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TEAM ROBINSON TRENTINO ORO IN SVEZIA. TANEL & KLETTENHAMMER ALLA “VASA” NOTTURNA

TEAM ROBINSON TRENTINO ORO IN SVEZIA. TANEL & KLETTENHAMMER ALLA “VASA” NOTTURNA

220304 vasaloppet nattvasan foto henrik hansson

La 90 km a coppie in notturna dominata dal duo altoatesino

La ‘Nattvasan 90’ in tecnica libera porta la firma del Team Robinson Trentino

Klettenhammer esce di pista e rovina uno sci, ma con Tanel sono irresistibili

Il pubblico gridava “Italia, Italia”! Domani la mitica Vasaloppet in classico

Non serve dire molto a proposito di Vasaloppet. Con i suoi 100 anni è la gara di fondo più importante al mondo, e sommando la Winter Week di sci di fondo e la Summer Week di mountain bike e running conta quasi 100.000 iscritti ogni anno. Dal 1922 ad oggi sono oltre 1.600.000 i partecipanti che hanno tagliato il mitico traguardo di Mora, in Svezia.

Il ‘padre’ della Vasaloppet è Anders Pers, di Mora, il quale volle ricordare la lunga maratona con gli sci effettuata dal principe Gustav Eriksson Vasa nel 1521, da Mora verso la Norvegia per mettersi in salvo dai Danesi.

Domani, 6 marzo, scatterà da Sälen la 98.a Vasaloppet proprio 100 anni dopo la prima del 1922. Anche stavolta l’evento è full, con 15.800 iscritti, ma in totale sono oltre 50.000 i partecipanti della Winter Week 2022.

La mitica granfondo svedese, a cui si è ispirata l’altrettanto celebre Marcialonga (50.a edizione quella prossima del 29 gennaio 2023), comprende tutta una serie di gare tra cui anche la ‘Nattvasan 90’, una competizione in tecnica libera di 90 km in notturna, da affrontare individualmente oppure in coppia.

Una lunga introduzione, d’obbligo con la Vasaloppet, per dire che il Team Robinson Trentino con i suoi due splendidi ‘rampolli’ Matteo Tanel e Patrick Klettenhammer ieri notte ha vinto, e alla grande, la ‘Nattvasan 90’.

Una gara sullo stesso tracciato e distanza della Vasaloppet, 90 km da Sälen a Mora, ma da affrontare di notte col faretto in testa. E in testa la ‘Nattvasan 90’ l’hanno disputata ieri dal primo all’ultimo chilometro i due altoatesini del Team Robinson Trentino. I due dalla tuta azzurra sono passati per primi a tutti i punti di controllo, Smågan, Mångsbodarna, Risberg, Evertsberg, Oxberg, Hökberg e Eldris per chiudere tra gli appalusi a Mora dopo 3h51’46”.

Un successo per nulla scontato, perché dopo circa 60 km Klettenhammer ha avuto un problema al faretto e ha dovuto spegnerlo. È stato così che in un punto particolarmente buio è finito su un tratto non innevato di asfalto ed ha letteralmente abraso uno sci. L’adrenalina dell’essere sempre al comando e gli incitamenti di Tanel (per nulla al mondo dell’idea di arrendersi!) hanno però aiutato l’altoatesino di Dobbiaco a proseguire la gara. Così assieme al compagno del Team Robinson Trentino Matteo Tanel, originario di Bronzolo che ora vive a Rasun di Sotto, campione del mondo in carica e vincitore della Coppa del Mondo di skiroll, ha centrato un obiettivo che sembrava impossibile. Il distacco della seconda coppia composta da Lars Bovold e Vegard Øvrevik del Team Sentrum Sport Trysil è di ben 30’52”!

Il ‘tempone’ di Tanel e Klettenhammer è di poco lontano da quello dello scorso anno di Gjerdalen, che ha vinto la Vasaloppet in classico in 3h28”. Emozionati e festeggiati al traguardo, i due italiani hanno ricevuto soprattutto i complimenti del “patron” del Team Robinson Trentino Gianni Casadei e del team manager Bruno Debertolis.

“È stato bello – ha detto Tanel all’arrivo -, siamo andati via subito fin dall’inizio, dopo soli 4 km, ci siamo fatti praticamente i 90 km da soli. Bellissima, una gara emozionante, nel bosco a distanza di pochi chilometri c’era gente col fuoco acceso, con le motoslitte, era anche abbastanza fresco però siamo riusciti a fare quello che volevamo, ci siamo veramente divertiti tanto. C’erano dappertutto luci, candele, fiaccole, sembrava di essere davvero in una fiaba. Stupendo anche il tifo di tutta la gente, a pochi chilometri dal traguardo c’era un gruppo di una ventina di persone che gridava ‘Italia, Italia!’. Ci siamo divertiti da matti, nonostante la caduta di Klettenhammer a circa 30 km dall’arrivo dove ha distrutto gli sci, praticamente ha fatto una derapata in strada in un punto dove non ci si vedeva molto bene. I nostri sci erano veramente delle bombe, devo ringraziare il Team Robinson perché hanno speso ore ed energie per noi due. Siamo davvero super contenti”.

Sorride anche Patrick Klettenhammer: “Bellissima gara, sono contento di aver potuto partecipare grazie al Team Robinson, senza di loro non sarebbe stato possibile. Siamo andati subito via, col mio miglior compagno di fuga!” E Tanel ribatte: “È stato un onore, per la mia ultima gara di stagione, lui ha fatto un regalo a me e io a lui, perché altrimenti non avrebbe mai trovato un disperato come me per fare questa gara assieme, dopo un anno che ci alleniamo sempre di notte è stata una bellissima esperienza. Diciamo che… quando si sposerà gli farò da testimone e lui lo farà a me! Grazie a Teresa (la fidanzata, ndr) che mi ha permesso di essere qua e che mi ha seguito tutta la notte con il ‘live’. È stato bello, adesso lavoriamo per quelli di domenica, dovranno andar forte anche loro così finiamo in bellezza…”

Il Team Robinson Trentino in effetti domani sarà ai nastri di partenza della Vasaloppet, ma purtroppo senza gli atleti di punta. Impossibile prendere il via per gli atleti russi, per la deprecabile situazione in Ucraina, la punta di diamante norvegese Thomas Gifstad è a letto col Covid, insomma team a ranghi ridotti in quella che doveva essere la gara clou di stagione. Nella prova Ski Classics in gara solo Kristoffersen e le due ragazze, Frida Erkers e Chiara Caminada.

