Tag: lombardia

GF DON GUANELLA CELEBRA IL TERRITORIO

GF DON GUANELLA CELEBRA IL TERRITORIO

ISCRIZIONI IN LOCO SABATO E DOMENICA

Domenica 8 ottobre Granfondo Don Guanella a Lecco
Granfondo “letteraria” animata dai luoghi de “I Promessi Sposi”
Zanardi, Evans, Chiappucci, Baronchelli, Bugno, Nizzolo, Bruseghin, Perini, Petilli e Rossi al via
Iscrizioni a 50 euro sabato 7 e domenica 8 ottobre in loco, partecipare per fare del bene

Il percorso della Granfondo Don Guanella di domenica prossima 8 ottobre è un inno alla bellezza del territorio lecchese, ricordando sempre che i pedalatori potranno completare la propria cavalcata ciclistica di 102.6 km al fianco di personalità quali Cadel Evans, Claudio Chiappucci, Alex Zanardi, Gianbattista Baronchelli, Gianni Bugno, Giancarlo Perini, Marzio Bruseghin, Simone Petilli, Giacomo Nizzolo ed Antonio Rossi.
Il percorso della Granfondo Don Guanella partirà da Piazza Garibaldi sul Lungolario Isonzo a Lecco. I contenders – che con la loro partecipazione aiuteranno a raccogliere fondi per la sala-ristorante dell’Agribike Cascina Don Guanella – transiteranno in successione per Abbadia Lariana, ove scroscia la cascata Cenghen a 600 metri sul livello del mare, Mandello del Lario, dal quale svetta la “Torre del Barbarossa”, fortificazione di origine medievale che diede ospitalità all’imperatore germanico Federico I nel 1158, Lierna, attraversata dal “sentiero del Viandante”, Fiumelatte, la cui grotta alla sorgente e l’ambiente suggestivo hanno favorito la nascita di alcune leggende: “È il Fiumelaccio, il quale cade da alto più che braccia 100 dalla vena donde nasce, a piombo sul lago, con inistimabile strepitio e romore” – disse Leonardo da Vinci. Gli sfidanti proseguiranno poi per Varenna, distrutta dai comaschi nel 1126, ed ancora oggi si celebra l’esodo dei comacini e l’accoglienza dei varennesi, con il lago illuminato da lumini galleggianti sulle acque, a ricordo della anime vaganti in fuga dalle proprie case in fiamme. Vellano, Vendrogno, Taceno, Cortenova, Primaluna le mete successive, prima di direzionarsi verso Introbio, citato nel libro “Italian Alps” del 1875 scritto dal narratore britannico Douglas William Freshfield. Pasturo è stato citato ne “I Promessi Sposi” del Manzoni in quanto paese di origine di Agnese madre di Lucia Mondella. Il paesino di Ballabio è collocato all’imbocco della Valsassina ed è ottimo come base per escursioni alle location limitrofe Pian delle Betulle, Pian dei Resinelli, Grigne, Monte Due Mani e gli impianti sciistici di Bobbio. Lecco non ha invece bisogno di presentazioni e farà da ponte verso Galbiate, celebre per essere la residenza di Adriano Celentano, e ancora Pescate, Ello e Colle Brianza, eccezionale meta atletica per gli appassionati di ciclismo, i quali trovano nel monte Crocione (895 m s.l.m.) una sfida ideale con la quale cimentarsi. E via alla volta di Santa Maria Hoè, La Valletta Brianza come la capitale maltese, Castello di Brianza, Dolzago, Oggiono, luogo di nascita dell’ex calciatore clivense Lorenzo D’Anna, nuovamente Ello, Sala al Barro, Civate, Valmadrera, prima che Via Promessi Sposi conduca dolcemente in Piazza Rosè, a ridosso della Cascina don Guanella emblema della manifestazione.
Il comitato organizzatore tiene a precisare che dal passaggio del primo concorrente (sulla media dei 35 km/h) la strada sarà chiusa al traffico per almeno 30 minuti, mentre su Lecco, in considerazione che la gara scende dalla Valsassina, la chiusura sarà di 60 minuti (dalle 10 alle 11).
Sabato 7 ottobre apertura dell’area Expo a partire dalle ore 9 in Piazza Garibaldi a Lecco, verifica tessere e consegna pacchi gara dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14.30 alle 19.30.
Domenica lo start della competizione che porterà aiuto ai giovani della Cascina sarà dato alle ore 8.30, con apertura griglie dalle ore 7.30 e verifica tessere e consegna dei pacchi gara dalle 6.30 alle 8. Infine la giornata si completerà con le celebrazioni finali, il pasta party e la messa di don Agostino Frasson prevista per le ore 15 circa.
Per info ed iscrizioni in loco a 50 euro sabato 7 e domenica 8 ottobre: www.granfondodonguanella.it

MAGLIA “FIRMATA” DAI CAMPIONI ALLA GRANFONDO

MAGLIA “FIRMATA” DAI CAMPIONI ALLA GRANFONDO

RACCOLTA FONDI PER LA CASCINA DON GUANELLA

L’8 ottobre Granfondo Don Guanella a Lecco
Pedalate di 115 km e dislivello di 2050 metri a “sostegno” della Cascina Don Guanella
Al via Zanardi, Evans, Chiappucci, Baronchelli, Bugno, Nizzolo, Bruseghin, Perini e Rossi
A disposizione una maglia da acquistare con le firme dei campioni

Cadel Evans, Claudio Chiappucci, Alex Zanardi, Gianbattista Baronchelli, Gianni Bugno, Giancarlo Perini, Marzio Bruseghin, Giacomo Nizzolo, Antonio Rossi, basterebbe solo citare questi nomi per descrivere cosa gli appassionati di ciclismo dovranno aspettarsi alla Granfondo Don Guanella dell’8 ottobre a Lecco, una grande festa a cui sono tutti invitati, saldando l’iscrizione di 40 euro entro il 4 ottobre oppure di 50 euro in loco nel giorno della gara o nel precedente.
Le pedalate di 115 km e 2050 metri di dislivello e persino i grandi campioni passano in secondo piano, l’intento è benefico e per questo la manifestazione non aspetta altro che il maggior sostegno possibile. L’annata ciclistica del GS Alpi volge al termine, e Vittorio Mevio ha pensato bene di regalare la penultima gara dell’ampio bouquet 2017 alla volta del finanziamento della sala-ristorante dell’Agribike Cascina Don Guanella, mentre l’ultima sarà dedicata interamente al parterre “rosa” (Laigueglia in Rosa), proprio nella località dove la stagione del GS Alpi era partita, Laigueglia (SV).
Ma la Granfondo guanelliana oltre a coinvolgere tanti campioni proporrà anche un percorso scenografico, con partenza sul Lungolario Isonzo fra le rive del lago di Como, con la solita commistione che Vittorio Mevio ama, quella tra mare e montagna, contest ove non mancano mai erte incandescenti e panorami mozzafiato, fatiche sui pedali sempre ripagate da una straordinaria organizzazione “satellitare” e da un fornito e succulento ristoro finale.
La Cascina Don Guanella è un progetto di agricoltura sociale per creare un nuovo spazio educativo dedicato ai minori accolti in comunità. I ragazzi in difficoltà provengono da situazioni difficili, in cui hanno sperimentato fallimenti o traumi; per questo nel 2013 Casa Don Guanella grazie all’aiuto di alcune onlus ha acquistato un terreno agricolo di 15 ettari con una cascina di 900 mq da ristrutturare, potendo sfruttare il terreno e il bosco e coinvolgendo così i ragazzi in numerose attività agricole e di socializzazione. Qui dunque si producono, lavorano e commercializzano prodotti agricoli quali ortaggi, piccoli frutti, vino, semilavorati (miele, uova, formaggi), ed anche servizi di piccola ristorazione. Tanti anche i volontari che si occupano di aiutare i ragazzi in difficoltà, potendo così sperimentare attività educative sotto la guida di un’équipe di supporto.
Ė inoltre possibile acquistare la divisa ufficiale della Granfondo Don Guanella Città di Lecco semplicemente contattando la pagina Facebook “Cascina Don Guanella”, arricchita dagli autografi dei grandi campioni tra i quali Cadel Evans, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Alex Zanardi, Antonio Rossi e Marzio Bruseghin.
Per info ed iscrizioni: www.granfondodonguanella.it

