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“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” ASPETTA TE

“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” ASPETTA TE

TARIFFE IN SCADENZA IL 31 DICEMBRE

13ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”
6 luglio cronometro di Cavedine, 7 luglio “La Moserissima”, 8 luglio “La Leggendaria Charly Gaul”
42 euro per crono o “Charly Gaul” e 60 euro per entrambe entro il 31.12.2017
Pettorale personalizzato per i primi 500 ad iscriversi entro fine anno

Gli appassionati di ciclismo trentino e delle gesta leggendarie dell’Angelo della Montagna dovranno affrettarsi se vorranno aggiudicarsi una delle manifestazioni più spettacolari ed ammirate dello stivale su due ruote. “La Leggendaria Charly Gaul” firmata APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale corre veloce e, in occasione della tredicesima edizione che si svolgerà dal 6 all’8 luglio 2018, propone tariffe agevolate ancora fino al 31 dicembre 2017.
42 euro per correre la cronometro di Cavedine o la “Charly Gaul”, 60 euro per partecipare sia alla prova in Valle dei Laghi che ai percorsi mediofondo (57 km e 2.000 metri dislivello) o granfondo (141 km e ben 4000 metri di dislivello) de “La Leggendaria Charly Gaul”, con partenza in Piazza Duomo a Trento ed arrivo sul Monte Bondone, con i primi 500 che si iscriveranno entro il 31 dicembre a poter sfoggiare durante la gara il proprio pettorale personalizzato.
A soli 25 euro (prezzo riservato fino ad un massimo di 300 pettorali), invece, ci si potrà portare a casa anche “La Moserissima”, ciclostorica in onore della famiglia Moser che il 7 luglio fungerà da dolce intermezzo fra le prove UCI Gran Fondo World Series. La quota della tappa del Giro d’Italia d’Epoca comprende dorsale di gara, ristori con prodotti tipici sul percorso e all’arrivo, rivista ufficiale La Moserissima (o La Leggendaria Charly Gaul se iscritti alla tredicesima edizione), assistenza medico-sanitaria, pacco gara con prodotti del territorio, lunch all’arrivo, servizio trasporto indumenti dalla partenza all’arrivo.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” FA 13 NEL 2018

“LA LEGGENDARIA CHARLY GAUL” FA 13 NEL 2018

ISCRIZIONI APERTE DA DOMANI A QUOTE SUPER

13ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”
6 luglio cronometro di Cavedine, 7 luglio “La Moserissima”, 8 luglio “La Leggendaria Charly Gaul”
42 euro per crono e mediofondo/granfondo de “La Leggendaria” o 60 euro per entrambe entro il 31.12.2017
Pettorale personalizzato per i primi 500 ad iscriversi entro fine anno

“La Leggendaria Charly Gaul” ha fatto 13, come una proiezione cinematografica diretta da Carlo Manzoni nel 1951. La straordinaria impresa dell’Angelo della Montagna rivivrà ancora una volta dal 6 all’8 luglio 2018, accompagnata come consuetudine dalle spumeggianti cronometro di Cavedine in Valle dei Laghi di venerdì 6 luglio e dalla ciclostorica vintage “La Moserissima” di sabato 7 luglio, tappa del Giro d’Italia d’Epoca, prima che l’evento principe concluda lo spettacolare weekend su due ruote fra Trento e dintorni domenica 8 luglio.
Un appuntamento che è anche prestigioso, poiché concederà l’appetitosa opportunità di qualificarsi alla finale del Campionato del Mondo cicloamatori e master UCI – Gran Fondo World Series.
“La Leggendaria Charly Gaul” è una sfida con i fiocchi realizzata dalla sapiente guida dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale, ancora una volta suddivisa in due avvincenti tracciati che scatteranno al cospetto del Nettuno in Piazza Duomo a Trento, prima di concludersi sulle giravolte agonistiche del Monte Bondone, luoghi ove il lussemburghese Charly Gaul diede vita alla propria leggenda.
Iscriversi sarà già possibile a partire dalla giornata di domani 1° settembre tramite il sito web www.endu.net. Superlative anche le tariffe di partecipazione, che fino all’ultimo giorno dell’annata corrente saranno (con gadget tecnico incluso) così predisposte: 42 euro per partecipare alla cronometro di Cavedine e 42 euro anche per i percorsi granfondo o mediofondo de “La Leggendaria Charly Gaul”, mentre gli irriducibili potranno salire in sella battendosi in entrambe le competizioni alla vantaggiosa cifra di 60 euro.
I primi 500 ad iscriversi entro il 31.12.2017, inoltre, potranno sfoggiare durante la gara il proprio pettorale personalizzato.
Lo scorso anno la prova leggendaria incoronò vincitori nell’itinerario di 57 km e 2.000 metri dislivello il fiorentino Davide Lombardi (1:57:56) e la roveretana Serena Gazzini (2:17:18), mentre nella “sfida delle sfide” di 141 km e 4000 metri di dislivello fu Stefano Cecchini a centrare la vittoria, percorrendo il tracciato con una media di oltre 30 km/h. Al femminile, invece, nessuno riuscì a posizionare le proprie ruote davanti a quelle di Emma Delbono (4:57:49).
“La Leggendaria Charly Gaul” riparte a spron battuto, iscriviti subito per far parte della leggenda!
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

A TRENTO DECIDE IL FOTOFINISH

A TRENTO DECIDE IL FOTOFINISH

SPETTACOLARE TRANSALP CON MENAPACE 2ᵃ

20ᵃ Bike Transalp powered by Sigma
Piazza Fiera accoglie i bikers reduci dalla Caldaro – Trento
La trentina Lorenza Menapace giunge seconda in coppia con Diesner
Geismayr – Pernsteiner e Suess – Stenerhag primi assoluti

