Tag: SCI DI FONDO

A GENNAIO TUTTI AL LAGO DI RESIA (BZ): C’É LA VENOSTA – RESCHENSEERENNEN

A GENNAIO TUTTI AL LAGO DI RESIA (BZ): C’É LA VENOSTA – RESCHENSEERENNEN

Sopralluogo definitivo con ok da parte dei tecnici di Ski Classics
Il 15 e 16 gennaio in Alta Val Venosta il Pro Tour Event 5
Le gare si trasferiscono da Vallelunga a Curon e tutto attorno al Lago di Resia
Sabato i “pro” con 75 km, domenica gara open per tutti di 50 o 25 km

Il Lago di Resia sta diventando sempre più fulcro di importanti sport outdoor. Se d’estate Resia ed il suo circondario sono conosciuti per tutta una serie di attività ed eventi, d’inverno – fino ad ora – la località non aveva grande appeal per lo sci di fondo. In verità, due anni fa Gerald Burger aveva portato in Vallelunga un evento importante, tappa del prestigioso circuito Ski Classics con due giornate di successo. Poi la pandemia ha sconvolto i piani ed ora il comitato presieduto da Burger ha dato un’ulteriore scossa all’ambiente, ma soprattutto ha dato spunto agli operatori turistici di incrementare l’attività invernale. Così ecco La Venosta – Reschenseerennen, la gara di sci di fondo in tecnica classica che sabato 15 gennaio farà parte del prestigioso circuito Ski Classics – che comprende anche la Marcialonga e l’altrettanto mitica Vasaloppet – e domenica 16 gennaio offrirà a tutti gli appassionati un confronto sul medesimo percorso dei grandi campioni con una gara “open”, inserita nel circuito “Challengers” che assegna comunque punti per Ski Classics.
Recentemente una delegazione dei responsabili tecnici e della produzione televisiva di Visma Ski Classics ha effettuato l’ultimo sopralluogo pre-gara dando in pratica l’ok, come dire tutto pronto, manca solo la neve! La competizione che sostituisce la prima edizione de La Venosta proposta nel 2019 in Vallelunga, sarà di 75 km per i pro-team, tre giri attorno al Lago di Resia con partenza a Curon, come per lo storico giro podistico, con una escursione fin sul confine austriaco per un anello di 25 km da ripetersi tre volte. La gara open della domenica invece propone una “classic” di 25 km e una marathon di 50 km.
A gennaio, sfruttando lo svuotamento temporaneo del lago per lavori di manutenzione, il tracciato scenderà e risalirà gli argini del bacino così da creare maggior dinamicità alla gara, di per sé molto combattuta vista la partecipazione di tutti i grandi nomi delle lunghe distanze, ma soprattutto con la presenza del traguardo sprint nei primi due giri in prossimità della diga e del GPM a Resia.
In occasione del sopralluogo il regista (della Repubblica Ceca) Karel Jonák ha elogiato Burger e il suo staff per l’idea del giro del lago, ha assicurato immagini davvero affascinanti e non solo per lo storico campanile sommerso. La prima edizione a Vallelunga era stata un successo ed aveva registrato la vittoria inattesa del russo Vokuev sui norvegesi Eliassen e Pedersen, mentre al femminile si era imposta la norvegese Øyre Slind.
Questa scelta di portare il centro operativo a Curon Venosta assicura una miglior logistica per team e atleti, aree di partenza ed arrivo con spazi ampi e soprattutto un tracciato davvero suggestivo.
Dal primo di novembre è scattato il nuovo scaglione di costi per iscriversi alla gara: fino alla fine del mese la tariffa è di 95 euro per la 50 km e di 75 euro per la 25 km.
Gran parte dell’anello di 25 km sfrutta la pista ciclabile tutto attorno al lago, al rientro a Resia la gara prenderà la direzione del confine austriaco dove è previsto anche il GPM col traguardo “Climb”, col rientro poi a Curon. Sicuramente per gli elite la gara Visma Ski Classics con i suoi 75 km sarà ‘micidiale’.
Per gli appassionati c’è da segnarsi in agenda il weekend del 15 e 16 gennaio con La Venosta – Reschenseerennen. Nei prossimi giorni sono attese le prime precipitazioni nevose, sicuramente non fondamentali per la pista, serviranno quantomeno per dare il primo segno d’inverno tutt’attorno al Lago di Resia.
Info: www.lavenosta.com

Marcialonga: sogno per campioni e amatori. 70 km di passione in Val di Fassa e in Val di Fiemme

Marcialonga: sogno per campioni e amatori. 70 km di passione in Val di Fassa e in Val di Fiemme

Pian piano si dispone l’attrezzatura per innevare i 70 km da Moena a Cavalese
È la gara amata dai grandi campioni dello sci di fondo, con “ritorni” eccellenti
Il 29 e 30 gennaio ce n’è per tutti i gusti con Light, Story, Baby, Mini, Young e Stars
C’è ancora qualche posto, la corsa al pettorale sta per concludersi

