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MEDAGLIE MONDIALI IN VAL DI FIEMME. DANZE CON GLI SKIROLL A SETTEMBRE

MEDAGLIE MONDIALI IN VAL DI FIEMME. DANZE CON GLI SKIROLL A SETTEMBRE

Dal 16 al 19 settembre il Campionato del Mondo di Skiroll
Gli italiani partono in prima fila, le parole del CT Michel Rainer
Interval Start a Passo Lavazè, Sprint e Team Sprint a Ziano, Final Climb sul Cermis
Matteo Tanel, oro mondiale e vincitore della Coppa del Mondo 2019, punta in alto

Di Mondiale in Mondiale. La Val di Fiemme ci ha abituati negli anni a tutta una serie di grandi eventi, Campionati del Mondo di sci nordico in primis con la tripletta 1991, 2003 e 2013, e nel 2015 con lo skiroll, la versione estiva dello sci di fondo.
E quest’anno a settembre, dal 16 al 19, nella vallata fiemmese sarà ancora spettacolo con i migliori interpreti del roller skiing a caccia dei titoli, non assegnati nel 2020, e per questo ancora più attesi. Manca praticamente un mese allo start della quattro giorni iridata in Trentino e cominciano ad infittirsi le pre-iscrizioni, con una quindicina di nazioni che hanno già… prenotato un posto in griglia per i propri migliori atleti, nazioni tra le quali spiccano – oltre all’Italia, che in casa spera in qualche medaglia pesante – la Russia, che ha ventilato la presenza di alcuni forti portacolori della nazionale anche di fondo con Bolshunov in prima fila, la Svezia, che contende spesso le posizioni migliori agli azzurri, quindi Germania, Ucraina, Repubblica Ceca, Slovacchia mentre si attende l’annunciata conferma di Norvegia e Bielorussia.
Per i colori azzurri le speranze sono ottimistiche, e non solo per il fatto di sfruttare il fattore “casa”. Il CT degli azzurri Michel Rainer non ha dubbi, alla luce anche dei risultati della prima prova di Coppa del Mondo disputata a Banska Bystrica: “La stagione è ripartita dopo quasi un anno e mezzo di stop causa Covid-19. Abbiamo cominciato bene, dimostrando di essere compatti e competitivi su tutti i format di gare e categorie. 13 podi in tutto, 6 primi, 5 secondi e 2 terzi posti. La stagione però è ancora lunga e quindi l’importante è rimanere concentrati fino all’appuntamento del Mondiale”.
Com’è il livello di preparazione degli azzurri in riferimento agli stranieri? Chi temete maggiormente durante la stagione? “La nostra preparazione al momento è buona – prosegue Rainer. – Abbiamo fatto due raduni, uno ad Anterselva a fine maggio e uno a luglio in Val di Fiemme. Anni fa non si facevano raduni, ma solo le gare. É stato fondamentale per confrontarsi e lavorare su determinate lacune tecniche. Sicuramente i russi sono gli atleti che temiamo di più. Sono forti e competitivi su qualsiasi format di gare e distanze”.
Come proseguirà la preparazione degli atleti della nazionale? E quali i prossimi impegni? “In questi giorni siamo in raduno in Val di Fiemme con la squadra giovani. Poi partiremo il 18 per la trasferta estone, lettone e russa, che faremo in un blocco unico di piano viaggi.
Manca un mese al Campionato del Mondo in Val di Fiemme, come vede l’Italia nel massimo impegno? “Il Mondiale è lontano e la stagione ancora lunga. Ci prepariamo con serenità e tranquillità e senza pressione. Nelle gare ci vuole anche molta fortuna, noi arriveremo al top e poi cercheremo di dare il massimo come sempre”.
Quali saranno le discipline maggiormente favorevoli per gli italiani in Val di Fiemme? “La Team Sprint, dove siamo i campioni del mondo in carica con la coppia Matteo Tanel – Francesco Becchis. La Sprint dovrebbe enfatizzare le qualità dei nostri sprinters Emanuele Becchis, Michele Valerio e Alessio Berlanda, e al femminile Anna Bolzan con la giovane promettente Sabrina Borettaz. Anche nella Team Sprint siamo reduci dall’argento con la coppia Scardoni/Bolzan. Gli atleti distance sicuramente prediligono la Mass Start del Cermis rispetto alla individuale del Lavazè”.
La FISI sembra investire molto su questo settore, è così? “Si, siamo fortunati. In questi quattro anni abbiamo investito molto e chi ha avuto un occhio attento ha notato le cose che sono state fatte per crescere e dare identità e dignità a questa disciplina”.
Lo skiroll è praticato molto anche dai fondisti, eppure la nazionale è formata da specialisti, c’è un motivo? “Lo skiroll è un mezzo di allenamento per lo sci di fondo. Poi, come in ogni sport, ci sono gli specialisti che si cimentano nelle singole discipline”.
Bolshunov ha dichiarato che sarà ai Mondiali. Possibile che ci sia anche qualche altro fondista della nazionale? “Siamo in contatto con i tecnici del fondo per valutare l’eventuale presenza di qualche fondista. Sicuramente è una bella occasione di confronto, con atleti russi di quel calibro, cinque mesi prima delle Olimpiadi”.
E intanto si intensificano i preparativi delle quattro gare, “Interval Start” giovedì 16 settembre a Passo Lavazè sulla nuova pista permanente, Sprint venerdì sera a Ziano, Team Sprint sabato sempre a Ziano, tutte gare in tecnica libera, e infine domenica 19 l’attesa Mass Start Final Climb da Ziano fino all’intermedia del Cermis, un po’ come succede d’inverno col Tour de Ski.
Confermate da Rai Sport due sintesi di 45 minuti, mentre si è in attesa del dettaglio degli iscritti, i cui nomi saranno annunciati dopo le prove di Coppa del Mondo.
Matteo Tanel, il portacolori del Team Robinson Trentino che ha vinto la Coppa del Mondo nel 2019 e un oro e un argento mondiali nello stesso anno, punta in alto anche quest’anno: “Sono in buona forma, punto alla Coppa ma anche al Mondiale. Sicuramente a Lavazè sarà una gara impegnativa, l’altura condizionerà molti. Io conosco bene la pista, fare cinque giri sarà dura per tutti, le curve sono impegnative, se le sbagli puoi pagare anche 5” a giro. Correremo con le ruote “lente” come sul Cermis. Lì sarà importante arrivare con i primi fino all’attacco della salita, poi noi italiani potremo dire la nostra. Io ci conto. Certo che con i campioni del fondo russi non si scherza, saranno avversari temibilissimi”.
Sarà uno spettacolo anche per gli appassionati, sia con le due gare “distance” che con le due prove veloci a Ziano, cuore pulsante dell’organizzazione del comitato fiemmese.