L’arrivo di tappa più competitivo, avvincente sino all’ultimo e spettacolare si è tenuto oggi in Piazza Fiera a Trento, ove gli atleti della Bike Transalp powered by Sigma hanno sfilato dopo aver affrontato la tappa Caldaro-Trento. Un duello fra le coppie Daniel Geismayr – Hermann Pernsteiner e Jeremiah Bishop – Kristian Hynek che si è protratto anche dopo aver attraversato la finish line (posta un paio di chilometri prima per ragioni di sicurezza), poiché solo il fotofinish ha potuto stabilire chi fra le due squadre avesse trionfato: “Finale di tappa davvero pazzesco – affermano gli austriaci -, con la salita e dopo una discesa velocissima. Tratti tecnici, continue salite e discese, sino all’arrivo in cui è stato davvero difficile decidere chi avesse oltrepassato per primo la linea d’arrivo, ma a sensazione direi che siamo stati noi. Percorso bello, abbiamo spinto al massimo al Monte Calisio per arrivare primi”. Sensazioni contrastanti invece per Jeremiah Bishop – Kristian Hynek: “perché siamo convinti di aver vinto, ma questo arrivo a Trento è stato davvero incredibile, uno dei più emozionanti in questa Transalp”. La differenza di tempo è stata davvero risicata, ma un poco convinto Bishop ha dovuto accettare il verdetto dei cronometristi, con i numeri decisamente più affidabili delle sensazioni degli atleti.
La notizia di giornata è però il primo podio di questa ventesima edizione per la coppia azzurra formata da Johnny Cattaneo e Diego Cargnelutti, i quali hanno raggiunto il loro “obiettivo massimo” per questa Transalp: “Ottenere un risultato di tale prestigio era un sogno per noi, siamo davvero contenti e soddisfatti. Abbiamo tenuto duro, poi c’è stata una foratura di una delle tre coppie che erano al comando quindi si è un po’ riaperta la gara. Eravamo in tre a competere per il terzo posto e alla fine l’abbiamo spuntata noi. Tappa bella tecnica, ed anche tutto il tratto in discesa davvero suggestivo”.
Ma la regia organizzativa dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi aspettava prima di tutto l’arrivo di una trentina DOC, Lorenza Menapace, accolta in Piazza Fiera come una regina, e fiera di poter trasmettere tutto ciò che l’esperienza le ha regalato alla compagna tedesca Naima Diesner, una ragazza giovane ma davvero preparata: “Altro secondo posto – afferma la Menapace, – il primo è impossibile perché corriamo assieme a delle professioniste. Sono veramente felice perché Naima è molto giovane, ha ventisette anni, e mi sento un po’ responsabile per lei nel condurla in questa avventura. Conosco benissimo il percorso, anche quello dei giorni successivi, ed ora dobbiamo solamente gestire il nostro vantaggio, senza fare errori, e mantenere questo secondo posto perché abbiamo un distacco sostanzioso sulle terze. Mai mi sarei immaginata di fare una Transalp così, non sapevo cosa aspettarmi dalla mia compagna ma Naima è davvero veloce, mi aiuta in discesa ed io in salita, così ci compensiamo. Arrivare qui in centro a Trento mi ha fatto quasi venire da piangere, anche perché sono parecchio emotiva, casa è sempre casa”. Massimo Debertolis in coppia con Dax Jaikel giunge invece primo fra i master.
Lo spettacolare percorso odierno vedeva gli atleti impegnati lungo 84.73 km e 2.619 metri di dislivello, seguendo la celeberrima Strada della Flora che con i propri tornanti si arrampica sino a raggiungere il Monte Calisio, il quale svetta sui numerosi e piccoli borghi trentini sottostanti. Dopo Meano (TN) i bikers si sono cimentati anche sull’acciottolato della Fachina scendendo a Trento attraverso il Parco delle Coste, localizzato sulla collina alle pendici del Calisio ad offrire una splendida vista sulla città. A dir poco estasiate dalla vista circostante le due vincitrici, letteralmente imprendibili anche quest’oggi, Esther Suess e Jennie Stenerhag: “Gara durissima, specialmente sull’ultima salita, un’erta che non finisce mai. Vincere non è mai facile anche se finora ci è sempre riuscito. Paesaggio meraviglioso, avremmo voluto portare con noi una macchinetta fotografica!”

Tappe 20.a Bike Transalp

16 luglio: Mayrhofen – Bressanone
17 luglio: Bressanone – San Vigilio
18 luglio: S. Vigilio – Santa Cristina
19 luglio: Santa Cristina – Caldaro
20 luglio: Caldaro – TRENTO
(84.73 km e 2.619 mt.)
21 luglio: TRENTO – Lavarone
22 luglio: Lavarone – Riva del Garda

Per info: www.bike-transalp.de

DOMANI LA TRANSALP PORTA I BIKERS A TRENTO

DOMANI LA TRANSALP PORTA I BIKERS A TRENTO

MENAPACE-DIESNER ANCORA SECONDE

20ᵃ Bike Transalp powered by Sigma
Domani arrivo scenografico dei bikers nella città di Trento
La trentina Lorenza Menapace giunge seconda in coppia con Diesner
Jochen Kaess e Markus Kaufmann padroni della Santa Cristina – Caldaro

