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“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” FA 13 NEL 2018

“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” FA 13 NEL 2018

ISCRIZIONI APERTE DA DOMANI A QUOTE SUPER

13ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”
6 luglio cronometro di Cavedine, 7 luglio “La Moserissima”, 8 luglio “La Leggendaria Charly Gaul”
42 euro per crono e mediofondo/granfondo de “La Leggendaria” o 60 euro per entrambe entro il 31.12.2017
Pettorale personalizzato per i primi 500 ad iscriversi entro fine anno

“La Leggendaria Charly Gaul” ha fatto 13, come una proiezione cinematografica diretta da Carlo Manzoni nel 1951. La straordinaria impresa dell’Angelo della Montagna rivivrà ancora una volta dal 6 all’8 luglio 2018, accompagnata come consuetudine dalle spumeggianti cronometro di Cavedine in Valle dei Laghi di venerdì 6 luglio e dalla ciclostorica vintage “La Moserissima” di sabato 7 luglio, tappa del Giro d’Italia d’Epoca, prima che l’evento principe concluda lo spettacolare weekend su due ruote fra Trento e dintorni domenica 8 luglio.
Un appuntamento che è anche prestigioso, poiché concederà l’appetitosa opportunità di qualificarsi alla finale del Campionato del Mondo cicloamatori e master UCI – Gran Fondo World Series.
“La Leggendaria Charly Gaul” è una sfida con i fiocchi realizzata dalla sapiente guida dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale, ancora una volta suddivisa in due avvincenti tracciati che scatteranno al cospetto del Nettuno in Piazza Duomo a Trento, prima di concludersi sulle giravolte agonistiche del Monte Bondone, luoghi ove il lussemburghese Charly Gaul diede vita alla propria leggenda.
Iscriversi sarà già possibile a partire dalla giornata di domani 1° settembre tramite il sito web www.endu.net. Superlative anche le tariffe di partecipazione, che fino all’ultimo giorno dell’annata corrente saranno (con gadget tecnico incluso) così predisposte: 42 euro per partecipare alla cronometro di Cavedine e 42 euro anche per i percorsi granfondo o mediofondo de “La Leggendaria Charly Gaul”, mentre gli irriducibili potranno salire in sella battendosi in entrambe le competizioni alla vantaggiosa cifra di 60 euro.
I primi 500 ad iscriversi entro il 31.12.2017, inoltre, potranno sfoggiare durante la gara il proprio pettorale personalizzato.
Lo scorso anno la prova leggendaria incoronò vincitori nell’itinerario di 57 km e 2.000 metri dislivello il fiorentino Davide Lombardi (1:57:56) e la roveretana Serena Gazzini (2:17:18), mentre nella “sfida delle sfide” di 141 km e 4000 metri di dislivello fu Stefano Cecchini a centrare la vittoria, percorrendo il tracciato con una media di oltre 30 km/h. Al femminile, invece, nessuno riuscì a posizionare le proprie ruote davanti a quelle di Emma Delbono (4:57:49).
“La Leggendaria Charly Gaul” riparte a spron battuto, iscriviti subito per far parte della leggenda!
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

ZEN E CECCHINI AMICI-NEMICI MA VINCE IL TOSCANO

ZEN E CECCHINI AMICI-NEMICI MA VINCE IL TOSCANO

DELBONO IMPLACABILE SULL’ERTA DI CHARLY GAUL

Oggi 12ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”
Stefano Cecchini mette le ruote davanti ad Enrico Zen e Mauro Facci nel granfondo
Emma Delbono trionfa al femminile su Simona Parente e Manuela Sonzogni
Mediofondo al fiorentino Davide Lombardi e alla trentina Serena Gazzini

La diretta RAI ha premiato una strepitosa giornata di sport, ideale anche per le condizioni meteo fra Trento ed il Monte Bondone e la Valle dei Laghi, con l’abbondante pioggia della notte a rinfrescare l’aria e a concedere tutte le condizioni per far sì che “La Leggendaria Charly Gaul” numero 12 potesse essere una grande gara.
Tracciati avvincenti, entrambi culminanti in località Vason sul Monte Bondone, teatro della leggenda del lussemburghese Charly Gaul, in una giornata indimenticabile, quella dell’8 giugno 1956.
Una fiumana di cicloamatori ha aperto le danze di primo mattino, con il tridente del Nettuno a dare il via ad una competizione che da tempo è fissa nel calendario di ogni atleta. Il primo a presentarsi sul traguardo del percorso mediofondo di 57 km e 2.000 metri dislivello, visibilmente affaticato dopo aver affrontato gli ultimi 17.5 km d’impennata sul Bondone (38 tornanti con media dell’8% di pendenza), è stato il fiorentino Davide Lombardi (1:57:56), abile a staccare Andrea Zamboni (1:58:45) sull’ultima salita, dopo che il trentino era stato in testa per lunghi tratti della gara: “Siamo rimasti subito in tre e Zamboni faceva l’andatura, mettendomi in difficoltà. A tre quarti di salita siamo rimasti io e lui e ad un chilometro e mezzo dalla fine ho allungato, decidendo di andare via da solo. Ho scelto il tracciato corto perché venivo da una serie di granfondo molto dure, e tutte su percorsi lunghi, non me la sono sentita di andare oltre”. Terzo classificato il veronese Andrea Pontalto (1:59:05), felice del terzo posto anche perché l’erta del Bondone “non perdona”. Al femminile la favorita assoluta sul mediofondo era Serena Gazzini, atleta di casa che spesso e volentieri lascia solamente le briciole alle altre specialiste delle medie distanze. La trentina ha condotto in solitaria la propria prova dall’inizio alla fine, giungendo in solitaria al traguardo: “Regalo più bello per i miei figli, ma devo dire grazie anche alla caporeparto dell’azienda in cui lavoro che mi ha permesso di saltare la giornata lavorativa, sarebbe stato impensabile per me andare al lavoro alle ore 2 dopo aver affrontato una salita come questa. La gara è partita velocissima ma è bastato non andare fuori giri all’inizio della salita, cercando di pedalare più agili e regolari possibile”. In seconda posizione Olga Cappiello (2:22:55), che già era giunta seconda alla cronometro di Cavedine (TN) di venerdì, altra prova UCI Gran Fondo World Series sempre organizzata dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Terza la vicentina Deborah Rosa (2:24:33) davanti ad un’altra trentina, Jessica Leonardi (2:26:40), arrivata praticamente negli stessi istanti di Jury Chechi, campione olimpico appassionato di bicicletta.
Decisamente appassionante la contesa granfondo, esaltata dalla diretta della televisione nazionale, con 141 km e 4000 metri di dislivello ad emozionare e a far salire l’appeal de “La Leggendaria Charly Gaul”, anche perché vi partecipava una miriade di appassionati di ciclismo, e tanti corridori che ogni domenica fanno il bello e cattivo tempo sulle strade d’Italia. Un drappello di atleti è rimasto compatto sino a 7 km dall’arrivo, con Stefano Cecchini sempre a condurre il gruppo, al quale gli altri corridori non hanno nemmeno lasciato il diritto di rifiatare un momento, nessuno ha voluto inserirsi e fare da traino per un po’, lasciando tutto nei piedi del corridore toscano. Un “seccato” Cecchini, non ha dunque avuto scelta: vincere rimanendo in testa dall’inizio alla fine. E dopo 4 ore e 10 minuti di gara è ancora al comando, con Enrico Zen in terza posizione ed in seconda… un inatteso protagonista, il cubano Pedro Portuondo Enrique Torres. Un fuoco di paglia tuttavia, perché il duello fra Enrico Zen e Stefano Cecchini si protrae ancora una volta sino alle ultime fasi della contesa pedalistica. Un duello che tuttavia non ha risvolti “epici”, poiché agli ultimi tornanti che conducono al traguardo Cecchini si stacca lasciando a Zen il compito di tenere a bada Mauro Facci per la lotta fra il secondo ed il terzo posto. Cecchini si conferma ‘killer’ e giunge in solitaria fra gli applausi alla finish line davanti ai vicentini Zen (4:31:16) e Facci (4:31:29), una prova egregia per il toscano che chiuderà in 4:29:27 con un media di oltre 30 km/h: “Sono contento di aver vinto, è stata una bella vittoria, la dedico ai miei compagni, a Matteo e a Paolo, ed in particolare a quest’ultimo che sta lottando per la vita. Zen è un rivale fortissimo, è giovane ed un grande atleta, è sempre un piacere gareggiare con lui. Qualche volta riusciamo anche ad allenarci assieme, siamo amici anche perché io non ho nemici. Non ho visto nulla dietro di me, ho fatto la mia andatura ed ho attaccato per vincere alla “o la va o la spacca”. L’avversario numero uno è sempre e comunque uno solo: Enrico Zen”. “Qui non ci sono tanti tatticismi – afferma Zen, – si arriva tutti assieme sull’erta finale e poi chi ne ha di più arriva primo al traguardo. Lo lotta tra me e Cecchini dipende dal momento, e molto dallo stato di forma di ognuno. Tengo particolarmente a fare i complimenti a Elda Verones e a tutta l’organizzazione perché come al solito le strade sono impeccabili”.
Emma Delbono (4:57:49) riprende invece un discorso interrotto dalla maternità, che le ha portato una bella bimba, la bresciana risale in sella e come al solito stravince: “L’anno scorso non ho partecipato alle gare perché ero incinta, qui ho vinto due anni fa ed ora nuovamente, la salita è sempre dura da affrontare”. Seconda e terza classificata rispettivamente Simona Parente (5:07:14) e Manuela Sonzogni (5:09:26).
Bilancio più che positivo per l’organizzazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, con una splendida giornata di sole baciata dall’entusiasmo, dalla grinta e dalla voglia di rivivere le gesta “leggendarie” di Charly Gaul, imprese che ancor oggi riecheggiano fra i tornanti del rilievo trentino. Come sempre impeccabile il gran lavoro di centinaia di volontari.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

