Tag: podismo

GINKGO: A CASTELLO DI FIEMME CE N’È PER TUTTI I GUSTI

GINKGO: A CASTELLO DI FIEMME CE N’È PER TUTTI I GUSTI

Sabato 28 agosto torna la festa dei runners a Castello di Fiemme
Staffetta a 5 con frazioni da 1,9 km a 9,8 km, Mini a due e Ultra con 30 km
É una kermesse senza necessità di licenze, solo tanta passione
Organizza il GS Castello di Fiemme

La Ginkgo Stafetten si sposta da inizio a fine agosto, ma la tradizione rimane. Il GS Castello propone, dopo la pausa 2020 dovuta al Covid, la 9.a edizione della gara podistica a staffetta con la novità appunto della data, fissata a sabato 28 agosto, oltre a modeste variazioni al tracciato che si snoda, suddiviso in cinque frazioni, tutt’attorno a Castello di Fiemme.
É una competizione a tutti gli effetti, ma la manifestazione vuole essere un vero e proprio happening dedicato agli amanti del running e spesso coinvolge corridori che abitualmente non frequentano i campi di gara. È un momento per condividere la passione per lo sport e stare all’aria aperta. Per partecipare non servono tessere o attestazioni varie, basta iscriversi per tempo con la squadra di cinque elementi, maschile, femminile o mista, come indicato nel dettaglio sul sito www.gscastello.it.
Cinque frazioni, dunque, di diverse distanze e altimetrie così da vedere in azione anche gente con preparazione differente. La prima frazione è di 5.5 km con 131 metri di dislivello, la seconda di 1.9 km e 14 m/dsl, la terza di 8.9 km con 248 m/dsl, la quarta di 3.9 km e 34 m/dsl e infine il quinto segmento è di 9,8 km e 266 m/dsl.
Tutte le frazioni scattano dal centro di Castello di Fiemme, la prima si dirige verso sud-ovest fino a raggiungere la località Ancona. Al capitello piega a destra verso la località Predaia per poi girare verso nord su un sentiero tra i pini, sbucando in cima alla forestale degli “animai de legno” che porta a Brozzin. Poi i runners svolteranno a sinistra sul sentiero del bosco dove si trova il punto di controllo, nei pressi della passerella sulla palude, per poi superare il lago di Brozzin. Da quel punto si sale lungo il sentiero fino alla ciclabile, raggiungendo la segheria Berti sul tracciato del primo Trofeo Topolino di sci di fondo. Da lì, lungo la nuova ciclabile, la tappa fa ritorno a Castello passando dalla località ”Pertega” proseguendo sullo sterrato della strada campestre verso la località “Mamera”, per poi risalire fra le ‘calli’ di Castello verso la zona cambio posta nei giardini comunali.
È una vera e propria “sprint” la seconda: da Castello affronta l’antico tracciato campestre che porta a Cavalese. All’altezza della “portela” i corridori si porteranno fra i prati e su sterrato verso la cima del “Doss de Marmolaia”, luogo fino agli anni Sessanta dedicato all’estrazione del gesso. Dalla sommità, dopo aver superato di pochi metri il capitello votivo, la gara gira a destra per ritornare verso Castello.
La terza frazione fotocopia la parte iniziale della prima frazione, proseguendo verso la Valle di Predaia sullo sterrato nel bosco fino ad incrociare la strada che risale il rio Predaia e porta ad Aguai. Prima di Aguai gira a destra per ritornare su un bel percorso vario e ondulato tra i prati verso la “Vecchia Stazione” di Castello da dove, raggiunta la segheria Berti, rientra a Castello sul tracciato della prima frazione.
La quarta e penultima frazione scorre verso Cavalese sullo stesso itinerario della seconda frazione. Superato il capitello votivo prende a sinistra e allungando in piano raggiunge la periferia di Cavalese. Poi la corsa prende per il campo sportivo di Cavalese per poi risalire sul “ Zelor de Cavales” in un bosco rado di pini. Rientra quindi in discesa tra i prati verso Castello immettendosi nella parte finale un po’ su sterrato e un po’ su asfalto.
Ultimo cambio e quinta frazione, praticamente un allungamento della terza, da Aguai verso Passo di San Lugano lungo la pista ciclabile fino alle ultime case dell’abitato, per poi fare ritorno in discesa ad Aguai. Ancora discesa e saliscendi verso la “Vecchia Stazione” e verso il traguardo di Castello sullo stesso tracciato della terza frazione.
Fra le novità di quest’anno c’è anche la Mini Ginkgo, staffetta a due elementi con categoria unica. È prevista una prima frazione di 1.900 metri riservata ai ragazzi nati nel 2010 e anni successivi, e una seconda frazione di 3.700 metri dedicata ai ragazzi nati dal 2006 al 2009.
E per i più allenati c’è sempre la Ultra Ginkgo, alla sua 5.a edizione, da affrontare individualmente e che mette in sequenza le cinque frazioni.
L’evento si svolge nel pomeriggio di sabato 28 agosto, i giovanissimi alle 14, mezzora più tardi toccherà a tutti gli altri.
Info: www.gscastello.it