Domani la regia organizzativa dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi accoglierà in Piazza Fiera le coppie di concorrenti della Bike Transalp powered by Sigma, con l’arrivo della faticosa tappa Caldaro-Trento. Un tratto di 84.73 km e 2.619 metri di dislivello che metterà a dura prova gli arditi del pedale, soprattutto perché reduci da quattro itinerari altrettanto impegnativi, dopo la partenza austriaca. Arrivati a Lavis (TN), i riders seguiranno il percorso lungo la famosa Strada della Flora, la quale sale con i suoi numerosi tornanti fino a raggiugere il Monte Calisio fra single track divertenti ed abbastanza impegnativi, un monte chiamato anche Argentario (poiché una volta ospitava numerose miniere d’argento, prima che queste perdessero importanza), il quale sorge sopra gli abitati di Martignano, Cognola, Villamontagna, Montevaccino, Gardolo, Melta di Gardolo e Civezzano, tutti piccoli sobborghi di Trento.
In epoca romana venne qui realizzata dal generale Druso la tuttora storica via Claudia Augusta, la quale a tratti coincide con i sentieri della ventesima edizione della Bike Transalp. Oggi il monte è inoltre sfruttato per il trekking urbano, vista la sostanziosa presenza di percorsi che si sviluppano interamente all’interno del bosco ed immersi nella natura, oltreché altamente panoramici.
Fra questi piccoli e nascosti sentieri i bikers proseguiranno la propria cavalcata verso la città di Trento, prima di ripartire verso Lavarone per la penultima tappa della sfida sulle Alpi, con la conclusione fissata a Riva del Garda, in una Bike Transalp di 550 km e 18.000 metri di dislivello per buona parte trentina.
L’avvenimento sportivo è un “must” per tutti gli appassionati di ruote grasse e di paesaggi montani. Competere alla Bike Transalp si deve fare (almeno) una volta nella vita e per molti questo dev’essere un obiettivo da raggiungere, fatto di dura preparazione, entusiasmo e spirito di collaborazione assieme al proprio compagno di squadra. Ad eccezione del lato competitivo, e di quello ludico, la bellezza dell’itinerario di gara e lo spirito sono gli aspetti principali ed imprescindibili della Bike Transalp.
Oggi i concorrenti sono giunti a Caldaro dopo essere partiti da Santa Cristina (BZ), in una prova che ha visto affermarsi Jochen Kaess e Markus Kaufmann davanti ad i campioni in carica Daniel Geismayr e Hermann Pernsteiner e al duetto tutto colombiano composto da Luis Mejia e Joseph Chavarria.
Tra i master Massimo Debertolis e Dax Jaikel calano il poker, mentre nella tappa odierna Cattaneo e Cargnelutti hanno chiuso sesti.
Al femminile Esther Suess (SUI), ex campionessa del mondo e d’Europa, e Jennie Stenerhag (SWE) danno nuovamente spettacolo aggiudicandosi la tappa e mettendo ancora terreno fra sé e le dirette inseguitrici di graduatoria, ma la trentina Lorenza Menapace e la tedesca Naima Diesner si piazzano nuovamente in seconda posizione, rimanendo a contatto del titolo assoluto, e pronte a sferrare uno degli ultimi attacchi nella tappa che la Menapace conosce molto bene, quella che conduce a Trento.

Tappe 20.a Bike Transalp

16 luglio: Mayrhofen – Bressanone
17 luglio: Bressanone – San Vigilio
18 luglio: S. Vigilio – Santa Cristina
19 luglio: Santa Cristina – Caldaro
20 luglio: Caldaro – TRENTO
(84.73 km e 2.619 mt.)
21 luglio: TRENTO – Lavarone
22 luglio: Lavarone – Riva del Garda

Per info: www.bike-transalp.de

MENAPACE DA URLO, TRENTO PRONTA AD ACCOGLIERLA

MENAPACE DA URLO, TRENTO PRONTA AD ACCOGLIERLA

GEISMAYR-PERNSTEINER IMBATTIBILI ALLA TRANSALP

20ᵃ Bike Transalp powered by Sigma dal 16 al 22 luglio
Trento ospiterà l’arrivo di tappa degli atleti il 20 luglio
Geismayr e Pernsteiner nuovamente dominatori
Ottime le trentine Menapace (in coppia con Diesner) e Di Fant – Tamburini

La spettacolare traversata delle Alpi è partita, ed arriverà a Trento il 20 luglio.
La Bike Transalp powered by Sigma offre la “ricetta vincente” di ogni biker che si rispetti, ovvero pedalate poderose, scenari immacolati, cime ed impennate uniche al mondo, sette giorni tutti da vivere assieme ad un proprio compagno di avventura… poiché “la felicità è reale solo se è condivisa”, disse Chris McCandless nella storia resa celebre dalla proiezione del film “Into the Wild” derivante dall’omonimo libro.
Ai nastri di partenza i migliori atleti del panorama mondiale, in un appuntamento che è per molti immancabile. Immancabile come l’arrivo in città a Trento, in uno dei rari momenti di “ritorno alla civiltà”, quest’anno previsto per la mattinata del 20 luglio.
La Bike Transalp ha scelto quasi interamente il palcoscenico italiano per festeggiare l’anniversario della ventesima edizione e, dopo l’avvenuta partenza di Mayrhofen, in Austria, i bikers sono planati verso Bressanone, senza registrare nessun cambiamento rispetto allo scorso anno, poiché i campioni in carica Daniel Geismayr e Hermann Pernsteiner del team Centurion Vaude hanno ricominciato da dove avevano lasciato, vincendo. Diego Cargnelutti e Johnny Cattaneo migliori italiani della prima tappa, con un nono posto non del tutto da buttare visto che il bergamasco è anche reduce da un’operazione, mentre al femminile netta vittoria della svizzera Esther Süss che corre in coppia con la svedese Jennie Stenerhag, e strepitoso secondo posto per l’inedita coppia formata dalla trentina Lorenza Menapace e dalla tedesca Naima Diesner.
I bikers sono poi ripartiti in direzione San Vigilio, e questa volta Cargnelutti e Cattaneo hanno migliorato di una posizione il proprio piazzamento assoluto, ottavi nella Bressanone-San Vigilio. Vittoria assoluta ai “soliti” Daniel Geismayr ed Hermann Pernsteiner, mentre è positiva anche la prestazione dell’altoatesino Michael Wohlgemuth (in coppia con Michael Zemmer), già vincitore della categoria junior di Trentino MTB presented by Rotalnord lo scorso anno, ed ora pronto alla consacrazione. Tra le donne riconferma per la coppia elvetico-svedese, ma la seconda e terza posizione parlano italiano con le coppie Veronica Di Fant – Cristiana Tamburini e Menapace – Diesner, con queste ultime alle spalle di Süss-Stenerhag in graduatoria generale. Oggi è toccato invece a Santa Cristina ospitare i corridori delle ruote grasse e, manco a dirlo, il team Centurion si è ripetuto nuovamente, ma il duetto italo-tedesco fra la biker nonesa Lorenza Menapace e la tedesca Naima Diesner funziona a meraviglia, e per loro è secondo posto nuovamente alle spalle delle imprendibili Esther Süss e Jennie Stenerhag. Da Santa Cristina gli atleti proseguiranno per Caldaro, prima di giungere finalmente nella città di Trento, ripartendo poi nuovamente alla volta di Lavarone, in una Bike Transalp powered by Sigma più che mai ‘trentina’.