UN MESE ALLA GRANFONDO DON GUANELLA

UN MESE ALLA GRANFONDO DON GUANELLA

SULLE ORME DE “I PROMESSI SPOSI”

Granfondo Don Guanella l’8 ottobre a Lecco
Percorso di 115 km e dislivello di 2050 metri
Al via Zanardi, Evans, Chiappucci, Baronchelli, Bugno, Nizzolo, Bruseghin, Perini e Rossi
Partenza ed arrivo sul Lungolario Isonzo

Il percorso della Granfondo Don Guanella dell’8 ottobre a Lecco è stato modificato per “cause di forza maggiore”, ma non per questo esso sarà meno avvincente ed interessante, soprattutto per lo scopo che il GS Alpi ed i campioni dello sport si sono prefissati: fare del bene aiutando il prossimo. L’evento ciclistico infatti sarà l’occasione per raccogliere fondi a favore del completamento della Cascina Don Guanella.
Dalla partenza sullo spettacolare Lungolario Isonzo i pedalatori eseguiranno una soave pedalata come se guidati dalle note del Maestro Ennio Morricone, passando per Abbadia Lariana: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera…” diceva Alessandro Manzoni, alla volta di punti “incandescenti” per una pedalata ciclistica, quali Mandello del Lario e Lierna con le sue riva bianca e riva nera, fra piccoli porti di pescatori e battaglie navali di un tempo, o il sentiero del viandante, nomi che incuriosiscono e spingono ad una visita. Per non parlare di Fiumelatte, il cui ambiente suggestivo ha favorito la nascita di alcune leggende. E ancora uno dietro l’altro Varenna, Bellano, Vendrogno, Taceno, Parlasco, prima di rinnestarsi a Bellano e procedere nuovamente per Perledo, Parlasco e Taceno. A Cortenova saremo nel cuore della provincia lecchese, la quale forma, assieme ad Introbio, Taceno, Cortenova e Parlasco, la Comunità della Madonna della Neve.
A Lecco Manzoni ambientò il romanzo de “I Promessi Sposi”, e la città propone un interessante itinerario storico-letterario sulle tracce che furono d’ispirazione al celebre narratore milanese. Terreni di grande interesse storico dunque, come Malgrate, che alla fine del XIX secolo registrò una tale vivacità artistica da vedersi garantita l’appellativo di “Venezia del Lario”.
A Valmadrera i cicloamatori accompagnati da stelle dello sport del calibro di Zanardi, Evans, Chiappucci, Baronchelli, Bugno, Nizzolo, Bruseghin, Perini e Antonio Rossi percorreranno Via Promessi Sposi, prima di dirigersi a Civate le cui più antiche tracce di vita umana risalgono all’età del rame, e via di seguito verso Sala al Barro, Oggiono, Dolzago, Castello di Brianza, Barzago, di nuovo Castello di Brianza, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Colle Brianza, la cui montagna ove svetta il monte Crocione è meta ideale per gli appassionati di ciclismo, fra pendenze del 10% con punte del 20%, riservate anche ai patiti delle ruote grasse, tracciati spesso inseriti nel percorso del Giro di Lombardia.
A Galbiate, lontani dalla vita frenetica di città, risiede invece il “ragazzo della via Gluck” Adriano Celentano, canticchiata dai protagonisti della Granfondo Don Guanella sino all’arrivo nuovamente sul Lungolario Isonzo a Lecco, dopo aver portato a termine 115 km e 2050 metri di dislivello.
Per info ed iscrizioni: www.granfondodonguanella.it

CICLISMO E BENE COMUNE A BRACCETTO

CICLISMO E BENE COMUNE A BRACCETTO

DON AGOSTINO FRASSON RACCONTA LA GF GUANELLA

Granfondo Don Guanella l’8 ottobre a Lecco

Ciclismo e bene comune vanno a braccetto, e la Granfondo Don Guanella dell’8 ottobre a Lecco ne è l’esempio più lampante, lo dimostra il lavoro in sinergia fra il GS Alpi di Vittorio Mevio e Don Agostino Frasson, “volto” della comunità religiosa (e sportiva) lecchese: “Abbiamo avuto modo di collaborare con il GS Alpi in diverse occasioni – afferma Don Agostino -. L’idea di una Granfondo dedicata a Don Guanella è nata così, con loro, quasi per scherzo, quasi per poterci contare, per osservare quante persone hanno potuto incrociarsi e conoscersi, attraverso la passione per il ciclismo declinata verso il bene comune e la comunità in senso ampio, a favore dei nostri giovani. Ebbene, questo ‘scherzo’ ha preso molto presto una forma, ha aggregato nuove persone, nuove risorse, suscitando nuove ed antiche passioni. Abbiamo creato una squadra, un gruppo di lavoro e… eccoci qua, siamo pronti alla sfida!”, conclude soddisfatto.
L’impegno che gravita attorno a questa comunità va riconosciuto ed ammirato: “Casa don Guanella – prosegue il Don – è una comunità educativa dove si accolgono minorenni e giovani “affidati” dai tribunali per svariate ragioni: si tratta a volte di minori stranieri, arrivati in Italia come clandestini e senza figure adulte che si occupino di loro; a volte invece sono ragazzi che hanno commesso reati durante la minore età, e pertanto all’interno del circuito penale-minorile; altre volte sono ragazzi allontanati dalle loro famiglie perché in situazione di pericolo, o di disagio, o di grave difficoltà dei genitori. Per questo Casa don Guanella è soprattutto “una Casa”, dove scoprire il “sapere” ma anche il “sapore” dell’esistenza. Una Casa vera, aperta ed orientata alla vita, dove si pensa al futuro dei ragazzi, alla loro emancipazione. La giornata è scandita dalle attività di ognuno, fuori e dentro la Casa, come avviene nei nuclei familiari più consueti. La nostra è una famiglia piuttosto numerosa, ma ognuno è riconosciuto come soggetto portatore di una propria identità, ognuno è considerato “unico e irripetibile”.
Ad Agostino Frasson piace anche pedalare, e non poco: “Mi è sempre piaciuto fare sport, confrontarmi con la fatica, con la forza di volontà, con il piacere di raggiungere degli obiettivi. Ho scoperto che andare in bicicletta apre a nuovi orizzonti, perché si ha l’opportunità di ammirare le bellezze del creato, della natura, dell’ambiente, ma anche di intrattenere e sviluppare relazioni umane davvero feconde. Credevo che il ciclismo fosse uno sport per “solitari”, invece ho scoperto che è uno sport di squadra, di solidarietà, di partecipazione. Dall’esperienza sportiva del ciclismo ho ricevuto molto: ho imparato a conoscere meglio chi sono, i miei limiti e i miei bisogni; ho conosciuto meglio altre persone, ho condiviso momenti indimenticabili che vanno ben oltre il gesto sportivo, ricchi di solidarietà e condivisione. Ho potuto anche osservare che le stesse motivazioni sembrano contagiare anche alcuni dei ragazzi che stiamo accompagnando, e allora non mi resta che assecondare la loro passione per la bicicletta”.
La Granfondo Don Guanella ha per forza di cose diversi traguardi da raggiungere, vista la “portata” dell’evento: “L’obiettivo è quello di organizzare un evento sportivo di notevole rilevanza: bello sotto il profilo del contesto ambientale; impegnativo sotto il profilo sportivo; efficiente dal punto di vista organizzativo; capace di suscitare interesse verso Cascina don Guanella, il nostro progetto sociale. Vogliamo rivolgerci agli sportivi, ma anche alla città, al territorio, per raccontare quello che stiamo realizzando perché vogliamo che il nostro progetto sia davvero un bene comune, tangibile e concreto. La nostra manifestazione sarà una festa, perché vogliamo condividere con la città l’entusiasmo che abbiamo nel cuore”.
Il legame fra manifestazioni sportive e beneficenza pare sia imprescindibile al giorno d’oggi: “Crediamo in un sistema di welfare che sappia rimboccarsi le maniche fino a diventare auto sostenibile, quale antidoto principale al ritiro dello stato sociale dettato da ragioni di bilancio, ma anche dall’idea di un welfare state onnipresente e spesso incapace di mettere a frutto le motivazioni e le risorse dei cittadini. In fondo entrambe le tendenze non sono che una faccia della stessa moneta. Per questo motivo cerchiamo di portare avanti il nostro progetto coinvolgendo decine e decine di volontari, centinaia di famiglie e di imprese, di sostenitori. Pensiamo che il bene comune si costruisca insieme, ma non attraverso convegni e dibattiti fatti a casa propria, piuttosto andando a cercare le persone, le famiglie, i gruppi sociali nei loro contesti, nelle loro attività. Le manifestazioni sportive non sono solo un luogo di ritrovo, sono momenti comuni, dove i soggetti sono ancora parte attiva e partecipe. In questo senso il legame tra sport e solidarietà ci sembra ancora tutto da esplorare, e noi vogliamo essere presenti”.
Tanti campioni verranno a competere alla Granfondo Don Guanella di Lecco, facendo sentire a tutti i bisognosi e agli appassionati il proprio calore e sostegno: “Abbiamo tanti campioni tra i nostri sostenitori e amici, così tanti che non mi azzardo a fare nomi, anche per evitare di dimenticare qualcuno. Molti di loro li vedrete fisicamente alla Granfondo ma, come loro, molti altri si stanno impegnando per aiutarci e sostenerci, nei modi più svariati. Volete saperne di più? Allora guardate il video promozionale della Granfondo Don Guanella. Dice molto di cosa vogliamo fare, dice molto dei nostri amici”.
Per info ed iscrizioni: www.granfondodonguanella.it