MARCIALONGA RUNNING, NO GREEN PASS!IL 5 SETTEMBRE SI CORRE SENZA PATEMI

MARCIALONGA RUNNING, NO GREEN PASS!IL 5 SETTEMBRE SI CORRE SENZA PATEMI

Le disposizioni lo consentono ai runners della Marcialonga Coop
Il 5 settembre la 19.a edizione della celebre corsa da Moena a Cavalese
26 km immersi nella natura lungo la pista ciclopedonale
Campioni e semplici appassionati, una gara davvero per tutti, anche a staffetta

Le disposizioni per limitare la diffusione del Covid si susseguono di giorno in giorno, ma ce n’è una che, fortunatamente, libera dall’obbligo di possesso della certificazione verde, quella per i partecipanti alla Marcialonga Running Coop.
Le norme ora consentono infatti di partecipare alla 19.a edizione del 5 settembre liberamente, senza, appunto, il Green Pass. Valgono le regole comuni, ovvero indossare la mascherina nei primi 500 metri, presentare il modulo anti-Covid e per il resto… muscoli e fiato per affrontare i 26 km, gran parte in leggera discesa e falsopiano e con gli ultimi sparuti chilometri in salita, giusto per dare tono alla classifica. Del resto la Marcialonga Running è sempre stata così, quest’anno cambia poco, se non l’arrivo in Viale Mendini a Cavalese per evitare la zona pedonale e limitata di Via Bronzetti, e dunque con spazi un po’ più ampi e anche per ricordare l’arrivo (anche se in senso inverso) della gara invernale. Ci sarà anche un tratto nuovo da Predazzo a Ziano, tutto su pista ciclopedonale, che sicuramente creerà maggiore pathos.
Per chi gareggia abitualmente sarà importante anche il rilevamento intermedio della mezza maratona, a Masi di Cavalese, distanza tradizionale per tanti runners e soprattutto ben prima dell’inizio dell’ascesa verso il traguardo di Cavalese.
La partenza ritorna nelle consuetudini, in pieno centro a Moena. Il periodo di inizio settembre è sicuramente appagante con gli scenari dolomitici sempre affascinanti, brezza fresca ideale per correre e soprattutto l’atmosfera che Marcialonga infonde da sempre, un evento che si sviluppa lungo le due vallate di Fassa e di Fiemme col supporto di una marea di volontari.
Per chi non è allenato alle distanze medio lunghe c’è sempre la possibilità di gareggiare nella staffetta, che ha anche scopo benefico, con tre frazioni di 8, 10 e 8 km, da Moena allo Stadio del Salto di Predazzo, poi ulteriore cambio allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero, olimpico anche quello, con l’ultima frazione fino al traguardo di Cavalese.
La Marcialonga Running Coop è una gara tipicamente per amatori ed appassionati, ma c’è chi cerca anche un po’ di notorietà e soddisfazione puntando a vincere una competizione dal nome prestigioso. Negli anni l’albo d’oro ha registrato nomi di tutto rispetto, italiani e stranieri. Uno che nelle ultime edizioni ha fatto parlare di sè è il gambiano Ousman Jaiteh, primo nel 2018 e secondo nel 2019. Un runner dalla storia importante, arrivato in Italia con uno dei tanti barconi e che ha trovato casa e lavoro in Valsugana. Poi col Covid ha smesso di gareggiare, ma il richiamo della Marcialonga è forte e ora si sta allenando per rientrare. Un bel tris di podi sarebbe un’altra bella storia da raccontare. Già col pettorale addosso c’è Matteo Vecchietti, vincitore un mese fa della Primiero Dolomiti Marathon, e ci saranno anche Ismail El Haissoufi, 5° lo scorso anno, e Peter Lanziner, aficionado delle gare Marcialonga, collezionando un 3°, un 4° e un 5° posto alla Running Cup, ma in classifica anche nella Cycling Craft e nella gara con gli sci. Si sa però che i nomi che contano attendono gli ultimi momenti per iscriversi, soprattutto gli atleti dei grandi altipiani africani.
Tra le donne Ivana Iozzia non nasconde le proprie ambizioni: ha al suo attivo due primi, un 2° e un 3° posto. Ha già confermato anche Loretta Bettin, terza nel 2019.
Cha la Marcialonga Running Coop sia una gara “per tutti” lo confermano i grandi numeri del passato, con una buona quantità di staffette e tanti fondisti a confrontarsi nelle tre frazioni, ma ci sono anche concorrenti giovanissimi tra i quali anche due fondiste del 1999, Caterina Piller e Marta Gentile, e pure runners “consumati” …under 80, Nicola Binelli del 1943 e Liudmila Kolobanova del 1944.
Marcialonga Running Coop 2021, perché non esserci?

