A Pergine il prossimo luglio si assegna la maglia tricolore delle ruote grasse Tre giorni di gare: il 19 E-MTB, il 20 XCO e il 21 le categorie Master Gare cruciali per gli atleti italiani ad una settimana dall’Olimpiade di Parigi I Campionati Assoluti tornano in Trentino dopo 13 anni, Fruet all’ultimo acuto
Si prospetta un luglio di fuoco quello per le ruote grasse italiane, che vivranno a Pergine uno dei momenti più importanti della stagione con l’assegnazione del titolo nazionale per le discipline mountain bike di XCO ed E-MTB. Dal 19 al 21 luglio andranno infatti in scena nella splendida cornice di Pergine Valsugana, in Trentino, i Campionati Italiani Assoluti MTB per quanto riguarda il cross country e i mezzi a pedalata assistita che coinvolgeranno le categorie UCI e Master. Si comincerà venerdì 19 con la prova in E-MTB, per poi proseguire sabato 20 con quella di XCO e concludere domenica 21 con le categorie Master. Va sottolineato che le gare di Pergine non saranno importanti solo ai fini dell’assegnazione della maglia tricolore, ma daranno anche riferimenti cruciali per i nostri bikers in vista delle Olimpiadi di Parigi. Le prove a cinque cerchi sono in programma nel primo weekend della rassegna nelle giornate del 28 e 29 luglio e si svolgeranno a una sola settimana di distanza dai Campionati Italiani di Pergine, che rappresenteranno quindi un test fondamentale per i selezionati azzurri che poco dopo prenderanno parte ai Giochi. Il Parco Tre Castagni e il castello di Pergine sono pronti ad ospitare la rassegna verde-bianca-rossa, con i Campionati Italiani Assoluti che tornano in Trentino a 13 anni di distanza dall’ultima volta quando nel 2011, a Peio, il titolo nazionale era stato conquistato da Marco Aurelio Fontana. Anni prima, nel 2002, era stato invece il perginese Martino Fruet a vincere il tricolore in territorio trentino e più precisamente a Malè. Ritroveremo il campione e idolo di casa al via anche di questa edizione, che sarà l’ultima nella carriera di Fruet, lunga e di successo come poche altre nel mondo delle due ruote. I lavori in vista dell’evento da parte della Polisportiva Oltrefersina procedono spediti, con la manifestazione che sarà abbinata anche quest’anno al Memorial Bruno Alverà. In più, verrà allestita un’Area Expo e per tutte le aziende interessate l’invito è quello di contattare la Polisportiva che fin da ora ringrazia i partner che hanno già confermato il loro sostegno all’evento come Comune di Pergine, Cassa Rurale Alta Valsugana, ApT Valsugana, Dao-Conad e Cicli Olympia. Mancano ancora diversi mesi, ma la “febbre da MTB” sta già salendo in Valsugana, un territorio da sempre appassionato delle ruote grasse e che ben si addice alla pratica di una disciplina sportiva così dinamica. Il percorso è in fase di preparazione e presto il comitato aprirà le iscrizioni. Manca sempre meno e Pergine è sempre più pronta…
Info: www.oltrefersina.it/mtb/
MARCIALONGA CYCLING CRAFT SI AVVICINA. LA 16.a SI PEDALA DOMENICA 26 MAGGIO
16.a Marcialonga Cycling Craft di Fiemme e Fassa (TN) Il 26 maggio si corre un vero “tappone dolomitico”: partenza e arrivo a Predazzo Sui percorsi granfondo (135 km) e mediofondo (80 km) si pedala nelle Dolomiti Le iscrizioni online sono aperte a 38 €, prezzo bloccato fino al 17 marzo
Questo è il periodo in cui riprende la stagione ciclistica su strada, i professionisti sono impegnati con le prime classiche del Nord e anche gli amatori riscoprono le due ruote riprendendo ad allenarsi in vista dei prossimi appuntamenti in sella alle loro biciclette. Marcialonga Cycling Craft, il secondo evento dell’anno solare targato Marcialonga, è sicuramente una delle manifestazioni più attese dagli appassionati e in poco tempo ha saputo trasformarsi in un vero punto di riferimento nel panorama del ciclismo granfondistico. Alla sua 16.a edizione mancano ormai meno di tre mesi e il conto alla rovescia scorre più veloce che mai. Nella sede di Predazzo del comitato Marcialonga sono giornate intense quelle che conducono alla prossima “Cycling Craft”, che propone i due amati percorsi mediofondo e granfondo. Partenza e arrivo sono ubicati nel paese di Predazzo per entrambi i tracciati e dopo aver superato gli scenografici Passo Costalunga prima e Passo Pampeago poi, si fa ritorno nel centro di Predazzo dove è possibile terminare la prova sulla distanza da 80 km del mediofondo. Per chi prosegue con la granfondo invece, vengono valicati anche il Passo San Pellegrino e il Passo Valles che portano il chilometraggio totale del percorso lungo a quota 135 km. I due tracciati sono davvero degni dei più bei “tapponi dolomitici” del Giro d’Italia con i passi delle Valli di Fiemme e Fassa che si rendono frequentemente protagonisti della corsa rosa e permettono di pedalare circondati dal fascino delle Dolomiti Patrimonio Unesco. Al momento della propria adesione alla gara, inoltre, non è necessario scegliere la lunghezza del percorso che si vuole affrontare: è possibile optare per l’uno o per l’altro in corso d’opera, scegliendo il mediofondo o il granfondo a seconda delle energie rimaste dopo la prima parte di gara! Importante ricordare che Marcialonga Cycling Craft è fra le tappe più amate dei principali circuiti granfondistici italiani e rientra nei blasonati Alé Challenge, Nalini Road Series e Cycling Italia. Come da tradizione per tutte le manifestazioni Marcialonga, non mancheranno graditi eventi di contorno che garantiranno divertimento a grandi e piccini. È possibile partecipare come cicloamatori o cicloturisti (gara non competitiva e senza classifica), con le iscrizioni online alla “Cycling Craft” che sono aperte al prezzo di 38 €. Da segnalare che questa tariffa resterà bloccata fino a domenica 17 marzo: meglio cogliere l’occasione al volo e accaparrarsi un pettorale il prima possibile. La Marcialonga Cycling Craft vi aspetta!