C’è un’equazione fissa che mette alla prova gli organizzatori della Marcialonga: basse temperature, produzione neve.
È vero che il termometro in questo periodo fluttua su e giù dallo zero, è comunque tempo di spolverare i 26 ‘cannoni’ che gli uomini della mitica granfondo degli sci stretti, la cui 49.a edizione è in programma il 29 e 30 gennaio, hanno tolto dal magazzino. L’imperativo è iniziare la produzione della neve per allestire man mano il percorso della Marcialonga che, come è risaputo, non rappresenta solo la pista agonistica per la gara trentina tanto amata dai fondisti di tutto il mondo, ma il tracciato di fondovalle che collega Val di Fiemme e Val di Fassa è particolarmente apprezzato in tutta la stagione da amatori in allenamento e soprattutto dai turisti. La realizzazione dei 70 km innevati, infatti, è voluta all’unisono dai comuni delle due vallate dolomitiche.
Anche se, come sempre, gli stranieri sono particolarmente numerosi, da qualche nazione c’è un leggero rallentamento per le difficoltà sui viaggi da fuori Europa dovute alla pandemia, questo lascia aperto lo spiraglio ancora per qualche iscrizione fino a raggiungere il numero massimo di 7500 concorrenti che il comitato organizzatore si è imposto.
Fin dall’istituzione del prestigioso circuito Visma Ski Classics, Marcialonga ne fa parte e ne è un’asse portante. Anche quest’anno il challenge annuncia nomi eclatanti del fondo, con qualche grande “ex” che ritorna e mette Marcialonga nel proprio mirino, come la campionessa Marit Björgen che in Val di Fiemme ha vinto Tour de Ski, Mondiali e Coppe del Mondo e che vorrebbe mettere nel suo palmares anche la granfondo top per i norvegesi. E dovrebbe esserci, il condizionale è d’obbligo conoscendo l’eclettico personaggio, anche l’icona mondiale del fondo, Petter Northug.
La lista degli iscritti alla Marcialonga evidenzia poi altri due nomi di ex atleti professionisti: quelli dei coniugi Andrew Paul e Sandra Paintin-Paul, i quali saranno alla linea di partenza indossando i pettorali 1462 e 1463. Entrambi australiani, sono stati i primi a rappresentare il loro Paese alle Olimpiadi nella disciplina del biathlon. Lui ha partecipato ai Giochi invernali di Sarajevo nel 1984 e a Calgary nel 1988, mentre lei, che condivide il suo primato sportivo con la connazionale Kerryn Rim, ha partecipato alle Olimpiadi di Albertville nel 1992 e a quelle di Lillehammer nel 1994. Insomma il richiamo per campioni ed amatori è sempre forte. Sempre in crescita gli italiani, ma un podio azzurro alla Marcialonga pare proprio un miraggio: il migliore italiano nella scorsa edizione è stato il predazzano Mauro Brigadoi, 24°.
Non c’è da meravigliarsi: ci vogliono nervi saldi per percorrere i 70 km che separano la partenza a Moena dal traguardo di Cavalese e che attraversano le Valli di Fiemme e Fassa con un dislivello intorno ai mille metri. “Quando si parte tutto svanisce”, ha detto Brigadoi. Anche la prima classificata fra le donne, la svedese Lina Korsgren, è d’accordo: “L’atmosfera della Marcialonga è unica”, ha affermato.
Oltre alla gara di 70 km c’è anche la Marcialonga Light, che da Moena sale a Canazei e poi scende fino a Predazzo per 45 km. Gli scorci unici e bellissimi delle due valli e il tifo dei numerosi appassionati accompagnano gli oltre settemila atleti durante la loro “lunga marcia” sulla neve fino al traguardo. Alle due principali competizioni si aggiungono anche altre iniziative, come la Marcialonga Baby per chi muove i primi passi sugli sci, e poi la Mini Marcialonga e la Marcialonga Young per i fondisti un po’ più grandicelli.
Lo sport non è solo agonismo o divertimento. È anche impegno e ricordo, perciò il ricco menù della Marcialonga comprende anche la Marcialonga Stars, che unisce sport e beneficenza in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), e la Marcialonga Story, in cui gli atleti in abbigliamento e attrezzatura vintage rievocano il passato e le origini della competizione, riportando alla memoria il ricordo dei primi campioni come Ulrico Kostner o Tonino Biondini.
La 49° edizione della Marcialonga, lo ricordiamo, è in calendario per il 29 e 30 gennaio prossimi. Iscrizioni online sul sito ufficiale, la quota è di 99 euro.
Info: www.marcialonga.it

FANTASTICO! AL LAGO DI RESIA… PISTA DA FONDO. IL 15 E 16 GENNAIO RITORNA “LA VENOSTA” E…

FANTASTICO! AL LAGO DI RESIA… PISTA DA FONDO. IL 15 E 16 GENNAIO RITORNA “LA VENOSTA” E…

Era nell’aria, ma fino ad ora bocche cucite: la quinta tappa Ski Classics a Curon Venosta
Sabato La Venosta con i professionisti e domenica Giro Lago di Resia “Open”
Per i “pro” 75 km sconfinando in Austria, per la Open degli amatori 25 e 50 km
Probabilmente per l’occasione si entrerà anche nell’alveo del Lago di Resia

