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Ordinanza neve: Autovie Venete la revoca con un mese d’anticipo‎

Ordinanza neve: Autovie Venete la revoca con un mese d’anticipo‎

VENEZIA – Fine, con un mese di anticipo, dell’obbligo di utilizzare gomme da neve o di portare, a bordo. L’ordinanza che introduceva questo obbligo, infatti, sarà revocata con effetto immediato e quindi, da giovedì 15 marzo le gomme da neve e le catene potranno «andare in soffitta» fino alla prossima stagione. L’obbligo, secondo quanto previsto inizialmente, avrebbe dovuto rimanere in vigore fino al 15 aprile, ma viste le condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli e le temperature estremamente miti, è stato deciso di revocare l’ordinanza. I cartelli posizionati lungo la rete autostradale, che ricordano agli automobilisti la norma, saranno oscurati entro giovedì 15 marzo. In serata anche Cav, la società che gestisce la tangenziale di Mestre, ha emesso un’analoga ordinanza. Dal 15 marzo si potrà transitare anche senza le gomme da neve nei tratti di A4 gestiti dalla società veneta Cav. Con un mese di anticipo vengono annullati gli effetti dell’ordinanza che imponeva l’utilizzo delle gomme da neve sull’autostrada A4 nel tratto di competenza della Cav (Concessioni autostradali venete). La scadenza prevista per il 15 di aprile è stata anticipata, come indicato nell’Ordinanza 906 emanata dalla società che gestisce anche la tangenziale di Mestre. (Ansa)

 

 

Sorcinelli (La Destra): ‘Il piano neve ha fatto flop sia a Fano che a Pesaro’

Sorcinelli (La Destra): ‘Il piano neve ha fatto flop sia a Fano che a Pesaro’

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Al di là dell’evento meteorologico straordinario a nostro avviso i disagi patiti dagli abitanti di Fano e Pesaro traggono origine anche da una risposta insufficiente da parte delle due amministrazioni comunali.

Il grosso della neve è sceso sabato scorso11 Febbraio, anche se poi in qualche misura ha continuato a nevicare anche il giorno dopo.

Insomma già Domenica mattina 12 Febbraio era chiaro a tutti che la neve che aveva coperto le due città era veramente tanta, a livello di emergenza, soprattutto a Fano,  e che pertanto occorrevano provvedimenti straordinari da prendere immediatamente.

Certo non ci si poteva  aspettare di trovare le strade pulite già dal giorno dopo, Lunedì 13 Febbraio.

Il guaio però è che la situazione di emergenza è proseguita anche Martedì 14 e Mercoledì 15 Febbraio, con gran parte delle strade coperte di ghiaccio, con calanchi pericolosi e con il rischio per le auto di impantanarsi alla prima fermata.

Ancora peggio per i pedoni, che dovevano dividere la sede stradale con le auto,  essendo impraticabili i marciapiedi, camminando sempre su un fondo molto scivoloso, e raccogliendo, nel migliore dei casi, grandi quantità di schizzi fangosi sugli abiti.

Solo nella giornata di Giovedì e soprattutto in quella di Venerdì, si sono cominciati a vedere i risultati del lavoro dei mezzi spalaneve, anche se a tutt’oggi la situazione in diverse periferie è ancora difficile.

Non vogliamo buttare la croce addosso a nessuno, ci rendiamo conto che la nevicata è stata eccezionale, (soprattutto a Fano, dove si sono raggiunti livelli mai visti dopo il 1956).

Però che l’opera di pulizia delle strade non sia stata soddisfacente è cosa sotto gli occhi di tutti, sia a Fano che a Pesaro.

Non mettiamo certo in discussione la buona volontà e la dedizione di chi ha allestito e coordinato la macchina dell’emergenza, ma sinceramente si poteva e si doveva fare qualcosa di più.

La sensazione è che l’emergenza sia stata affrontata con i mezzi adatti all’ordinaria amministrazione e questo ha comportato per tutti più disagi e per una durata maggiore.

