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PRODIGI DEL FONDO ATTESI A SCHILPARIO. LE CAMPIONESSE DECANTANO IL JWSC 2025

PRODIGI DEL FONDO ATTESI A SCHILPARIO. LE CAMPIONESSE DECANTANO IL JWSC 2025

Malti | www.newspower.it

Il JWSC 2025 di sci di fondo è a Bergamo-Schilpario dal 3 al 9 febbraio
Sette giorni di gara per le categorie Junior&Under23 da tutto il mondo alla ‘Abeti’
Le campionesse norvegesi Udnes Weng: godetevi al massimo lo spettacolo
L’oro Olimpico Hennig (GER): le gare iridate sono importanti ma non definiscono chi siete

Un evento cult come il Campionato del Mondo Junior&Under23 di sci di fondo è ampiamente riconosciuto per la sua importanza nella vita di ogni giovane atleta e nella stagione 2025 sarà Bergamo-Schilpario ad ospitarne le ambite sfide sugli sci stretti. La pista degli Abeti di Schilpario farà da palcoscenico a gare Sprint, Individuali, Mass Start e Staffette miste, assegnando un totale di 42 medaglie iridate.
Dal 3 al 9 febbraio le giovani promesse dello sci di fondo internazionale si raduneranno a Schilpario per aggiudicarsi i titoli di campionessa e campione del mondo in quella che sarà la sesta edizione del JWSC (questa la sigla con cui l’evento è conosciuto a livello internazionale, acronimo di Junior World Ski Championship) in territorio italiano. Il Mondiale giovanile è un evento che si svolge annualmente e che in passato ha consacrato alcuni dei migliori interpreti degli sci stretti. Un valido esempio sono le gemelle Tiril e Lotta Udnes Weng, norvegesi per le quali lo sci di fondo è un affare di famiglia.
Entrambe fondiste affermate nel circuito di Coppa del Mondo, vantano bacheche che hanno iniziato a riempire di trofei sin dalle categorie giovanili. “Il JWSC è stato il mio primo Campionato del Mondo, ed è stato davvero incredibile. Ho conquistato la medaglia di bronzo a squadre nella staffetta ed è stata una grande emozione” ci ha confidato Tiril, che in carriera ha poi conquistato altre cinque medaglie iridate giovanili (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi) e due ori e un argento mondiale, oltre ad aver vinto la Coppa del Mondo Overall nella stagione 2022-2023 inanellando 14 podi e 2 vittorie. “Ricordo di essere tornata a casa dal JWSC con tanta motivazione per migliorarmi e diventare una fondista sempre più brava. Queste gare sono una vera fonte di ispirazione per i più giovani e il mio consiglio è quello di godersele a prescindere dal risultato”, aggiunge Tiril.
Anche nel palmares di Lotta non mancano le soddisfazioni, come i due ori iridati in compagnia di quattro argenti e un bronzo al JWSC per una delle migliori sprinter nel circuito di Coppa del Mondo. “Ho ancora impresse nella mente le emozioni pre-gara al JWSC, fra il nervosismo e l’eccitazione all’idea di competere con i migliori atleti della mia categoria. Il bello è proprio questo: sfruttare l’occasione di incontrare e conoscere volti nuovi e confrontarsi sugli sci. E poi si fanno nuove amicizie! Tanti degli atleti che ho conosciuto nelle categorie giovanili ora li ritrovo in Coppa del Mondo ed è davvero bello rivedersi nelle gare ‘da grandi’ ad ogni inverno” ricorda Lotta, che ammette: “personalmente il JWSC è stato un grande obiettivo per tanti anni. Mi sono allenata in vista di queste competizioni per molti mesi e fare bene per me è sempre stato importante”.
Porta una riflessione diversa, ma altamente interessante l’oro Olimpico Katharina Hennig: la tedesca ripercorre in primis le emozioni dei suoi successi, con le prime medaglie arrivate in staffetta e la soddisfazione di salire sul podio con le compagne di squadra, e poi aggiunge “gareggiare al JWSC significa molto per i giovani atleti perché è il format più importante al mondo per la categoria, ogni tanto ci si lascia trasportare dall’emozione arrivando a pensare che quelle gare siano la cosa più importante. Lo sono, ma il risultato che vi si ottiene non ha legami con ciò che potrebbe venire dopo nella carriera degli atleti! Ci sono esempi di fondisti che hanno avuto molto successo al JWSC e che poi non si sono riconfermati fra i “grandi” e viceversa, atleti che non avevano brillato nelle categorie giovanili che poi si sono affermati come campioni in età adulta. Tutto è possibile!”, e se l’incoraggiamento arriva da una pluri-medagliata olimpica con 12 podi in Coppa del Mondo, forse è il caso di seguire questi preziosi consigli.
Con la stagione invernale alle porte c’è un bel fermento in Valle di Scalve, con Schilpario e dintorni che si stanno preparando al meglio per l’evento iridato. Prosegue la campagna di “arruolamento” dei volontari, che grazie al forte senso di appartenenza della popolazione al suo territorio e alla radicata passione per lo sci di fondo si stanno rendendo disponibili in massa al comitato organizzatore, per assicurare la buona riuscita del Campionato del Mondo Junior&Under23 di Bergamo-Schilpario 2025.