Info: www.marcialonga.it

GINKGO STAFETTEN: TORNA LA RUN-SFIDA. IL 28 AGOSTO APPUNTAMENTO A CASTELLO DI FIEMME

GINKGO STAFETTEN: TORNA LA RUN-SFIDA. IL 28 AGOSTO APPUNTAMENTO A CASTELLO DI FIEMME

Partenza della Ginkgo Stafetten del 2019

Nona edizione in Val di Fiemme dell’originale staffetta a cinque frazioni aperta a tutti
Ce n’è per tutti i gusti: 5,5 km, 1,9 km, 8,9 km, 3,9 km e 9,8 km su asfalto e sterrato
Si corre nel circondario di Castello di Fiemme sabato 28 agosto
Per i più allenati c’è anche la Ultra Ginkgo, novità Mini Ginkgo per i ragazzi

Cambia la data, ma non la sostanza: sabato 28 agosto andrà in scena a Castello di Fiemme la nona edizione della Ginkgo Stafetten, l’originale staffetta a cinque frazioni aperta a tutti.
Di solito la gara podistica trentina si correva ad inizio agosto, ora, dopo lo scossone della pandemia, sono cambiate un po’ tutte le abitudini e così il GS Castello nel puzzle degli eventi per i runners ha scelto appunto l’ultimo sabato di agosto. La Ginkgo Stafetten più che una gara è un happening, perché le cinque frazioni di diverse distanze da percorrere su asfalto e sterrato raccolgono davvero corridori di ogni livello.
Ad orchestrare l’organizzazione dell’evento fiemmese sono gli appassionati dirigenti e soci del GS Castello, col presidente Alberto Nones in testa, i quali nel 2020 sono stati costretti ad abdicare a causa del Covid, ma per il 2021 l’imperativo era rientrare nel “giro”.
Il tracciato ‘a stella’ interessa il circondario di Castello di Fiemme con pendenze altalenanti, ma comunque adatte anche ai runners non particolarmente allenati. È una bella gara per società e gruppi generici, e fondamentalmente un’occasione per fare sport all’aria aperta.
La prima frazione della Ginkgo Stafetten è di 5,5 chilometri e 131 m. di dislivello, la seconda di 1,9 km e 14 m/dsl, la terza di 8,9 km e 248 m/dsl, la quarta di 3,9 km e 34 m/dsl ed infine la quinta, più impegnativa, di 9,8 km e 266 m/dsl. Possono partecipare formazioni maschili (compresa anche una donna), femminili e miste con almeno due donne, ma per i runners “consumati” c’è anche la Ultra Ginkgo, che quest’anno festeggia il primo lustro e che propone tutte e cinque le frazioni da affrontare individualmente in sequenza, con classifica sia maschile che femminile.
Novità di quest’anno è invece la Mini Ginkgo, pensata per i ragazzi fino ai 15 anni i quali correranno in staffetta a due elementi. Questo format prevede una categoria unica, con la prima frazione di 1900 metri riservata ai ragazzi nati dal 2010 al 2013 e successivi, e la seconda frazione di 3700 metri dedicata ai più grandicelli, nati dal 2006 al 2009.
Per essere al via dell’evento non è richiesta alcuna tessera sportiva, l’scrizione fino a lunedì 23 agosto ammonta a 15 euro per concorrente individuale (Ultra Ginkgo), a 15 euro per la staffetta Mini Ginkgo e a 65 euro per la staffetta a cinque, ci saranno poi un paio di giorni con sovrapprezzo, per chiudere infine le adesioni il 25 agosto. Compreso nella tariffa ovviamente il pacco gara.
Le staffette più forti puntano al risultato e c’è anche tanto agonismo, la grande maggioranza dei partecipanti si ispira però al più profondo spirito decoubertiano, la Ginkgo Stafetten è una gara che apre a tutte le società sportive ma anche ai non tesserati, gruppi di amici e appassionati di sport diversi.
Originale il nome della competizione organizzata dal GS Castello: Ginkgo (Biloba) è una pianta dalle origini antichissime che gli esperti fanno risalire addirittura a 250 milioni di anni fa, e un albero di Ginkgo fa bella mostra di sè nella piazza principale di Castello di Fiemme, voluto e piantato dieci anni fa dall’allora presidente del GS Castello, Mario Broll, per festeggiare i 35 anni di vita della società che esplica la propria attività in molteplici discipline, estive ed invernali. Proprio in quell’anno un gruppo di soci del GS Castello, fondisti soprattutto, al seguito di Carmine Tomio e Mario Broll, prendevano parte con una formazione fiemmese alla famosa Vasa Stafetten in Svezia, evento della Vasaloppet, per triplicare le presenze l’anno dopo, facendo nascere l’idea di organizzare in Val di Fiemme un evento che si ispirasse a quello svedese. Così dal nome della pianta simbolo del 35° anniversario del GS Castello, il Ginkgo, e dal nome dell’affermata gara svedese, la Vasa Stafetten, nacque la denominazione Ginkgo Stafetten, divenuta ormai un vanto per gli sportivi di Castello e che sabato 28 agosto celebrerà la 9.a edizione.
Info ed iscrizioni sul sito: www.gscastello.it