Facciamo un esempio: Aset, per l’impraticabilità delle strade ha messo forzosamente  in malattia molti suoi dipendenti addetti alla raccolta dei rifiuti; qualcuno ha suggerito che sarebbe stato più opportuno dotarli di una pala perché contribuissero all’eliminazione della neve.

Il Presidente dell’Aset ha risposto che il contratto di lavoro prevede la raccolta dei rifiuti e non la spalatura delle strade. E’ una risposta ineccepibile in tempi normali; nella situazione di emergenza che si è creata francamente avremmo preso contatto con sindacalisti e lavoratori per chiedere la loro collaborazione. Siamo convinti che molti non avrebbero negato una mano per contribuire a risolvere l’emergenza della loro città, anche perché immaginiamo che non tutti siano stati contenti di dover fruire delle ferie in questo periodo…

Come pure è evidente che occorresse un numero maggiore di automezzi spalaneve: nessuno pensa che le amministrazioni comunali debbano comprarli, ma è ovvio che si debba avere una anagrafe precisa di tutti i mezzi dei privati, con i quali deve essere già stata predisposta per tempo una convenzione, pronta da far partire alla necessità, insieme ad un adeguato piano delle priorità..

Speriamo almeno che questa triste esperienza faccia sì che le due amministrazioni comunali si attrezzino meglio per il futuro: un altro fallimento non sarebbe perdonabile…

Scuole chiuse per la neve a Chieti‎

Scuole chiuse per la neve a Chieti‎

CHIETI / Ancora scuole chiuse a Chieti. Anche se il maltempo ha dato una tregua all’Abruzzo, la messa in sicurezza della viabilità è ancora in itinere. FOTO: LA NEVE IN PROVINCIA DI CHIETI.
Il sindaco Umberto Di Primio ha disposto con un’ordinanza la chiusura di scuole di ogni ordine e grado e asili sia per la giornata di domani che per dopodomani. A rallentare i lavori di pulizia delle strade confluiscono diversi fattori. Da una parte sulla viabilità c’è molto ghiaccio. A questo si aggiungono le auto parcheggiate e i cumuli di neve ancora presenti ai lati delle strade.
Spazzaneve e spargisale sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la viabilità della zona e sono molte le vie, anche intorno alle scuole, in cui si continua a lavorare. Oltre alle scuole il sindaco ha disposto la chiusura dei mercati di domani e venerdì.

ARGENTA:Aggiornamento:neve fitta e vento forte

ARGENTA:Aggiornamento:neve fitta e vento forte

Sia per l’Alto che per il Basso Ferrarese al momento la situazione delle strade provinciali è di generale percorribilità e tutte sono state salate durante i giorni scorsi per prevenire gelate.

Le previsioni meteo prevedono una leggera nevicata su tutto il territorio provinciale a partire dal tardo pomeriggio di ieri fino verso le 21, ma il peggio è atteso attorno le prime ore del mattino di sabato 11 febbraio con una nevicata più consistente e forti raffiche di vento.

Condizioni che, sempre stando ai bollettini, si protrarranno fino alle prime ore del mattino di domenica 12.

Si attendono perciò 24 ore di neve fitta accompagnata da vento forte e tutti i mezzi del piano neve dell’amministrazione del Castello Estense sono pertanto in stato di allerta, pronti ad entrare in azione all’effettivo verificarsi delle previsioni meteorologiche.

In particolare, usciranno prima gli spartineve per la pulizia delle carreggiate e successivamente gli spargisale per scongiurare il pericolo ghiaccio. Operazioni che si protrarranno nel corso della giornata di domenica fino a quando l’intera rete stradale provinciale sarà resa sgombra dalla neve.

Per l’Alto Ferrarese lame spartineve e spargisale sono già sulle strade dalle prime ore di oggi – venerdì 10 febbraio – a causa dei cumuli di neve trasportati dalle folate di vento.

In dettaglio i mezzi sono tuttora al lavoro sulla Sp 9 Bondeno-Casumaro in località Santa Bianca, sulla Sp 69 Virgiliana in località Burana, sulla Sp 35 San carlo-Poggio Renatico e sulla Sp 50 Vigarano-Poggio Renatico.