Granfondo Maschile:
1 Cecchini Stefano Asd Team Privée 04:29:27; 2 Zen Enrico Asd Team Terenzi Green Paper 04:31:16; 3 Facci Mauro Team Beraldo Biomin 04:31:29; 4 Scotti Federico Asd Mc Cycling Time 04:31:52; 5 Nardecchia Cristian G.C. Melania 04:32:04; 6 Pinton Cristian Team Green Paper Mobilzen Terenzi 04:33:26; 7 Muraro Carlo Team Beraldo Biomin 04:34:32; 8 Mazzucco Andrea El Coridor Team 04:38:40; 9 Zumerle Marco Asd Fp Race 04:38:40; 10 Tappeiner Andreas Arsv Vinschgau 04:40:44

Granfondo Femminile:
1 Delbono Emma Team Tamburini Group 04:57:49; 2 Parente Simona Team Isolmant 05:07:14; 3 Sonzogni Manuela Team Isolmant 05:09:26; 4 Cairo Elena Asd Roma Ciclismo 05:24:19; 5 Brachtendorf Kerstin Bprsv 05:24:51; 6 Skarabela Carola Team Alé Germany 05:25:02; 7 Morri Debora Team Del Capitano A.S.D. 05:30:52; 8 Marchesini Arianna A.S.D. Team Borghi Racing 05:35:09; 9 Passuti Sonia Stemax Team 05:39:58; 10 Van Hattum Yvonne Individuale 05:43:26
Mediofondo Maschile:
1 Lombardi Davide Ciclo Team San Ginese 01:57:56; 2 Zamboni Andrea Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 01:58:45; 3 Pontalto Andrea Ale’ Cipollini Galassia 01:59:05; 4 Obrist Michael Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:00:34; 5 Bergamo Daniele Asd Vernier Brau 02:01:08; 6 Bianchin Alessandro Spezzotto Test Team 02:01:28; 7 Zanrossi Riccardo Asd Team Rana Tagliaro 02:02:36; 8 Martinelli Christian Alta Valtellina Bike Asd 02:02:38; 9 Attolini Michele High Road Team 02:03:53; 10 Gottardi Davide A.S.D. Brao Caffe’ – Unterthurner 02:04:22

Mediofondo Femminile:
1 Gazzini Serena Team Lapierre – Trentino Ale’ 02:17:18; 2 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 02:22:55; 3 Rosa Deborah U.C. Carre’ Asfo 02:24:33; 4 Leonardi Jessica Gc Rotalser-Rotaliano 02:26:40; 5 Felici Milena A.S. Dilettantistica Lazzaretti 02:27:19; 6 Zambotti Barbara Mg.K Vis-Somec-Lgl 02:28:51; 7 Dossi Marcellina Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:32:43; 8 Bertoncini Claudia Velo Club Maggi 1906 A.S. 02:33:03; 9 Prati Maria Cristina Team Del Capitano A.S.D. 02:34:18; 10 Albanese Silvia Asd Sant Luis Zen 02:35:11

TRIDENTUM CRIT AL BENIAMINO DI CASA IGNAZIO MOSER

TRIDENTUM CRIT AL BENIAMINO DI CASA IGNAZIO MOSER

JASMINE DOTTI FA “IL VUOTO” AL FEMMINILE

Tridentum Crit ieri sera fra le vie del centro storico di Trento
Presenti tanti campioni dello scatto fisso accompagnati da una folta presenza di pubblico
Vittoria di Ignazio Moser dopo che la gara era stata sospesa per la pioggia, 2° Poccianti e 3° Poli
Fra le donne vittoria in solitaria di Jasmine Dotti davanti a Letizia Galvani e Paola Panzeri