ITALIA “DISTANCE” DA LEGGENDA A PREMANA (LC)

ITALIA “DISTANCE” DA LEGGENDA A PREMANA (LC)

ORO MONDIALE A RAMPAZZO E PUPPI SUPERSTAR

14° World Mountain Running Championship long distance a Premana (LC)
Silvia Rampazzo e Petro Mamu sono i nuovi campioni del mondo
Due ori a squadre per l’Italia con Puppi in seconda posizione assoluta
Differita Rai Sport stasera dalle ore 18.15 alle 19.30

Oggi a Premana (Lecco) si sono svolti i Campionati del Mondo di corsa in montagna long distance, ed è stato un tripudio italiano con un oro a squadre sia per i maschi che per le femmine azzurre. Ma è stata a dir poco fenomenale la prova della veneta Silvia Rampazzo (3:56:45), oro individuale capace di mettersi alle spalle la statunitense che deteneva il record sul percorso di 32 km e 2400 metri di dislivello del Giir di Mont, Kasie Enman (3:57:30), e la romena Denisa Dragomir (3:59:34).
Orgoglio nazionale anche per il comasco Francesco Puppi (3:14:37), argento individuale subito dietro al fortissimo eritreo Petro Mamu (3:12:52), il quale è riuscito a recuperare nel finale un distacco che pareva abissale laureandosi campione del mondo. Terzo assoluto lo svizzero Pascal Egli (3:18:13).
23 nazioni hanno combattuto tenacemente lungo un percorso leggendario, reso impegnativo dalla pioggia, ma nessuno è riuscito ad inficiare una dietro l’altra le performance degli azzurri Francesco Puppi, Alessandro Rambaldini (5° in 3:24:51), Luca Cagnati (7° in 3:26:41), Gil Pintarelli (8° in 3:28:45) e Nicola Spada (15° in 3:35:50), capaci di conquistare l’oro assoluto così come le azzurre Silvia Rampazzo, Antonella Confortola (10.a in 4:11:43), Stephanie Jimenez (11.a in 4:12:18), Lisa Buzzoni (13.a in 4:19), lo stesso tempo ottenuto da Barbara Bani. La spedizione azzurra meglio di così non poteva onorare l’impegno organizzativo dell’AS Premana, elogiato anche dal neopresidente della WMRA Jonathan Wyatt.
Tripudio anche per l’arrivo degli amatori del Giir di Mont, con molti di essi a piazzarsi incredibilmente davanti anche a svariati campioni affermati della corsa in montagna, il che dà l’idea del valore assoluto di questa manifestazione. Primo al traguardo nella gara open, e con un tempo di tutto rispetto, è stato Davide Invernizzi davanti a Marco Moletto e Georg Piazza, mentre al femminile successo dell’eccellente Debora Benedetti, su Martina Brambilla e Lorenza Combi.
La battaglia premanese è scattata all’asciutto, quando gli oltre cento sfidanti mondiali e i 400 amatori del Giir di Mont sono partiti per rendere indimenticabile l’anniversario del 25° Giir di Mont ed il 70° dell’AS Premana. Pochi minuti ed una pioggia torrenziale è caduta sugli alpeggi lungo il percorso di gara, seppur ad intermittenza, rinfrescando l’aria dalla calura degli ultimi giorni, anche se il dibattito è ancora aperto fra chi preferiva il caldo e le discese meno scivolose e chi ha preso l’acqua come una benedizione scesa dal cielo.
All’Alpe Chiarino, dopo pochi chilometri, al maschile è già battaglia a due fra l’eritreo Petro Mamu e l’azzurro Francesco Puppi, più staccati gli altri corridori nostrani Gil Pintarelli, Luca Cagnati, “Rambo” Rambaldini e Nicola Spada. Fra le donne si scorgono invece le veloci americane Kasie Enman e Addie Bracy, ma Silvia Rampazzo e la vicecampionessa del mondo Antonella Confortola non demordono.
A Bocchetta Larec, GPM del Mondiale, Petro Mamu sfoggia sprazzi di pura classe in tenuta fosforescente, ma Puppi rimane a contatto, con il polacco Bart Przedwojewski a provare qualche colpo a sorpresa.
La Enman allunga sulla connazionale Bracy mentre la Rampazzo staziona in terza posizione, più attardate Confortola e Jimenez. All’Alpe Premaniga inizia la prima rivoluzione, con Puppi a sorpresa al comando e non di poco, Mamu segue ad una trentina di secondi con Egli in terza posizione, strepitoso Pintarelli subito dopo, mentre Rambaldini non pare poter infilare un altro colpo mondiale, questa pare non essere la gara di “Rambo”. Il passaggio al femminile è incredibile, Rampazzo balza al comando ed esplode un boato in zona arrivo nel cuore di Premana, con gli spettatori a seguire le fasi della contesa direttamente dal maxischermo. USA e GB non mollano, ma la veneziana sa come si trattano le avversarie.
Puppi mantiene invariato il proprio distacco, e tutti si aspettano un arrivo in prima posizione del comasco sul traguardo, con Mamu a doversi accontentare dell’argento e lo svizzero del bronzo. Ma… con una leggenda della corsa in montagna non è mai detta l’ultima parola e a 200 metri dalla finish line si presenta una figura minuta, facilmente riconoscibile e per niente affaticata, è Petro Mamu e non Francesco Puppi il campione del mondo di mountain running 2017: “Vincere in questa disciplina non è mai facile, ma qui la gente è fantastica e ti dà sempre una mano. Complimenti a Francesco (Puppi ndr) perché è fortissimo”. Umiltà anche dunque per la gazzella eritrea, quasi sempre una ricetta vincente. Puppi giunge secondo, stremato e felice: “Sull’ultima salita ho cercato di fare la differenza ed ho spinto più che potevo, poi purtroppo in discesa Petro Mamu ha fatto valere di più la sua tecnica. Io devo ancora migliorare in quell’ambito, ma sono soddisfatto così, alla fine meglio di così non potevo sperare. Io avrei preferito il caldo, ma è andata bene anche così”. Ottima anche la performance del terzo classificato Pascal Egli. La gioia azzurra non è finita perché Alessandro Rambaldini, Luca Cagnati, Gil Pintarelli e Nicola Spada completano l’opera con l’oro a squadre: “Alla vigilia di questa gara non pensavo nemmeno di partire – afferma Spada – martedì sono stato investito da una macchina però a questa maglia tenevo troppo, è sempre stato un sogno per me e volevo onorarla”.
E, dopo la “delusione” per il secondo posto di Puppi quando la cronaca di gara lo dava in testa, nessuna disavventura al femminile, con Silvia Rampazzo a regalare e regalarsi l’oro individuale: “È stato un gioco di squadra spettacolare, devo ringraziare le mie compagne che mi hanno regalato l’oro, io nel mio piccolo ho cercato di dare tutto. Sono molto legata a questa gara quindi ho cercato di onorarla come potevo, ma senza una squadra come la nostra non ce l’avrei fatta. Ringrazio la mia squadra, i tecnici che ci hanno seguito e tutta la gente sul percorso, che tifandoci ha reso possibile questo successo. Questa medaglia me la appendo al cuore insieme ai miei compagni”. Seconda la statunitense Enman che questa volta nulla ha potuto contro l’indomabile azzurra. Terza la romena Dragomir, una che il Giir di Mont lo conosce ormai a menadito. Ed anche in questo caso, dopo le soddisfazioni individuali, sono arrivate quelle a squadre, con l’Italia a primeggiare grazie agli arrivi di Silvia Rampazzo, Antonella Confortola: “Sono soddisfatta della gara nonostante sia stata dura e un po’ difficile, in salita è andata bene, in discesa un po’ meno”, Stephanie Jimenez, Lisa Buzzoni e Barbara Bani, in lacrime protetta dal suo Ying Yang tatuato sulla spalla perché “Dopo le difficoltà esce sempre il sole”.
Le lacrime del tecnico azzurro Tito Tiberti direbbero molto, ma per farsi un’idea più completa dell’evento e della complessità insita nella straordinaria bellezza di una disciplina come la corsa in montagna, stasera ci si potrà gustare l’imperdibile differita su Rai Sport dalle ore 18.15 alle 19.30.
Per info: www.giirdimont.it e www.wmrcpremana2017.com

