46^
Marcialonga di Fiemme e Fassa oggi da Moena a Cavalese
Festeggiato
l’ultimo arrivato, valdagnese trapiantato in Francia
Soddisfatto
il presidente di Marcialonga Corradini per l’ottima riuscita della gara
Caratteristica peculiare e vanto della Marcialonga
è, da sempre, il fatto di festeggiare l’ultimo che taglia il traguardo, almeno
quanto il primo. Ed è per questo che arrivare a Cavalese in coda a tutti gli
altri, dopo aver sciato spensieratamente per 70 chilometri, diventa un vero e
proprio onore. I vincitori, i big, sono arrivati circa 7 ore prima, ma al tramonto,
nelle Valli di Fiemme e Fassa, non contano più né i tempi né le classifiche:
conta invece il divertimento, e la voglia di chiudere in bellezza un evento che
è molto più di una semplice gara di sci di fondo. La Marcialonga è una grande
festa, e l’ultimo dei bisonti ne diventa l’invitato speciale.
Quest’anno il ‘fanalino di coda’ della ski-marathon
è stato Davide Bettin, che è arrivato a Cavalese mentre soffici e beffardi
fiocchi di neve imbiancavano la cittadina, quella stessa neve che si è fatta
inutilmente attendere nei giorni scorsi. Alla natura, però, non si comanda, e
anzi questo scherzetto meteorologico ha aggiunto un tocco tutto speciale ai
festeggiamenti. Accompagnato dagli scroscianti applausi del pubblico, Bettin ha
chiuso in 9 ore, 39 minuti e 48 secondi, per ricevere gloriosamente la corona
dalla Soreghina Michela Delvai, dal presidente di Marcialonga Angelo Corradini
e da Mister Italia Gerardo Stanco. Valdagnese di nascita ma trapiantato in
Francia, l’ultimo dei bisonti è musicista, manca quasi totalmente di
allenamento e dichiara di ‘essersela vista brutta’ tra Predazzo e Molina,
rischiando d’essere tagliato fuori dal carro scopa. «Questa è la mia prima
Marcialonga» esclama ridendo, sottolineando «se il prossimo anno tornerò, mi
allenerò un po’ di più. Del resto, posso solo migliorare!». Iscritto dal
fratello, vestito con la tuta degli anni Settanta del padre e attrezzato da
amici che hanno prestato sci, scarponcini e bastoncini, Bettin è decisamente
l’eroe di giornata.
Soddisfatto il presidente di Marcialonga
Angelo Corradini, che spiega «è bello chiudere sotto questa leggera nevicata,
che sì, sembra un po’ una presa in giro, ma nonostante tutto possiamo
certamente dire che siamo stati fortunati. Ce l’abbiamo messa tutta: la misura
della riuscita si valuta proprio dalla faccia soddisfatta di questi ultimi
sciatori, stanchi ma sorridenti».
Termina così una Marcialonga più Marcialonga
che mai, che ha visto le eroiche vittorie del norvegese Petter Eliassen e della
svedese Britta Johansson Norgren, stupendamente incorniciate dalla sciata in
compagnia dei 4 campioni olimpici Cristian Zorzi, Paolo Bettini, Antonio Rossi
e Jury Chechi, i quali sono arrivati al traguardo dopo una singolare staffetta,
in cui ‘Zorro’ Zorzi ha raccolto paese dopo paese gli allegri compagni
d’avventura. Immancabili, come da tradizione, i senatori, gli atleti d’altri
tempi che hanno completato tutte – o quasi – le edizioni della Marcialonga, e
che ancora oggi continuano a fare le scarpe a migliaia di atleti ben più
giovani.
Grandioso come sempre il tifo e il trasporto
del pubblico, disseminato lungo tutto il percorso a incitare i concorrenti, dal
primo all’ultimo. La Marcialonga, insomma, si conferma ancora una volta
imperdibile. E ora, che dire? Inizia domani il conto alla rovescia per la 47.a
edizione, nel 2020: stasera, però, si festeggia e si riposa, mentre i fuochi
d’artificio illuminano stupendamente i minuti cristalli di ghiaccio.
La
carica dei 7.500 alla 46^ Marcialonga di Fiemme e Fassa di 70 km
Petter
Eliassen dall’inizio alla fine: Team Ragde alle spalle del norvegese
Britta
Johansson Norgren non lascia scampo a Lina Korsgren e Astrid Slind
Zorzi,
Chechi, Bettini e Rossi in staffetta per sostenere la candidatura olimpica
Milano Cortina 2026
Petter Eliassen non è un personaggio, non esulta nemmeno
alzando le braccia, quasi intimorito dalle luci dei riflettori. Petter Eliassen
è molto di più, è un faticatore silenzioso, uno che si rimbocca le maniche, un
po’ come lo sono i fiemmesi e fassani, capaci di risalire in sella realizzando
tutti i 70 km della Marcialonga di Fiemme e Fassa dopo che qualche mese fa un
violento uragano distrusse in Trentino alberi, ponti e linee di collegamento. Dopo
quella del timido (solo davanti alle domande dei giornalisti…) norvegese, è
questa la vera vittoria della 46.a edizione. Tra le donne incontenibile Britta
Johansson Norgren, giunta in solitaria sul traguardo dopo una prova magnifica,
su Lina Korsgren e Astrid Slind, davvero una forza della natura la svedese. Per
quanto riguarda la compagine azzurra, Mauro Brigadoi ha chiuso 48°, Francesco
Ferrari 49°. Prima italiana Chiara Caminada, in 26.a posizione, mentre Giulia
Stuerz, all’ultima partecipazione in carriera ad una gara fondistica, ha
concluso 57.a all’interno di un parterre che vedeva 7.500 fondisti tra
‘campioni’ e ‘bisonti’ competere fino a Cavalese, ‘facilitati’ da una
temperatura non troppo rigida attorno agli zero gradi. Marcialonga Light di 45
km appannaggio di Sergey Spirin e Karolina Bicova.