Tappe 20.a Bike Transalp

16 luglio: Mayrhofen – Bressanone
17 luglio: Bressanone – San Vigilio
18 luglio: S. Vigilio – Santa Cristina
19 luglio: Santa Cristina – Caldaro
20 luglio: Caldaro – TRENTO
21 luglio: TRENTO – Lavarone
22 luglio: Lavarone – Riva del Garda

Per info: www.bike-transalp.de

TRENTO ASPETTA LA BIKE TRANSALP

TRENTO ASPETTA LA BIKE TRANSALP

ARRIVO IN CITTÀ IL 20 LUGLIO

20ᵃ Bike Transalp powered by Sigma dal 16 al 22 luglio
550 km e 18.000 metri di dislivello totali con arrivo a Trento il 20 luglio
Geismayr e Pernsteiner tenteranno di replicare il successo dello scorso anno
Organizzazione della tappa trentina affidata all’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi

Dopo la velocissima cronometro di Cavedine UCI Gran Fondo World Series di venerdì scorso, la terza edizione della ciclostorica “La Moserissima”, la novità assoluta dello scatto fisso Tridentum Crit del sabato in centro storico a Trento, e la dodicesima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul”, anch’essa UCI Gran Fondo World Series, gli eventi dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi non si fermano, preparandosi ad ospitare gli atleti della prestigiosa 20.a edizione della Bike Transalp powered by Sigma, in arrivo a Trento il 20 luglio.
Al via ci saranno numerosi campioni delle ruote grasse pronti a contendersi il titolo. Non si lascerà sfuggire l’occasione nemmeno il campione del mondo Alban Lakata, un aficionado dell’evento avendovi già partecipato in numerose occasioni. Quest’anno il biker austriaco verrà accompagnato nell’avventura dal ceco Kristian Hynek, e il 16 luglio da Mayrhofen (AUT) scatteranno anche i campioni uscenti, nuovamente grandi favoriti: Daniel Geismayr e Hermann Pernsteiner, dominanti lo scorso anno con quasi tutte le tappe loro appannaggio. Jochen Kaess e Markus Kaufmann saranno al via, così come Esther Suess (SUI), campionessa del mondo e d’Europa e Jennie Stenerhag (SWE): dunque un’atleta esperta che non si aggiudica la Transalp da un po’ abbinata ad una biker alla prima partecipazione, le due rappresenteranno un’incognita ma l’esperienza e bravura dell’elvetica sono oramai un marchio di fabbrica.
550 km e 18.000 metri di dislivello totali con start austriaco ed arrivo a Riva del Garda, dopo aver attraversato Bressanone, San Vigilio, Santa Cristina, Caldaro, Trento e Lavarone fino al traguardo di Riva. Una competizione che metterà in mostra tutta la bellezza della città tridentina, in uno dei rari arrivi della manifestazione in pieno centro città.
La città di Trento si adagia sulla riva sinistra del fiume Adige ed ai piedi del Monte Bondone, città di storia ed arte, vanta un suggestivo centro storico, dove gli aspetti rinascimentali si alternano a quelli medioevali con i numerosi palazzi nobiliari, alcuni con le facciate affrescate esaltate da una sapiente opera di restauro eseguita in questi anni. Tridentum è un nome assegnato dagli antichi romani per via dei tre colli (Monte Verruca o Doss Trent, Dosso Sant’Agata e Dosso di San Rocco) che circondano la città. In realtà, il toponimo deriva da “trent”, ovvero triforcazione (dovuta al letto irregolare del fiume Adige oppure ai tre corsi d’acqua, Adige, Fersina e Salè), ma nonostante tutto la tradizione latina ha sempre avuto la meglio: Montes argentum mihi dant nomenque Tridentum (“I monti mi danno l’argento e il nome di Trento”).

Tappe 20.a Bike Transalp

16 luglio: Mayrhofen – Bressanone
17 luglio: Bressanone – San Vigilio
18 luglio: S. Vigilio – Santa Cristina
19 luglio: Santa Cristina – Caldaro
20 luglio: Caldaro – TRENTO
21 luglio: TRENTO – Lavarone
22 luglio: Lavarone – Riva del Garda

Per iscrizioni ed info: www.bike-transalp.de

ZEN E CECCHINI AMICI-NEMICI MA VINCE IL TOSCANO

ZEN E CECCHINI AMICI-NEMICI MA VINCE IL TOSCANO

DELBONO IMPLACABILE SULL’ERTA DI CHARLY GAUL

Oggi 12ᵃ edizione de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”
Stefano Cecchini mette le ruote davanti ad Enrico Zen e Mauro Facci nel granfondo
Emma Delbono trionfa al femminile su Simona Parente e Manuela Sonzogni
Mediofondo al fiorentino Davide Lombardi e alla trentina Serena Gazzini

