 km Un bilancio da favola e già si pensa all’edizione 2024 del giubileo
La gara in classico di ieri della Gran Fondo Val Casies è stata solo un antipasto, oggi si sono visti i “numeri” in tutti i sensi di una convincente Federica Sanfilippo, l’ex biathleta delle FFOO che ora vince nel fondo, di un Patrick Klettenhammer del Team Robinson Trentino che dopo tanti podi ha cercato fortissimamente la vittoria scappando a 5 km dal traguardo, entrambi nella 30 km, quindi uno sprint tra Carabinieri a sirene accese con Lorenzo Romano a bissare il successo sul “commilitone” Stefano Gardener (come nel 2022) e infine Sigrid Mutscheller a valorizzare la 42 km. In zona di partenza oggi c’erano anche i tradizionali schioccatori di frusta a dare spettacolo poco prima delle 10, quando il lungo biscione colorato ha sfilato lungo le spettacolari piste dell’idilliaca Val Casies, mentre il sole spuntava da dietro le montagne, con una gara che ha attirato un gran numero di fondisti provenienti da ben 33 nazioni e vivacizzata oggi anche da un folto gruppo di biathleti italiani e stranieri, come l’austriaco Julian Eberhard, due volte bronzo ai Mondiali, la tedesca Stefanie Scherer, l’azzurra Linda Zingerle (FFGG) e l’ex nazionale Federica Sanfilippo (FFOO), passata ora nella Nazionale del fondo. A trainare il gruppo dopo 1 km dallo start è stato il piemontese Daniele Serra (CS Esercito), seguito dagli atleti del Team Robinson Trentino Matteo Tanel, Patrick Klettenhammer, Matthias Schwingshackl, Thomas Rinner e Giacomo Varesco, tutti in gara per la 30 km. A sprintare al traguardo volante Südtirol al 10° km di gara è stato Daniele Serra, seguito dai tedeschi Christian Winker e Fabian Stocek, tallonati dagli agguerriti fondisti del Team Robinson Varesco, Schwingschakl e Rinner. Eberhard si è dimostrato veloce sugli sci e al 16° km in località Tesido è transitato per primo “braccato” da Schwingshackl e da Serra. L’altoatesina Sanfilippo è apparta questa mattina molto concentrata e determinata a fare il colpaccio alla sua prima partecipazione alla Gran Fondo Val Casies. Anche senza carabina è riuscita a “fare centro” sulle piste altoatesine sfilando assieme a un gruppetto di uomini accanto ai caratteristici masi della Val Casies. Sanfilippo ha condiviso gran parte del “viaggio” assieme ai giallo-fluo del Team Futura Emanuele Bosin, Christian Mosconi e Reinhard Kargruber, salito in passato sul podio in Val Casies, mentre dietro l’altoatesina Julia Kuen registrava oltre un minuto di ritardo. La situazione in testa alla gara maschile è cambiata allo sprint “Hotel Quelle” di Colle, quando si è messo in mostra il cuneese Lorenzo Romano (CS Carabinieri), tallonato dal tedesco Stocek e da Serra. Successivamente è scattata l’azione studiata a tavolino dai fondisti del Team Robinson: Patrick Klettenhammer ha spiccato il volo prendendo un ampio vantaggio sugli inseguitori con il compagno di squadra Tanel, quasi “fratello”, a contenere eventuali contro attacchi. A gran velocità Klettenhammer ha planato mettendo la freccia verso il traguardo di San Martino, trionfando dopo 1h09’ di gara. Corona d’alloro per lui e secondo posto per Tanel, vincitore l’anno scorso sulla medesima distanza. Ha completato il podio invece il tedesco Christian Winker. Al traguardo è partita la festa in casa Team Robinson: dopo le vittorie di Matteo Tanel nel 2022 e di Florian Cappello nel 2020, oggi toccava a “Kletti” e tutti insieme hanno lanciato un grido liberatorio per festeggiare il nuovo successo. Pochi minuti ed è stata incoronata la regina di giornata