2 ore e 45 minuti il tempo impiegato per avere la meglio
degli antagonisti del Team Ragde, Andreas Nygaard e Oskar Kardin. E Tord Asle
Gjerdalen dov’è? Quarto con il pettorale numero 4 al quale è sfuggito il poker
che gli sarebbe valso la quarta vittoria alla Marcialonga, la ‘sua’ gara, ma
non quest’oggi. La scorsa stagione il challenge delle lunghe distanze Visma Ski
Classics perse uno dei suoi migliori atleti di sempre, con Eliassen ad
annunciare l’addio alle gare dopo un netto predominio: “Voglio puntare su me
stesso – oppure nulla”, disse, in una sorta d’investimento su di sé nel futuro:
“Mi sono allenato ad alta quota negli ultimi dieci giorni. Ho cercato di
risparmiare delle energie per la Marcialonga, mangiando molto e mantenendo la
concentrazione. Negli ultimi chilometri mi sono reso conto che il gruppo dietro
di me cominciava a colmare la distanza, così ho iniziato a spingere ancora di
più. Ho saltato un anno perché studio fisioterapia e avevo deciso di
concentrarmi sugli studi, nel mentre lavoravo anche in ospedale, sarebbe stato
troppo da gestire se avessi anche gareggiato”. Ad impegnarlo ulteriormente
anche i figlioletti piccoli, quasi più dei fondisti Ski Classics, visto che sin
dalla partenza dalla “Fata delle Dolomiti”, Moena, Eliassen sembrava destinato
ad essere stretto nella morsa del Team Ragde di Gjerdalen ma non solo, ha
tenuto le redini della gara tutto solo, ha pure accelerato andando in fuga sull’erta
decisiva di Cascata. Meglio del norvegese con i Ray-Ban hanno fatto i colleghi
del Team Ragde Andreas Nygaard: “La mia migliore Marcialonga di sempre” e Oskar
Kardin: “Ho provato a mantenere il ritmo di Eliassen per tutta la durata della
gara ma era il più forte”. Un verdetto unanime questo, anche da parte di Tord
Asle Gjerdalen: “Sono arrivato senza energie sulla salita di Cascata. Eliassen era
imprendibile”.
Britta Johansson Norgren si è invece resa protagonista di
una cavalcata epica: “Oggi è stato incredibile, mi sentivo molto in forma. La
mia tattica è stata un tira e molla, all’inizio ho cercato di andare più veloce
possibile, quando poi il primo gruppo di uomini mi ha raggiunto ho rallentato
leggermente mentre aspettavo il gruppo successivo”. Nulla da fare per una pur
bravissima Lina Korsgren: “Incredibile prendere parte ad un evento del genere”,
terza Astrid Slind: “Tanti ci hanno incoraggiato ai lati della pista e il
percorso attraverso i paesi è stato molto bello”. Ad aggiudicarsi i traguardi ‘Lampogas
Final Climb’ ci ha pensato Eliassen su Nygaard e Chernousov, il vincitore della
passata edizione giunto 18° assoluto, nel ‘Vuerich ultimo chilometro’ ancora
Eliassen su Nygaard. Al femminile Final Climb a Smutna su Norgren e Korsgren e
ultimo chilometro a Korsgren su Graefnings e Norgren. I fondisti “di una volta”
strabuzzerebbero gli occhi nel vedere le gesta di quelli ‘moderni’, i quali
spingono di braccia in double poling tenendo pressoché fermo il resto del corpo
e mettendosi “a uovo” per bilanciare il peso, d’altronde ogni ‘decade’ dello
sport ha una propria evoluzione, come sostiene il campione olimpico Cristian
Zorzi, giunto al traguardo in compagnia degli altri olimpici Jury Chechi, Paolo
Bettini e Antonio Rossi, ‘tutti insieme appassionatamente’ come nel film musicale
tratto dalla commedia teatrale “The Sound of Music”, a sostenere la candidatura
olimpica Milano Cortina 2026. Il fondista ‘Zorro’ Zorzi è partito da Moena
prendendo il ‘Grillo’ Bettini a Canazei, mentre Rossi ha aspettato i due a
Predazzo. Il ‘signore degli anelli’ Chechi – era la prima volta per lui con gli
sci stretti – si è invece aggregato a Molina di Fiemme. Affiatati e sorridenti,
i quattro sono arrivati al traguardo sfoggiando uno striscione che, a chiare
lettere, promuoveva la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026,
recitando in coro all’arrivo: «abbiamo spinto per finire questa Marcialonga e
per le Olimpiadi, perciò speriamo in bene». L’interista ex portiere della
nazionale Francesco Toldo si è invece ritirato a Ziano di Fiemme. Ad assistere
alle gesta dei campioni del fondo era presente anche il Presidente della
Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Ora l’attesa è tutta per
l’ultimo concorrente di Marcialonga, festeggiandolo come sempre come fosse il
primo.