Info: www.jwsc2025.it

MANCA UN MESE ALLO START SKI CLASSICS. SCALPITANO GLI “AZZURRI” DEL TEAM ROBINSON

MANCA UN MESE ALLO START SKI CLASSICS. SCALPITANO GLI “AZZURRI” DEL TEAM ROBINSON

www.newspower.it

Nuove tute Giessegi per il Team di Gianni Casadei diretto da Bruno Debertolis
Un crogiolo di lingue e culture, ma prevalgono amicizia e sport
I norvegesi Nerdrum e Kristoffersen con Eriksson (SWE) e Hujerova (CZE) al microfono
Tra un mese la Bad Gastein, obiettivi anche su Patscheider, Dal Magro e Ponti

Il freddo sta scendendo da nord, gli appassionati dello sci possono cominciare a preparare gli attrezzi. I calendari dei grandi eventi dell’inverno per lo sci di fondo sono pronti da tempo e i vari teams hanno già definito i programmi per l’imminente stagione.
Bruno Debertolis e Gianni Casadei, rispettivamente team manager e presidente del Team Robinson Trentino, i programmi li hanno preparati già da un pezzo, del resto il team – ormai da qualche anno miglior formazione italiana in Ski Classics e seconda in classifica tra quelle non scandinave – non può certo improvvisare.
Dopo il camp estivo e quello autunnale, a breve sarà affrontato quello sulla neve per testare sci e nuove attrezzature. La più “vistosa” è quella delle nuove tute e del nuovo abbigliamento. Stesso colore azzurro come negli ultimi anni, con i loghi Trentino e Robinson Pet Shop bene in vista. Il Team Robinson Trentino ora è vestito da Giessegi, una storica azienda nata nel 1984 dall’intuizione e dalla competenza di Simone Fraccaro, ciclista professionista su strada e su pista. Oltre che al ciclismo Giessegi si rivolge anche al triathlon, allo sci alpino, al biathlon e appunto allo sci di fondo. Eleganti, ma soprattutto tecnici i capi indossati dalla squadra, prodotti made in Italy al 100%. Per i capi da gara viene usato un tessuto leggero, traspirante e aerodinamico, adatto ad un uso intenso, e le nuove tute sono già state testate da Michaela Patscheider, Oda Nerdrum (NOR), Tereza Hujerova (CZE), Rosie Brennan (USA), Patrick Fossum Kristoffersen (NOR), Dietmar Nöckler, Gustav Eriksson (SWE), Stefano Dal Magro e Giacomo Ponti del Pro Team, ma anche da Justyna Kowalczyk e dai tanti giovani del Team Talent.
La norvegese Oda Nerdrum è molto attesa questa stagione: “In generale mi sono allenata bene quest’estate, poi un problema di salute mi ha tenuta ferma alcune settimane. Sto recuperando ma nei primi appuntamenti non sarò al 100%. Il mio obiettivo è di essere stabilmente nelle top 10 mentre le mie gare obbiettivo sono Marcialonga, Vasaloppet, Birkebeinerrennet e Grand Finale Summit 2 Senja. Sono molto soddisfatta anche del Team, siamo un bel gruppo di atleti piuttosto giovani e tutti motivati a fare un buon lavoro, ma soprattutto ci divertiamo molto insieme!”
È sempre sorridente Tereza Hujerova: “Sono soddisfatta della mia forma agonistica durante le classiche autunnali sugli skiroll e spero sia così anche in inverno. Il mio obiettivo principale è stato il double poling, per acquisire maggiore familiarità e sentirmi a mio agio soprattutto nelle salite. Ora, alla fine dell’autunno, lavoro soprattutto sulla velocità per essere sufficientemente performante nei momenti chiave della gara. Mi piace l’atmosfera del Team, è sempre bello allenarsi con altri ragazzi. Il mio obiettivo per la stagione è quello di entrare regolarmente nella top20 e le gare su cui mi concentro maggiormente sono due gare “di casa”, Marcialonga e Jizerská”.
Col suo solito sorriso sornione Patrick Fossum Kristoffersen non nasconde le sue ambizioni: “Sto aumentando lentamente il carico di allenamento e la forma sta migliorando. Probabilmente mi concentrerò maggiormente sulle intensità più elevate fino a Bad Gastein, per poi passare a un allenamento più specifico sulle lunghe distanze (a media intensità) a stagione iniziata. Le sensazioni durante e dopo il training camp sono state buone. Mi piace molto allenarmi in Trentino. Ovunque ci alleniamo, ci sono bellissimi paesi e paesaggi incredibili. Passo Rolle è un ottimo posto dove stare. Il livello di Ski Classics progredisce di stagione in stagione, il mio obiettivo è quello di migliorare le mie prestazioni della stagione 22/23. Ciò significa diversi risultati tra i primi 10 e lottare per un posto sul podio prima della fine della stagione!”
Dalla Svezia fa eco Gustav Eriksson: “La preparazione di base sta andando bene, mi concentro su sessioni di allenamento efficaci e più brevi durante la settimana, e più lunghe nel fine settimana. Questo mese farò alcune gare in Svezia per cercare di affrontare sessioni più dure e più velocità nell’allenamento. Spero di essere pronto per Bad Gastein, ma il mio obiettivo è quello di raggiungere una forma migliore da gennaio in poi. In allenamento è sempre divertente uscire con la ‘famiglia Robinson’ e allenarsi e gareggiare insieme. È davvero piacevole per me alternare la Svezia con l’Italia e la zona del Trentino è molto bella, si può svolgere un buon allenamento su un terreno vario. È una buona zona sia in estate che in inverno, il che è un grande vantaggio!”
Non è facile in un team professionale mantenere un ambiente familiare e questa è la preziosità del Team Robinson Trentino, dove lo sport si mischia in un crogiolo di lingue e culture diverse. Bruno Debertolis ha davvero messo a proprio agio gli atleti, curati da tecnici meticolosi e non è una novità che gli skimen del Team siano apprezzati in tutto il circuito Ski Classics.
Ora la parola alle gare, il primo esame per le tute azzurre sarà in Austria il 14 dicembre con la Bad Gastein ITT.
Info: www.robinsonskiteam.com

IN VAL DI FIEMME ‘TEAM26’ IL PROGRAMMA DI VOLONTARIATO. SEI SERATE PER CANDIDARSI AI GIOCHI DI MILANO CORTINA 2026

IN VAL DI FIEMME ‘TEAM26’ IL PROGRAMMA DI VOLONTARIATO. SEI SERATE PER CANDIDARSI AI GIOCHI DI MILANO CORTINA 2026

Volontari | www.newspower.it

Continua il viaggio della Val di Fiemme verso i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026
Il CO Nordic Ski Val di Fiemme propone serate informative per coinvolgere nuove volontarie e volontari
Si comincia venerdì 15 novembre da Baselga di Pinè e a seguire i territori limitrofi
È sufficiente un documento d’identità per registrarsi in loco con lo staff del comitato