 

oggi 6 Febbraio 2012 e domani, ghiaccio con temperature polari

oggi 6 Febbraio 2012 e domani, ghiaccio con temperature polari

Previsioni meteo Roma neve: oggi 6 Febbraio 2012 e domani, martedì 7 Febbraio, condizioni ancora difficili per la capitale. Il problema non sarà più tanto la neve che difficilmente scenderà copiosa ancora sulla città. Ora il rischio è il ghiaccio. Le temperature, infatti, rimarranno davvero basse per la zona, con punte di -6 gradi centigradi. Le previsioni si sono rivelate, al di là di quello che dica il Sindaco Alemanno, abbastanza azzeccate. E pensiamo che anche quelle dei prossimi giorni lo saranno certamente. Cielo coperto oggi a Roma: meteo permettendo, non ci saranno nevicate.

nevicherà. La temperatura rimarrà bassa: la minima intorno ai -4 gradi centigradi, la massima arriverà a 4 gradi nel corso della giornata di oggi. Pochi spiragli di sole annuncia meteo 3B, intervallati da nuvolosità stratiforme, a tratti compatta. Nel Lazio situazione molto simile ma più delicata in Ciociaria, dove numerose frazioni rimangono isolate e migliaia di famiglie sono al freddo e al gelo per mancanza di elettricità. Niente neve, quindi, ma freddo polare che non si vedeva a Roma da diversi anni. C’è chi paragona la nevicata della scorsa settimana a quella del 1985. Senza dubbio si è trattato di un evento di portata storica e le conseguenze, purtroppo, si sono fatte sentire.

Previsioni meteo Roma, neve: domani martedì 7 Febbraio 2012 il tempo sarà simile a quello di oggi con un abbassamento ulteriore delle temperature. La minima arriverà finanche a – 3 gradi con vento di dodici nodi, di natura siberiana, che renderà la temperatura percepita ancora più bassa.

 

 