46.a Marcialonga di Fiemme e Fassa
domenica da Moena a Cavalese
Oggi Marcialonga Baby per far
divertire i bimbi in centro a Predazzo
Domenica diretta integrale su Rai
Sport a partire dalle ore 7:40 e in differita lunedì
Menzione speciale ai “senatori” da
parte del presidente Angelo Corradini
Allacciate
le cinture, il lungo viaggio di accompagnamento alla Marcialonga di Fiemme e
Fassa di domenica è quasi terminato, culminando con la 46.a edizione di un
evento senza tempo, premiato da una ‘maratona’ in diretta integrale sui canali
Rai Sport e in streaming dalle ore 7:40 alle ore 11:15. Lunedì alle ore 17:30,
invece, in differita su Eurosport 2, per fare il ‘bis’ delle gesta dei 7.500
fondisti tra campionissimi Visma Ski Classics, ‘bisonti’ e titolati personaggi
del mondo dello sport come Jury Chechi, Paolo Bettini, Cristian Zorzi, Antonio
Rossi e Francesco Toldo. Oggi i primi a sgambettare sono stati i piccoli della
Marcialonga Baby, a muovere i primi passi sulla neve in centro a Predazzo, mentre
domani prenderà vita la Marcialonga Story (ore 9.30). Le iscrizioni alla
passeggiata storica sulla neve sono già chiuse dopo aver raggiunto il numero
massimo di 300 atleti, a dimostrazione di come il vintage “faccia tendenza”. Lo
“Story Village” è invece una curiosa novità dove si potranno ammirare le
collezioni Marcialonga (poster, annulli filatelici, spille), la mostra di sci
Nynsen e il Registro degli sci d’epoca, rivivendo gli anni ’70 a Cavalese
all’interno del villaggio storico. Alle ore 13 sarà la volta della benefica Marcialonga
Stars al Centro del Fondo di Lago di Tesero, dove i volti noti dello
spettacolo, dello sport e del giornalismo si uniranno per fare del bene, raccogliendo
fondi per dare una mano alla LILT Trento – Lega Italiana Lotta ai Tumori –
presieduta da Mario Cristofolini, uno dei fondatori della Marcialonga, il quale
afferma che “la 19° edizione di Marcialonga Stars ricorderà Lorenzo Lucianer,
noto volto della Rai trentina, con un premio lui dedicato al primo classificato
nella categoria maschile sci di fondo”. Confermata la presenza all’evento di
numerosi volti noti: Marco Albarello, Antonio Molinari, Eleonora Strobbe, Paolo
Bettini, Don Franco Torresani, Maria Canins, Renato Travaglia, Antonella
Confortola, Franco Nones, Giorgio Vanzetta, Jonathan Wyatt, Maurizio Fondriest,
Antonio Rossi, Cristian Zorzi, Gilberto Simoni, Claudia Paolazzi. Minimarcialonga
e Marcialonga Young faranno il resto, regalando ad altri giovani la possibilità
di poter esprimere tutta la propria abilità sugli sci stretti.
Domenica
giornata clou con stand gastronomici, musica e intrattenimento in Piazza Verdi
a Cavalese per tutta la giornata, aspettando l’arrivo dell’ultimo concorrente previsto
in serata, dopo lo start degli atleti a partire dalle ore 8 (dieci minuti prima
scatteranno le donne), concludendo in bellezza con il DJ Set di Cavalese alle
ore 19. In vista della 46.a edizione, il consiglio direttivo Marcialonga ha
inoltre deciso di nominare “Senatori a vita” tutti i magnifici 10 concorrenti
che hanno svolto tutte (o quasi) le edizioni della ski-marathon trentina. Una
nomina che “recupererà” i due amici che la scorsa stagione non furono fortunati
e che permetterà d’ora in poi ai 10 atleti di godersi la possibilità di
partecipare o meno – a seconda delle condizioni – alle prossime edizioni con il
titolo di “Senatore” in tasca. Giovanni Mariani, Luigi Delvai, Aulo
Avanzinelli, Luciano Bertocchi, Fabio Lunelli, Marco Aurelio Nones, Odillo
Piotti, Ivo Andrich, Costantino Costantin e Armando Zambaldo rimarranno così
Senatori indipendentemente dalla loro prossima partecipazione alla Marcialonga.
Il comitato Marcialonga tesse le lodi di questi indomiti degli sci stretti che,
nonostante l’età, continuano imperterriti a prepararsi per affrontare i
fatidici 70 chilometri da Moena a Cavalese, rivolgendo loro un messaggio di
stima e affetto: “Ci è sembrato che “l’obbligo” di partecipare potesse
diventare per voi un assillo e che si potesse trasformare in una cosa non più
piacevole, mentre in questo modo la vostra partecipazione potrà continuare a
rimanere un divertimento”, ha affermato il presidente della Marcialonga Angelo
Corradini.
Info:
www.marcialonga.it
MARCIALONGA E IL CERISM. SCI DI FONDO ELISIR DI LUNGA VITA
46.a Marcialonga di Fiemme e Fassa
domenica 27 gennaio
Studio scientifico di Marcialonga
sugli sportivi ultra 65enni in collaborazione con il CeRiSM
Marcialonga
di Fiemme e Fassa, al via
da Moena con la 46.a edizione domenica alle ore 8, è un grande ombrello sotto
cui sport, turismo, agonismo, storia e tecnologia vanno a braccetto. C’è anche
la scienza, ed ogni anno il CeRiSM (Centro di Ricerca Sport Montagna e Salute, Università
degli studi di Verona) – in collaborazione con il comitato Marcialonga –
propone un progetto interessante sul quale riflettere. Questa volta è toccato a
“Marcialonga Science on elderly”, indagine dedicata agli sportivi ultra sessantacinquenni.
