Tag: sci

Marcialonga: di story… in story. Apertura iscrizioni per l’evento cult

Marcialonga: di story… in story. Apertura iscrizioni per l’evento cult

10 anni di Marcialonga Story, sabato 29 gennaio 2022, antipasto della Marcialonga
Partenza dallo Stadio del Fondo di Lago di Tesero con arrivo a Predazzo
Apertura ufficiale iscrizioni venerdì 29 ottobre
Lo sci di fondo del presente e del passato nelle Valli di Fiemme e Fassa

La Marcialonga è storia e tradizione dello sci di fondo, e non solo italiano. E di “Story” si parla ormai da 10 anni, con l’evento di una vigilia della Marcialonga delle Valli di Fiemme e di Fassa sempre vivace.
Mancano poco più di tre mesi alla Marcialonga Story del 29 gennaio, che apre le iscrizioni per scrivere il decimo capitolo. La Marcialonga Story è nata nel 2013 come ‘limited edition’ per festeggiare il quarantennale della storica granfondo invernale, ma divenendo in breve tempo un appuntamento irrinunciabile per tanti nostalgici e pure per comuni fondisti ed è stata fin da subito caccia a sci, attrezzatura e abbigliamento d’epoca, costituendo addirittura un registro per sci storici.
Nel 2022 la ‘Story’ spegnerà le dieci candeline e per l’occasione il comitato organizzatore della Marcialonga riserverà alcune sorprese, celebrando al meglio la singola manifestazione e tutto lo sci di fondo, del presente e del passato.
Il mondo degli sci stretti vivrà un vero e proprio tuffo nel retrò, con i volti increduli degli spettatori ad assistere alle imprese di sciatori con sci in legno, scarpe di cuoio con puntale quadrato e racchette di bambù, rigorosamente ante 1976.
Le iscrizioni scatteranno il prossimo venerdì 29 ottobre con la quota di 30 Euro (fino al 31 dicembre) che comprende pettorale, cartellino da timbrare lungo il percorso, diploma, gadget, trasporto indumenti, ristori, bus navetta dopo l’arrivo, mentre l’ultimo mese la quota subirà un aumento. Uno sconto di 5 euro sarà applicato agli iscritti ad uno degli altri eventi targati Marcialonga e agli over 60.
Per tutti coloro che intendono partecipare ma non riescono a trovare l’attrezzatura “vintage” è attivo un servizio noleggio su prenotazione, ovviamente a seconda della disponibilità.
Anche per il 2022 è aperta l’iscrizione al registro degli sci d’epoca, la preziosa raccolta delle attrezzature originali certificate da appositi esperti che attualmente raccoglie oltre 700 esemplari.
Il programma della Marcialonga Story vedrà la partenza dei ‘nostalgici’ dallo Stadio del Fondo di Lago di Tesero, location delle Olimpiadi 2026, alla volta di una suggestiva sfilata di 11 chilometri che terminerà nel cuore di Predazzo lungo il viale principale, dove i concorrenti, accolti calorosamente dal pubblico trentino, saranno festeggiati e premiati non per il tempo impiegato, ma per la qualità dei materiali e dell’abbigliamento.
Se non si conosce la storia non si conosce il presente e non s’impara nemmeno dal passato. Ebbene, per comprendere i progressi di una disciplina sportiva bisogna anche capire da dove questa sia partita, e la Marcialonga è di sicuro un caposaldo.
Chi desidera partecipare troverà tutte le informazioni on-line sul sito www.marcialonga.it

Marcialonga: sogno per campioni e amatori. 70 km di passione in Val di Fassa e in Val di Fiemme

Marcialonga: sogno per campioni e amatori. 70 km di passione in Val di Fassa e in Val di Fiemme

Pian piano si dispone l’attrezzatura per innevare i 70 km da Moena a Cavalese
È la gara amata dai grandi campioni dello sci di fondo, con “ritorni” eccellenti
Il 29 e 30 gennaio ce n’è per tutti i gusti con Light, Story, Baby, Mini, Young e Stars
C’è ancora qualche posto, la corsa al pettorale sta per concludersi