Federica Sanfilippo, arrivata dal ritiro di Dobbiaco con la Nazionale azzurra. Con un tempo di 1h13’18” è andata a prendersi la sua prima vittoria alla Gran Fondo Val Casies, staccando di ben 2’44” la pusterese Julia Kuen, terza lo scorso anno. Ha chiuso al terzo posto la finanziera Linda Zingerle. Nel mentre la 42 km è proseguita in direzione Santa Maddalena, dove il carabiniere trentino Stefano Gardener ha messo il turbo andandosi a prendere il gran premio della montagna “King of the Mountain”. Il “collega” Lorenzo Romano ha tentato di ricucire il gap nella discesa finale. Purtroppo sul rettilineo finale Gardener ha sofferto di crampi agli addominali e così Romano ha potuto approfittarne, bissando il successo dello scorso anno. Al femminile la tedesca Sigrid Mutscheller, dopo il secondo posto del 2022, ha centrato oggi la vittoria, battendo la norvegese Hanna Kristine Larsen e la tedesca Stefanie Scherer. Anche oggi sole, cielo azzurro, tanta gente a bordo pista e in gara, una marea di volontari a decretare il successo della 39.a edizione. Calato il sipario, è ora di bilanci. Walter Felderer, storico (ed unico) presidente del comitato organizzatore, è compiaciuto dei risultati, e come potrebbe essere diversamente. I numeri dei presenti gli danno ragione, l’indotto economico di una valle che vive di turismo è eccellente, la neve c’è e le piste sono apprezzate anche dai turisti, è già ora quindi di pensare all’edizione del giubileo, la 40.a edizione del 17 e 18 febbraio 2024. E le novità nell’aria sono molte. Felderer non si sbilancia ma la Gran Fondo Val Casies è destinata a lasciare il segno un’altra volta.
Info: www.valcasies.com
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42 km FT Men
Romano Lorenzo Gs Carabinieri 1:39.03,5; 2. Gardener Stefano Gs Carabinieri 1:39.06,1; 3. Del Fabbro Luca GS Fiamme Gialle 1:40.49,2; 4. Stocek Fabian D Munchen 1:41.29,9; 5. Lodl Darius D 1:42.04,3; 6. Serra Daniele CS Esercito 1:42.17,1; 7. Busin Lorenzo Team Internorm Alpenplus 1:42.40,9; 8. Dorfer Matthias D 1:43.07,6; 9. Balmetti Mauro 1:43.09,2; 10. Olex Max Adidas XCS Team 1:43.11,3;
42 km FT Women
Mutscheller Sigrid D 1:53.27,9; 2. Larsen Hanna Kristine Heddal 1:54.41,9; 3. Scherer Stefanie D 1:55.22,3; 4. Lane Meg D 1:59.16,7; 5. Huber Ulrike D 2:11.04,5; 6. Schmidt Rosali D 2:19.22,7; 7. Gentile Marta Team Robinson Trentino 2:20.01,7; 8. Forstner Renate D 2:22.22,5; 9. Brunner Helene Pfalzen 2:22.44,5; 10. Grießbaum Luisa A 2:22.47,2
30 km FT Men
Klettenhammer Patrick Team Robinson Trentino 1:09.00,6; 2. Tanel Matteo Team Robinson Trentino 1:09.02,7; 3. Winker Christian Ski Willy Marathon 1:09.06,5; 4. Rinner Thomas Team Robinson Trentino 1:09.09,9; 5. Lorenzetti Giovanni U.S. Carisolo 1:09.15,5; 6. Eberhard Julian A-Saalfelden Am Stei. 1:09.17,6; 7. Dellagiacoma Tommaso Team Internorm Alpenplus 1:09.22,7; 8. Gartner Andrea Underup Ski Team 1:09.24,5; 9. Lorenzi Christian Team Internorm Alpenplus 1:09.38,0; 10. Gaudenzio Marco Squadra Nazionale Cd.1:09.44,3
30 km FT Women
Sanfilippo Federica 1:13.18,6; 2. Kuen Julia Team Futura 1:16.03,0; 3. Zingerle Linda Gs Fiamme Gialle 1:16.48,4; 4. Boerjesjoe Malin Team Internorm Alpenplus 1:18.41,4; 5. Oberegger Anna Maria Team Futura 1:19.37,7; 6. Dandrea Melissa Sci Culb Cortina 1:23.58,1; 7. Schmidhofer Eva Ski Willy Marathon T. 1:24.45,0; 8. Marasca Isabel Nordic Team Ksv 1:24.45,1; 9. Bolzan Lisa Squadra Nazionale Cd. 1:25.04,1; 10. Innerkofler Sophia Team Futura 1:26.02,5
IDA LA GUERRIERA, LA VENOSTA È SUA. CON PERSSON LA SVEZIA ÜBER ALLES!