Ne ha parlato Chiara Zoppirolli, una delle responsabili del progetto: “46
atleti da tutta Italia hanno aderito al nostro appello, vogliamo abbinare lo
sci di fondo al concetto di salute, studiamo e confrontiamo questo gruppo di
master atleti con un gruppo di persone sedentarie e con altre che svolgono attività
fisica utilizzando però solo le gambe come ciclisti e corridori. Lo sci di
fondo è uno sport completo e mantenersi attivi con questa disciplina garantisce
capacità fisiche elevate rispetto alla controparte sedentaria o che svolge
altri sport”. Per la quinta edizione di Marcialonga Science il CeRiSM e
Marcialonga hanno raccolto parametri correlati con la qualità della vita su
popolazione over 65 partecipante alla ski-marathon trentina da parecchi anni,
confrontando atleti fondisti, sedentari, atleti maratoneti ultra 65-enni, e verificando
se i benefici di un allenamento costante e duraturo svolto con arti superiori
ed inferiori siano maggiori di quelli derivanti da uno stesso tipo di
allenamento ma svolto principalmente con gli arti inferiori. I test svolti sono
stati molti: “Abbiamo effettuato un prelievo ematico, l’analisi della pressione
sanguigna, la valutazione della composizione corporea, la valutazione
dell’elasticità delle arterie, test per la valutazione delle strategie neuro-muscolari
per il mantenimento dell’equilibrio, test per verificare i tempi di reazione”,
affermano i ricercatori, abbinati a questionari appositi atti a valutare la
qualità della vita e del sonno, stimando la quantità di attività fisica svolta
dagli atleti analizzati. L’ipotesi dello studio è che lo sci di fondo – come
modello di attività fisica – oltre a richiedere resistenza, forza,
coordinazione, flessibilità e prontezza di riflessi, coinvolgendo tutti i
distretti corporei, rappresenti anche un’attività che apporta benefici alle
persone che lo praticano per mantenersi attive durante tutto il corso della
propria vita, sia rispetto ai sedentari sia a chi si impegna in attività
sportive che richiedono un utilizzo limitato degli arti inferiori. I test si
sono svolti a Rovereto lo scorso dicembre e a Predazzo in questi giorni sui
valligiani fiemmesi e fassani e su soggetti provenienti dal centro Italia. Uno
studio di questo tipo mancava nella letteratura scientifica e rivela un motivo
in più per partecipare alla Marcialonga.
Info:
www.marcialonga.it
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MINIMARCIALONGA DEDICATA AI GIOVANISSIMI. STÜRZ VINSE NEL 2005 E DOMENICA SARÀ… MARCIALONGA
46.a Marcialonga di Fiemme e Fassa
domenica 27 gennaio
Sabato 26 gennaio anche
Minimarcialonga lungo un anello di 3 km
Iscrizioni apertissime a quota 10 euro
comprendenti diploma e pacco gara
Intervista a Giulia Stürz, dalla Coppa
del Mondo alle lunghe distanze
Uno degli
appuntamenti da non perdere che anticiperanno la Marcialonga di Fiemme e Fassa
sarà la Minimarcialonga, una sfida per bambini dai 6 ai 12 anni che si terrà
sabato 26 gennaio alle ore 14 a Lago di Tesero. Il percorso da svolgersi in
tecnica classica è un anello di 3 chilometri praticabile anche dai meno
esperti, e un invito dedicato ai marcialonghisti per portare i figli a diretto
contatto con la neve e la natura. Le iscrizioni alla quota di 10 euro comprendono
diploma e pacco gara composto da pettorale, berretto e altre sorprese, e si
possono effettuare online sul sito della manifestazione, presso la segreteria
di Marcialonga entro le ore 12 di venerdì 25 gennaio, o direttamente al Centro
del Fondo di Lago di Tesero sabato 26 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 13.30. Tutti
gli iscritti possono inoltre partecipare all’estrazione di 10 premi offerti da
Craft e 6 premi offerti da Scame. Altri premi speciali gentilmente offerti
dagli sponsor Marcialonga verranno riservati ai vincitori, al concorrente
proveniente da più lontano e all’ultimo arrivato. Quest’anno, infine, tutti i
bimbi che intendono iscriversi alla 34.a edizione potranno realizzare la
propria opera creativa col tema “Viva i volontari della Marcialonga”, ovvero un
disegno con qualsiasi tecnica inviando il tutto all’indirizzo e-mail info@marcialonga.it
oppure consegnandolo presso la segreteria della Marcialonga a Predazzo, entro
la giornata odierna. Agli autori dei 20 disegni più significativi verrà
consegnato un omaggio in occasione della premiazione della Minimarcialonga. I
disegni verranno poi affidati all’Associazione Padre Silvio Broseghini
-Chankuap Trento ed inviati ai bambini della casa Padre Silvio Broseghini in
Ecuador. E chi in passato vinse la Minimarcialonga (annata 2005) fu Giulia
Stürz, la quale domenica per la prima volta sarà al via della Marcialonga. La
teserana vuole ‘cambiare vita’ dopo le annate passate a cercare un piazzamento
d’élite in Coppa del Mondo, ma prima di appendere gli sci al chiodo e dare
l’addio alla divisa della Polizia sfodererà un ultimo ‘colpo’: partecipare alla
Marcialonga di Fiemme e Fassa. Tutti in famiglia Stürz vi hanno partecipato,
mamma Anna, papà Walter, le sorelle Elena e Silvia. E quindi da poche settimane
a Giulia è nata la voglia di essere finalmente al via della mitica granfondo.
“Ho deciso che è ora di smettere di praticare l’agonismo – dice Giulia – perché
ho altri progetti. Tutti mi chiedevano di fare la Marcialonga, che è sempre
stato anche un mio sogno anche se non sono specialista delle lunghe distanze.