La Val di Fiemme si muove sempre più decisa verso l’atteso appuntamento con i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che la renderanno una delle poche località al mondo ad aver ospitato tutti i principali eventi del panorama sportivo (Coppa del Mondo, Campionato del Mondo, Olimpiadi e Paralimpiadi) per le discipline dello sci nordico di sci di fondo, salto speciale e combinata nordica.
Un ruolo cruciale nell’avvicinamento e lo svolgimento degli eventi a Cinque Cerchi e Tre Agitos in Val di Fiemme sarà quello dei volontari, che da sempre sono il motore della macchina organizzativa del comitato Nordic Ski Val di Fiemme e la vera anima degli eventi sportivi proposti nel corso degli anni.
Per promuovere le candidature dei volontari ai Giochi di Milano Cortina 2026 nelle Host Venue (così sono definite le location di gara) della Val di Fiemme il comitato organizzatore locale organizza una serie di incontri sui territori limitrofi alla vallata: a partire da venerdì 15 novembre ci sarà una serie di sei serate informative dove sarà possibile conoscere il programma dedicato a volontarie e volontari dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 “Team26” e aderire alle proposte di Nordic Ski Val di Fiemme, iscrivendosi comodamente in loco al programma di volontariato. Il primo incontro è in programma appunto venerdì 15 novembre a Baselga di Pinè, presso la Biblioteca Lac alle 20.30, e faranno seguito anche gli appuntamenti del 25 novembre a Pozza di Fassa, del 29 novembre a Brentonico, del 2 dicembre in Valle di Primiero, del 4 dicembre a Pellizzano e infine nel mese di gennaio in Valle di Cembra.
Le serate sono aperte a tutta la popolazione e sia prima che dopo il momento informativo proposto da Nordic Ski Val di Fiemme ci sarà tempo e spazio per candidarsi in tutta tranquillità con l’aiuto dello staff fiemmese. Come ricorda la referente all’interno del comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme, Martina Piazzi: “l’invito da parte nostra è quello di partecipare ed entrare a far parte della squadra per godersi da vicino il grande spettacolo dei Giochi. Per aderire è sufficiente presentarsi alle serate con un documento d’identità e poi i nostri collaboratori affiancheranno i candidati nella compilazione del modulo”. Candidarsi è davvero facile e i requisiti di base da soddisfare riguardano l’aver compiuto 18 anni entro il 1° novembre 2025, la conoscenza della lingua italiana e/o inglese, la partecipazione agli eventi di selezione e formazione e il dare garanzia di una disponibilità minima di almeno 9 giorni non consecutivi durante i Giochi.
Prendere parte attivamente ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 è un’occasione unica e irripetibile, che permette a ogni volontario di vivere da protagonista l’evento sportivo più importante al mondo, interagendo con atleti, addetti ai lavori e personalità dal mondo dello sport, della stampa e dei media provenienti da ogni angolo della terra.
Il volontariato è parte integrante della comunità della Val di Fiemme, che ancora una volta darà prova di grande passione, impegno e competenza nella sfida organizzativa dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Primo appuntamento venerdì 15 novembre alla Biblioteca Lac di Baselga di Pinè a partire dalle ore 20.

Info: www.fiemmeworldcup.com

SKIRI ABBRACCIA LO SCI DI FONDO. BOZZETTI “GHIACCIATI” IN VAL DI FIEMME

SKIRI ABBRACCIA LO SCI DI FONDO. BOZZETTI “GHIACCIATI” IN VAL DI FIEMME

1° classificata | newspower.it

Un successo il concorso artistico per la 41.a edizione dello Skiri Trophy
Vince la creatività delle studentesse Siria Rizzoli e Gaia Vinante della 2.a LA B
La statua di ghiaccio esposta a Castello di Fiemme riprodurrà il bozzetto vincitore
I lavori del GS Castello entrano nel vivo, iscrizioni online aperte per il 2025

Tradizione che vince, non si cambia: ed ecco che anche per l’edizione 2025 dello Skiri Trophy Cross Country del prossimo 18-19 gennaio il comitato organizzatore dell’evento ha promosso l’apprezzato concorso artistico che trasforma originali bozzetti in scenografiche statue di ghiaccio.
In occasione della 41.a edizione del celebre Skiri Trophy XC, la squadra del comitato coordinata da Nicoletta Nones in collaborazione con il Liceo del Design e delle Arti “G.Soraperra” di Pozza di Fassa ha indetto nelle scorse settimane il contest artistico di idee per tradurre la fantasia dei giovani studenti in affascinanti statue di ghiaccio, da esporre in piazza a Castello di Fiemme durante il fine settimana del torneo fondistico giovanile.
Requisito fondamentale per tutti i bozzetti realizzati dagli studenti era quello di rappresentare al meglio l’essenza dello “Skiri” dando sfogo alla creatività: ad essere premiate per la loro proposta originale che ha colpito positivamente l’apposita giuria sono state le studentesse Siria Rizzoli e Gaia Vinante della 2.a LA B. L’opera dal titolo “Skiri che abbraccia il mondo dello sci di fondo” è risultata la preferita dei giurati che le hanno riconosciuto il grande merito di aver centrato in maniera ottimale il tema proposto, dando risalto al chiaro richiamo all’internazionalità della manifestazione fiemmese. Rizzoli e Vinante precedono sullo speciale podio la proposta di Tobia Deflorian della 2.a LA A che ha partecipato al concorso con il disegno dal titolo “Skiri al centro del mondo dello sci di fondo”. Terza piazza infine per Ingrid Cola (2.a LA B) che ha nominato il suo bozzetto “Skiri fiero di aver raggiunto i 41 anni di sport internazionale”.
Alla giuria, composta per l’occasione dalla coordinatrice del comitato organizzatore Nicoletta Nones e da Fulvio Zorzi, Tiziano Deflorian, Barbara Fanton e Matthias Sieff, è toccato il difficile compito di selezionare le opere migliori tra le numerose proposte ricevute, che hanno dimostrato ancora una volta la fantasia dei giovani studenti. Doveroso in questi casi stilare una classifica, anche se a trionfare è stato lo spirito di iniziativa dei partecipanti e la loro creatività.
Per il GS Castello che da oltre quattro decenni organizza il noto Skiri Trophy i lavori di allestimento dell’edizione numero 41 entrano nel vivo: online sono aperte le iscrizioni (14 € a partecipante) mentre cresce sempre di più l’attesa per il “mundialito” che porterà le nuove generazioni dello sci di fondo a cimentarsi sulle rinnovate piste dello Stadio del Fondo di Lago di Tesero, pronto a ospitare niente meno che i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Appuntamento al 18 e 19 gennaio con la compagnia degli “scoiattolini” dello Skiri Trophy fra statue di ghiaccio, sport, fantasia e coinvolgenti eventi di contorno.