Ski Classics porta i top skiers del double poling in Vallelunga Svezia ingorda, vincono Ida Dahl ed Emil Persson, i leader del circuito Migliori azzurri Rebecca Bergagnin (19.a) e Francesco Ferrari (27°) Gran lavoro e tanta soddisfazione per gli organizzatori della gara venostana
Dopo la neve ecco il sole, il cielo azzurro e il grande freddo, che evidentemente non ha spaventato i due svedesi Ida Dahl ed Emil Persson, i quali sono svettati sul podio dopo due vivacissime gare in Vallelunga, teatro della terza La Venosta. Freddo intenso, -14° al via, ma addirittura meno 16° poco prima, in una vallata tutta imbiancata di fresco. I temerari sono saliti dal Lago di Resia fin sotto la Palla Bianca per assistere alla seconda tappa, terza giornata, del circuito Ski Classics, autentica Coppa del Mondo delle lunghe distanze. I due svedesi, già coppia vincente in Austria, non hanno avuto vita facile ma si ritrovano col pettorale giallo di leader, che indosseranno pure alla prossima tappa, la Pustertaler del 14 e 15 gennaio a Dobbiaco. Ida Dahl non ha concesso nulla alle rivali in questo inizio di stagione, se non il pettorale Youth di miglior under 26, indossato da Karolina Hedenström. La svedese ha vinto oggi i traguardi sprint e della montagna. Dall’antico tedesco, il nome Ida significa “donna guerriera”, mai così azzeccato! La Dahl ha battuto Jenny Larsson, svedese pure lei, per un non nulla, mentre la norvegese Astrid Øyre Slind si è piazzata terza. Non meno adrenalinica la gara maschile dominata da Emil Persson, vincitore anche della Marcialonga 2021, e per rimanere in tema con la Dahl, il suo nome dal latino significa ‘rivale’ o ‘competitore’. Gruppone compatto in testa per tutti 36 i km, poi sulla erta finale di Malga Melago l’epilogo, con Persson che beffa Nygaard e Novak. Partenza alle 8.15 per le ragazze: -14° e 88% di umidità. La svedese Ida Dahl da vera leader ha tirato fuori fin da subito gli artigli conducendo il gruppo nel primo dei 5 giri totali, trascinandosi dietro la scalatrice norvegese Astrid Øyre Slind, partita oggi con il pettorale Climb (appartenente alla Dahl, ma indossando la Dahl già quello giallo di leader, da regolamento lo deve ‘cedere’ alla seconda in classifica). Emilie Fleten e Jenny Larsson, da dietro, studiavano la situazione progettando l’attacco, mentre registravano già un lieve ritardo Bangman, Øyre Slind (Silje), Smedaas, Hedenström e Roivas. Dahl e Astrid Øyre Slind si presentavano sole al comando pure al secondo giro, ma dietro la coppia Fleten-Larsson si faceva sempre più pericolosa, a soli 5” di distacco. Da dietro spuntava il pettorale pink Youth di Hedenström a condurre il gruppo composto da Smedaas, Bangman, Roivas e Øyre Slind (Silje). Al terzo giro in testa si formava il mitico quartetto con le due norge Øyre Slind e Fleten e le due svedesi Dahl e Larsson, compatto anche al quarto passaggio. Con un ritardo di 2’ saliva in double poling il gruppo, guidato ancora dalla svedese Hedenström. Al quinto passaggio, Larsson apriva le danze verso l’arrivo finale a Malga Melago, tallonata da Dahl, Fleten e Øyre Slind. Il gruppo rimaneva in balia ancora a 2’ e dunque il podio se lo giocava il quartetto in testa. Con un tempo di 1h53’06” Ida Dahl si prendeva la vittoria, sprintando