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CRESCE IL TEAM ROBINSON TRENTINO. CON LA NEW ENTRY ODA NERDRUM (NOR)

CRESCE IL TEAM ROBINSON TRENTINO. CON LA NEW ENTRY ODA NERDRUM (NOR)

Oda Nerdrum | www.newspower.it

La fondista norvegese va a rinforzare la squadra di Casadei e Debertolis
Confermate Patscheider, Hujerová e Brennan. Lascia Chiara Caminada
Squadra maschile da definire, ma ok Nöckler, Eriksson, Kristoffersen e Dal Magro
Arrivano anche i giovani, sicura la presenza di Giacomo Ponti

Il tempo della neve è ormai agli sgoccioli per lasciare spazio alla primavera, e l’ambiente delle lunghe distanze dello sci di fondo si sta gustando un breve periodo di pausa per ritemprare mente e fisico dopo una stagione intensa.
È anche il periodo in cui atleti e team manager, però, stanno pensando alla stagione all’orizzonte, quella della 16.a edizione di Ski Classics, il circuito internazionale che tranquillamente può essere definito la Coppa del Mondo delle lunghe distanze.
A darsi da fare, soprattutto, il team manager del Team Robinson Trentino, Bruno Debertolis, dopo la soddisfazione per lo status di miglior team italiano, piazzatosi al nono posto, seconda formazione non scandinava e riconosciuto come il team più internazionale del circuito.
La squadra si è rinforzata con l’arrivo della norvegese Oda Nerdrum, atleta decisamente emergente che ha già indossato la tuta azzurra del Team di “patron” Gianni Casadei. “Sentivo che era giunto il tempo per qualcosa di nuovo – dice la fondista norvegese. – Apprezzo veramente tanto i quattro anni trascorsi nel Team Kaffebryggeriet, ma desideravo un ambiente femminile più ampio e quando si è presentata l’opportunità nel Team Robinson Trentino non potevo lasciarla perdere. Ho l’impressione che il Team Robinson sia un gruppo che lavora intensamente, molto motivato a sviluppare e raggiungere i buoni risultati. So anche che il risultato di squadra per loro è importante e penso sia una buona cosa. Sono tutti molto cordiali, sono come una piccola famiglia e non vedo l’ora di conoscerli tutti. Inoltre… amo il colore della loro tuta, chi non vorrebbe indossarla? La Vasaloppet è la gara a cui miro maggiormente, soprattutto dopo la prestazione poco proficua di quest’anno voglio impegnarmi a fare bene nel 2025. È facile individuare le gare in cui ho avuto buone esperienze, quindi Jizerska, Birken e Summit 2 Senja saranno gli altri appuntamenti a cui punterò di più. Certo, sarebbe stato bello rientrare nella top10 di una di queste prove, ma lavorerò duro per raggiungere questo obiettivo. La mia sfida più grande è stata avere continuità negli allenamenti, quindi è una delle cose su cui mi concentrerò. D’altra parte, non esistono formule magiche al livello in cui sono, ho potenziale di miglioramento sia in termini di capacità che di forza e di tecnica, quindi cercherò di continuare a migliorare.”
Oda Nerdrum andrà ad occupare il posto che era di Chiara Caminada, la quale a seguito di un infortunio ha deciso di abbandonare le gare. Sarà in squadra con Michaela Patscheider e Tereza Hujerová, ma anche con l’americana Rosie Brennan che solitamente si aggiunge al team al termine della Coppa del Mondo di cross country. Decisamente un bel poker, che punta a spingere la squadra oltre quel nono posto del 2024.
Oda Nerdrum è conosciuta in Italia per il suo terzo posto alla Dobbiaco-Cortina di quest’anno, gara Challengers di Ski Classics, ma ha ottenuto anche il 20° e 22° posto alla Groenklitt, il 12° e 24° alla Bardufoss, il 27° alla Marcialonga ed il 33° alla Vasaloppet, ma non solo.
Dice la sua anche Gianni Casadei, presidente del Team Robinson Trentino: “Detto di un bilancio della stagione assolutamente positivo nei migliori 10 team, la prossima stagione contiamo di riconfermarci e possibilmente fare meglio. Nonostante i cambi di regolamento abbiamo sempre avuto ottimi materiali, faccio i complimenti a tutto lo staff e a Debertolis che è davvero il miglior team manager di tutto il circuito. Siamo corteggiati da molti atleti perché quando si va d’amore e d’accordo come una famiglia, con tecnici che si sacrificano andando a provare di notte e si hanno sempre ottimi materiali, è facile che molti atleti cerchino di entrare nel team. Sono felice dell’arrivo di Oda Nerdrum, ma complimenti a Michaela Patscheider che al primo anno di Ski Classics è entrata anche nelle 20, pure a Tereza Hujerovà, ci ha fatto piacere avere con noi un grande atleta e bravissima persona come Didi Nöckler, ricordo che qualche anno fa voleva smettere, spero che con le nostre gare abbiamo contribuito a ridargli entusiasmo e spero che riesca ad arrivare fino a Milano Cortina 2026 perché se lo merita. Per il prossimo anno c’è la possibilità, grazie a una nuova disposizione di Ski Classics, di far ruotare dei giovani da 17 a 21 anni all’interno dei pro team. Noi lanceremo sicuramente Giacomo Ponti, ma stiamo valutando l’inserimento di qualche altro giovane.”
Per la formazione maschile c’è ancora qualche decisione da prendere, sicuramente oltre a Nöckler ci saranno Gustav Eriksson, Patrick Fossum Kristoffersen e Stefano Dal Magro. A breve la comunicazione del team al gran completo per la prossima stagione, in vista dei “campus” per preparare al meglio Ski Classics.

JUSTYNA, UN RULLO COMPRESSORE. TEAM ROBINSON ANCORA PROTAGONISTA

JUSTYNA, UN RULLO COMPRESSORE. TEAM ROBINSON ANCORA PROTAGONISTA

Dietmar Noeckler | www.newspower.it

Appuntamento alla 3Zinnen col ritorno di Didi Nöckler
Justyna Kowalczyk scalatrice di lusso, vince a Prato Piazza
Nella open 30 km vittoria del livignasco Giacomo Ponti
Team Robinson Trentino sempre miglior team italiano in Ski Classics