Info: www.marcialonga.it
SCANDINAVI PIGLIATUTTO ALLA VASALOPPET. MA I “ROBINSON SKIERS” SONO NELLA TOP10
Didi Nöckler (24°) primo italiano e primo non scandinavo Nel finale tanta fatica, Michaela Patscheider è 32.a Bene Eriksson e Kristoffersen. Kowalczyk seconda alle spalle della Johaug in Svizzera
La Vasaloppet, si sa, è la madre di tutte le granfondo e domenica scorsa ha celebrato i 100 anni, con il ‘sold out’ delle iscrizioni registrato con grande anticipo. I mitici 90 km in classico della gara svedese, stavolta sotto una leggera pioggia e con condizioni della neve non certo ottime, sono stati conquistati con determinante superiorità dal norvegese Torleif Syrstad (Team Lager 157) e da Emilie Fleten (NOR- Team Ramudden). È la gara clou della stagione e tappa fondamentale di Ski Classics, appuntamento al quale non poteva certo mancare il Team Robinson Trentino che ha raccolto concreti risultati da parte degli atleti del Pro-Team, ma c’erano anche elementi del team Talent a fare ben sperare per il futuro. Anche stavolta il team di Gianni Casadei, diretto da Bruno Debertolis, si è confermato miglior squadra italiana, con Dietmar Nöckler, atleta delle FFOO e del Team Robinson Trentino nelle lunghe distanze, costantemente nei 20 per gran parte della gara, poi ha concluso 24°, miglior italiano e primo non scandinavo. Migliore azzurra ancora una volta Michaela Patscheider, anche lei per oltre tre quarti di gara abbondantemente nelle prime 30, poi la fatica l’ha sopraffatta e si è piazzata 32.a. Il miglior risultato del team è quello dello svedese Gustav Eriksson, 21°, a cui si aggiungono il 27° di Patrick Fossum Kristoffersen e il 74° di Stefano Dal Magro. Alla trasferta svedese non poteva mancare il presidente Gianni Casadei: “Per noi è stata una Vasaloppet epica perché al maschile abbiamo piazzato tre atleti nei primi 27. A parte i prestigiosi teams Lager 157, Ragde ed Eksjöhus, eravamo forse il team con più atleti nei primi 27, quindi abbiamo consolidato il decimo posto in classifica e abbiamo nel mirino il nono, speriamo che con l’apporto di Rosie Brennan nelle ultime tre gare si riesca a ripetere la prestazione dell’anno scorso. Ma bene tra le donne anche la bravissima Miki Patscheider che ha collezionato la 32esima posizione. Peccato per Tereza Hujerova che si è ritirata per problemi di stomaco. Ci riconfermiamo insomma largamente primo team italiano, ma di quello non stiamo neanche a discutere, noi abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è comunque essere fra i migliori team ed essere possibilmente il miglior team non scandinavo. Siamo soddisfatti di Eriksson e sta tornando in forma anche Kristoffersen, che si sta riprendendo dopo un’estate e un autunno molto travagliati nei quali è stato lontano dagli allenamenti per più di due mesi, poi col Covid e quindi tutta una serie di problemi. Penso che ci potremo godere il Patrick della scorsa stagione nelle ultime gare a partire dalla prossima Birkebeiner. Un bravo a tutti veramente, anche ai tecnici, a Bruno che si è fatto un mazzo e a tutto lo staff”. Bruno Debertolis ha poco da dire: “Ha detto tutto il presidente Casadei! A parte i risultati dei ragazzi, credo si meritino tutti un applauso per quello che è stato fatto come tutto il resto della stagione. Questa trasferta è stata lunga, due giorni di viaggio, test la sera, test di notte, test di giorno. Pioggia o non pioggia abbiamo messo a disposizione degli ottimi sci ai nostri atleti quindi un grazie a Sergio Piller, Loris Frasnelli, Mauro Debertolis e alla new entry come tecnica Caterina Piller.” I due atleti altoatesini del Team Robinson Trentino hanno in comune il sorriso solare sempre sulle loro labbra. “Sono molto contento della mia gara – dice Didi -. All’inizio c’erano condizioni veramente difficili però sono riuscito a partire bene e a stare nel primo gruppo. Potevo contare su ottimi materiali ma facevo tanta fatica nelle salite dove si sprofondava con i bastoncini. Quello è un mio punto debole, sono proprio negato a spingere e infatti a circa 28 km dall’arrivo c’era qualche salita dove si sprofondava davvero tanto e là mi sono staccato, anche perché alla fine ero stanco e un po’ in calo, però sono riuscito a concluderla abbastanza bene, sono molto contento della mia prima Vasa”. Applausi anche per Michaela: “Ho fatto la Vasa per la seconda volta, è andata bene, l’obiettivo era di fare meglio dell’anno scorso e in quello ci sono riuscita. Peccato non essere nelle prime 30 però comunque è andata bene. Sono contenta!” “È stata una giornata molto lunga e faticosa, ma un grande risultato per me. Sono rimasto nel secondo gruppo per un bel po’, poi in finale sentivo un po’ la stanchezza. Spero di continuare per il resto della stagione rimanendo nella top20 anche nelle prossime gare”, ha detto Gustav Eriksson, 21°. E sorride, finalmente, anche Patrick Kristoffersen: “Sono molto soddisfatto della gara di oggi, ero nel gruppo e sono riuscito a rimanerci per un po’ fino alla grande salita, poi mi sentivo veramente stanco. Comunque sono molto felice perché penso che arrivare 27° alla Vasaloppet sia un buon risultato, e spero in bene per il resto della stagione”. Fermo invece l’altro norvegese Gifstad per problemi alla schiena. In gara anche Stefano Dal Magro (74°): “Io sono molto soddisfatto della gara, ho colto il mio miglior risultato alla Vasa degli ultimi tre anni e le