C’è un’equazione fissa che mette alla prova gli organizzatori della Marcialonga: basse temperature, produzione neve.
È vero che il termometro in questo periodo fluttua su e giù dallo zero, è comunque tempo di spolverare i 26 ‘cannoni’ che gli uomini della mitica granfondo degli sci stretti, la cui 49.a edizione è in programma il 29 e 30 gennaio, hanno tolto dal magazzino. L’imperativo è iniziare la produzione della neve per allestire man mano il percorso della Marcialonga che, come è risaputo, non rappresenta solo la pista agonistica per la gara trentina tanto amata dai fondisti di tutto il mondo, ma il tracciato di fondovalle che collega Val di Fiemme e Val di Fassa è particolarmente apprezzato in tutta la stagione da amatori in allenamento e soprattutto dai turisti. La realizzazione dei 70 km innevati, infatti, è voluta all’unisono dai comuni delle due vallate dolomitiche.
Anche se, come sempre, gli stranieri sono particolarmente numerosi, da qualche nazione c’è un leggero rallentamento per le difficoltà sui viaggi da fuori Europa dovute alla pandemia, questo lascia aperto lo spiraglio ancora per qualche iscrizione fino a raggiungere il numero massimo di 7500 concorrenti che il comitato organizzatore si è imposto.
Fin dall’istituzione del prestigioso circuito Visma Ski Classics, Marcialonga ne fa parte e ne è un’asse portante. Anche quest’anno il challenge annuncia nomi eclatanti del fondo, con qualche grande “ex” che ritorna e mette Marcialonga nel proprio mirino, come la campionessa Marit Björgen che in Val di Fiemme ha vinto Tour de Ski, Mondiali e Coppe del Mondo e che vorrebbe mettere nel suo palmares anche la granfondo top per i norvegesi. E dovrebbe esserci, il condizionale è d’obbligo conoscendo l’eclettico personaggio, anche l’icona mondiale del fondo, Petter Northug.
La lista degli iscritti alla Marcialonga evidenzia poi altri due nomi di ex atleti professionisti: quelli dei coniugi Andrew Paul e Sandra Paintin-Paul, i quali saranno alla linea di partenza indossando i pettorali 1462 e 1463. Entrambi australiani, sono stati i primi a rappresentare il loro Paese alle Olimpiadi nella disciplina del biathlon. Lui ha partecipato ai Giochi invernali di Sarajevo nel 1984 e a Calgary nel 1988, mentre lei, che condivide il suo primato sportivo con la connazionale Kerryn Rim, ha partecipato alle Olimpiadi di Albertville nel 1992 e a quelle di Lillehammer nel 1994. Insomma il richiamo per campioni ed amatori è sempre forte. Sempre in crescita gli italiani, ma un podio azzurro alla Marcialonga pare proprio un miraggio: il migliore italiano nella scorsa edizione è stato il predazzano Mauro Brigadoi, 24°.
Non c’è da meravigliarsi: ci vogliono nervi saldi per percorrere i 70 km che separano la partenza a Moena dal traguardo di Cavalese e che attraversano le Valli di Fiemme e Fassa con un dislivello intorno ai mille metri. “Quando si parte tutto svanisce”, ha detto Brigadoi. Anche la prima classificata fra le donne, la svedese Lina Korsgren, è d’accordo: “L’atmosfera della Marcialonga è unica”, ha affermato.
Oltre alla gara di 70 km c’è anche la Marcialonga Light, che da Moena sale a Canazei e poi scende fino a Predazzo per 45 km. Gli scorci unici e bellissimi delle due valli e il tifo dei numerosi appassionati accompagnano gli oltre settemila atleti durante la loro “lunga marcia” sulla neve fino al traguardo. Alle due principali competizioni si aggiungono anche altre iniziative, come la Marcialonga Baby per chi muove i primi passi sugli sci, e poi la Mini Marcialonga e la Marcialonga Young per i fondisti un po’ più grandicelli.
Lo sport non è solo agonismo o divertimento. È anche impegno e ricordo, perciò il ricco menù della Marcialonga comprende anche la Marcialonga Stars, che unisce sport e beneficenza in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), e la Marcialonga Story, in cui gli atleti in abbigliamento e attrezzatura vintage rievocano il passato e le origini della competizione, riportando alla memoria il ricordo dei primi campioni come Ulrico Kostner o Tonino Biondini.
La 49° edizione della Marcialonga, lo ricordiamo, è in calendario per il 29 e 30 gennaio prossimi. Iscrizioni online sul sito ufficiale, la quota è di 99 euro.
Info: www.marcialonga.it

Five hundred, cinq cents, fünfhundert! Massimo in 500 alla Sgambeda di Livigno

Five hundred, cinq cents, fünfhundert! Massimo in 500 alla Sgambeda di Livigno

Sono sempre di più gli iscritti alla prima gara di stagione del fondo
Gli organizzatori livignaschi hanno stabilito il tetto massimo di 500 unità
Da sabato 23 ci si potrà allenare sull’anello frutto dello snow farming
La “superstar” Klaebo di nuovo a Livigno per la preparazione in altura della stagione Olimpica

Da Pauli Siitonen, il finlandese che ha avuto l’intuito, a Bill Kock, l’americano che per primo sviluppò la nuova tecnica negli anni ‘70. Lo skating è una disciplina dello sci di fondo che piace, frizzante ed esplosiva.
La prima opportunità di stagione di calzare gli sci stretti e fare a gara col cronometro in tecnica libera è la storica Sgambeda, che sabato 4 dicembre è pronta ad alzare il sipario sulla 31.a edizione.
Gli organizzatori della gara di Livigno quest’anno hanno messo qualche ‘paletto’ perché la pandemia, sebbene sembri arginata, è ancora da temere. Così hanno stabilito il tetto massimo di 500 unità per le iscrizioni, e come sempre per tutti l’imperativo è sempre tagliare il traguardo. E sono già tanti anche gli stranieri ad aver prenotato un pettorale: five hundred, cinq cents, fünfhundert, la cifra massima è appunto di 500 adesioni.