Il circuito Ski Classics continua il suo percorso stagionale in avvicinamento alla Marcialonga, ed è così anche per il Team Robinson Trentino.
Lo scorso weekend i pro team hanno gareggiato in Val Pusteria alla 3 Zinnen Ski-Marathon, ma gli organizzatori dobbiachesi proponevano anche l’affascinante gara open Prato Piazza Mountain Challenge.
Soliti protagonisti sul podio con lo spunto di Emil Persson che, dopo aver vinto Ski Classics l’anno scorso, in questo inizio di stagione aveva pagato seriamente gli effetti del Covid. In Val Pusteria ha vinto dopo una gara tattica Andreas Nygaard davanti al compagno di team (Ragde) Kasper Stadaas, che rimane leader del circuito. Al femminile Ida Dahl ha dato dimostrazione di assoluta superiorità surclassando Roivas e Fleten ed aggiudicandosi il pettorale di capoclassifica.
È sempre il Team Eskjöhus a guidare la classifica team, ed il Team Robinson Trentino è sempre la miglior formazione italiana all’11° posto, a soli 5 punti dal 10° posto. Dunque un’altra prova positiva degli atleti “azzurri” con l’inconfondibile tuta Sportful. È rientrato Dietmar ‘Didi’ Nöckler, stavolta il poliziotto FFOO tutto in azzurro in occasione delle lunghe distanze. L’altoatesino è tornato dopo il faticoso Tour de Ski, affrontato in condizioni non ottimali. Per lui la 3 Zinnen doveva essere una sorta di test in vista della Coppa del Mondo di Oberhof e soprattutto in vista di Marcialonga. Si è piazzato 35°: “Sono contento per come stavo, però ero troppo indietro e ho perso subito il gruppo a Dobbiaco, ma alla fine ho fatto tutta la gara dietro un gruppetto piccolo, stare davanti era impossibile. Sono riuscito poi a staccarli negli ultimi 10 km. Comunque sono molto contento della condizione e delle braccia. Non avrei mai pensato di stare così bene. Non avrei dovuto perdere il gruppo così presto, so che non bisogna stare troppo indietro, ma è andata così. È un peccato. Devo dire che avevo degli sci bomba, gli skimen sono stati bravissimi. Spero di avere sci così anche alla Marcialonga!” Bene anche Thomas Gifstad (NOR), 37°, mentre Gustav Eriksson (SWE) sta guadagnando posizioni in partenza essendo a basso punteggio nel ranking. Si è classificato 43°, alle spalle di Northug: “La Val Pusteria è stata una gara dura per me – ha affermato Eriksson -, il fisico sembrava a posto ma forse la scelta degli sci non era la migliore, spero di fare meglio il prossimo fine settimana. Non vedo l’ora di correre la Marcialonga, vi ho partecipato 10-12 anni fa quindi sarà divertente correrla di nuovo! Spero di essere in buona forma per la gara di casa e non vedo l’ora.”
Non è ancora in condizioni ottimali Patrick Fossum Kristoffersen e fatica a tenere il ritmo, 63°: “Per me la 3 Zinnen è stato un passo verso la giusta direzione, ovviamente non sono ancora al top della forma. Ora mi aspetto nelle prossime gare che le mie prestazioni migliorino sempre più, ma non ho potuto allenarmi come programmato per la stagione. Forse per la Marcialonga ritornerò in forma e sarò competitivo, ma mancano solo un paio di settimane…vedremo.” Infine Stefano Dal Magro si è posizionato 68°.
Al femminile non è stata gran giornata. Thereza Hujerova non è andata oltre il 32° posto, mentre Michaela Patscheider si è piazzata 34.a: “È andata malissimo. Oggi sono veramente delusa. Sapevo che non stavo tanto bene, ma speravo di migliorare. Però è andata così, ci saranno altre gare. Tra due settimane c’è la Marcialonga ed è l’obiettivo della stagione, quindi spero di fare meglio di oggi”. Due posizioni dietro ha chiuso Chiara Caminada: “Io sono contenta. Prendo quello che viene, le mie compagne di squadra sono giovani quindi spero di essere per loro una buona mentore e di riuscire a dare buoni consigli, ma sono già brave. Oggi in più il percorso era bellissimo, eccezionale. Bravi gli organizzatori, come sempre”.
In abbinata alla gara Ski Classics c’era anche una prova open, sia di 62 km che di 30 km. In quest’ultima, vittoria del livignasco del Team Robinson Trentino Giacomo Ponti: “Sono molto contento di come è andata la mia gara. Partivo in terza fila e i primi attimi sono stati belli frenetici. Il ritmo è stato calmo per i primi 5/6 km, poi siamo rimasti in quattro davanti. Non conoscevo benissimo la pista, ma ho provato ad attaccare su una salita e alla fine sono stato in fuga solitaria quasi per metà gara. Non avevo una strategia precisa in mente e non sapevo bene cosa aspettarmi, visto che queste sono le mie prime esperienze sulle lunghe distanze, però sicuramente la vittoria mi fa bene ed è un bell’incoraggiamento per continuare ad allenarsi!” Nella 30 km open al femminile ottimo 2° posto di Caterina Piller, così come il 5° posto di Daniele Serra nella 62 km.
Domenica per i più audaci è andata in scena l’affascinante e davvero impegnativa Prato Piazza Mountain Challenge, 30 km con 800 metri di dislivello ed arrivo a 2000 metri di quota. È stata la gran giornata di Justyna Kowalczyk (POL) che appena può indossa la tuta azzurra del Team Robinson Trentino per centrare imprese epiche. L’ex campionessa olimpica e mondiale ha vinto la gara femminile fissando anche il 14° tempo assoluto. Felice al traguardo: “Non è stato facile. La settimana scorsa ero sul Cermis, due giorni fa alla Skimo Vertical e oggi qui, quindi è stato un po’ da pazzi. Ma c’è stata una buona cooperazione, specialmente nella salita. È stata dura ma bellissima. Mi è piaciuto molto il panorama e per fortuna che non avevo con me il mio telefono, altrimenti mi sarei fermata a fare qualche foto! In più avevo veramente dei buoni sci oggi, ma con il Team Robinson li ho sempre”. Nella gara maschile, vinta da Paolo Fanton, 6° e 7°posto di Thomas Rinner e Matteo Tanel.
Ora, per gli atleti del Pro Team c’è l’obiettivo Diagonela, poi per tutti l’appuntamento clou di stagione alla Marcialonga, con una nuova grossa novità del Team Robinson: “stay tuned!”