sensazioni in gara sono sempre state buone, a parte alla fine dove ho avuto un calo di energie e ho perso posizioni, però in generale sono molto contento. Gli sci erano velocissimi, ringrazio il team per i materiali. Adesso pensiamo alla prossima di Ski Classics”. Ha partecipato alla Vasaloppet anche il portacolori del Team Talent Giacomo Ponti (106°): “Gara molto dura, all’inizio ho fatto molta fatica a stare col primo gruppo infatti l’ho perso da subito, però dopo il trentesimo chilometro ho iniziato a migliorare fino alla fine quando stavo un po’ meglio”. Da segnalare anche Thomas Rinner, altro atleta del Team Talent, 126°. Insomma giornata da incorniciare col Team Robinson Trentino saldamente al 10° posto in Ski Classics. Ma lo scorso weekend le soddisfazioni non sono venute solo dalla Vasaloppet. In Svizzera la portacolori del Robinson Trentino Justina Kowalczyk si è piazzata seconda alla Engadin Frauenlauf, alle spalle della rientrante Therese Johaug e davanti a Seraina Boner, un podio stellare. Info: www.robinsonskiteam.com
PERKMANN E FELDERER, I TRENI DEL RENON. NUOVI SUCCESSI NELLA HORN ATTACKE
Hannes Perkmann fa il nuovo record e vince alla “Horn” per la quinta volta Annelise Felderer, la runner sempreverde alla quale piace vincere sul Renon Patrick Gross e Priska Gasser splendidi ‘montanari’: sci in spalla fino a Pemmern, poi le pelli Combattute anche le staffette. Successo organizzativo dello staff di Günther Plattner
C’era una volta il trenino del Renon che da Bolzano arrancava in quota. Ora è in funzione solo un tratto di quella linea, ma oggi Hannes Perkmann, alla quinta edizione della Horn Attacke, ha corso e vinto sul Corno del Renon proprio alla velocità di un treno. Non è certo una meteora nella storia del duathlon altoatesino, Perkmann è l’unico a comparire nella prima riga dell’albo d’oro di tutte le edizioni. Primo in staffetta nel 2016 e nel 2018, primo individuale nel 2017 e nell’ultima edizione disputata nel 2019. E siccome per lui, nato e cresciuto tra le montagne della Val Sarentino, vincere è un “obiettivo”, l’ha fatto anche oggi. Ha confezionato un autentico capolavoro realizzando un tempo da record: 1h59’18”8 bruciando il suo precedente “tempone” di 2h03’40”7 (in passato si registrò anche un tempo inferiore, ma su un ridotto chilometraggio di gara). Vale la pena ricordare a questo punto che la competizione oggi proponeva 13,4 km di running e 6,5 km di ski mountaineering con 2050 m. di dislivello! Non è da meno la gara femminile, la cui reginetta è l’intramontabile Annelise Felderer, tre vittorie ed un secondo posto nel cassetto e una nuova vittoria oggi, anche lei un vero “treno” anche se il suo tempo (2h33’17”1) non è da record. Trecento gli indomiti sportivi che stamattina si sono allineati in centro a Bolzano proprio di fronte al negozio Mountainspirit, poi lo start alle 9 e subito una bella e impennante salita che conduceva a Santa Maddalena, Gleif, inizialmente su strada asfaltata intermezzata da tratti offroad, per transitare poi a Soprabolzano attraversando quindi i biotopi Kaseracker e Kemater per puntare alla zona cambio di Pemmern. In quel punto gli atleti hanno calzato gli sci dirigendosi verso il Corno del Renon, una bella sfida su neve recente fino a quota 2260 m. Gara aperta agli individuali, agli straordinari “montanari” partiti con gli sci e scarponi in spalla, alle staffette maschili, femminili e miste. Attenzione particolare però agli individuali e ai montanari e li le scintille si sono viste fin dal via. Sulla prima salita a Santa Maddalena, con l’inclinometro impazzito, Perkmann ha messo tutti ko. Si è sfilato subito ed ha imposto un ritmo impressionante, e pensare che prima del via non era molto convinto, al rientro dopo un problema al ginocchio. La gara non ha avuto storia, tanto che nessuno l’ha più visto, se non in vetta al Renon. A rincorrerlo atleti del calibro di Andreas Reiterer e Andreas Innerebner, tutti della Val Sarentino e dunque ben consci della difficoltà del tracciato e del livello degli avversari. Anche la sempreverde Annelise Felderer è partita a razzo, andando a mischiarsi con i maschi del gruppo di testa, poi visto che le avversarie erano staccate ha gestito la sua gara, sempre e comunque in testa nell’individuale femminile. Seconda, staccata di 19’41” la venostana di Malles Tanja Plaikner e terza la gardenese Romina Plancker. È di Sarentino anche il vincitore fra i “montanari” Patrick Gross, capace di chiudere i 20 km e gli oltre 2000 metri di dislivello in 2h25’42 con sci e scarponi in spalla fino a Pemmern, da dove poi anche la sua categoria proseguiva come gli altri concorrenti calzando sci e pelli. Un autentico “brava” anche a Priska Gasser, prima fra le donne “montanare” a chiudere in 3h14’25”. Tempi di tutto rispetto anche tra le staffette. Il Team La Sportiva con Armin Larch e Martin Stofner ha realizzato l’incredibile tempo di 1h55’23”. Vittoria fra le staffette femminili nelle mani di Edeltraud Thaler ed Heidi Dapunt, mentre fra quelle miste hanno primeggiato Sandra Stuefer e Hannes Unterhofer. Il tempo ha graziato parzialmente gli organizzatori. Solo qualche gocciolina di pioggia, ma nuvole e nebbia nella parte alta a celare le bellezze naturali che dal Corno del Renon solitamente regalano viste incredibili. Gran lavoro di organizzatori e volontari per ripristinare un evento rimasto ‘in soffitta’ durante e nel post Covid. Ricominciare tutto da zero non è stato facile, ma il team organizzatore di Günther Plattner ha davvero superato se stesso. Info: www.hornattacke.com