Dunque se c’è ancora tempo in vista dello start del 4 dicembre, è già ora invece di cominciare a lucidare gli sci perché da sabato (23 ottobre) ci si potrà allenare su un primo tratto dell’anello realizzato a Livigno grazie alla neve stivata con la tecnica dello snow farming. Gli amatori che vogliono scaricare la propria passione sugli sci stretti avranno l’anello a disposizione dalle 12 alle 18.30, dopo aver staccato l’apposito ticket al centro fondo.

Il “plateau” di Livigno è luogo privilegiato per la preparazione in altura di tantissimi appassionati dei più svariati sport, ma soprattutto in questo periodo degli atleti delle squadre nazionali di fondo, e con l’apertura della pista di allenamento sono annunciati già i componenti della nazionale norvegese di fondo, capitanati dalla superstar Johannes Høsflot Klæbo, e della squadra tedesca di biathlon, sportivi ormai di casa nel Piccolo Tibet.

Allenarsi e trascorrere qualche bella giornata a Livigno è un’idea invitante, ma senza perdere di vista il limite dei 500 iscritti della Sgambeda, che sta rapidamente raggiungendo il target. La quota fino al 31 ottobre è fissata a 50 euro, poi fino al 1° dicembre lieviterà a 60 euro. È vero che la tendenza è quella di attendere l’ultimo momento per aderire alle gare, ma a Livigno vale il motto “chi ha tempo non aspetti tempo” e dunque per non rimanere fuori dal drappello dei fortunati 500 dello skating è meglio affrettarsi.

Il tracciato di gara è quello tradizionale di 35 km, con partenza e arrivo al centro fondo di Livigno e la salita verso il valico della Forcola all’ombra dell’Alpe Vago, con discesa poi verso l’abitato livignasco.
Il pacco gara come sempre alla Sgambeda sarà di qualità, ma verrà svelato più avanti, il vero ‘regalo’ è l’opportunità di sciare ai primi di dicembre in un luogo dove, normalmente, la neve la fa da padrona e spesso altrove è ancora difficile trovare centri aperti.

Sciare in altura a Livigno è un piacere ed è anche un modo qualificante per preparare la stagione delle granfondo che in Italia continuerà a gennaio. Ai primi di dicembre Livigno è uno scintillare di luci e colori, l’atmosfera di Natale è già accesa e il tempo dei regali parte in anticipo, come la stagione dello sci.

Info: www.lasgambeda.it

A gennaio torna lo Skiri Trophy: sciolina alla mano per i giovani fondisti

A gennaio torna lo Skiri Trophy: sciolina alla mano per i giovani fondisti

Il 22-23 gennaio in Val di Fiemme appuntamento col 38° Skiri Trophy XCountry
A Lago di Tesero (TN) classico happening dello sci di fondo giovanile
Al via le categorie Baby, Cuccioli, Ragazzi e Allievi e quindi il Revival
Un mix di iniziative per tutti gli appassionati: dai più giovani ai nostalgici

Lo sci di fondo può guardare lontano con entusiasmo: quello che è comunemente definito il ‘mondialino’ degli sci stretti è confermato per l’imminente stagione: dopo l’annullamento dello scorso gennaio a causa della pandemia, il 22-23 gennaio prossimi la Val di Fiemme vedrà nuovamente i giovani atleti degli sci stretti darsi battaglia in occasione del 38° Skiri Trophy XCountry. L’evento è ormai una tradizione e vanta partnership internazionali, come quelle del passato (e in via di definizione) con FIS SnowKidz, per avvicinare i più giovani al mondo della neve.
Il Gruppo Sportivo Castello, con Nicoletta Nones al comando della pattuglia organizzativa, chiama a raccolta i giovani talenti italiani e stranieri proponendo il consueto format ormai collaudato, tutto in tecnica classica: sabato 22 le gare per Baby e Cuccioli, domenica 23 quelle di Ragazzi e Allievi. Durante la propria storia lo Skiri Trophy XCountry, che in passato era il Trofeo Topolino, ha visto protagonisti tanti giovani che le cronache hanno poi catapultato anche in Coppa del Mondo e nei Campionati Mondiali: rivedremo diversi di essi in occasione del “Revival”, la competizione in cui si sfideranno i partecipanti, appunto, del passato.
Non ci saranno solo le Olimpiadi del 2026, dunque, in Val di Fiemme: nella vallata trentina tornano queste piccole “Olimpiadi” dello sci di fondo. “Piccole” per l’età dei partecipanti, non certo per i numeri: l’edizione 2020, la 37.a, ha registrato la presenza di circa 1400 ragazzi provenienti da 11 nazioni che, successivamente, hanno gareggiato nelle combinate Skiri-Pinocchio e Skirilonga e che, più importante di tutto, si sono messi in gioco, hanno sofferto, hanno gioito e si sono divertiti.
La pandemia sembra arginata, in attesa che la situazione migliori ulteriormente l’organizzazione prosegue nei preparativi. Le piste saranno quelle solite di Lago di Tesero che ad inizio gennaio ospitano, come di consueto, il Tour e Ski e il weekend successivo allo Skiri Trophy anche la Marcialonga, percorsi davvero mondiali per grandi e piccoli.