Ieri a Trento è stata “la giornata dei Moser”, con “La Moserissima” in onore di Francesco Moser in mattinata, ed il successo serale al Tridentum Crit di Ignazio Moser, figlio del ciclista italiano più vincente di tutti i tempi (273 vittorie). Spettacolare la sfida-esibizione nel centro storico trentino, con un folto pubblico radunato lungo le transenne ad assistere ad una più che curiosa disciplina. Ad impegnarsi alla novità assoluta dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale una quarantina di atleti uomini ed una decina di donne, per una durata di 20 minuti + 1 giro (donne), e di 30 minuti + 1 giro (uomini).
Ignazio Moser è figlio d’arte ma era anche colui che deteneva le più alte possibilità di vittoria sulle strade di casa in sella al team Cinelli Chrome. A provare a mettere i bastoni fra le ruote all’atleta trentino vi erano Martino Poccianti del team Cykeln Firenze, di recente aggiudicatosi il titolo di campione del mondo, e ancora Aldo Ilesic del team Specialized, uno dei cinque competitors più forti al mondo, Emanuele Poli, secondo nella gara milanese del Red Hook Criterium, Ivan Ravaioli, campione del Red Hook Criterium nel 2015, Alessandro Mariani del team IRD Modena, ex professionista e plurimedagliato.
Tra le atlete era presente la campionessa del mondo in carica Jasmine Dotti, del team IRD Modena come Mariani, Paola Panzeri del team Cinelli Chrome e Stefania Baldi, pioniera al femminile. Una battaglia unica senza l’utilizzo dei freni sul pavè di Trento dunque, con il via alle danze, come cortesia vuole, aperto dalle donne, le quali hanno assistito ad un lungo assolo di Jasmine Dotti (00:20:43.75), brava a staccare le avversarie dirette sin dal secondo giro, con Letizia Galvani (00:20:55.90) e Paola Panzeri a doversi accontentare rispettivamente del secondo e terzo piazzamento. Più che soddisfatta la velocissima che vive a Bergamo: “Non avrei voluto doppiare le altre atlete, le ho viste davanti ed ho rallentato, poi invece mi hanno avvisato che mi stavano recuperando ed ho aumentato ancora, mi dispiace averle doppiate, non è il mio obiettivo. Sono stata professionista per quattro anni, due anni fa ho smesso e sono passata allo scatto fisso, sta andando bene. Mi piace molto il pavè, e partecipare con questa platea ad assistere diverte sia noi che il pubblico”.
Battaglia per la vittoria maschile ben più accesa, con anche il meteo a fare le bizze e a causare una sospensione della gara, ripresa poco più tardi quando il pavè si era asciugato dalla pioggia. E una volta ripartita la contesa, con i tempi di gara ridimensionati, è stato proprio l’idolo di casa Ignazio Moser ad aggiudicarsi la volata nei dieci minuti che avrebbero determinato l’esito del Tridentum Crit (00:10:25.60), per la gioia dei suoi concittadini: “Ce l’abbiamo fatta, finalmente siamo riusciti a ripartire appena smesso di piovere ed arrivati quando ha ricominciato, è stata una scelta più che azzeccata da parte degli organizzatori. Vincere in casa è sempre fantastico, soprattutto in una giornata dedicata ai Moser. Siamo scappati in tre per la volata, all’ultima curva ero in seconda posizione, poi ho dato tutto quello che avevo, rischiando anche di finire contro le transenne per la troppa velocità con cui siamo giunti all’arrivo. Felicissimo per me e per la famiglia Moser, spero di continuare così anche a Londra tra quindici giorni”. In seconda posizione terminano Martino Poccianti (00:10:25.75) ed Emanuele Poli (00:10:27.75).
Serata di premiazioni anche per i ciclostorici de “La Moserissima”, Marco Gadotti è stato premiato per “coerenza abbigliamento” con una maglia Filotex ed una bici Moser, la squadra più numerosa è stata lo Gnurant Team capeggiato proprio da Ignazio Moser, premiato per la generosità Rudy Maffetti, per abbigliamento coerente con i principi della manifestazione Giovanni Nencini, figlio del grande Gastone, mentre la più giovane è stata la temeraria Valentina Cerioli, in sella ad una bici Graziella, ed ancora Silvio Coccianti per abbigliamento e bici del 1930.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it e www.lamoserissima.it

Tridentum Crit – Classifica maschile
1 Moser Ignazio Cinelli Chrome 00:10:25.60; 2 Poccianti Martino Cykeln Divisione Corse 00:10:25.75; 3 Poli Emanuele Supernova Factory Asd 00:10:27.75; 4 Ravaioli Ivan Cinelli Chrome 00:10:31.75; 5 Cecchini Matteo Cykeln Divisione Corse 00:10:46.55; 6 Mariani Alessandro Iride Modena 00:11:14.85; 7 Cali’ Marco Team Bolare Criterium Roma 00:11:15.10; 8 Bravini Paolo Cinelli Chrome 00:11:15.85; 9 Bruzza Alessandro Cinelli Chrome 00:11:16.70; 10 Suuk Patrick Team Urbana 00:11:16.70

Tridentum Crit – Classifica femminile
1 Dotti Jasmine Ird Modena (giri 18) 00:20:43.75; 2 Galvani Letizia Cykeln Divisione Corse (giri 18) 00:20:55.90; 3 Panzeri Paola System Car Cinelli (giri 17) 00:20:15.05; 4 Mele Eleonora Cinelli Chrome (giri 17) 00:20:54.55; 5 Casati Corinne Fridge Project (giri 17) 00:20:55.95; 6 Baldi Stefania Desgena’ (giri 17) 00:20:57.55; 7 Colloricchio Anna Team Ursus (giri 16) 00:20:18.30

CALUMET DELLA PACE FRA MOSER E SARONNI

CALUMET DELLA PACE FRA MOSER E SARONNI

“IL BIMBO” E “LO SCERIFFO” TORNANO IN PISTA

Oggi terza edizione de “La Moserissima” a Trento
Presenti numerosi protagonisti del ciclismo del passato in sella ai “cavalli d’acciaio”
Stasera alle ore 20 new entry del Tridentum Crit in scena nel centro storico trentino
Domani 12ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” in diretta Rai Sport a partire dalle ore 9.30