Il Giro Lago di Resia ha sempre avuto un grande fascino e partecipazioni record, è un evento che caratterizza l’inizio estate dell’Alta Venosta, in Alto Adige. Ma la zona si presta anche a manifestazioni invernali e questo non ha certo lasciato indifferente Gerald Burger, “padre” di diversi eventi sportivi proprio in Alta Venosta. Due anni fa la “prima” de La Venosta, una gara di sci di fondo che appena nata è entrata nel prestigioso circuito Ski Classics, lo stesso di Marcialonga e Vasaloppet per intenderci, con due giornate indimenticabili con i professionisti delle lunghe distanze e anche gli amatori a Melago, in Vallelunga, dove si sta investendo molto per lo sci di fondo.
Ma ora giunge una notizia che sta facendo rumore nel mondo degli sci stretti, i prossimi 15 e 16 gennaio ritorna l’appuntamento con Visma Ski Classics e stavolta si scierà attorno al Lago di Resia, salendo fino al confine austriaco passando anche un po’ oltre frontiera, un giro altalenante di 25 km da affrontare tre volte.
Tre giri in “double poling” con i grandi campioni degli sci stretti a celebrare “La Venosta” e a vivere le stesse emozioni che d’estate provano i runners, anche se col solo giro del lago limitato a 15 km.
Sabato 15 gennaio toccherà ai fondisti del Pro Tour, una gara irradiata in diretta sulle emittenti TV di mezzo mondo e prodotta con grande dispendio di mezzi, con appunto i 75 km che non saranno certamente una passeggiata. Domenica invece la gara open aperta a tutti, sempre in classico, ma con l’anello da affrontare una o due volte per un totale di 25 o 50 km, decisamente una bella sgroppata.
Una scelta ponderata ma anche tecnica lo spostamento. Il circuito internazionale comporta arrivi sostenuti di atleti, tecnici, accompagnatori e appassionati, l’offerta ricettiva della Vallelunga in questo senso è limitata e soprattutto il grande afflusso implica limitazioni anche sul traffico. Con la soluzione della gara attorno al lago che assicura una generosa offerta alberghiera i problemi sono risolti, inoltre l’idea della competizione intorno al Lago di Resia rende allettante anche l’opportunità dello sci di fondo amatoriale e turistico, andando a completare la proposta invernale di Resia che sfrutta la potenzialità degli impianti di risalita di Belpiano e Malga San Valentino. Sicuramente per i fondisti far scivolare gli sci attorno al lago sarà davvero affascinante, con viste impagabili soprattutto sull’Ortles.
Gli organizzatori capeggiati da Gerald Burger sono già al lavoro per questa nuova impresa. Per l’area di partenza e arrivo sarà utilizzata la medesima zona che d’estate ospita l’evento podistico a Curon Venosta, decisamente ricca di spazi e di aree di parcheggio, ma soprattutto dove i fondisti potranno uscire dall’hotel e trovarsi a pochi passi dalla pista.
Spesso si pensa che il Giro Lago di Resia sia una corsa pianeggiante. Nulla di tutto questo. Il tracciato sul lato opposto a Curon è un continuo saliscendi, poi il tratto che porta a ridosso del confine con l’Austria è in continua ascesa e sicuramente darà “sprint” ad una gara che nello spirito del circuito Ski Classics è di per sé frizzante. In questo genere di competizioni gli scandinavi fanno la parte del padrone, e la scorsa stagione il podio racconta di Emil Persson (SWE) sul gradino più alto seguito da Tord Asle Gjerdalen (NOR) e Oskar Kardin (SWE). Dominio svedese anche al femminile Con Lina Korsgren e Ida Dahl finite nell’ordine nella classifica finale, terza la norvegese Emilie Fleten.
Questa edizione della “Reschenseerennen” con tutta probabilità sarà “irripetibile”, nel senso che è stato annunciato che il Lago di Resia quest’inverno sarà svuotato per lavori alla diga, quindi si potrà ammirare il famoso campanile sommerso questa volta ‘a nudo’ e probabilmente potrebbe esserci qualche escursione di pista dentro l’alveo del bacino, per creare dei dislivelli in più e ovviamente punti spettacolari inediti, con qualche occasione di attacco dei professionisti de La Venosta.
Il conto alla rovescia per la gara dell’Alta Venosta è partito, intanto attorno al Lago di Resia, leggermente in quota con i suoi 1550 metri, ci si può allenare su gran parte della pista ciclabile con gli skiroll, con salutari sgambate o piacevoli pedalate.
Info: www.lavenosta.com

L’OUVERTURE DEGLI SCI STRETTI A LIVIGNO. IL 4 DICEMBRE LA SINFONIA DELLA SGAMBEDA

L’OUVERTURE DEGLI SCI STRETTI A LIVIGNO. IL 4 DICEMBRE LA SINFONIA DELLA SGAMBEDA

Decisa la data della 31.a Sgambeda, la prima granfondo di stagione europea
35 km in tecnica libera, ma a fine ottobre aprirà la pista con la neve dello snow-farming
Una storia di successo per la gara livignasca, i primi a dominarla De Zolt e Dal Sasso
Iscrizioni aperte dal 1° settembre, ma solo per i primi 500 più veloci a registrarsi