Info: www.skiritrophy.com

FANTASTICO! AL LAGO DI RESIA… PISTA DA FONDO. IL 15 E 16 GENNAIO RITORNA “LA VENOSTA” E…

FANTASTICO! AL LAGO DI RESIA… PISTA DA FONDO. IL 15 E 16 GENNAIO RITORNA “LA VENOSTA” E…

Era nell’aria, ma fino ad ora bocche cucite: la quinta tappa Ski Classics a Curon Venosta
Sabato La Venosta con i professionisti e domenica Giro Lago di Resia “Open”
Per i “pro” 75 km sconfinando in Austria, per la Open degli amatori 25 e 50 km
Probabilmente per l’occasione si entrerà anche nell’alveo del Lago di Resia

Il Giro Lago di Resia ha sempre avuto un grande fascino e partecipazioni record, è un evento che caratterizza l’inizio estate dell’Alta Venosta, in Alto Adige. Ma la zona si presta anche a manifestazioni invernali e questo non ha certo lasciato indifferente Gerald Burger, “padre” di diversi eventi sportivi proprio in Alta Venosta. Due anni fa la “prima” de La Venosta, una gara di sci di fondo che appena nata è entrata nel prestigioso circuito Ski Classics, lo stesso di Marcialonga e Vasaloppet per intenderci, con due giornate indimenticabili con i professionisti delle lunghe distanze e anche gli amatori a Melago, in Vallelunga, dove si sta investendo molto per lo sci di fondo.
Ma ora giunge una notizia che sta facendo rumore nel mondo degli sci stretti, i prossimi 15 e 16 gennaio ritorna l’appuntamento con Visma Ski Classics e stavolta si scierà attorno al Lago di Resia, salendo fino al confine austriaco passando anche un po’ oltre frontiera, un giro altalenante di 25 km da affrontare tre volte.
Tre giri in “double poling” con i grandi campioni degli sci stretti a celebrare “La Venosta” e a vivere le stesse emozioni che d’estate provano i runners, anche se col solo giro del lago limitato a 15 km.
Sabato 15 gennaio toccherà ai fondisti del Pro Tour, una gara irradiata in diretta sulle emittenti TV di mezzo mondo e prodotta con grande dispendio di mezzi, con appunto i 75 km che non saranno certamente una passeggiata. Domenica invece la gara open aperta a tutti, sempre in classico, ma con l’anello da affrontare una o due volte per un totale di 25 o 50 km, decisamente una bella sgroppata.
Una scelta ponderata ma anche tecnica lo spostamento. Il circuito internazionale comporta arrivi sostenuti di atleti, tecnici, accompagnatori e appassionati, l’offerta ricettiva della Vallelunga in questo senso è limitata e soprattutto il grande afflusso implica limitazioni anche sul traffico. Con la soluzione della gara attorno al lago che assicura una generosa offerta alberghiera i problemi sono risolti, inoltre l’idea della competizione intorno al Lago di Resia rende allettante anche l’opportunità dello sci di fondo amatoriale e turistico, andando a completare la proposta invernale di Resia che sfrutta la potenzialità degli impianti di risalita di Belpiano e Malga San Valentino. Sicuramente per i fondisti far scivolare gli sci attorno al lago sarà davvero affascinante, con viste impagabili soprattutto sull’Ortles.
Gli organizzatori capeggiati da Gerald Burger sono già al lavoro per questa nuova impresa. Per l’area di partenza e arrivo sarà utilizzata la medesima zona che d’estate ospita l’evento podistico a Curon Venosta, decisamente ricca di spazi e di aree di parcheggio, ma soprattutto dove i fondisti potranno uscire dall’hotel e trovarsi a pochi passi dalla pista.
Spesso si pensa che il Giro Lago di Resia sia una corsa pianeggiante. Nulla di tutto questo. Il tracciato sul lato opposto a Curon è un continuo saliscendi, poi il tratto che porta a ridosso del confine con l’Austria è in continua ascesa e sicuramente darà “sprint” ad una gara che nello spirito del circuito Ski Classics è di per sé frizzante. In questo genere di competizioni gli scandinavi fanno la parte del padrone, e la scorsa stagione il podio racconta di Emil Persson (SWE) sul gradino più alto seguito da Tord Asle Gjerdalen (NOR) e Oskar Kardin (SWE). Dominio svedese anche al femminile Con Lina Korsgren e Ida Dahl finite nell’ordine nella classifica finale, terza la norvegese Emilie Fleten.
Questa edizione della “Reschenseerennen” con tutta probabilità sarà “irripetibile”, nel senso che è stato annunciato che il Lago di Resia quest’inverno sarà svuotato per lavori alla diga, quindi si potrà ammirare il famoso campanile sommerso questa volta ‘a nudo’ e probabilmente potrebbe esserci qualche escursione di pista dentro l’alveo del bacino, per creare dei dislivelli in più e ovviamente punti spettacolari inediti, con qualche occasione di attacco dei professionisti de La Venosta.
Il conto alla rovescia per la gara dell’Alta Venosta è partito, intanto attorno al Lago di Resia, leggermente in quota con i suoi 1550 metri, ci si può allenare su gran parte della pista ciclabile con gli skiroll, con salutari sgambate o piacevoli pedalate.
Info: www.lavenosta.com