Oggi a Trento la terza edizione de “La Moserissima” ha segnato ufficialmente… la pace in una delle più grandi rivalità che il ciclismo nostrano ed internazionale ricordi.
Al centro del ring “lo sceriffo” Francesco Moser da una parte e Giuseppe “il bimbo” Saronni dall’altra, con la differenza che Joe Frazier e Muhammad Alì (anch’essi riappacificatisi una volta chiusa la carriera sportiva) avevano i guantoni, mentre i due corridori hanno combattuto in sella ad una bicicletta. Ma più che biciclette, quelle d’oggi erano veri e propri cavalli d’acciaio, poiché il regolamento della seconda sfida in ordine cronologico dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e ASD Charly Gaul Internazionale recita inflessibilmente: maglie in lana, caschi in cuoio, puntapiedi e cinghiette, pantaloncini d’un tempo, e biciclette fabbricate rigorosamente prima del 1987.
Il primo a presentarsi ai nastri di partenza di Piazza Duomo a Trento è stato il pedalatore di Caldogno Marino Basso, campione del mondo in linea nel 1972 e vincitore di ventisette tappe nei tre grandi giri, decisamente uno dei più in forma quest’oggi: “vado ancora in bicicletta perché non bisogna arrendersi mai!”. All’appuntamento del Giro d’Italia d’Epoca era presente anche la famiglia Moser al gran completo, con al via campioni (poiché non è corretto chiamarli ex) quali Renato Laghi, Simone Fraccaro, Palmiro Masciarelli, Filippo Pozzato, Imerio Lucchini, Imerio Massignan, Roberto Poggiali, Claudio Torelli, Luciano Armani, Stefano Giuliani ed il già citato Marino Basso a sfrecciare sulla sua fiammante Bianchi anni ’70. Gli irriducibili del ciclismo si sono ovviamente cimentati con il percorso “lungo” di 94 km e 943 metri di dislivello (come disse Basso ‘mai mollare’), con partenza ed arrivo nel centro storico di Trento, con qualcuno dubbioso, visto il gran caldo, se svoltare per il “corto” di 57 km e 590 metri di dislivello.
Ma al via si attendeva prima di tutto la stretta di mano fra Francesco Moser e Giuseppe Saronni, la quale a dire la verità c’era già stata la sera precedente, quando i campioni del ciclismo si sono radunati alla tenuta Moser per una “cena rustica a casa di Checco”.
Dalla mano tesa di Francesco Moser ad inizio gara: “le gare sono finite, non ci sono più frizioni”, alle simpatiche provocazioni di Beppe Saronni: “allora, quando si comincia a far sul serio? Devo sbrigarmi perché stasera parto per il Tour de France”, sino agli interventi di altri sportivi quali Pippo Pozzato, in sella ad una bicicletta del 1976 prestatagli da Ignazio Moser, “ma anch’io ne posseggo una storica”.
Fraccaro era invece un gregario, ma uno di quelli indispensabili, visto che un anno corse con Gimondi, due con Moser e tre con Saronni: “soddisfazioni e vita dura con loro non mancavano, il più difficile caratterialmente era sicuramente Gimondi, ma questo gli permise di essere un vincente”.
Alla ciclostorica non poteva far mancare il proprio sostegno Elda Verones, al timone di tutti gli eventi trentini del weekend: “oltre alle pedalate, sono previsti anche ristori alle cantine Moser e Cavit, quindi un’ottima occasione per degustare i prodotti del territorio”. Presso Cavit, in particolare, è stata stappata la bottiglia “Primato”, di ben 26.25 litri (l’equivalente di 35 bottiglie) di un pregiato Altemasi, in onore del record dell’ora 1984 di Francesco Moser.
Non sono mancati nemmeno gli aneddoti quando i corridori si sono fermati a rifocillarsi, qualcuno come un novello Don Chisciotte addirittura raccontava di fantomatiche incredibili competizioni spalla a spalla con Gimondi o “cuore matto” Bitossi, per non parlare di un corridore vicentino vestito di un maglione a maniche lunghe decisamente più adatto alla Siberia che all’afa estiva di questi giorni in Trentino: “Ad eccezione dello scorso anno, non perdo occasione per partecipare a “La Moserissima”.
Un soddisfatto Francesco Moser ha poi commentato all’arrivo: “Ė andato tutto bene, e visto il successo riscosso potremmo anche addirittura pensare ad una versione “moderna” de “La Moserissima”, magari con le bici elettriche”.
Gli appuntamenti del sabato non sono ancora finiti, stasera andrà in scena la novità assoluta del Tridentum Crit alle ore 20, con Ignazio Moser che riceverà il testimone dal padre Francesco, e cercherà la vittoria “casalinga” osteggiato da Martino Poccianti, Aldo Ilesic, Francesco Martucci, Emanuele Poli, Ivan Ravaioli, Alessandro Mariani, mentre al femminile vedremo fra le atlete Jasmine Dotti, Paola Panzeri e Stefania Baldi.
Domani il weekend ciclistico trentino si concluderà con la dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul”, in partenza dalle ore 8 da Trento e in diretta Rai Sport a partire dalle ore 9.30, con una miriade di protagonisti a darsi battaglia: ci sarà la vincitrice della giornata di ieri alla cronometro di Cavedine (anch’essa prova UCI Gran Fondo World Series) Carola Skarabela, la fuoriclasse bresciana Emma Delbono, la mediofondista trentina Serena Gazzini, la granfondista Odette Bertolin, e ancora Nuria Maccioni, Simona Parente, Manuela Sonzogni, Jessica Leonardi, Barbara Lancioni, Kerstin Brachtendorf e Olga Cappiello, rispettivamente terza e seconda alla crono in Valle dei Laghi. Passando poi alla compagine maschile, ci saranno Filippo Attolini, Daniele Pozzato, i due favoriti Enrico Zen e Stefano Cecchini, Filippo Calliari, il veronese Francesco Avanzo, “il principe delle granfondo” Tommaso Elettrico, Paolo Minuzzo, Paolo Decarli, Andrea Tecchio, Andrea Pontalto, il trentino Daniele Bergamo esperto mediofondista, Michele Attolini, Daniele Terzi, e addirittura numerosi bikers di Trentino MTB quali Loris Casna, Alessandro Forni, Andrea Zamboni, quest’ultimo spesso alle prese anche con il ciclismo su strada, Massimo Gottardini, Flavio Lanconelli e i veterani Piergiorgio Dellagiacoma, Tarcisio Linardi, Daniele Magagnotti e Michele Bazzanella, oltre ai super ospiti Gilberto Simoni, Aldo e Francesco Moser e Jury Chechi.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it e www.lamoserissima.it

SKARABELA REGINETTA DELLA CRONOMETRO

SKARABELA REGINETTA DELLA CRONOMETRO

“FULMINE” DONEI S’IMPONE A CAVEDINE (TN)

Oggi prima sfida UCI Gran Fondo World Series per l’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi
Tommaso Donei (00:36.23) trionfa su Filip Speybrouck (00:36:38) e Grégory Cassini (00:36:47)
Al femminile vince Carola Skarabela (0:43:33), davanti ad Olga Cappiello (0:43:37) e Brachtendorf (0:43:42)
Domani altra gran giornata con “La Moserissima” Moser vs Saronni e la novità a scatto fisso a Trento