Info: www.skiritrophy.com

DOBBIACO FORZA QUATTRO A CAPODANNO. LA CARICA DI AMUNDSEN PER IL TOUR DE SKI

DOBBIACO FORZA QUATTRO A CAPODANNO. LA CARICA DI AMUNDSEN PER IL TOUR DE SKI

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Dobbiaco protagonista del Tour de Ski con quattro format di gara
Alla Nordic Arena grande spettacolo con le novità della stagione
Dal pettorale Sprint alla new-entry Climb: dinamismo garantito
Harald Østberg Amundsen lancia la carica, aperta la lotta per il podio

A cavallo del nuovo anno i riflettori del mondo sono pronti a puntare dritto verso Dobbiaco che dal 28 dicembre al 1° gennaio si animerà aprendo le danze per il Tour de Ski 2024/2025.
Come nel celebre gioco da tavolo “Forza 4” la località altoatesina metterà “in fila” quattro giorni di grande sport proponendo in ciascuna giornata un format differente, dalla Sprint in tecnica libera del 28 dicembre fino alla 15 km inseguimento in tecnica classica del 1° gennaio, passando prima per la 15 km Mass Start in classico (29 dicembre) e poi per la spettacolare 20 km Interval a skating il 31 dicembre lungo il percorso “Tre Cime”. Non solo, il Tour de Ski numero 19 prevede anche delle novità a livello di classifiche e schieramenti in griglia di partenza, novità che si apprestano a debuttare sulla scena internazionale proprio a Dobbiaco. Nello specifico, gli accorgimenti proposti dalla FIS per la nuova stagione invernale impatteranno sugli orari di partenza delle gare che vedranno l’alternarsi regolare delle prove al femminile e al maschile al fine di favorire ampia copertura mediatica ad entrambe le categorie.
Per promuovere una sempre maggiore comprensibilità dei meccanismi del ‘Tour’ invece, la formazione della griglia di partenza verrà stabilita solo in base al rendimento di fondiste e fondisti nelle prove del Tour de Ski, senza tener conto delle performance nelle altre tappe di Coppa del Mondo della stagione che fino alla passata edizione incidevano sulla posizione nello schieramento degli atleti. In aggiunta, si saluterà ufficialmente la classifica a punti che verrà sostituita dalla “Classifica Sprint”, alla quale verrà abbinato anche un pettorale da leader dedicato. Resteranno invariati i secondi di abbuono in palio nelle Sprint, con sei tappe su sette del ‘Tour’ che metteranno a disposizione i preziosi punti Sprint. Sarà introdotta per la prima volta la “Classifica Climb”, anche questa con pettorale dedicato e ricchi premi in denaro per i migliori alla fine del ‘Tour’ che se la contenderanno ai Gran Premi della Montagna allestiti in quattro delle sette tappe previste. Saranno quindi tre i pettorali del Tour de Ski: l’ambito Overall per i vincitori della generale, lo Sprint per gli sci stretti veloci e il Climb per gli scalatori, tutti e tre ben visibili allo start con lo schieramento in prima fila.
Uno che in prima fila al Tour de Ski vuole esserci e rimanerci è senza dubbio Harald Østberg Amundsen, il norvegese che nella passata edizione ha conquistato la classifica generale mettendo una seria ipoteca sul suo successo finale proprio dalle parti di Dobbiaco. Dopo il 6° posto nella Sprint TL inaugurale era subito andato a podio nella 10 km Interval fra i binari della Nordic Arena, vincendo poi con margine la 20 km Inseguimento a skating. La prima vittoria al Tour de Ski di “re” Harald, omonimo del sovrano scandinavo, si è concretizzata proprio a Dobbiaco e il classe 1998 ha già le idee chiare anche per la prossima stagione: “quest’anno voglio vincere ancora di più. La mia speranza è fare del mio meglio, anche sulla base di quanto ho fatto lo scorso inverno. Mi sto preparando molto per il Tour de Ski, il programma di questa edizione è interessante e mi stimola molto il pensiero di affrontare sette diverse gare, molto dure, in un ridotto periodo di tempo. Vorrò essere competitivo e spero di poter lottare per il podio al Tour”.
La lotta per il podio è già aperta, in un Tour de Ski che punta a essere sempre più dinamico, comprensibile e spettacolare, e che allo stesso tempo si conferma essere uno dei tornei più ambiti nel panorama. In questo scenario Dobbiaco non può che essere un punto di riferimento per gli sviluppi futuri della manifestazione: il team di Sport OK capitanato da Gerti Taschler con i suoi operosi volontari è pronto alle sfide della prossima stagione… anche l’edizione 2025/2026 è già confermata alla Nordic Arena, prima però avanti con la 19.a!