L’ouverture è un brano orchestrale che gli artisti eseguono solitamente a sipario chiuso prima dell’inizio di un’opera, quasi sempre introduce una grande composizione musicale.
Sabato 4 dicembre Livigno propone la classica ouverture sulla neve, stavolta il ‘sipario’ sarà aperto, vasto, affascinante: il Piccolo Tibet, che ai primi di dicembre abitualmente è già ben imbiancato, manderà in scena la 31.a edizione della Sgambeda.
Sarà… una sinfonia all’italiana, rappresenterà come sempre l’apertura di stagione per lo sci di fondo delle lunghe distanze e infatti gli organizzatori mettono in pista l’evento un mese dopo l’apertura dell’anello di fondo, realizzato come succede da anni grazie allo snow-farming. Una pista che tanti atleti di primo piano, italiani e soprattutto stranieri, hanno prenotato per gli ultimi allenamenti in quota prima del via della Coppa del Mondo.
La Sgambeda ritorna alla tradizione, primo weekend di dicembre, 35 km a tecnica libera con partenza e arrivo a ridosso del centro di Livigno, sfruttando tutte le strutture del Centro Fondo livignasco.
Questa edizione, dopo lo stop imposto dal Covid la scorsa stagione, è molto attesa dagli appassionati che proprio in quel periodo abitualmente tolgono gli sci dalla soffitta per un primo weekend che sa di ritorno in pista con una “sgambata” sulla neve in mezzo alla natura.
In attesa di capire se ci saranno o meno restrizioni, gli organizzatori annunciano una edizione a numero chiuso, 500 gli ammessi a partire dal 1° settembre, quando in pratica i fondisti hanno bene in mente quali saranno i futuri impegni di stagione. La Sgambeda è dedicata soprattutto agli amatori, cultori della tecnica libera o skating come si usa dire in gergo fondistico, ma la competizione spesso ha esaltato le gesta di grandi campioni che negli anni hanno scelto Livigno per preparare le imprese più importanti. Nel 1990 il primo a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro è stato il “Grillo” Maurilio De Zolt, imitato al femminile da un’altra grandissima atleta, Guidina Dal Sasso. Da allora la Sgambeda e Livigno raccontano di imprese straordinarie anche con Gaudenzio Godioz, Silvano Barco, Michael Botvinov, e poi negli anni Gianantonio Zanetel, Marco Cattaneo e nei tempi più recenti l’asso norvegese Petter Northug, solo per fare alcuni nomi.
La quota di iscrizione fino al 31 ottobre ammonta a 50 euro, poi fino al 1° dicembre lieviterà a 60 euro. Cinque le categorie in base all’età, 18/30, 31/40, 41/50, 51/60 e infine over 60, e per i primi cinque maschi e femmine un montepremi decisamente allettante.
Da ricordare che a quota 500 le iscrizioni saranno congelate: meglio affrettarsi, potrebbe fare… freddo molto in fretta!
Info: www.lasgambeda.it

SCI DI FONDO, BUONE NEWS DAL TEAM ROBINSON.

SCI DI FONDO, BUONE NEWS DAL TEAM ROBINSON.

A settembre primi corsi della Academy dello sci di fondo
Allenatori e tecnici qualificati del Team Robinson Trentino al servizio di giovani e meno giovani
Sergio Piller, Loris Frasnelli e Luigi Girardi guidano i vari gruppi

Lo sci di fondo in Italia fatica a trovare ricambi fra gli atleti e non è certo solo un problema di Covid. Lo sport con gli sci stretti regala grandi emozioni e soddisfazioni, per raggiungerle occorre fare tanta fatica e sacrifici. Spesso manca anche un progetto o un programma per migliorare le prestazioni, per raggiugere livelli insperati ma possibili. Anche in Norvegia si sta cercando di coinvolgere maggiormente i giovani che si stanno allontanando sempre più dal settore dello sci nordico.
La Double Poling Academy, braccio operativo del Team Robinson Trentino, si sta approcciando alla prossima stagione invernale con un progetto ancora più ambizioso. È stata pensata e creata per dare una ‘scossa’ al mondo degli appassionati, giovani e meno giovani, mettendo loro a disposizione una struttura in grado di offrire consigli tecnici riguardanti sia la tecnica sia i materiali, i programmi di allenamento base, convenzioni con shops e brand di settore, partecipazione ai training camp assieme ad alcuni dei migliori atleti italiani e con allenatori e tecnici professionisti. E tutto per creare una sorta di “sistema fondo” per giovani e forse “talenti”, oppure appassionati stimolati a riprendere la propria passione di un tempo, insomma davvero un sistema fondo a 360°.
Nel progetto della Double Poling Academy si punta anche a valorizzare il potenziale del territorio, i camp si terranno nelle vallate trentine a cadenza mensile, per poi passare sulla neve. Come in ogni academy che si rispetti… all’interno dei corsi si svolgerà anche una sorta di opera da ‘talent scout’, per scovare possibili nuovi talenti provenienti dall’encomiabile lavoro delle società sportive dislocate sul territorio, che però fanno spesso fatica a trovare uno sbocco importante.
La scorsa stagione, pur in periodo di pandemia, la Double Poling Academy – che non è dedicata alla sola specialità del double poling ma allo sci di fondo in tutte le sue espressioni compreso lo skiroll – ha raccolto un grosso successo, in totale una sessantina di partecipazioni. E proprio in questa stagione due ragazzi della Academy dello scorso anno, grazie al loro impegno e alle loro qualità, sono stati promossi nel Team Talent e quindi ecco che il progetto rappresenta un ulteriore stimolo per crescere.
Per Bruno Debertolis, fondatore della Double Poling Academy, l’iniziativa è una fucina di storie diverse, alle volte incredibili di ragazze, ragazzi, sportivi di ogni età che non hanno smesso di inseguire i propri sogni e che forse, grazie al supporto della Academy, sono riusciti o riusciranno a realizzarli. La condivisione poi di esperienze diverse, di chi ha addirittura conquistato medaglie mondiali e olimpiche, ma anche di chi ha iniziato a sciare in età avanzata, ha un fascino pazzesco.
Le informazioni dettagliate si ricevono contattando i responsabili della Double Poling Academy tramite i social del Team Robinson Trentino, Facebook ed Instagram, ed anche alla mail doublepolingacademy@gmail.com e sarà meglio affrettarsi, perché il primo corso scatta nel primo weekend di settembre in occasione della Marcialonga Running Coop. Nel frattempo c’è già un gruppo di atleti, seguito con programma personalizzato, che sta svolgendo attività sotto la guida di Loris Frasnelli, affiancandosi talvolta al Team Talent coordinato da Sergio Piller. Il referente per le attività Academy è Luigi Girardi, ex FFOO di sci orientamento, al quale non manca certo l’esperienza.
Le prime gare sugli sci stretti sono annunciate a dicembre, è già ora di preparare il fisico per le prime uscite sulla neve, alla luce anche del fatto che a fine ottobre apriranno le prime piste in quota servite dallo snow-farming, come Livigno e Val Martello.
Info: www.robinsonskiteam.com