Un trentino batte un belga ed un francese alla cronometro di Cavedine (TN), competizione UCI Gran Fondo World Series nonché prima sfida di un lungo weekend ciclistico per l’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. L’atleta della Val di Fiemme Tommaso Donei (00:36.23) oggi non ha lasciato scampo al belga Filip Speybrouck (00:36:38) ed al francese Grégory Cassini (00:36:47), questione di pochi attimi, poco più d’un battito di ciglia, e quello che fa la differenza negli sport è spesso dato da impercettibili istanti, sufficienti a determinare una vittoria o una sconfitta.
Il fiemmese Donei siede sul palco, stanco ma felice in attesa delle premiazioni: “L’obiettivo di giornata era quello di arrivare a podio, la vittoria mi ha un po’ sorpreso. Gran caldo, la salita mi ha fatto soffrire molto e sapevo che la differenza lungo questo percorso si faceva negli ultimi 5 km, un falsopiano che da dove si scollina porta all’arrivo. Ho dunque risparmiato un po’ sulla salita per dare il 110% qui ed è andata bene. Le cronometro mi si addicono e le preferisco alle granfondo, io sono di Varena (TN) ed è la terza volta che gareggio in questa prova, è sempre bello venire qui e fa piacere anche per la mia squadra, il Bren Team di Trento, ho proprio ottenuto una vittoria “in casa”. Vincere davanti a due corridori così forti è speciale, questo percorso così vario ti permette di fare salite, discese, ed infatti c’è il dubbio se utilizzare una bicicletta da cronometro oppure una normale, ma la prima fa guadagnare molto nei tratti pianeggianti”.
Accanto a lui la campionessa che domenica affronterà anche “La Leggendaria Charly Gaul”, si tratta della tedesca Carola Skarabela (0:43:33), davanti ad Olga Cappiello (0:43:37), atleta ‘longeva’ sempre in ottime condizioni fisiche, e Kerstin Brachtendorf (0:43:42): “Gara organizzata nel migliore dei modi – afferma Skarabela -, il percorso così vario è molto duro ma fa passare il tempo, è abbastanza lunga ma passa veloce. Seconda volta qui per me, lo scorso anno arrivai terza. Sono la responsabile del marchio Alé per la Germania, quindi vengo spesso in Italia, mi piace molto”. A premiare i velocisti, oltre al “falco” Savoldelli sempre pronto a narrare le gesta degli atleti, vi era Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana.
A pochi minuti da Trento si aprono gli squarci della Valle dei Laghi, con i bacini acquiferi di Terlago, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo e altri meno ampi, una zona che tocca anche i piccoli borghi di Vezzano, Lasino, Calavino, Padergnone e che rende il paesaggio a dir poco incantevole. Ma i cronomen hanno fretta, e per loro ci sono 24 km da percorrere dopo la partenza posta su di una piattaforma nel cuore del comune di Cavedine. I primi chilometri del percorso presentano una breve salita pedalabile verso Vigo Cavedine, dopodiché una discesa ha condotto i tenaci concorrenti sulle sponde del Lago di Cavedine. Gli atleti hanno proseguito in pianura fino alla località Ponte Oliveti, dove è iniziata la salita conclusiva verso Castel Madruzzo e Lasino, ultimo ostacolo da superare prima della finish line tracciata nuovamente in centro a Cavedine.
I competitors si sono così cimentati in una sfida per i velocisti della bicicletta, in una prestigiosa gara UCI Gran Fondo World Series e, dopo questo primo appuntamento del trittico “leggendario”, domani a partire dalle ore 8.30 tornerà invece in auge il ciclismo d’epoca, con “La Moserissima”, unica ciclostorica del Trentino Alto Adige valevole come tappa del Giro d’Italia d’Epoca. Al via ci saranno numerosi ospiti di prestigio, a cominciare da Beppe Saronni, l’eterno rivale di Francesco Moser, il ciclista italiano più vincente di tutti i tempi. Tutta la famiglia Moser non mancherà a “La Moserissima” loro dedicata, ci saranno infatti Carlo, Ignazio, Francesca, Antonio Moser e Francesco Revolti. Una grande festa lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza ed arrivo in Piazza Duomo a Trento, alla quale parteciperanno anche numerosi ex ciclisti, pronti a stringersi attorno alla famiglia Moser, oltre a Saronni ci saranno infatti anche Renato Laghi, Simone Fraccaro, Palmiro Masciarelli, Filippo Pozzato, Imerio Lucchini, Imerio Massignan, Roberto Poggiali, Claudio Torelli, Luciano Armani e Stefano Giuliani. Tutti in sella dunque, con maglie di lana sotto il sole cocente pronti a domare i cavalli d’acciaio, la terza edizione de “La Moserissima” tra le strade di Trento e dintorni è sempre una non competitiva affascinante che non può mancare nell’agenda dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, ASD Charly Gaul Internazionale ed in quella degli appassionati di ciclismo vintage.
Agenda fittissima d’impegni, poiché in serata ci sarà una gustosa new entry rappresentata dal Tridentum Crit, gara a scatto fisso fra le strade del centro storico trentino ricca di protagonisti, tra i quali Ignazio Moser, al via anche de “La Moserissima” assieme a papà Francesco.
Domenica l’apoteosi ciclistica si concluderà con “La Leggendaria Charly Gaul” alla quale Rai Sport concederà un’ulteriore ora di diretta, a partire dalle ore 9.30.
Per info ed iscrizioni: www.laleggendariacharlygaul.it

Classifica maschile
1 Donei Tommaso Bren Team Trento Asd 00:36:23; 2 Speybrouck Filip Team De Rosa Santini 00:36:38; 3 Cassini Grégory Gmc38-Ef 00:36:47; 4 Chiesa Luca Asd Team Raschiani 00:36:56; 5 Trevisan Marco Highroad Team 00:37:11; 6 Sanetti Bruno Gs Vigili Del Fuoco Viterbo 00:37:44; 7 Garziera Alessandro Keteam 00:37:48; 8 Linardi Tarcisio Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 00:37:53; 9 Schena Daniele Us Bormiese 00:38:02; 10 Menini Christophe Gmc 38 00:38:06

Classifica femminile
1 Skarabela Carola Team Alé Germany 00:43:33; 2 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 00:43:37; 3 Brachtendorf Kerstin 00:43:42; 4 Prati Maria Cristina Team Del Capitano A.S.D. 00:43:59; 5 Gulic Teja Team Eppinger 00:44:35; 6 Dossi Marcellina Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 00:45:57; 7 Selan Dunja Individuale 00:46:18; 8 Lydia Brookers 00:47:24; 9 Serena Eva 333 Triathlon A.S.D. 00:48:06; 10 Rigon Elisa Asd Roma Ciclismo 00:49:24

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

BEPPE SARONNI TORNA IN SELLA CON MOSER!

Sabato alle ore 8.30 a Trento partenza della terza “La Moserissima”
Beppe Saronni, eterno rivale di Francesco Moser, al via della ciclostorica
In serata dalle ore 20 tutti in centro storico a Trento per la new entry del Tridentum Crit
Fino a domenica Expo de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”

“La Moserissima” andrà in scena sabato 8 luglio a Trento con partenza alle ore 8.30 nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series 2017”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
Una ciclostorica sempre ricca di fascino ed entusiasmo da parte di tutti i cicloamatori vintage e di tanti campioni che hanno fatto la storia delle due ruote, i quali si cimenteranno lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza ed arrivo in Piazza Duomo a Trento, e le Cantine Moser, Cavit e il bicigrill di Faedo adibiti a meritate pause pronte a dissetare e rifocillare.
E pensare che, incredibile ma vero, alla terza edizione dell’evento firmato da Francesco Moser e dall’organizzazione trentina ci sarà proprio quel Beppe Saronni che, fino a qualche decennio fa, sarebbe stato impensabile vedere fianco a fianco con Moser in un qualsiasi evento, vista l’accesa rivalità negli occhi dei due. Il dualismo fra Moser e Saronni fu un ‘toccasana’ per il ciclismo degli anni ’70-’80, una rivalità che non si vedeva dai tempi di Coppi e Bartali. Entrambi dotati di classe sopraffina, non mollavano un centimetro, sia quando bisognava essere gregari di sé stessi sia quando si poteva essere più ‘boriosi’, i due erano capaci di vincere su ogni manto di gara, dalle tappe alle gare in linea, ed in qualsiasi momento della stagione. La sfida è rimasta viva per un decennio circa, regalando agli appassionati e ai giornalisti “materiale su cui scrivere”. La battaglia sportiva si protrae anche fra i tifosi, Moser è un fenomenale passista e cronoman nato per correre ed aiutato da una famiglia di ciclisti, con Enzo, Aldo e Diego Moser, tre dei suoi numerosi fratelli, tutti professionisti. In gruppo lo chiamano “Sceriffo” perché detta legge e governa le corse con maestria, divenuto celebre anche per aver strappato il record dell’ora che da dodici anni apparteneva al “cannibale” Eddy Merckx. Uomo da classiche, Moser ha fatto della Parigi-Roubaix il simbolo della sua eccezionale qualità: tre vittorie consecutive nel’78, ’79, ’80, due secondi posti (’74 e ’76) e due terzi (’81 e ’83). Giuseppe Saronni nasce invece a Novara il 22 settembre 1957, ma anche lui come Moser viene da una famiglia di ciclisti. I fratelli Alberto e Antonio svolgono attività agonistica, Antonio è pluricampione italiano di ciclocross. All’esordio in una classica del Nord, la Freccia Vallone, arriva secondo alle spalle di Francesco Moser, dando inizio ad una rivalità che si protrarrà nel tempo. Nel 1979 inizia un ciclo di vittorie che durerà fino al 1983 e che porterà Saronni all’apice della propria carriera. In totale per Saronni saranno 194 vittorie fra cui 85 frazioni di corse a tappe (24 al Giro) e 49 circuiti, un atleta di assoluto valore. 273 in totale per Moser, che pur non essendo mai stato un amante del Giro d’Italia riuscì ad aggiudicarselo nel 1984 (67.a edizione), ottenendo la maglia rosa nell’ultima e spettacolare cronometro al cospetto dell’Arena di Verona.
L’anno precedente il Giro andò invece proprio a Giuseppe Saronni, confermatosi arrembante in salita e a cronometro. I due si “arresero” solamente al talento innato del bretone Bernard Hinault, ma la rivalità fra Saronni e Moser rimarrà negli annali: «È vero: avevo la capacità di mandare in bestia Francesco. Non so dire perché, so soltanto che mi riusciva bene… Fatte le debite proporzioni, per l’interesse che suscitava la nostra rivalità è stata l’ultima ad avvicinarsi a quella tra Coppi e Bartali».
La giornata trentina proseguirà poi in serata con il Tridentum Crit a partire dalle ore 20, assieme agli atleti dello scatto fisso che regaleranno attimi di pathos senza freni… ricordando che da domani a domenica gli appassionati di ciclismo potranno gustarsi per tutta la giornata l’Expo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series 2017” in Piazza Fiera, ricco di prodotti di aziende e di organizzazioni no profit.
Per info ed iscrizioni: www.laleggendariacharlygaul.it