Info: www.robinsonskiteam.com  

TEAM ROBINSON TRENTINO “VOLA” IN REPUBBLICA CECA. CON ARDASHEV E BAGRASHOV MIGLIOR TEAM ITALIANO

TEAM ROBINSON TRENTINO “VOLA” IN REPUBBLICA CECA. CON ARDASHEV E BAGRASHOV MIGLIOR TEAM ITALIANO

Photo Credits: www.jiz50.cz

Numeri “da maestro” per Sergey Ardashev (11°) che porta punti preziosi
In gara anche Bagrashov, Kristoffersen, Gifstad, Erkers e Caminada
Il Team Robinson Trentino è 12° in quello che è il campionato internazionale granfondo
Il prossimo weekend doppio impegno con la Tartu Maraton e GF Val Casies

Il Team Robinson Trentino tira le fila dopo la trasferta in Repubblica Ceca alla Jizerská Padesátka, ultima tappa in ordine cronologico di Visma Ski Classics, con la quale la squadra si è confermata miglior team italiano rafforzando il suo 12° posto in quello che è ritenuto il campionato delle lunghe distanze.
I due atleti russi del Team Robinson Trentino hanno centrato splendide performances. Incredibile la prestazione di Sergey (Sergio per il club…) Ardashev il quale, staccato a metà gara di mezzo minuto dal primo gruppo, da solo è rientrato sul secondo climb, capace anche di sprintare per l’ottava piazza. Col senno di poi “brucia” ancora di più la sua scelta errata degli sci alla Marcialonga, dove avrebbe potuto conquistare un posto nelle prime 10/12 posizioni.
Dmitriy Bagrashov “solido” nonostante un piccolo malanno stagionale della settimana precedente, si è dimostrato sempre sul pezzo e soprattutto “duro a morire” centrando il 29° posto. Convincente anche Patrick Fossum Kristoffersen (32°) con il miglior piazzamento stagionale nonostante una leggera flessione nel finale. Non al top invece Thomas Gifstad, a causa della stanchezza per qualche impegno lavorativo di troppo degli ultimi giorni, comunque ha dato il 101% come piace al team manager Bruno Debertolis: “l’importante è che ognuno dia sempre il proprio 100% possibile di quel momento, senza timore ma soprattutto senza rimpianti”.
Frida Erkers come sempre sul pezzo, ma limitata pesantemente da un mal di denti capriccioso che la assilla da dopo la Marcialonga e che l’ha costretta ad assumere antibiotici fino al giorno prima della gara, inoltre le si è rotta la borraccia bagnandole gambe e piedi e con le temperature che c’erano, -8° gradi, non è stato facile. È stata bravissima a concludere ed ha onorato l’impegno preso con i tecnici del Team.
Chiara Caminada è sempre e comunque una garanzia, probabilmente la Jizerská Padesátka è stata la sua più bella gara di stagione; forse sta conoscendo un po’ di più i propri limiti e gradualmente li sta raggiungendo.
Insomma una bella trasferta per la squadra di ‘patron’ Gianni Casadei, che anticipa l’impegno alla Gran Fondo Val Casies di questo weekend con il Team Talent e la Academy, ma ci sarà anche Chiara Caminada.
Gli atleti russi del Team Robinson Trentino saranno invece alla Tartu Maraton in Estonia, e poi tutti si ritroveranno alla mitica Vasaloppet.
Info: www.robinsonskiteam.com

TEAM ROBINSON TRENTINO, THE BEST. ALLA MARCIALONGA IN CHIAROSCURO

TEAM ROBINSON TRENTINO, THE BEST. ALLA MARCIALONGA IN CHIAROSCURO

Lorenzo Cerutti conduce su Andrea Bompard nella Marcialonga Light

Il team di Gianni Casadei è la miglior squadra italiana nel Visma Ski Classics
Atleti di cinque nazionalità diverse, un vero Team cosmopolita
Peccato per Nöckler, miglior italiano finché non si è infortunato
Crescono bene anche i giovani del Team Talent