L’OUVERTURE DEGLI SCI STRETTI A LIVIGNO. IL 4 DICEMBRE LA SINFONIA DELLA SGAMBEDA

L’OUVERTURE DEGLI SCI STRETTI A LIVIGNO. IL 4 DICEMBRE LA SINFONIA DELLA SGAMBEDA

Decisa la data della 31.a Sgambeda, la prima granfondo di stagione europea
35 km in tecnica libera, ma a fine ottobre aprirà la pista con la neve dello snow-farming
Una storia di successo per la gara livignasca, i primi a dominarla De Zolt e Dal Sasso
Iscrizioni aperte dal 1° settembre, ma solo per i primi 500 più veloci a registrarsi

L’ouverture è un brano orchestrale che gli artisti eseguono solitamente a sipario chiuso prima dell’inizio di un’opera, quasi sempre introduce una grande composizione musicale.
Sabato 4 dicembre Livigno propone la classica ouverture sulla neve, stavolta il ‘sipario’ sarà aperto, vasto, affascinante: il Piccolo Tibet, che ai primi di dicembre abitualmente è già ben imbiancato, manderà in scena la 31.a edizione della Sgambeda.
Sarà… una sinfonia all’italiana, rappresenterà come sempre l’apertura di stagione per lo sci di fondo delle lunghe distanze e infatti gli organizzatori mettono in pista l’evento un mese dopo l’apertura dell’anello di fondo, realizzato come succede da anni grazie allo snow-farming. Una pista che tanti atleti di primo piano, italiani e soprattutto stranieri, hanno prenotato per gli ultimi allenamenti in quota prima del via della Coppa del Mondo.
La Sgambeda ritorna alla tradizione, primo weekend di dicembre, 35 km a tecnica libera con partenza e arrivo a ridosso del centro di Livigno, sfruttando tutte le strutture del Centro Fondo livignasco.
Questa edizione, dopo lo stop imposto dal Covid la scorsa stagione, è molto attesa dagli appassionati che proprio in quel periodo abitualmente tolgono gli sci dalla soffitta per un primo weekend che sa di ritorno in pista con una “sgambata” sulla neve in mezzo alla natura.
In attesa di capire se ci saranno o meno restrizioni, gli organizzatori annunciano una edizione a numero chiuso, 500 gli ammessi a partire dal 1° settembre, quando in pratica i fondisti hanno bene in mente quali saranno i futuri impegni di stagione. La Sgambeda è dedicata soprattutto agli amatori, cultori della tecnica libera o skating come si usa dire in gergo fondistico, ma la competizione spesso ha esaltato le gesta di grandi campioni che negli anni hanno scelto Livigno per preparare le imprese più importanti. Nel 1990 il primo a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro è stato il “Grillo” Maurilio De Zolt, imitato al femminile da un’altra grandissima atleta, Guidina Dal Sasso. Da allora la Sgambeda e Livigno raccontano di imprese straordinarie anche con Gaudenzio Godioz, Silvano Barco, Michael Botvinov, e poi negli anni Gianantonio Zanetel, Marco Cattaneo e nei tempi più recenti l’asso norvegese Petter Northug, solo per fare alcuni nomi.
La quota di iscrizione fino al 31 ottobre ammonta a 50 euro, poi fino al 1° dicembre lieviterà a 60 euro. Cinque le categorie in base all’età, 18/30, 31/40, 41/50, 51/60 e infine over 60, e per i primi cinque maschi e femmine un montepremi decisamente allettante.
Da ricordare che a quota 500 le iscrizioni saranno congelate: meglio affrettarsi, potrebbe fare… freddo molto in fretta!
Info: www.lasgambeda.it