La diretta RAI ha premiato una strepitosa giornata di sport, ideale anche per le condizioni meteo fra Trento ed il Monte Bondone e la Valle dei Laghi, con l’abbondante pioggia della notte a rinfrescare l’aria e a concedere tutte le condizioni per far sì che “La Leggendaria Charly Gaul” numero 12 potesse essere una grande gara.
Tracciati avvincenti, entrambi culminanti in località Vason sul Monte Bondone, teatro della leggenda del lussemburghese Charly Gaul, in una giornata indimenticabile, quella dell’8 giugno 1956.
Una fiumana di cicloamatori ha aperto le danze di primo mattino, con il tridente del Nettuno a dare il via ad una competizione che da tempo è fissa nel calendario di ogni atleta. Il primo a presentarsi sul traguardo del percorso mediofondo di 57 km e 2.000 metri dislivello, visibilmente affaticato dopo aver affrontato gli ultimi 17.5 km d’impennata sul Bondone (38 tornanti con media dell’8% di pendenza), è stato il fiorentino Davide Lombardi (1:57:56), abile a staccare Andrea Zamboni (1:58:45) sull’ultima salita, dopo che il trentino era stato in testa per lunghi tratti della gara: “Siamo rimasti subito in tre e Zamboni faceva l’andatura, mettendomi in difficoltà. A tre quarti di salita siamo rimasti io e lui e ad un chilometro e mezzo dalla fine ho allungato, decidendo di andare via da solo. Ho scelto il tracciato corto perché venivo da una serie di granfondo molto dure, e tutte su percorsi lunghi, non me la sono sentita di andare oltre”. Terzo classificato il veronese Andrea Pontalto (1:59:05), felice del terzo posto anche perché l’erta del Bondone “non perdona”. Al femminile la favorita assoluta sul mediofondo era Serena Gazzini, atleta di casa che spesso e volentieri lascia solamente le briciole alle altre specialiste delle medie distanze. La trentina ha condotto in solitaria la propria prova dall’inizio alla fine, giungendo in solitaria al traguardo: “Regalo più bello per i miei figli, ma devo dire grazie anche alla caporeparto dell’azienda in cui lavoro che mi ha permesso di saltare la giornata lavorativa, sarebbe stato impensabile per me andare al lavoro alle ore 2 dopo aver affrontato una salita come questa. La gara è partita velocissima ma è bastato non andare fuori giri all’inizio della salita, cercando di pedalare più agili e regolari possibile”. In seconda posizione Olga Cappiello (2:22:55), che già era giunta seconda alla cronometro di Cavedine (TN) di venerdì, altra prova UCI Gran Fondo World Series sempre organizzata dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Terza la vicentina Deborah Rosa (2:24:33) davanti ad un’altra trentina, Jessica Leonardi (2:26:40), arrivata praticamente negli stessi istanti di Jury Chechi, campione olimpico appassionato di bicicletta.
Decisamente appassionante la contesa granfondo, esaltata dalla diretta della televisione nazionale, con 141 km e 4000 metri di dislivello ad emozionare e a far salire l’appeal de “La Leggendaria Charly Gaul”, anche perché vi partecipava una miriade di appassionati di ciclismo, e tanti corridori che ogni domenica fanno il bello e cattivo tempo sulle strade d’Italia. Un drappello di atleti è rimasto compatto sino a 7 km dall’arrivo, con Stefano Cecchini sempre a condurre il gruppo, al quale gli altri corridori non hanno nemmeno lasciato il diritto di rifiatare un momento, nessuno ha voluto inserirsi e fare da traino per un po’, lasciando tutto nei piedi del corridore toscano. Un “seccato” Cecchini, non ha dunque avuto scelta: vincere rimanendo in testa dall’inizio alla fine. E dopo 4 ore e 10 minuti di gara è ancora al comando, con Enrico Zen in terza posizione ed in seconda… un inatteso protagonista, il cubano Pedro Portuondo Enrique Torres. Un fuoco di paglia tuttavia, perché il duello fra Enrico Zen e Stefano Cecchini si protrae ancora una volta sino alle ultime fasi della contesa pedalistica. Un duello che tuttavia non ha risvolti “epici”, poiché agli ultimi tornanti che conducono al traguardo Cecchini si stacca lasciando a Zen il compito di tenere a bada Mauro Facci per la lotta fra il secondo ed il terzo posto. Cecchini si conferma ‘killer’ e giunge in solitaria fra gli applausi alla finish line davanti ai vicentini Zen (4:31:16) e Facci (4:31:29), una prova egregia per il toscano che chiuderà in 4:29:27 con un media di oltre 30 km/h: “Sono contento di aver vinto, è stata una bella vittoria, la dedico ai miei compagni, a Matteo e a Paolo, ed in particolare a quest’ultimo che sta lottando per la vita. Zen è un rivale fortissimo, è giovane ed un grande atleta, è sempre un piacere gareggiare con lui. Qualche volta riusciamo anche ad allenarci assieme, siamo amici anche perché io non ho nemici. Non ho visto nulla dietro di me, ho fatto la mia andatura ed ho attaccato per vincere alla “o la va o la spacca”. L’avversario numero uno è sempre e comunque uno solo: Enrico Zen”. “Qui non ci sono tanti tatticismi – afferma Zen, – si arriva tutti assieme sull’erta finale e poi chi ne ha di più arriva primo al traguardo. Lo lotta tra me e Cecchini dipende dal momento, e molto dallo stato di forma di ognuno. Tengo particolarmente a fare i complimenti a Elda Verones e a tutta l’organizzazione perché come al solito le strade sono impeccabili”.
Emma Delbono (4:57:49) riprende invece un discorso interrotto dalla maternità, che le ha portato una bella bimba, la bresciana risale in sella e come al solito stravince: “L’anno scorso non ho partecipato alle gare perché ero incinta, qui ho vinto due anni fa ed ora nuovamente, la salita è sempre dura da affrontare”. Seconda e terza classificata rispettivamente Simona Parente (5:07:14) e Manuela Sonzogni (5:09:26).
Bilancio più che positivo per l’organizzazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, con una splendida giornata di sole baciata dall’entusiasmo, dalla grinta e dalla voglia di rivivere le gesta “leggendarie” di Charly Gaul, imprese che ancor oggi riecheggiano fra i tornanti del rilievo trentino. Come sempre impeccabile il gran lavoro di centinaia di volontari.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it

Granfondo Maschile:
1 Cecchini Stefano Asd Team Privée 04:29:27; 2 Zen Enrico Asd Team Terenzi Green Paper 04:31:16; 3 Facci Mauro Team Beraldo Biomin 04:31:29; 4 Scotti Federico Asd Mc Cycling Time 04:31:52; 5 Nardecchia Cristian G.C. Melania 04:32:04; 6 Pinton Cristian Team Green Paper Mobilzen Terenzi 04:33:26; 7 Muraro Carlo Team Beraldo Biomin 04:34:32; 8 Mazzucco Andrea El Coridor Team 04:38:40; 9 Zumerle Marco Asd Fp Race 04:38:40; 10 Tappeiner Andreas Arsv Vinschgau 04:40:44