sulla connazionale Larsson, mentre Øyre Slind conquistava il terzo posto. Non male le azzurre, con la bellunese Rebecca Bergagnin (Team Robinson Trentino) brava a destreggiarsi tra una marea di scandinave. Un 19° posto per lei, alla prima stagione in Ski Classics, con la compagna di team Caminada 24.a. La gara maschile non ha registrato particolari colpi di scena. Il gruppo si è mosso compatto per tutta la gara, con i migliori interpreti delle lunghe distanze a scambiarsi le prime posizioni. L’Italia partiva bene con il bellunese Lorenzo Busin (Team Internorm) bravo a conquistare il secondo posto al traguardo volante Sprint al 6° km, vinto dallo svedese Alfred Buskqvist del Team Ramudden. Al secondo giro si facevano avanti i norvegesi Stadaas, Eide Pedersen, Vesterheim e Jespersen, con lo svedese Persson “nascosto” dietro assieme a Stakston e Riege. Al 4° giro dalla pancia del gruppo risalivano il norge Hoel e gli svedesi Eklof, Persson e Novak, mentre erano più staccati gli italiani Mauro Brigadoi (Team Internorm) e Dietmar Nöckler (Team Robinson), a rintuzzarsi l’un l’altro per gran parte della gara. All’ultimo giro si presentava in testa il norvegese Eide Pedersen, tallonato da Persson, il quale si avviava alla cavalcata conclusiva. Volata finale a Malga Melago (1970 m. slm) con Persson a conquistare il primo posto in 1h34’59” davanti al norvegese Nygaard e allo svedese Novak. Migliore tra gli italiani Francesco Ferrari (Team Internorm) al 27° posto, suo miglior piazzamento in assoluto nel circuito Ski Classics. Il prestigioso challenge Ski Classics si prenderà una pausa natalizia e ritornerà il 14-15 gennaio con la Pustertaler Ski Marathon, mentre le svedesi Dahl, Larsson ed Erkers scenderanno in pista già domani nell’appuntamento di Coppa del Mondo a Davos. Per il presidente del comitato organizzatore Gerald Burger la 3.a edizione de La Venosta è stata un successo, grazie al lavoro dei suoi instancabili volontari. Info: www.lavenosta.com
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La Venosta Criterium – Men 1 Persson Emil Lager 157 Ski Team SWE 01:34:59; 2 Nygaard Andreas Team Ragde Charge NOR 01:35:03; 3 Novak Max Team Aker Daehlie SWE 01:35:04; 4 Stadaas Kasper Team Ragde Charge NOR 01:35:06; 5 Eide Pedersen Morten Team Eksjöhus NOR 01:35:10; 6 Hoel Johan Team Ragde Charge NOR 01:35:11; 7 Oedegaarden Thomas Team XPND Fuel NOR 01:35:12; 8 Paus Herman Team Ramudden NOR 01:35:15; 9 Syrstad Torleif Lager 157 Ski Team NOR 01:35:15; 10 Riege Amund Team Ramudden NOR 01:35:21
La Venosta Criterium – Women 1 Dahl Ida Team Engcon SWE 01:53:06; 2 Larsson Jenny Team Ragde Charge SWE 01:53:07; 3 Øyre Slind Astrid Team Aker Daehlie NOR 01:53:17; 4 Fleten Emilie Team Ramudden NOR 01:53:31; 5 Smedaas Magni Team Eksjöhus NOR 01:55:51; 6 Hedenström Karolina Lager 157 Ski Team SWE 01:55:52; 7 Øyre Slind Silje Team Aker Daehlie NOR 01:55:57; 8 Bångman Hedda Team Nordic Experience SWE 01:56:12; 9 Roivas Kati Team Næringsbanken Stora Enso FIN 01:56:22; 10 Elebro Sofie Team Eksjöhus SWE 01:57:01
I VICHINGHI ATTACCANO E DOMINANO “LA VENOSTA”. KRISTOFFERSEN E GJERDE SUPER-SKIROLLISTI