Download immagini TV:
www.broadcaster.it

Campionato Mondiale long distance – classifica maschile
1 MAMU PETRO Eritrea 3:12:52; 2 PUPPI FRANCESCO Italy 3:14:37; 3 EGLI PASCAL Switzerland 3:18:13; 4 POLLMAN TAYTE Usa 3:24:46; 5 RAMBALDINI ALESSANDRO Italy 3:24:51; 6 KRUPIČKA ROBERT Czech Republic 3:25:40; 7 CAGNATI LUCA Italy 3:26:41; 8 PINTARELLI GIL Italy 3:28:45; 9 SWIERC MARCIN Poland 3:29:11; 10 ZAGO DIDIER France 3:33:14

Campionato Mondiale long distance – classifica femminile
1 RAMPAZZO SILVIA Italy 3:56:45; 2 ENMAN KASIE Usa 3:57:30; 3 DRAGOMIR DENISA Romania 3:59:34; 4 TRATNIK PETRA Slovenia 4:01:15; 5 WILKINSON VICTORIA Great Britain 4:01:28; 6 BRACY ADDIE Usa 4:07:20; 7 MORGAN CHARLOTTE Great Britain 4:08:06; 8 MUTTER INGRID Romania 4:09:10; 9 DOUCET SHELLEY Canada 4:11:10; 10 CONFORTOLA ANTONELLA Italy 4:11:43

Giir di Mont – gara open – classifica maschile
1 INVERNIZZI DAVIDE Team Pasturo Asd 3:31:02; 2 MOLETTO MARCO Applerun Team 3:35:28; 3 PIAZZA GEORG Asv Gherdeina Runners 3:37:41; 4 RIZZI FAUSTO Premana 3:42:03; 5 DELORENZI ROBERTO Swiss Athletics 3:47:39; 6 GIANOLA ERIK Premana 3:50:10; 7 BRAMBILLA DANILO Carvico Skyrunning 3:51:09; 8 GIANOLA MAURO Premana 3:59:12; 9 HERNANDEZ MEJIA RICARDO 4:00:01; 10 CASIRAGHI UMBERTO O.S.A. Org.Sportiva Alpinisti 4:02:07

Giir di Mont – gara open – classifica femminile
1 BENEDETTI DEBORA Team Pasturo Asd 4:37:41; 2 BRAMBILLA MARTINA Carvico Skyrunning 4:40:13; 3 COMBI LORENZA G.P. Santi Nuova Olonio 4:48:43; 4 ACQUISTAPACE MICHELA G.P. Santi Nuova Olonio 4:53:02; 5 BERTINO CHIARA A.S.D. Podistica Torino 4:59:42; 6 RIZZI LARA Premana 5:08:21; 7 ARRIGONI GIULIANA Bergamo Stars Atletica 5:16:30; 8 GALLI FRANCESCA G.S. C.S.I. Morbegno 5:21:52; 9 BALESTRA IRENE S.E.V. Valmadrera 5:36:23; 10 COLLAREDA FRANCESCA A.S.D. Marciacaratesi 5:36:25

A PREMANA Ė JACKPOT MONDIALE

A PREMANA Ė JACKPOT MONDIALE

GIIR DI MONT PER GLI HIGHLANDER DELLA CORSA

Domenica 6 agosto 14° World Mountain Running Championship a Premana (LC)
Partenza dei campioni alle ore 8, gli amatori del Giir di Mont scatteranno alle 8.30
Alessandro Rambaldini e Antonella Confortola le nostre punte di diamante, Mamu favorito
Domani alle 17 cerimonia d’apertura e domenica immagini su Rai Sport dalle 18.15 alle 19.30