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

BEPPE SARONNI TORNA IN SELLA CON MOSER!

Sabato alle ore 8.30 a Trento partenza della terza “La Moserissima”
Beppe Saronni, eterno rivale di Francesco Moser, al via della ciclostorica
In serata dalle ore 20 tutti in centro storico a Trento per la new entry del Tridentum Crit
Fino a domenica Expo de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”

“La Moserissima” andrà in scena sabato 8 luglio a Trento con partenza alle ore 8.30 nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series 2017”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
Una ciclostorica sempre ricca di fascino ed entusiasmo da parte di tutti i cicloamatori vintage e di tanti campioni che hanno fatto la storia delle due ruote, i quali si cimenteranno lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza ed arrivo in Piazza Duomo a Trento, e le Cantine Moser, Cavit e il bicigrill di Faedo adibiti a meritate pause pronte a dissetare e rifocillare.
E pensare che, incredibile ma vero, alla terza edizione dell’evento firmato da Francesco Moser e dall’organizzazione trentina ci sarà proprio quel Beppe Saronni che, fino a qualche decennio fa, sarebbe stato impensabile vedere fianco a fianco con Moser in un qualsiasi evento, vista l’accesa rivalità negli occhi dei due. Il dualismo fra Moser e Saronni fu un ‘toccasana’ per il ciclismo degli anni ’70-’80, una rivalità che non si vedeva dai tempi di Coppi e Bartali. Entrambi dotati di classe sopraffina, non mollavano un centimetro, sia quando bisognava essere gregari di sé stessi sia quando si poteva essere più ‘boriosi’, i due erano capaci di vincere su ogni manto di gara, dalle tappe alle gare in linea, ed in qualsiasi momento della stagione. La sfida è rimasta viva per un decennio circa, regalando agli appassionati e ai giornalisti “materiale su cui scrivere”. La battaglia sportiva si protrae anche fra i tifosi, Moser è un fenomenale passista e cronoman nato per correre ed aiutato da una famiglia di ciclisti, con Enzo, Aldo e Diego Moser, tre dei suoi numerosi fratelli, tutti professionisti. In gruppo lo chiamano “Sceriffo” perché detta legge e governa le corse con maestria, divenuto celebre anche per aver strappato il record dell’ora che da dodici anni apparteneva al “cannibale” Eddy Merckx. Uomo da classiche, Moser ha fatto della Parigi-Roubaix il simbolo della sua eccezionale qualità: tre vittorie consecutive nel’78, ’79, ’80, due secondi posti (’74 e ’76) e due terzi (’81 e ’83). Giuseppe Saronni nasce invece a Novara il 22 settembre 1957, ma anche lui come Moser viene da una famiglia di ciclisti. I fratelli Alberto e Antonio svolgono attività agonistica, Antonio è pluricampione italiano di ciclocross. All’esordio in una classica del Nord, la Freccia Vallone, arriva secondo alle spalle di Francesco Moser, dando inizio ad una rivalità che si protrarrà nel tempo. Nel 1979 inizia un ciclo di vittorie che durerà fino al 1983 e che porterà Saronni all’apice della propria carriera. In totale per Saronni saranno 194 vittorie fra cui 85 frazioni di corse a tappe (24 al Giro) e 49 circuiti, un atleta di assoluto valore. 273 in totale per Moser, che pur non essendo mai stato un amante del Giro d’Italia riuscì ad aggiudicarselo nel 1984 (67.a edizione), ottenendo la maglia rosa nell’ultima e spettacolare cronometro al cospetto dell’Arena di Verona.
L’anno precedente il Giro andò invece proprio a Giuseppe Saronni, confermatosi arrembante in salita e a cronometro. I due si “arresero” solamente al talento innato del bretone Bernard Hinault, ma la rivalità fra Saronni e Moser rimarrà negli annali: «È vero: avevo la capacità di mandare in bestia Francesco. Non so dire perché, so soltanto che mi riusciva bene… Fatte le debite proporzioni, per l’interesse che suscitava la nostra rivalità è stata l’ultima ad avvicinarsi a quella tra Coppi e Bartali».
La giornata trentina proseguirà poi in serata con il Tridentum Crit a partire dalle ore 20, assieme agli atleti dello scatto fisso che regaleranno attimi di pathos senza freni… ricordando che da domani a domenica gli appassionati di ciclismo potranno gustarsi per tutta la giornata l’Expo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series 2017” in Piazza Fiera, ricco di prodotti di aziende e di organizzazioni no profit.
Per info ed iscrizioni: www.laleggendariacharlygaul.it

AL MUSE TALK SHOW “200 ANNI E NON SENTIRLI”

AL MUSE TALK SHOW “200 ANNI E NON SENTIRLI”

EX CAMPIONI ED ESPERTI RACCONTANO LA BICICLETTA

12ᵃ “La Leggendaria Charly Gaul” da venerdì a domenica
Oggi a Trento mostra sui 200 anni della bicicletta assieme a numerosi ospiti
Sono intervenuti Aldo e Francesco Moser, Gilberto Simoni, Davide Brancalion, Tiziano Uez, Carola Gentilini,
Alessandro Andreatta, Dario Broccardo, Lino Giacomoni, Roberto Bonmassari e Pietro Gottardi