Nuovo impegno, lo scorso weekend, per il Team Robinson Trentino nel titolato circuito Visma Ski Classics con la “casalinga” Marcialonga.
Team decisamente eterogeneo con atleti italiani, svedesi, norvegesi e russi, sicuramente non facile da gestire ed organizzare, e in più i ragazzi del Team Talent e dell’“Academy” da seguire.
Era importante l’impegno perché la Marcialonga è la regina delle granfondo ed era d’obbligo ben figurare anche col logo Trentino. “Marcialonga come al solito superlativa, un po’ meno per noi” sottolinea il team manager Bruno Debertolis. Risultati comunque degni di nota che hanno confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il Team Robinson Trentino è il miglior team italiano in quella che è considerata la Coppa del Mondo delle lunghe distanze, lo è stato alla Marcialonga guadagnando il maggior punteggio e lo è nel ranking generale guidato dal Team Ramudden, trovandosi al 12° posto con 420 punti, mentre il secondo team italiano è 19° con 222 punti.
Gara difficile la Marcialonga, per la scelta dei materiali come spesso accade. Lavoro encomiabile dello staff (in collaborazione con le FFOO) con almeno due test al giorno e l’ultimo a pochi istanti dal via. Tutto è filato liscio, tutto secondo i piani, tanto che sono stati incrociati test di decine prodotti, ma il risultato è sempre stato a favore della stessa alchimia… Ad ogni modo “non eravamo piantati sicuramente, ma nemmeno tra i migliori” ammette Debertolis, “sono cose che capitano, anche se si spera sempre non succedano all’evento clou”.
Una grande sfortuna per Dietmar Nöckler, ma poteva andare peggio. Il poliziotto delle FFOO che corre per il Team Robinson Trentino durante la Marcialonga è rimasto vittima di un banalissimo incidente che poteva costargli caro: si è infortunato ad un occhio sbattendo contro il bastoncino piantatosi nella neve, in discesa. Finchè era in gara è stato il miglior italiano. Sergey Ardashev è il primo del team, forse il più penalizzato dagli sci, scelta errata, ha comunque dimostrato che vale ben di più del 31° posto. Thomas Gifstad (35°) decisamente in forma è rimasto attardato un po’ nella parte iniziale per via della partenza a fionda dei primi, lo aspettiamo alla Vasaloppet, il suo secondo obiettivo stagionale. Patrick Fossum Kristoffersen era in “giornata no”, forse ha sentito la pressione della gara di casa del Team Robinson Trentino, non è andato a punti ed è finito due posizioni dietro Petter Northug.
Petter Eliassen, esempio di umiltà per chiunque, spaventosamente forte come atleta ma forse ancora di più come uomo, ha portato quel non so che di mitico all’interno del team. Pensava di essere più in forma, ci ha provato, ma quando ha capito che non era il suo giorno ha onorato il suo sogno di tornare a fare la Marcialonga senza stress da primo della classe: un idolo. Esperienza condivisa con sua moglie Sigrid in ammiraglia. “È stato emozionante vederlo sfilare con i nostri colori e il logo Trentino in testa” ammette Debertolis. Davide Facchini, alla prima vera esperienza da maratoneta, ha lottato come un leone fin da subito pagando però la distanza. Da Schwingshackl e Dal Magro una gara senza infamia e senza lode, si sperava in una prova più incisiva, ma la Marcialonga è sempre molto temuta: promossi loro e gli altri del Team Talent.
Nella ‘Light’ prova di orgoglio dell’ormai esperto, in questa gara, Lorenzo Cerutti che ha ispirato e trascinato sul podio anche il più giovane della compagnia, il gigante buono Andrea Bompard.
Al femminile prova eccellente di Frida Erkers (17.a) che tenta sempre il colpo grosso, forse partita un po’ troppo forte e calata nel finale, ma comunque da 8 in pagella, così come Chiara Caminada, garanzia di rendimento. Ekaterina Smirnova paga la distanza e forse le prove del Tour de Ski, ma la si attende per il finale di stagione. Asia Patini e Marta Gentile sono in crescita, con determinazione e duro lavoro continueranno a scalare posizioni e, chissà, un giorno passeranno a rafforzare il Pro Team.
Un mega applauso al team Marcialonga, non era facile e nemmeno scontato gestire una mole tale di persone in un periodo cosi complicato.
Il presidente del Team Robinson Gianni Casadei è soddisfatto che in Italia non ci sia squadra più forte del Robinson Trentino, per il team manager Bruno Debertolis la convinzione che la Marcialonga è ampiamente la più difficile da affrontare, ma anche da gestire con atleti di nazionalità diverse. È stata una grande soddisfazione, ma anche un notevole impegno organizzativo e logistico. Per il Team è stata anche la prima volta sul campo nella scelta dei prodotti e per l’assistenza in gara con i professionisti delle FFOO.
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TANTO DI… CAPPELLO E BUSIN SPRINTER IN VAL CASIES. PANISI SCALDA I MOTORI E VINCE IN COPPA SVEZIA

TANTO DI… CAPPELLO E BUSIN SPRINTER IN VAL CASIES. PANISI SCALDA I MOTORI E VINCE IN COPPA SVEZIA

Nella Gran Fondo Val Casies Florian Cappello e Matteo Tanel due volte sul podio

Busin è il protagonista della 42 km, finisce secondo al fotofinish per 1 centesimo

A podio anche Chiara Caminada e risultati per Cerutti e Piller

Gilberto Panisi sorprende e vince la prova di Coppa Svezia

Weekend da incorniciare, quello scorso, per il Team Robinson Trentino che alla Gran Fondo Val Casies ha portato a casa ben sei podi ed anche una vittoria in terra svedese. La 37.a edizione della granfondo altoatesina proponeva sabato le gare in classico, 30 e 42 km, domenica invece in tecnica libera sulle stesse distanze. Un weekend all’insegna di Florian Cappello che ha vinto la 30 km sia sabato che domenica, e con l’altro portacolori del Team Robinson Trentino, Matteo Tanel, sul terzo gradino del podio in ambedue le giornate. Due arrivi in volata molto concitati e con Cappello, in entrambe le competizioni, molto attivo nel gruppo di testa e a fare selezione. “Sono contento del risultato – ha detto sabato all’arrivo l’atleta di Prato allo Stelvio -, non è stata una gara tirata, se non forse per gli ultimi 5 km dove la situazione è stata più complessa perché la gara “vera” è partita con lo sprint. Oggi ho deciso in gara di buttarmi sulla 30 km”. Difficile intervistare Florian domenica, rapito dalle telecamere e dalle interviste della diretta RAI. “Fino a 3 km dall’arrivo non sapevo cosa fare, poi mi sono trovato di fronte il bivio e mi sono detto…Vabbè, andiamo per la vittoria anche oggi! Oggi poi c’erano gli iscritti di Coppa Italia che hanno ritmi molto elevati”.