Doppio successo norvegese alla prima edizione della gara internazionale Patrick Fossum Kristoffersen (Team Robinson Trentino) scappa a metà gara Anikken Gjerde (Ragde Charge) allunga fin dal via e balza sul podio Un evento da incorniciare nonostante la pioggerellina caduta per tutta la gara
Prove d’inverno, oggi in Val Venosta, con i vichinghi calati con gli skiroll a dettar legge. Era la prima edizione de La Venosta Skiroll, valida per il circuito Challengers di Ski Classics, una lunga cavalcata da Glorenza a Melago, in Alto Adige, sotto una leggera pioggerellina e la neve ad accarezzare le cime più alte. Con gli sci da fondo o con gli skiroll i norvegesi sono indiscutibilmente maestri, ma stavolta nei podi maschile e femminile c’è anche un forte sapore italiano. Ha vinto tra i maschi Patrick Fossum Kristoffersen, portacolori del Robinson Trentino, mentre tra le femmine vittoria di Anikken Gjerde Alnes del prestigioso Team Ragde Charge, lo stesso di Joar Thele, secondo e capace sotto lo striscione d’arrivo di anticipare per un non nulla l’altoatesino delle FFOO Dietmar Nöckler, il quale nelle lunghe distanze gareggia con i colori del Team Robinson Trentino. Il podio femminile della 35 km in tecnica classica è stato completato dall’altra norvegese Jenny Larsson del Team Ragde e dalla svedese del Team Internorm Malin Börjesjoe. Il Team Robinson ha fatto man bassa nella prova femminile di 11 km valida per la Coppa Italia, con le due new entry Rebecca Bergagnin e Michaela Patscheider. In gara anche i master (11 km), tra i quali il successo è arriso a Giuseppe Antonio Gervasoni. La gara nei primi km da Glorenza non è stata molto vivace. Tutti i migliori si sono messi alla testa a tenere l’andatura, scendendo fin quasi a Sluderno e ripassando poi per Glorenza. Proprio dopo Glorenza il comando lo prendono Masiero, Busin, Thele e Nöckler tallonato a vista da Galassi, Kristoffersen e Nygaard. La prima vera azione di gara è stata sulla spianata vista lago a San Valentino. Nöckler ha dato una vigorosa accelerata, dietro Thele, Busin e Kristoffersen sembrano perdere l’attimo “fuggente”. Poi i quattro si ritrovano uno in fila all’altro sulla statale che costeggia il Resia, Kristoffersen lancia l’offensiva, gli altri tre rimangono impietriti, il norvegese del Team Robinson Trentino guadagna in un baleno quasi 30” e se ne va solo soletto. È il momento cruciale della gara. Nöckler non ci sta, cerca collaborazione dai due compagni di fuga, che gli danno il cambio, ma il ritmo è più blando rispetto a quello impresso da Kristoffersen. All’inizio della lunga salita che impenna verso Melago il norvegese vanta sempre un bel gruzzolo di secondi, una trentina. Dietro sulle prime rampe si arrende Busin che rallenta, mentre Nöckler e Thele spingono forte in double poling, arrivando a ridurre il distacco a 20”, ma Kristoffersen non molla e va a vincere, sempre sotto la solita pioggerellina. Blocca il cronometro su un buon 1h39’32”, i due inseguitori duellano per il secondo posto, Thele allunga di poco, Nöckler si arrende ed il podio è fatto: Kristoffersen, Thele e Nöckler. In salita Kardin svernicia Busin, che però riesce a contenere Nygaard e Aukland, tutti del Team Ragde Charge. Brigadoi è 8° davanti a Masiero e Galassi. La gara femminile non ha storia. Anikken Gjerde, Jenny Larsson e Malin Börjesjoe prendono posizione e per tutta la corsa rimangono