Info: www.worldcup-dobbiaco.it

FONDO: SLINGIA DIVENTA EUROPEA. IN ALTA VAL VENOSTA 3 GIORNI DI “COPPA”

FONDO: SLINGIA DIVENTA EUROPEA. IN ALTA VAL VENOSTA 3 GIORNI DI “COPPA”

Il 6, 7 e 8 dicembre la FESA Cup, alias Coppa Europa, al debutto stagionale
A Slingia in Alto Adige piste da favola in un contesto ambientale da cartolina
Dalle piste di Watles sono decollati anche Johaug, Cologna, Halfvarsson e Holund
Gare Sprint, Interval Start e Mass Start. A dirigere la gara il più giovane DdG, Björn Angerer

Non capita tutti i giorni che un’importante federazione affidi ad una “piccola” società di provincia l’organizzazione di una gara di Coppa Europa. Succede a Slingia, il primo weekend di dicembre dal 6 all’8, perché la Swiss-Ski ha assegnato l’organizzazione tecnica allo Sci Club Sesvenna delle prime gare di stagione della FESA Cup (l’evento della Federazione Europa dello Sci) e nello specifico una Sprint in tecnica libera, una Interval start in classico ed una Mass start a skating sulle forse poco conosciute, ma molto apprezzate, piste della località altoatesina.
A garantire un nuovo evento di successo, dopo i Campionati Mondiali Junior&U23 del 2008, gare di Coppa Europa, Campionato Italiano e Coppa Italia, l’area sciistica di Watles con il suo Nordic Sci Center a Slingia dove avranno luogo le competizioni e soprattutto l’Associazione Turistica Alta Val Venosta che ne supporta l’allestimento.
Slingia è un piccolo paese montano a 1726 metri di altitudine che si raggiunge salendo da Malles passando per Burgusio. È un condensato di verde, aria frizzante, natura, insomma è una cartolina vivente. Splendide cime, in particolare quelle del Gruppo Sesvenna e delle Alpi Venoste, con l’Ortles a farla da padrone. D’inverno il centro fondo offre ai fondisti possibilità di sciare in quota su piste tirate a lucido, mentre d’estate la pista di skiroll è invitante per gli allenamenti. Pochi gli abitanti, un centinaio, economia soprattutto contadina e una serie di alberghi e di case vacanze che hanno fatto parlare i giornali norvegesi. Nel 2008 una allora quasi “emergente” Therese Johaug, che aveva debuttato in Coppa del Mondo l’anno prima, iniziava a Slingia il suo percorso dorato con tre vittorie nel Campionato Mondiale Junior. I media norvegesi scrivevano dell’evento sportivo ‘in un paesino abitato da 100 persone e 400 mucche’! E in quel Campionato tra i vincitori c’erano anche altri atleti poi diventati grandi campioni, come Dario Cologna, Calle Halfvarsson e Hans Christer Holund.
La FESA Cup abbraccia atleti di 18 nazioni: fin dalla prima edizione Andorra, Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Svizzera, poi dal 2023 si sono aggiunte anche Croazia, Estonia, Finlandia, Norvegia, Polonia, Svezia e Ungheria e da quest’anno anche la Danimarca.
A capo del Comitato Organizzatore venostano dell’ASC Sesvenna c’è Veit Angerer, una lunga esperienza sui campi di gara con i ragazzi del suo Sci Club e con gli studenti della Scuola Superiore Sport Invernali di Malles, a dirigere la gara invece c’è Björn Angerer, indicato come il più giovane direttore di gara in assoluto accreditato in Coppa del Mondo e che ha al suo attivo la direzione gara del Tour de Ski di Val Müstair.
Insomma un’eccellenza dopo l’altra per questa piccola ma generosa e affascinante località dell’Alta Val Venosta, le cui piste sono consorziate con Nordic³, la rete per lo sci di fondo che si estende attorno al gruppo dell’Ortles-Cevedale, al Lago di Resia e a ridosso di Austria e Svizzera, con 232 chilometri di piste in tre Paesi e che include anche i tracciati di Solda, Val Martello, Lago di Resia, Vallelunga e San Valentino alla Muta, oltre a quelle delle due nazioni contigue.
Le gare di dicembre a Slingia rivestono quest’anno un ruolo molto speciale. Serviranno sicuramente per gli atleti di spicco che non sono convocati per la Coppa del Mondo di Ruka al fine di guadagnare punti per le gare successive, ma soprattutto per Junior e Under23 i quali potranno mettersi in mostra in vista dei Campionati del Mondo loro riservati che si disputeranno a febbraio a Schilpario, in terra bergamasca.
L’Italia viene considerata nazione ospitante e così avrà contingente libero, così come sarà per la Svizzera, e dunque si prevedono gare affollate, sono attesi circa 400 atleti, ma soprattutto spettacolari e combattute sulla prima neve di stagione. A Slingia la Swiss-Ski, l’ASC Sesvenna e l’Associazione Turistica Alta Val Venosta stanno lavorando sodo per presentarsi al mondo dello sci nordico in grande spolvero.

Info: www.venosta.net

NEL DNA DEL ‘TOUR’ C’È LA VAL DI FIEMME. LAPIERRE PER IL BIS SULL’ALPE CERMIS

NEL DNA DEL ‘TOUR’ C’È LA VAL DI FIEMME. LAPIERRE PER IL BIS SULL’ALPE CERMIS

Gruppo | www.newspower.it

Il finale del Tour de Ski va in scena in Val di Fiemme a inizio gennaio
Le novità della FIS approdano sulle piste fra Lago di Tesero e l’Alpe Cermis
Visibilità, prestigio e ricchi premi in palio: in Val di Fiemme c’è tutto
Il francese Lapierre punta al bis sull’Alpe: vorrei ripetermi nella Final Climb