ONORIFICENZA PER I 50 ANNI DI MARCIALONGA. L’AQUILA DI SAN VENCESLAO ARRIVA IN FIEMME E FASSA

ONORIFICENZA PER I 50 ANNI DI MARCIALONGA. L’AQUILA DI SAN VENCESLAO ARRIVA IN FIEMME E FASSA

Marcialonga nel 2021 festeggia cinquant’anni

L’Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza trentina, viene conferita a Marcialonga
Una storia lunga 50 anni che, dal lontano 1971, anima e regala emozioni nelle Valli di Fiemme e Fassa
Aperta dalla Fondazione Museo Storico del Trentino la mostra per i 50 anni di Marcialonga
Sabato avverrà la consegna del riconoscimento da parte di Maurizio Fugatti a Angelo Corradini e al suo staff

È uno dei momenti più attesi dell’anno per il Trentino, ovvero la consegna della prestigiosa Aquila di San Venceslao, l’onorificenza conferita dalla Provincia Autonoma di Trento per particolari meriti culturali, educativi, sociali, economici, sportivi ed istituzionali. Il riconoscimento andrà a celebrare l’impegno e la dedizione mostrata negli anni da Marcialonga che, dal 1971, accompagna e anima gli inverni e non solo, nelle Valli di Fiemme e Fassa.
Una storia lunga 50 anni che, in occasione di un anniversario così importante, celebrerà il momento con l’apertura della mostra dedicata proprio a questo sodalizio lungo metà secolo, allestita nella piazza principale a Moena dalla Fondazione Museo Storico del Trentino. Chissà se, in quel lontano 1971, i quattro storici ideatori di Marcialonga, Mario Cristofolini, Giulio Giovannini, Roberto Moggio e Nele Zorzi, immaginavano davvero di poter cambiare il modo di pensare di un’intera popolazione grazie ad una manifestazione che sarebbe entrata nel novero degli eventi sportivi più importanti e riconosciuti nel mondo, nonché nel cuore di una miriade di appassionati. Fatto sta che, ad oggi, tutto questo è diventato realtà e ogni anno Marcialonga riesce a regalare emozioni incredibili grazie all’impegno profuso dallo staff e di tanti volontari guidato da Angelo Corradini.
Oltre ad essere il massimo riconoscimento che la Provincia Autonoma di Trento può conferire ad un personaggio o un’istituzione, l’Aquila di San Venceslao campeggia nello stemma della Provincia, della Regione e del Comune di Trento, raffigurante “un’aquila spiegata di nero, rostrata, armata e munita sulle ali di due gambi trifogliati d’oro, linguata e cosparsa di fiammelle di rosso” come descritto nel ‘Decreto di riconoscimento’ redatto il 6 maggio 1930. Un vero e proprio simbolo che contraddistingue e identifica il mondo trentino, ma a cosa si deve questa raffigurazione? In origine era lo stemma appartenente alla dinastia boema dei Přemyslidi che, una volta defunto l’ultimo erede Venceslao III, venne ripreso prima dall’allora Principe Vescovo di Trento come stemma del principato vescovile e, in secondo luogo, dal 1407 in poi, divenne anche lo stemma ufficiale della città e delle istituzioni.
Sabato 26 giugno a Moena, dunque, sarà il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a conferire al Comitato Marcialonga nella persona di Angelo Corradini la prestigiosa Aquila di San Venceslao, quale riconoscimento di un intera provincia per un lavoro svolto sempre al meglio e nel pieno rispetto di tutti i valori sportivi e umani che hanno caratterizzato negli anni la manifestazione delle Valli di Fiemme e Fassa. Un prezioso e meritato riconoscimento per continuare a scrivere la storia di un progetto lungo 50 anni.
Info: www.marcialonga.it

VAL DI FIEMME ANCORA PROTAGONISTA. IL TOUR DE SKI TERMINERÀ SUL CERMIS

VAL DI FIEMME ANCORA PROTAGONISTA. IL TOUR DE SKI TERMINERÀ SUL CERMIS

La Val di Fiemme tappa fissa del Tour de Ski, unica località sempre presente dalla nascita del circuito
Calendario ufficializzato dalla FIS con programma di gare fiemmesi spalmate su due giorni
Lunedì 3 gennaio Mass Start 10 e 15 km, martedì 4 la mitica Final Climb sull’Alpe del Cermis
Le tappe di Lenzerheide e Oberstdorf anticiperanno quelle in Val di Fiemme