Granfondo Femminile:
1 Delbono Emma Team Tamburini Group 04:57:49; 2 Parente Simona Team Isolmant 05:07:14; 3 Sonzogni Manuela Team Isolmant 05:09:26; 4 Cairo Elena Asd Roma Ciclismo 05:24:19; 5 Brachtendorf Kerstin Bprsv 05:24:51; 6 Skarabela Carola Team Alé Germany 05:25:02; 7 Morri Debora Team Del Capitano A.S.D. 05:30:52; 8 Marchesini Arianna A.S.D. Team Borghi Racing 05:35:09; 9 Passuti Sonia Stemax Team 05:39:58; 10 Van Hattum Yvonne Individuale 05:43:26
Mediofondo Maschile:
1 Lombardi Davide Ciclo Team San Ginese 01:57:56; 2 Zamboni Andrea Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 01:58:45; 3 Pontalto Andrea Ale’ Cipollini Galassia 01:59:05; 4 Obrist Michael Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:00:34; 5 Bergamo Daniele Asd Vernier Brau 02:01:08; 6 Bianchin Alessandro Spezzotto Test Team 02:01:28; 7 Zanrossi Riccardo Asd Team Rana Tagliaro 02:02:36; 8 Martinelli Christian Alta Valtellina Bike Asd 02:02:38; 9 Attolini Michele High Road Team 02:03:53; 10 Gottardi Davide A.S.D. Brao Caffe’ – Unterthurner 02:04:22

Mediofondo Femminile:
1 Gazzini Serena Team Lapierre – Trentino Ale’ 02:17:18; 2 Cappiello Olga Team De Rosa Santini 02:22:55; 3 Rosa Deborah U.C. Carre’ Asfo 02:24:33; 4 Leonardi Jessica Gc Rotalser-Rotaliano 02:26:40; 5 Felici Milena A.S. Dilettantistica Lazzaretti 02:27:19; 6 Zambotti Barbara Mg.K Vis-Somec-Lgl 02:28:51; 7 Dossi Marcellina Asd Brao Caffe’ – Unterthurner 02:32:43; 8 Bertoncini Claudia Velo Club Maggi 1906 A.S. 02:33:03; 9 Prati Maria Cristina Team Del Capitano A.S.D. 02:34:18; 10 Albanese Silvia Asd Sant Luis Zen 02:35:11

TRIDENTUM CRIT AL BENIAMINO DI CASA IGNAZIO MOSER

TRIDENTUM CRIT AL BENIAMINO DI CASA IGNAZIO MOSER

JASMINE DOTTI FA “IL VUOTO” AL FEMMINILE

Tridentum Crit ieri sera fra le vie del centro storico di Trento
Presenti tanti campioni dello scatto fisso accompagnati da una folta presenza di pubblico
Vittoria di Ignazio Moser dopo che la gara era stata sospesa per la pioggia, 2° Poccianti e 3° Poli
Fra le donne vittoria in solitaria di Jasmine Dotti davanti a Letizia Galvani e Paola Panzeri

Ieri a Trento è stata “la giornata dei Moser”, con “La Moserissima” in onore di Francesco Moser in mattinata, ed il successo serale al Tridentum Crit di Ignazio Moser, figlio del ciclista italiano più vincente di tutti i tempi (273 vittorie). Spettacolare la sfida-esibizione nel centro storico trentino, con un folto pubblico radunato lungo le transenne ad assistere ad una più che curiosa disciplina. Ad impegnarsi alla novità assoluta dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale una quarantina di atleti uomini ed una decina di donne, per una durata di 20 minuti + 1 giro (donne), e di 30 minuti + 1 giro (uomini).
Ignazio Moser è figlio d’arte ma era anche colui che deteneva le più alte possibilità di vittoria sulle strade di casa in sella al team Cinelli Chrome. A provare a mettere i bastoni fra le ruote all’atleta trentino vi erano Martino Poccianti del team Cykeln Firenze, di recente aggiudicatosi il titolo di campione del mondo, e ancora Aldo Ilesic del team Specialized, uno dei cinque competitors più forti al mondo, Emanuele Poli, secondo nella gara milanese del Red Hook Criterium, Ivan Ravaioli, campione del Red Hook Criterium nel 2015, Alessandro Mariani del team IRD Modena, ex professionista e plurimedagliato.
Tra le atlete era presente la campionessa del mondo in carica Jasmine Dotti, del team IRD Modena come Mariani, Paola Panzeri del team Cinelli Chrome e Stefania Baldi, pioniera al femminile. Una battaglia unica senza l’utilizzo dei freni sul pavè di Trento dunque, con il via alle danze, come cortesia vuole, aperto dalle donne, le quali hanno assistito ad un lungo assolo di Jasmine Dotti (00:20:43.75), brava a staccare le avversarie dirette sin dal secondo giro, con Letizia Galvani (00:20:55.90) e Paola Panzeri a doversi accontentare rispettivamente del secondo e terzo piazzamento. Più che soddisfatta la velocissima che vive a Bergamo: “Non avrei voluto doppiare le altre atlete, le ho viste davanti ed ho rallentato, poi invece mi hanno avvisato che mi stavano recuperando ed ho aumentato ancora, mi dispiace averle doppiate, non è il mio obiettivo. Sono stata professionista per quattro anni, due anni fa ho smesso e sono passata allo scatto fisso, sta andando bene. Mi piace molto il pavè, e partecipare con questa platea ad assistere diverte sia noi che il pubblico”.
Battaglia per la vittoria maschile ben più accesa, con anche il meteo a fare le bizze e a causare una sospensione della gara, ripresa poco più tardi quando il pavè si era asciugato dalla pioggia. E una volta ripartita la contesa, con i tempi di gara ridimensionati, è stato proprio l’idolo di casa Ignazio Moser ad aggiudicarsi la volata nei dieci minuti che avrebbero determinato l’esito del Tridentum Crit (00:10:25.60), per la gioia dei suoi concittadini: “Ce l’abbiamo fatta, finalmente siamo riusciti a ripartire appena smesso di piovere ed arrivati quando ha ricominciato, è stata una scelta più che azzeccata da parte degli organizzatori. Vincere in casa è sempre fantastico, soprattutto in una giornata dedicata ai Moser. Siamo scappati in tre per la volata, all’ultima curva ero in seconda posizione, poi ho dato tutto quello che avevo, rischiando anche di finire contro le transenne per la troppa velocità con cui siamo giunti all’arrivo. Felicissimo per me e per la famiglia Moser, spero di continuare così anche a Londra tra quindici giorni”. In seconda posizione terminano Martino Poccianti (00:10:25.75) ed Emanuele Poli (00:10:27.75).
Serata di premiazioni anche per i ciclostorici de “La Moserissima”, Marco Gadotti è stato premiato per “coerenza abbigliamento” con una maglia Filotex ed una bici Moser, la squadra più numerosa è stata lo Gnurant Team capeggiato proprio da Ignazio Moser, premiato per la generosità Rudy Maffetti, per abbigliamento coerente con i principi della manifestazione Giovanni Nencini, figlio del grande Gastone, mentre la più giovane è stata la temeraria Valentina Cerioli, in sella ad una bici Graziella, ed ancora Silvio Coccianti per abbigliamento e bici del 1930.
Per info: www.laleggendariacharlygaul.it e www.lamoserissima.it