Matteo Tanel in Val Casies è di casa, “colpa” di Teresa, la sua fidanzata che lo attendeva all’arrivo col solito bel sorriso. “Sono contento, non pensavo di fare podio. Stavo bene oggi, ma gli altri continuavano ad aprire dei buchi e dovevo chiuderli, comunque è andata bene. Ho deciso subito di correre per la 30 km perché partecipando ad entrambe le giornate di gara è meglio così. Domani sarà ancora più dura, ma si va avanti!” Domenica l’alfiere del Team Robinson Trentino, che sta già pensando ai prossimi eventi di skiroll nei quali dovrà difendere il suo oro e argento mondiale e la Coppa del Mondo, ha concesso il bis con un altro terzo posto: “Sono doppiamente soddisfatto, dopo la gara di ieri ho colto il terzo posto al fotofinish. Organizzazione come sempre super, sono davvero orgoglioso di aver gareggiato col pettorale numero 1. Ringrazio anche tutta la Valle di Casies, che era qui a fare il tifo”.

Sabato nella 42 km Lorenzo Busin ha sfiorato il colpaccio. Anche lui sempre nel gruppetto di testa si è reso autore di una volata, vinta al fotofinish dall’ex compagno di team Brigadoi. I due sono entrati appaiati all’ultima curva e si sono presentati appaiati sul traguardo. Alla fine la giuria assegnava il secondo posto a Lorenzo Busin per un solo centesimo, nemmeno un battito di ciglia, confermando il gran crescendo dell’atleta bellunese in forza al team. “Gara tiratissima, soprattutto nella parte da Tesido alla fine. Io e Mauro ci siamo un po’ interscambiati nelle salite, per staccare gli avversari. In discesa abbiamo lottato, sino ad arrivare allo sprint finale dove ho perso per un centesimo di secondo. Brucia, ma sono comunque soddisfatto del risultato. Domani sarò di riposo, ora sono orientato sulla Vasaloppet”, queste le parole di Lorenzo a fine gara. Podio, sempre nella 42 km, anche per Chiara Caminada alle spalle della forte atleta della Repubblica Ceca Klara Moravcova e della finlandese Terhi Pollari. Nessun giro di parole alle interviste: “Dura, come sempre. – afferma Chiara – Oggi non girava proprio, sono soddisfatta ma solo in parte del mio risultato. Sono partita molto male, ma ho comunque deciso di continuare sulla 42 km. Ora devo concentrarmi al massimo, tra due settimane mi aspetta la Vasaloppet, la regina delle granfondo”. In Val Casies in gara anche Lorenzo Cerutti (9°) e Caterina Piller (9.a).

Nello stesso weekend a Lycksele, in Svezia, nel Volkswagen Mini Tour nell’ambito della Coppa Svezia, ha fatto un certo rumore vedere in vetta alla classifica della overall una bandiera italiana. Merito di Gilberto Panisi, che ha portato in gara in Svezia i colori del Team Robinson Trentino. Il successo è arrivato dopo la gara sprint (22°), la 15 km in tecnica libera (6°), con la vittoria nella pursuit di 15 km in classico. Panisi, che vive e studia in Svezia, sta ovviamente preparando la “sua” Vasaloppet, alla quale parteciperà col Team Robinson Trentino al gran completo.

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JUSTYNA E MATTEO, PERLE AL CHIARO DI LUNA. A PODIO ANCHE BUSIN, CAPPELLO E PILLER

JUSTYNA E MATTEO, PERLE AL CHIARO DI LUNA. A PODIO ANCHE BUSIN, CAPPELLO E PILLER

Alla ‘Moonlight’ Justina Kowalczyk e Matteo Tanel dominano 30 e 15 km

Lorenzo Busin nella sua miglior gara di stagione è secondo nella 30 km

Panzhinskiy alla Dobbiaco-Cortina primo nel traguardo Sprint

Panisi “vola” in Coppa del Mondo, Chiara Caminada vince in Valle d’Aosta

Giornata da incorniciare, quella di ieri, per il Team Robinson Trentino in vista dell’appuntamento con la 37.a edizione della Granfondo Val Casies di sabato 15 e domenica 16 febbraio.

Ieri sera alla notturna ‘Moonlight Classic’ podi a go-go con la vittoria nella 30 km femminile conquistata da Justyna Kowalczyk, testa di serie del Team Robinson Trentino in rosa, capace di rifilare alla norvegese Monique Siegel quasi 6 minuti, e 6’13” ad Antonella Confortola.

Lorenzo Busin, sempre nella 30 km, si è distinto con un convincente secondo posto alle spalle del finanziere della nazionale azzurra Giandomenico Salvadori staccato di 31”, e precedendo l’altro fiemmese Brigadoi finito a 1’29 dal vincitore.

Sorride, come è solito fare, Matteo Tanel con i colori del Team Robinson Trentino, primo nella 15 km, distanza appropriata per uno skiroller, e con l’altro compagno di squadra Florian Cappello a completare il podio alle spalle di Riccardo Mich. Podio nella 15 km donne anche per Caterina Piller, col bronzo al collo nella prova vinta da Michaela Patscheider.

Insomma due vittorie, un secondo e due terzi posti incoraggianti per la squadra del presidente Giovanni Casadei e del team manager Bruno Debertolis, reduce dalla Dobbiaco-Cortina dello scorso weekend dove Alexandr Panzhinskiy si è distinto con la vittoria ‘strabordante’ del traguardo Sprint nella gara Visma Ski Classics all’interno della Nordic Arena. Giornata positiva quella di sabato scorso anche per Busin, secondo italiano in classifica, e per Caterina Piller, prima italiana.

Nello stesso weekend Chiara Caminata si imponeva nella MarciaGranParadiso dentro l’affascinante Parco, proprio dove l’atleta del Team Robinson Trentino lavora (guardia parco) e si allena.

Un altro “successo” per il Team Robinson Trentino viene da Gilberto Panisi, che si è piazzato secondo nel Campionato Italiano alle spalle di Francesco De Fabiani, così da essere convocato dal CT Selle per la seconda volta in Coppa del Mondo, stavolta a Falun.