Si è contraddistinta nel corso degli anni come sede di eventi fra quelli di maggior rilievo nel panorama dello Sci Nordico internazionale e anche nel 2022 non mancherà di regalare emozioni a 360 gradi. È la Val di Fiemme, che anche nella prossima edizione del Tour de Ski ospiterà la fase finale della corsa a tappe sugli sci da fondo più importante del mondo. Un onere, di certo, ma soprattutto un onore che il Comitato Fiemme World Cup saprà valorizzare come avvenuto nei precedenti 15 anni in cui il Tour ha fatto tappa in terra fiemmese, unica località che ne ha ospitato tutte le edizioni.
La FIS ha ratificato ufficialmente il calendario di Coppa del Mondo di Sci di Fondo, così ora si può dare per certo che il programma in Val di Fiemme prevede le gare su due giornate, il 3 e 4 gennaio prossimi, e non più tre come nelle ultime edizioni disputate, questo per soddisfare le esigenze degli atleti in vista dei prossimi Giochi Olimpici invernali.
Si partirà con la Mass Start a tecnica classica di 10 km per le donne e 15 km per gli uomini al Centro del Fondo di Lago di Tesero ad aprire la prima giornata, mentre la degna conclusione sarà riservata, come sempre, alla celebre Final Climb con la scalata all’Alpe del Cermis che, dopo i graditi apprezzamenti delle ultime edizioni, sarà ancora una volta con partenza in linea, in tecnica libera.
Dopo la passata stagione quando, a causa del Covid, il pubblico non ha potuto partecipare alla grande festa del Tour de Ski e tanti eventi di contorno non hanno visto la luce, l’auspicio è quello di poter tornare alla normalità nel 2022 anche se, ad oggi, è ancora troppo presto per fare ipotesi e azzardare bilanci. Di certo, a fare da contraltare ci saranno le dirette televisive in grado di portare in giro per il mondo lo spettacolo dello sci di fondo internazionale, ma soprattutto le meraviglie di una vallata da sempre impegnata nello sci nordico e assoluta protagonista di Coppa del Mondo.
Il Tour de Ski arriverà in Val di Fiemme dopo le prime due tappe di Lenzerheide (SUI) e Oberstdorf (GER): nella prima inaugurale svizzera si terranno le gare Sprint in tecnica libera e l’Individuale di 10 e 15 km in classico, mentre nella tappa tedesca ci sarà una Mass Start 10 e 15 km skating e ancora Sprint, ma questa volta in tecnica classica.
Il calendario del Tour de Ski è stato finalmente ufficializzato, ora in Val di Fiemme, sebbene manchino parecchi mesi al via, si è già con la mente al prossimo inverno e alle sfide spettacolari dei migliori interpreti dello sci di fondo.

Info: www.fiemmeworldcup.com

LA GRAN FONDO VAL CASIES RIAPRE I BATTENTI. DAL 1° GIUGNO ISCRIZIONI APERTE

LA GRAN FONDO VAL CASIES RIAPRE I BATTENTI. DAL 1° GIUGNO ISCRIZIONI APERTE

Il 19 e 20 febbraio 2022 si terrà la 38.a edizione della Gran Fondo Val Casies
Il comitato organizzatore sta lavorando a pieno regime per la ripartenza del 2022
Le iscrizioni pervenute per l’edizione 2021 saranno valide per il prossimo anno

Con la neve che pian piano scompare completamente dalle montagne e dalle vallate del Trentino-Alto Adige, c’è chi già pensa al prossimo inverno. È così anche in Val Casies, dove inizia a prendere forma la 38.a edizione della Gran Fondo Val Casies dei prossimi 19 e 20 febbraio, sempre sulle tradizionali distanze di 30 o 42 km, in tecnica classica il sabato e in skating la domenica.
A partire dal 1° giugno si apriranno le iscrizioni alla gara sugli sci da fondo tra le più amate dell’intero arco alpino. Sarà un’edizione carica di significato per il comitato organizzatore, che punterà a ripartire dopo un’annata che ha visto la prima cancellazione assoluta dell’evento, a causa della pandemia da Coronavirus, in 38 anni di storia gloriosa. Ora il Covid sembra allentare un po’ la presa e quale momento più propizio per rilanciare un settore, quello agonistico, che ha visto fin troppe cancellazioni nel corso degli ultimi dodici mesi? I lavori in Val Casies non si sono mai fermati, ed anzi, il comitato organizzatore dopo aver tentato invano il tutto per tutto per portare in porto l’edizione 2021 si è mosso subito puntando lo sguardo al futuro e alla 38.a edizione, con i lavori che continuano a pieno regime.
Ci si potrà iscrivere alla Gran Fondo Val Casies e riservarsi un posto ai nastri di partenza, sia in modalità telematica con l’accesso al portale Datasport, sia attraverso bonifico bancario. Sarà necessario effettuare il versamento della quota d’iscrizione fissata a 63 euro per le gare in tecnica classica di sabato 19, e a 64 euro per quelle in tecnica libera di domenica 20, mentre per chi vorrà correre in entrambe le tecniche la quota di partecipazione ammonta a 103 euro. Infine, per la consueta ‘Just for Fun’ non competitiva, si dovranno versare 51 euro nel caso si volesse partecipare ad una sola delle due giornate in programma, altrimenti il costo sale a 83 euro per prendere il via in entrambe le tecniche. Si ricorda inoltre che, in seguito alla cancellazione dell’edizione 2021, le quote d’iscrizione già versate rimarranno valide per il 2022.
Ripartire per continuare a guardare il futuro con occhi sognanti e riprendere quel bellissimo filo interrotto solo per cause di forza maggiore, perché la storia continua nel nome della Gran Fondo Val Casies.