Quello che mi preoccupa è che mia sorella Silvia è molto più allenata di me,
sarà anche una competizione tra noi due”. Giulia Sturz lasciò il segno nel
Mondiale under 23 in Val di Fiemme… “Se ripenso al Mondiale Junior di Fiemme mi
emoziono ancora, è l’unica cosa che mi fa ancora commuovere, in quella
circostanza il risultato era inaspettato, certo, avevamo lavorato bene tutto
l’anno, ma in un evento del genere non si può dare mai nulla per scontato. Era
presente anche tutta la mia famiglia, si tratta del ricordo più bello della mia
vita”. E ora che farà Giulia? “Farò un bel viaggio zaino in spalla, di sola
andata per l’Asia, Nepal, Thailandia, Indonesia. Non so ancora per quanto, e a
dire il vero non mi sono neanche posta il problema. Credo molto nel destino,
parto senza programmare nulla, avendo solo qualche idea, il resto si vedrà”. Il
‘presente’ si chiama però Marcialonga: “Mi piacerebbe fare una buona gara
durante la Marcialonga, anche perché mi sono allenata tutta l’estate. Quando ho
deciso di smettere, ho passato un periodo in cui non mi sono allenata per
niente, perché non stavo bene. Adesso ho ripreso ad allenarmi per cui desidero
fare del mio meglio durante questa gara, in tutta serenità senza dente
avvelenato. Il mio livello non è bassissimo, ma è molto tempo che non percorro
tanti chilometri. Tutta la mia famiglia parteciperà alla gara, a parte Elena
che dovrà stare in albergo, potrebbe crearsi una competizione nella
competizione, una sfida con Silvia, che si è allenata bene. Non mi fermerò a
tutti i ristori, come ho già detto, punto a fare bene questa Marcialonga, a
divertirmi, ma mantenendo l’aspetto agonistico. Farà riaffiorare molti ricordi,
mi verranno le farfalle allo stomaco, sono state belle emozioni. Le mie amiche
mi hanno consigliato di non stressarmi troppo, che se riescono a farla loro con
tre allenamenti all’anno ce la faccio anche io, ma in fin dei conti non è
neanche una questione di agonismo, voglio chiudere un capitolo della mia vita
divertendomi con serenità. Ci vediamo domenica a Cavalese!”.
Info:
www.marcialonga.it
MARCIALONGA: COME TE NON C’Ė NESSUNA. REGINA DELLE GRANFONDO IMBELLETTATA A FESTA
Oggi, nella
sede di ITAS a Trento, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della
46.a Marcialonga di Fiemme e Fassa, al via il 27 gennaio con i tradizionali 70
km da Moena a Cavalese. Erano presenti il presidente di ITAS Fabrizio Lorenz,
il presidente di Marcialonga Angelo Corradini, il presidente di Trentingrana
Renzo Marchesi, l’assessore allo sport e turismo della Provincia di Trento
Roberto Failoni, Paola Mora del CONI Trentino, il direttore generale di
Marcialonga Davide Stoffie, il comandante delle Fiamme Oro di Moena Vittorio Zamparelli,
Lorenzo Girardi di Visma Ski Classics, il team manager del Trentino Robinson
Team Bruno Debertolis, l’atleta delle Fiamme Oro Giulia Stuerz, il testimonial
e campione olimpico Cristian Zorzi e Chiara Zoppirolli del CeRiSM di Rovereto. Il
percorso è pronto, dopo il grande sforzo per ricostruire i tratti distrutti dal
maltempo di fine ottobre e produrre tantissima neve. Dunque Marcialonga sulla
distanza di 70 km, e Marcialonga Light sulla distanza di 45 km fino a Predazzo.
Fabrizio
Lorenz di ITAS fa gli onori di casa: “Marcialonga è una grandissima festa a
livello internazionale, organizzazione capace di sfidare intemperie e tempo
avverso grazie ai loro volontari, la miglior immagine del nostro Trentino nel
mondo”. Roberto Failoni teneva ad esserci perché “…con Marcialonga chiudiamo
una serie di gare e di feste per l’intera Val di Fiemme. Il ‘miracolo’ è
avvenuto e la pista di 70 km è stata ultimata”. Per ovviare all’assenza di neve
naturale, Marcialonga ha messo in funzione 30 cannoni, di cui 25 di proprietà e
8 gatti battipista. Angelo Corradini ha illustrato lo stato dei lavori: “Mai
come quest’anno abbiamo sentito vicino a noi le istituzioni. Ai primi di
novembre osservando la valle veniva da piangere, ma ci siamo guardati negli
occhi decidendo di uscire con un comunicato che diceva: ‘Marcialonga si fa’.
Poi qualche dubbio ci è venuto, ma piano piano si è fatto tutto, incredibile. Le
previsioni danno molto freddo, ciò che serve per sciare”.
Marcialonga
per allestire questo grande evento deve contare su una serie di partnership
importanti. A parte quella di ITAS e di COOP, ci sono altri 4 marchi della Cooperazione
che a turno monopolizzano il pettorale: Melinda, Cavit, Casse Rurali Trentine e
Trentingrana (quest’anno toccherà a quest’ultimo).
Domenica
7.500 atleti di caratura mondiale e tantissimi amatori sfrecceranno tutti
assieme appassionatamente sui binari da Moena a Cavalese, un tormentone che
dura da tanti anni. Fra i probabili protagonisti alla prova Visma Ski Classics si
possono citare Tord Asle Gjerdalen, Petter Eliassen, quindi i vari Nygaard,
Aukland, Pedersen, Östensen, Chernousov e gli altri russi del team Futura
Dementiev, Legkov, Kriukov, ma anche Panzhinskiy. Tra le donne oltre alle
“solite” Norgren, Smutna e Slind, Bruno Debertolis conferma Justyna Kowalczyk.
Fra gli
intervenuti alla conferenza anche l’atleta delle Fiamme Oro Giulia Stuerz, la
quale ha narrato il perché di questa presenza: “Cambio completamente vita,
partirò zaino in spalla con un volo di sola andata, abbandonerò la Polizia e la
Marcialonga sarà l’ultima occasione per ringraziarli”. Nel 2006 a Torino Cristian
Zorzi aveva zittito la folla portando la staffetta azzurra all’oro. Stavolta la
staffetta olimpica sarà… alla Marcialonga: “Ho sempre accettato le sfide sportive
di tanti miei amici, ma ora sono riuscito a portare tre nomi illustri: Antonio
Rossi, Paolo Bettini e Jury Chechi, tutti forti a spingere. Bettini il primo a
non tirarsi indietro nonostante sia quello con meno forza nelle braccia, Jury è
titubante ma alla fine la faranno, io farò tutti i 70 km e poi tenterò di
trainare il gruppo, da Bettini a Rossi sino a Chechi che percorrerà il tratto
da Molina a Cavalese, visto che si è tirato un po’ indietro gli toccherà il
pezzo più duro!”. Ci sarà anche Francesco Toldo, interista come Zorzi, insomma…
“ci sarà da divertirsi”, conclude Cristian.
