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Sci per disabili: una scheda tecnica per capire meglio come funziona

Sci per disabili: una scheda tecnica per capire meglio come funziona

Parole chiave, regole di gioco, sigle, categorie e campionati

Glossario fondamentale

B = Cieco (Blind) (B1 – B3 = Grado di cecità).

FIS International Ski Association (Fédération Internationale de Ski),

ICC International Coordinating Committee (fondato nel 1982).

IPC International Paralympic Committee (fondato nel 1989).

KREK Kreative Rennergebnis Kontrolle (Creative Race Result Control).

LW Low Winter (Classificazione di disabili Standing o Sitting).

Omologazione = in accordo con i regolamenti FIS, un’omologazione consiste nel procedimento di accettazione di una località di gara, che deve corrispondere a determinati requisiti tecnici e infrastrutturali.

RHC Realistic Handicap Competition System (RHC – KREK System).

 

Categorie e classiLe classi vengono adeguate di volta in volta per venire incontro alle richieste che si scoprono durante la gara. I non udenti, che soffrono di problemi di equilibrio e di coscienza dell’ambiente, hanno, per ragioni storiche e di organizzazione, le loro proprie gare, così come i disabili mentali, che prendono parte agli Special Olimpic Games.

Categoria Non Vedenti = una guida scia davanti o dietro all’atleta, dandogli istruzioni via radio.Classe B1: totalmente non vedente;

Classe B2: ipovedente grave;

Classe B3: ipovedente con buone capacità residue.

 

Categoria Standing (in piedi) = questi atleti sciano o su uno sci con due supporti esterni o con protesi su due sci. Se privi di braccia, non utilizzano racchette.

Classe LW1: amputati sopra un ginocchio;

Classe LW2: sciatori con uso di stabilizzatori;

Classe LW3: amputati di entrambi gli arti sotto il ginocchio;

Classe LW4: sciatori con protesi;

Classe LW5/7: sciatori senza racchette;

Classe LW6/8: sciatori con una racchetta;

Classe LW9/1: disabilità di braccio o gamba (postamputazione);

Classe LW9/2. disabilità di braccio o gamba (paralisi cerebrale).

 

Categoria Sitting (seduti) = questi atleti utilizzano un bob con un sedile a sospensioni e due supporti laterali.Classe LW10: monosci (alto grado di paraplegia);

Classe LW11: monosci (basso grado di paraplegia o amputati di entrambi gli arti sopra il      ginocchio);

Classe LW12/1: monosci (basso grado di paraplegia);

Classe LW12/2: monosci (amputati di entrambi gli arti sotto il ginocchio).

 

SelezioniOgni disabile viene assegnato ad una categoria dopo una visita effettuata prima della gara da parte di un fisioterapista o altro medico riconosciuto dall’IPC. La visita mira a documentare le capacità fisiche di un atleta per una determinata gara. In questo senso, per gli atleti in carrozzina i deficit neurologici sono un fattore determinante. Il grado di menomazione visuale invece è determinato da un oftalmologo e la classificazione viene fatta dopo tale diagnosi. I non vedenti sono spesso obbligati ad indossare occhiali da sci completamente oscurati. Casi limite di difficile collocazione, infine, vengono classificati a seguito delle osservazioni effettuate durante le gare.

I fisioterapisti, presenti durante lo svolgimento delle gare, esaminano i partecipanti ad intervalli regolari, per qualsiasi possibile cambiamento nella disabilità.

 

Il sistema HandicapIl sistema RHC – KREK (competizione realistica di handicap e controllo creativo dei risultati di gara) è riconosciuto a livello mondiale e mira a giudicare equamente le varie classi di disabilità attraverso l’attribuzione di un fattore specifico per categoria che attesta il grado di capacità possibile legato al tipo di disabilità.

Semplificando il meccanismo, si può considerare l’esempio di una persona con disabilità più grave che, pur impiegando un tempo maggiore in discesa di un altro atleta con disabilità diversa e considerata meno grave, potrebbe aver vinto la gara se – paragonando i risultati delle proporzioni dei due fattori con le rispettive velocità raggiunte – sarà risultato più veloce.

 

Regolamenti FIS e autorizzazioni per persone con disabilità

Tutte le Coppe del Mondo ed Europee vengono svolte secondo i regolamenti FIS in corso, estesi all’IPC e al Comitato Coppa del Mondo per lo Sci Alpino per Disabili.

Se però, in casi eccezionali, una pista di gara non soddisfa la richiesta minima della FIS in altezza e lunghezza, il Comitato Coppa del Mondo – assieme ai capisquadra di tutte le nazioni partecipanti -può accertare e sanzionare le deviazioni. In questo modo, una gara regolare e valida per la  Coppa del Mondo di Sci Alpino per disabili può essere svolta su un tracciato che non è stato omologato dalla FIS.

 

La Coppa del MondoMentre lo slalom, lo slalom speciale e il Super G possono essere svolti su qualsiasi pista, le esigenze tecniche per ladiscesa libera sono molto maggiori. Non ci devono essere grossi salti, ondulazioni o affossamenti sulla pista.

La discesa libera è impegnativa anche dal punto di vista del coinvolgimento organizzativo ed economico dell’atleta, perché la sua presenza alla gara è richiesta per la durata di tre giorni: uno per ispezionare la pista, uno per la prova cronometrata e un terzo per la gara vera e propria.