Info: www.valcasies.com

PARTE IL TRENO DELLE DOLOMITI. APERTE LE ISCRIZIONI ALLA DOBBIACO-CORTINA

PARTE IL TRENO DELLE DOLOMITI. APERTE LE ISCRIZIONI ALLA DOBBIACO-CORTINA

Comitato Dobbiaco-Cortina già al lavoro per la 45.a edizione della Granfondo del 5 e 6 febbraio
Pista che ripercorre la ‘Ferrovia delle Dolomiti’ con panorami mozzafiato sulle Dolomiti, Patrimonio Unesco
Percorsi con i 42 km in classico e i 32 km in tecnica libera ad unire le province di Bolzano e Belluno
Sono aperte le iscrizioni: occasione irripetibile con 65 euro per la gara in classico e 45 per la skating

L’estate è alle porte e la neve è soltanto un ricordo dell’inverno appena passato, ma per la Granfondo Dobbiaco-Cortina è già tempo di pensare al futuro, precisamente al 5 e 6 febbraio prossimi, per quella che sarà la 45.a edizione della ski-marathon che unirà nuovamente le province di Bolzano e Belluno.
Il comitato organizzatore presieduto da Herbert Santer, infatti, è già al lavoro per continuare il cammino costruito in 45 anni di storia della granfondo, con l’apertura delle iscrizioni che è ufficialmente scattata per la sua prima fase. Un’occasione irripetibile per sciare lungo la ‘Ferrovia delle Dolomiti’ che, un tempo, collegava la località altoatesina di Dobbiaco a quella veneta di Cortina, regalando scorci di incommensurabile bellezza. Lungo i 42 km del sabato da percorrere in tecnica classica e i 32 km della domenica in tecnica libera si potranno ammirare panorami naturalistici suggestivi, dalla zona dell’aeroporto militare di Dobbiaco, sede di partenza, alla Nordic Arena, passando per il Lago di Landro e la ‘Vista Tre Cime’, splendido balcone sulle Tre Cime di Lavaredo, ma ancora Passo Cimabanche e l’entrata in paese a Cortina. Insomma, ce ne sarà davvero per tutti i gusti e i presupposti per vivere una fantastica giornata di sport immersi nella natura tra Dobbiaco e Cortina non mancano di certo, con le Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Unesco, a fare da cornice naturale alla storica manifestazione.
Per prenotare un pettorale alla Granfondo Dobbiaco-Cortina sarà necessario compilare il modulo online scegliendo autonomamente il proprio gruppo di partenza. Ci sarà da versare la quota di partecipazione che, fino al 30 giugno, sarà particolarmente vantaggiosa grazie alle convenienti tariffe denominate ‘early bird’: per 65 euro si potrà prendere il via alla gara in tecnica classica di sabato 5 febbraio, mentre con 45 euro ci si ritroverà ai nastri di partenza della gara in tecnica libera di domenica 6.
Il treno… delle Dolomiti sta per partire e non prenderlo al volo sarebbe davvero un gran peccato, soprattutto considerando i progetti interessanti che il comitato organizzatore sta pensando di allestire per rendere il weekend dei tanti appassionati della Granfondo Dobbiaco-Cortina più entusiasmante che mai!

Info: www.dobbiacocortina.org

I LOMBARDI HANNO L’ORO IN BOCCA. IN COPPA VINCONO NÖCKLER E DEFRANCESCO

I LOMBARDI HANNO L’ORO IN BOCCA. IN COPPA VINCONO NÖCKLER E DEFRANCESCO

Ultima giornata di gare a Schilpario con pursuit di Coppa Italia e staffetta mista ai Campionati Italiani U14
Nöckler e Defrancesco conquistano la vittoria tra i grandi, alle Alpi Centrali il tricolore dei giovani
Fanton e Coradazzi dietro a Didì, Bellini e Corradini a seguire Ilenia, a Veneto e Trentino il podio tricolore
Grande soddisfazione per Michel Rainer, Omar Galli e Andrea Giudici: “Bilancio più che positivo”