MARCIALONGA COOP TUTTA AFRICANA. SUPER NZIKWINKUNDA E MUKANDANGA

MARCIALONGA COOP TUTTA AFRICANA. SUPER NZIKWINKUNDA E MUKANDANGA

Com’era prevedibile i corridori africani hanno monopolizzato la corsa trentina
Il burundese Onesphore Nzikwinkunda smorza tutti i rivali. Miglior italiano Zorzi
Clementine Mukandanga al bis. Terza la bolzanina Sarah Giomi
Gara di successo con gli ori olimpici Baldini e Nones a premiare i protagonisti

Il Burundi proprio mancava, come nazione, nell’albo d’oro della Marcialonga Running Coop: oggi ci ha pensato Onesphore Nzikwinkunda, il favorito di giornata, capace di chiudere i 24 km in 1h12’19” col passaggio intermedio alla “mezza” di 1h03’02”, lui che vanta però un best di 1h01’. Tra le donne altro successo africano, con la ruandese Clementine Mukandanga a fotocopiare la performance del 2018.
La gara trentina, in formato “anti Covid”, è stata un successo: il gran lavoro preparatorio, l’esercito di volontari a collaborare e la gran voglia di correre di tanti runners, ben oltre il migliaio, hanno suggellato l’ottima riuscita della 18.a edizione dell’evento podistico fra le Valli di Fiemme e Fassa. Una competizione un po’ anomala, con le partenze da Moena scandite ogni 5” dopo un allineamento con tanto di mascherina, indossata fino alla prima curva e poi reindossata dopo il traguardo di Cavalese.
Le corse per i runners sono solitamente di gruppo e con confronti diretti, stavolta si doveva correre contro se stessi, senza tanti riferimenti (i migliori erano staccati uno dall’altro di almeno 1’) e dunque 24 km a tutta, almeno per i più forti. E lo si è visto subito, perché Onesphore Nzikwinkunda già dai primi metri ha impresso un ritmo forsennato, andando a riprendere chi era partito davanti a lui e poco prima del traguardo anche Said Boudalia, partito col numero 1.
Difficile commentare una gara individuale con le partenze scaglionate, se non raccontando qualche piccolo accadimento. Come ad esempio la prova di un altro favorito, Ousman Jaiteh vincitore nel 2018, che fino a Lago di Tesero, nei primi 17 km circa, registrava tempi molto interessanti, poi i crampi lo hanno letteralmente bloccato andando a complicare la sua corsa e facendolo concludere molto attardato. Anche tra le donne la ruandese Mukandanga ha messo la freccia appena partita, ed ha approfittato del fatto di trovarsi fra i maschi più forti tenendo così un ritmo decisamente sostenuto, difficile da eguagliare per le sue avversarie.
La falcata veloce di Nzikwinkunda ha fatto subito capire agli intenditori che il portacolori dell’Atletica Casone Noceto era in giornata e capace di mettere il sale sulla coda di chi lo precedeva. A Masi di Cavalese, al passaggio sotto l’arco della mezza, con un cannone invernale a sparare acqua nebulizzata al posto dello spugnaggio, l’atleta del Burundi confermava il suo stato di forma con un significativo 1h03’02” e da lì al traguardo per lui era un balzo vincente, dopo aver raggiunto e passato Boudalia partito diversi minuti prima.