Info: www.robinsonskiteam.com

TEAM ROBINSON IN “RAMPA” DI LANCIO. KOWALCZYK VELOCISSIMA SUL CERMIS

TEAM ROBINSON IN “RAMPA” DI LANCIO. KOWALCZYK VELOCISSIMA SUL CERMIS

Justyna Kowalczyk | www.newspower.it

I colori azzurri della tuta Sportful del team in prima fila alla Rampa con i Campioni
La polacca Kowalczyk inanella una nuova vittoria, secondo Daniele Serra
Prossimo weekend alla 3 Zinnen Ski-Marathon, tappa di Ski Classics
Ritorna nei ranghi Dietmar Nöckler, il Robinson Trentino miglior team italiano

La stagione invernale sta entrando nel vivo anche per gli atleti del Team Robinson Trentino, infatti gli atleti del Pro Team saranno impegnati questo weekend alla 3 Zinnen Ski-Marathon in Alta Val Pusteria nella terza tappa di Ski Classics, quinta gara di stagione.
Domenica scorsa molti amatori, e non solo, hanno preso parte alla Rampa con i Campioni, ormai classico evento che accompagna la finale del Tour de Ski in Val di Fiemme. Sulla “Monster Bakken”, come chiamano i norvegesi la final climb del Cermis, è ritornata con la tuta azzurra del Team Robinson Trentino griffata Sportful la campionessa olimpica e mondiale Justyna Kowalczyk, che di tanto in tanto si diletta ancora a calzare gli sci stretti, preparati dagli skimen del team di Gianni Casadei, per… vincere. È successo qualche weekend fa alla Sgambeda, e domenica scorsa Justyna ha vinto anche la Rampa con i Campioni, realizzando il 14° tempo assoluto con 37’48”, ma vale il confronto con i 38’48 segnati dalla vincitrice di tappa del Tour, Sophia Laukli, anche se con un km in più.
Dunque Justyna, pur non gareggiando più ad alto livello, come i grandi cavalli di razza riesce comunque a regalare belle emozioni. E la pluricampionessa polacca è attesa domenica alla Prato Piazza Mountain Challenge.
La tuta azzurra del Team Robinson Trentino si è vista bene in risalto sulla salita del Cermis anche al maschile. Il neo ‘acquisto’ Daniele Serra è stato tra gli autentici protagonisti della Rampa con i Campioni e solo nel finale si è fatto sfilare dal norvegese Magnus Noroy, primo al traguardo davanti al piemontese. Buoni piazzamenti di Thomas Rinner (8°) e Simone Orler (27°) e al femminile di Maria Eurosia Debertolis (8.a). Felice Justyna Kowalczyk al traguardo, e bisogna ricordare che la polacca ha vinto quattro edizioni del Tour de Ski e rimane la regina indiscussa, così come Dario Cologna, stesso numero di vittorie. Ecco le parole della campionessa del Team Robinson Trentino ai microfoni dei cronisti: “È stata dura ma è bello tornare al Cermis e in Val di Fiemme. Pensare che ero stata qui sette anni fa, il tempo vola, ma sono contenta di riuscire ancora a sciare bene. La stanchezza è sempre la stessa però. Comunque sono molto soddisfatta di essere ancora in forma sugli sci, ma non è semplice”. Entusiasta anche Daniele Serra del suo secondo posto: “È stata dura, durissima. Non ci sono altre parole. Bello però, perché non l’avevo mai fatta ed ero curioso. Da atleta nazionale non sono mai riuscito a qualificarmi per il Tour de Ski, quindi questa era una novità per me. Adesso l’ho fatta e una basta, potrebbe essere abbastanza. Non pensavo comunque di riuscirci, perché è stata una settimana un po’ così e non mi sono allenato. Però è andata bene”.
Il circuito professionistico delle lunghe distanze Ski Classics arriva in Val Pusteria dopo le prime giornate in Austria con la Bad Gastein e dopo La Venosta. Miglior squadra del momento è il Team Eksjöhus, e miglior squadra italiana (11.a) si riconferma come nella scorsa stagione il Robinson Trentino. La classifica generale individuale prima della 3 Zinnen Ski-Marathon vede primeggiare i norvegesi Kasper Stadaas del Team Ragde Charge ed Emilie Fleten del Team Ramudden.
Sabato sarà schierato il team al completo stavolta anche con Didi Nöckler, il poliziotto delle FFOO che nelle lunghe distanze gareggia con i colori del Team Robinson Trentino, con i norvegesi Patrick Fossum Kristoffersen e Thomas Gifstad, lo svedese Gustav Eriksson, quindi Stefano Dal Magro, Chiara Caminada, Michaela Patscheider e la ceca Thereza Hujerova. Tanti gli atleti del Team Talent e della Academy in gara, tra i quali vale la pena segnalare il rientro di Matteo Tanel dopo i successi nello skiroll. Al via anche Iacopo Mezzacasa, Marta Gentile, Thomas Rinner, Matthias Schwingshackl, Simone Orler, Caterina Piller e tanti altri.
Il team manager Bruno Debertolis è ottimista: “Spero che con un pizzico di fortuna riusciremo davvero a schierare tutto il team, esclusa l’americana Brennan, provata dal Tour de Ski e già proiettata in Coppa del Mondo. Sarà con noi nel finale di stagione, come quella scorsa. Anche questa volta saremo impegnati su due fronti, quello del Pro-Team e quello degli amatori, guardando in particolare ai giovani del Team Talent che ci piacerebbe portare nel Pro-Team per supportare anche atleti italiani. I nostri tecnici, grazie al supporto della ski-room su ruote come i maggiori team professionistici, stanno già lavorando per preparare i soliti “missili” ai piedi degli atleti”.
Info: www.robinsonskiteam.com

KOWALCZYK, ALTRA VITTORIA A LA SGAMBEDA. TEAM ROBINSON SFORTUNATO MA 1° ITALIANO

KOWALCZYK, ALTRA VITTORIA A LA SGAMBEDA. TEAM ROBINSON SFORTUNATO MA 1° ITALIANO

Dal Magro | www.newspower.it

La polacca del team di Gianni Casadei porta in dote un’altra prestigiosa vittoria
Alla seconda tappa Ski Classics poteva andare meglio, metà team ammalato
Nella “Youth” in vista Hujerova e Patscheider. Il Pro Team è 11° assoluto
Ora appuntamento il 13 gennaio con la 3 Zinnen Ski Marathon

Prima di Natale, anche se la stagione dello sci lunghe distanze è appena iniziata, il Team Robinson Trentino è solito fare un primo bilancio della squadra.
È il team manager Bruno Debertolis a fare il punto con un mezzo sorriso: “È vero, è dimostrato che siamo la miglior squadra italiana, anche se dall’8° posto dopo le gare austriache siamo scesi all’11° dopo La Venosta. Con i se ed i ma non si fanno punti né i bilanci, però è giusto anche considerare le avversità che ci hanno afflitto soprattutto a La Venosta. È stato un peccato, perché avevamo sci decisamente veloci ed il nuovo partner Madshus ci ha fornito degli autentici missili. La prima giornata non ha preso il via lo svedese Eriksson, molto atteso, al quale la giuria aveva affidato una wild card. Lui, fresco di Ski Classics, avrebbe un numero alto di partenza nella mass start, ma dopo l’ottima prestazione a Bad Gastein (17°) sarebbe partito in buona posizione, senza dover risalire tutto il gruppo. Però lo svedese era in precarie condizioni fisiche, così come Gifstad, e domenica anche Michaela Patscheider non era al top della condizione fisica. Poi ci si è messa di mezzo la sfortuna, con la rottura di due bastoncini e la perdita di un terzo per Gifstad, nulla di particolare, tutto fa parte del gioco e delle gare. Anche Chiara Caminada è rimasta ai box entrambi i giorni per problemi fisici. Sicuramente con un pizzico di fortuna in più oggi saremmo qui a raccontare di meglio. Plaudo alla forza di volontà di Eriksson che domenica è partito febbricitante, e di Gifstad non ancora al top, inoltre buona prestazione di Dal Magro domenica con un incoraggiante 48° posto dopo i problemi fisici di sabato. La gara femminile ha dato giusta soddisfazione. Ora Tereza Hujerova è 4.a in classifica Youth e Michalela Patscheider è 6.a, ma vale la pena rimarcare nonostante tutto l’11° posto tra i pro Team, ancora il migliore di quelli italiani”.
In compenso la stessa domenica de La Venosta si è disputata a Livigno anche La Sgambeda con una bella vittoria per il Team Robinson Trentino grazie a Justyna Kowalczyk, la quale ha fatto il bis dello scorso anno. Nella gara maschile vittoria del francese Gerard Agnellet, ma il team Talent si è distinto col terzo posto del neo arrivato Daniele Serra, piazzato proprio davanti a Matteo Tanel, reduce da una bella stagione nello skiroll.
Ora prossimo appuntamento Ski Classics per il Team Robinson Trentino alla 3 Zinnen Ski Marathon il 13 gennaio a Dobbiaco, e si spera con la squadra al gran completo.
Info: www.robinsonskiteam.com