Come sempre Bruno Debertolis sottolinea che tutto questo lavoro è possibile grazie alla collaborazione soprattutto dei due main sponsor, Robinson Pet Shop e “Trentino”, ma anche di aziende come Kayak, Nones Sport, Oka One, Keforma, Globulo Nero, Lill Sport, Marcialonga, KV+, Sicleri, Gekko, Lapponia Sport, Super Nordic Skipass, Craft Sportswear, Pasta Sgambaro, Caseificio Primiero, Yes Skiwax, Coop Cavalese, Coxa Carry e Ski Area S.Pellegrino, oltre agli altri partner commerciali Natural Code, Badiali, Toto, Zoofilia, Imac, Oasi, Prolife, Ferribiella, Lanterna Verde, Rotalnord, BeB Legno, Ergodomus, Metal Primiero, B&B Valgrande e Hotel Isolabella.

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BILANCIO MARCIALONGA PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO, DUE PODI E PANISI MIGLIOR ITALIANO

BILANCIO MARCIALONGA PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO, DUE PODI E PANISI MIGLIOR ITALIANO

Marcialonga impegnativa per tutti, il bilancio va visto in positivo

Non tutto è andato per il verso giusto, ma le gare sono così

Panisi e Panzhinskiy si sono messi dietro i campioni olimpici Kriukov e Northug

Prossimo weekend nuova trasferta “di casa” con la Dobbiaco-Cortina

La Marcialonga era, è e rimane l’obbiettivo principe del Team Robinson Trentino. Quella di quest’anno è stata una gara decisamente impegnativa, soprattutto per le condizioni della neve. La spruzzata della notte prima del via, imprevista, ha cambiato le condizioni dei binari, ma soprattutto le alte temperature hanno praticamente messo in crisi la pista dopo il passaggio dei primi.

Il presidente del team trentino Gianni Casadei al traguardo sorride, alla fine il Team Robinson Trentino è risultato la miglior squadra italiana, vanta il miglior italiano in classifica e due podi nella Marcialonga Light di 45 km.

Bruno Debertolis, “team director”, avrebbe voluto di più… A fine gara il primierotto è visibilmente stanco: “Come sempre la Marcialonga ti regala grande emozione e tanto stress. Viverla a bordo pista con borracce e bastoni non è poi meno faticosa che sugli sci. Preparare la Marcialonga nella settimana prima crea tanta tensione. Siamo abbastanza soddisfatti del risultato globale. I tecnici hanno lavorato bene, però per un motivo o per l’altro c’è sempre qualche cosa che non va. Busin si è dovuto ritirare a causa del virus rimediato in Svizzera e non ancora debellato, Panisi fino al km 55 ha fatto cose egregie, poi è calato, gli manca ancora una po’ di esperienza sulle lunghe distanze. Gli altri sono ai primi anni nelle lunghe distanze e in Visma Ski Classics, ci sono 35 teams con tanti professionisti. I nostri atleti non lo sono a tempo pieno. Io credo che se persevereranno nella preparazione tra 2 o 3 anni riusciremo a raggiungere livelli qualitativi elevati. Se i nostri partner e sponsor ci daranno fiducia, vedo un futuro promettente”.

A fine gara i risultati sono i seguenti: Alexandr Panzhinskiy 47°, Gilberto Panisi 48°, Matteo Tanel 104°, Roberto Passerini 113° e Florian Cappello 126°. Al femminile, Nicole Donzallaz si è piazzata 26.a e Chiara Caminada 32.a. Due podi nella “Light” con Lorenzo Cerutti (3°) e Caterina Piller (3.a).

Forse parlare di un buon 47° o 48° posto, per chi non è addentro al mondo delle lunghe distanze Ski Classics, può sembrare fuori luogo. Ma per fare un confronto adeguato basta dire che il campione Dario Cologna (25°) ha chiuso in 3h07’, come Chernousov vincitore del 2018 o come Andrew Musgrave, atleta da podio in Coppa del Mondo. Panzhinskiy e Panisi hanno concluso a quattro minuti, ma scorrendo dietro ci sono atleti del calibro di Nikita Kriukov (51°) e Petter Northug (99°), gente che a casa ha una “gioielleria”, 2 medaglie olimpiche e 5 mondiali il primo, 4 olimpiche e 16 mondiali il secondo!

È un po’ come vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma non c’è tempo per pensare, sabato c’è la Dobbiaco-Cortina, nuova tappa di Visma Ski Classics, domenica stesso appuntamento, ma “Challenger” in tecnica libera.

Intanto ecco le dichiarazioni degli atleti del Team Robinson Trentino dopo la Marcialonga:

ALEXANDR PANZHINSKIY

“È andata così così, all’inizio ero nel gruppo di testa, avevo delle buone chances per vincere il traguardo sprint, ero in gruppo ed avevo una buona posizione, ma qualcosa è andato storto e non ce l’ho fatta. Ma sono comunque soddisfatto nel complesso, sono stato il migliore della nostra squadra, ho provato a fare del mio meglio, certo la neve era difficile oggi, ma ce l’ho messa tutta, sono contento ed anche il mio team è soddisfatto. Adesso mi concentro sulle prossime gare, la prima sarà la Dobbiaco-Cortina ed anche lì punterò al traguardo sprint e a fare bene.”

GILBERTO PANISI

“La gara di oggi è stata molto nervosa, sono rimasto davanti come volevo, stava andando tutto bene solo che poi a Predazzo c’era la neve molto molle e mi sono venuti i crampi agli avambracci. A Masi ho perso il gruppo e poi è stato difficile riuscire a riprenderli.”

MATTEO TANEL

“Dura ma bellissima, la mia prima Marcialonga. Dovevo fare esperienza e sono contentissimo, una cosa davvero unica. È bellissima: si passa dai paesi, non si smette mai di tirare. La Cascata però… non finisce più, è veramente lunghissima e durissima, ma anche quella ha il suo bello.”