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Individuale maschile
PERKMANN Hannes Sarnthein 1:59:18,8; 2. REITERER Andreas La Sportiva 2:08:18,7; 3. INNEREBNER Andreas Sarntal Raiffeisen/Alpin Speed Sarntal 2:09:12,3; 4. ZÖGGELER Matthäus Telmekom Team 2:09:40,1; 5. THALER Noe Alpin Speed Sarntal 2:10:15,7; 6. RAMOSER Patrick Laufverein Freienfeld 2:11:35,8; 7. GEISER Tobias Telmekomteam Südtirol 2:13:37,3; 8. GASSER Lukas Antholz (Bz) 2:13:53,2; 9. EISELE Simon Auerbach/Streitheim 2:17:34,9; 10. PLUNGER Philipp Martini Speed Team 2:19:32,0
Domani l’atteso appuntamento con il “duathlon del Renon” La neve non si è fatta desiderare e ora il Corno attende gli atleti La Horn ha fatto il pieno: grande affluenza di concorrenti, anche stranieri Felderer per difendere il titolo e poi Reiterer, Giomi, Del Riccio, Forni, Stuefer…
Saranno le giornate soleggiate delle passate settimane che hanno incentivato i podisti, saranno le nevicate dei giorni scorsi che hanno incentivato gli sciatori…, fatto sta che la Horn Attacke ha fatto il pieno di iscritti e si prepara a vivere una grande giornata di sport! Il “duathlon del Renon” è pronto ad animare la giornata di domani con il suo consolidato format: 13,4 km di corsa in montagna e 6,5 km di sci alpinismo che con 2000 metri di dislivello portano dalla città di Bolzano fino alla vetta del Corno del Renon. Zona di cambio allestita a Pemmern per permettere a chi compete individualmente di togliere le scarpette e mettere gli sci, e agli staffettisti di passarsi, in senso figurato, il testimone. In un’area dedicata, ci sarà spazio anche per chi gareggia in modalità “montanaro”, ossia quegli atleti che si trasportano tutta l’attrezzatura in spalla dal km 0, da Bolzano al Corno. Nei giorni scorsi la neve è arrivata copiosa sulle piste da sci del Renon e, se la frazione di corsa in montagna era da tempo tracciata e in perfetto stato, ora anche la parte del percorso da affrontare con gli sci e con le pelli è in gran forma e pronta alle sfide della “Horn Attacke”. Quella del 2024 sarà la 5.a edizione di un evento che, dopo annate difficili condizionate dalla pandemia, ha saputo mantenere intatto il suo fascino, ripresentandosi al suo pubblico e ottenendo un grande successo. Numerose infatti le iscrizioni di quest’anno con centinaia di concorrenti in gara, che fanno registrare un incremento costante delle adesioni dall’estero, nelle staffette e nella categoria “montanaro” che grazie alla sua unicità rappresenta una sfida in grado di attrarre gli atleti più spericolati e vogliosi di riscoprire il sapore della fatica nella sua forma più pura. Partirà per difendere il suo titolo di “regina” della manifestazione Annelise Felderer, la pluricampionessa che ha già vinto tre edizioni (2016, 2017 e 2019) e conquistato un secondo posto (2018), la quale potrà ritrovare anche il piacere di una sfida già vista alla 1.a edizione: quella con Heidi Pfeifer che nel 2016 si classificò terza proprio alle spalle di Felderer e Anna Pircher. “Essere una delle favorite da un lato mi mette pressione, dall’altro mi sprona a concentrarmi e dare il meglio di me in gara” afferma Felderer. Nella categoria individuale sarà della partita anche Andreas Reiterer, altro volto noto nell’albo d’oro della gara. Reiterer vanta due primi posti (2016 e 2018) e un secondo posto (2017), ma dovrà vedersela con più di un centinaio di avversarsi se vorrà essere di nuovo “padrone” della Horn Attacke. “Mi aspetto un’edizione molto dura e con tanti atleti forti, misurarsi con partecipanti di alto livello è proprio ciò che mi piace di più! Solitamente prediligo gare di trail più lunghe di questa, ma la Horn è semplicemente troppo bella!” dichiara pre-gara Reiterer. Attenzione anche alle staffette, perché fra le numerose squadre dal nome simpatico che competono al “duathlon del Renon” ci sono accoppiate che potrebbero davvero fare bene, una su tutte quella formata dalla nota maratoneta Sarah Giomi e dall’atleta pluri-disciplina Carmine Del Riccio. Occhio però a “Mr & Mrs”, il team formato da Sandra Stuefer e Hannes Unterhofer, proprio quella Stuefer che ha vinto l’edizione 2018 a danno di Felderer. Ultimo e non di certo per importanza il gruppo di concorrenti in modalità “montanaro” che, numeroso come non mai, vanterà al suo interno un buon 10% di presenza femminile. Fra gli scatenati che si metteranno in gioco con l’attrezzatura in spalla per tutti e 20 i km di gara ci sarà anche Alessandro Forni, atleta poliedrico e tenace come pochi il quale detiene, giusto per dirne uno, il record di dislivello in bici nelle 24 ore. “Siamo davvero contenti del successo che sta avendo la gara” dichiara Günther Plattner, presidente del comitato organizzatore. “I numeri delle iscrizioni sono molto incoraggianti e questo è un ottimo segnale anche per la promozione del nostro territorio” aggiunge Plattner, che ben ricorda come un evento sportivo del calibro della Horn Attacke rappresenti un importante volano per il turismo locale. Le iscrizioni sono aperte fino a oggi e il comitato aspetta i partecipanti alla 5.a Horn Attacke nel pomeriggio (dalle 13.30 alle 19.00) presso l’Hotel Stiegl di Bolzano per il ritiro dei pacchi gara e la consegna dell’attrezzatura. Ormai ci siamo!