Per far comprendere appieno ai non addetti ai lavori cosa significhi competere al Campionato del Mondo long distance di corsa in montagna di Premana, alias Giir di Mont, basterebbe prendere un manto stradale in piano, allungarlo a 32 km, stravolgerlo totalmente con 2400 metri di dislivello da percorrere al massimo delle proprie possibilità, ed aggiungerci impennate vertiginose, discese impegnative lungo sentieri spesso sconnessi o scoscesi fra gli alpeggi della provincia di Lecco, terreni che trasudano storia e passione per questa disciplina come nessun altro nel mondo, alle cui estremità vi saranno una miriade di appassionati e tifosi che dal primo all’ultimo inciteranno i corridori ad “elevarsi” giocando (assieme alla calura) un ruolo fondamentale ai fini del sostegno psicologico nei confronti degli atleti.
E domenica 6 agosto l’apice delle capacità umane verrà espresso sia dagli oltre cento campioni del mountain running internazionale, sia dai quattrocento amatori che hanno scelto ancora una volta il Giir di Mont per “sentirsi come a casa”.
L’evento verrà aperto domani alle ore 17 a Premana (LC) con la cerimonia d’apertura, da sempre affollatissima, e la presentazione ufficiale delle 25 squadre nazionali e dei top runners. Domenica invece la partenza del 14° World Mountain Running Championships avverrà alle ore 8, mentre gli amatori del Giir di Mont FIDAL scatteranno mezz’ora più tardi.
Fra i maschi “mondiali” il favorito d’obbligo è sempre il campione uscente, ed è un atleta di nazionalità italiana: Alessandro Rambaldini. Ma l’azzurro dovrà fare i conti con la stella assoluta, l’eritreo Petro Mamu, leggenda della corsa che domenica scorsa ha deciso di cimentarsi anche nell’itinerario classic premanese, non sfigurando di certo e giungendo alle spalle delle gazzelle ugandesi e dell’americano (allora) campione in carica Joe Gray. Mamu detiene anche il record del Giir di Mont, dunque le aspettative saranno tutte sulle sue spalle minute, ma psicologicamente grandi. La pressione è tanta anche per gli altri azzurri, incaricati di tenere in Italia l’oro a squadre, vista anche la location che merita davvero. Altri favoriti d’obbligo saranno il francese Julien Rancon, volto storico della disciplina che, come la maggior parte dei top atleti, ha già corso a Premana e di conseguenza ha fatto tesoro dell’esperienza. Un altro che conosce bene il percorso è Tom Owens, uno che per caratteristiche fisiche non ha nulla da invidiare agli atleti più quotati. Dall’Argentina con furore c’è invece Diego Simon, il quale possiede la “garra” giusta per far bene, magari aiutato anche da qualche compagno di squadra. Attenzione anche allo statunitense Andy Wacker e al ceco Robert Krupicka, pronto a spingere la propria nazione verso una medaglia a squadre mondiale, assieme alle altre candidate Italia, USA, Repubblica Ceca e Gran Bretagna. Non solo il bresciano Rambaldini nel team azzurro, ci si aspettano grandi cose anche dalla stellina della nazionale, Francesco Puppi, uno che la pressione non sa cosa sia e ad ogni sfida che conta si fa sempre trovare pronto. Da “Puppinho”, nickname che ci ricorda i dribblatori e fuoriclasse brasiliani d’un tempo, ai due bellunesi Luca Cagnati e Nicola Spada, outsider di rilievo così come Gil Pintarelli, secondo lo scorso anno al Giir di Mont. Brescia è presente fra i corridori non solo al maschile, ma anche al femminile con la leggiadra Barbara Bani, la più giovane della truppa azzurra assieme a Lisa Buzzoni. La bresciana vanta un’energia alla “duracell”, il che le potrebbe permettere l’exploit in occasione dei Campionati del Mondo, dato che la contesa in terra lecchese si presenta come una vera e propria sfida ad eliminazione.
Fra le donne la campionessa in carica è invece la britannica Annie Conway, non “sola contro il mondo” come nel caso di Petro Mamu ma aiutata da un team di tutto rispetto. Se la Conway è la prima, la trentina Antonella Confortola è la vicecampionessa in carica, segnalata in formissima ed in netto recupero da un infortunio avuto lo scorso inverno. A completare il team azzurro ci sarà anche Silvia Rampazzo e chi per ben due volte vinse il Giir di Mont amatori, anche se quasi dieci anni fa, Stephanie Jimenez. Riserva ma non riserva è Ivana Iozzia, chiamata in campo anche lo scorso mondiale in sostituzione di Valentina Belotti e dimostratasi pronta e preparatissima. Le argentine si presentano con un bel dispiegamento di forze, così come il team Romania guidato da una delle favorite d’obbligo, Denisa Ionela Dragomir, vincitrice del Giir di Mont nel 2015. Altra che certamente potrà puntare al podio è la primatista del Giir di Mont Kasie Enman, ma occhio alle americane. Fra le squadre l’Italia non si può nascondere, ma con USA, Gran Bretagna e Romania non ci sarà da scherzare, con la Repubblica Ceca a fare come al solito da outsider.
Chi non potrà essere presente al Campionato Mondiale long distance organizzato dall’AS Premana potrà gustarsi le immagini di campioni ed amatori su Rai Sport domenica sera dalle ore 18.15 alle 19.30.
Per info: www.giirdimont.it e www.wmrcpremana2017.com

L’AS PREMANA TORNA AL PRIMO AMORE

L’AS PREMANA TORNA AL PRIMO AMORE

CAMPIONI E AMATORI ASSIEME PER IL ‘GIIR’ MONDIALE

Domenica 6 agosto Campionati del Mondo long distance a Premana (LC) con 25 nazioni
Le stelle della corsa in montagna competeranno per il titolo iridato sul percorso del Giir di Mont
L’evento mondiale bis prenderà il via sabato 5 agosto con la cerimonia d’apertura
Rai Sport domenica trasmetterà le immagini dell’evento dalle 18.15 alle 19.30

L’entusiasmo di Premana (Lecco) e del comitato organizzatore dell’AS Premana riesce ad unire e a coinvolgere, oltre ai grandi campioni che competono sugli alpeggi, sia gli appassionati della corsa in montagna sia i semplici turisti o corridori della domenica.
Dopo la conclusione del Campionato del Mondo di mountain running classic di domenica scorsa, in cui hanno svettato le nazioni africane (Uganda e Kenya) oltre alla nazionale azzurra con quattro medaglie a squadre (due argenti e due bronzi) ed una individuale dell’altoatesino Daniel Pattis, ora tocca ai corridori delle lunghe distanze scendere in campo, ma anche ai runners dello storico Giir di Mont, il quale il 6 agosto andrà in scena nonostante l’evento mondiale, una fattispecie che ha richiesto un grande sforzo a tutto il team dell’AS Premana, ma gli atleti del Giir di Mont non potevano essere “lasciati soli”, non in un’occasione come questa.
Ed ora è bene snocciolare un po’ di numeri per dare l’idea della portata dell’evento che anche domenica prossima renderà speciale questo borgo lecchese, costituito da grandi lavoratori e da chi “mastica” giornalmente la corsa in montagna: 25 nazioni partecipanti, 130 atleti in lizza per il mondiale, 10.000 euro di montepremi, pacco gara da urlo made in Valsassina, 400 amatori per il Giir di Mont, 5.000 spettatori assiepati lungo il tracciato, e la voglia di esserci a tutti i costi, anche grazie alla disponibilità dell’AS Premana che organizza un servizio navette per recarsi nei punti focali del percorso, con addirittura l’utilizzo dell’elicottero per chi volesse raggiungere i punti più spettacolari in quota, a prezzi contenuti.
In occasione del Mondiale è inoltre attivo il Centro Unico Prenotazioni di Montagne del Lago di Como, fruibile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30, il quale proporrà la sistemazione più adatta alle esigenze di ognuno, selezionando tra le strutture effettivamente disponibili.
Saranno predisposti ristori lungo tutto il percorso di 32 km, e l’organizzazione premanese capeggiata dal presidente Massimo Sanelli ha elaborato negli anni una ‘tabella pacemaker’ indicativa messa a disposizione dell’atleta, nessuno staff organizzativo internazionale è più competente dell’AS Premana in materia di corsa in montagna, sono le parole di chi per la prima volta ha corso in queste zone domenica scorsa.
Sabato 5 agosto alle ore 17 ci sarà la cerimonia d’apertura del Campionato Mondiale long distance, ancora una volta scenografica con la presentazione degli atleti e di tutte le nazioni partecipanti, mentre domenica alle ore 8 scatteranno i fenomeni del 14° World Mountain Running Championship, con il Giir di Mont open race – gara internazionale FIDAL a partire mezz’ora più tardi, prima che alle ore 15 le premiazioni ufficiali e la cerimonia di chiusura pongano la ciliegina sulla torta ad un binomio mondiale che si appresta ad essere intenso ed indimenticabile.
Rai Sport domenica trasmetterà le immagini dell’evento dalle ore 18.15 alle 19.30.
Per info: www.giirdimont.it e www.wmrcpremana2017.com

ALLA DON GUANELLA UNITI PER IL SOCIALE

ALLA DON GUANELLA UNITI PER IL SOCIALE

STELLE DI NUOVO IN SELLA GRAZIE AL GS ALPI

L’8 ottobre Granfondo Don Guanella a Lecco
Fondi per finanziare la sala-ristorante dell’Agribike Cascina Don Guanella
Iscrizioni a 40 euro o a 50 euro in loco nei giorni precedenti la gara
Presenti Zanardi, Evans, Chiappucci, Baronchelli, Bugno, Nizzolo, Bruseghin, Perini e Antonio Rossi