Originale l’arrivo a Cavalese, non in centro come di consueto, ma alla periferia dell’abitato, appena dopo la galleria della vecchia ferrovia fiemmese, illuminata con degli originali giochi di luce al laser.
Podio maschile tutto africano, ma con tre diverse nazioni. Sul secondo scalino è balzato di forza il keniano Joash Kipruto Koech pagando però oltre 2’ di distacco dal burundese. A completare il podio l’etiope Damte Kuashu Taye, lesto a mettersi alle spalle il ruandese Siragi Rubayita; in quinta e sesta posizione i marocchini Ismail El Haissoufi e Said Boudalia, italiani di adozione, con quest’ultimo ad aver già gustato il sapore della vittoria nel 2015. Non passa inosservato il primo italiano, Nicolò Zorzi, fiemmese D.O.C., buon nono davanti a Matteo Vecchietti. Solo 19° Ousman Jaiteh, osteggiato dai muscoli martoriati fin sullo striscione d’arrivo. Forfait ieri sera per un problema fisico dell’atteso Cesare Maestri, vicecampione del mondo di corsa in montagna.
Gara delle donne senza storia. Detto di una velocissima Clementine Mukandanga, capace di andare a solleticare alcuni maschi tanto da finire nona assoluta, merita un cenno la prova della burundese Nahimana Cavaline finita a 3’36”, con Sarah Giomi, la bolzanina 2.a nel 2017, appena dietro. Medaglia di legno per l’altra burundese Elvanie Nimbona che ha preceduto Ivana Iozzia.
Giornata niente male anche per i fondisti, con Lorenzo Busin del Team Robinson Trentino buon 16° e il compagno di team Florian Cappello, 37° di giornata, a vincere la speciale classifica del Gold Superstar Club, la combinata dei tre eventi Marcialonga, davanti a Paolo Sembenini del Team Futura Trentino.
Niente premiazioni, ma solo flower ceremony per rispettare le limitazioni imposte dal contenimento della pandemia, con i due ori olimpici Stefano Baldini, inviato di Sky, e Franco Nones, ‘padrone di casa’, a complimentarsi con i protagonisti. E in chiave olimpica significativi i passaggi dei runners dentro lo stadio del salto di Predazzo e quello del fondo di Lago di Tesero, sedi delle gare olimpiche 2026.
Archiviata con successo la “Running Coop”, ora Marcialonga guarda alla granfondo invernale di fine gennaio.
Info: www.marcialonga.it

Download immagini TV:
www.broadcaster.it

Classifica maschile
1 Nzikwinkunda Onesphore Bur, Atl. Casone Noceto 1:12:19; 2 Koech Joash Kipruto Ken, G.P. Parco Alpi Apuane 1:14:59; 3 Taye Damte Kuashu Eth, Atletica Buja 1:16:08; 4 Rubayita Siragi Rwa, Atl. Castello 1:16:50; 5 El Haissoufi Ismail Ita, Atl. Rimini Nord Santarcangelo 1:18:40; 6 Boudalia Said Ita, Atletica San Biagio 1:19:11; 7 Kipngetich Simon Rugut Uga, Toscana Atletica 1:19:28; 8 Nihorimbere Celestin Bur, Atletica Brugnera 1:21:39; 9 Zorzi Nicolo’ Ita, U.S. Cornacci Tesero Asd 1:21:59; 10 Vecchietti Matteo Ita, Atletica Valle Di Cembra 1:22:26