Oggi, al MUSE di Trento, si è tenuto un talk show intitolato “200 anni e non sentirli”, all’interno del quale sono intervenuti Aldo e Francesco Moser e Gilberto Simoni, Tiziano Uez, assessore con delega per le materie dello sport e della semplificazione, Carola Gentilini, direttrice del Museo del Ghisallo di Magreglio, Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, Dario Broccardo, presidente del Comitato Regionale Trentino Federciclismo, Lino Giacomoni, comandante della Polizia Locale di Trento, e Roberto Bonmassari, direttore del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Trento. L’evento, promosso dal Comune di Trento – Servizio Sport, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e MUSE – Museo delle Scienze di Trento in collaborazione con il Museo del Ghisallo di Magreglio e Veteran Car Team di Bolzano, è stato condotto dal giornalista sportivo Pietro Gottardi: “Siamo qui per festeggiare un evergreen, come una di quelle belle signore che non invecchiano mai”. Tiziano Uez ha aperto la serie di interventi in una conferenza dal folto seguito: “Vivere nella nostra provincia, terra che ha dato i natali a campioni del mondo e plurimedagliati nel ciclismo come i fratelli Moser e Fondriest, a Daniel Oss e a tantissimi campioni del passato e del presente, e non ricordare l’anniversario dei 200 anni della bicicletta, sarebbe parso veramente assurdo. Per non parlare dei prossimi prestigiosi eventi che si terranno in Trentino, come “La Leggendaria Charly Gaul”, insomma, nella nostra provincia c’è ogni ingrediente per ricordare questo storico velocipede”.
Carola Gentilini è direttrice del Museo del Ghisallo ma è anche una trentina DOC (di Lavis): “Un vero piacere per me rientrare in regione. Il nostro museo del ciclismo è stato inaugurato nel 2006 e voluto fortemente da Fiorenzo Magni. Il Ghisallo è un punto di riferimento per tutti gli appassionati, nonché uno dei luoghi di passaggio del Giro di Lombardia. La fama di questo luogo è cresciuta negli anni, con l’obiettivo di regalare ai ciclisti una casa per il ciclismo, per tutti e alla portata di tutti. All’interno sono conservati moltissimi cimeli, tra i quali la più alta collezione di ‘maglie rosa’, dalla più antica nel 1939. Tra di esse vi è anche quella di Francesco Moser”. Aldo Moser ha vissuto l’evoluzione dello storico mezzo: “La fatica è rimasta sempre quella, bisogna sempre pedalare”. Dario Broccardo ha colto al balzo l’occasione per parlare del comitato trentino: “Da cinque anni sono presidente del comitato e i risultati che i nostri atleti hanno raggiunto sono frutto del lavoro dei miei predecessori. L’Italia è un punto di riferimento per il ciclismo nel mondo, a partire dai grandi telaisti, un paese all’avanguardia sotto ogni punto di vista per quanto riguarda il ciclismo. Nel momento in cui quest’ultimo ha ‘subito’ la globalizzazione i nostri campioni gareggiano in squadre straniere. Per quanto riguarda la nostra regione siamo orgogliosi di poter avere i migliori atleti d’Italia”.
Elda Verones è l’anima della tre-giorni che i corridori vivranno a Trento e dintorni questo fine settimana: “Crediamo nella valorizzazione della storia e degli strumenti per una vacanza in bicicletta. Noi come APT abbiamo voluto valorizzare la storia intitolando a Charly Gaul la mitica salita del Bondone. Una giornata speciale con lo stesso lussemburghese presente, dalla quale nacque ‘La Leggendaria Charly Gaul’ cui sono seguiti altri eventi come “La Moserissima” e la sfida a cronometro. Alla prima edizione erano pochi ciclisti, mentre quest’anno saranno più di 2500, un anno record dal punto di vista delle iscrizioni con più di 42 nazioni e moltissimi stranieri. Grazie anche a chi ci ha aiutato a creare i percorsi, come Silvano Janes e Gilberto Simoni”. E Simoni ha ribattuto: “L’agonismo e l’andare in bicicletta per piacere sono due mondi differenti, tornando indietro col pensiero non so proprio come feci a fare tutto: sei sempre appeso ad un filo, sei sempre in gara quando non lo sei. La bicicletta è uno stile di vita e ti permette di abbracciare la storia, un mezzo che in 200 anni non è cambiato poi molto ma che ha bisogno di attenzioni e cure”.
Da Simoni a Francesco Moser, leggenda trentina nonché ancor oggi ciclista italiano più vittorioso di sempre: “La bici per me ha avuto invece una grande evoluzione, quelle di una volta non assomigliano per nulla a quelle d’oggi, le ‘parti che girano’ della bicicletta sono le più importanti e negli anni sono cambiate parecchio. L’innovazione dei freni a disco è molto importante in mountain bike e dovrebbe essere utilizzata anche sulle bici da strada, ma il problema della bici è che non si possono utilizzare certi pesi. È comunque un mezzo che tutti possono usare con un minimo di allenamento, la bici ha cambiato il mondo da quando è nata”.
Dal punto di vista medico Roberto Bonmassari ha parlato di come la bicicletta può influenzare un cuore sano ed uno non sano: “Il ciclismo professionistico spinge ad attività estreme, altri sport lo fanno ma il ciclismo è davvero l’emblema della vita: sudore e sforzo per raggiungere degli obiettivi. Questo ha delle ripercussioni sull’apparato cardiocircolatorio, gli sportivi devono fare una valutazione accurata prima di iniziare l’attività. Parlare di cuore non sano significa invece parlare di cardiopatie, malattie che non riusciamo a governare. La bicicletta in questo ambito si colloca con un’immagine principesca, ideale per l’apparato cardiovascolare ed un mezzo che previene le malattie”.
Il sindaco Andreatta ha invece raccontato le soluzione che le istituzioni stanno cercando di trovare per ottenere ancor più piste ciclabili: “Da questo punto di vista siamo coperti ma stiamo anche cercando di fare di più, per il Bus de Vela un progetto esiste, è complicato ma ci stiamo provando. Il trend della bicicletta è in continua crescita ed anche nel panorama nazionale stanno cavalcando questo aspetto. Il turismo ciclistico è secondo solamente a quello culturale ed enogastronomico”.
Dopo alcuni dati sulle biciclette l’intervento conclusivo è spettato all’organizzatore della mostra Davide Brancalion: “Alla mostra vedremo un esemplare che pesava 40 kg, dopo circa 25 anni hanno capito che il pedale sarebbe stato meglio metterlo sotto la sella, insomma sarà un’esposizione molto interessante nella quale abbiamo inserito una storia delle biciclette militari, di legno, del cambio, velocipedi di tutti i tipi, penso che i campioni qui presenti ne andranno orgogliosi”.
Il taglio ufficiale del nastro ha chiuso il talk show, ed ora non resta che concentrarci sugli oramai prossimi eventi targati APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
Gli appuntamenti sportivi de “La Leggendaria Charly Gaul” partiranno già da venerdì con la cronometro in Valle dei Laghi, e si concluderanno domenica con la dodicesima edizione.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