“L’agricoltura sociale per l’accoglienza, la cura, la formazione e l’inserimento lavorativo di minorenni a rischio di emarginazione”. Il Fondo “Cascina Don Guanella”, costituito nell’ambito della Fondazione della Provincia di Lecco, si pone l’obiettivo di appoggiare il progetto in corso di realizzazione della comunità Casa Don Guanella di Lecco, dedicato ai minori accolti in comunità, in grado di rappresentare un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo vero e proprio per i ragazzi affidati.
E a dare una mano a sostegno del completamento delle opere della Cascina Don Guanella ci sarà anche il GS Alpi, ‘usando’ nuovamente il ciclismo come strumento per fare del bene ed aiutare il prossimo. La Granfondo Don Guanella andrà in scena l’8 ottobre, coinvolgendo alcune fra le più grandi stelle del passato a due ruote: “Un importante sforzo è stato prodotto di recente per rinnovare ed abbellire la struttura – sostengono i responsabili della comunità – nella direzione di esprimere, anche con il linguaggio della bellezza e dell’arte, un concetto di accoglienza, di condivisione e di coesione, tanto caro alla nostra comunità. La forza pedagogica dell’esperienza di scoperta del bello, del piacere di sperimentare ambienti gradevoli, sembra evidente, sia nel verso di attenuare le fatiche di chi vive una situazione di emarginazione e di sofferenza, sia di chi ha il compito di promuovere nuovo benessere. Abbiamo dunque inteso la nostra comunità come un luogo dove sia possibile donare e ricevere il bene, dove ci si scambi ‘relazione’”.
Il ciclismo fungerà dunque da “tramite” per permettere alla cascina di proseguire il programma di integrazione, sviluppo e trasmissione di valori significativi, dentro e fuori la cascina: 130 chilometri e 2087 metri di dislivello verranno completati da Lecco verso Bellagio, Ghisallo, Colma, ancora Bellagio, Colle Brianza e l’Alpino, raccogliendo fondi per finanziare la sala-ristorante dell’Agribike Cascina Don Guanella.
Partecipare e dare una mano è ovviamente possibile, alla cifra di 40 euro, o in tutta comodità a 50 euro direttamente in loco nei giorni 7 ed 8 ottobre, un’occasione unica anche per pedalare ed incontrare tanti personaggi le cui gesta sono rimaste scolpite nella storia del ciclismo. Ed ai nastri di partenza ci sarà una parata di campioni da fare invidia a molte manifestazione blasonate: Cadel Evans, due volte campione del mondo nel cross country e campione del mondo su strada nel 2009, sarà della partita, accompagnato dal “Diablo” Claudio Chiappucci, per non parlare di Alex Zanardi, il quale non ha certo bisogno di presentazioni. Gianbattista Baronchelli sarà “ospite d’onore” presente anche nei progetti recenti della cascina. Gianni Bugno non si è fatto di certo pregare, così come Giancarlo Perini, Marzio Bruseghin, gregario di lusso e corridore completo, Giacomo Nizzolo, campione italiano in linea 2016 che ha vinto per due volte la classifica a punti del Giro d’Italia (2015 e 2016), ed Antonio Rossi, pronto questa volta a remare verso la solidarietà.
Info: www.granfondodonguanella.it

POKER AFRICANO A PREMANA (LC) MA IL TEAM ITALIA È ARGENTO E BRONZO

POKER AFRICANO A PREMANA (LC) MA IL TEAM ITALIA È ARGENTO E BRONZO

UGANDA RULES E “FENICOTTERO” CHEVRIER 1° AZZURRO

Oggi Campionati del Mondo classic di corsa in montagna a Premana (LC)
Doppio argento senior e doppio bronzo junior conquistati dai team azzurri
Podio senior con tre ugandesi e la kenyana Murigi, junior ancora Uganda con Chebet e Chelimo
Argento individuale per Pattis. Domani alle 21.50 sintesi di 90’ su Rai Sport