Classifica femminile
1 Mukandanga Clementine Rwa, Atl. Virtus Cr Lucca 1:21:54; 2 Cavaline Nahimana Bur, #Iloverun Athletic Team 1:25:29; 3 Giomi Sarah Ita, Cus Pro Patria Milano 1:27:31; 4 Nimbona Elvanie Bur, Asd Caivano Runners 1:28:42; 5 Iozzia Ivana Ita, Calcestruzzi Corradini Excelsior 1:29:06; 6 Bettin Loretta Ita, Atl. Paratico 1:32:35; 7 Zilio Anna Ita, A.S.D. Team Km Sport 1:33:56; 8 Cunico Maurizia Ita, Atl. Casone Noceto 1:34:28; 9 Zerbini Sarah Ita, Camisano Running A.S.D. 1:34:34; 10 Ricci Laura Ita, Calcestruzzi Corradini Excelsior 1:35:09

MARCIALONGA COOP SI FA IL 6 SETTEMBRE. “RUNNING” AGGIORNATA IN VERSIONE SMART

MARCIALONGA COOP SI FA IL 6 SETTEMBRE. “RUNNING” AGGIORNATA IN VERSIONE SMART

Gli organizzatori hanno studiato tutte le possibilità per rispettare le norme anti Covid
Partenze scaglionate ma individuali e distanziamento sociale garantito
Si sfrutterà maggiormente la “ciclabile” per evitare assembramenti
Domenica 6 settembre da Moena a Cavalese, sarà la festa dei runners

“Lo sport deve essere patrimonio di tutti e di tutte le classi sociali”. É una delle tante frasi famose di Pierre De Coubertin. Gli eventi Marcialonga possono fregiarsi di questo aforismo e all’orizzonte c’è, tra meno di un mese, un nuovo appuntamento fortemente voluto dagli organizzatori: Marcialonga Running Coop, 6 settembre. È imperativo, si fa!
Non è solo una gara, è il coinvolgimento di una comunità, il supporto di centinaia di volontari e il coronamento sportivo di tantissimi appassionati.
Lo hanno deciso ieri sera i membri del consiglio direttivo di Marcialonga, dopo una lunga seduta in cui sono stati esaminati tutti i problemi relativi al contenimento della diffusione del Covid-19 per poter dare vita alla 18.a edizione della manifestazione trentina.
Da qui al 6 settembre la situazione potrebbe cambiare ancora, tuttavia lo staff dirigenziale, con a capo Angelo Corradini, presidente, e Davide Stoffie, direttore generale, è determinato a proporre l’appuntamento delle Valli di Fiemme e Fassa.
Non sarà come nella versione originale con l’affascinante partenza di gruppo in pieno centro a Moena ma, non ci sono dubbi, la Marcialonga Running Coop celebrerà con tutti i crismi la sua 18.a edizione. Le partenze saranno scaglionate, ma individuali e predisposte in maniera da mantenere il distanziamento sociale. In questa occasione sarà sfruttata maggiormente la pista ciclopedonale della Val di Fiemme, evitando i centri abitati per limitare la presenza del pubblico. È un vero peccato, perché i paesi e la gente sono una caratteristica degli eventi Marcialonga, ma la situazione è contingente e dunque ci si è adeguati.
I ristori saranno pensati per evitare il contatto sociale, nessun pasta party o ristoro finale, ma uno sfizioso packet lunch consegnato al termine della prova
Aumenterà di circa 400 metri la lunghezza del percorso, ora da Moena a Cavalese attraverso la pista “Marcialonga” la Running Coop si porta a 26,4 km.
Quello che va sottolineato è la grande determinazione degli organizzatori. Nessuna bandiera bianca, anzi l’evento del 6 settembre sarà anche un test per la gara invernale di gennaio. Per i runners un’esperienza diversa, ma sicuramente gratificante. Il tracciato della corsa attraversa zone molto belle ed anche alcuni tratti inediti, inaugurati da poco, del percorso utilizzato dalla gara di fondo.
È stato deciso anche di soprassedere, per quest’anno, all’organizzazione della MiniRunning del sabato ed alla staffetta, entrambe rinviate al 2021.
Ci sarà una limitazione nella partecipazione alla Marcialonga “Running” Coop, al massimo ammessi 1500 podisti, per contenere partenze e arrivi entro un periodo di tempo accettabile.

Info: www.marcialonga.it