Ecco il gelo siberiano Neve in arrivo a Roma

Ecco il gelo siberiano Neve in arrivo a Roma

Il grande gelo è arrivato: già tra oggi e domani l’aria siberiana avvolgerà la penisola, con nevicate abbondanti al centronord, e i fiocchi che mercoledì faranno capolino anche alle porte di Roma. Sono le previsioni del meteorologo Antonio Sanò del portale IlMeteo.it. Oggi un nocciolo di aria fredda polare con contributi siberiani scende dalla Francia diretto verso l’Italia, mentre da est giungono masse d’aria gelida siberiana al nord. Vortice in formazione sul Tirreno. Il tempo peggiora rapidamente al nordovest con neve e al centro, piogge ancora su Sicilia e Calabria. Poi si scava nel pomeriggio-sera una circolazione depressionaria proprio innanzi l’Isola del Giglio – dove è incagliata la nave Costa Concordia – con precipitazioni su nordovest, Alpi, Padana centrale, Emilia Romana, Sardegna e poi Sicilia e resto del sud.
NEVE NEL NORDOVEST È neve subito sul nordovest fino in pianura e anche sulla Liguria a Genova, neve su Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche fino in pianura e a quote bassissime 100-200m nella notte e poi a 5-600m al sud, con forte maltempo su Campania, Sicilia, Calabria con tantissima neve a 500m nella notte. Nel corso della notte maltempo su tutto il centrosud, Sicilia, Sardegna, e ancora neve su Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, 10 cm ogni 6 ore a Firenze. Domani sarà anche peggio: vortice ciclonico, venti forti di Bora, di scirocco su Adriatico e Ionio, maestrale su Sardegna e Tirreno, tramontana su Liguria e Toscana. Maltempo che si porta veloce al centrosud e Sicilia, ancora neve forte al centro sin verso il Veneto. E ancora nevicate fino alle porte di Roma a 100m, neve al sud tra 300 e 500m.
GIOVEDÌ PRIMI FIOCCHI A ROMA Giovedì 2 ancora neve sulle regioni adriatiche e a bassa quota su Abruzzo-Molise e Puglia, fiocchi su ovest Piemonte e alta Lombardia, precipitazioni su Cilento, Calabria. Poi un nuovo nucleo freddo perturbato da ovest con contributi continentali che riscendono ad ovest accerchiando le Alpi colpisce la Sardegna con neve a 400m, diretto verso il centrosud dalla sera. Attese nevicate su adriatiche, forti su Campania, Lucania, Foggiano, con 20cm ogni 6 ore sull’Irpinia. Nella notte vortice sul Tirreno, Bora e tramontana in Liguria. Venerdi’ vortice invernale sull’Italia, con aria siberiana al nord e aria fredda che ridiscende dalla Valle del Rodano. Bora forte su medio-alto Adriatico. Maltempo al sud, isole maggiori e adriatiche dalla Romagna alla Puglia, maltempo anche tra Lazio e Campania. Nelle prime ore del mattino fiocchi anche a Roma. E’ neve dalla Romagna al Molise, fino alle coste Abruzzesi, e ancora su Irpinia, Lucania, a bassa quota su nord Sardegna. Rasserena e gela su resto del nord. Sabato 4 e domenica 5 saranno forse le giornate peggiori: venti fortissimi da nordest di origine siberiana. Circolazione depressionaria e precipitazioni al sud, Isole, adriatiche e basso Lazio. Venti forti da nordest. Neve sulle Adriatiche dal Riminese alla Puglia, in calo fino a Bari, neve fino al piano su Lucania, Cilento, nord Calabria e cosentino, neve anche in Sardegna e fino Cagliari. Fiocchi fino al Lazio e Roma sud entro sera. Domenica venti gelidi da nordest, neve sulle coste Adriatiche dal Riminese alla Puglia, neve su Lucania, Puglia, Calabria, a bassa quota su Sicilia fino a Palermo. Domenica -16 gradi in Piemonte, -15 in Emilia, -10 sul resto del nord, -8 al centro, -8 anche a Genova, -4 a Roma e Napoli. Temperature simili si ricordano nel 1985, 1996, 2001.
DECINE DI MORTI IN EUROPA Nel nord e nell’est Europa l’ondata di maltempo è una vera e propria emergenza. Sono 30 i morti per assideramento registrati negli ultimi giorni in Ucraina, colpita da venerdì scorso da un’ondata di freddo intenso. Lo fa sapere il ministero delle Emergenze della repubblica ex sovietica sottolineando che tra il 27 gennaio e oggi sono 627 le persone che hanno avuto bisogno di assistenza medica per ipotermia e 544 quelle che sono state ricoverate in ospedale. Altre 10 persone sono morte in Polonia dopo le pesanti nevicate e l’improvviso calo delle temperature. Cinque morti sono stati registrati anche in Serbia e uno in Bulgaria. Una persona è rimasta uccisa dal freddo anche in Slovacchia, mentre in Austria un uomo di 72 anni è stato ucciso dal freddo dopo che la sua auto è caduta in un torrente duranrte un incidente. La temperature più basse sono state registrate in Romania dove in una località dei monti Carpazi si è arrivati a -27 gradi centuigradi. Freddo record anche nei paesi baltici – dove le autorità hanno esortato la popolazione a non uscire la notte, quando si prevedono temperature anche di -30 gradi – e in Russia dove, a Mosca, almeno 15 persone sono rimaste uccise dal freddo nel weekend perchè sono rimaste all’aperto, con temperature notturne di -23 gradi.

TMNews CNN

Romania: ministero, sei vittime per il gelo

Romania: ministero, sei vittime per il gelo

Sale a sei il bilancio delle persone morte da giovedì scorso in Romania per l’ondata di freddo che da qualche giorno si è abbattuta nel Paese. Gli ultimi quattro decessi si sono registrati ieri. Lo ha reso noto il ministero della Salute.

“Le nuove quattro vittime sono state registrate nei dipartimenti di Tulcea (sud-est), Botosani, Neamt (nord-est) et Olt (sud)”, ha precisato il ministero in un comunicato. La maggior parte dei dipartimenti sono in allerta arancione per le basse temperature che hanno toccato i meno 27 gradi Celsius.