Info: www.hornattacke.com
LA FESA CUP DI SCHILPARIO ARRIVA IN TV. LE EMOZIONI EUROPEE IN ONDA SU RAI SPORT
Le emozioni del weekend schilpariese di FESA Cup arrivano su Rai Sport In onda 30 minuti di sintesi con le vittorie azzurre di Gismondi e Ghio Si comincia domenica 3 marzo alle 20.00 e poi via a svariate repliche Telecronaca di Gianfranco Benincasa con commento tecnico di Cristian Zorzi
Domenica 3 marzo alle ore 20.00: ad una settimana di distanza dal weekend che ha visto Schilpario (BG) protagonista della FESA Cup di sci di fondo, l’Italia intera è pronta a rivivere in TV i momenti salienti delle gare disputate sulla “Pista degli Abeti”. Arriva su Rai Sport (canale 58 del digitale terrestre) la sintesi da 30 minuti della prova inseguimento di domenica 25 febbraio che ha visto trionfare, fra gli altri, i talenti azzurri di Maria Gismondi e Davide Ghio nella categoria Junior. La telecronaca sarà a cura di Gianfranco Benincasa mentre il commento tecnico verrà affidato a Cristian Zorzi, il campione olimpico e mondiale che, dopo una grande carriera sugli sci, si dedica ora all’attività di skiman e collabora con gli atleti della nazionale andorrana di sci di fondo. Saranno trasmesse a livello nazionale le prove di Schilpario dove lo scorso fine settimana sono stati garantiti elevati standard qualitativi che hanno lasciato soddisfatti atleti, squadre nazionali, federazioni e comitato organizzatore. Ora per la località bergamasca comincia un altro periodo importante, quello dell’allestimento del Campionato Mondiale Junior & U23 di Bergamo-Schilpario 2025, con il successo post-FESA Cup a dare grande fiducia agli addetti ai lavori. La prima messa in onda delle gare di Schilpario sarà domenica 3 marzo alle 20.00, con la sintesi che verrà poi riproposta anche lunedì 4 alle 9.55, martedì 5 alle 2.30, giovedì 7 alle 11.50 e venerdì 8 alle 16.50. Non si escludono altre repliche, quindi meglio rimanere sintonizzati su Rai Sport!
Info: www.sciclubschilpario.it
PRIMIERO DOLOMITI MARATHON “IMPERDIBILE”. IL 6 LUGLIO L’ATTESA GARA PODISTICA TRENTINA
4 fantastici percorsi disegnati in Valle di Primiero Antidoto ideale per le giornate invernali e uggiose L’US Primiero invita a iscriversi, la gara è aperta a tutti! Meglio approfittare della tariffa agevolata valida fino al 29 febbraio
L’antidoto ideale per superare queste nevose e uggiose giornate che sanno ancora d’inverno è quello di pensare al futuro, all’arrivo della bella stagione e alle calde giornate estive. Insomma, il rimedio perfetto per non farsi prendere dal torpore è pensare alla Primiero Dolomiti Marathon! Il prossimo 6 luglio torna l’attesa manifestazione podistica trentina, già pronta a scaldare gli animi dei suoi concorrenti. L’US Primiero, che ne cura l’allestimento, rinnova a tutti gli appassionati l’invito a partecipare alla 9.a edizione che, come per la passata stagione, propone quattro diversi percorsi. Ciascun tracciato è diverso, adatto alle esigenze dei corridori di tutte le età e immancabilmente caratterizzato dall’inimitabile fascino del territorio della Valle di Primiero. La gara “regina” è, come lascia immaginare il nome dell’evento, la Marathon: 42 km di saliscendi che dall’ottocentesca Villa Welsperg in Val Canali portano fino a Fiera di Primiero, dopo aver superato un dislivello di 1200 metri. Per chi preferisce una gara più corta c’è la 26 km che ricalca lo stesso percorso della Marathon, ma con partenza da San Martino di Castrozza. E ancora, per chi vuole esplorare i caratteristici masi del Lozen e la Valle del Vanoi c’è la 16 km, che da Zortea (Valle del Lozen) conduce a Fiera di Primiero. Va detto che Fiera di Primiero sarà il centro nevralgico dell’evento ed è qui che ci saranno le linee d’arrivo di tutte le prove, anche del Family Trail. Quest’ultimo è un percorso da 6,5 km che si snoda nei dintorni di Fiera di Primiero ed è adatto davvero a tutti, dalle famiglie con bambini ai nordic walker. Attenzione alle tariffe d’iscrizione: fino al 29 febbraio sarà possibile aderire alla Primiero Dolomiti Marathon ad un prezzo agevolato. 35 € per la 42 km, 30 € per la 26 km e 25 € per la 16 km. La quota per il Family Trail è invece di 15 € e il suo prezzo sarà bloccato fino al 29 giugno. Utile ricordare che sono numerosi i servizi inclusi nella quota di partecipazione, dal pettorale, il chip di cronometraggio e il diploma a fine gara, all’assistenza medica, i punti ristoro e il pasta party, passando per gli immancabili servizi di trasporto, deposito borse e il ricco pacco gara. Per chi fosse ancora “in letargo”, il suggerimento da parte dell’organizzazione è quello di rivedere i momenti salienti dell’ottava edizione dell’evento dai suoi canali social ufficiali, così da poterne trarre energia positiva e ritrovare la voglia di togliere la polvere dalle scarpette da corsa e riprendere ad allenarsi! L’appuntamento con la Primiero Dolomiti Marathon si fa sempre più vicino…
Per la 5.a Horn Attacke si parte sabato alle 9.00 dal centro di Bolzano Informazioni utili per gli atleti: ecco come e dove preparare l’attrezzatura Il “duathlon del Renon” fa il pieno di partecipanti e prolunga il periodo di iscrizione Entusiasmo nel CO, che invita tifosi e curiosi all’after-party alla Feltuner Hütte