Tridentum Crit – Classifica maschile
1 Moser Ignazio Cinelli Chrome 00:10:25.60; 2 Poccianti Martino Cykeln Divisione Corse 00:10:25.75; 3 Poli Emanuele Supernova Factory Asd 00:10:27.75; 4 Ravaioli Ivan Cinelli Chrome 00:10:31.75; 5 Cecchini Matteo Cykeln Divisione Corse 00:10:46.55; 6 Mariani Alessandro Iride Modena 00:11:14.85; 7 Cali’ Marco Team Bolare Criterium Roma 00:11:15.10; 8 Bravini Paolo Cinelli Chrome 00:11:15.85; 9 Bruzza Alessandro Cinelli Chrome 00:11:16.70; 10 Suuk Patrick Team Urbana 00:11:16.70

Tridentum Crit – Classifica femminile
1 Dotti Jasmine Ird Modena (giri 18) 00:20:43.75; 2 Galvani Letizia Cykeln Divisione Corse (giri 18) 00:20:55.90; 3 Panzeri Paola System Car Cinelli (giri 17) 00:20:15.05; 4 Mele Eleonora Cinelli Chrome (giri 17) 00:20:54.55; 5 Casati Corinne Fridge Project (giri 17) 00:20:55.95; 6 Baldi Stefania Desgena’ (giri 17) 00:20:57.55; 7 Colloricchio Anna Team Ursus (giri 16) 00:20:18.30

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

BEPPE SARONNI TORNA IN SELLA CON MOSER!

Sabato alle ore 8.30 a Trento partenza della terza “La Moserissima”
Beppe Saronni, eterno rivale di Francesco Moser, al via della ciclostorica
In serata dalle ore 20 tutti in centro storico a Trento per la new entry del Tridentum Crit
Fino a domenica Expo de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”

“La Moserissima” andrà in scena sabato 8 luglio a Trento con partenza alle ore 8.30 nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series 2017”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
Una ciclostorica sempre ricca di fascino ed entusiasmo da parte di tutti i cicloamatori vintage e di tanti campioni che hanno fatto la storia delle due ruote, i quali si cimenteranno lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza ed arrivo in Piazza Duomo a Trento, e le Cantine Moser, Cavit e il bicigrill di Faedo adibiti a meritate pause pronte a dissetare e rifocillare.
E pensare che, incredibile ma vero, alla terza edizione dell’evento firmato da Francesco Moser e dall’organizzazione trentina ci sarà proprio quel Beppe Saronni che, fino a qualche decennio fa, sarebbe stato impensabile vedere fianco a fianco con Moser in un qualsiasi evento, vista l’accesa rivalità negli occhi dei due. Il dualismo fra Moser e Saronni fu un ‘toccasana’ per il ciclismo degli anni ’70-’80, una rivalità che non si vedeva dai tempi di Coppi e Bartali. Entrambi dotati di classe sopraffina, non mollavano un centimetro, sia quando bisognava essere gregari di sé stessi sia quando si poteva essere più ‘boriosi’, i due erano capaci di vincere su ogni manto di gara, dalle tappe alle gare in linea, ed in qualsiasi momento della stagione. La sfida è rimasta viva per un decennio circa, regalando agli appassionati e ai giornalisti “materiale su cui scrivere”. La battaglia sportiva si protrae anche fra i tifosi, Moser è un fenomenale passista e cronoman nato per correre ed aiutato da una famiglia di ciclisti, con Enzo, Aldo e Diego Moser, tre dei suoi numerosi fratelli, tutti professionisti. In gruppo lo chiamano “Sceriffo” perché detta legge e governa le corse con maestria, divenuto celebre anche per aver strappato il record dell’ora che da dodici anni apparteneva al “cannibale” Eddy Merckx. Uomo da classiche, Moser ha fatto della Parigi-Roubaix il simbolo della sua eccezionale qualità: tre vittorie consecutive nel’78, ’79, ’80, due secondi posti (’74 e ’76) e due terzi (’81 e ’83). Giuseppe Saronni nasce invece a Novara il 22 settembre 1957, ma anche lui come Moser viene da una famiglia di ciclisti. I fratelli Alberto e Antonio svolgono attività agonistica, Antonio è pluricampione italiano di ciclocross. All’esordio in una classica del Nord, la Freccia Vallone, arriva secondo alle spalle di Francesco Moser, dando inizio ad una rivalità che si protrarrà nel tempo. Nel 1979 inizia un ciclo di vittorie che durerà fino al 1983 e che porterà Saronni all’apice della propria carriera. In totale per Saronni saranno 194 vittorie fra cui 85 frazioni di corse a tappe (24 al Giro) e 49 circuiti, un atleta di assoluto valore. 273 in totale per Moser, che pur non essendo mai stato un amante del Giro d’Italia riuscì ad aggiudicarselo nel 1984 (67.a edizione), ottenendo la maglia rosa nell’ultima e spettacolare cronometro al cospetto dell’Arena di Verona.
L’anno precedente il Giro andò invece proprio a Giuseppe Saronni, confermatosi arrembante in salita e a cronometro. I due si “arresero” solamente al talento innato del bretone Bernard Hinault, ma la rivalità fra Saronni e Moser rimarrà negli annali: «È vero: avevo la capacità di mandare in bestia Francesco. Non so dire perché, so soltanto che mi riusciva bene… Fatte le debite proporzioni, per l’interesse che suscitava la nostra rivalità è stata l’ultima ad avvicinarsi a quella tra Coppi e Bartali».
La giornata trentina proseguirà poi in serata con il Tridentum Crit a partire dalle ore 20, assieme agli atleti dello scatto fisso che regaleranno attimi di pathos senza freni… ricordando che da domani a domenica gli appassionati di ciclismo potranno gustarsi per tutta la giornata l’Expo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series 2017” in Piazza Fiera, ricco di prodotti di aziende e di organizzazioni no profit.
Per info ed iscrizioni: www.laleggendariacharlygaul.it