Un tassello essenziale nel DNA del Tour de Ski è senza dubbio la Val di Fiemme, località di punta per la celebre rassegna interna alla Coppa del Mondo di sci di fondo che negli anni è diventata l’assoluto riferimento per gli sci stretti che contano. Anche nella stagione 2024/2025 la vallata trentina sarà protagonista del “Tour” con tre giorni di gare, dal 3 al 5 gennaio, che decreteranno i nuovi detentori dell’ambito torneo in un ricco programma che comprende la Sprint in tecnica classica, la 20 km Skiathlon (TC+TL) e l’inimitabile Cermis Final Climb.
L’obiettivo dei vertici FIS è quello di rendere il Tour de Ski un prodotto sempre più spettacolare e attraente e in primis gli orari di partenza delle gare vedranno alternarsi ciclicamente fondiste e fondisti, per favorire ampia copertura mediatica ad entrambe le categorie in lotta per il trofeo. Per favorire competizioni avvincenti e dinamiche lo schieramento degli atleti in griglia di partenza non terrà più conto delle performance degli stessi durante il resto della stagione di Coppa, ma saranno i risultati del Tour de Ski in corso a decretare la disposizione allo start.
Visibilità, prestigio e ricchi premi in palio saranno le parole chiave del Tour de Ski in Val di Fiemme con ben tre pettorali rivisti e reintrodotti a partire da questa stagione. Oltre al classico “Overall” che identifica i leader della classifica generale che al termine delle prove conquistano il trofeo, troveranno spazio in prima fila anche il pettorale “Sprint” e quello “Climb”. Il primo prende il posto dell’ormai ex-classifica a punti e finirà sulle spalle degli sciatori più veloci: per la classifica Sprint si assegneranno abbuoni in secondi in occasione delle gare Sprint e punti preziosi agli intermedi in sei tappe su sette della rassegna. Il secondo è una delle novità più interessanti di questa edizione e andrà ai migliori scalatori che si contenderanno la leadership della classifica Climb a suon di Gran Premi della Montagna, previsti in quattro tappe su sette. Inutile dire che la tappa più prestigiosa dell’intero Tour e della classifica Climb in particolare è la Cermis Final Climb, che all’arrivo nei pressi della cabinovia del Doss dei Laresi premierà il vincitore con ben 45 punti. La 10 km a skating dell’Alpe Cermis con una pendenza media del 12% e picchi che sfiorano il 30% non può che essere la più desiderata dai fondisti-alpinisti che lotteranno fino all’ultimo metro per conquistare il primo pettorale Climb nella storia del Tour de Ski.
Fra chi darà tutto sulle iconiche rampe dell’Alpe Cermis ci sarà senza dubbio Jules Lapierre, il francese che non più tardi della passata edizione ha “domato” sua maestà la Final Climb imponendosi sulla concorrenza e che per il nuovo anno punta a ripetersi: “la mia priorità per questa stagione è senza ombra di dubbio il Tour de Ski. È uno dei grandi obiettivi della mia annata e dopo la vittoria in Val di Fiemme nel 2024 mi piacerebbe davvero molto ripetermi anche nel 2025 nella Final Climb” dichiara il transalpino, che aggiunge “nel corso dell’estate ho lavorato molto per migliorare i miei punti di forza, in particolare la tecnica libera con l’obiettivo di confermarmi fra i migliori al mondo”.
Per l’élite del fondo mondiale il Tour de Ski si riconferma un appuntamento di assoluto valore e in Val di Fiemme il comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme, sotto la guida del presidente Pietro De Godenz e con il supporto di un nutrito gruppo di volontari, si prepara ad una 19.a edizione indimenticabile. Le gare Sprint e Skiathlon saranno valide come test-event in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che faranno della Val di Fiemme l’unica località al mondo ad aver ospitato tutte le maggiori competizioni del panorama internazionale per le discipline dello sci nordico.

Info: www.fiemmeworldcup.com

ALLO SKIRI PICCOLI OLIMPIONICI CRESCONO. IL REVIVAL NEL CUORE DEGLI SCOIATTOLINI

ALLO SKIRI PICCOLI OLIMPIONICI CRESCONO. IL REVIVAL NEL CUORE DEGLI SCOIATTOLINI

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Lo Skiri Trophy della Val di Fiemme fa gioire e crescere i campioni del futuro
Il 18 gennaio le gare baby U10 e cuccioli U12, il 19 ragazzi U14 e allievi U16
Si scia in tecnica classica nello Stadio fiemmese di Milano Cortina 2026
La variante Revival fa rivivere agli “ex-scoiattolini” l’ebbrezza della gara più amata