MARCIALONGA AI… MARCIALONGHISTI DI FIEMME E FASSA.ISCRIZIONI APERTE DAL 2 MARZO PER I “BISONTI” AZZURRI

MARCIALONGA AI… MARCIALONGHISTI DI FIEMME E FASSA.ISCRIZIONI APERTE DAL 2 MARZO PER I “BISONTI” AZZURRI

48.a Marcialonga il 31 gennaio 2021
Apertura iscrizioni ai concorrenti italiani dal 2 al 31 marzo
I valligiani si possono già iscrivere recandosi all’Ufficio Marcialonga di Predazzo
Il cinquantennale si avvicina in Fiemme e Fassa…

La Marcialonga di Fiemme e Fassa si è conclusa da circa un mese, ma è già ora di pensare alla prossima edizione (31 gennaio 2021), i pettorali sono richiestissimi e sfruttare fin da subito l’opportunità offerta dal comitato trentino permetterà di godersi in assoluta tranquillità la marcia di avvicinamento e risparmiare sulle quote di gara. I primi a beneficiarne sono, come da tradizione, i valligiani di Fiemme e Fassa, che potranno far parte della prossima contesa alla tariffa agevolata di 75 euro. Dopo i ‘locals’, porte aperte anche a tutti i fondisti italiani che – alla medesima tariffa e prima dell’invasione scandinava che porterà 36 nazioni da 5 continenti – potranno assicurarsi un pettorale, online dal 2 al 31 marzo o recandosi anch’essi “a casa” di Marcialonga. Come? Basterà iscriversi entro il 31 marzo saldando la quota in contanti direttamente all’ufficio Marcialonga a Predazzo o, in alternativa, online sempre fino al 31 marzo, tramite bonifico o carta di credito: “Ti aspettiamo per celebrare insieme questi 50 anni di sport ed emozioni!”, dice il comitato Marcialonga, che pensa già ad allestire il proprio storico appuntamento con il cinquantennale della leggendaria ski-marathon. Breve aggiornamento anche per quanto riguarda le ultime sciate sulla pista Marcialonga: rimangono attualmente percorribili i tratti Canazei – Pozza di Fassa (Centro Fondo Alta Val di Fassa) e Centro del Fondo di Lago di Tesero, dove sarà possibile sciare sino al termine della stagione.
L’appuntamento con la 48.a edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa è fissato tra 338 giorni, sfilando ancora una volta sui mitici 70 km – partendo da Moena ed arrivando a Cavalese – che lo scorso anno incoronarono campioni i norvegesi di Visma Ski Classics Berdal e Gjeitnes, oltre ad una miriade di concorrenti tra “bisonti”, valligiani e appassionati di sci di fondo e della cultura di questi splendidi territori.

Info: www.marcialonga.it

EPIC SKI TOUR CHIAMA I “4ALL” A RACCOLTA. DOPO ANTONIOLI ANCHE COMPAGNONI ACCETTA LA SFIDA

EPIC SKI TOUR CHIAMA I “4ALL” A RACCOLTA. DOPO ANTONIOLI ANCHE COMPAGNONI ACCETTA LA SFIDA

EPIC Ski Tour Trofeo Fiou: lo skialp che piace in Valle d’Aosta
Dal 14 al 16 febbraio sfide per tutti i gusti tra campioni ed amatori
Iscritti il campionissimo Robert Antonioli e la vincitrice di Davos Giulia Compagnoni
Attesi numerosi altri atleti ma le iscrizioni chiudono giovedì!