Nel lungo
weekend a venire ci sono tante manifestazioni in una, ne ha parlato Davide Stoffie:
“Abbiamo numerosi eventi collaterali tra i quali Minimarcialonga il sabato pomeriggio,
con iscrizioni già chiuse a 550 partecipanti, Young per quelli un po’ più
grandicelli, Baby per giocare sulla neve, il nostro motto è da 0 a 100 anni
dove per “100” intendiamo Marcialonga Story, con la promozione degli sci di una
volta”. Di Marcialonga Stars ha invece parlato Mario Cristofolini di LILT,
anche uno dei fondatori della dama trentina: “Avere successo non è facile,
ripetersi lo è ancora meno. Abbiamo voluto fare qualcosa anche per i meno
fortunati, a Trento curiamo bambini con tumore al cervello che spesso vengono
da lontano, perché il nostro è un centro specializzato. Noi li ospitiamo e con
quello che riusciamo a raccogliere con questa bella passeggiata li aiuteremo”. Marcialonga
ha un grande riscontro mediatico, soprattutto televisivo. Sarà in diretta
domenica su RAI Sport, lunedì alle ore 17.30 per tre ore in differita su Eurosport2,
e live un po’ in tutto il mondo. Ore 7.50 partenza donne, ore 8 partenza
uomini. Arrivederci a domenica!
70 km di pista pronti: da Moena a
Cavalese per la 46.a edizione
Miriade di campionissimi al via tra
stelle del fondo e di altre discipline
Il
prossimo 27 gennaio la Marcialonga trentina festeggerà la 46.a edizione di una
narrazione di lungo corso, ma che mai come quest’anno potrebbe avere al via
campioni di ogni sorta, dai titolatissimi del passato ai fuoriclasse di oggi,
sino alle stelle olimpiche di altre discipline rispetto allo sci di fondo; ma
la Marcialonga è prima di tutto Valli di Fiemme e Fassa, un’unione metaforica
completata con largo anticipo.
Il
presidente Angelo Corradini può infatti annunciare fieramente che il tracciato
di 70 km da Moena a Cavalese è stato portato a termine grazie ad un grandissimo
lavoro, ed ora resta solamente l’attesa per l’arrivo dei fiocchi innevati
previsto a giorni perché, si sa, la Marcialonga imbiancata è qualcosa di
speciale. Saranno ben 7.500 i fondisti, in gran parte “bisonti”, come vengono
simpaticamente soprannominati i concorrenti della Marcialonga, ma tra di essi
si celano alcune delle figure che hanno fatto la storia dello sport, nostrano
ed internazionale, cominciando dai campioni olimpici di ciclismo (Paolo
Bettini), sci di fondo (Cristian Zorzi), canoa (Antonio Rossi) e anelli (Jury Chechi),
fino all’ex portiere della nazionale italiana Francesco Toldo. Un parterre dei
più variegati, contando anche il cantante rock svedese Anders Wendin e l’ex
calciatore dei gialloblù Patrik Andersson.
A
comandare le classifiche Visma Ski Classics – il circuito delle migliori
granfondo a livello mondiale – vi è Petter Eliassen, di ritorno dopo essersi
fermato per qualche tempo ma già in grande spolvero. I suoi compagni del Team
BN Bank non sono tuttavia da meno e a seguire si trovano Simen Oestensen e
Morten Eide Pedersen, a detronizzare apparentemente anche il team di Gjerdalen
(attualmente il norvegese si trova in 6.a posizione). Andreas Nygaard è
settimo, nono Ilya Chernousov, vincitore della passata Marcialonga. I trentini
Mauro Brigadoi e Francesco Ferrari sono rispettivamente 25° e 28° nel ranking Visma
Ski Classics.
“Marcialonga
è tutto ciò a cui penso durante l’anno”, parole del vincitore delle edizioni
2015, 2016 e 2017 Tord Asle Gjerdalen, due ori mondiali e due bronzi, uno
ciascuno ottenuti proprio in Val di Fiemme: “Lo scorso gennaio non sono stato
forte abbastanza sulla salita di Cascata – afferma Gjerdalen, – non era proprio
il mio giorno ed ora farò tutto ciò che posso per prepararmi e tornare più
forte”.
A
fargli compagnia in gara ci sarà il veterano e compagno di squadra del
‘sergente’ con i Ray-Ban, Anders Aukland, oro olimpico e mondiale: “Marcialonga
è indubbiamente la gara più importante dell’anno, spero che il nostro team
possa fare bene”. Diverse le ‘sfide nella sfida’ all’interno della ski-marathon,
come quella che coinvolgerà gli svizzeri Giachem Guidon, pettorale 2599, e Andi
Grunenfelder, pettorale 2690, quest’ultimo anche bronzo olimpico. La sfilza di
campioni ed ex campioni è letteralmente infinita, e Aleksandr Panžinskij,
argento olimpico, non mancherà ai nastri di partenza, così come Alexandr Legkov,
altro campione olimpico. Risponderanno presente anche Jerry Ahrlin, tre volte
vincitore della Marcialonga (2007, 2009, 2011), lo svedese Jörgen Brink, il
ceco Stanislav Řezáč e il campione mondiale Anders Gløersen.