TEAM ROBINSON TRENTINO SI RINFORZA. ARRIVA ANCHE GUSTAV ERIKSSON (SWE)

TEAM ROBINSON TRENTINO SI RINFORZA. ARRIVA ANCHE GUSTAV ERIKSSON (SWE)

Con i norvegesi Kristoffersen e Gifstad un nuovo scandinavo
In Ski Classics anche Nöckler e Dal Magro dal Team Talent
Ragazze con Caminada, Hujerová (CZE), Brennan (USA) e dal “Talent” Patscheider
Miglior team italiano e primo non scandinavo in Ski Classics pronto a ripetersi

Fa specie pensare che, nel bel mezzo dell’estate col gran caldo, ci sono sportivi che stanno faticando per preparare la stagione invernale. Il Team Robinson Trentino, finita la stagione festeggiando il 10° posto nel circuito Ski Classics, miglior team italiano e soprattutto primo team non scandinavo, è già al lavoro da tempo con i propri atleti, salutando anche il nuovo arrivato, Gustav Eriksson, già nazionale svedese, il quale va a rinforzare quella che fino ad ora è stata la squadra più internazionale dell’intero circuito.
Gli allenatori del Team Robinson Trentino Sergio Piller e Loris Frasnelli, coordinati dal team manager Bruno Debertolis, tutti ex atleti nazionali delle FFGG, stanno mettendo l’intera squadra sotto pressione, la stagione entrante di Ski Classics sarà ancora più impegnativa del solito: il nuovo regolamento, i nuovi arrivi e soprattutto i team professionistici sempre più agguerriti hanno alzato l’asticella.
C’è molta curiosità attorno ad Eriksson, il quale racconta: “Volevo provare qualcosa di nuovo per la prossima stagione, dopo aver partecipato alcune volte alla Vasaloppet, quindi quest’inverno voglio provare a seguire l’intero programma di Ski Classics. È bello far parte del Team Robinson, sono entrato in contatto con il team tramite il mio amico Gilberto Panisi che ha già fatto parte della squadra. Il Team Robinson si sente adatto a me e con il loro supporto spero che la mia prima stagione in Ski Classics sia una buona esperienza. Conto di ottenere dei buoni risultati quest’inverno, ma è difficile dire a quale livello sono rispetto agli altri atleti di Ski Classics, vorrei divertirmi e cercare di migliorare di gara in gara durante la stagione”.
Il punto cardine del Team rimane comunque il norvegese Patrick Fossum Kristoffersen, il quale si dice soddisfatto della stagione conclusa, puntando a migliorare ulteriormente lavorando assieme alla squadra per raggiungere gli obiettivi. Dalla Norvegia rimane confermato anche Thomas Gifstad, mentre nel Pro Team è entrato di diritto anche il bellunese Stefano Dal Magro in arrivo dal Team Talent: “Nel Team c’è una bella atmosfera, quando ero nel Team Talent eravamo in stretto contatto perché si era tutti insieme. L’ambiente è bello, si ride e si scherza, ci si tiene compagnia. Ci si può esprimere al meglio in compagnia rispetto a quando mi alleno da solo. A livello di Pro Team l’ambiente è più difficile per comunicare, visto che ci sono tanti stranieri, ma comunque ci si capisce senza problemi, è un’esperienza insuperabile. Quest’anno che ho corso la mia seconda Vasaloppet sono riuscito a mantenere un buon ritmo per i primi 45 km circa e sono riuscito a stare davanti con i più forti, quasi in testa, mi sono reso conto che le possibilità ci sono e non è impossibile ottenere un gran risultato. Questo lo posso fare io e lo può fare chiunque altro che sia nel Talent, basta crederci e impegnarsi, avere un po’ di dedizione facendo qualche sacrificio”. Tra i maschi, compatibilmente con gli impegni della squadra delle FFOO e (speriamo) di CdM, ci sarà anche Dietmar Nöckler, autore sempre di bei risultati.
Ben ”assortita” anche la squadra femminile, che di recente ha concluso il ritiro a Passo Rolle. Tereza Hujerová (CZE) è sempre alla ricerca del risultato da incorniciare, non mancherà la comasca ormai pedina fissa del Team Robinson Trentino Chiara Caminada, e a loro si affianca, anche lei in arrivo dal Team Talent, l’altoatesina Michaela Patscheider. Dopo la vittoria alla Marcialonga Light e quella alla GF Val Casies, Bruno Debertolis ha voluto portare Michaela alla Vasaloppet: “È stata una bellissima esperienza – dice l’altoatesina – un sogno che avevo nel cassetto. È stata dura, anzi durissima, ma è stato bellissimo. Poi col Team Robinson ho partecipato anche ad altre due gare di Ski Classics in Norvegia. Ora sono approdata nel Pro Team, sono molto felice e molto fiera. Spero di far bene questa stagione e di portare soddisfazioni al team che mi ha dato fiducia. Per me è fantastico. Essendo un gruppo di atleti internazionali sto facendo esperienze importanti, conosco altre culture, altri modi di intendere lo sport e poi la professionalità del Team è molto alta. Siamo una vera e propria famiglia”. Nelle date libere dalla Coppa del Mondo ci sarà con i colori del team trentino anche l’americana Rosie Brennan, come è successo quest’anno. Ma nel roster di Ski Classics c’è ancora un posto. “Il nostro Pro Team – dice Bruno Debertolis – al momento è composto da 9 atleti, cinque uomini e quattro donne, e lasceremo un ultimo posto a uno dei talent skiers del nostro Team. Alcuni di loro possono combattere ad un livello davvero alto”. Con i colori del Team rimane sempre la campionessa polacca Justyna Kowalczyk, anche se il lutto che l’ha colpita pesantemente con la scomparsa del marito influirà sulla presenza alle gare.
Insomma le prospettive per un’altra bella stagione ci sono tutte, il Team Robinson Trentino è pronto a lanciarsi nella sfida tra i grandi team scandinavi.
Info: www.robinsonskiteam.com