L’appuntamento con lo Skiri Trophy Cross Country della Val di Fiemme è imperdibile per intere generazioni di fondiste e fondisti, che nell’ormai tradizionale gara in tecnica classica fra i binari dello Stadio del Fondo di Lago di Tesero vedono l’occasione per confrontarsi con i loro pari in un clima di festa che solo l’entusiasmo contagioso dei più giovani e l’impeccabile organizzazione del comitato del GS Castello di Fiemme sanno garantire. Dopo gli apprezzati festeggiamenti per le prime 40 edizioni dello “Skiri” nella passata stagione, l’evento cult dello sci di fondo giovanile è in programma nel 2025 per il fine settimana del 18 e 19 gennaio.
La formula riproposta per la 41.a edizione è collaudata e nota: nella giornata di sabato 18 gennaio a sfidarsi sono le categorie di Under10 e Under12 con sciatori “baby” e “cuccioli” che prendono confidenza con pioniere esperienze di gara, anche se va sottolineato che il vero segreto dello Skiri Trophy e gran parte del merito del suo successo pluridecennale stanno nel non esasperare i toni agonistici della competizione. Al contrario, le nuove leve degli sci stretti vivono allo Skiri Trophy momenti indimenticabili all’insegna della passione condivisa dello sci di fondo senza alcun tipo di pressione, in un clima di vera festa. Domenica 19 è il turno di fondiste e fondisti Under14 e Under16, con “allievi” e “ragazzi” che gareggiano sui tracciati a loro dedicati, che variano a seconda delle differenti categorie, nel rinnovato Stadio del Fondo fiemmese quasi pronto per ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
La preoccupazione più grande per uno “scoiattolino”, nome affibbiato ai concorrenti del trofeo di cui è mascotte il simpatico scoiattolo Skiri, è il passare degli anni che porta inevitabilmente a superare i limiti di età delle categorie giovanili alle quali è dedicata la manifestazione. Ma niente paura, perché l’evento coordinato da Nicoletta Nones propone anche la variante Revival che permette a tutti gli ex-partecipanti dello Skiri Trophy di prendervi parte. Un’iniziativa che fin dalla sua introduzione nel 2008, quando fu festeggiata la 25.a edizione del Trofeo Skiri, ha sempre riscosso grande successo fra i fondisti che tanto dall’Italia quanto dall’estero accorrono in Val di Fiemme per parteciparvi.
Per schierarsi al via dello Skiri Trophy gli sciatori si mobilitano da tutto il mondo e sono tanti quelli che, dopo aver affollato l’albo d’oro della manifestazione trentina, si sono resi protagonisti di carriere d’alto livello con gli sci stretti. Uno dei numerosi esempi è quello di Lara Peyrot, la piemontese ormai fiemmese d’adozione dalla carriera lunga e costellata di soddisfazioni. Vincitrice, fra le altre, di granfondo come la Marcialonga e l’American Birkebeiner, Peyrot ha vinto lo ‘Skiri’ del 1989 e conquistato una medaglia di legno l’anno successivo, non solo: la poliziotta delle Fiamme Oro ha conquistato anche il Revival in ben tre edizioni consecutive dal 2008 al 2010 e come ricorda lei stessa “la vittoria a questa manifestazione è senza dubbio una delle esperienze della mia vita agonistica che più ricordo con piacere”.
Lo Skiri Trophy XC si contraddistingue fra tutte le altre manifestazioni di sci di fondo per la sua spiccata connotazione di festa, folklore e amicizia all’insegna dei veri valori dello sport. Numerose iniziative di contorno rendono indimenticabile la gioia targata “Skiri” che ha nel borgo di Castello di Fiemme il suo centro nevralgico, teatro dell’imperdibile e ogni anno suggestiva cerimonia di apertura dell’evento, con tanto di accensione del tripode e intrattenimento musicale. Dopo il super-sold-out della passata stagione (oltre 1500 iscritti) la voglia di fare bene per il GS Castello e i suoi operosi volontari è tanta e l’obiettivo è come sempre quello di migliorarsi proponendo un evento sportivo d’alto livello, capace di fare breccia nel cuore di partecipanti, tifosi, appassionati e accompagnatori. Le iscrizioni sono aperte online al sito dedicato, dove è possibile aderire (gratuitamente) anche alle tre combinate proposte dallo Skiri Trophy, in sinergia con Marcialonga, Gran Fondo Val Casies (variante Mini) e Marcia Gran Paradiso (variante Mini).

Info: www.skiritrophy.com

MARCIALONGA È SPORT E CULTURA. FONDISTI E STUDENTI “INTERNAZIONALI”

MARCIALONGA È SPORT E CULTURA. FONDISTI E STUDENTI “INTERNAZIONALI”

Minimarcialonga | www.newspower.it

L’universo Marcialonga si prepara alla 52.a edizione nell’ultimo fine settimana di gennaio
Innumerevoli iniziative di contorno diffondono i valori e l’identità per tutto l’anno
“Marcialonga è internazionale” guida il contest creativo per giovani dalle mille forme d’arte
Nel 2025 Marcialonga Baby raddoppia e per la ‘Mini’ ci sono nuove e originali medaglie

“Anche solo nel nominare Marcialonga qui alle persone brillano gli occhi dalla felicità”, l’ha detto il CEO di Ski Classics David Nilsson, e non può che essere vero visto il potere di emozionare che la Granfondo di Fiemme e Fassa ha da oltre 50 anni e che si ripropone nel 2025 con la 52.a edizione in programma per domenica 26 gennaio.
Marcialonga concentra lungo i suoi 70 km da Moena a Cavalese attraverso i paesi delle Valli di Fiemme e Fassa uno spettacolo sportivo senza eguali, coinvolgendo i migliori fondisti professionisti del panorama di Ski Classics e le migliaia di amatori d’Italia e del mondo. Ma Marcialonga è anche molto di più di una competizione sportiva, è una realtà che accoglie e fa suoi i valori positivi dello sport e del volontariato su tutti, e tramandarli alle nuove generazioni è uno dei suoi obiettivi più sentiti. Sono numerose e variegate le iniziative che il sodalizio con sede a Predazzo mette in campo durante tutto l’anno per promuovere l’immagine di Marcialonga e la sua identità e che, culminando nell’ultimo fine settimana di gennaio, si rivolgono a tante fasce d’età e hanno nella scuola un punto di riferimento. A partire dai più piccoli che colorano le tante sagome che vengono disseminate lungo il tracciato di gara, fino ad arrivare agli studenti delle superiori che collaborano con il comitato nei progetti di alternanza scuola-lavoro all’ufficio gare e ai ristori, passando per le amate letterine inserite nei pacchi gara dei concorrenti realizzate dalle scuole elementari. Non mancano le iniziative “giochiamo ai volontari” per diffondere l’importanza del volontariato fra i più giovani, e “amici di penna” per promuovere uno scambio epistolare fra la comunità di Marcialonga e quella norvegese di Marcialonga Bodø, e si è da poco conclusa la prima edizione de “la scuola che corre by Marcialonga” che ha coinvolto oltre 260 studenti. Marcialonga è una presenza fissa nella vita di ogni giovane scolaro di Fiemme e Fassa grazie al rapporto di fiducia fra la granfondo e gli istituti locali.
Una delle proposte più apprezzate fra quelle di Marcialonga è il contest creativo rivolto a bambine e bambini che vengono invitati ad esprimere la propria creatività producendo elaborati artistici di qualsiasi forma (disegno, immagine, collage, racconto, poesia, costruzione, e chi più ne immagina più ne realizzi!) sul tema che per il 2025 sarà quello di “Marcialonga è internazionale”. I contributi dei giovani artisti potranno essere inviati per mail a info@marcialonga.it fino al 20 gennaio 2025 e 10 di questi verranno premiati in occasione della MiniMarcialonga. Allo stesso tema lavoreranno anche diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado di Fiemme e Fassa che proporranno manifesti e videoclip per animare il Palafiemme di Cavalese nei giorni di apertura dell’ufficio gare.
Negli scorsi mesi una nuova idea per un contest creativo è passata per le menti del comitato organizzatore di Marcialonga, che ha dato vita al concorso per disegnare le nuove medaglie della “Mini”, la colorata e vivace proposta che ad ogni edizione coinvolge e appassiona allo sport tante nuove leve. La “Mini” si svolge nelle varianti Ski, Cycling e Running in occasione dei tre eventi principali e il concorso artistico indetto in estate ha visto l’elaborato di Giulia Larger dal titolo “insieme è più bello” essere scelto per decorare il trittico di mini-medaglie per il 2025. Il comitato sta già pensando al 2026 e ripropone l’iniziativa ai giovani fra i 6 e i 12 anni anche per la prossima stagione, con tema libero per dare sfogo alla fantasia di ognuno nel realizzare tre disegni complementari dedicati alla Marcialonga di sci di fondo, di ciclismo e di corsa. La “Mini” sarà una delle tante proposte del comitato e dei volontari di Marcialonga, con la “Baby” pronta a raddoppiare a Predazzo e Canazei (0-6 anni), e poi ancora la Young (U14, U16, U18 e U20), la Stars e l’immancabile Story, senza dimenticare anche la partecipata combinata Skirilonga proposta in collaborazione con lo Skiri Trophy organizzato dal GS Castello di Fiemme (18-19 gennaio).
Nelle scorse settimane Marcialonga ha ricevuto ufficialmente il premio di “Event of the year” dai vertici di Ski Classics ed è naturalmente fra le più gettonate per riconfermarsi anche nell’imminente stagione sportiva, appuntamento in Fiemme e Fassa al 26 gennaio 2025.