All’arrivo degli atleti del Campionato del Mondo di corsa in montagna di Premana (LC) il coro da parte di chi sfreccia sui sentieri e lungo i boschi delle cime del pianeta è unanime: “Un entusiasmo del genere, un affetto che ti sostiene falcata dopo falcata lungo tutto il tragitto, è impossibile ritrovarli nel resto del mondo per la nostra disciplina”. Migliaia gli appassionati che si sono intrattenuti con gli atleti, prima e dopo le gare, e soprattutto nel momento del bisogno, quando la fatica era troppa da sopportare, in particolare per gli atleti senior che dovevano affrontare per ben due volte l’itinerario di 6.5 km meravigliosamente allestito dall’AS Premana.
Le sfide junior sono scattate per prime in mattinata nella località lecchese, ed hanno visto un trionfo ugandese da parte di Oscar Chelimo (26:46), arrivato con ampio anticipo davanti alla conferma altoatesina Daniel Pattis (27:42): “Salita molto bella, la discesa l’ho patita un po’ ed ho perso qualche posizione. Una gara così non l’avevo mai fatta, con così tanta gente ad ogni metro ed i tifosi italiani a spingere e a dare forza, è stato molto emozionante”, grande secondo ed applaudito dalle migliaia di spettatori presenti nel centro di Premana. Terzo l’americano Talon Hull, mentre Andrea Prandi (28:58) e Andrea Rostan (29:16) si piazzano uno dopo l’altro, rispettivamente in 11.a e 12.a posizione, con Stefano Martinelli (29:47) ottimo 15° alla prima apparizione in nazionale.
Poco più tardi ecco le donne junior, la cui prima, l’altra ugandese Risper Chebet, ha fatto registrare un tempo di appena cinque minuti superiore al connazionale Chelimo (31:46), sufficiente a primeggiare sulla turca Bahar Atalay (33:02) e sulla statunitense Lauren Gregory (33:33). Nona a sorpresa Paola Varano (34:50), prima delle italiane: “Non me l’aspettavo, anche visto il livello… Non esiste un luogo con così tanta gente in assoluto ed anche ieri è stato bellissimo alla cerimonia di apertura”, subito prima di Linda Palumbo (35:09), mentre è 14.a Gaia Colli (35:44), arrivata al traguardo visibilmente scossa dopo una caduta all’ultimo chilometro quando era quinta, vedendo così sfumare l’idea di una medaglia più preziosa.
L’Uganda maschile di conseguenza si è imposta anche fra le squadre junior, con l’aiuto di Anthony Ayeko e Jakob Limo oltre al vincitore Chelimo, davanti alla Romania (Dorin Rusu, Gabriel Bularda, Adrian Garcea e Peter Herman), mentre per gli azzurri è bronzo assoluto, grazie alle prestazioni di Daniel Pattis, Andrea Prandi, Andrea Rostan e Stefano Martinelli.
Fra i team junior femminili successo invece per la Romania (Alesia Hecico, Gabriela Doroftei, Irina Boredeianu e Iulia Zudor), nei confronti degli Stati Uniti (Lauren Gregory, Quinn McConnell, Soleil Gaylord e Julia Jaschke) e nuovamente dei nostri azzurri, grazie a Paola Varano, Linda Palumbo, Gaia Colli ed Anna Frigerio.
Appena più tardi è toccato alle donne senior, ed è stato ancora una volta trionfo africano, questa volta made in Kenya, con la vincitrice Lucy Wambui Murigi (1:01:26): “Sono davvero molto felice della gara, è stata dura, ma sono riuscita a spingere molto e ho fatto la velocità migliore”, a poter vantare 1:17 sulla pluricampionessa del mondo austriaca Andrea Mayr e sulla britannica Sarah Tunstall (1:04:16), una delle favorite della vigilia, ma con lo strapotere africano nella corsa c’è poco da fare, con anche il fondista campione del mondo Federico Pellegrino – venuto a sostenere il cugino e compagno di avventure sportive Xavier Chevrier – a ribadirlo: “Meno male che non ho a che fare con gli africani nello sci di fondo! Ma devo comunque tenere a bada norvegesi e scandinavi, il loro ’“arrivo” nel nostro sport può attendere”.
Le azzurre senior non sono riuscite a giungere a podio, ma per loro c’è comunque la soddisfazione immensa di aver ottenuto un argento a squadre, grazie ai piazzamenti di Alice Gaggi (settima in 1:07:12): “È andata bene, devo ringraziare le mie compagne perché non si lotta mai solo per l’individuale, ma anche e soprattutto per la squadra. Non c’era mai un momento in cui si stava soli con se stessi, il pubblico era calorosissimo”, Ivana Iozzia, ottima undicesima in 1:09 dopo essere stata chiamata all’ultimo momento a causa del forfait di Valentina Belotti: “Convocazione arrivata all’ultimo, solo venerdì. Ci avevo già messo una pietra sopra. In salita grande incitamento del pubblico altrimenti avrei mollato, ho dato tutto”, e Sara Bottarelli 14.a (1:10:01), la meno soddisfatta del gruppo: “Non sono molto contenta. L’obiettivo era l’oro a squadre. Spiace averlo ottenuto all’estero e non qui a Premana”. Tralasciando le parole della sconsolata Bottarelli che punta sempre ad ottenere il massimo, si può dunque festeggiare, con le azzurre subito dietro alle statunitensi Allie McLaughlin, Addie Bracy, Kasie Enman e Caitlin Patterson. Terze le ceche Lucie Marsanova, Pavla Shorna Matyasova, Kamila Gregorova e Adela Stranska.
E la festa africana non era ancora finita, perché nella “sfida delle sfide” del “Mondiale dei Mondiali” di Premana i primi tre classificati senior maschi erano tutti di nazionalità ugandese, nell’ordine: Victor Kiplangat (52:31): “Ero rilassato, ho fatto bene il primo giro, ero il più veloce e così poi ho capito che era il mio giorno e ho pianificato il secondo giro, dando tutto me stesso. Davvero grandioso”, Joel Ayeko (52:50) e Fred Musobo (53:57), con l’ex campione del mondo statunitense Joseph Gray quarto ed il grande favorito della vigilia Petro Mamu addirittura quinto, il che dà un’idea del livello di competitività di questo Mondiale.
Primo azzurro e sesto in classifica il campione d’Europa in carica Xavier Chevrier (55:47): “Ci ho provato fino in fondo. Siamo passati in mezzo a bagni di folla e questo è un po’ l’inno alla corsa in montagna, e sono felice che l’Italia dimostri al mondo che questo è il tifo migliore che ci sia”, arrivato con una miriade di supporter valdostani a sostenerlo. Settimo Bernard Dematteis (56:04): “Non c’è mai stato un mondiale con un pubblico così, non si riescono a contare le persone”, 12° il fratello Martin (57:58): “Prima della gara ci siamo nascosti in albergo, perché sapevamo che c’era troppa gente e dovevamo rimanere concentrati, ma poi ci hanno dato una carica pazzesca e un argento che vale oro. Complimenti agli ugandesi, andremo avanti verso nuovi sogni. Volevo dedicare la vittoria a una persona che è andata via da non molto, Franco Travaglia, l’organizzatore degli europei di Arco, purtroppo è andato in cielo ma ci ha aiutati da lassù”, e 13° il trentino Cesare Maestri (58:14): “Come squadra siamo secondi ed è un risultato bellissimo perché il livello era molto alto. Per l’individuale sono contento, era il mio primo mondiale. Gli ugandesi veramente forti, ci abbiamo provato ma sono più forti quindi complimenti a loro, probabilmente sono più portati come DNA e hanno anche la mentalità giusta.” Posizionamenti che hanno fatto guadagnare al team azzurro l’argento assoluto, dietro solo all’Uganda con l’aggiunta di Simon Rugut, mentre gli americani capitanati da Gray hanno chiuso sul gradino più basso del podio (Patrick Smyth, Brett Hales e Andy Wacker).
Lunedì a partire dalle ore 21.50 andranno in onda 90’ di differita su Rai Sport, con il commento di Gianfranco Benincasa. In chiusura le parole del coach azzurro, Paolo Germanetto, uno degli artefici di tutto ciò: “Bilancio estremamente positivo, l’argento maschile meritatissimo con il livello che c’è stato. Bravissime le donne a dispetto del problema di Valentina (Belotti – ndr) che ci ha messo un po’ in difficoltà. Gaia Colli è stata bravissima a concludere la gara. Medaglie in tutte le categorie, bravissime le donne, straordinario Daniel Pattis, per me la soddisfazione di vedere tutti sul podio, penso che sia il modo migliore di chiudere un mondiale, da ricordare per il pubblico, per le emozioni, per tante cose. Qui c’è una magia unica, sono affezionati alla corsa in montagna ed è davvero bello fare medaglie ad un Mondiale proprio qui a Premana”.
Applausi per l’AS Premana, che domenica prossima replica con il Campionato del Mondo di corsa in montagna lunghe distanze col mitico Giir di Mont.
Per info: www.giirdimont.it e www.wmrcpremana2017.com

Download immagini TV:
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Senior Men
1 KIPLANGAT VICTOR Uganda 00:52:31; 2 AYEKO JOEL Uganda 00:52:50; 3 MUSOBO FRED Uganda 00:53:57; 4 GRAY JOSEPH Usa 00:55:35; 5 MAMU PETRO Eritrea 00:55:45; 6 CHEVRIER XAVIER Italy 00:55:47; 7 DEMATTEIS BERNARD Italy 00:56:04; 8 SMYTH PATRICK Usa 00:57:19; 9 DOUGLAS ANDREW Great Britain 00:57:32; 10 PENIN SURUM ROBER Kenia 00:57:39
Senior Women
1 MURIGI LUCY WAMBUI Kenia 01:01:26; 2 MAYR ANDREA Austria 01:02:44; 3 TUNSTALL SARAH Great Britain 01:04:16; 4 MATHYS MAUDE Switzerland 01:06:02; 5 MCLAUGHLIN ALLIE Usa 01:06:06; 6 ROCHE ADELINE France 01:06:13; 7 GAGGI ALICE Italy 01:07:12; 8 BRACY ADDIE Usa 01:07:46; 9 MARŠÁNOVÁ LUCIE Czech Republic 01:08:42; 10 SCHORNÁ MATYÁŠOVÁ PAVLA Czech Republic 01:08:53

Junior Men
1 CHELIMO OSCAR Uganda 00:26:46; 2 PATTIS DANIEL Italy 00:27:42; 3 HULL TALON Usa 00:28:01; 4 RUSU DORIN Romania 00:28:25; 5 AYEKO ANTHONY Uganda 00:28:27; 6 BİNGÖL ABDULSELAM Turkey 00:28:30; 7 LIMO JACOB Uganda 00:28:34; 8 BULARDA GABRIEL Romania 00:28:40; 9 CACHARD SYLVAIN France 00:28:52; 10 GARCEA ADRIAN Romania 00:28:54

Junior Women
1 CHEBET RISPER Uganda 00:31:46; 2 ATALAY BAHAR Turkey 00:33:02; 3 GREGORY LAUREN Usa 00:33:33; 4 HECICO ALESIA Romania 00:33:35; 5 DOROFTEI GABRIELA Romania 00:34:44; 6 MUNGULEYA ADHA Uganda 00:34:45; 7 DALE SCARLET Great Britain 00:34:46; 8 DAVIES HEIDI Great Britain 00:34:48; 9 VARANO PAOLA Italy 00:34:50; 10 PALUMBO LINDA Italy 00:35:09