CON TEAM TALENT E PRO TEAM IL “ROBINSON TRENTINO” TOP 10

CON TEAM TALENT E PRO TEAM IL “ROBINSON TRENTINO” TOP 10

Stefano Dal Magro – ph. Newspower.it Trento www.newspower.it

Bilancio per il Team Robinson Trentino a cavallo tra vecchia e nuova stagione
Il presidente Casadei: ‘siamo il primo team non scandinavo’
Patrick Kristoffersen: ‘obiettivi raggiunti ma voglio migliorare’
Dal Magro e Patscheider approdano al Pro Team

È tempo di propositi per i teams dello sci di fondo, ma c’è tempo anche per fare un bilancio della stagione andata in archivio. Per il Team Robinson Trentino, una delle tre squadre italiane che partecipano al torneo Ski Classics da tutti ormai considerato la Coppa del Mondo delle lunghe distanze, è stata una stagione positiva, soprattutto perché il team diretto da Bruno Debertolis si è confermato nuovamente miglior squadra italiana entrando nella top ten mondiale.Tocca al presidente Gianni Casadei, romagnolo ma col sangue verace da fondista attivo, tirare le conclusioni post stagione: “Siamo molto contenti della stagione che abbiamo concluso e che ci ha permesso di consolidare la nostra posizione dal punto di vista di un risultato finale all’interno di Ski Classics. Siamo entrati nei primi 10 e siamo il primo team al mondo non scandinavo, questo ci dà veramente una grandissima spinta. Abbiamo consolidato anche l’immagine internazionale del Team, con atleti che vengono da un po’ tutte le parti del mondo, siamo stati i primi a portare gli americani in Ski Classics e siamo contentissimi anche di aver aperto nuove vie. Abbiamo portato avanti anche il discorso degli italiani, inserendo tre giovani come Rebecca Bergagnin, Michaela Patscheider e Stefano Dal Magro all’interno del team Ski Classics, quindi stiamo continuando come abbiamo sempre fatto in passato fin dai tempi dei vari Brigadoi, Ferrari, Busin, ovvero a tirare su dei giovani italiani che poi comunque corrono in Ski Classics, siamo gli unici a farlo e questo ci rende naturalmente orgogliosi. Ci dispiace per i russi, fra l’altro ragazzi splendidi come i nostri Dmitriy Bagrashov e Sergey Ardashev, un atleta molto performante sul quale avremmo contato molto, secondo me sarebbe potuto diventare una stella di primissima grandezza all’interno di Ski Classics, all’altezza di Vokuev. In Russia è considerato il più forte in double poling, ricordiamo campione del mondo under23, purtroppo non li possiamo schierare per ciò che succede in Ucraina. Ora diventa più difficile competere anche perché Ski Classics ha introdotto una regola che premia gli atleti non scandinavi, per cui tutti i team scandinavi economicamente forti stanno cercando atleti non svedesi e non norvegesi per portare punteggio maggiorato all’interno dei team. È chiaro che noi non possiamo competere con queste grandi realtà economiche e quindi ci troviamo un po’ a mal partito nella misura in cui, paradossalmente, ci sono più atleti scandinavi liberi piuttosto che atleti non scandinavi. Continueremo comunque con la nostra politica, con la nostra squadra, abbiamo già un bel roster, continueremo sui cardini su cui abbiamo impostato la nostra azione, che sono l’internazionalizzazione del team – siamo sempre più conosciuti e molti vorrebbero venire a gareggiare con noi, abbiamo consolidato anche il discorso dello staff e dei macchinari e abbiamo sempre avuto nel corso della scorsa stagione degli ottimi materiali, anche per questo molti ci cercano. Per il prossimo anno abbiamo confermato Kristoffersen, un altro giovane che abbiamo pescato dal nulla… e lo abbiamo scoperto noi, anche se purtroppo ora è alle prese con una brutta mononucleosi che lo costringerà a stare fermo per gran parte dell’estate. Abbiamo confermato Gifstad, avremo l’intramontabile Didi Noeckler in qualche gara, abbiamo promosso Stefano Dal Magro, abbiamo il team femminile con Michaela Patscheider, Tereza Hujerová e Chiara Caminada e in qualche gara verso il finale di stagione anche Rosie Brennan; probabilmente faremo un altro innesto nel Pro Team a livello maschile, poi rimarrà un posto libero se ci sarà qualcuno dei ragazzi del Team Talent che dimostrerà in questo anno di poter aspirare a correre nello Ski Classics”. Bruno Debertolis sorride alle dichiarazioni del presidente, sicuramente c’è qualche cosa di importante che bolle in pentola. Poi Casadei prosegue: “Ci fa molto piacere che anche Daniele Serra si sia unito al nostro Team, pensiamo sia un atleta che, se si dedica al double poling e si allena con costanza, potrà fare degli ottimi risultati, continua la nostra collaborazione con i gruppi sportivi militari e diciamo che tutta la stagione proseguirà secondo questi binari di coerenza, ovvero questa strategia che abbiamo impostato già da qualche anno. Non so se riusciremo ad ottenere un risultato prestigioso come lo scorso anno, io mi auguro di si, anche se diventa sempre più difficile competere in questo circuito. Se Patrick si riprenderà in fretta penso che potremo sicuramente aspirare a rientrare di nuovo nelle prime 10-12 squadre, tutto dipenderà anche dalla fortuna”.E Kristoffersen sorvola sulla sua malattia, parla volentieri della stagione scorsa: “Nel complesso sono contento della stagione. I miei obiettivi erano di classificarmi costantemente tra i primi 30, alcune volte tra i primi 20 e alcune tra i primi 10. Dato che ho raggiunto i miei obiettivi, devo esserne felice e cercare di capire come posso ottenere prestazioni migliori la prossima stagione. Il mio nuovo contratto di due anni con Robinson Trentino è un’ottima opportunità per me. Sono stato supportato da quando ho iniziato a correre in Ski Classics e da allora abbiamo lavorato bene insieme. Sia io che la squadra vogliamo migliorare andando avanti e penso che siamo in una posizione in cui possiamo aiutarci a vicenda per raggiungere i nostri obiettivi”.È presto per parlare con i due nuovi innesti fissi nel Pro Team, Stefano Dal Magro e Michaela Patscheider. Il bellunese e l’altoatesina si stanno allenando con profitto sotto le ali di Sergio Piller e Loris Frasnelli, come dire che sono in buone mani.Queste, alla data di oggi, le formazioni:Pro Team:Rosie Brennan – Justyna Kowalczyk – Michaela Patscheider – Chiara Caminada – Tereza Hujerova. Patrick Kristoffersen – Thomas Gifstad – Stefano Dal Magro – Dietmar Noeckler. Tecnici: Bruno Debertolis, Sergio Piller, Loris Frasnelli, Mauro Debertolis, Ladislav Knapek (CZE) e Francesca Caminada.Team Talent:Matteo Tanel – Patrick Klettenhammer – Matthias Schwingshackl – Thomas Rinner – Giacomo Varesco – Giacomo Ponti – Daniele Serra – Iacopo Mezzacasa – Lorenzo Cerutti – Caterina Piller – Marta Gentile – Maria Eurosia Debertolis (Bergagnin arruolata nell’Esercito rientrerà a fine corso).Info: www.robinsonskiteam.com