Info: www.marcialonga.it

CLASSIC RACE PER TUTTI ALLA 3 ZINNEN. I FONDISTI SCALATORI A PRATO PIAZZA

CLASSIC RACE PER TUTTI ALLA 3 ZINNEN. I FONDISTI SCALATORI A PRATO PIAZZA

www.newspower.it

A gennaio in scena la 3 Zinnen Ski-Marathon numero 49
Formula “Classic Race” da 62 o 30 km con i big di Ski Classics
Non manca “the hardest race in South Tyrol” fino a Prato Piazza
30 km a skating per la Mountain Challenge nel parco Fanes-Sennes-Braies

In programma per sabato 11 e domenica 12 gennaio 2025 c’è un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati dello sci di fondo: la 49.a edizione della 3 Zinnen Ski-Marathon.
Ad un passo dalle prime e storiche 50 edizioni la “3 Zinnen” ripropone un format collaudato e apprezzato, che mette in calendario per sabato 11 gennaio la Classic Race con doppia distanza da 62 o 30 km. Per la distanza regina da 62 km la partenza è prevista dall’algida Val Fiscalina, circondati solo dal silenzio e dall’imponenza delle Dolomiti. Lungo il tracciato che porta a Sesto, San Candido e poi ancora a Dobbiaco e fino in Val Fonda si susseguono panorami da sogno e scorci paesaggistici incredibili, “Vista Tre Cime” compresa. La linea d’arrivo è tracciata a Villabassa dopo aver salutato lungo il tragitto, oltre ai Laghi di Landro e di Dobbiaco, la Nordic Arena. Ad attendere i nuovi vincitori della “3 Zinnen Ski-Marathon” ci sarà un’atmosfera da stadio allestita nella rinnovata zona d’arrivo ad un passo dal centro del paese.
Durante la 62 km saranno della partita anche i fondisti professionisti del circuito Ski Classics, con gli specialisti delle lunghe distanze che precederanno allo start (ore 9.00 per la gara maschile e 9.05 per quella femminile) il colorato gruppo degli amatori che dall’Italia e dal mondo affolleranno l’Alta Val Pusteria. Il CEO della società svedese, David Nilsson, ha effettuato nelle scorse settimane il sopralluogo lungo il tracciato di gara e non ha potuto che dirsi entusiasta in vista della nuova stagione invernale del Pro Tour. “La 3 Zinnen Ski-Marathon è fra le mie gare preferite, si svolge in un’ambientazione da favola e sa incantare tutti i protagonisti di Ski Classics” sono state le parole di Nilsson dopo l’ispezione al cospetto delle Tre Cime.
Per chi intende affrontare una distanza più breve senza perdere il fascino della manifestazione targata “3 Zinnen” è possibile aderire alla 30 km che, sempre in tecnica classica, condurrà gli amatori dalla Nordic Arena di Dobbiaco fino al traguardo di Villabassa (partenza ore 11.00).
Oltre alla gara in classico del sabato, la 3 Zinnen Ski-Marathon propone una sfida a skating senza paragoni per domenica 12 gennaio, pensata appositamente per superare i propri limiti e vivere un’esperienza sportiva indimenticabile. Si tratta della Prato Piazza Mountain Challenge, una 30 km in tecnica libera che vanta il titolo di “the hardest race in South Tyrol”. Non un titolo qualunque e che è di certo meritato visto che, dopo i primi chilometri tranquilli ma comunque in lieve pendenza positiva che dal via di Villabassa portano fino all’altezza di Carbonin, la gara impenna. Dal km 22 comincia l’ascesa a Prato Piazza dove i fondisti si ritrovano immersi nel candore della neve che ovatta i suoni, ma non addolcisce le rampe al 10% di pendenza media. L’arrivo è nel cuore del parco naturale Fanes-Sennes-Braies e ripaga ogni eroico concorrente degli sforzi fatti con un panorama mozzafiato. Lungo il tragitto sono bandite motoslitte rumorose, speaker a incitare gli atleti e musica assordante, per regalare ai fondisti della “Prato Piazza Mountain Challenge” un’atmosfera ancor più suggestiva mentre gareggiano contro il tempo e contro se stessi.
“La nostra Prato Piazza Mountain Challenge è una sfida sportiva unica nel suo genere: richiede senza dubbio impegno e sforzo fisico, ma la soddisfazione di raggiungere il traguardo e godersi il panorama ripaga di tutte le fatiche” ricorda Gerti Taschler, a capo del comitato organizzatore che si prepara a due giorni di grande sport in compagnia della 3 Zinnen Ski-Marathon.

Info: www.ski-marathon.com