Senior Team Men
1 UGANDA (KIPLANGAT Victor; AYEKO Joel; MUSOBO Fred; RUGUT Simon); 2 ITALY (CHEVRIER Xavier; DEMATTEIS Bernard; DEMATTEIS Martin; MAESTRI Cesare); 3 USA (GRAY Joseph; SMYTH Patrick; HALES Brett; WACKER Andy)

Senior Team Women
1 USA (MCLAUGHLIN Allie; BRACY Addie; ENMAN Kasie; PATTERSON Caitlin); 2 ITALY (GAGGI Alice; IOZZIA Ivana; BOTTARELLI Sara); 3 CZECH REPUBLIC (MARŠÁNOVÁ Lucie; SCHORNÁ MATYÁŠOVÁ Pavla; GREGOROVÁ Kamila; STRÁNSKÁ Adéla)

Junior Team Men
1 UGANDA (CHELIMO Oscar; AYEKO Anthony; LIMO Jacob); 2 ROMANIA (RUSU Dorin; BULARDA Gabriel; GARCEA Adrian; HERMAN Peter); 3 ITALY (PATTIS Daniel; PRANDI Andrea; ROSTAN Andrea; MARTINELLI Stefano)

Junior Team Women
1 ROMANIA (HECICO Alesia; DOROFTEI Gabriela; BOREDEIANU Irina; ZUDOR Iulia); 2 USA (GREGORY Lauren; MCCONNELL Quinn; GAYLORD Soleil; JASCHKE Julia); 3 ITALY (VARANO Paola; PALUMBO Linda; COLLI Gaia; FRIGERIO Anna)

PREMANA (LC) APRE I GIOCHI: DOMANI CORSE CLASSIC

PREMANA (LC) APRE I GIOCHI: DOMANI CORSE CLASSIC

JONATHAN WYATT ELETTO PRESIDENTE WMRA

Domani Campionati del Mondo classic di corsa in montagna a Premana (LC)
Oggi cerimonia d’apertura con la sfilata delle 35 nazioni presenti
Il neozelandese Jonathan Wyatt oggi è stato eletto nuovo presidente della WMRA
Lunedì a partire dalle ore 21.50 due ore di differita dell’evento su Rai Sport

Il marchio di fabbrica del piccolo borgo lecchese di Premana è il lavoro, la gente qui non si risparmia proprio mai, sgobbando con passione tutti assieme, con uno spirito di sacrificio che raramente si vede, e 500 volontari rendono questo paesino sperduto fra le montagne il fiore all’occhiello delle coltellerie ed “il regno della corsa in montagna”.
E proprio oggi a Premana si svolgeva la cerimonia d’apertura che apriva le danze del Campionato del Mondo classic di corsa in montagna, le cui competizioni scatteranno domani a partire dalle ore 9 con le prime sfide fra i giovani junior. La sfilata di colori e campioni è iniziata alle ore 15 dal Museo Etnografico assieme a tutte le 35 nazioni partecipanti, ed è proseguita sino al centro sportivo della località lecchese. Una volta terminata la camminata, vi è stato l’annuncio volto a presentare ogni team, con l’Italia per ultima. La squadra di atletica locale era incaricata di condurre alla meta i cartelli con i nomi delle nazioni, con i bersaglieri di Lecco a fare da gradito contorno. Un clima di pace e festa ha reso grande questa iniziativa, ed è stato significativo vedere atleti di Paesi spesso accostati in clima “bellicoso” sulle pagine dei giornali, ridere e scherzare davanti al consueto pubblico che si assiepa non soltanto lungo gli alpeggi delle sfide mondiali, ma anche in tutti gli altri eventi dell’AS Premana. Nel corso della cerimonia erano presenti il vicesindaco di Premana Domenico Pomoni: “La giornata sarà storica per il nostro paese, la nostra piccola e isolata Premana è il centro del mondo della corsa in montagna. È un grande onore poter ospitare gli atleti più forti al mondo, tutto è nato da un gruppo di dieci amici, per poi coinvolgere tutto il paese”, il presidente dell’AS Premana Massimo Sanelli: “Qui forse non è l’angolo più bello d’Italia, ma sicuramente qui c’è la corsa in montagna. Sicuramente domani sentirete (rivolto agli atleti – ndr) qualche “nota” in dialetto, magari qualche grido d’incitamento che non avete mai sentito ma che fa parte del vostro mondo. Qui la gente è abituata a far fatica, qui la gente conosce la corsa in montagna e qui vedrete “fare” la corsa in montagna, proverete brividi lungo il percorso, solo a Premana questo succede”, il consigliere federale Sabrina Fraccaroli, il presidente della WMRA Bruno Gozzelino, il rappresentante della IAAF Carlos Cardoso e Gianni Mauri di FIDAL Lombardia. Massimo Sanelli ha dato poi l’annuncio dello start ufficiale dei Campionati Mondiali di Premana 2017, e nel cielo di Premana è potuto risuonare il live di “Come il vento”, una bella canzone con testo e musica di Roberto Gianola, arrangiamento di Riccardo Zanardo ed interpretazione di Roberto Gianola e Francesca Bellati, esposto anche con un bel videoclip realizzato con le immagini di Angelo Guarracino: https://www.youtube.com/watch?v=XtSzhNmgupI&t=14s.
Gozzelino rimarrà in carica ufficialmente ancora per questo mondiale, prima di cedere il passo al nuovo presidente Jonathan Wyatt, ex atleta che conosce bene il panorama della corsa in montagna avendo vinto ben sei titoli iridati. Il neozelandese – tra il resto marito della trentina Antonella Confortola che gareggerà proprio qui a Premana il 6 agosto in occasione dei Mondiali long distance – è stato eletto oggi nuovo presidente della World Mountain Running Association: “Ora è ufficiale, sono contento di dare una mano, conosco bene questo mondo e proverò a fare qualcosa per aiutare. Prima di tutto seguiremo i prossimi eventi, poi guarderemo anche alle altre discipline, vogliamo raccogliere tanti giovani appassionati ed anche chi corre per hobby, con anche più gare e più partecipanti. Punteremo poi a rinnovare il lato marketing e media, ma vedere qui a Premana tutti gli atleti con entusiasmo dà parecchio stimolo”.
Per quanto riguarda le competizioni di domani, tanti i papabili vincitori, a cominciare dai senior maschi con il fuoriclasse eritreo Petro Mamu, ma ci sono anche i nostri gemelli d’oro Martin e Bernard Dematteis ed il fresco campione d’Europa Xavier Chevrier, oltre all’ugandese Fred Musobo.
Fra le senior donne occhio alla svizzera Maude Mathys, alla kenyana Lucy Wambui Murigi e alla britannica Sarah Tunstall, ma il nostro parterre presenta Alice Gaggi e Sara Bottarelli, con la subentrante Ivana Iozzia a sostituire Valentina Belotti, assente dalla battaglia mondiale a causa di un problema al tallone d’Achille. Junior donne con la turca Atalay Bahar, le rumene Gabriela Doroftei e Alexandra Hecico, e le brave inglesi Scarlet Dale e Heidi Davies. Ugandesi con Risper Chebet e Ada Munguleya, ma con gli atleti della squadra azzurra non è mai detta l’ultima parola. Junior maschi con favoriti gli ugandesi Anthony Ayeko e Oscar Chelimo, ed il rumeno Dorin Rusu. L’Italia ci prova con la stellina Daniel Pattis, Andrea Prandi e Andrea Rostan, oltre alla new entry Stefano Martinelli.
Rai Sport trasmetterà il Campionato del Mondo classic in differita lunedì dalle ore 21.50 alle 23.50.
Lo slogan dei Mondiali è: “Ogni atleta a Premana è un protagonista!”, da sempre una peculiarità del Giir di Mont, filo conduttore anche di questa “edizione mondiale”, in scena sui sentieri degli alpeggi premanesi fino al 6 agosto.
Per info: www.giirdimont.it e www.wmrcpremana2017.com

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