Giulia Compagnoni, dopo la doppietta svizzera all’EPIC Ski Tour di Davos, torna in prima linea per tentare di portarsi a casa anche la seconda tappa dell’evento dedicato allo scialpinismo per tutti tra campionissimi, amatori e semplici appassionati delle cime montane, ipotecando il titolo 2019/2020.
Dal 14 al 16 febbraio in Valle d’Aosta ci sarà infatti EPIC Ski Tour Trofeo Fiou, con le iscrizioni in impennata in questi ultimi giorni, dopo il “segnale” dato dall’adesione del campionissimo Robert Antonioli, azzurro reduce dalle fatiche di Coppa del Mondo. Hanno accettato la sfida alla seconda tappa del challenge anche i vari Negroni, Aymonod, Danieli, Lenzi, Trento e Maguet, terzo nella Coppa del Mondo di Berchtesgaden, ma anche i “4All”, i concorrenti alle prime armi, sono chiamati a raccolta, ricordando la dead-line delle iscrizioni online prevista per la giornata di giovedì, sempre alla competitiva tariffa di 30 euro. Venerdì o sabato sarà eventualmente possibile registrarsi in loco, ma solo se ci saranno pettorali disponibili; sarà bene dunque non rischiare di rimanere a bocca asciutta. Dicevamo delle molteplici adesioni degli ultimi giorni, d’altronde il Trofeo Fiou è stato in queste zone una vera e propria ricorrenza per tutti, in primis per commemorare i due fratelli Fiou, giovani alpinisti tragicamente scomparsi, e per ammirare gli scenari montani valdostani che non hanno bisogno di presentazioni. I comuni della Valle del San Bernardo sono tuttavia perlopiù sconosciuti a chi non è della zona, e schierarsi al via di EPIC Ski Tour Trofeo Fiou concederà anche questa opportunità, rilassandosi poi nella natura dopo aver faticato con sci e pelli. Ecco dunque un programma allettante, che prevede per la giornata di sabato 15 febbraio a Saint Rhèmy en Bosses (Foyer de Fond a Flassin) il ritiro pacco gara dalle ore 7 alle ore 8.30, briefing precedente lo start di EPIC Ski Tour Trofeo Fiou che avverrà alle ore 9, godendosi successivamente in assoluta tranquillità l’area expo e ‘testival’, il pasta party, le premiazioni, gli highlights del giorno e l’EPIC talk, dando appuntamento ai concorrenti “4All” nella giornata successiva. Questi ultimi infatti, sempre a Saint Rhèmy en Bosses (Foyer de Fond a Flassin), domenica potranno muovere i primi passi suddivisi nelle categorie stabilite Rookie (alle prime armi), Beginner (media esperienza) e Advanced (esperti che desiderano affinare la propria tecnica ed ascoltare i consigli delle guide). Per partecipare al tour con guida alpina sono necessari strumenti quali pala, arva, sonda, ed è obbligatorio indossare un caschetto omologato. Chi ne è sprovvisto può acquistare l’“ufficiale” di EPIC Ski Tour al sito web della manifestazione oppure all’area expo in occasione dell’evento.

Info sul sito: www.epicskitour.com

GRANFONDO DOBBIACO-CORTINA AL VIA. I CAMPIONI DEL DOUBLE POLING SUI BINARI DEL TRENINO

GRANFONDO DOBBIACO-CORTINA AL VIA. I CAMPIONI DEL DOUBLE POLING SUI BINARI DEL TRENINO

43.a Granfondo Dobbiaco-Cortina l’1 e il 2 febbraio
42 km in tecnica classica sabato, 32 km in tecnica libera domenica
In lizza per il titolo i vari Gjerdalen, Berdal, Eliassen, Norgren, Slind, Korsgren, Gjeitnes
Tord Asle Gjerdalen iscritto sia in classico che in skating ‘Challengers’

Una delle ‘storiche’ dello sci di fondo in Italia sta per partire. La Granfondo Dobbiaco-Cortina del weekend è appuntamento sentitissimo da tutti gli appassionati di sci di fondo, una gara che segue le meravigliose Dolomiti passando dalla Nordic Arena di Dobbiaco, uno stadio tra i più moderni al mondo per la disciplina, seguendo quella che fu la Ferrovia delle Dolomiti, costeggiando il Lago di Dobbiaco e regalandosi la straordinaria Vista Tre Cime, raggiungendo il punto più elevato del tracciato ai 1534 metri di Passo Cimabanche. Dopodiché s’inizierà a vedere il manto olimpico di Cortina, completando un itinerario di gara che trasuda storia e bellezza. I 42 km in classico di sabato 1° febbraio partiranno dall’aeroporto militare alle ore 8.30 con le élite donne, mentre gli uomini Visma Ski Classics e tutti gli altri concorrenti scatteranno alle ore 9.10 (partenza posticipata di 10 minuti), per arrivare a Cortina d’Ampezzo. A partire dal tardo pomeriggio (ore 17.30) e fino alle ore 23 ci sarà invece l’Edelweiss party al Grand Hotel di Dobbiaco con free drink e buffet per tutti i concorrenti. Domenica 2 febbraio si ripartirà con i 32 km in skating, sempre dall’aeroporto militare di Dobbiaco (ore 9.30), proseguendo in direzione Cortina, novità della 43.a edizione. Il vincitore della recente Marcialonga, Tore Bjoerseth Berdal, si taglia fuori dalla contesa ma nessuno gli crede, vista la predisposizione del norvegese per le grandi classiche: “Io sono un tipo da salita, non credo sia una gara fatta per me”. Tord Asle Gjerdalen, tre volte vincitore della Granfondo Dobbiaco-Cortina, conta invece sul fattore imprevedibilità: “La Dobbiaco-Cortina sarà come sempre imprevedibile: può succedere di tutto”. Anche il suo compagno del Team Ragde Eiendom, Petter Eliassen, è un “tipo da salita”, e non è ottimista sul risultato finale: “Sarà certamente difficile per me finire a podio”. Per quanto riguarda le donne, invece, se da un lato ci si aspetta la ‘rinascita’ della svedese Britta Johansson Norgren, dall’altro la battaglia per il titolo sarà più che mai aperta. Astrid Oeyre Slind è pronta a sfidare la concorrenza: “Pare che alla Dobbiaco-Cortina ci saranno davvero tante donne forti, il percorso là è anche più adatto a me: sarà una dura lotta. Penso che la Norgren sia un po’ stanca”. Dopo tanti ‘scalatori’, una che dà il proprio meglio nei percorsi lineari, la svedese Lina Korsgren: “Penso sia una gara adatta a me”, mentre la sempre schiva Gjeitnes non si espone, ma siamo certi sarà anch’ella nel lotto delle papabili vincitrici, soprattutto una volta superato il Passo di Cimabanche. E chissà se chi lotterà per le prime posizioni non sarà ulteriormente motivato dall’inusuale premio in palio, con un toro assegnato al vincitore maschile e uno alla vincitrice femminile. Non solo professionisti delle lunghe distanze, i concorrenti che si divertiranno da Dobbiaco a Cortina sono attualmente circa 2200, con Tord Asle Gjerdalen presente anche alla gara in tecnica libera alla ricerca di preziosi punti ‘challengers’. Al via anche l’ex pilota di Formula 1 Christian Danner, e l’ex difensore del Bayern Patrik Andersson.
Info: www.dobbiacocortina.org