Ormai ci siamo: manca davvero pochissimo alla prossima edizione della Horn Attacke e sabato 2 marzo atleti singoli, staffette e ‘montanari’ si lanceranno da Bolzano alla conquista del Corno del Renon. La partenza della gara per i partecipanti che competono individualmente, sia in modalità classica che ‘montanaro’, è prevista alle 9.00, mentre alle 9.15 si metteranno in marcia anche i primi frazionisti delle staffette. La zona di partenza sarà allestita in via Dodiciville a Bolzano, all’altezza del negozio di attrezzatura sportiva Mountainspirit. Ecco alcune utili informazioni per tutti gli atleti al via: i pacchi gara verranno distribuiti presso l’Hotel Stiegl di Bolzano in via Brennero 11, che si trova nei pressi della zona di partenza della gara. Sarà possibile ritirare il proprio pacco gara nella giornata di venerdì 1 marzo dalle 13.30 alle 19.00 e sabato 2 dalle 6.30 alle 7.45, poco prima della gara. Importante ricordare anche le modalità di consegna dell’attrezzatura e degli indumenti di cambio necessari durante e dopo la competizione. Gli atleti che competono individualmente e gli staffettisti dovranno consegnare due sacche differenti, che troveranno all’interno del pacco gara distinte per colore a seconda della categoria. Una servirà per poter effettuare il cambio nell’apposita zona di Pemmern e l’altra per la zona d’arrivo. Per i ‘montanari’ sarà invece sufficiente consegnare una singola sacca con gli indumenti per l’arrivo, dato che tutto il necessario per il cambio e l’attrezzatura da scialpinismo verrà portata in spalla dagli atleti stessi! La consegna dell’attrezzatura potrà avvenire nella giornata di venerdì 1 marzo sempre presso l’Hotel Siegl (dalle 13.30 alle 19.00) mentre sabato 2 marzo andrà portata direttamente alla zona di partenza presso il negozio Mountainspirit. Da programma, oggi era l’ultimo giorno per iscriversi alla 5.a edizione della Horn Attacke ma, visto il crescente entusiasmo dei partecipanti, l’organizzazione ha deciso di prolungare il periodo di adesione fino a venerdì 1 marzo. Approfittate quindi degli ultimi giorni per iscrivervi e ricevere un pacco gara ricco di sorprese che lascerà tutti a bocca aperta. Nonostante la categoria individuale resti sempre la più gettonata, sono in costante aumento le iscrizioni alla sfida in modalità “montanaro” e anche e soprattutto in staffetta. Un segnale lampante che conferma l’apprezzamento di questa manifestazione e la voglia degli atleti di mettersi in gioco alla riscoperta della fatica di un tempo, per quanto riguarda i montanari, e verso la condivisione di un’esperienza indimenticabile con un compagno di viaggio per gli staffettisti! I partecipanti provengono principalmente dall’Italia, ma non mancano i concorrenti internazionali da Germania, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Austria e Svizzera. L’invito del comitato organizzatore guidato da Günther Plattner è quello di partecipare alla Horn Attacke: che sia in veste di atleti, di tifosi, di appassionati o di curiosi, tutti sono invitati al “duathlon del Renon” e tutti sono i benvenuti all’after-party alla Feltuner Hütte in zona arrivo. Dalle 11.15 divertimento a non finire fra pasta party, cerimonia di premiazione degli atleti e tanto intrattenimento!
Info: www.hornattacke.com
MENO 100 GIORNI ALLA MITICA 100 KM DEI FORTI. PARTNERSHIP CON LA MARATHON DELL’ALTOPIANO
Bikers protagonisti tra Lavarone e le fortificazioni belliche della Grande Guerra 100 Km dei Forti: sabato 8 e domenica 9 giugno si pedala sull’Alpe Cimbra Dal Parco Palù di Lavarone cominciano i 2330 mt di dislivello Per la 28.a edizione arriva il gemellaggio con la Marathon dell’Altopiano
La 100 Km dei Forti è il sogno di ogni biker e la tanto semplice quanto ‘spietata’ gara MTB regala edizione dopo edizione uno spettacolo senza paragoni. Mancano 100 giorni al 28° atto di questa manifestazione sportiva unica che si snoda sull’Alpe Cimbra, in Trentino. Il secondo weekend di giugno farà da sfondo alle prove targate “100 Km” con la Nosellari Bike che aprirà le danze sabato 8: si tratta di un trail su un percorso ad anello da 15 km circa fra Nosellari e Lavarone che permette di esplorare alcuni dei punti più scenografici della zona e conta quasi 1000 metri di dislivello. Domenica 9 giugno ci sarà il grande appuntamento con la 100 Km dei Forti che “dei Forti” lo è di nome e di fatto, perché i suoi partecipanti hanno l’animo tenace e il percorso di gara si snoda alla scoperta delle vecchie fortificazioni risalenti alla Prima Guerra mondiale. Il tracciato Marathon, da 94,86 km per l’esattezza, raggiunge i 2330 metri di dislivello, mentre quello Classic da 52,39 km ne conta 1190. Pendenze degne delle migliori tappe montane dei grandi giri insomma, con la manifestazione trentina che in più può vantare gli splendidi panorami dell’Alpe Cimbra. La partenza è dal Parco Palù di Lavarone e l’arrivo in zona Gionghi, dopo aver pedalato a lungo in uno dei contesti ambientali più scenografici di tutto il Trentino. Per gli amanti delle sfide all’ennesima potenza verrà proposta anche la “1000Grobbe Bike Challenge”, la combinata riservata ai concorrenti che si cimentano nella Nosellari Bike del sabato e nella 100 km dei Forti Classic della domenica. Per l’edizione 2024 il comitato organizzatore della 100 Km dei Forti, lo Sci Club Millegrobbe, ha deciso di consolidare la sua partnership con un altro evento simbolo delle ruote grasse: la Marathon dell’Altopiano, che andrà in scena domenica 23 giugno con partenza e arrivo a Gallio in un doppio format da 60 o 43 km. Al termine delle due manifestazioni verrà stilata una speciale classifica fra gli amatori che avranno gareggiato in entrambe le gare, con la premiazione dei migliori al femminile e al maschile. Le iscrizioni alla 100 Km dei Forti sono aperte e fino al 31 marzo sono a prezzo fisso: 30 € la Nosellari, 35 € la 100 Km Marathon o Classic e 45 € per la combinata.