nell’ordine. La Venosta Skiroll era aperta anche ai giovanissimi: si sono messi in luce Thea Moser e Noe Moser (U10), Tobias Schwingshackl e Maddalena Pavan (U12), Oscar Gianola e Aurora Invernizzi (U14), Maria Invernizzi e Davide Piccinini (U16) e infine Carlo Cantaloni (Giovani). Gerald Burger, a capo dell’organizzazione, a fine giornata è particolarmente soddisfatto: la prima edizione, meteo a parte, è stata un successo. La presenza di alcuni talentuosi atleti stranieri ha qualificato ulteriormente la manifestazione ed ora la Val Venosta e la Vallelunga guardano all’inverno, a dicembre c’è la Venosta di sci di fondo. Info:www.lavenosta.com
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Giovani/Senior Maschile km 35 1 Kristoffersen Fossum Patrick Team Robinson 1:39’32.1; 2 Thele Joar Team Ragde Charge 1:39’55.4; 3 Noeckler Dietmar Gs Fiamme Oro 1:39’56.7; 4 Kardin Oskar Team Ragde Charge 1:41’17.0; 5 Busin Lorenzo Sottozero Nordic Team 1:41’23.1; 6 Nygaard Andreas Team Ragde Charge 1:42’48.4; 7 Aukland Anders Team Ragde Charge 1:42’48.9; 8 Brigadoi Mauro Team Internorm Alpenplus 1:43’23.0; 9 Masiero Riccardo Lorenzo Valdobbiadene 1:43’46.5; 10 Galassi Michael Sc Orsago 1:44’06.3
Giovani/Senior Femminile Km 35 1 Gjerde Alnes Anikken Team Ragde Charge 1:54’47.2; 2 Larsson Jenny Team Ragde Charge 1:56’51.2; 3 Boerjesjoe Malin Team Internorm Alpenplus 2:04’46.9; 4 Hujerova Tereza Team Robinson 2:11’14.9; 5 Muller Franziska Dsv 2:13’45.2; 6 Donzallaz Nicole Vitava Fund Ski Team 2:17’28.1
Giovani Maschile Km 11 1 Cantaloni Carlo Marzola Gsd 37’41.4; 2 Foradori Riccardo Asc Sesvenna 40’11.5; 3 Petrini Giacomo Asc Sesvenna 42’05.5; 4 Wurzer Ruben Rg 5v Loipe 42’58.4; 5 Telfser Alan Asv Prad 43’36.2
Giovani/Senior Femminile Km 11 1 Bergagnin Rebecca Robinson Ski Team 40’58.4; 2 Patscheider Michaela Robinson Ski Team 41’42.3; 3 Schwitzer Marie Cs Carabinieri 41’50.3; 4 Folie Marit Asc Sesvenna 42’22.1; 5 Crippa Camilla Team Brianza 42’24.1
Master C – Maschile 1 Gervasoni Giuseppe Antonio Ubi Banca Goggi 41’41.5; 2 Zorzi Fulvio Pol. Molina 53’09.1; 3 Ceccato Gino Cs Bassano 53’17.1; 4 Cesana Romeo Sc Lissone 56’49.7; 5 Marchetto Claudio Montebelluna 59’08.5
Piove sullo Stelvio, gara accorciata, e piove ancora… Thomas Niederegger profeta in patria, dietro Schumi e Puehler Karin Freitag vola sul velluto, quasi 7’ a Edeltraud Thaler Organizzatori sotto stress per l’incolumità dei runners
Ogni medaglia ha due facce, anche quella della 5.a Stelvio Marathon. Giove Pluvio, amato e odiato allo stesso tempo, oggi ha giocato sporco. Un forte temporale nella notte e la previsione di un altro “rabbioso” in arrivo a metà mattinata hanno costretto gli organizzatori capitanati da Roman Koch ad accorciare in fretta e furia la mezza maratona odierna, tagliando il tratto finale lungo il sentiero del Lago D’Oro. Tutto è successo alle 6 di mattina, con spostamento dello start della “Marcia” alle 8 e della mezza maratona alle 8.30, sempre dal centro di Prato allo Stelvio. Insomma la tanto desiderata pioggia per la campagna e i boschi, con la temperatura scesa vertiginosamente nella notte, ha soddisfatto tanta gente, ed è una faccia della medaglia. Circa 15 gradi la mattina, con la pioggia a sfumare proprio in prossimità della