FLORIAN CAPPELLO

“La gara di oggi è andata molto bene fino a Predazzo, poi la benzina è finita e sono andato in crisi. Non sono molto soddisfatto del risultato. Oggi si sentiva che era molto caldo e per questo la pista era un po’ molle e molto lenta.”

CHIARA CAMINADA

“È andata bene fino a Lago, poi le energie sono finite. Per aumentare la resistenza bisognerebbe allenarsi di più sul lungo, e purtroppo arrivo anche da un’influenza quindi non ero al 100%. Peccato, questa volta l’ho pagata parecchio. I primi sono mostri del double poling e sono allenati per fare questo, si vede la differenza tra noi e loro.”

LORENZO CERUTTI

“Dura, molto. Non ci voleva per me questa piccola nevicata, mi ha compromesso un po’, perché vado molto meglio sul ghiaccio che sulla neve fresca. La pista è comunque ben preparata, come sempre. Ho già corso diverse edizioni della Marcialonga, ho provato a vincere la corta per la terza volta ma l’impresa non mi è riuscita, peccato”.

CATERINA PILLER

“Ho scelto la Light perché è la mia seconda Marcialonga e volevo testarmi sulle distanze un po’ più brevi. Non è la prima gara Visma per me, sono stata a La Venosta e a Livigno, la settimana prossima sarò alla Dobbiaco-Cortina. Questa però è la mia seconda gara a spinta del circuito. Devo ringraziare il Team Robinson, più che una squadra per me è diventata una famiglia: è bello essere così internazionali, e poi è istruttivo poter imparare dai più “anziani”, tipo Kowalczyk e Panzhinskyi che hanno partecipato alle Olimpiadi. Questa è una stagione “di prova” per me, ho sempre disputato la Coppa Italia e ora mi sono “buttata” in quest’avventura, mi sono allenata a spinta, vedremo come andrà il proseguo”.

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UNA TUTA “SPECIAL EDITION” ALLA MARCIALONGA, È LA GARA CLOU PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO

UNA TUTA “SPECIAL EDITION” ALLA MARCIALONGA, È LA GARA CLOU PER IL TEAM ROBINSON TRENTINO

Domenica attesa gara tra le Valli di Fiemme e di Fassa

Gli atleti del Team Robinson Trentino con un nuovo look, dedicato alla regina delle granfondo

Debertolis punta su tutti, ma in particolare occhi su Panzhinskiy e Panisi

Un’attenzione particolare anche alla 45 km con Cerutti e Caterina Piller

Marcialonga, appuntamento topico per il Team Robinson Trentino. L’evento delle Valli di Fiemme e di Fassa è uno dei più attesi della stagione nel mondo dello sci di fondo, un evento che fa il pienone in poche ore. Saranno in 7500 domenica 26 gennaio al via di Moena, col team di “patron” Gianni Casadei e diretto da Bruno Debertolis al gran completo, o meglio con tutti tranne Justyna Kowalczyk, oberata da impegni della sua nazionale.

Marcialonga è una gara dura, impegnativa e che non si improvvisa. È l’obbiettivo dei top atleti di Visma Ski Classics, solletica anche l’interesse di campioni del calibro Petter Northug, e di Dario Cologna e Sjur Röthe che snobbano la Coppa del Mondo per conquistarsi un posto al sole della mitica gara trentina.

Bruno Debertolis è fiducioso che domenica i ragazzi e le ragazze del team faranno bella figura. Innanzitutto il Team Robinson Trentino correrà con una tuta speciale dedicata a Marcialonga, e questo non è concesso a tutti. Alexander Panzhinskiy si è calato nel ruolo di ‘modello’ durante la conferenza stampa e ha indossato la nuova tuta personalizzata Marcialonga, sicuramente gli atleti del team saranno distinguibili e dal look accattivante.

E in quanto a Marcialonga, il Team Robinson Trentino ha deciso di offrire la possibilità ad un numero limitato di fondisti di avere, domenica, gli sci preparati dai tecnici della squadra trentina. Agli atleti di punta toccherà il compito di testare la neve, agli ski-men di scegliere il cocktail migliore per preparare sci veloci.

Lo scorso weekend in occasione della ‘Diagonela’, purtroppo, un’intossicazione alimentare ha messo ko tutto il gruppo dopo la cena di venerdì, nella notte tutti hanno accusato un malessere generale, col risultato che in gara non sono riusciti a calarsi nel giusto ruolo. Panzhinskiy ha vinto il primo sprint, poi con forti dolori di stomaco ha dovuto arrendersi e rallentare.

Alla Marcialonga Gianni Casadei punta su tutti, ormai il problema dell’intossicazione è alle spalle, ma non vuole scommettere su qualcuno in particolare: “tutti possono esprimersi al meglio, il team è al lavoro per preparare i migliori materiali possibili, gli ski-men, profondi conoscitori del tracciato, hanno già le idee ben chiare”. Sicuramente il campione russo e Gilberto Panisi sono i più attesi. Il primo punta senza mezzi termini ai traguardi sprint, il secondo ad un risultato significativo che potrebbe essere alla sua portata. Per Alexander non sarà un compito facile. Il gruppo dei migliori normalmente tende ad alzare subito il ritmo per scrollarsi di dosso il maggior numeri di atleti, i team più forti hanno le ‘lepri’, è stato così anche l’anno scorso, con Panzhinskiy a cercare di resistere al forcing e presentarsi al meglio al traguardo sprint di Canazei. Panisi è reduce da un bel podio in Continental Cup. Ha il potenziale per fare una gran gara, serve quel solito briciolo di fortuna. In gara anche Lorenzo Busin, che sul percorso Marcialonga, di casa, si allena e quindi lo conosce bene, poi Roberto Passerini, Florian Cappello e Matteo Tanel. Tra le ragazze, Bruno Debertolis ribadisce che Nicole Donzallaz e Chiara Caminada hanno tutti i numeri per ben figurare.