SKIRI E MARCIALONGA: COMBINATA “PER GENERAZIONI”. SKIRILONGA “AI MAESTRI”, APPLAUSI PER FERRARI E SEGALA

SKIRI E MARCIALONGA: COMBINATA “PER GENERAZIONI”. SKIRILONGA “AI MAESTRI”, APPLAUSI PER FERRARI E SEGALA

47.a Marcialonga di Fiemme e Fassa
Successo per la combinata Skirilonga
Entusiasmo familiare alle stelle grazie ai comitati trentini

Il presidente di Marcialonga ringrazia una ad una le proprie collaboratrici sotto il cielo stellato di Fiemme e Fassa, dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente. Ma ad abbracciarsi nella giornata della 47.a Marcialonga sono state anche le famiglie che hanno raccolto la sfida dei comitati Skiri Trophy e Marcialonga. Un progetto che intende unire più generazioni di fondisti in una contesa unica, sancendo la cooperazione tra i due storici comitati organizzatori e facendo divertire i piccoli all’evento giovanile e i grandi alla ski-marathon, prima di ‘unirli’ in una sola classifica, la Skirilonga. Quali gli intenti? Molteplici, innanzitutto far conoscere Marcialonga ai fondisti in erba che fra qualche anno potranno diventarne concorrenti, promuovendo questa disciplina educativa ed allenante anche alle generazioni che in futuro ne saranno la spina dorsale. Le classifiche della combinata sono state calcolate sommando i tempi dei concorrenti delle due gare (genitore-figlio/a) con un algoritmo equalizzatore, capace di dare la medesima importanza alle due prestazioni. Citando dunque in ordine i primi classificati, Thomas Maestri, classe 2008, si era ben distinto allo Skiri Trophy e il padre Jgor ha completato l’opera con il pettorale numero 324 alla Marcialonga. Luca Ferrari è invece un classe 2006 ed ha ben figurato assieme al padre Giuliano (pettorale 539). Filippo e Gianni Segala sono la coppia figlio-padre che ha concluso la combinata Skirilonga in terza posizione. Da sottolineare anche le buone prove di Giacomo e Stefano Ferrari, quarti, con un cognome ‘celebre’ per Val di Fiemme e Val di Fassa, gli Zorzi, in quinta posizione con Francesco e Mauro. In sesta la prima donna, Giulia Ticozzi, assieme al padre Alfredo, così come Elena Paoli in compagnia di Marco Paoli. Tommaso e Markus Daprà si sono piazzati in ottava posizione, mentre in nona un’accoppiata interamente femminile, con Anastasia Morandini figlia di Annamaria Piazzi. Mattia e Massimiliano Gualtieri hanno chiuso decimi, Lorenzo ed Enzo Doliana undicesimi, Gemma e Morgan Costa dodicesimi, Emma e Francesco Ticozzelli tredicesimi, Giorgia e Massimo Piazzi quattordicesimi, Manuel e Daniele Cavada quindicesimi, Ilary Terzer e Daniela Vaia al sedicesimo posto, solo per citarne alcuni. Lo sci di fondo ha bisogno di nuova linfa, e queste iniziative sono il primo passo…

Info: www.marcialonga.it e www.skiritrophy.com