partenza. La scelta di tagliare l’arrivo al rifugio Garibaldi invece ha lasciato a qualcuno l’amaro in bocca. Lo Stelvio è sempre bello, ma in previsione del successivo temporale la decisione è stata saggia ed obbligata. E questa è la seconda faccia della medaglia. Ma non è finita. Quando i primi della gara sono transitati oltre il paese di Stelvio, quel Giove Pluvio benedetto-maledetto ha scaricato ancora pioggia a catinelle, così i tanti runners partiti con pantaloncini, magliette leggere e top per le ragazze si sono trovati improvvisamente in difficoltà. In quota al rifugio Forcola faceva freddo, e ancora prima che i primi atleti tagliassero il traguardo gli organizzatori stavano pensando di annullare la corsa. Momenti convulsi, soprattutto per organizzare il rientro dei runners a Prato. Il traguardo era stato montato 300 metri a monte del rifugio Forcola, ma vento e pioggia hanno divelto tende, striscioni, archi: anche questo ha pesato sulla decisione, nel senso che ci sono stati momenti di tempo veramente pessimo. Intanto dopo 1h18’23” Thomas Niederegger tagliava il traguardo, dopo una gara condotta tutta in testa dall’inizio alla fine. Pioggia a go-go per il venostano di Prato, ma nato a Stelvio. Il professore di matematica stavolta aveva fatto bene i suoi… conti. Dietro di lui il vuoto. A 1’51” si presentava, fradicio, l’austriaco Bruno Schumi, poi a 2’4” il tedesco Martin Puehler, primo nella gara classic nel 2019. Erano momenti concitati, mentre a Stelvio gli ultimi del lungo serpentone venivano invitati a fermarsi, vista ancora la distanza da coprire ed il tempo sempre minaccioso. Poi si intravvedeva la longilinea figura dell’austriaca Karin Freitag che vantava un non trascurabile 1h32’5”. Una gara anche per lei sempre in testa e mai stuzzicata dalle avversarie; la Stelvio Marathon la conosce bene, l’austriaca ha vinto la 42 km nel 2019. Al secondo posto la meranese Edeltraud Thaler staccata di 6’59”, brava a contenere la valtellinese Raffaella Rossi. Insomma lo Stelvio fa i capricci ma Thomas Niederegger e Karin Freitag vanno a firmare il già prestigioso albo d’oro. La “Marcia” ha visto invece trionfare l’altoatesino Fabian Pillon, superbo nello scappare via subito da solo, e Natalie Rinner, venostana di Silandro. Per la Just for Fun si sono messi in luce Michael Lutz di S.Valentino e Franziska Gerster (GER). Info: www.stelviomarathon.it
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Classifica maschile 1 Niederegger Thomas Asv Lac Vinschgau Raiffeisen 1:18:23; 2 Schumi Bruno 1:20:14; 3 Puehler Martin 1:20:27; 4 Zoeggeler Matthaeus Asv Telmekom Team Suedtirol 1:21:42; 5 Trincheri Lorenzo Marathon Club Imperia 1:22:10; 6 Vanotti Maurizio Raimond Canto Di Corsa 1:23:49; 7 Nussbaum Benedikt 1:24:02; 8 Von Lippe Maximilian 1:25:24; 9 Richrath Vincent 1:25:32; 10 Goegele Armin Sportclub Merano 1:26:45
Classifica femminile 1 Freitag Karin 1:32:05; 2 Thaler Edeltraud Asv Telmekom Team Suedtirol 1:39:04; 3 Rossi Raffaella Team Valtellina 1:41:55; 4 Almondo Elisa A.S.D.Dragonero 1:46:08; 5 Lucaci Ioana G.P. Parco Alpi Apuane 1:46:24; 6 Pfitscher Anna Runcard 1:49:36; 7 Pfeifer Heidi 1:50:50; 8 Faes Roberta G.S. Fraveggio 1:54:51; 9 Schwienbacher Angelika Runcard 1:55:16; 10 Schroetter Julia 1:57:35