Il Team Robinson Trentino non ‘snobba’ la Marcialonga Light di 45 km. Lorenzo Cerutti, secondo nel 2019, non demorde. Lo scorso anno il russo del Team Futura Spirin è stato più veloce, il 2020 potrebbe riservare qualche sorpresa. E al femminile il Team Robinson Trentino punta su Caterina Piller che a ‘La Venosta’ ha collezionato la sua prima vittoria in carriera.

Come sempre “potente” la macchina mediatica della gara trentina, per il Team Robinson Trentino potrebbe essere una bella vetrina. Giova ricordare che a supportare il team di Gianni Casadei ci sono tanti partner, in primis i due main sponsor Robinson Pet Shop e “Trentino”, ma anche aziende come Kayak, Nones Sport, Oka One, Keforma, Globulo Nero, Lill Sport, Marcialonga, KV+, Sicleri, Gekko, Lapponia Sport, Super Nordic Skipass, Craft Sportswear, Pasta Sgambaro, Caseificio Primiero, Yes Skiwax, Coop Cavalese, Coxa Carry e Ski Area S.Pellegrino, oltre agli altri partner commerciali Natural Code, Badiali, Toto, Zoofilia, Imac, Oasi, Prolife, Ferribiella, Lanterna Verde, Rotalnord, BeB Legno, Ergodomus, Metal Primiero, B&B Valgrande e Hotel Isolabella.

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LA ‘PRIMA’ DI CATERINA E L’ARREMBANTE FLORIAN. LA VENOSTA PORTA BENE AL TEAM ROBINSON TRENTINO

LA ‘PRIMA’ DI CATERINA E L’ARREMBANTE FLORIAN. LA VENOSTA PORTA BENE AL TEAM ROBINSON TRENTINO

Seconda “trasferta” per il Team Robinson Trentino lo scorso weekend in Vallelunga alla inedita “La Venosta”, tappa di Visma Ski Classics, a cui si sono aggiunte anche una gara amatoriale in classico ed una in tecnica libera del circuito “Challenger”.

Gara spettacolare, quella di sabato scorso, bella ma altrettanto dura, soprattutto per chi non è ancora al top della forma. 34 chilometri ma con salite davvero impegnative e con le classifiche che, al vertice, hanno presentato non poche sorprese. È stato così che il russo Ermil Vokuev si è messo dietro i norvegesi Petter Eliassen e Morten Eide Pedersen, ed è stato così che la norvegese Astrid Slind ha interrotto la striscia vincente della svedese Britta Norgren, terza l’altra norge Kari Gjeitnes.

Il team manager Bruno Debertolis fa il punto: “A mio avviso bell’inizio di stagione, un po’ di fortuna in più e avremmo avuto in casa il pettorale verde sprint. Panzhinskiy è caduto a Livigno al primo km, poi essendo partito dietro ha dovuto rimontare tutto il gruppo, nuova caduta, nuova rimonta, primo sprint in testa, poi per la fatica è rimasto sulle ginocchia per il secondo sprint… Comunque abbiamo i giovani in netta crescita, Busin molto concreto con il miglior risultato di carriera sabato a La Venosta, Cappello alla prima gara della vita in double poling è già da top 50, Caminada migliorata a livello tecnico e di gestione della gara chiude fra le top 25, miglior risultato per lei in Visma Ski Classics, Panisi a Livigno è stato una sorpresa, a mio avviso la più bella realtà del momento nelle granfondo in Italia, da primi 20 in ogni gara e lo dimostrerà, Tanel uomo squadra, bel personaggio positivo dentro e fuori le piste. Kowalczyk è la nostra stella, anche se in ritardo di preparazione e con altre ambizioni rispetto al passato è ancora da top 10 o quasi. Bella sorpresa di Caterina Piller, che nella sua prima vera gara lunga porta a casa una bellissima vittoria, fiducia e stimolo per il futuro magari nella categoria assoluta tra gli elite, e poi un grande Cappello anche in skating, a lungo in testa e poi quarto, senza dimenticare Tanel che ha nelle gambe una dura stagione di skiroll culminata con un oro ed un argento mondiali, davvero un emblema per il nostro team. Quest’anno il gruppo è nettamente più sereno, si vive in un bel clima famigliare e di vera passione. Si ride, si scherza, ci si diverte e questo non può che giovare per il proseguo della stagione”.

La vittoria di Caterina Piller nella gara amatoriale in classico segna una pietra miliare nella sua carriera, le lacrime di commozione al traguardo lo dimostrano e lo dimostra l’abbraccio con papà Sergio, che da severo tecnico per un attimo si è calato nel ruolo dell’affettuoso e commosso papà.

Domenica Florian Cappello nella sua vallata, la Val Venosta, cercava di far bene, ha speso tanto nei primi tre giri a dettare il ritmo, poi il gioco di squadra dei francesi lo ha relegato al quarto posto, non male, nemmeno per i suoi fans venostani.

Sorriso anche sul viso del presidente del team Giovanni Casadei: “Sicuramente questo weekend per noi è da incorniciare. I ragazzi e le ragazze si stanno impegnando molto, sono convinto che tra qualche settimana potremo fare ancora meglio. Vorrei ricordare anche i nostri partners che ci consentono di gestire al meglio il team, ovvero Robinson Pet Shop e l’altro main sponsor “Trentino”, ma anche gli sponsor tecnici come Kayak, Nones Sport, Oka One, Keforma, Globulo Nero, Lill Sport, Marcialonga, KV+, Sicleri, Gekko, Lapponia Sport e Super Nordic Skipass, oltre agli altri partner commerciali Natural Code, Badiali, Toto, Zoofilia, Imac, Oasi, Prolife, Ferribiella, Lanterna Verde, Rotalnord, BeB Legno e Hotel Isolabella. Prima di Natale niente gare, solo tanto allenamento per tutti, un sacco di auguri ed un in bocca al lupo per un 2020 proficuo.”