Info: www.fiemmerollerskicup.it

“SÌ” AD UN QUARTO MONDIALE IN VAL DI FIEMME

“SÌ” AD UN QUARTO MONDIALE IN VAL DI FIEMME

CONDIVISIONE DI INTENTI PER UN NUOVO SUCCESSO

Talk show per sondare la disponibilità della Val di Fiemme (TN) ad ospitare un quarto mondiale
Gilmozzi, Mellarini, De Godenz, Giovannini e Roda dicono “sì”
Dopo i successi del 1991, 2003 e 2013 il Mondiale di sci nordico potrebbe tornare nel 2025 o 2027
Grande occasione di sviluppo nei settori della mobilità e del turismo

La Val di Fiemme dice sì alla possibilità di ergersi protagonista con un quarto Campionato Mondiale di sci nordico, al termine di una affollata riunione al Centro del Fondo di Lago di Tesero (TN) in cui operatori economici, amministratori pubblici e dirigenti sportivi hanno dato il proprio assenso, sottolineando che occorre una condivisione di intenti con la popolazione. La “culla dello sci nordico” ha già concluso positivamente ben tre Campionati del Mondo, nel 1991, 2003 e 2013, ed ora esprime il proprio benestare ad una Val di Fiemme nuovamente iridata nel 2025 o nel 2027. Il talk show è stato ideato dal comitato Nordic Ski Fiemme, lo stesso che si sta apprestando ad ospitare i nuovi appuntamenti di Tour de Ski (7 e 8 gennaio) e Nordic Combined World Cup (dal 13 al 15 gennaio). Alla serata, moderata dal presidente di Nordic Ski Fiemme Bruno Felicetti, sono intervenuti gli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, Tito Giovannini manager di Infront, il presidente della FISI Flavio Roda ed il consigliere provinciale Pietro De Godenz. Elena Ceschini, sindaco di Tesero, ha portato il saluto anche degli altri sindaci della valle, con il dibattito aperto da un filmato che ricordava il successo del Mondiale 2013, capace di registrare ben 417.623 spettatori e 1196 media accreditati da 55 nazioni. Mauro Gilmozzi ha vissuto i tre eventi in prima persona, considerando quella del 1991 una grande sfida, e ricordando come nel 2003 e 2013 la Val di Fiemme si sia fatta conoscere nel mondo, notorietà che ha giovato particolarmente all’economia e al turismo fiemmese e trentino. Tito Giovannini ha invece asserito che, proprio per i successi ottenuti, “nel momento in cui la Val di Femme presenta la candidatura il Campionato del Mondo se lo trova già assegnato”, per Tiziano Mellarini “lo sci nordico esalta il valore ambientale ma genera anche indiscutibili risorse per il territorio”, portando inoltre coesione fra la gente e cultura. Pietro De Godenz ha messo in luce l’internazionalizzazione che un evento di tale livello ha portato e porterebbe all’offerta turistica, non solo per la Val di Fiemme ma anche per l’intero Trentino, mantenendo il rispetto ambientale in primo piano, ricordando che Fiemme 2003 fu il primo evento eco-certificato al mondo. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato De Godenz – è rimanere la località leader dello sci nordico sulle Alpi”. Flavio Roda si è aggiunto al parterre di “sì” citando l’importanza della Val di Fiemme per la FISI, mentre Felicetti ha sottolineato le tante parole di apprezzamento all’iniziativa venute dal “resto del mondo”. Come detto, tanti anche gli interventi in sala, con un sonoro “sì” dalle voci di Giulio Misconel, rappresentante degli impiantisti, e di Massimo Girardi di Transdolomites sul progetto mobilità, mentre gli artigiani fiemmesi hanno stimolato il coinvolgimento anche della gente comune sul progetto candidatura. Franco Nones, primo olimpionico italiano nella storia dello sci di fondo, si è aggiunto al coro sottolineando come il mondo dello sci voglia fortemente un altro mondiale in Trentino.
In primavera la decisione della Val di Fiemme sulla presentazione della candidatura alla FIS.
Info: www.fiemmeworldcup.com