ROSIE, LA MRS. ROBINSON TRENTINO. PER IL TEAM FINALE DI STAGIONE FRIZZANTE

ROSIE, LA MRS. ROBINSON TRENTINO. PER IL TEAM FINALE DI STAGIONE FRIZZANTE

Rosie Brennan

Rosie Brennan del Team Robinson Trentino seconda in Ski Classics
Miglior team italiano in Ski Classics quello diretto da Bruno Debertolis
Risultati d’oro anche al Campionato Mondiale Master di Seefeld
Soddisfazione per il presidente Gianni Casadei: “noi pensiamo anche ai giovani”

Finale di stagione elettrizzante per il Team Robinson Trentino, che ha chiuso in bellezza il prestigioso torneo Ski Classics ma ha anche centrato titoli mondiali e podi nel Campionato Mondiale Master a Seefeld (Aut), con oltre 900 partecipanti da tutto il mondo.
Non c’erano dubbi ed anche quest’anno il Team Robinson Trentino si è confermato miglior team italiano di Ski Classics con il 10° posto finale (21.a la seconda squadra italiana), primo team centro europeo, ma soprattutto può celebrare un bellissimo podio al femminile con l’americana Rosie Brennan seconda nella Reistadløpet, un risultato eclatante per le tute azzurre del team. Due le gare disputate nel finale di stagione, il 1° e il 2 aprile, con la chiusura affidata alla Summit 2 Senja, il cui percorso ha portato i concorrenti dalle montagne dell’entroterra fino ai fiordi norvegesi.
Sabato 1° aprile dunque gran bel podio di Rosie Brennan col secondo posto alle spalle di Astrid Øyre Slind, con l’altoatesina Michaela Patscheider alle prime esperienze internazionali in 38.a posizione. Non male i maschi, col 29° posto di Patrick Fossum Kristoffersen e Thomas Gifstad 58°.
Domenica alla 70 km della Summit 2 Senja la Brennan si è ripetuta con un quinto posto, mentre Kristoffersen è arrivato nei primi 20 e Gifstad 33°.
Ma è il risultato globale di stagione quello che conta, col 10° posto assoluto del Team Robinson Trentino, costretto a confrontarsi con i grossi teams scandinavi supportati da budget incredibili.
Prima di chiudere la stagione Ski Classics, i colori del Team Robinson Trentino si sono visti bene in evidenza anche sui podi del Campionato Mondiale Master di Seefeld. Tra i tanti a sorridere anche il team manager Bruno Debertolis, il quale ha reindossato il pettorale per gustare il piacere di confrontarsi e sentire l’adrenalina in tutto il corpo. C’erano i ragazzi del Team Talent e della Academy, a dimostrare il buon lavoro fatto anche al di là del Pro Team. Nella gara in classico Debertolis ha vinto la 30 km tra gli M3, ma il giorno prima nella prova in tecnica libera il gradino più alto l’ha mancato per pochissimo. Un errore nella scelta degli sci ed una difficile lotta con Gerbotto, poi sfociata col secondo posto ad appena 6”, comunque giù dal podio è finito, sempre nella M3, l’ex nazionale tedesco Tom Reichelt. Secondo posto per il Team Robinson Trentino nella staffetta, con un regolamento ‘poco corretto’ secondo Debertolis, ma l’argento non è sicuramente da buttare. Mattia Berlese (M1) dell’Academy, in tecnica classica, ha collezionato l’oro nella 20K, l’argento nella 7K ed il bronzo in tecnica libera. Sempre dell’Academy del Team Robinson Trentino, Simone Orler (M2) ha centrato l’oro nella 30K in classico, la medaglia di legno col quarto posto nella 20K ed ancora un bronzo nella 7K skating. Lorenzo Cerutti (M1) del Team Talent infine ha colto la vittoria nella 30K in classico.
Insomma, stagione chiusa nel migliore dei modi e il presidente del Team Robinson Trentino Gianni Casadei commenta con orgoglio: “Sono i risultati a parlare, il 10° posto in un vero e proprio campionato dei professionisti delle lunghe distanze per noi italiani è come una vittoria. Siamo il primo team non scandinavo al mondo, abbiamo battuto francesi, cechi, tedeschi, estoni, svizzeri, polacchi, austriaci e non solo. Ci siamo confrontati con team dai grandi budget, dove lo sci di fondo è sport nazionale. Noi ci siamo difesi e siamo il team più internazionale di tutti. Nel contempo cerchiamo di far crescere nuovi talenti. Abbiamo portato due ragazze italiane nelle gare dei Pro Team che alla prima stagione si sono difese bene, ma stanno crescendo anche i ragazzi. Ora, dopo un breve periodo di riposo dopo una stagione intensa, faremo i programmi per la stagione prossima. Grazie ai nostri partners contiamo di ripresentarci con atleti talentuosi, stranieri ed italiani, e nei nostri obbiettivi ci sono le gare più importanti di Ski Classics e le classiche italiane. Mi preme anche sottolineare che i nostri tecnici hanno consentito ai nostri atleti di gareggiare a livelli davvero alti e anche questo è una grossa soddisfazione per il nostro team italiano”.
Info: www.robinsonskiteam.com

ACADEMY PER GLI AMANTI DEL FONDO. FRASNELLI (TEAM ROBINSON) IL COACH

ACADEMY PER GLI AMANTI DEL FONDO. FRASNELLI (TEAM ROBINSON) IL COACH

Questa settimana primo stage per Pro Team, Team Talent e Academy
Il Team Robinson Trentino, miglior team Ski Classics, apre le “danze”
Amatori e professionisti in Val di Fiemme preparano la stagione
Loris Frasnelli alla guida della Academy con Iacopo Mezzacasa