Tra
le donne al comando non poteva che esserci la svedese Britta Johansson Norgren,
questa volta però con un distacco più risicato rispetto all’inseguitrice Astrid
Oyre Slind, sorella della titolata Kari di Coppa del Mondo. Dovesse migliorare
nei rush finali, il primo piazzamento della Norgren non sarebbe poi così tanto
sicuro. Terza la sempre ottima Katerina Smutna, quinta Justyna Kowalczyk che
alla Marcialonga come uno squalo potrebbe attaccare le specialiste del double
poling. La nostra Chiara Caminada, più volte vincitrice della Combinata Punto3
Craft, è invece sedicesima in classifica generale.
L’emozione
nel partecipare sarà tanta, sia per i fondisti italiani sia per gli atleti
internazionali, perchè Marcialonga è la sfida più ambita dell’anno e per
accoglienza fiemmesi e fassani non sono secondi a nessuno, facendo sentire come
tra le mura domestiche anche fondisti distanti migliaia di chilometri dalla
propria terra natale. Marcialonga è – ora più che mai – capitale dello sci di
fondo nel mondo.
Info:
www.marcialonga.it
IL PRESIDENTE FUGATTI OMAGGIA LA MARCIALONGA. DE COL: PARTECIPATE, È MERAVIGLIOSO
Oggi la Giunta Provinciale era di
passaggio a Moena in zona partenza della Marcialonga
Il presidente Fugatti ha incontrato
Angelo Corradini
L’ing. De Col responsabile del
dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia è un marcialonghista
I lavori fervono per preparare il
tracciato di 70 km del 27 gennaio
La
Marcialonga rinnova di anno in anno l’appuntamento all’ultimo weekend di
gennaio. Manca poco dunque al 26 e 27 gennaio ed oggi la Giunta Provinciale,
con il presidente Maurizio Fugatti in testa, di passaggio da Moena ha voluto
accertarsi di persona dello stato dei lavori delle mitica granfondo sugli sci.
In zona
partenza a Moena i mezzi stanno caricando la neve prodotta di continuo da due
cannoni, gran parte della pista è già agibile ed ormai la produzione neve è
oltre il 70% del necessario, 150.000 metri cubi.
Il presidente
della Marcialonga Angelo Corradini ha illustrato al presidente Fugatti il gran
lavoro svolto per garantire, nonostante la bufera di fine ottobre, i 70 km del
tracciato originale, con un grazie speciale alla Provincia di Trento per la
grande collaborazione. Prima di accomiatarsi il presidente Maurizio Fugatti ha
detto: “I grandi eventi sportivi in Trentino sono l’immagine del nostro
territorio, del nostro turismo, delle nostre località. Sono un richiamo non
solo per le persone italiane, ma soprattutto quelle straniere. Tutta la nostra
attenzione è focalizzata su questi eventi, sugli organizzatori e sugli
amministratori. Abbiamo la volontà di proseguire su questa strada”.
C’era anche
l’assessore allo sport e turismo Roberto Failoni: “Ero presente alla presentazione
di Milano di Marcialonga e Tour de Ski, quindi ho presenziato al “Tour” la
settimana scorsa, sarò di nuovo sul
campo per un altro evento a livello mondiale, per la combinata nordica che dà
risalto alla Val di Fiemme e all’intero Trentino. Sicuramente saremo presenti
anche il 27 alla Marcialonga. Noto con piacere che la produzione di neve sta
andando avanti alla grande, quindi sicuramente sarà una Marcialonga ai massimi
livelli”.
Una bella
stretta di mano anche tra il presidente Corradini e l’ing. Raffaele De Col,
responsabile del dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia, il
quale appare anche nell’elenco iscritti della prossima 46.a Marcialonga: “Per
ripristinare i danni causati dal disastro di fine ottobre è stato fatto un gran
lavoro attraverso impegno e collaborazione. Tutti i comuni si sono attivati,
così come la Provincia e le associazioni. Per l’organizzazione della
Marcialonga era importante ripristinare il tracciato e completarlo per la fine
di gennaio. Il vento ha causato numerosi danni, perciò ora siamo impegnati a
ristabilire la situazione ambientale per l’estate in modo meticoloso, sia per i
turisti sia per tutelare il territorio e la sua sicurezza geologica e
idrogeologica. Partecipo alla Marcialonga da anni, è un impegno che mi piace
onorare nei confronti di tutti i volontari che collaborano intensamente. Al di
là della passione per lo sport, credo sia un riconoscimento nei confronti del
volontariato di questa valle, che regala manifestazioni riconosciute tra le più
belle a livello internazionale, proprio grazie a queste attività e il calore
che le popolazioni danno. Le Marcialonghe sono tutte belle, sia per quanto
riguarda i rapporti umani, sia per il fatto di poter entrare in contatto con
persone provenienti da diverse parti del mondo. Invito tutti coloro che non
hanno mai provato questa esperienza a partecipare, è meraviglioso”.
Nelle Valli
di Fiemme e di Fassa il lavoro del comitato organizzatore continua frenetico,
ovvio che si spera in una bella nevicata per regalare agli oltre 7500 fondisti
un ambiente ideale e per irradiare dalle TV di tutto il mondo le immagini di un
territorio da favola.