Info: www.100kmdeiforti.it
LA FUGA DI GISMONDI E GHIO COL BIS. A SCHILPARIO È UN SUCCESSO “EUROPEO”
Oggi la prova pursuit in tecnica libera, 10 km per le donne e 20 km gli uomini Brillano ancora Maria Gismondi e Davide Ghio, dominio azzurro fra gli Junior Fra i Senior gran gara di Romano e Salvadori, migliore italiana è Nadine Laurent (9.a) In mattinata anche i FESA Games con le staffette miste di U16 e U18, festa grande a Schilpario
Maria Gismondi e Davide Ghio: non è un refuso dalla giornata di ieri, i due talenti e futuro dello sci di fondo italiano hanno dominato anche oggi la categoria Junior, vincendo la prova pursuit in tecnica libera sulle nevi di Schilpario. Oggi si chiudeva la due giorni di FESA Cup (Coppa Europa) e FESA Games alla pista “Abeti” che con nevicate alternate a sprazzi di sole ha regalato un’altra intensa e grande giornata di sport. Meteo birichino dunque con neve, qualche raggio di sole e pioggerellina, ma chiusura col bello e col botto. Nella prova al femminile sui 10 km la classe 2004 di Subiaco partiva con 11” di vantaggio sull’andorrana Gina Del Rio, leader della classifica generale di FESA Cup grazie alla vittoria in classico di ieri. Dopo una gara dominata dal primo all’ultimo chilometro, Gismondi ha conquistato la vittoria incrementando il suo distacco fino a 1’12”.4 sulla diretta avversaria. A completare il podio è stata una splendida Virginia Cena, autrice di un grande recupero fra il 2° e il 3° giro che vale alla valdostana un ottimo piazzamento sul podio. Bene anche le altre azzurre: è 6.a Beatrice Laurent e 14.a Marit Folie, da segnalare invece l’assenza al via di Iris De Martin Pinter. La vittoria fra le “grandi” della categoria Senior è andata a Helen Hoffmann: la tedesca partiva col terzo tempo a 26” di distacco, ma grazie ad una prova sontuosa ha recuperato spazio e tempo sulla leader Marina Kaelin. In un finale tiratissimo le due si sono giocate il 1° posto allo sprint, che ha premiato la portacolori della Germania a scapito dell’atleta svizzera. Sale sul gradino più basso del podio l’altra elvetica Anja Weber mentre le migliori azzurre sono state Nadine Laurent e Martina Bellini, rispettivamente 9.a e 10.a. Fra gli uomini Junior, gara a senso unico di Davide Ghio. Il piemontese giro dopo giro (gli uomini ne affrontavano sei) non ha fatto altro che incrementare il suo vantaggio sugli avversari, i quali nulla hanno potuto contro lo strapotere del ragazzo azzurro. Ghio ha concluso la sua gara in 1h29’18”.2 rifilando 1’07” al secondo classificato, un comunque ottimo Isai Naeff (SUI) capoclassifica di Coppa Europa. L’elvetico, dopo una deludente gara nella giornata di ieri che l’ha fatto partire dalla 13.a piazza odierna con 1’25” di ritardo, si è riscattato nella prova inseguimento e ha concluso al 2° posto. A salire sul 3° gradino del podio è il francese Charly Deuffic, mentre deve accontentarsi della medaglia di legno lo svizzero Jon-Fadri Nufer che a lungo era stato il primo inseguitore di Ghio, ma ha poi patito il grande recupero degli avversari nel giro finale. Chiudono in top10 dopo un’ottima gara gli italiani Gabriele Matli e Aksel Artusi, al 5° e 7° posto. Nella gara maschile dei Senior era partito “a tutta” il francese Remi Bourdin con il pettorale blu da leader della generale, ma all’arrivo il transalpino è “solo” 5°. La vittoria va al connazionale Sabin Coupat che ha viaggiato nella pancia del gruppetto formatosi in testa alla gara per gran parte dei 20 km. Dietro al francese si giocano i restanti posti sul podio in uno sprint all’ultimo respiro Fabrizio Albasini (SUI) e Mathis Desloges (FRA). Migliore degli italiani è un ottimo Lorenzo Romano, 7°, e va segnalata anche la grande performance di Giandomenico Salvadori che ha chiuso la sua prova all’8° posto. “Peccato essere rimasto per così tanto tempo da solo, ero arrivato a 6/7 secondi dal gruppo di testa quando purtroppo hanno rilanciato la loro azione e mi hanno staccato di nuovo. Sono comunque contento perché ho dimostrato che la condizione c’è ed è buona, quindi questo risultato mi lascia soddisfatto” dichiara all’arrivo con entusiasmo “Giando”. Il secondo appuntamento di FESA Games, dedicato alle categorie U16 e U18, ha aperto di fatto la giornata con due prove di staffetta mista in tecnica libera, prima delle prove junior e senior. Apertura con gli U16 sulla distanza di 3,3 km. Al primo passaggio, subito in testa la squadra Gemania1 inseguita da Svizzera1 e