“Buongiornoooo Schilparioooo!” L’enfasi era quella di Good morning Vietnam. Lo storico speaker di Schilpario Maurizio Capitanio ha “acceso” così stamattina lo stadio del fondo.
E se è vero che ‘l’unione fa la forza’, a Schilpario se n’è avuta l’ennesima dimostrazione. In occasione della pursuit di Coppa Italia senior e U23, ad imporsi sono stati Dietmar Nöckler e Ilenia Defrancesco, mentre per quel che riguarda la staffetta mista dei Campionati Italiani U14, ha vinto il Comitato Alpi Centrali.
Lo Sci Club Schilpario crede molto in questo detto popolare e proprio grazie alla collaborazione con lo Sci Club Oltre CPA di Omar Galli, braccio sportivo di Cancro Primo Aiuto Onlus, ha saputo dirigere alla perfezione la tre giorni di sci nordico in Val di Scalve, con grandi e piccini impegnati rispettivamente in Coppa Italia senior e Campionati Italiani U14, e con una pista preparata a puntino sotto l’esperto occhio di Fabio Maj, che dovrebbe ancora essere l’unico italiano ad aver vinto i vari generi del fondo in Coppa del Mondo.
Non c’era pubblico a bordo pista, così come impongono le disposizioni anti-Covid, ma l’entusiasmo dei pochi presenti, tra allenatori e skimen, si è comunque fatto sentire. Primi a partire, in base alla classifica e ai distacchi di ieri, sono stati i maschi senior con Paolo Fanton (Carabinieri) a precedere tutti. Il vantaggio era ampio, ma non lasciava comunque tranquillo il carabiniere trentino: e ne aveva ben donde visto che, dopo soli tre giri, si è trovato alle spalle l’ombra scomoda di ‘Didì’ Nöckler (FFOO). L’altoatesino oggi avrebbe dovuto correre la 50 km ai Mondiali di Oberstdorf ed era quindi assistito da una forma smagliante, particolare dimostrato ancor più nel corso dell’ultimo giro quando ha lasciato la compagnia di Fanton e si è presentato da solo sulla linea d’arrivo con 20 secondi di vantaggio sul trentino e 1’21’’ sul giovane Martin Coradazzi (CS Esercito), terzo. Tra le donne, invece, dominio incontrastato di Ilenia Defrancesco (CS Esercito) che dopo l’ottima prestazione di ieri si è presentata alla partenza odierna con 16’’ su Stefania Corradini (Sottozero Nordic Team) e 22’ su Martina Bellini (CS Esercito). La lotta c’è stata solo per l’argento, con la clusonese Bellini che fin da subito ha raggiunto la fiemmese, salvo poi rifiatare compiendo un giro in compagnia. Il terzo passaggio è stato fatidico per la trentina, costretta a mollare le code dell’avversaria lasciandole strada libera per il secondo posto, arrivata con 55’’ dalla Defrancesco, accontentandosi della terza piazza a 1’12’’.
In tarda mattinata, poi, ha preso il via la gara conclusiva del weekend in Val di Scalve, ovvero la staffetta mista dei Campionati Italiani U14 a simboleggiare, una volta per tutte, quanto la compattezza di squadra e l’unione facciano la differenza. A vincere è stato il Comitato Alpi Centrali davanti al Veneto e al Trentino con una prestazione superlativa. Una vittoria quasi mai in discussione, con il secondo frazionista lombardo capace di fare il vuoto rispetto al resto del gruppo. Nel finale, grande rimonta del Trentino che prima dell’ultima frazione si trovava in quinta posizione apparentemente tagliato fuori nella lotta alle medaglie, e che ha saputo recuperare fino al podio.
Un weekend di grande sport testimoniato anche da Michel Rainer, coordinatore FISI eventi prima fascia: “Sono stati tre giorni bellissimi di gare. Ci sentiamo fortunati e privilegiati per riuscire a fare la nostra attività in un momento come questo. C’è stato un grande impegno da parte di tutti nel rispettare tutti i protocolli federali FISI e questo non può che renderci orgogliosi”. La soddisfazione arriva anche da Omar Galli, team manager di Oltre CPA: “Bellissimo evento firmato Cancro Primo Aiuto in collaborazione con lo Sci Club Schilpario. La speranza è che possa essere solo l’inizio per una gara stabile di questo livello nella bergamasca”. A fine evento, anche il direttore di gara Andrea Giudici, nonché presidente dello Sci Club Schilpario, ha voluto esprimere la sua piena contentezza: “Il bilancio è più che positivo. Gli atleti sono rimasti soddisfatti della pista e questo è importante. L’obiettivo è quello di migliorarsi sempre, cercando magari di riportare anche la Coppa Europa a Schilpario”.
Info: www.cpaonlus.org/eventi/ e www.sciclubschilpario.it/
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Coppa Italia – Pursuit maschile
1 Noeckler Dietmar G.S. Fiamme Oro Moena 1:18’43.3; 2 Fanton C.S. Carabinieri 1:19’03.4; 3 Coradazzi Martin C.S. Esercito 1:20’04.3; 4 Facchini Davide G.S. Fiamme Oro Moena 1:21’20.5; 5 Armellini Mattia G.S. Fiamme Oro Moena 1:21’20.6; 6 Gabrielli Giacomo C.S. Esercito 1:21’23.0; 7 Compagnoni Luca Under Up Ski Team 1:21’38.2; 8 Mazzocchi Davide Under Up Ski Team 1:22’13.9; 9 Piasco Alberto A.S.D. S.C. Valle Stura 1:22’26.9; 10 Dellagiacoma Stefano C.S. Carabinieri 1:22’37.8

Coppa Italia – Pursuit femminile
1 Defrancesco Ilenia C.S. Esercito 1:00’22.8; 2 Bellini Martina C.S. Esercito 1:01’17.1; 3 Corradini Stefania Sottozero Nordic Team 1:01’34.4; 4 De Zolt Ponte Chiara C.S. Carabinieri 1:02’30.0; 5 Maj Valentina C.S. Carabinieri 1:02’50.4; 6 Cassol Federica C.S. Esercito 1:03’21.0; 7 Sordello Elisa S.C. Alpi Marittime 1:03’26.9; 8 Colombo Laura C.S. Esercito 1:03’31.8; 9 Patscheider Michaela Under Up Ski Team 1:04’20.2; 10 Boccardi Maria Eugenia Under Up Ski Team 1:04’57.3
Staffetta Camp.Italiano U14
1 Alpi Centrali “A” (Santus Silvia, Bettini Carlo, Giacomelli Stella, Epis Stefano) 41’17.2; 2 Veneto “A” (Dandrea Gemma, Castagna Raul, Cagnati Vanessa, Rossi Alex) 42’23.4; 3 Trentino “A” (Morandini Anastasia, Piccinini Davide, Paoli Elena, Mozzi Fabio) 43’17.0; 4 Asiva “A” (Frutaz Claire, Maluquin Segor Daniel, Gontier Emilie, Maniezzo Matteo) 43’36.1; 5 Alpi Occidentali “A” (Forneris Luna, Occelli Stefano, Giordano Matilde, Massimino Filippo) 43’57.9