 

Transilvania:impianti sciistici moderni e Più convenienti, Più divertente, Più lussuoso!

Transilvania:impianti sciistici moderni e Più convenienti, Più divertente, Più lussuoso!

I CARPAZI DELLA TRANSILVANIA(ROMANIA)costituiscono una località sciistica europea sia nuova che vecchia, la quale ha vinto la sua popolarità grazie alle buone possibilità di sciare, di praticare altri sport invernali, di visitare attrazioni culturali e di divertirsi. Località come Poiana Brasov, Sinaia e Predeal sono già conosciute a livello internazionale per la bellezza della natura, alberghi con architettura alpina e altre possibilità di godersi una bella vacanza invernale. La zona offre impianti di risalita moderni e piste adatte sia a sciatori principanti che a coloro con esperienza. I Carpazi Rumeni danno la possibilità di alloggiare vicino alle piste, di divertimento e altre attività sportive. Questo permette alle località rumene di essere un’alternativa perfetta di vacanza sciistica per famiglie con bambini, giovani, sciatori della terza età e per tutti gli altri amanti dello sci. Qui c’è la possibilità di combinare la propria vacanza con attività culturali, d’arte, e altri tipi diversi di divertimento come la discoteca, i nightclubs, ecc. Perché non visitare il mitico Castello di Dracula vicino a Brasov o il Castello reale di Peles a Sinaia?
I CARPAZI TRANSILVANIA(ROMANIA) – Per te, la tua famiglia e i tuoi amici – Più conveniente, Più divertente, Più lussuoso!

POIANA BRASOV – Moderna ed esclusiva località sciistica nei Carpazi rumeni. Poiana Brasov si trova a 1020 mt l.m., a 13 km dalla città di Brasov – città turisticamente molto apprezzata con discendenza medievale. Poiana Brasov è circondato da 4 montagne: Postavarul (1799 m), Piatra Craiului (2238 m), Bucegi (2505 m) e Piatra Mare (1848 m).

A Poiana Brasov ci sono sia piste preparate che discese off-pist per tutte le categorie di sciatori. La cima più alta è di 1800 mt l.m. e i turisti hanno a loro disposizione due cabinovie ed altri impianti di risalita. Ci sono anche tracce segnate per lo sci di fondo.

Nel paese si trovano anche dei campi di calcio e di atletica, piscine, palestre, sala di bowling, ecc.

Per quanto riguarda il divertimento ogni albergo possiede un proprio ristorante, alcuni con musica dal vivo, e in zona ci sono anche una serie di discoteche, bar, ristoranti, sale giochi, ecc.

Con la sua posizione strategica, Poiana Brasov rappresenta un punto di partenza per diverse gite come per esempio Brasov, Bran (il Castello di Dracula), le località sciistiche Predeal e Busteni, Sinaia (qui si trova il celebre Castello di Peles, una volta residenza estiva della famiglia reale, oggi un museo con vari collezioni pregiate), Sibiu ecc. E già che ci siete perché non fare anche un salto a Bucarest?

 

Bambino varesino di dieci anni muore su pista da sci in Svizzera‎

Bambino varesino di dieci anni muore su pista da sci in Svizzera‎

L’incidente poco prima di mezzogiorno ad Airolo. Il piccolo, che stava scendendo insieme
con il padre, ha urtato un cumulo di neve: è morto dopo un’ora di tentativi per rianimarlo

Un bambino di dieci anni è morto in un incidente sulla neve sulle piste di Airolo in Svizzera. Secondo quanto riferisce la polizia cantonale il piccolo sciatore, residente nel Varesotto, è andato a urtare violentemente contro un cumulo di neve. L’incidente prima di mezzogiorno su una pista in zona Ravina.

Il bambino stava sciando insieme col padre quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha sbattuto
contro l’ostacolo: è stato immediatamente soccorso, ma dopo un’ora di tentativi per rianimarlo è morto. Sul posto sono intervenuti, oltre i soccorritori, agenti del reparto mobile Sopraceneri e della polizia scientifica per poter stabilire le cause della disgrazia.