Info: www.marcialonga.it
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FRANCESCO TOLDO ALLA MARCIALONGA. ZORZI, BETTINI, ROSSI, CHECHI… PARTERRE UNICO
46.a Marcialonga da Moena a Cavalese
il 27 gennaio
70 km da percorrere nelle Valli di
Fiemme e Fassa
Quartetto di campioni olimpici
italiani e l’ex portiere azzurro al via
Statistiche partecipanti per un totale
di 34 nazioni e 7.500 concorrenti
“Il
27 gennaio parteciperò alla Marcialonga! La mitica gara in Val di Fiemme e
Fassa, grazie all’invito del campione del mondo di ciclismo Paolino Bettini
farò parte di un lotto di ex atleti in questa meravigliosa competizione,
seguiteci perché ne vedrete delle belle… Paolo lascia a casa la bicicletta, solo
gli sci da fondo mi raccomando!”, parola di Francesco Toldo, ora dirigente ma
in passato ex saracinesca di Fiorentina e Inter nonché vicecampione d’Europa
con la nazionale all’Europeo 2000, il quale si concluse con la sconfitta della
nazionale italiana contro la Francia, ma che tutti ricordano per la vittoria ai
rigori sull’Olanda della precedente semifinale proprio in casa degli “orange”,
grazie soprattutto ad un monumentale Toldo che parò un rigore a Frank De Boer
durante i regolamentari, neutralizzando poi i penalty di Bosvelt e nuovamente
De Boer che, guarda caso, divenne poi (per breve tempo) allenatore dell’Inter:
“Contro l’Olanda mi sentivo invincibile”, affermò. La 46.a edizione del 27
gennaio sarà una Marcialonga ricchissima, da Moena a Cavalese percorrendo 70 km
sugli sci stretti in compagnia dei campioni attuali ma anche del passato, oltre
a Toldo ci saranno infatti quattro grandi campioni olimpici italiani di sport
differenti quali fondo, canoa, ginnastica e ciclismo: nell’ordine Cristian
Zorzi, Antonio Rossi, Jury Chechi e… proprio Paolo Bettini. “Il grillo” lo
scorso anno si cimentò con la Marcialonga Light di 45 km, ma quest’anno sembra
più agguerrito che mai nel percorrerla ‘fino alla fine’, slogan questa volta
caro agli juventini: “La Marcialonga è un’altra sfida da mettere nel palmarès”,
ha affermato Bettini. Antonio Rossi ne ha già in saccoccia due, e per il “bell’Antonio”
sarà un ritorno: “La Marcialonga è sempre bellissima per il clima di festa”,
senza dimenticare “Il Signore degli Anelli” Jury Chechi e Cristian Zorzi,
campione olimpico e mondiale che alla Marcialonga trentina è “di casa”. E tra i
magnifici 7.500 aficionados si contano 2064 uomini e 446 donne italiani, 1266
uomini e 350 donne norvegesi, 1183 uomini e 412 donne svedesi, 266 uomini e 50
donne russi, 278 uomini e 71 donne finlandesi, per un totale di 34 nazioni, fra
i tanti anche 7 olandesi che saranno ben felici di rivedere l’ex portierone
azzurro…
Info:
www.marcialonga.it
IL PACCO GARA DELLA MARCIALONGA STORY. “GRAZIE” SENTITO AI VOLONTARI ALLA CENA DI NATALE
46.a Marcialonga di Fiemme e Fassa il 27 gennaio
7.a Marcialonga Story il 26 gennaio da Lago di Tesero a Predazzo
Manopole vintage nel pacco gara e un’altra sorpresa da svelare
2° “Chilometro dedicato” al Centro di Addestramento Alpino di Moena
Ieri, all’Hotel Nele di Ziano di Fiemme, si è svolta la tradizionale cena di Natale in compagnia dei volontari di Marcialonga, con il comitato presieduto da Angelo Corradini a ribadire lo straordinario apporto di queste figure fondamentali nello sviluppo e nella realizzazione degli eventi in Trentino in generale e della Marcialonga di Fiemme e Fassa in particolare. Il passato è passato, si è soliti dire, ma almeno una volta l’anno è bene rivangarlo… Ne vale veramente la pena. La Marcialonga Story di sabato 26 gennaio – un giorno prima della 46.a edizione della ski-marathon di Fiemme e Fassa – catapulta gli appassionati negli anni ’70 dello sci di fondo, riportando i fondisti a gareggiare con sci in legno e abbigliamento d’epoca, partendo dallo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e giungendo – dopo 11 chilometri – nel cuore del paese di Predazzo. 300 i pettorali a disposizione, con uno sconto sull’iscrizione riservato agli over 60 e agli iscritti ad un altro evento Marcialonga, e un pacco gara da abbinare al resto dell’attrezzatura: le manopole vintage e un’altra sorpresa ancora da svelare. E se non si possiede l’attrezzatura richiesta non bisogna temere, il comitato organizzatore metterà a disposizione tutto l’occorrente a noleggio (servizio su prenotazione).
La grande novità della settima edizione della sfilata con gli sci d’epoca sarà tuttavia il ‘Marcialonga Story Village’, dal 24 al 26 gennaio a Cavalese, con una mostra di sci Nynsen e l’esposizione delle collezioni Marcialonga fra medaglie, pins, poster, annulli postali e pettorali. A proposito di collezioni e mostre, il registro degli sci d’epoca è una meraviglia, potendo sfoggiare oltre 400 paia di sci che raccontano il passato ruggente di questi attrezzi costruiti in epoca antecedente il 1976, come quelli che dovranno essere indossati dai concorrenti alla Marcialonga Story. Prosegue inoltre il progetto “Chilometri dedicati”; istituito… “per ringraziare coloro che hanno contribuito al successo di Marcialonga, trasformandolo in patrimonio sociale e culturale delle Valli di Fiemme e Fassa”. Il prossimo anno il secondo chilometro della Marcialonga Story verrà dedicato al Centro di Addestramento Alpino di Moena che “da sempre dimostra il proprio impegno e la propria vicinanza alla Marcialonga”, dopo aver consegnato la targa del km 0 al Comune di Tesero e il primo chilometro ad Ulrico Kostner, vincitore della prima edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa nel lontano ’71, il quale ha poi partecipato anche alla “Story”. Il testimonial della prossima edizione sarà invece il campione olimpico e mondiale Marco Albarello, ricordando la quota d’iscrizione di 30 euro, con uno sconto di 5 euro riservato ai già iscritti ad uno degli altri eventi Marcialonga, agli over 60 e alle associazioni, club e gruppi con un minimo di 10 elementi.