Germania2. Perde terreno invece l’Italia che si accoda al sesto posto con il team Italia2. Al secondo cambio, Germania2 si sfila per prima, con le squadre italiane nelle retrovie. Al terzo cambio il gruppo di testa, pressoché invariato, accumula un grande distacco rispetto agli avversari: torna in testa Germania1, inseguita ancora una volta dalla Svizzera e da Germania2. Nel finale si ribaltano i ruoli: vince Germania2 (Lilu Foerster, Magnus Zint, Lea Schwede, Finn Hoffmann) grazie al grande recupero di Hoffmann, davanti a Germania1 e Svizzera1. “Sono molto contento – ha detto Hoffmann – bella la pista anche se difficile. Sono molto orgoglioso della nostra squadra, abbiamo fatto davvero una bella gara”. La prima squadra italiana conclude all’ottavo posto con il team Italia1 (Luna Forneris, Giacomo Barale, Rachele Dei Cas e Simon Gazzoni). Per la staffetta U18 5 km da percorrere prima di ogni cambio. Anche in questa gara sarà la Germania la grande protagonista: Germania1 (Sina Titscher, Jonas Mueller, Lena Einsiedler e Jakob Elias Moch) ha dominato per tutta la competizione non lasciando spazio a nessun altro; in testa fin dai primi giri, conquisterà poi la vittoria con un brillante Moch che stacca gli avversari sul finale vincendo in solitaria. Le sue parole a fine gara: “Penso sia stata una gara molto bella, il mio team è stato davvero forte, ho dato tutto fino al traguardo. Sono partito forte nel primo giro e potuto provare a spingere ancora di più nel secondo giro, conquistando la vittoria”. Italia1 (Marie Schwitzer, Tommaso Sartori, Vanessa Cagnati e Federico Pozzi) dopo una partenza un po’ a rilento intorno alla settima posizione concluderà con un bel quinto posto, grazie al recupero di Federico Pozzi sul finale. Grande battaglia invece per il secondo posto: lo conquisterà la squadra Germania2 che, sul finale, supera i due team francesi Francia I (terzo posto) e Francia II (quarto posto). A dir poco soddisfatto Andrea Giudici, presidente dello Sci Club Schilpario: “Questi due giorni sono andati davvero bene grazie al grande lavoro fatto in precedenza. Sono davvero orgoglioso di tutto il nostro team di collaboratori e volontari che ha reso possibile questa esperienza, che è a tutti gli effetti un test event per i Campionati Mondiali Junior/U23 del prossimo anno.” E a Schilpario l’attività invernale non è ancora finita, prima dei lavori che interesseranno la pista e le strutture adiacenti, la “Abeti” ospiterà i campionati regionali U8, U10, U12 e il trofeo FRA.MAR nelle giornate del 2 e 3 marzo.
Info: www.sciclubschilpario.it
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Men – Pursuit 20 km FT
Coupat Sabin FRA 1:25:22.2; 2. Albasini Fabrizio SUI 1:25:24.7; 3. Desloges Mathis FRA 1:25:25.2; 4. Pralong Candide SUI 1:25:25.6; 5. Bourdin Remi FRA 1:25:32.1; 6. Arnaud Julien FRA 1:25:55.4; 7. Romano Lorenzo ITA 1:26:06.3; 8. Salvadori Giandomenico ITA 1:26:06.4; 9. Rousset Gaspard FRA 1:26:20.3; 10. Del Fabbro Luca ITA 1:26:22.6
Women – Pursuit 10 km FT
Hoffmann Helen GER 1:05:54.8; 2. Kaelin Marina SUI 1:05:54.9; 3. Weber Anja SUI 1:06:24.4; 4. Pierrel Julie FRA 1:06:35.4; 5. Pagnier Cloe FRA 1:06:41.1; 6. Werro Giuliana SUI 1:07:20.7; 7. Veyre Maelle FRA 1:07:46.4; 8. Coupat Liv FRA 1:07:59.4; 9. Laurent Nadine ITA 1:08:00.7; 10. Bellini Martina ITA 1:08:02.0
Men U20 – Pursuit 20 km FT
Ghio Davide ITA 1:29:18.2; 2. Naeff Isai SUI 1:30:26.1; 3. Deuffic Charly FRA 1:30:26.8; 4. Nufer Jon-Fadri SUI 1:30:28.0; 5. Matli Gabriele ITA 1:31:21.9; 6. Walcher Janne AUT 1:31:23.9; 7. Artusi Aksel ITA 1:31:28.6; 8. Leuenberger Leo FRA 1:31:29.1; 9. Alder Roman SUI 1:31:31.5; 10. Gaulier Aubin FRA 1:31:32.8
Women U20 – Pursuit 10 km FT
Gismondi Maria ITA 1:07:52.8; 2. Del Rio Gina AND 1:09:05.2; 3. Cena Virginia ITA 1:09:45.4; 4. Milerska Anna CZE 1:09:56.0; 5. Boehme Charlotte GER 1:10:22.2; 6. Laurent Beatrice ITA 1:10:47.2; 7. Perry Leonie FRA 1:11:16.4; 8. Favre Bonvin Manon FRA 1:11:20.3; 9. Convard Heidi FRA 1:11:26.0; 10. Tirloy Margot FRA 1:11:28.4
Mixed Relay U16
Germany II 46:15.7; 2. Germany I 46:23.0; 3. Switzerland I 46:25.8; 4. France I 47:20.6; 5. Germany III 47:25.3; 6. Austria I 47:33.2; 7. Switzerland II 48:22.6; 8. Italy I 48:34.4; 9. France II 48:36.3; 10. Switzerland III 48:42.4
Mixed Relay U18
Germany I 59:55.2; 2. Germany II 1:01:11.8; 3. France I 1:01:18.8; 4. France II 1:01:20.9; 5. Italy I 1:01:39.0; 6. Czechia II 1:02:07.2; 7. Switzerland I 1:03:35.