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

INCREDIBILE A “LA MOSERISSIMA”

BEPPE SARONNI TORNA IN SELLA CON MOSER!

Sabato alle ore 8.30 a Trento partenza della terza “La Moserissima”
Beppe Saronni, eterno rivale di Francesco Moser, al via della ciclostorica
In serata dalle ore 20 tutti in centro storico a Trento per la new entry del Tridentum Crit
Fino a domenica Expo de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”

“La Moserissima” andrà in scena sabato 8 luglio a Trento con partenza alle ore 8.30 nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series 2017”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
Una ciclostorica sempre ricca di fascino ed entusiasmo da parte di tutti i cicloamatori vintage e di tanti campioni che hanno fatto la storia delle due ruote, i quali si cimenteranno lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza ed arrivo in Piazza Duomo a Trento, e le Cantine Moser, Cavit e il bicigrill di Faedo adibiti a meritate pause pronte a dissetare e rifocillare.
E pensare che, incredibile ma vero, alla terza edizione dell’evento firmato da Francesco Moser e dall’organizzazione trentina ci sarà proprio quel Beppe Saronni che, fino a qualche decennio fa, sarebbe stato impensabile vedere fianco a fianco con Moser in un qualsiasi evento, vista l’accesa rivalità negli occhi dei due. Il dualismo fra Moser e Saronni fu un ‘toccasana’ per il ciclismo degli anni ’70-’80, una rivalità che non si vedeva dai tempi di Coppi e Bartali. Entrambi dotati di classe sopraffina, non mollavano un centimetro, sia quando bisognava essere gregari di sé stessi sia quando si poteva essere più ‘boriosi’, i due erano capaci di vincere su ogni manto di gara, dalle tappe alle gare in linea, ed in qualsiasi momento della stagione. La sfida è rimasta viva per un decennio circa, regalando agli appassionati e ai giornalisti “materiale su cui scrivere”. La battaglia sportiva si protrae anche fra i tifosi, Moser è un fenomenale passista e cronoman nato per correre ed aiutato da una famiglia di ciclisti, con Enzo, Aldo e Diego Moser, tre dei suoi numerosi fratelli, tutti professionisti. In gruppo lo chiamano “Sceriffo” perché detta legge e governa le corse con maestria, divenuto celebre anche per aver strappato il record dell’ora che da dodici anni apparteneva al “cannibale” Eddy Merckx. Uomo da classiche, Moser ha fatto della Parigi-Roubaix il simbolo della sua eccezionale qualità: tre vittorie consecutive nel’78, ’79, ’80, due secondi posti (’74 e ’76) e due terzi (’81 e ’83). Giuseppe Saronni nasce invece a Novara il 22 settembre 1957, ma anche lui come Moser viene da una famiglia di ciclisti. I fratelli Alberto e Antonio svolgono attività agonistica, Antonio è pluricampione italiano di ciclocross. All’esordio in una classica del Nord, la Freccia Vallone, arriva secondo alle spalle di Francesco Moser, dando inizio ad una rivalità che si protrarrà nel tempo. Nel 1979 inizia un ciclo di vittorie che durerà fino al 1983 e che porterà Saronni all’apice della propria carriera. In totale per Saronni saranno 194 vittorie fra cui 85 frazioni di corse a tappe (24 al Giro) e 49 circuiti, un atleta di assoluto valore. 273 in totale per Moser, che pur non essendo mai stato un amante del Giro d’Italia riuscì ad aggiudicarselo nel 1984 (67.a edizione), ottenendo la maglia rosa nell’ultima e spettacolare cronometro al cospetto dell’Arena di Verona.
L’anno precedente il Giro andò invece proprio a Giuseppe Saronni, confermatosi arrembante in salita e a cronometro. I due si “arresero” solamente al talento innato del bretone Bernard Hinault, ma la rivalità fra Saronni e Moser rimarrà negli annali: «È vero: avevo la capacità di mandare in bestia Francesco. Non so dire perché, so soltanto che mi riusciva bene… Fatte le debite proporzioni, per l’interesse che suscitava la nostra rivalità è stata l’ultima ad avvicinarsi a quella tra Coppi e Bartali».
La giornata trentina proseguirà poi in serata con il Tridentum Crit a partire dalle ore 20, assieme agli atleti dello scatto fisso che regaleranno attimi di pathos senza freni… ricordando che da domani a domenica gli appassionati di ciclismo potranno gustarsi per tutta la giornata l’Expo “La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series 2017” in Piazza Fiera, ricco di prodotti di aziende e di organizzazioni no profit.
Per info ed iscrizioni: www.laleggendariacharlygaul.it