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C’É LA VENOSTA, ARRIVA ANCHE LA KOWALCZYK, PANZHINSKIY PUNTA ALLO SPRINT, GLI ALTRI ALLA CLASSIFICA

C’É LA VENOSTA, ARRIVA ANCHE LA KOWALCZYK, PANZHINSKIY PUNTA ALLO SPRINT, GLI ALTRI ALLA CLASSIFICA

“Le cose di ogni giorno raccontano segreti

A chi le sa guardare ed ascoltare

Per fare un tavolo ci vuole il legno

Per fare il legno ci vuole l’albero

Per fare l’albero ci vuole il seme

Per fare il seme ci vuole il frutto

Per fare il frutto ci vuole il fiore”

Sono le prime strofe di una canzone che tanti anni fa si cantava allo Zecchino d’Oro, ma interpretata anche da Sergio Endrigo. È proprio vero, le cose di ogni giorno raccontano segreti.

Anche un grande team, nello sci di fondo, ha avuto un frutto che ha creato un seme… È il frutto della passione che ha visto nascere il Team Robinson Trentino, oseremmo dire della passionaccia di Bruno Debertolis e di Gianni Casadei. Due persone agli antipodi, il primo “montanaro”, grande interprete dello sci di fondo soprattutto nell’area giovanile degli sci stretti, poi atleta della nazionale e uno dei grandi protagonisti delle lunghe distanze da quando è stata introdotta la pratica del double poling. Giovanni Casadei, invece, è un uomo di mare e di pianura. È di Forlì ed il suo, per lo sci di fondo, è stato amore a prima vista. Un giorno, quasi per gioco, si è avvicinato a questa disciplina partecipando alla Granfondo Val Casies, da allora gli sci li calza o li tiene sotto il letto. È un modo di dire ovviamente, ma è sintomatico per spiegare il suo grande entusiasmo per il fondo.

Così i due un giorno s’incontrano, parlano di sci di fondo, della voglia di partecipare con un team italiano al circuito Visma Ski Classics, ed ecco il seme che germoglia e nasce, nel 2017, dalle esperienze dell’allora Team Futura Robinson e del Team Excalibur Lill Sport, quello che oggi è il Team Robinson Trentino. Una squadra che mischia l’esperienza di campioni navigati come Alexander Panzhinskiy e di Justyna Kowalczyk, un bel bagaglio di medaglie mondiali ed olimpiche, e la voglia di emergere di tanti giovani come Matteo Tanel, campione del mondo di skiroll, Lorenzo Busin, Roberto Passerini, Lorenzo Cerruti, Florian Capello, Caterina Piller, ma anche di gente esperta come Gilberto Panisi, Chiara Caminada e Nicole Donzallaz.

Il team per questa stagione 2019-2020 parte con un rinnovato entusiasmo. A sostenere la squadra c’è il presidente Gianni Casadei con il main sponsor Robinson, un’azienda che si rivolge al mondo degli animali domestici da compagnia. E main sponsor è anche il marchio “Trentino” portato in giro per tutto il mondo seguendo le gare più blasonate del circuito Visma Ski Classics. Tante anche le aziende tecniche al fianco del Team Robinson Trentino come Kayak, Nones Sport, Oka One, Keforma, Globulo Nero, Lill Sport, Marcialonga, KV+, Sicleri, Gekko, Lapponia Sport e Super Nordic Skipass, cui si aggiungono diversi altri partner commerciali come Natural Code, Badiali, Toto, Zoofilia, Imac, Oasi, Prolife, Ferribiella, Lanterna Verde, Rotalnord, BeB Legno e Hotel Isolabella.

Il primo collaudo stagionale del Team Robinson Trentino è avvenuto a Livigno con le due prove “Prologue”, Pro Team ed individuale, e con la Sgambeda, prossimo impegno questo weekend in alta Val Venosta con l’inedita “La Venosta”.

Bruno Debertolis, team manager, è rinvigorito dal rinnovato team e dall’entusiasmo che anima gli atleti. Il russo Panzhinskiy a Livigno ha vinto il primo traguardo sprint, Panisi è stato a lungo a ridosso del gruppo dei migliori, pagando poi un calo di materiali e finendo 32˚, secondo italiano.

A La Venosta arriva anche la polacca Justyna Kowalczyk. Il suo inserimento nel team si rifà proprio alla canzone citata. Il seme è stato “innevato” un paio di anni fa alla BirkebeinerRennet, in Norvegia. Lei si è trovata appiedata dal proprio team ed in suo aiuto sono arrivati due trentini del team di Debertolis, Loris Frasnelli e Riccardo Mich, oltre a Valentina Vuerich. I tre hanno contribuito in maniera determinante alla vittoria della Kowalczyk, che ha pubblicamente riconosciuto il loro merito. È nata così una certa riconoscenza nei confronti dei “ragazzi” trentini che poi l’hanno invitata ed accolta in quello che oggi è il Team Robinson Trentino.

Quel seme è diventato un bel frutto, e chissà che sabato a La Venosta il velocista Alexander o l’inossidabile Justyna non diano la meritata soddisfazione alla passione di Gianni Casadei e Bruno Debertolis. Non ci saranno Panisi e Passerini, tutti però arrivano ben allenati, grazie anche al supporto di Super Nordic Skipass che mette a disposizione degli atleti del Team Robinson Trentino le piste dei Centri Fondo di Viote Monte Bondone a Trento, di Lago di Tesero in Val di Fiemme, Marcialonga, Passo Cereda a Imer in Valle di Primiero, Prà delle Nasse a San Martino di Castrozza, Passo Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio, Vermiglio in Val di Sole, Passo Coe sull’Alpe di Folgaria, Millegrobbe a Lavarone Luserna, Falcade, Alta Lessinia, Enego, Val di Gares e Boscoreale, ed in particolare Passo San Pellegrino Alochet in Val di Fassa dove il team si porta spesso a testare anche i materiali.

Un in bocca al lupo per questo weekend è d’obbligo!

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il Team Robinson Trentino