TRIDENTUM CRIT ALL’ARREMBAGGIO

TRIDENTUM CRIT ALL’ARREMBAGGIO

“Tra le fantastiche vie del centro storico di Trento assaporando la storicità de ‘La Moserissima’ e anticipando la gloriosa ‘La Leggendaria Charly Gaul’, è con entusiasmo che vi invitiamo alla prima edizione della gara di scatto fisso”. La novità assoluta della serie di eventi dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale andrà in scena sabato sera, con il Tridentum Crit.
Una quarantina di atleti uomini e una decina di donne si ritroveranno alle ore 17 in Piazza Duomo per partire alle ore 20 ed affrontare un’avvincente sfida di 20 minuti + 1 giro (donne), e alle ore 21 per un contest della durata di 30 minuti + 1 giro (uomini), prima di celebrare chi compete senza l’uso dei freni nel corso delle premiazioni conclusive. Tanti campioni ai nastri di partenza della gara trentina, a cominciare da Ignazio Moser, il quale riceverà il ‘passaggio di consegne’ da papà Francesco, fresco di terza edizione de “La Moserissima”, ciclostorica nata per celebrare il decennale de “La Leggendaria Charly Gaul”. Ignazio Moser è figlio d’arte ma anche colui il quale detiene le più alte possibilità di vittoria sulle strade di casa in sella al team Cinelli Chrome. Martino Poccianti del team Cykeln Firenze di recente si è invece aggiudicato il titolo di campione del mondo, mentre Aldo Ilesic del team Specialized è uno dei cinque competitor più forti al mondo.
Da un atleta croato ad un corridore nostrano, Francesco Martucci del team Supernova, pioniere che ha portato questa spettacolare disciplina in Italia. Emanuele Poli, sempre del team Supernova, è giunto secondo nella gara di Milano del Red Hook Criterium dello scorso ottobre, e a Trento punterà al bersaglio grosso. Ivan Ravaioli è stato campione del Red Hook Criterium nel 2015, nonché unico italiano ad aver vinto a New York, Barcellona e ad essersi aggiudicato la classifica finale del challenge principe in tutto il mondo in materia di biciclette fixed. Ultimo ma non ultimo tra i maschi, Alessandro Mariani del team IRD Modena, ex professionista e plurimedagliato in tutte le sfide in Francia, Italia e Spagna.
Tra le atlete si distinguono la campionessa del mondo in carica Jasmine Dotti, del team IRD Modena come Mariani, Paola Panzeri del team Cinelli Chrome e Stefania Baldi, anch’ella pioniera al femminile e pluricampionessa anche all’estero.
Il Tridentum Crit sarà il primo evento assoluto di questo tipo in Trentino-Alto Adige, raccontato dal principale responsabile, Enrico Biganzoli, compagno di squadra di Ignazio Moser: “Lo scatto fisso è una nuova disciplina che abbina novità a storicità del ciclismo. Vi aspettiamo tutti alle ore 20 in Piazza Duomo, con varie sfide in cui gli atleti si daranno battaglia con bici senza freni. Un’occasione unica per mostrare le proprie abilità in uno spettacolo autentico. Ignazio sarà uno dei favoriti ed il pavè dimostrerà ancor di più come si corre con lo scatto fisso”.
Da un Moser all’altro, e Francesco, ciclista italiano più vincente di sempre, si prepara a salire nuovamente in sella per la sua “La Moserissima”, quest’anno lungo ben due spettacolari percorsi, all’insegna del ciclismo d’epoca. Una sfida non competitiva che tuttavia metterà alla prova i corridori, partendo alle ore 8.30 da Piazza Duomo ed arrivandovi dopo aver affrontato percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, ristorandosi lautamente alle Cantine Moser, Cavit e bicigrill Faedo (percorso lungo). Pedalate importanti anche per “digerire” la gustosa cena della serata precedente, la “Cena rustica a casa di Checco”, aperta a tutti coloro i quali volessero degustare le specialità trentine e stare ad ascoltare alcuni aneddoti direttamente dalla bocca dello “Sceriffo”.
Per info e prenotazioni sulla cena a pagamento contattare direttamente APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi 0461.216000 – info@discovertrento.it.
Per info ed iscrizioni: www.lamoserissima.it

“LA MOSERISSIMA” È PIÙ CHE MAI “EROICA”

“LA MOSERISSIMA” È PIÙ CHE MAI “EROICA”

TORNA IN AUGE IL CICLISMO DEGLI ANNI D’ORO

3.a edizione de “La Moserissima” l’8 luglio a Trento
Organizzazione di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale
“L’Eroica” esempio per tutti ed evento per eccellenza fra le ciclostoriche
Quota convenzionata per gli iscritti al Ciclo Club Eroica

Pochi giorni fa è stato il compleanno di Francesco Moser (66 anni – auguri “Sceriffo”!) e, per l’occasione, il corridore trentino nonché ciclista italiano più vincente di tutti i tempi con 273 vittorie, ha deciso di festeggiare la propria ricorrenza personale parlando del suo evento più caro: “La Moserissima”, di scena l’8 luglio a Trento con la terza edizione nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
“La ciclostorica è stata creata – sottolinea la direttrice Elda Verones – per poter festeggiare il decennale de ‘La Leggendaria Charly Gaul’, una manifestazione legata alla storia, un evento vintage dedicato alla famiglia Moser e realizzato con la loro collaborazione, del Giro d’Italia d’Epoca e de L’Eroica”. Già, l’Eroica, a “La Moserissima” sarà presente con le due figure di maggior rilievo: il fondatore Giancarlo Brocci e l’icona più nota, ovvero Luciano Berruti, con la sua celebre Peugeot 1907.
Essa che è ormai il riferimento mondiale per ogni altra ciclostorica, trovò a suo tempo in Francesco Moser uno dei primi estimatori e partecipanti, in grado di comprendere da subito l’impatto che avrebbe avuto la riscoperta della strada bianca anche nella sua versione per i professionisti. A testimoniare il nuovo rapporto col mondo di Eroica, a “La Moserissima” i membri del suo Ciclo Club potranno iscriversi ad una quota convenzionata. E pensare che Francesco Moser ha cominciato a dedicarsi al ciclismo solo a 18 anni, quando visse un periodo dilettantistico nel team della Bottegone, passando successivamente al professionismo nel 1973. In due anni appena si laurea campione italiano a Pescara, ed ha 24 anni quando si presenta al Tour de France del 1975, indossando la maglia gialla per sette giorni e mettendo in seria difficoltà il “cannibale” Eddy Merckx, divenendo già un idolo delle folle transalpine assiepate lungo i lati della pista. Nel 1976 partecipa ai Mondiali di Ostuni conquistando la medaglia d’oro nella gara ad inseguimento su pista, mentre l’anno seguente, in Venezuela, la maglia iridata di campione del mondo è sua e con essa nel 1978 trionferà ben 39 volte. Nel 1984 a Città del Messico batte il record dell’ora frantumando il primato precedente nientemeno che di Eddy Merckx, fino a quel momento imbattuto da dodici anni.
Per Francesco Moser “La Moserissima” è uno dei fiori all’occhiello della tre-giorni trentina, e quest’anno la competizione avrà non uno ma ben due percorsi: “Siamo giunti alla terza edizione introducendo un percorso più lungo (perché ci sono ciclisti che… se non fanno fatica non sono contenti), interessando l’argine del fiume Adige fino a Salorno. Nessuna regione in quanto a piste ciclabili è come il Trentino. La gara non è competitiva e all’Istituto Agrario ci sarà una salita avvincente, scendendo poi verso Lavis. Appuntamento per venerdì sera per la cena (a casa Moser – aperta a tutti su prenotazione) e sabato per la pedalata”.
I precetti ciclistici proposti da “L’Eroica” e da “La Moserissima” vanno di pari passo, e seppur sembrino retrò, sono assai più moderni di quanto si pensi.
Info: www.lamoserissima.it e eroica.it