Con queste caldissime giornate d’estate sembra un controsenso parlare di sci di fondo, eppure chi si approccia alla prossima stagione degli sci stretti è già in attività.
Lo sci di fondo somma alle discipline olimpiche tradizionali anche le lunghe distanze, con le categorie amatoriali delle popular race. In questo segmento da qualche anno si distingue il Team Robinson Trentino, che accanto al Pro Team ha creato il Team Talent, satellite del miglior team italiano nella graduatoria di Ski Classics, ma il manager del team Bruno Debertolis ha voluto dar vita anche alla Academy. Quest’ultimo settore del Team Robinson segue ed avvicina giovani e non più giovani alla pratica corretta dello sci di fondo, compresa la preparazione curata da Loris Frasnelli, ex azzurro del gruppo FFGG ed ora allenatore, supportato di fresco da Iacopo Mezzacasa, ex Academy, ora atleta Team Talent e soprattutto maestro di sci e allenatore.
“La stagione dello sci di fondo – sottolinea Loris Frasnelli – comincia abitualmente con la 18.a settimana dell’anno solare, ovvero la prima settimana di maggio, questo per dare al corpo il tempo di rigenerarsi dopo le fatiche della stagione invernale. Gli atleti professionisti cominciano così la preparazione individuale che sfocia dopo circa 4 settimane nel primo raduno collegiale. A livello amatoriale il Team Robinson ha deciso di dilatare questi tempi per dare modo ai propri team satellite (Pro Team, Team Talent e Team Academy -ndr) di perseguire ognuno i propri obiettivi prima di ritrovarsi per condividere con i compagni il rispettivo stato di forma. Questo il main goal del Team Robinson Trentino, crescere insieme condividendo le esperienze tra top athletes provenienti da tutto il mondo e amatori che vogliono dare un senso e uno scopo alle quotidiane rinunce per seguire la loro passione”.
Dalla nascita ad oggi l’Academy ha fatto passi da gigante, affinando via via i rapporti tra il Team e quegli amatori che si affacciano a questa realtà. La crescita è evidenziata dall’impegno sempre maggiore del tecnico di riferimento Loris Frasnelli, il quale mette a disposizione tutta la propria esperienza maturata in eventi internazionali, mondiali e olimpici, mentre Iacopo Mezzacasa con le proprie skills e la grande passione sta “coccolando” e interpretando le diverse esigenze di tutti gli appassionati che si avvicinano a questo fantastico mondo. Quindi programmi di allenamento personalizzati sì, ma anche una nuova esperienza – per qualcuno anche ritrovata dopo aver lasciato gli sci in cantina per qualche decennio – fatta di gruppo e di assestamenti tecnici; in questo il Team Robinson Trentino, attraverso le molteplici capacità (ricordiamo Frasnelli anche responsabile dei materiali del Pro Team), si sta dimostrando davvero all’altezza.
Si può insomma affermare che il ‘target’ dei fondisti che si approcciano all’Academy del Team Robinson Trentino è quello di amatori e non, che vogliono mettersi in gioco creando gruppo non solo tra fondisti di pari livello, ma imparando anche da atleti professionisti con mission sicuramente diverse, con lo scopo comune di crescita sportiva, atletica, tecnica e di divertimento nella fatica.
Per ottenere questo ovviamente è fondamentale avere un programma di massima comune, sempre nel rispetto dei propri impegni lavorativi, ed è per questo che – mentre gli atleti Pro possono permettersi di partecipare a raduni settimanali – gli atleti Talent e Academy partecipano alla fase terminale nel fine settimana, diventando parte attiva nelle conferenze a tema atletico, medico e tecnico proposte dal Team.
La programmazione ha subìto un notevole cambiamento a seguito delle performance condivise dal pattinatore olimpico Nils Van der Poel, subito emulato dalle leggende dello sci di fondo, i fratelli Aukland. E questo sarà anche il filo conduttore che accompagnerà atleti e aficionados del Team Robinson durante il primo raduno collegiale previsto in Val di Fiemme in questi giorni. In totale sono una ventina gli atleti Pro, Talent e Academy che hanno dato la propria adesione e che sfileranno insieme con i tecnici del Team nella vallata trentina, culla dello sci nordico in Italia.
Ovviamente per chi frequenta l’Academy non solo allenamento con la tecnica in voga nelle lunghe distanze, il double poling, ma anche preparazione per gli eventi in skating e in classico. La Academy ha in programma tutta una serie di stage prima della stagione agonistica, info sul sito www.robinsonskiteam.com

IL TEAM ROBINSON TRENTINO “VOLA”. SI CONFERMA MIGLIOR SQUADRA ITALIANA

IL TEAM ROBINSON TRENTINO “VOLA”. SI CONFERMA MIGLIOR SQUADRA ITALIANA

Newspower.it Trento www.newspower.it

Alla Birkebeinerrennet sesto posto assoluto tra i team
Arrivano gli americani e “Rosie” è settima tra le donne
Didi Nöckler 14° ma nel gruppo dei più forti
Ora la Reistadløpet e poi chiusura con la Ylläs-Levi

La stagione dello sci di fondo sta rapidamente volgendo al termine, ma non è ancora certo finita. È presto per tirare un bilancio definitivo anche per il Team Robinson Trentino, che ha appena messo in archivio la prestigiosa Birkebeinerrennet ed ora è impegnato alla Årefjällsloppet in Svezia, nei luoghi dove il campione Franco Nones, presidente onorario del Team, ha costruito buona parte dei suoi successi e dove tra il resto ha conosciuto la moglie Inger. Tappa successiva per il Team Robinson Trentino, affrontata a ranghi ridotti, sarà la Reistadløpet in Norvegia sabato 2 aprile, e in chiusura la Ylläs-Levi il 9 aprile al gran completo.
Sabato scorso il circuito di fondo Ski Classics ha portato i campioni delle lunghe distanze all’11.a tappa (Birkebeinerrennet), con le quasi scontate vittorie di Andreas Nygaard e Astrid Øyre Slind, quest’ultima capace di battere la campionissima (olimpica e mondiale) Therese Johaug: basta questo per raccontare il livello altissimo raggiunto e consolidato di Ski Classics. Gara durissima di 54 km, ovviamente in classico, che da Rena portava la carovana dei fondisti a Lillehammer. È stata la gran giornata del Team Robinson Trentino, che ha centrato il sesto posto per Team in un ambiente in cui i budget dei più forti si stimano attorno al milione di euro.
Formazione rivista, all’ultimo, per l’impossibilità degli atleti russi di gareggiare a causa del conflitto con l’Ucraina, e integrata con due atleti americani, del resto già annunciati, Rosie Brennan e Scott Patterson.
Una grande giornata, sottolinea il team manager ed ex campione Bruno Debertolis, col sesto posto del Team grazie soprattutto alla 7.a posizione in classifica dell’americana Rosie Brennan e alla 14.a del brunicense Didi Nöckler. Il poliziotto delle FFOO che nelle lunghe distanze corre appunto col Team Robinson Trentino, è arrivato in volata con tutto il gruppone dei migliori, con i primi 18 in un fazzoletto di 6”!
“Sono felicissimo, non avrei mai pensato di poter stare nel gruppo dei primi in una gara così dura e con tanta salita. Stavo molto bene – racconta Nöckler – avevo anche sci ottimi, con un’organizzazione di primordine a supportarmi. Ringrazio FFOO e Team Robinson. Adesso mi aspettano gli Assoluti a Dobbiaco la prossima settimana, poi torno in Finlandia per l’ultima di Ski Classics”. Vale la pena sottolineare che Didi si è piazzato alle spalle di Sundby per 1/10 e davanti a Musgrave pure per 1/10.
Senza gli atleti russi, il Team Robinson Trentino ha comunque dimostrato di essere il più internazionale del circuito, grazie ai due americani Brennan e Patterson tornati dalle Olimpiadi di Pechino con buoni risultati. La Brennan è stata la prima fra le atlete che non hanno sciato in double poling. Ha usato la sciolina e si è messa dietro, nella stessa tecnica, la giapponese Masako Ishida e la norvegese Heidi Weng, il che è tutto dire. Tra le donne, il team di “patron” Casadei ha schierato anche la svedese Frida Erkers (22.a) e Chiara Caminada (41.a), miglior azzurra invece Elisa Brocard (26.a). Tra i maschi il Team Robinson Trentino ha visto gareggiare anche Patrick Fossum Kristoffersen (38°) e l’americano Scott Patterson (56°), 8° alla 30 km olimpica. Era assente causa Covid, purtroppo, l’atteso Gifstad.
Il Team Robinson Trentino è sempre a ridosso dei primi dieci nel circuito Ski Classics e in ogni caso si conferma miglior team italiano delle lunghe distanze.
Tra gli impegni a breve, il Team Robinson Trentino sarà al via dei Campionati Italiani Assoluti di fondo con Asia Patini, Marta Gentile, Caterina Piller, Andrea Bompard, Patrick Klettenhammer, Thomas Rinner e Stefano Dal Magro.
Info: www.robinsonskiteam.com

UN PO’ DI USA NEL TEAM ROBINSON TRENTINO. ALLA “BIRKEN” LA BRENNAN E PATTERSON

UN PO’ DI USA NEL TEAM ROBINSON TRENTINO. ALLA “BIRKEN” LA BRENNAN E PATTERSON

Scott Patterson – Tour de Ski Dobbiaco 2021

Colpaccio del Team di Casadei: ci sono Rosie Brennan e Scott Patterson
Alla gara norvegese torna Nöckler insieme a Kristoffersen, Erkers e Caminada
Bilancio positivo dopo la Vasaloppet anche del Team Talent
Il Team Robinson Trentino è il miglior team italiano delle lunghe distanze

Il Team Robinson Trentino è la squadra più internazionale del circuito Ski Classics. Tra le ‘pedine’ in gara nelle long distance atleti italiani, russi, svedesi e norvegesi, con la polacca Justyna Kowalczyk pronta a rientrare alla prima possibilità.
Gli atleti russi, si sa, sono esclusi dalle gare FIS ed anche dal circuito Ski Classics, e così per il finale di stagione patron Gianni Casadei ne “combina” un’altra delle sue. Alla prossima Birkebeinerrennet (19 marzo) il Team Robinson Trentino, senza i tre sovietici, schiera oltre agli atleti del Pro Team anche due americani di lusso, e rimane anche un posto che… scotta, la cui novità potrebbe rivelarsi a breve.
Il Team Robinson Trentino scenderà in campo nientemeno che con Rosie Brennan, 4.a nella sprint olimpica di Pechino, spesso protagonista in Coppa del Mondo e donna da podio in innumerevoli gare, e Scott Patterson, recente 8° alla 30 km olimpica in Cina. Atleti che hanno apprezzato la qualità del Team, soprattutto dal punto di vista tecnico nella preparazione degli sci e nel supporto in gara.
La squadra diretta da Bruno Debertolis è reduce dalla Vasaloppet dove, nonostante le assenze d’obbligo dei tre russi Sergey Ardashev, Dmitriy Bagrashov ed Ekaterina Smirnova, e di Thomas Gifstad colpito dal Covid, ha colto punti importanti.
“La Vasa è stata trasferta positiva – sottolinea sorridente Debertolis – prima con la vittoria incredibile e prestigiosa alla Nattvasan di sabato, una incredibile vetrina per noi, per il Trentino e i nostri partner. Vinci e sei nell’occhio del ciclone. Nel complesso è andato tutto molto bene, i nostri tecnici hanno lavorato sodo nei giorni di vigilia e la sera prima gli sci erano tutti perfetti. Ritengo che Patrick (Kristoffersen, ndr) abbia colto un risultato inaspettato, è entrato nei 30 ed ha 22 anni; sempre presente ed ha saputo gestirsi anche quando si è staccato dal primo gruppo. Frida (Erkers, ndr) bene fino al 60° km, forse non è ancora pronta per gare così lunghe. È andata un po’ in crisi, ha perso 8 posizioni nel finale concludendo 19.a. Per Chiara Caminada un’ottima prestazione, un bel salto di qualità, 36.a alla Vasa con neve veloce è un buon risultato. Oltre al Pro Team, erano in gara anche gli atleti del Team Talent. Bene le due ragazze Asia Patini (52.a) e Marta Gentile (84.a). Bene anche al primo grande appuntamento vero all’estero, nonostante l’emozione Stefano Dal Magro si è piazzato 119°. ‘Intimorito’ dalla distanza e intruppato sulla prima salita ha avuto poi un significativo crescendo nel finale. Da segnalare anche Roberto Passerini (162°) e Lorenzo Cerutti (243°) nella loro bella passerella di fine stagione”.
Ovviamente alla Vasaloppet non poteva mancare il “patron” del Team, Gianni Casadei: “La Vasa è la Vasa, qui i fondisti si trovano nel loro naturale mondo. È stato bello trascorrere tutto il tempo nel nostro “team family” tutti assieme a condividere gioia e fatica, tutti a collaborare per il successo del team. E davvero siamo una bella grande famiglia. Ora ci aspetta la Birkebeinerrennet, abbiamo apprezzato la richiesta degli americani di correre con noi. Magari in futuro potremmo davvero schierare russi e americani assieme, forse saremmo la prima squadra a farlo! Da noi non ci sono frontiere. Ci interessa consolidare la nostra posizione in classifica generale, che è già ottima e sarebbe stata certamente al di là delle aspettative con i russi, e dare visibilità al logo Trentino nelle rispettive nazioni. Ma puntiamo anche agli atleti italiani. Dalla “Birken” potremmo contare di nuovo su Dietmar Nöckler. Io punto molto anche sulla Brennan e su Scott Patterson. Ci sarà anche l’americana Rosie Frankowski con i nostri colori, ma non nel Pro Team. Lì forse avremo un’altra novità ”.
La Birkebeinerrennet è una prova di Ski Classics e il 19 marzo celebra l’82.a edizione. I 54 km in stile classico partono da Rena e si concludono a Lillehammer attraverso scenari naturalistici meravigliosi.
Info: www.robinsonskiteam.com